La paura del giudizio
In questo articolo scoprirai perché c’è la paura del giudizio degli altri.
Rifletti su queste domande:
Passi molto tempo a preoccuparti di cosa gli altri pensano di te?
C’è una vocina negativa che vive nella tua testa e ti mette paura
di quello che pensano gli altri di te?
Temi che non vali abbastanza o che non sei tanto interessante?
Ti capita spesso di scoraggiarti di fronte al giudizio e abbandonare i tuoi obiettivi?
Se vuoi la risposta a queste domande e vuoi aumentare la tua fiducia personale, questo è l’articolo che fa per te.
Lascia che ti dica una cosa.I bambini molto piccoli hanno soltanto due paure: la paura di cadere e la paura dei rumori forti. Non hanno paura di nient’altro. Corrono come dei pazzi, rischiando di cadere dalle scale. Si affacciano alle finestre. Infilano le mani nella bocca dei cani. Cercano di infilare le dita nelle prese elettriche.
Tutto questo perché non conoscono la paura.
Il motivo per cui ti dico questo è che molte delle nostre paure sono apprese. Abbiamo paura del rifiuto, di essere rifiutati.
Non ci piace quando le persone ci guardano.
Ma quando eri piccolo/piccola tutti intorno a te ti osservavano: mamma, papà, i nonni e le persone. Ti guardavano, ma non ti sentivi giudicato. Non pensavi : forse sono un po’ grassottello/a, i miei capelli non sono in ordine, le mie gambe non sono toniche, ecc.
Ma i bambini amano essere osservati, anche quando il loro pannolino è sporco.
Amano le attenzioni.
Quindi la paura di essere giudicati è una paura appresa. L’hai imparata e acquisita crescendo perché probabilmente ti è capitato di essere giudicato in modo poco gentile e positivo.
Tuttavia questa paura è qualcosa che puoi superare semplicemente apprezzando te stessa/o.
Esistono diversi tipi di paure: le paure esterne ed interne.
‘Se chiedo di uscire a quella persona e lei mi dice di no? E se ci esco e poi mi scarica? Se vado a fare quel colloquio di lavoro, ma poi mi va male?
Queste sono paure esterne, legate al rapporto con gli altri, come la paura di essere delusi, rifiutati e feriti.
E’ normale vivere e sperimentare simili esperienze. Esse aiutano a crescere, ci modellano e ci rafforzano.
Ci sono poi le paure interne.
Queste le abbiamo in noi stessi, emergono e ci sentiamo male.
Esempio: Se guardiamo in basso dal cornicione di un edificio, ci sentiamo tremare le gambe.
Quando dobbiamo parlare in pubblico, ci sentiamo agitati e nervosi.
Sono situazioni che ci creano un nervosismo interiore.
Poi c’è la paura dei cani, dei gatti, delle api o degli ascensori. Ma anche queste sono tutte paure apprese.
Per ogni persona che ha paura dei cani, ce n’è una che li ha ama.
Probabilmente qualcuno ti ha detto che i cani mordono; che quel gatto potrebbe graffiarti; che quell’ insetto potrebbe pungerti. Che potresti cadere dall’albero e farti male. Se fai il bagno al mare, potresti affogare.
Conosco persone che non hanno mai imparato a nuotare. In vacanza sono terrorizzati di annegare e terrorizzano anche i propri figli con l’intenzione di tenerli al sicuro.
Li fanno crescere nella paura di tutto ciò che potrebbe andare storto. Che l’auto potrebbe slittare e fare incidente, guidando con la pioggia. Potrebbe causare un incidente mortale. Sono paure senza fondamento. Causate dal tuo continuo focalizzarti sullo scenario peggiore possibile.
L’unico modo per superare una paura e concentrarsi sul miglior scenario possibile, anziché su quello peggiore.
Se stai guidando di notte con la nebbia e ghiaccio, invece di pensare che potresti andare fuori strada e avere un incidente, pensa che stai guidando con molta cautela e per questo sei al sicuro e tornerai a casa tranquillo.
Devi modificare le tue convinzioni riguardo alla paura.
Hai delle scelte:
A-Tutte le persone hanno una radio mentale che emette un notiziario di notizie negative e giudizi poco lusinghieri su noi stessi.
Il commento negativo su noi stessi e sulle situazioni è una forma di difesa, ereditata dai nostri progenitori: l’uomo delle caverne. Costoro, infatti, erano continuamente circondati da pericoli di ogni genere. Belve feroci, nemici armati di clava, in attesa fuori dalla grotta, eventi climatici negativi, necessità di procacciarsi ogni giorno il cibo, ecc. A quei tempi c’era poco da essere ottimisti e rilassarsi. Il pensare negativo era una necessità.
Per noi ora è tutto diverso. Possiamo benissimo non tener conto di quella radio mentale che non fa altro che propinarci duri giudizi su noi stessi, paura del giudizio degli altri, ecc.
Razionalizzare il motivo per cui ti senti così male.
B- parlare con te stesso.
Una volta mi trovavo in spiaggia con mia figlia, quando abbiamo incontrato un grosso cane.
Il cane era abbastanza grande, incuteva timore e mia figlia aveva paura.
Le spiegai che i cani sentono la paura e possono spaventarsi a loro volta, diventando persino aggressivi. Quindi quando vedeva un cane che le faceva paura doveva voltargli le spalle, evitare di guardarlo perché guardarlo significa sfidarlo.
Lo so che non è facile voltare le spalle ad un cane di cui hai paura, ma in questo modo non lo fai sentire in pericolo. Mia figlia l’ha capito.
Le ho spiegato che di fronte alla paura puoi scegliere. Lasciarti prendere dalla paura: “Oh, mio Dio, quel cane potrebbe mordermi e mi farà del male”, oppure puoi dire a te stesso/a che, se manterrai la calma se respirerai e gli volterai le spalle, quel cane se ne andrà per la sua strada.
E lo stesso vale con tutto ciò che ci spaventa nella vita.
Puoi razionalizzare il motivo della tua paura o parlare a te stesso e dirti che andrà tutto bene. È tutto ok. Tutto sta funzionando alla perfezione.
So bene che a volte tutte queste paure possono rischiare di bloccarti, ma non lo devono fare necessariamente, perché ogni paura può insegnarti qualcosa.
Se vai al luna park su una grande giostra poi urlare di terrore o puoi urlare di eccitazione.
Ma Il fatto stesso che saliamo sulle giostre significa che in qualche modo la paura ci piace.
E’ una sfida ad andare oltre, a crescere, perché l’unica paura da temere è la paura stessa.