La mania dai giochi d’azzardo, come Lotto, Superenalotto, Gratta e Vinci, VideoPoker e Slot Machine. Questo articolo vuole svelarti i pulsanti psicologici utilizzati dalle Lobby dei giochi d’azzardo per attirare la gente alla illusione di una vincita e a spendere soldi nel gioco.
Scoprire i trucchi psicologici può aiutare ad evitare la fissazione del gioco. Purtroppo è una una realtà: siamo tutti indifesi di fronte alle attrattive dei giochi.
Pare che lo Stato, ma soprattutto le società che amministrano le giocate, hanno scoperto una miniera d’oro e una possente sorgente di denaro, a discapito di tanta gente che gioca con l’illusione di una vincita importante.
Con la liberalizzazione dei giochi d’azzardo, l’ avvento delle lotterie istantanee, l’ introduzione di giochi elettronici, slot machine e altro, numerosi individui sono entrati in un meccanismo perverso di seduzione al gioco, mania dei giochi d’ azzardo e di dipendenza.
Dinamiche diaboliche del gioco rendono difficile resistere alla lusinga della vincita. Giorno per giorno aumenta il numero di coloro che sono attratti dai giochi e perdono un mucchio di soldi. Alcuni anche dopo aver perso un mucchio di soldi, non riescono a tagliare netto con i giochi d’ azzardo.
Perché succede questo? Perché è così difficile resistere alla seduzione del gioco?
Perchè certe persone sono portate a perdere il controllo sul gioco e diventano incapaci di fermarsi nonostante che hanno già sperperato molti soldi al gioco? Sono persone stupide?
Hanno meno capacità di altri? Sono semplicemente viziosi? E’ solo colpa loro?
I cosiddetti “normali”, cioè coloro che non ancora hanno lasciato somme ingenti sul ‘tavolo verde’ sono al sicuro? Possono stare tranquilli? I loro risparmi sono al riparo?
Qual è il meccanismo diabolico dell’ attrazione al gioco?
Il gioco è irresistibile perché attiva un fenomeno psicologico, denominato’PENSIERO MAGICO’. Questo meccanismo è inconscio,ancestrale, immaturo e irresistibile.
Ha attinenza con la MAGIA.
La magia è potente perché fa una grande promessa: “Posso aiutarti per qualsiasi tuo problema se fai quello che ti dico,”. “Senza sforzi ti accontenterò in tutti i tuoi desideri”, “Non devi più preoccuparti di come arrivare alla soluzione, perché io magicamente ti condurrò direttamente alla soddisfazione…”
Un sogno antico dell’uomo per la soluzione dei suoi problemi è avere una bacchetta magica. Una fantasia ereditata dal bambino che è in noi.
Il bambino crede nella magia, crede all’esistenza della bacchetta magica e a Babbo Natale. Pensa che può richiedere qualsiasi cosa e immediatamente viene soddisfatto. Non si rende conto delle difficoltà economiche dei genitori, alla fatica che essi fanno, al tempo, l’ impegno, i sacrifici e le rinunce. Non deve preoccuparsi di nulla: viene accontentato e basta! In breve tempo, come per magia, arriva il giocattolo desiderato.
Con il tempo e la crescita arriva la fase adulta. Con la crescita si impara che quello che vuoi non te lo dà nessuno: devi guadagnartelo. Nulla arriva magicamente, ma si ottiene tutto solo col lavoro e il risparmio.
Succede però che nei momenti negativi, di fronte alle difficoltà economiche, quando le cose non vanno bene, può ripresentarsi il pensiero infantile, che sarebbe bello se esistesse una bacchetta magica capace di risolvere tutte le nostre difficoltà.
In quei momenti fa presa una illusione che una vincita milionaria può risolvere per sempre tutte le difficoltà economiche. Scatta il fascino della magia del gioco. Il pensiero di una schedina vincente o di un ‘Gratta e Vinci’ si insinua prepotentemente nella mente.
Allora entri in una ricevitoria a giocare, ed entri anche in uno stato di trance, in uno stato ipnotico.
Entrato in possesso della schedina, sei catapultato in uno stato di trance, in cui non pensi ad altro che sei ad un passo dalla fortuna.
Uno stato mentale molto diverso da quello di tutti i giorni. E’ una condizione di speranza, una disposizione di attesa, una sensazione che può accadere qualcosa di grandioso, che, se realizzata, si va a vivere in una dimensione diversa, di possibilità smisurate, di assenza di problemi economici, di potenza, senza più problemi lavorativi e affettivi.
Insomma, una condizione differente da quella dell’ adulto con i piedi per terra. Uno stato magnetico in cui fai fatica ad uscire e a renderti conto che non hai vinto, e devi tornare alla difficile realtà!
Se fai una vincita minore l’effetto ipnotico continua. Sei disposto a giocare ancora: ridai indietro il tagliando e prendi altri biglietti.
Lo stato ipnotico, di sogni ad occhi aperti, torna di nuovo se vieni a sapere di notizie di vincite o se senti notizie che in quel locale qualcuno ha già vinto.
Lo stato di illusione continua quando osservi tutte quelle locandine con le vincite realizzate: non osservi la somma, non ti interessa, sai solo che, se continui a giocare, è solo questione di tempo, ma il prossimo vincitore puoi essere tu.
Le lotterie sono un fenomeno di ipnosi collettiva, un miraggio e un abbaglio. Un tranello ben orchestrato dove nessuno si accorge che le Società dei Giochi ti pressano e ti fanno venire la voglia di giocare perché fanno leva su profondi meccanismi psicologici.
In queste condizioni è veramente difficile rendersi conto che non è facile vincere, che la vincita non è a portata di mano, che solo pochissime persone hanno realizzato una vincita interessante, a fronte di milioni di giocatori che giocano e vincono solo qualche spicciolo.
Ogni giorno subiamo l’assillo di allettanti messaggi pubblicitari che inculcano false informazioni sulla estrema facilità a vincere: Oppure slogan come: ‘ Se non giochi non vinci’, ‘la fortuna è a portata di mano’. ‘Non dare un calcio alla fortuna’…
Sono solo alcuni esempi.
Insomma, oltre a prenderci in giro e a spillarci soldi, ci fanno sentire colpevoli perchè non pensiamo allo stato di bisogno della nostra famiglia!
E’ un grande imbroglio, un immenso raggiro, perché è estremamente difficile vincere somme importanti. La probabilità di vincere somme importanti che ti cambiano la vita sono molto basse.
Quante possibilità abbiamo di diventare milionari? Innanzi tutto: quanto si vince? Gazzetta Ufficiale N. 214 del 14 Settembre 2005 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE decreto 5/08/05 Modalita’ tecniche di svolgimento della lotteria nazionale ad estrazione istantanea denominata «Miliardario». • Art. 2. Vengono messi in distribuzione n. 30.000.000 di biglietti • Art. 5. La massa premi ammonta ad euro 105.000.000,00 suddivisa nei seguenti premi: n. 5 premi di euro 500.000,00; n. 25 premi di euro 100.000,00; n. 250 premi di euro 10.000,00; n. 5.000 premi di euro 1.000,00; n. 7.500 premi di euro 500,00; n. 65.000 premi di euro 100,00; n. 120.000 premi di euro 50,00; n. 90.000 premi di euro 25,00; n. 270.000 premi di euro 20,00; n. 350.000 premi di euro 15,00; n. 2.030.000 premi di euro 10,00; n. 8.610.000 premi di euro 5,00. n. 5 biglietti con premio di 500.000 euro (Uscita rara) (FREQUENTI) • n. 8.610.000 di biglietti con premio da 5 euro Matteo Iori – Associazione Onlus «Centro Sociale Papa Giov anni XXIII» (Reggio Emilia) |
Prendiamo l’ esempio del gioco ‘Turista per Sempre’ Dipendenza dai giochi d’azzardo Uno stock di biglietti è costituito da 100.000.000 di tagliandi che verranno smistati nelle ricevitorie di tutta Italia. 35 vincono il primo premio ( 200.000€ + 6.000€ al mese per 20 anni + 100.000€ bonus) cioe’ una probabilità dello 0.000034% (praticamente è più probabile che ci cada in testa un meteorite, anziché grattare un biglietto vincente).
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I biglietti vincenti sono come gocce d’acqua, dispersi nell’ oceano di 100 milioni di biglietti, disseminati in 38.000 locali, distribuiti in tutta Italia. Guarda caso il biglietto che risulta piu’ vincente è quello da 5€, che di vincente non ha niente per noi, perchè molto probabilmente con la “vincita” ne acquisteremo un’ altro.
Ma perchè è difficile resistere alla loro pubblicità?
E’ difficile perché abbiamo realmente bisogno di quei soldi.
Solo che chiediamo aiuto a persone sbagliate. Le Lobby dei Giochi non sono enti di beneficenza, sono lì per prendere i soldi, non per donarli. Se fosse per loro non darebbero nemmeno i soldi che tocca allo Stato. Alla gente darebbero solo gli spiccioli per farli accanire maggiormente al gioco.
E’ difficile aprire gli occhi davanti a questa realtà, però le cose stanno in questo modo! Se parli con i giocatori dell’ insidia del gioco, ti rispondono che è tutto sotto controllo: è solo uno sfizio che fa di tanto in tanto, mentre prende un caffè o compra il giornale. Perché rinunciare? Metti che esce un biglietto milionario e risolve in questo modo la vita? Perché togliere questo sogno? Niente di male se le cose stanno in questa maniera. Se tutto rimane sotto controllo perché lamentarsi?
Purtroppo non è sempre così. In alcuni individui con una certa predisposizione, il gioco va a toccare motivi profondi, che fanno sfuggire di mano la situazione.
Sottili ed efficaci messaggi pubblicitari ci fanno il lavaggio del cervello, addormentano il nostro spirito critico e ci inculcano la convinzione che vincere è facile, alla portata di mano, possibile a tutti.
Il messaggio ripetitivo ripete insistentemente che la vincita è solo questione di tempo. Noi crediamo acriticamente a questi messaggi, perché siamo in stato di trance, dovuta alla credenza che il biglietto che cambierà la nostra vita è lì a portata di mano. Se non ci affrettiamo qualcuno lo prenderà al posto nostro. Ma è vero? Il biglietto vincente è a portato di mano?
Tutto falso. Non è vero! E’ estremamente difficile vincere i premi importanti perché sono molto rari e distribuiti in tutte le ricevitorie d’ Italia.
Il gioco è stato abilmente congegnato per creare dipendenza. Se gratti uno e non hai vinto sei portato a prenderne un altro, e poi un altro, e poi un altro ancora. Sono i tuoi desideri a farti comprare altri biglietti. Le tue necessità e le tue aspirazioni a cui non sai e non puoi rinunciare.
Se hai difficoltà a staccarti, se hai difficoltà a rinunciare a giocare, allora può darsi che soffri di una compulsione, un disturbo ossessivo-compulsivo. Ma se vuoi saperne di più su l’ossessione del gioco d’azzardo, come si forma, come affrontarlo e come curarlo ti rimando all’ articolo che parla del disturbo ossessivo legato al gioco d’azzardo.
P.s. Un ringraziamento particolare va a Matteo Iori – Associazione Onlus «Centro Sociale Papa Giov anni XXIII» (Reggio Emilia) per il materiale fornito.
Per approfondire: