Sto per morire? Sto per impazzire?
La paura di perdere il controllo deriva dal bisogno di padronanza dell’ ambiente.
Il controllo e l’ autocontrollo dello spazio vitale è una necessità fondamentale. Significa essere padroni di se stessi, essere in gamba, saperci fare, non fallire.
Perdere il controllo= scomparire
La sensazione di possesso del controllo sugli organi vitali, della salute fisica e mentale è una esigenza e un bisogno fondamentale. Fa parte del controllo della vita e del proprio ambiente. Nessuno è tranquillo se sa di essere alla guida di un mezzo di cui non si ha il controllo.
Controllo = Padronanza di sé. Sensazione di essere alla guida del proprio mezzo, della propria vita.
No padronanza di sé = Insicurezza
Insicurezza = No controllo della situazione
La paura di perdere il controllo non è una definizione diagnostica. Non si trova nei manuali di psicopatologia come il D.S.M. (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), perché è un disturbo intermedio, sottostante alle ansie, a fobie, attacchi panico, disturbo ossessivo e disturbi psicotici. Ma e’ una delle paure più frequenti e diffuse.
“Mi trovavo in un centro commerciale, all’improvviso ho avvertito un senso di nausea. Mi girava la testa, mi sentivo svenire. Ho avvertito un senso di oppressione al petto che mi dava respiro pesante ed affannoso. Ho iniziato a sudare freddo. Non riuscivo più a pensare, non avevo più controllo di me stesso. Ero rigido e l’unica cosa che volevo era andare via da lì…”.
Questo è il racconto di un attacco di panico, gravato dalla paura di perdere il controllo.
Chi soffre di questo problema è angosciato dalla paura dell’eventualità di perdere la padronanza e il controllo sugli organi del corpo e della mente.
La paura di perdere il controllo è in grado di causare molta sofferenza. E’ una sintomatologia invalidante e debilitante.E’ causa di angosce, ansie e attacchi di panico.
La sensazione di perdita di controllo è percepita molto grave, pericolosa e temuta. Viene considerata insopportabile e rischiosa. E’ temuta perché è una sensazione di un distacco, di un rilascio, di un crollo dei meccanismi di controllo delle capacità fisiche e psichiche.
Il soggetto che vive queste ansie sul versante corporeo può temere di avere un infarto, un collasso cardio-circolatorio o una malattia con conseguenze catastrofiche.
La paura di ammalarsi di cancro è un aspetto della paura di perdere il controllo. Un tumore è considerato inguaribile. Il soggetto teme questa malattia perché pensa che una volta contratto un tumore non si guarisce, è inguaribile, non si torna indietro.
La paura spesso diventa fobia e può arrivare fino agli attacchi di panico. La paura di perdere il controllo è una componente del disturbo degli attacchi di panico.
Chi soffre della paura di perdere il controllo a livello mentale può temere di impazzire e avere un’interruzione del controllo sul comportamento. La perdita di raziocinio può portare a comportamenti anti-sociali, non accettabili, pericolosi, violenti per sé e per altri, comportamenti immorali, vergognosi e indecenti, con l’effetto di una generale disapprovazione ed esclusione sociale.
Chi teme queste conseguenze avrà preoccupazione che la mancanza di controllo porta a commettere qualcosa di grave. Il timore di queste conseguenze porterà ansia e necessità ad accentuare il controllo.
Questi dubbi porterà la preoccupazione di trovarsi di fronte a situazioni nuove di cui non si ha il autocontrollo.
La paura anche solo immaginate di conseguenze nefaste porta ad accentuare l’ attenzione, che sarà mobilitata a cogliere ogni indizio per evitare simili conseguenze temute.
Tutte le avvisaglie di una perdita del controllo saranno assimilati e generalizzati a segni simili e affini. Tutto ciò che può avere una certa attinenza con ciò che si teme sarà accomunato. La tensione sarà incrementata per evitare la perdita dell’ attenzione.
Vi sono persone che hanno bisogno di estendere all’estremo il loro bisogno di controllo, fino al punto di desiderare di controllare il loro cuore (pensiero: ‘può sopravvenire un infarto, ossia un evento incontrollabile quindi morte sicura), respirazione (insonnia= ‘non posso dormire,altrimenti ho paura di non respirare durante il sonno’), controllo continuo sui processi psichici ( ‘se perdo il controllo può sfuggire un atto violento verso di me, i miei cari o verso gli altri’).
C’ è un gruppo di pazienti, specie del tipo ossessivo,che temono la perdita di controllo esterno, vale a dire dipendente non da se stessi, ma dall’ ambiente esterno, dalle altre persone, dalla natura, da microrganismi e in genere da tutte quelle cose esterne difficilmente controllabili. Alcune forme di ‘controllo esterno’ possono essere:
– incidenti stradali provocati da disattenzioni di altri automobilisti. In costoro la paura dipende dalla convinzione: “la situazione mi dà ansia perché difficilmente controllabile, perchè non posso controllare il comportamento di guida di altre persone.”.
–Paura della contaminazione, incontrollabilità dei virus,dei germi, della pulizia.
–Paura di eventi calamitosi naturali, come terremoti, inondazioni, temporali,fulmini,ecc.
La paura di questi pazienti è: “Io non posso controllare l’ambiente, quindi ho paura di gravi fatti a cui non posso sottrarmi”.
Il paziente, nel suo attacco di panico, si sente minacciato da uno sconvolgimento interno sovrastante (malattia mentale,infarto,ictus,etc.). La perdita di controllo sulle reazioni riflesse automatiche, che per la sua intensità crea impotenza, rinforza il concetto di essere vittima di forze interne ed esterne, di cui non si ha nessun controllo e necessità di appoggiarsi ad una figura che dia aiuto e sicurezza (Agorafobia).
Perché non si riesce facilmente ad affrontarlo?
Perché agiscono alcune convinzioni, regole e principi del tipo:
-“L’evento catastrofico è imprevedibile, può colpirmi in qualsiasi momento”.
-“Non c’è nulla che io possa fare per schivarlo o mitigarlo”.
-“Qualsiasi sensazione particolare (dolore addominale o toracico) può essere segno di un processo fatale”.
-“Se il processo non è bloccato può accelerare fino al disastro finale. Siccome non riesco a controllarla, la situazione è pericolosa”.
-“E’ imprevedibile. La perdita di controllo viene attivata, mantenuta o accresciuta dal suo venir dal nulla, cioè senza alcuna correlazione con niente”.
-“Il pericolo può manifestarsi in vario modo”.
-“Può partire una minaccia o un comportamento violento e pericoloso non appena mi distraggo o mollo il controllo”.
-“Mi sento impotente e inefficace in tutti i sensi”. Etc. Etc.Etc.
Il tutto è accompagnato da una quantità enorme di sensazioni e immagini tragiche che, come delle difese, fanno immaginare le funeste conseguenze allo scopo di creare evitamento o richieste di aiuto.
La perdita di controllo viene vissuta come estremamente pericolosa per la nostra incolumità fisica ed emotiva. Nasce il disturbo emotivo (ansia generalizzata, fobie, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo,ecc.) che rappresentano un sistema difensivo, una specie di Task Force, il cui scopo è quello di fronteggiare l’ allarme per la perdita di controllo.
Soluzioni terapeutiche
1)-Trattamento per alleviare la sintomatologia ansiosa e depressiva.
Trattamento farmacologico, esercizi di rilassamento, terapia corporea, respirazione e meditazione. Lo scopo è quello di far abbassare ‘la temperatura della caldaia’ per diminuire il livello di emotività che, ‘come un vaso colmo d’acqua, basta anche una minima goccia per far traboccare il vaso’ e far scattare le difese.
2)-Discutere e contrastare le convinzioni distorte, acquisire conoscenza e aumentare la Self-Efficacy
-Ad esempio. Convinzione:Il panico è può manifestarsi ‘a ciel sereno’, improvvisamente e senza alcuna attinenza con la nostra vita attuale.
-Tutto ciò è falso. Osservando attentamente, si può scoprire che esso era in via di preparazione.
-Si può pensare che si è completamente in balia dei sintomi,che realmente si rischia di morire o di impazzire, mentre tutto ciò è la normale reazione emotiva (reazioni riflesse automatiche) con una durata limitata e con una frequenza limitata o variabile.
-Si può essere convinti che i sintomi ritorneranno e che mai si è liberi del tutto e completamente.
-A volte succede che si chiede la guarigione razionalmente, ma non è quello che realmente desidera l’ inconscio.
Spesso i sintomi hanno un significato particolare, una specie di ‘messaggio in una bottiglia’. Una necessità inconscia di un cambiamento di vita importante, ma che si ha paura di accettare.
CONCLUSIONE
Le angosce, le ansie e attacchi di panico causati dal timore di perdere il controllo non sono facili da sostenere. Se non si riesce a fronteggiare il problema è necessario ricorrere ad un aiuto specialistico.
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Teresa dice
Salve dottore, ho letto questo articolo e vorrei riportarle la mia testimonianza. Dopo un trasferimento a Milano per motivi di lavoro, ho cominciato a sentire il bisogno compulsivo di tenere tutto in ordine. Vivevo in un appartamento di 30 metri quadri che trascorrevo ore al giorno per pulire affinché sembrasse uno specchio. Un’amica mi fece notare che la mia era proprio paura di perdere il controllo e mi suggerì di provare Cherry Plum di Guna. Certo i fiori di Bach non sostituiscono il parere e le attenzioni di un esperto, ma fondamentalmente perché sottovalutare le soluzioni che tante volte appaiono “troppo” semplici?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Sono d’accordo con te, Teresa, le soluzioni non devono essere per forza difficili o complicate.
I fiori di Bach sono un’ ottima soluzione.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Anna dice
Salve dottore,ho 18 anni non ho mai sofferto di attacchi di panico o tanta ansia ne mi accade ciò che è scritto nell’articolo.
A volte mi capita, quando sto un po’ più stressata, di aver paura di perdere il controllo e di poter fare qualcosa su di me, ma è un pensiero che poi sparisce e non ci penso più. Non è una cosa che mi fa soffrire o altro, come c’è scritto.. cosa ne pensate ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anna.
Quello che provi è l’ effetto dell’ ansia. Come tu stessa hai detto, ti capita quando sei più stressata.E poi “…è un pensiero che poi sparisce e non ci penso più”
Quindi perchè preoccuparti? Puoi rilassarti, non perderai il controllo.
Ecco quello che penso.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Anna dice
Grazie per la risposta. Vi stimo tanto.
Mi capita che a volte mi sento tentata di farlo, con la consapevolezza che non è così, poi non ci penso più e mi passa.
Quindi è semplice ansia?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Grazie della stima, Anna.
La soluzione l’hai trovata tu stessa: “… non ci penso più e mi passa.”
Sì,la colpa è dell’ ansia.Quando smetti di stare in stato di allarme e di povare ansia,
il tuo cervello non ti manderà più quei brutti pensieri.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marco dice
Buona sera dottore, volevo chiederle tre cose.
Dall’articolo in riferimento al punto “la perdita di raziocinio….non mi è molto chiaro. Chi soffre della paura di perdere il controllo può essere ritenuto pericoloso ? Può magari fare effettivamente fare cose pericolose verso se o altri?
Chi soffre di doc aggressivo può effettivamente fare quello che teme?
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marco,immagino quanto stai soffrendo con questi pensieri!
Vengo subito a rispondere.
Chi soffre di Doc aggressivo e ha molta paura di perdere il controllo non perde il controllo e non mette in atto quei brutti pensieri
che gli passano in testa.
Il docker, proprio perchè ha tutta quella paura, non è pericoloso.
Ma per evitare di continuare a soffrire è bene fare una diagnosi accurata.
Bisogna ricercare se non c’è un disturbo di personalità, se non c’è stata violenza e abusi nell’ infanzia, se non c’è una Sindrome di Tourette, ecc.
Ma ripeto, se è solo un DOC, non si perde il controllo.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marcella dice
Salve dott.
Io sono nuova qui sul web, anche se per la mia patologia non è la stessa cosa. Ho 25 anni e 4 anni fa ho cominciato improvvisamente a soffrire di ipocondria, dal dolore al ginocchio che pensavo di avere un tumore, ho smesso di fumare da un giorno all’altro perché pensavo “sarà la causa della mia morte, al dolore al seno pensando fosse un tumore, al dolore al petto al braccio i formicolii pensavo fosse un problema cardiaco, alla flebite, al dolore dietro alla nuca pensando che la meningite mi portasse via, al senso di non respirare pensando costantemente di avere problemi respiratori… ecc…. ecc… potrei andare avanti ore. Ovviamente andavo quasi tutti i giorni all’ospedale con esiti negativi, quasi mi dispiaceva, perché io ero convinta di avere un grosso problema organico! Ho cominciato ad alzarmi dal letto alla Battina battito a 140 appena a sveglia pianto, giramenti di testa, sudorazione, vomito avevo paura, davvero tanto, che mi sono rinchiusa in me stessa non accettavo che tutto facesse parte delle mia testa, era ingestibile.
Dormivo, e avevo paura, mi svegliavo e avevo paura… a davo lo stesso al lavoro e non so come io ci riuscissi.
Dopo un po ho cominciato a credere al mio medico di famiglia , lui diceva che ero depressa, che dovevo andare dallo psichiatra. Un giorno sono stata dalla psichiatra che mi ha dato cipralex, io subito dissi non lo prenderò mai, ma i sintomi peggioravano sempre di più.
Adesso non ricordo che se l ho cominciato a prendere prima o dopo l’infarto del mio papà. Cmq più o meno in quel periodo.. cioè 2015.
Mio padre dopo qualche mese dell’infarto, ci chiama perché con una visita di routine avendo dolori al petto lo ricoverano, gli fecero la coronarografia e gli dissero che un coagulo di sangue si era fermato davanti allo stent e che quindi fortunate se ne fosse accorto cosi da mettere un altro stent.. ecco quel giorno ho sperimentato un vero e proprio attacco di panico cominciai a urlare dicendo portatemi in ospedale non respiro, giuro non respiro! Ma chi stava con me mi fece provare in farmacia la saturazione e l’avevo a 100.
Un disastro, ho cominciato a pensare che fosse meglio prendere il farmaco, purtroppo o per fortuna, non Lo so dopo 1 mese dall’assunzione di 10 gocce al d, ho cominciato ad avvertire si o no i sintomi 1 volta al mese? Non erano cosi invalidanti, ridevo uscivo, viaggiavo anche se ogni tanto stavo male… lo affrontava.. sono stata da una psicologa però non ero costante perché me la pagano io ed è un privato, capisce che con 700 euro al mese non potevo permettertelo.. cmq ho preso cipralex fino a 2 mesi fa! Abbiamo scelto con lo psichiatra di calare perche stavo meglio.. ora è dinuovo un disastro! Ho cominciato a svegliarmi con la paura, tremori, attacchi di panico al lavoro, e da quasi un mese che da quando mi sveglio a quando vado a letto, ho la sensazione di soffocare, ho sicuramente un problema respiratorio, ho fatto le analisi del sangue 1 settimana fa neanche un asterisco! Io mi vergogno ad andare al PS però vorrei tanto andarci. Il mio psichiatra mi ha consigliato di andare da una psicoterapeuta che pratica E.M.D.R sono alla 4 seduta io non mi rendo conto se sta un po migliorando o no! Altrimenti il mio psichiatra mi ha detto riprendi il farmaco a dose minori! Ma poi io penso tutto come prima, non ho raggiunto nulla, perché io sono l’unica che non riesce a superare i problemi? Perche io vorrei una famiglia tutta mia un figlio, ma in ste condizioni come faccio paura di tutto..
Cmq i miei si sono separati all’età di 9 miei, ma io non riesco a dare una colpa a questo. C’è stato il terremoto ne 2012 e io abitavo bomporto lo abbiamo sentito molto ho avuto davvero tanta paura. Pero no! Dopo tantissimi anni a Modena e nella stessa casa, mia mamma ha voluto cambiare casa, 10 il da Modena ma io mi sono sentita sola per tanto tempo, perché ero più piccola e non avevo mezzo e soldi per fare avanti e indietro da Modena a bomporto ho perso amici il moroso no però, ci si vedeva davvero poco. Ma anche a questo non riesco dare una colpa, papà ha avuto l’infarto nel 2015 ma io ho cominciato a essere così già da prima, sono stata davvero male per mio padre però. Non riesco a dare una colpa a questo. Dott. Mi dispiace romperla con questo mega testo, ma sono curiosa di altri pareri. Lei che ne pensa? Ho paura che non passerà mai nulla non faccio prima a morire?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marcella, davvero una email lunga, piena di sofferenze. I tuoi problemi sono gli attacchi di panico.
La causa di questi è il tuo passato di traumi e insicurezze. La separazione dei tuoi, le paure del terremoto vissute per diverso tempo,
il cambiamento di abitazione, la malattia di tuo padre, ecc. hanno creato tante ansie e soprattutto un senso di fragilità e instabilità.
Ora basta poco per farti scattare le paure e l’ ansia di avere qualche grave malattia.
Comunque nonostante tutti questi problemi stai andando al lavoro e hai il moroso. Complimenti!
Marcella, devi continuare con la psicoterapia. L’ EMDR è un’ ottima tecnica per i traumi.
Nel tuo caso bisogna ri-sistemare la tua personalità insicura, rivedere le vicende del passato e desensibilizzare questa paura delle
malattie che ti portano agli attacchi di panico.
Vai avanti così.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marcella dice
Salve dott.
La ringrazio per la sensibilità e la sofferenza che ha provato nel leggere la mia email.
Dispiace però , che la stessa sensibilità e sofferenza non viene compresa dalle persone che più amo, ovvero la mia famiglia, o le mie amiche.
La mia famiglia non mi ha mai aiutata, ne a trovare uno psicologo adatto a me o per trovare una terapia adatta a me nemmeno economicamente. Io ho sempre cercato psicologi e psichiatri privati, migliori almeno ci ho provato.
La mia famiglia si limita a dirmi, “non hai nulla” ” se tu stai male e hai tutto, la gente che non ha nulla come deve stare?” MAH!!
Io a volte credo di vivere un sogno per le stronzate che dicono, e per come mi sento.
Hanno visto che col farmaco sono sta meglio, e ora che l ho tolto e sto male, loro vorrebbero che io lo riprendessi come poi lo psichiatra. E mi dicono i miei “cosa vai a fare dalla psicoterapeuta? spendi soldi per niente”, etc…
Anche per me sarebbe la scelta più facile prendere di nuovo il farmaco, tanto ora so che sto un po’ peggio subito, ma poi starò meglio, il problema però credo non si risolva solo in questo modo.
Poi mi ricordo che quando andavo all’ospedale, elencavo tutte le mie sensazioni, e dopo aver fatto le visite senza esito positivo, i medici mi dicevano ” cosa c’è che non va?” Io rimanevo senza parole, perché per me non c’era nulla che non andasse, e dicevo ” nulla che non va, sicuramente voi non avete approfondito bene le analisi”.
Io dottore, penso a sto punto che sono pazza.
Non riesco a dare una colpa o cmq pensare che il mio malessere sia stato il mio passato o no so cosa! Io mi sento male e punto. Per quello dico sono pazza? Perche quasi tutti sanno cosa non va nella loro vita e perché io no?
Anche nella terapia E.m.d.r io non riesco a dare fiducia totalmente, anche perché mi sento ignorante e con i paraocchi, cioè mi dicono le cose ma io penso sempre alla stessa, “sto male, sto male, sto male.”
Quando la dott. Tra una stimolazione oculare all’altra mi chiede ” cosa arriva”.
A me a volte non arriva nulla, e mi chiedo me che stai a fa?! Non mi sento in grado io di capire e comprendere questa terapia.
Vorrei una pillola che dopo che l’hai presa non ricordi più nulla! Magari.
Io l’unica cosa di cui sono sicura e che prima ero un’altra persona, forte, davo forza e consigli a tutti, sorrisi, non ho mai avuto paura di nulla, perfino hai miei genitori davo forza e mia sorella che è più grande di me, mentre Piageva io gli dicevo, vedrai che andrà tutto bene. Ora che è successo? Ora che ho bisogno tutti sdramatizzano… mah. Ho come la sensazione di non respirare come si deve, come se io non sapessi più come reapira un umano, tiro sempre su l’aria con la bocca, e spesso non mi soddisfa e mi sconcentra , mi destabilizza vorrei fare delle visite ma so già che non me le faranno fare…Grazie dott.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Marcella, capisco e comprendo la tua solitudine. Ma non devi disperare. Togliti dalla testa certe idee del tipo ‘sono pazza’ o altro.
Purtroppo quando lo stress, il turbamento e il grado di insicurezza è elevato si scivola nella cosiddetta ‘zona d’emergenza’.
In questa situazione è molto difficile sperare di farcela da soli. E’un po’ come una nave, un veliero, in mezzo ad un mare in tempesta.
Tutto è difficile perchè anche le vele sono ancora spiegate al vento, nel senso che crediamo ad ogni pensiero e convinzioni negative.
Come fare per calmare le acque? La psicoterapia deve rassicurare a livello cognitivo e riportare la calma del corpo con L’EMDR.
Ci vuole tempo, fiducia e capacità della terapeuta ad aiutarti.
Non ti scoraggiare. Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio.
Luigi dice
Buongiorno dottore, è da circa dieci giorni che vivo costantemente nella paura, paura di morire da un momento all’altro, paura di affrontare la giornata, paura di fare le cose che ho sempre fatto, paura di mettermi a letto e non dormire…ho 38 anni, da un anno ho perso mio padre è in quest’anno ho vissuto indirettamente altri eventi negativi di morti di persone giovani (40-50 anni) all’improvviso ed ultima quella di un amico di 46 anni che penso abbia innescato in me questa situazione che vivo ora estremamente limitante. Ho iniziato un percorso con una dottoressa, al momento una seduta conoscitiva. Vorrei uscirne, ma è forte la paura di non uscirne più e di impazzire!!!!vorrei un aiuto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Luigi, mi scusi del ritardo della risposta. La Sua comunicazione mi è sfuggita.
Luigi, tutte queste vicende l’ hanno proprio scosso, vero? Tutte queste perdite hanno innescato tanta ansia e
forse anche panico. Ha fatto bene ricorrere ad un aiuto professionale.
Luigi, nel suo caso, è consigliato una serie di sedute con trattamento E.M.D.R. Il trauma deriva da tutti questi eventi luttuosi.
Quante sedute ha fatto finora?
Mi faccia sapere.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
ernesta dice
Salve Dottore , si ma il problema è che delle volte lo perdo il controllo e quindi la vado a mangiare anche se non vorrei !!! E non nascondo che mi sale l’ansia quando lo perdo perché poi mi chiedo è se perdessi anche quello che riguarda le mie vecchie ossessioni ?!?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ernesta, non si preoccupi.
Il Suo inconscio sa bene che sono due cose differenti. Perdere il controllo per un’ abbuffata di cioccolata non è poi così grave.
Riguardo alle ossessioni la mente non transige. Non perderà mai il controllo, perchè non ha alcuna motivazione a combinare pasticci.
Un cordiale saluto.
M. Di Nunzio
ernesta dice
Dottore, salve, due anni fa ho eseguito una dieta con la massima tranquillità ..ho perso 16kg! In questi due anni non li ho ripresi più ..solo 3 o 4 ma che comunque mi fanno sentire lo stesso bene !! Con l arrivo della befana ho ricevuto la calza, e da quel momento ho paura di perdere controllo e di mangiarla tutta quella cioccolata ! Non capisco da cosa mi sia scatenata questa paura .. inoltre a volte l istinto mi dice di mangiarla ..anche se il mio stomaco non la vuole … !!! Sono di carattere ansiosa,.. e tempo fa ho sofferto anche di ossessioni aggressive che ad oggi non mi fanno nemmeno più paura … perché mi succede ciò ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Ernesta, scusi il ritardo della risposta.
La paura di perdere il controllo è abbastanza frequente fra le persone con personalità ossessiva.
Questa paura si manifesta verso diversi settori,ad esempio, paura di commettere atti inconsulti.
Nel suo caso che ha sofferto di ossessioni aggressive, in questo momento, si esplica con la paura di
fare un’abbuffata di cioccolata. E’ una versione diversa della paura di perdere il controllo.
Però rimane sempre una paura, non è la realtà. Stia tranquilla di questo.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Tommasa dice
Salve, dottore , la mia paura più grande è la perdita del controllo della mia persona in senso generale. Cioè , ho paura di diventare pazza e fare follie , ho paura di mangiare tanto e quindi di ingrassare , ho paura che se fumo tante sigarette ne divento dipendente , ora che ci penso ho da sempre avuto la “paura” che qualche dipendenza potesse comandarmi .. ho da sempre voluto avere il massimo controllo di me stessa ed ora sembra che io non ne abbia … lei cosa ne pensa ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Tommasa,lieto di conoscerLa.
Come mai tutte queste paure di perdere il controllo?
Ci sono stati dei momenti o degli episodi che hanno dato inizio a queste paure?
Forse il motivo è quello che ha detto: “…ho da sempre voluto avere il massimo controllo di me stessa ed ora sembra che io non ne abbia ….”
Perchè non ha preso in considerazione qualche chiacchierata da un terapeuta? Le farà senz’altro bene.
Mi faccia sapere.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Luca dice
Salve dottore,
Soffro da ormai 4 anni, dopo un attacco di panico, di diverse fobie dovute alla paura di perdere il controllo. Quella più frequente è la paura di suicidarsi, non riesco a vivere tranquillo con questa ansia che possa accadere da un momento all’altro. Ho paura di essere in depressione e quando ci penso ho paura di avere la vita rovinata e segnata per sempre. Dopo i primi 2 anni nei quali pensavo ininterrottamente a queste fobie ora capita di stare bene 5 6 mesi e poi ricomincia tutto da capo. Capisco che sono solo pensieri ma è possibile stare cosi male? Tutta questa situazione fa crescere l’incertezza e la mia insicurezza e di conseguenza l’ansia e la paura di fare delle pazzie. Posso liberarmi di questi problemi e paure per sempre? Ho paura di essere malato.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Luca, ha fatto qualcosa per queste paure? Ha contattato qualche specialista.
Può essere anche una forma di Disturbo Ossessivo. Però bisognerebbe approfondire.
Prima ricorre ad un aiuto, prima comincia superare il problema e riacquistare sicurezza.
Mi tenga informato.
Dott.M. Di Nunzio
Antonia dice
Salve dottore ,ho 21 anni e non mi sono mai ubriacata , ne drogata , nonostante avessi amiche che lo facevano ! Perché soffro di queste ossessioni ora? Nel senso ho paura che io possa ubriacarmi e drogarmi , ho quasi paura di vedere il vino perché mi chiedo “e se prendo la bottiglia e bevo tutto”? Le volevo dire che fumo sigarette una o due al giorno se ne fumo massimo tre mi dico “oddio e se poi ne divento dipendente” . Attendo risposte ,grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Antonia, lieto di conoscerti.
Queste insicurezze sono manifestazioni della paura di perdere il controllo.
Questa paura è specifica nel disturbo ossessivo compulsivo (D.O.C.)
e nel disturbo di attacchi di panico. E’ anche una caratteristica nelle personalità
ansiose e insicure.
Il modo di contrastare il tuo problema è quello di non combatterlo, ma di accettarlo e rilassarsi.
Se fumi tre sigarette che fa? Diventi indipendente? Mahh, non penso che si diventa dipendente solo con tre sigarette al giorno.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Maurizio dice
Woody Allen ha risposto: una terapia lunga 45 mila dollari!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Gli americani sono sempre esagerati!