Ecco perché non mi vaccino!
La logica, la razionalità e la scienza non sfondano le paure profonde, il panico e le fobie della vaccinazione. Parla lo psicologo.
Di fronte all’obbligo di vaccinazione e green-Pass ci sono due posizioni contrastanti. Due gruppi di popolazione che non comunica e ognuna si reputa nel giusto.
Sono talmente contrapposte e rilevanti le posizioni, da parte anche di Sanitari (medici, specialisti, infermieri, psicologi, ), professionisti, parlamentari, ecclesiastici, giornalisti e altre personalità con cultura elevata che l’ opposizione è quasi assoluta.
Alcune persone, fra cui un medico, un sacerdote hanno preferito ammalarsi fino all’estremo sacrificio pur di evitare il vaccino.
Tutto questo non è simile ai pazienti con anoressia nervosa? Ai giocatori d’ azzardo? Ai fumatori? Ai soggetti dipendenti da sostanze?
Nonostante razionalmente sanno benissimo il male che vanno incontro, però non riescono a venirne fuori.
Quale motivazione psicologica è alla base di questo fenomeno?
Non si vince l’ opposizione con la razionalità, perché alla base di questo dissenso c’è una consistente e irremovibile emotività.
Contro la vaccinazione, a dispetto di tutte le ragioni di questo mondo, agiscono paure e fobie, ansie e convinzioni profonde, incomprensibili anche alla persona stessa.
Finora queste persone non sono state comprese, ma maltrattate, parlate con la razionalità, con l’ obbligatorietà, con le manganellate. Nonostante tutte le evidenze si è ottenuto ben poco: i cortei anti-vax continuano e le proteste proseguono.
Tutto appare incomprensibile, sia da una parte che dall’ altra. Perchè?
Ascoltiamo
“Io ho sempre avuto paura degli aghi. Ho il panico a vedere un ago: penso alla sua contaminazione, all’ AIDS, all’ epatite, … “
– “Io ho paura delle malattie. Anche di quelle che si possono contrarre con questa vaccinazione”.
– “Io ho paura che qualcosa può andare storto. Una trombosi, ad esempio. Vedi quello che è successo?… Poi tante comunicazioni discordanti”.
– “Io ho paura di esiti sventurati e nefasti. Ho una famiglia da mantenere, un familiare che non sta bene… Come faranno? E’ meglio non rischiare”.
-”Io ho paura di morire”.
“Io ho paura di sostanze estranee, inoculate col vaccino”.
Queste non sono semplici convinzioni. Non basta una rassicurazione, trasmissioni televisive e una pacca sulla spalla. Sono parole accompagnate da ansia, paure profonde, fobie e forti resistenze.
Una fobia non viene curata semplicemente con un discorso razionale, perché proviene da situazioni associate inestricabilmente con l’ emozione della paura ( Vedi Condizionamento classico di Ivan Pavlov).
Inoltre il rifiuto può essere dovuto a:
–Convinzioni e credenze irrazionali
-Rifiuto di ascolto delle notizie ufficiali.
-Fiducia totale solo alle notizie dei Social Media o altri canali di comunicazione.
-Limitazione della libertà.
-Interessi economici delle Multinazionali.
-Teoria del complotto: un gruppo malefico che persegue il controllo del mondo.
-Eliminazione di un certo quantitativo di popolazione mondiale.
-Perdita accidentale, o non, del virus da un laboratorio di ricerca.
-Motivazioni e strumentalizzazioni politiche.
-Personalità paranoiche,
-Personalità sociopatiche, oppositive, ecc.
-Credenza che chi resiste è più furbo e intelligente della massa di ‘pecoroni’.
Ascoltiamo ancora queste persone:
“Sonno arrabbiato e incavolato con voi perché non mi capite.
Parlate con i vostri grafici, elenchi e razionalità, senza mettervi nei panni di uno come me che ha sempre avuto paura delle malattie.
Anche se razionalmente capisco e condivido, ma mi scatta l’ansia, paura di ciò che mi potrebbe succedere.
Invece dei manganelli, perché non istituite gruppi di specialisti.
Empaticamente ci aiuteranno a comprendere queste reticenze, che nemmeno noi riusciamo a comprendere!”