L’ autoefficacia
Come funziona e come sfruttarla per raggiungere i nostri desideri
Iniziare una dieta, cedere di nuovo alle tentazioni del cibo o abbandonarla perché non si vedono subito i risultati, è triste e demotivante. E’ deprimente iniziare a smettere di fumare, non riuscire a resistere, cedere di nuovo al desiderio e mollare tutto.
Può capitare a tanti di noi di essere motivati a intraprendere un proposito di cambiare determinate abitudini, decidere di iniziare a fare un risparmio, di seguire un programma, di fare una dieta o di smettere di fumare. Inizialmente si parte molto decisi ma succede qualcosa, un cedimento della motivazione, ed ecco che si cede alla tentazione del cibo,alla seduzione della sigaretta, a non andare più in palestra, a non seguire più il programma che ci eravamo proposti, a rinunciare a tutto,tornando come prima, abbattuti,depressi e sconfitti.
Il senso di buon funzionamento e di auto efficienza si rafforza scorgendo i successi del programma. Osservando i progressi raggiunti aumenta la fiducia e rafforza la motivazione.
Una dieta che sta avendo successo e l’osservazione del peso che diminuisce, alimenta la fiducia a perseguire il cammino intrapreso. Osservando l’utilità di ciò che stiamo facendo fa aumentare la motivazione a continuare, alimenta una buona aspettativa sull’ esito finale e rafforza la fiducia sulla nostra efficienza.
Il fumatore che si accinge a smettere, man mano che vede aumentare i giorni che non tocca una sigaretta, rafforza la fiducia a continuare, convincendosi sempre di più.
E’ molto importante credere in tutto quello che facciamo. Una persona che sta facendo una cura per guarire da una malattia, osservando i miglioramenti dello stato di salute, comincia ad albergare una buona aspettativa e fiducia sul trattamento, con l’ effetto di accelerare il processo di guarigione.
I risultati positivi rafforzano la convinzione positiva. E’ fondamentale la fiducia e la sicurezza in noi stessi e in quello che facciamo, per mantenere in vita la validità e la funzionalità.
Attenzione, però! Il successo, oltre che dalla nostra convinzione, deriva dal giudizio emesso dagli altri nei nostri confronti. Il giudizio positivo su noi stessi deriva, il più delle volte, dalla legittimazione esterna.
La stima complessiva di noi stessi e l’ auto efficacia non funziona e non serve a nulla senza riconoscimento sociale e delle persone del nostro ambiente.
Non si può essere campioni se non c’è testimonianza e investitura da parte degli altri. L’ambiente e le persone che ci circondano sono molto importanti, perché se non hanno un buon giudizio su di noi, oppure se non ci accettano, se sono prevenuti, hanno pregiudizi (pre-giudizi:giudizi dati prima) o ci danno discredito, possono distruggere anche una positiva auto-stima.
La paura del giudizio, la paura di sbagliare, la paura di fare una prestazione poco brillante o il dubbio di non essere all’altezza della situazione demoliscono man mano un senso di auto efficacia positivo.
Quando il dubbio entra nella nostra mente non è utile fare finta di niente. Nasconderci dietro un dito non aiuta.
Se il problema non è grave e la convinzione negativa non è ancora profonda, un buon metodo è sedersi per riflettere come cambiare l’opinione negativa. E’ utile allora riportare alla mente le situazioni in cui siamo stati vincenti.
Il segreto è tutto nella nostra testa. La stima di noi stessi e di quello che facciamo è una convinzione, costruita nel tempo, in base alla nostra storia personale e in base a come sono andate le cose.
Non esiste ricchezza più grande di un buon rapporto con noi stessi e una positiva stima di noi stessi in tutti i suoi componenti:il fisico, l’ intelligenza, le capacità e la capacità di relazionarsi bene con gli altri.
Se non ce la facciamo da soli, non perdiamo tempo prezioso della nostra vita: chiediamo aiuto.