Vuoi vincere il Doc? Comprendi il Meccanismo.
Il doc è uno dei disturbi mentali più tormentosi. La buona notizia è che il sistema del doc ossessivo compulsivo è curabile, e c’è un’ alta probabilità di recupero se adeguatamente trattato.
La soluzione funziona se si impara la meccanica del disturbo e se si impara a gestire i pensieri senza provare ansia e paura.
Esaminiamo il processo di base del sistema ossessivo.
1. Un pensiero entra nella mente.
In questa fase iniziale il pensiero non è un’ossessione; è solo un pensiero che disturba la persona. Spesso questi pensieri e immagini sono inaccettabili perchè disturbano la serenità, la stabilità, la morale e i valori della persona.
A tutti passano nella mente pensieri intollerabili, ma li lasciamo andare molto velocemente, perché li trattiamo come un pensiero strano.
Esempio: – ” stavo guidando e ho colpito qualcosa, probabilmente era una pietra, ma ho pensato che ‘cosa succederebbe se fosse una persona?’”
2. La persona continua ad analizzare ed esaminare ulteriormente il pensiero.
La persona è turbata. Il dubbio sta lavorando, comincia a pensare che questa situazione può essere reale e può avere investito realmente qualcuno.
Non si può vivere serenamente con un dubbio in testa. Così la persona inizia a pensare continuamente alla situazione, per scoprire se è vero o no.
Questo tipo di pensiero può andare avanti per lunghi periodi di tempo.
3. La persona inizia ad essere sempre più coinvolta nel dubbio.
Il pensiero sta iniziando ad assumere una vita propria. A questo punto le attività regolari sono dimenticate, tutto dipende ora da questo pensiero. Può tenere tutto per sé, senza dire nulla all’esterno. In superficie la persona agisce normalmente, all’interno sta sempre pensando in maniera ossessiva a quella situazione particolare.
4. Ricerca di rassicurazioni
La persona è così preoccupata per il pensiero che ha urgente bisogno di sapere con certezza se la sua peggiore paura è vera,può realizzarsi o meno.
Nel caso che tema di avere investito qualcuno, inizia a fare telefonate negli ospedali. Ha bisogno di analizzare a fondo per trovare spiegazioni. Comincia a cercare su internet nella speranza di trovare maggiori informazioni sull’argomento. Per avere sempre più informazioni e rassicurazioni, comincia a chiedere alle persone e ai familiari.
Questa fase può diventare molto intensa e la persona può sentirsi agitata e confusa. Anche se capisce l’irrazionalità di questo pensiero non può e non riesce a farlo smettere e sparire.
La presenza continua di questo pensiero fa pensare che questo può essere vero e che tutta la sua preoccupazione è reale.
5. Evitamento
La persona inizia a preoccuparsi del pensiero sempre di più e cerca di prevenire tutte le possibili situazioni in cui il pensiero può ripresentarsi. Preferisce isolarsi trascorrere più tempo da solo, in solitudine, ad ossessionarsi su questi pensieri continui.
Esempio:
Se il dubbio è di avere investito qualcuno, non trovando alcun motivo logico per pensare in questo modo, inizia ugualmente ad evitare quella strada, dove è successo l’ipotetico incidente.
Col passare del tempo le precauzioni non saranno abbastanza e comincerà ad evitare tutte le strade trafficate. Si potrà arrivare a un punto in cui la persona smetterà di guidare, al fine di garantirsi che non colpirà nessuno.
6. Il pensiero diventa sempre più intenso e ossessiona la persona. I problemi di vita reali diventano meno importanti. Più continua a pensare al pensiero, più questo diventa severo, grave, sgradevole e traumatico.
7. Interruttori di Ossessione
Se vuoi realmente vincere il doc Devi comprendere il meccanismo.È molto importante notare che l’ossessione non va via. Si può passare semplicemente ad un’ossessione appena diversa, quando la persona si abitua ad essa. Se si guardano le due ossessioni, quella vecchia e quella nuova, possono essere quasi identiche o almeno molto simili. Una volta che la nuova ossessione entra e la persona ha una forte reazione di paura ad essa, l’ automatismo si avvia, l’ossessione prende il sopravvento e il ciclo ricomincia.
Se invece, dall’ inizio, si comincia a rifiutare le analisi e le rassicurazioni , il pensiero man mano va via e il ciclo non ha inizio.
E’ in questo modo che si ha il controllo completo sul doc.
Quando si è in preda ad un pensiero ossessivo compulsivo è sufficiente utilizzare continuamente questo metodo: di non preoccuparsi e non cercare rassicurazioni.
La ricerca di rassicurazione
E’ obbligatorio comprendere l’ importanza della rassicurazione per superare il meccanismo del doc.
E ‘molto importante non desiderare rassicurazioni ,o fare compulsioni ed evitamenti.
La compulsione è un modo per avere rassicurazione.
Viene ricercata per garantire che la situazione temuta non si possa verificare. Con la compulsione la persona si rassicura di avere il controllo sulla situazione che teme, per far sì che questa non sia una minaccia.
Può essere un’azione,un comportamento, un rituale, ma può avvenire anche solo a livello mentale. Ad esempio, analizzando continuamente, o chiedendo rassicurazioni ad altre persone.
Riguardo all’ automatismo mentale dell’invio dei pensieri ossessivi.
La mente non ha la capacità di capire se i pensieri sono veri, reali o meno.
Lo stesso vale per il loro contenuto.
L’unico modo in cui il cervello ha per giudicare i pensieri è la tua reazione.
Come reagisci alle immagini e ai pensieri della mente? Con ansia?
Il cervello osserva la tua reazione per vedere se questi sono importanti.
Se reagisci con calma e serenamente, la tua mente non si preoccupa e non ti manda più pensieri ossessivi e intrusivi.
Se invece tu dai molta importanza,reagisci con ansia,con paura, reagisci in modo intenso a questi pensieri, la mente ti invierà ancora più pensieri.
Come lavora la mente. Come ha inizio un Doc
Inizia con il pensiero ” E se…?”, ” Cosa succede se…?
Il tuo cervello ti invia questo pensiero per vedere la tua reazione.
Non capisce nulla di disturbo ossessivo compulsivo o di altri disturbi mentali. E’ programmato per associare la risposta della paura al pericolo reale, che nel Doc non è vero, ma falso.
Come procede?
Se il cervello riceve da te una risposta di paura,di ansia o di turbamento, invierà un numero maggiore di questi pensieri, al fine di cercare di proteggerti dallo stato di allarme e proteggerti da questo “pericolo”.
Se tu temi quel pensiero, lo consideri una minaccia, tu cominci a preoccuparti per te, per gli altri e per accadimenti futuri, sulla base della paura ” cosa succederebbe se…?”
Ma più ti preoccupi, più la tua mente vede questo come un pensiero importante e cerca di inviare più pensieri simili, brutti e minacciosi. Lo fa perché ha ricevuto un segnale di pericolo da te e sta cercando di farti reagire, fare qualcosa a questo segnale.
Ma più reagisci con paura, più li invierà.
Può anche provare a inviarti pensieri simili all’interno dello stesso “tema ” perché se hai reagito con paura ad un pensiero, anche altri simili sono importanti.
Ricorda che il tuo cervello non capisce che i pensieri non sono importanti, ma comprende solo la tua reazione di paura.
Diamo un’occhiata come una persona no-docker, che non ha il doc, gestisce un pensiero simile.
Di fronte a un pensiero inaccettabile, dopo un iniziale turbamento, fa una scrollata di spalle e non dà più importanza a quel pensiero. Lo dimentica.
Questa persona non permette alla preoccupazione di sopraffarlo. Non ricerca rassicurazioni e non fa evitamenti.
Al contrario il docker comincia a preoccuparsi e fa avviare il meccanismo del DOC.
Quindi, al cervello non interessa cosa stai pensando e che tipo di pensiero ti passa per la mente, ma si attiva perché scegli di reagire impetuosamente ad una particolare preoccupazione.
E’ il motivo per cui reagisci con paura ad un pensiero che il cervello inizia ad inveire con immagini e brutti pensieri, su ciò che è più prezioso per te.
Se siamo preoccupati della salute, allora si può sviluppare un doc ipocondriaco e da contaminazione. Abbiamo preoccupazioni di qualcosa che può accadere alla famiglia? Il loro benessere? La loro salvezza? Preoccupazioni sulla relazione affettiva? Allora l’attacco del Doc è verso questo settore.
Nel caso del doc sessuale. Il motivo per cui stai avendo questi pensieri è perché sei una brava persona, con principi sani e morale elevata.
Questo è molto importante per te. E’ il pensiero peggiore che potresti avere, ragione per cui stai avendo tali pensieri.
Il DOC ti attacca su ciò che è più prezioso per te.
Per interrompere questo ciclo di pensieri negativi bisogna riprogrammare la tua mente, in modo da farti inviare solo i pensieri che desideri.
Per fare questo devi mostrare continuamente alla tua mente che i pensieri doc che ricevi non sono più importanti per te.
Per riprogrammare te stesso bisogna riprogrammare la mente che è impostata a reagire come di fronte ad un pericolo e ad inviarti solo pensieri di altro contenuto, meno importanti.
Dopo un po’ che segnali alla tua mente che questi pensieri non sono importanti, questa smette di inviarti pensieri da Doc.
È importante utilizzare continuamente questa tecnica, perché il cervello osserva lo stesso schema continuamente.
Il cervello equipara la calma alla stabilità e alla sicurezza.
Se reagisci senza alcun timore la mente non entra in stato di allarme.
La rassicurazione sta fondamentalmente cercando di rassicurarti che stai al sicuro.
Ad esempio, in termini di doc sessuale, in caso di Doc omosessuale smetti di allarmare il cervello se non ti allarmi di fronte alla paura di essere gay o lesbica.
Smetti di allarmare il sistema se non dimostri timore che hai avuto pensieri indesiderati di pedofilia.
Se vuoi uscire subito dal doc
Diamo un’occhiata alla tua mente in questo momento. I tuoi pensieri sono sul doc? Allora stai insegnando alla tua mente che questo pensiero è pericoloso e quindi importante.
Quel segnale ti manda più ansia e pensieri simili. Quello che devi fare è smettere di inviare quel segnale.
Come una palla che ti viene lanciata. La possibilità di prenderla o di lasciarla andare. Se la raccogli peggiore sarà il tuo doc.Finora hai preso la palla e hai gareggiato con essa.
Quello che hai fatto finora non ha funzionato.
Faremo il contrario e vedrai i risultati.
Il tuo recupero è completamente nelle tue mani. Se vuoi realmente vincere il Doc devi comprendere il Meccanismo. Alla fine la scelta spetta a te. L’unica cosa che ti impedisce di superare il disturbo ossessivo è la tua scelta continua di cercare rassicurazioni.
È importante notare che la rassicurazione è un normale comportamento umano e non è male in generale. Diventa un problema solo quando l’atto di rassicurazione è fatto al solo scopo di ridurre il doc.
Quindi da ora devi avere la forza di rifiutare e bloccare completamente tutte le rassicurazioni per recuperare e non temere più certi brutti pensieri.
Disturbo Ossessivo Compulsivo-Automatismi e Funzionamento
Come difendersi dal Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione
Cosa altro impedisce la tua guarigione dal DOC
Fabio dice
Salve dottore nel caso di DOC omosessuale secondo lei poiché sono sposato e sto avendo problemi di erezione è consigliabile fare uso di Cialis per superare questa crisi spero momentanea?
Magari in piccole dosi per togliere un po’ di carne al fuoco in questo momento che ne pensa?grazie anticipatamente
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Fabio, grazie per avere scritto. Questo tipo di DOC è abbastanza diffuso, stranamente colpisce in qualsiasi età e stato civile. Il motivo è che questa fobia/ossessione ha tutt’altro significato, diverso dall’ attrazione verso persone dello stesso sesso. Con l’ aiuto della psicoterapia si può ritrovare la serenità. Fabio, il problema dell’erezione deriva dalla paura di non averla, il Cialis aiuta poco. Io consiglio la psicoterapia. Un cordiale saluto. Dott. M. Di Nunzio
Luca dice
Volevo solo ringraziarla per questo articolo, ho fatto anni e anni di terapia per smettere di essere ossessionato dal DOC (nel mio caso era la paura di essere transessuale), mi si è attaccata addosso 7 anni fa, e prima della terapia non mi lasciava in pace.
In più fin da piccolo ho sempre avuto gravissimi segni di disturbo da Doc, ricordo a 6 anni mi venne il pensiero di “non voler bene ai miei”, per anni non avevo vissuto.
Tutte le volte uno psicoterapeuta mi aiutava a mettere insieme un pezzetto del puzzle.
Ma prima di questo articolo non avevi la visione completa, è bastata la lettura, per capire il funzionamento della meccanica del cervello, e d’un tratto mi sono sentito libero per la prima volta dopo anni.
Si perché il DOC mi ha sempre preso e lasciato, una relazione travagliata, che mai avrei voluto cominciare.
Ero arrivato a fumare almeno 20 sigarette al giorno, perché sentivo che era l’unico modo per”calmarmi”, peccato che fosse l’effetto boomerang, finito l’effetto della nicotina, un’ora più o meno e tutto tornava come prima.
Dopo questo articolo non ne ho più sentito il bisogno, era come una specie di compulsione per tranquillizzarmi!
Adesso i pensieri di tipo ossessivo arrivano ancora, ma rimango impassibile, evito di andare indietro o avanti nel tempo a vedere cosa ho fatto oppure cosa potrei fare, è finalmente vivo.
La ringrazio dottore, perché mi ha ridato indietro la serenità mentale, come nessuno finora era riuscito a fare.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Luca, grazie per avere apprezzato questo articolo. Sono molto contento dell’ aiuto che ti ha dato. Purtroppo il Doc è una brutta bestia e sfrutta ogni mezzo per prendere la nostra attenzione. Nonostante la sofferenza che esso ci produce, il Doc ha una funzione difensiva. Buona parte della terapia viene utilizzata per portare alla luce questa modalità difensiva, anche se appare impossibile e incredibile. Sono contento che l’articolo è stato utile. Continua a seguire questo blog. Un saluto. Dott. M. Di Nunzio
M dice
Non capisco tutto questo accanimento nei confronti delle rassicurazioni. Dare delle spiegazioni rassicuranti ed esaustive magari non impedirà il ritorno di pensieri intrusivi ma intanto può riportare alla realtà il paziente, sollevarlo dalla angoscia e dalla disperazione che sta provando, risolvergli numerosi dubbi e fargli così intraprendere e proseguire più serenamente e anche più produttivamente il percorso psicoterapeutico. Laddove possibile, le spiegazioni vanno assolutamente date, è controproducente non rispondere alle domande del paziente con la scusa che non lo si debba rassicurare, perché di fronte al fatto di non ricevere rassicurazioni o spiegazioni che possano portare il paziente a trovare le proprie rassicurazioni e le proprie certezze, il paziente potrebbe stare solo peggio, sentirsi non capito e perdere fiducia nello aiuto stesso drgli psicoterapeuti. Sono sicuro che chiunque, anche chi non soffre di Doc, soffrirebbe a non ricevere risposte, comunque scientifiche, ai suoi problemi da parte di chi potrebbe dare queste spiegazioni, su cose magari anche oggettivamente di vitale importanza. Se il paziente recepisce bene alle spiegazioni o rassicurazioni e le prende come esaustive e soddisfacenti perché negargliele. Negargliele in quel caso mi sembra una presa di posizione dettata da una applicazione ottusa degli studi in materia di psiche.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve ‘M’, hai perfettamente ragione a pensare che le rassicurazioni non sono da evitare o non farne uso.
Il problema è che le rassicurazioni spesso sono generiche. Soprattutto non sono molto utili perchè utilizzate con lo strumento della parola.
Purtroppo il linguaggio è gestito dall’ emisfero sinistro del cervello (o emisfero destro per i le persone mancine), questa parte anatomica non
è ben collegata con il cervello emotivo. Quindi la rassicurazione non arriva a quella zona cerebrale in cui è memorizzata la paura.
Quindi per questo le rassicurazioni non risolvono del tutto il problema.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
martina dice
salve dottore, sono una persona che ha sofferto di doc in modo molto grave per molti anni , ho iniziato a fare psicoterapia mirata da 3 anni e devo dire che sto avendo dei risultati.( anche grazie alle medicine che ora ho smesso) ma ormai il mio tallone d Achille è il doc da relazione, però ora le ricadute sono più leggere e con meno ansia e panico e non c’è più quella disperazione. c’è un però anche questa condizione di stare relativamente meglio di anni passati è soggetta alle grinfie del doc ! infatti mi dice vedi se non soffri abbastanza, se non stai male se non ti viene l ansia allora non è più doc …..ma è vero che vuoi lasciare il tuo compagno. se riesci. distrarti a continuare i tuoi hobby significa che non è importante il problema! se non corri a farti segnare di nuovo le medicine allora vedi non vuoi tornare a stare bene!!! Mi sento come quasi al traguardo ….ma mi manca qualcosa ancora !grazie mille
Martina
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina, hai notato di stare meglio, ma hai ancora il Doc, vero?
Terapeuticamente è stato fatto un buon lavoro, ma il doc non è stato scalfito, perchè trattato con la razionalità, la terapia del linguaggio e
la modifica delle convinzioni.
Tutto questo non serve. Il disturbo ossessivo viene trattato in modo diverso con il terapia della coerenza.
Il traguardo è vicino, ma bisogna ancora lavorare.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Fabio dice
Buonasera dottore sono Fabio ed ho 18 anni. Allora le spiego un po’ la mia situazione, soffro di questo disturbo dall’età di 14 anni, anche se credo di aver avuto esperienze ossessive-compulsive sin da quando ero piccolo. Diciamo che grazie alle mie ricerche su internet ai vari ebook che ho letto riguardo a persone che hanno affrontato questo disturbo, ho appreso molti meccanismi del doc, e posso ritenermi capace di tener a bada questi miei pensieri fino ad un certo limite, anche le compulsioni riesco a neutralizzare tranne quando sono soggetto ad enorme fonte di stress. È da un po’ che la mia mente propone sempre una sola e unica ossessione, cioè quella di soffrire di altri disturbi mentali( in particolar modo di schizofrenia), ho talmente ansia solo a leggere questa parola che ogni giorno attenuo compulsioni per rassicurarmi di nom averla, infatti appena leggo i sintomi sono per certo di non avere questi sintomi, però poi a fine serata mi rivengono sempre i dubbi ed entro in un loop infinito di rimuginazione mentale. Ho sempre superato ogni pensiero attenuando sempre le stesse tecniche, cioè accettare il pensiero, lasciarlo scorrere e non utilizzare le compulsioni, ma con questo pensiero ossessivo in particolare non riesco proprio a superarlo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Fabio, sei stato molto bravo ad applicare le tecniche di lasciare scivolare le ossessioni, senza reagire ad esse.
Il problema è un altro. Alla tua età sarebbe molto più utile uscire fuori a divertirsi, anzichè stare a casa a rimuginare e pensare di avere una grave malattia mentale. In questo modo, oppure continuare a pensarci per risolverle, ti incateni ancora di più.
Sarebbe meglio chiedere un aiuto ad uno specialista. Non credi?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Claudio dice
Questo spiega il meccanismo del d.o.c. e (in sintesi) del fatto di non cedere alle rassicurazioni e alle compulsioni.
E va bene, ma non spiega come risolvere quello che secondo me è il problema principale, che non sono le compulsioni, ma sono le ossessioni.
Cioè quando ti pervade un’ossessione, una fissa, come fai a fare ih modo che questo non ti accada? Come fare a bloccare l’ossessione, e non tanto la compulsione? Il problema non è tanto resistere alle compulsioni, ma fare in modo che tu non abbia l’ossessione. Come fare per non essere ossessionati da certi pensieri, a scacciarli via, a non fare in modo che arrivino? (che poi sono sempre gli stessi, a seconda del tipo di d.o.c.).
Non ti basta deciderlo, l’ossessione arriva e tu non riesci a bloccarla. La compulsione è solo il meccanismo (sbagliato) in cui tu cerchi di stare meglio. E’ sbagliato, ma non è il problema principale. Quello principale è la tua paura per qualcosa, è questa che andrebbe bloccata, e lo trovo estremamente difficile, neanche con pensieri razionali riesci a farlo, anche perché a volte sono i pensieri razionali a farti preoccupare ancora di più.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Claudio, mi scuso del ritardo della risposta.
Hai perfettamente ragione che sono le ossessioni a causare il problema. Le compulsioni sono solo tentativi di gestione
dell’ ansia e il problema. Come hai letto nell’ articolo, la nostra mente invia tanti pensieri durante le nostre giornate.
Lo fa perchè ricerca la nostra serenità. Invia un pensiero e osserva la nostra risposta. Se la reazione al pensiero
non è turbata, passa oltre. Se si risponde con ansia, la mente invia un pensiero analogo e attende la nostra risposta.
A risposte di ansia, il pensiero continua a bombardare. Questo continua fin quando non torneranno le risposte miti.
Hai ragione che il problema sono le ossessioni. Ma queste non vengono bloccate con la razionalità e la terapia della parola.
La terapia della Coerenza ha diversi strumenti, come illustrato nei casi clinici risolti, riportati in questo sito.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Federica dice
Buonasera dottore, ho letto il suo articolo e lo trovo molto interessante. So che a soffrire di questo disturbo sono persona con una certa vulnerabilità al DOC ( genetica, biologica, psicologica). Ma io mi chiedevo L ansia è una causa diretta del Doc o una conseguenza?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Federica.
L’ ansia è una conseguenza del Doc ed è anche il carburante del disturbo ossessivo compulsivo,
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Simone dice
Salve dottore, una domanda. Sono fidanzato da un anno e, da 5 mesi, sto affrontando il doc, da qualche giorno però, mi è arrivato un nuovo pensiero, cioè, il pensiero che io possa necessitare di iniziare a sentirmi con altre ragazze, mettendomi tanta ansia… Può sempre far parte del doc?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Simone, non tutto è D.O.C. Può darsi che la relazione è in fase di osservazione e di cambiamento.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Simone dice
Cosa intende per cambiamento dottore?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Simone, non so rispondere ad un messaggio così breve.
Mia dice
Dimenticavo dottore..ho 46 anni. Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Risposta data nel messaggio precedente.
Un saluto
Mia dice
Buonasera dottore, innanzitutto volevo ringraziarla del fatto che lei dedica così tanta attenzione e professionalità a un argomento che purtroppo secondo me non e’ studiato abbastanza da tanti medici o professionisti vari. Si da sempre la precedenza all’ansia , alla depressione , al bipolarismo,.ma lei è davvero una persona che vedo ha speso e spende tanta energia nella cura di questa malattia. Ne sono afflitta da sempre, probabilmente dall’adolescenza. Tranne alcuni periodi passeggeri di forte stress ho sempre “convissuto” con questa mia patologia. Non mi faceva soffrire troppo e allora andava “bene” così… Faceva pure parte di me… poi ..5 anni fa..in seguito a una serie di dispiaceri /nuove responsabili etc il
“Crollo”…. d’improvviso paure legate a fatti accaduti 15 anni prima..il passato..che lei meglio di me saprà come possa generare dubbi in soggetti come noi, proprio per la “vecchiaia” dei ricordi che possono diventare “di tutto”. Che le dica la natura del disturbo poco conta. Come dice lei non è il contenuto il problema ma come si manifesta. E queste dinamiche sono uguali per tutti i doc … ultimamente ho avuto una forte crisi… nuove paure legate allo stesso genere di fisse … che hanno dato via a nuove nuovissime paranoie da risolvere… almeno con le altre oramai ci avevo convissuto 5 anni e le conoscevo meglio.. ma da un mese a questa parte..la componente ansiosa e’aumentata a dismisura e quindi tutto peggiorato. Dovrei una volta per tutte bloccare questo loop. Non
alimentare queste paure con rassicurazioni (ad altre persone e mie personali su internet ) e convincermi
Che ogni pensiero “simile” e’ catastrofico Solo in quanto malato all’origine… grazie per aver ascoltato lo sfogo.. come vorrei lei fosse nella mia città ! Cari saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mia, non so se questo è veramente il tuo nome.
Grazie per l’ apprezzamento per questo mio lavoro, che ormai dura da tanti anni.
Tieni a dire la tua età ed hai anche descritto bene la sofferenza che provoca questo tuo Doc.
Non è mai troppo tardi per pensare di iniziare un trattamento ed interrompere questo loop che ormai soffri da tanto tempo.
Hai scritto:”Dovrei una volta per tutte bloccare questo loop. Non
alimentare queste paure con rassicurazioni (ad altre persone e mie personali su internet ) e convincermi…”
Il loop non serve bloccarlo, ne tanto meno cercare rassicurazioni o ingaggiare una lotta frontale col Doc. Con la terapia
della coerenza si parte dal sintomo e si risale indietro, alla ricerca dello schema interiore profondo che ha bisogno di quella difesa del
sintomo.
La terapia può essere fatta anche on line, basta decidersi.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Federica dice
Salve.
Ho letto il suo articolo ed è stato molto utile.
Io ho cominciato a soffrire di doc da poche settimane e precisamente paura di fare del male al proprio figlio.
Paura irrazionale che non dovrei avere visto l amore immenso ma dopo una brutta notizia ed essendo mamma di tre bambine che mi danno molto da fare ho cominciato ad avere brutti pensieri.
Le prime settimane è stato un inferno adesso sembra un pochino meglio ma mi sento ancora in trappola da questi pensieri.
Ho un po paura dei psicofarmaci ma intraprendere un percorso psicologico.
Mi aiuterà secondo lei?riuscirò a far sparire questi pensieri che mi devastano l anima?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Federica, scusi il ritardo della risposta.
Capisco la sofferenza che procurano questi pensieri. Sta attraversando un periodo di stress, che purtroppo non aiuta
a far diminuire quei brutti pensieri.
L’ idea di iniziare un percorso terapeutico non è è da scartare, l’ aiuterà senz’ altro.
Intanto la invito a leggere il mio ultimo articolo, che parla abbastanza di questo argomento.
https://www.psicologodinunzio.com/il-disturbo-ossessivo-inizia-con-un-e-se/
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Eugenio dice
Salve Dottore,
complimenti per l’articolo. Ho 32 anni e soffro di doc superstizioso ormai da diversi anni, non sono stato mai seguito da uno specialista ma penso che sia arrivato il momento di farlo. È un periodo della mia vita in cui devo prendere una decisione molto importante in campo lavorativo e diventa ancora più difficile con il disturbo che mi ritrovo. Proverò a seguire i consigli dell’articolo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Caro Eugenio, grazie per l’ apprezzamento del mio articolo.
Hai scritto che soffri da diversi anni di Doc superstizioso, ora senti il bisogno di liberartene.
Giusta decisione. I consigli ti servono poco. Chissà quanti ne hai avuti in tutto questo tempo.
Affidati ad uno specialista preparato. L’orientamento terapeutico è meglio che sia nella terapia della coerenza.
Un cordiale saluto.
Dott. Mario Di Nunzio
Ilaria dice
Buongiorno dottore,
innanzitutto volevo complimentarmi con lei per l’estrema precisione nel trattare argomenti delicati come questo. Volevo chiederle una cosa: quindi è normale che doc colpisca SEMPRE SEMPRE SEMPRE le cose/le persone a cui teniamo di più? Nel mio caso colpisce sempre le persone a me più care!
Grazie se risponderà!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Ilaria, grazie per i complimenti e per l’ apprezzamento.
Purtroppo il Doc colpisce proprio sulle cose che teniamo di più. Nel tuo caso ti fa temere sulle persone a cui tu tieni.
C’è un motivo per questo: vuole attirare la tua attenzione, per questo ti fa vedere il peggio del peggio.
La terapia della coerenza aiuta a capire la funzione del sintomo, a desensibilizzare la minaccia e a capire il motivo del Doc.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Christian Alderucci dice
Buongiorno dottore, sono un ragazzo di 20 anni e soffro il DOC da quasi 3 anni, prima del 2018 non avevo questi problemi, la mia mente era serena e pensava sempre a cose molto belle, questo mi portava a molta serenità e la possibilità di coltivare le miei passioni personali. in quell’anno andavo ancora a scuola in terza superiore, era il secondo anno in una nuova classe di studenti che non sopportavo, infatti il primo anno lo avevo fatto nei 5 anni, ma finito il primo anno sono passato dal quiennale al triennale ovvero solo 3 anni, per quanto il secondo anno è stato abbastanza brutto non soffririvo di questi pensieri, tutto è iniziato nel terzo anno da lì iniziò l’inferno, cominciavo ad associare personaggi immaginari a persone reali che mi fanno soffrire e semplicemente non sopportavo, nonastante sia una cosa assurda la mia mente non mi dava pace e cominciavo a dubitare delle mie passioni, il punto è che questi pensieri in alcuni momenti mi davano pace ma quando pensavo “ok allora è finita” ecco che ritornavano, oltre a questo la mente generava immagini scabrose che riguardavano me e ho veramente pesato di essere diventato pazzo, ho cominciato a dubitare di me stesso più volte, mi davo le botte in testa in momenti di nervoso e questo ha soltanto alimentato lo stess quotidiano in quella classe e quando tornavo a casa, il problema ha degenerato sempre di più perdendo la concezione della realtà facendo pensieri altrettanto assurdi tipo: “quel personaggio potrebbe essere quella persona, gli uomini sono tutti uguali, uomini e donne sono identici, l’umanità é cattiva, se cammina quella persona cattiva e lo fanno tutti allora è uguale a quella persona, se un ragazzo o un personaggio buono fa un espressione arrabbiata allora è cattiva ecc.. ” provo odio per me stesso tant’è che a volte non riesco non riesco a riconoscermi allo specchio, il problema ha pervaso anche a livello sessuale ” dubitando della mia etero sessualità facendo pensieri di quel tipo provacondomi angoscia e rabbia, tutto questo inferno però si è calmato quando sono tornato nella classe dei 5 anni dove mi trovavo benissimo, finalmente le mie giornate si erano rallegrate e mi piaceva molto andare a scuola, da che la odiavo ho cominciato ad adorarla, stinsi anche nuove amicizie che ho tutt’ora, nonstante la situazione mentale si era calmata, ogni tanto la mente rigenerava ricordi di quel passato traumatico, infatti quando mi capitva di passare vicino ai corridoi della mia precedente classe mi saliva uno stato di angoscia e rabbia, e voltavo sempre lo sguardo da un altra parte, e quando tornavo a casa la mente spesso ricordava quelle persone che mi hanno fatto star male, da quel momento ho iniziato a parlarne con una psicologa ma non ha dato buoni risultati e tuttora quei consigli non mi erano affatto utili, la situazione comunque era più gestibile ed erano di più i momenti in cui ero felice e spensierato piuttosto che i momenti di grossa angoscia, ma allora cosa è andato storto? Beh finita la scuola ho iniziato un lavoro notturno nella ditta dei miei genitori, purtroppo avevo un collega che non sopportavo, ma non solo lui quasi tutti lì dentro mi facevano sentire diverso e ciò mi ha fatto sentire esattamente come quando andavo in quella classe, ciò ha amplificato quei pensieri rendoli forse peggiori aumendo ossessioni e immagini mentali “quel colore nero mi ricordo quel buio di quel corridoio, quell’aria cupa mi ricorda quelle giornate” lo stess era alle stelle e il ciclo mentale è tornato come in precedenza, finito quel lavoro poiché non mi hanno rinnovato sono rimasto dissocupato e ora sto combattendo nuovamente ogni giorno con questi pensieri, non mi sento più la persona che ero un tempo e faccio fatica anche nelle cose più semplici, tipo guardare un episodio di una serie, guardare immagini di miei passioni, e anche eccitarmi nei miei momenti di intimi, poiché la mente mi proietta ossessioni di ogni genere e immagini mentali e convinzioni assurde ogni giorno una nuova e sempre più assurda, ora ho capito che non devo reagire al pensiero con la paura perché è questo che accende il doc, ma quello che dico io è che fare ciò risolve il doc? Sparisce? Perché è questo che desidero, vivo ormai ogni giorno con questo stress portando rancore anche alle persone, come posso dissolvere totalmente questo meccanismo ossessivo? Come posso ritrovare il benessere?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Christian, di solito non rispondo ai lunghi messaggi, non per cattiveria. ma per mancanza di tempo.
Ho letto la tua lettera. I problemi che soffri necessitano di un supporto farmacologico. Purtroppo non basta solo un
approccio psicoterapeutico.
Con l’ aiuto del farmaco si calmeranno stress, ansia e ossessioni. In seguito dovrai trovare un bravo terapeuta,
perchè non basta solo l’ approccio farmacologico. Questo ti farà stare meglio.
Ok? Un saluto.
Dott- M. Di Nunzio
Alfredo dice
Buonasera dottore sono Alfredo è sono eterosessuale, ho un problema, preciso che amo andare a letto con le donne, l’ultima votà è stata 4 mesi fa, mi sento ossessionato dalla diversità, la paura di diventare un diverso, io lo so di non essere gay, mi piace andare a letto con le donne, il problema sorge quando parlo che amo le donne, la mia mente pensa o arriva un pensiero inverso, ripeto a me piace andare a letto con le donne. Questo succede da quando sui social qualcuno mi mandava dei transessuali, all’inizio credevo che erano donne, poi vado a verificare sono degli uomini, è sottinteso che a me piace la figa, ultimamente mi sento perseguitato, allora spesso vado con una escort donna per sconfiggere queste persecuzioni è mi sento meglio, sto benissimo, spesso in un anno può capitare 3 – 4 volte di andare con una escort donna. In passato qualcuno mi inviava video di trans porno, oggi ogni tanto li vado a vedere per curiosità, non per desiderio, perchè io amo la donna, mi piace andare con la donna a letto scopare con la donna. Il problema qual è sono ossessioni quelle che ho, paure di diventare un diverso, spero di no, perchè credo nella famiglia, la procreazione dei figli con la donna, sono doc i pensieri che vengono, io non desidero di andare con i trans, mi piace andare con la donna a letto. Ho fatto tanti test sull’orientamento, è risultavo etero, eterosessuale, insomma cosa sono. Grazie attendo la vostra cordiale risposta.
Dott. Mario Di Nunzio dice
già risposto
Massimo dice
Buongiorno Dottore. Innanzitutto devo dire che Lei tratta questi argomenti delicati in maniera eccelsa e li ritengo di grande aiuto per le persone come me. Quattro anni fa ho avuto un problema: avevo talmente paura di misurarmi la pressione che ogni volta che tentavo di farlo, avevo valori del tipo min 90/100 e max 160/170. Il mio dottore mi ha sempre rassicurato (ed aveva ragione) che non avevo l’ipertensione ma io ho fatto mesi e mesi di ansia e di notti quasi insonni. Dopo 4 sedute da uno psicologo che mi ha rieducato a dormire, ho trascorso 4 anni relativamente sereni. Tempo fa un amico ha portato un misuratore di pressione al polso. Nessuno di noi (lui, altri amici ed io ci siamo misurati la pressione in tempi e giorni diversi, io nemmeno sapevo che anche altri si erano misurati la pressione come me) era a conoscenza che il misuratore era “sballato”, io l’ho saputo quando gli altri, non fidandosi di valori pari a 100min/170max se la sono misurata a casa riscontrando valori giusti. Per farla breve, gli altri si sono andati a misurare la pressione a casa propria io, pur sapendo DOPO che il misuratore al polso segnava valori sballati, non ho avuto il coraggio di misurarmela a casa. Devo dire che, a distanza di qualche giorno, penso a questo episodio che, pur riconoscendolo completamente senza senso, mi fa provare sensazioni fastidiose. La mia è ansia o pensiero ossessivo? La ringrazio. Buona giornata
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Massimo, grazie per il tuo apprezzamento.
Chiedo sempre di mettere l’ età, così si può inquadrare bene il problema.
Per il tuo problema è questione di ansia, non di disturbo ossessivo.
Come mai tutta questa preoccupazione per i valori pressori? Lo sai che la pressione è una delle componenti dell’ ansia,
per cui se uno si fissa e si preoccupa eccessivamente, troverà sempre valori elevati.
Quelle sensazioni fastidiose derivano dall’ ansia.
Se stai sempre a pensarci può anche diventare un’ ossessione e una fobia.
Cerca di pensarci e distrarti il più possibile. Il nostro cervello ha tutti gli strumenti per operare ( Sistema Nervoso Autonomo ), e non ha bisogno della nostra attenzione.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Chiara7 dice
Salve, le avevo scritto ieri ma probabilmente avrò sbagliato qualcosa e il commento non si è pubblicato. Sono da settimane che leggo articoli sul doc da relazione questo perché temo di esserci dentro da molto tempo. 3 anni fa mi fidanzai con il mio attuale ragazzo, il ragazzo con cui desideravo stare da una vita, la persona più speciale che conosca e ricordo ancora il giorno in cui ci siamo fidanzati, la pace e l’emozione forte che ho provato nel tenermi mano nella mano con lui. Avevo tanta paura del quando ci saremmo dati il nostro primo bacio perché la vedevo come una prova per confermare il nostro amore e dovevo secondo me provare forti emozioni altrimenti voleva dire che qualcosa non andava. Questa paura si fece molto presente dentro di me e il giorno in cui ci baciammo fu questo che provai paura, solo e tanta paura. Questo sentimento di paura per me era inaccettabile ed ho cominciato ad interrogarmi del perché fosse andata così e dal nulla tra tanti pensieri pensai: e se in realtà voglio un mio amico? (premetto mai provato sentimenti oltre l’amicizia con questa persona) solo che questo pensiero mi spaventò a morte e caddi in un circolo d’ ansia tremendo. Mi chiedevo se amavo ancora la persona che fino al giorno prima mi faceva scoppiare il cuore, sembrava che qualcuno avesse improvvisamente rapito il mio cuore ma tutta questa cosa insensata io non l’accettai e cercai di andare avanti forse ignorando non so neanche io dottore. Ultimamente dopo l’ultima chiusura di Conte avendo provato dolore durante vari nostri rapporti sono ritornate le domande: se provo dolore, se non vivo i momenti come dovrei allora vuol dire che non provo quello che devo. Mi sono resa conto che sono continuamente ad analizzare i miei sentimenti per lui: cosa sto provando mentre ti bacio? Cosa sto provando mentre tocco il tuo viso? Cosa provo mentre mi dici ti amo? Sentire solo ansia e nn quello che vorrei porta ad aumentare il mio stato di malessere inoltre non ho mai accettato di essermi fatta dei dubbi mettendo in mezzo quel mio amico ed ho ricominciato a richiedermi se provo dei sentimenti per quella persona, sono arrivata addirittura a guardare foto di quella persona per capire cosa provavo e l’ansia che sentivo mi ha solo peggiorato la situazione. Sono arrivata a fare confronti tra le foto del mio fidanzato e quell’altra persona. Il bello che nel profondo so che quella persona era solo un grande amico, che in fondo è tutto insensato. La cosa più brutta è che questi stati d’ansia, il sentirmi di tradirlo con la mente, il sentirmi di non meritare il suo amore mi ha portato ad avere dei bruciori somatici per il corpo: prima al cuore poi nei giorni seguenti si è spostato al braccio sinistro e questo bruciore ha semplicemente aumentato la mia ansia. Leggendo questi articoli in questi ultimi giorni ho cercato di trovare tranquillità e in modo minimo ci sono riuscita, il bruciore se ne è quasi andato ma anche adesso che le scrivo lo sento un po’. Le chiedo se quello che mi sta succedendo è un DOC perché il pensiero di non amare il mio amore, il pensiero di doverlo lasciare mi uccide. Voglio ritornare a vivere tranquillamente i miei sentimenti forti che qualcosa mi ha rubato, lo voglio davvero tanto. Spero che mi risponda e che possa aiutarmi ?❤ La ringrazio in anticipo dottore.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Chiara7, questo è un ‘copia e incolla’ del tuo precedente messaggio.
Ho già data una risposta. Vai a vedere nell’ articolo: ‘Pensieri e credenze errate nel Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione’.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Chiara7 dice
Salve, le avevo scritto ieri ma probabilmente avrò sbagliato qualcosa e il commento non si è pubblicato. Sono da settimane che leggo articoli sul doc da relazione questo perché temo di esserci dentro da molto tempo. 3 anni fa mi fidanzai con il mio attuale ragazzo, il ragazzo con cui desideravo stare da una vita, la persona più speciale che conosca e ricordo ancora il giorno in cui ci siamo fidanzati, la pace e l’emozione forte che ho provato nel tenermi mano nella mano con lui. Avevo tanta paura del quando ci saremmo dati il nostro primo bacio perché la vedevo come una prova per confermare il nostro amore e dovevo secondo me provare forti emozioni altrimenti voleva dire che qualcosa non andava. Questa paura si fece molto presente dentro di me e il giorno in cui ci baciammo fu questo che provai paura, solo e tanta paura. Questo sentimento di paura per me era inaccettabile ed ho cominciato ad interrogarmi del perché fosse andata così e dal nulla tra tanti pensieri pensai: e se in realtà voglio un mio amico? (premetto mai provato sentimenti oltre l’amicizia con questa persona) solo che questo pensiero mi spaventò a morte e caddi in un circolo d’ ansia tremendo. Mi chiedevo se amavo ancora la persona che fino al giorno prima mi faceva scoppiare il cuore, sembrava che qualcuno avesse improvvisamente rapito il mio cuore ma tutta questa cosa insensata io non l’accettai e cercai di andare avanti forse ignorando non so neanche io dottore. Ultimamente dopo l’ultima chiusura di Conte avendo provato dolore durante vari nostri rapporti sono ritornate le domande: se provo dolore, se non vivo i momenti come dovrei allora vuol dire che non provo quello che devo. Mi sono resa conto che sono continuamente ad analizzare i miei sentimenti per lui: cosa sto provando mentre ti bacio? Cosa sto provando mentre tocco il tuo viso? Cosa provo mentre mi dici ti amo? Sentire solo ansia e nn quello che vorrei porta ad aumentare il mio stato di malessere inoltre non ho mai accettato di essermi fatta dei dubbi mettendo in mezzo quel mio amico ed ho ricominciato a richiedermi se provo dei sentimenti per quella persona, sono arrivata addirittura a guardare foto di quella persona per capire cosa provavo e l’ansia che sentivo mi ha solo peggiorato la situazione. Sono arrivata a fare confronti tra le foto del mio fidanzato e quell’altra persona. Il bello che nel profondo so che quella persona era solo un grande amico, che in fondo è tutto insensato. La cosa più brutta è che questi stati d’ansia, il sentirmi di tradirlo con la mente, il sentirmi di non meritare il suo amore mi ha portato ad avere dei bruciori somatici per il corpo: prima al cuore poi nei giorni seguenti si è spostato al braccio sinistro e questo bruciore ha semplicemente aumentato la mia ansia. Leggendo questi articoli in questi ultimi giorni ho cercato di trovare tranquillità e in modo minimo ci sono riuscita, il bruciore se ne è quasi andato ma anche adesso che le scrivo lo sento un po’. Le chiedo se quello che mi sta succedendo è un DOC perché il pensiero di non amare il mio amore, il pensiero di doverlo lasciare mi uccide. Voglio ritornare a vivere tranquillamente i miei sentimenti forti che qualcosa mi ha rubato, lo voglio davvero tanto. Spero che mi risponda e che possa aiutarmi ?❤ La ringrazio in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Chiara7, ho già dato la risposta ai tuoi messaggi. Puoi trovarla in data 29-12 ai commenti dell’ articolo:
‘Pensieri e credenze errate nel Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione’.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Luisa dice
Grazie Dott Di Nunzio per questo articolo, ci ha aiutato a comprendere cosa è successo a nostra figlia.
Continueremo a seguirla
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve sig.ra Luisa. Sono contento che il mio articolo è stato di aiuto.
La ringrazio per il suo apprezzamento.
Dott. M. Di Nunzio