Modificazione dei tratti caratteriali di riservatezza,timidezza e ansia sociale, attraverso cambiamenti profondi della psiche. Risoluzione della conflittualità profonda, delle sensazioni ed emozioni avverse.
Nuove Tecniche Psicoterapeutiche- Caso clinico con EMDR
Caso Clinico
Tony e Connie sono consuoceri di M.Raff e Anie. Si conoscono da poco tempo. Questa nuova conoscenza ha portato alla frequentazione di due famiglie fondamentalmente diverse per cultura e abitudini di vita.
Tony e Connie sono aperti, espansivi, socievoli e alla costante ricerca di cene e compagnia.
M.Raff. e Anie sono diversi: più chiusi e riservati. Il carattere riservato di M.Raff. e la stanchezza di un lavoro logorante di Anie facevano preferire una moderata frequentazione sociale. Insomma, ci si vede di tanto in tanto, senza frequenze assidue.
Tony e Connie non avevano gradito queste diverse abitudini; erano rimasti delusi da questa ristretta frequentazione, e fin da subito avevano reagito con una certa delusione e distacco.
L’insoddisfazione di Tony e Connie era stata ampiamente percepita dal carattere sensibile di M.Raff.
Questa è il caso clinico di M.Raff.
Quest’ uomo in passato ha sofferto notevolmente di timidezza e ansia sociale, questi problemi avevano affinato la sua percezione di accoglienza o di rifiuto da parte degli altri.
Ha sempre vissuto con ansia le situazioni sociali, infatti se gli altri non dimostravano un carattere caldo e accogliente, o con chiare manifestazioni di accoglienza, immediatamente cominciava a percepire che gli altri erano delusi, insieme ad un sentimento di critica e una convinzione di non essere gradito. Queste coscienze poi portavano al desiderio di allontanarsi, ad incolparsi e idee di non gradevolezza.
Negli ultimi tempi aveva compreso che buona parte della timidezza derivava da questi turbamenti, mentre il senso di vergogna derivava dall’ auto critica e dalla necessità di non dover essere in quel modo.
M.Raff. aveva notato queste sensazioni in molte situazioni sociali, per questo negli ultimi tempi aveva deciso di voler capire meglio le fastidiose sensazioni ed emozioni ed iniziare una psicoterapia.
Ecco la relazione del percorso terapeutico di M.Raff.
La difficoltà di verbalizzazione delle sensazioni provate, profondamente connaturate con una riservatezza di carattere e l’assenza di una precisa sintomatologia, rendeva molto difficile il colloquio e metteva a dura prova il lavoro terapeutico.
M.Raff. descrive la modifica del suo carattere come una profonda aratura di un campo piatto e senza indizi. Ma questa era una sua impressione perché, in realtà, di indizi profondi c’erano e ne erano parecchi.
Procedura E.M.D.R.
Si decide di comune accordo di lavorare sugli incontri sociali con i consuoceri.
Immagine: le facce deluse dei consuoceri.
Sua convinzione negativa: Io non vado bene.
Cognizione positiva: Io vado bene così come sono.
– Validità della Convinzione Positiva [V.O.C.]: “Quando credi vere alle parole: ‘Io vado bene così come sono’, su una scala da 1 a 7, dove 1 è falso (non ci credi) e 7 è vero?
Risposta VOC: 2 . ( Molto basso. Non crede che va bene così com’è).
–Emozioni. “Pensando alla cognizione ‘Io non vado bene’, quali emozioni senti in questo momento?”
Risposta: “ Provo una sensazione negativa di aver deluso gli altri, con ansia, angoscia e sensazione di rifiuto”.
-“Grado di disagio provato (S.U.D.). Da 0 a 10. 0 è nessun disagio e 10 è il più alto possibile, qual è il tuo grado di disagio?”
Risposta: “ 5 – 6”.
-“Dove provi sul corpo questo disagio?”
“Allo stomaco”.
“Allora mentre pensi all’espressione delusa dei consuoceri, alla tua convinzione:’ Io non vado bene’, alle emozioni di ansia e senso di rifiuto e al disagio allo stomaco, segui con gli occhi le mie dita”.
M.Raff. segue con gli occhi il moto delle dita del terapeuta, nel movimento orizzontale ‘a navi che incrociano’. Quando M.Raff. si blocca e non riusce più a seguire si usa il ticchettamento alternato, destro-sinistro, sul dorso delle mani.
Dopo qualche tempo (una ventina di movimenti) M.Raff. dice: “Una situazione che capita spesso e che non sopporto. Non tollero la freddezza degli interlocutori. Se non mi danno una chiara manifestazione di rassicurazione, vado in ansia”.
Si continua con i ticchettamenti sul dorso delle mani e movimenti oculari. Il terapeuta si ferma quando nota cambiamenti sul volto e sul corpo del paziente e chiede ‘cosa è venuto fuori?’
R.“Provo ansia. Non mi sento gradito…accettato… penso di avere deluso. Ho ansia perché temo la loro reazione!”
D.“Reazione di cosa?”
R.“Squalifica. Sono messo da parte…’Tu non vai bene’…Non servi. Frequenteremo altre persone!”
Domanda: “Grado di disagio?”
Risposta. “ 7 “
D. “Dove provi questo 7 sul corpo?”
R. “Stomaco e nuca”
-“Rivolgi l’attenzione a questa sensazione, allo stomaco. Notala soltanto. Non dare giudizi….Cosa noti?
R. “E’ come un grumo”
D. “Cosa provi?”
R. Lunga pausa….“Posso scioglierlo…Si scioglie…. Sono più rilassato”.
D. “ Scannerizza il tuo corpo. Cosa noti?”
R. “Collo e nuca tesi… Sono preoccupato…”
Si lavora con i movimenti oculari ‘destro-sinistro’ e ticchettamenti sul dorso delle mani ad occhi chiusi. C’è una grande tensione emotiva, espressa dal volto e dalle reazioni corporee di M.Raff. I suoi occhi sono rossi e spesso arriva il pianto.
R. “ … Mio padre… incazzato… L’espressione del volto delle altre persone mi ricorda ‘aria di tempesta’. Sono incazzati con me. Non sono stato come volevano loro…Si sono incazzati. Non ho diritto ad una mia opinione. E’ colpa mia se ho provocato quelle espressioni. (Alzando la voce) Ma cosa ho fatto!! …Sei sempre arrabbiato con me… Io temo le tue arrabbiature… (Pausa lunga)”
D. “Cosa noti sul corpo?”
R. “Tensione allo stomaco e alla nuca”
D. “Nota solo, senza fare niente”.
R. “Pensandoci bene mio padre non era sempre così. Mi è stato anche vicino. (Rielaborazione dell’ esperienza passata). Pausa. Solo che allora era spietato. Quando tornavo a casa la prima cosa cercavo la sua espressione…Ora ho capito: Il passato che ritorna. Delle altre persone, ora, non mi interessa nulla…ora .Vado bene così come sono. Il passato che ritornava…(Rielaborazione e crescita) Ma ora il bambino è cresciuto, non deve rendere più conto a nessuno…. … .
… Sa, dottore, diverse volte mio padre mi ha ripetuto successivamente ‘vai bene,così…” (Rielaborazione e ricerca di eventi positivi )
Pausa….
D. “ Grado di disagio?”
R. “ 2”
D. “ Su una scala da 1 a 7, dove 1 è falso e 7 è vero, quando credi vero alle parole ‘ Vado bene così come sono’?
R. “6 … ” ( Aumento autostima e delle auto convinzioni positive)
D. “Emozioni?”
R. “Stupore, incredulità e soddisfazione”
D. “ Una seduta lunga. Quasi un’ ora e venti. Com’è stato questo incontro?”
R. “Pesante, ma importante. Il bambino è cresciuto ed è diventato adulto. Mi sento più leggero. Grazie, dottore, alla prossima volta”.
Ci sono state ancora alcuni incontri di assestamento con M.Raf. Ora ha più autostima e più capacità di autoaffermazione.
Quando lo incontro ci salutiamo molto cordialmente e mi racconta delle vittorie a carte e a tennis con il consuocero.
L’EMDR per guarire da un lutto (Caso clinico)
Eliminare la timidezza e la vergogna