Il DOC, la Malattia del Dubbio
Molte persone con disturbo ossessivo compulsivo hanno fame di certezza. Questo è un desiderio che spesso non può essere facilmente saziato.
Le prime concezioni del disturbo ossessivo compulsivo del XIX secolo hanno riconosciuto direttamente questo problema, in quanto il DOC era spesso definito la “malattia del dubbio”.
La verità è che la certezza è sempre un miraggio. Non possiamo mai avere la sicurezza completa. Non possiamo mai cancellare tutte le tracce di dubbio. Non viviamo in un mondo senza dubbi e incertezze.
È questa necessità di certezza, la necessità di eliminare i dubbi, che porta molte persone con disturbo ossessivo compulsivo a compiere comportamenti ripetitivi, noti come rituali.
Molti diversi tipi di rituali comportano comportamenti di rassicurazione.
Per le persone con disturbo ossessivo compulsivo che hanno cattivi pensieri invadenti (ad esempio, cosa succede se voglio segretamente ferire un membro della famiglia? Cosa succede se non credo abbastanza in Dio e vado all’inferno?),
l‘incapacità di tollerare il dubbio può essere devastante.
Questo può lasciare una persona bloccata in un pantano morale da sentirsi senza speranza.
La persona non ha solo sintomi di disturbo ossessivo compulsivo, ma sta anche vivendo una crisi esistenziale sulla propria natura. È per questo motivo che molte persone con disturbo ossessivo compulsivo si sentono confuse, colpevole e sole.
Sfortunatamente, i rituali non forniscono mai una soluzione a lungo termine. Sebbene a volte possano essere utili per ridurre i dubbi nel momento, questo sollievo è solo temporaneo. Il dubbio inevitabilmente rimbalzerà e i rituali e le compulsioni diventeranno meno efficaci nel ridurre l’ansia nel tempo e i sintomi cresceranno.
Ma possiamo imparare a vivere con il dubbio.
La coesistenza è possibile e probabilmente sta accadendo proprio ora. Non te ne sei reso ancora conto.
Quando usciamo per andare al supermercato, siamo sicuri che arriveremo? Ovviamente no. Eppure molti di noi si assumono questo rischio e questo dubbio senza nemmeno pensarci.
Quando facciamo un viaggio in macchina chi ci dice che non possiamo fare un grave incidente? Eppure si viaggia, si raggiungono con piacere le nostre destinazioni. Anche le persone docker prendono regolarmente la macchina e viaggiano senza avere dubbi.
Se ci pensi davvero puoi identificare molti esempi in cui metti da parte i tuoi dubbi e rischi.
Il disturbo ossessivo compulsivo richiede che tu cerchi più certezza e sicurezza in un certo settore.
Ti dice che devi fare tutto il possibile per vivere responsabilmente ed evitare rischi.
Sussurra che non è mai abbastanza quello checonosci, prepararti abbastanza o avere abbastanza informazioni. Il DOC afferma anche che agire su informazioni insufficienti è pericoloso e irresponsabile. Dice che potresti commettere un errore che avrà conseguenze permanenti.
Potresti ammalarti e morire, oppure potresti far ammalare qualcun altro. Il DOC ti avverte di non fare mai cose di cui potresti pentirti un giorno.
Tutto ciò che non riesci a spiegare e non si adatta perfettamente alle tue preoccupazioni verrà utilizzato dal doc, come prova che le tue paure diventeranno realtà.
Per padroneggiare il disturbo ossessivo compulsivo è fondamentale l’accettazione dell’incertezza.
Perchè non consideri il DOC come concetto di Posta indesiderata non richiesta?
Possiamo anche avere pensieri violenti e aggressivi indesiderati, ma semplicemente non abbiamo motivo di metterli in atto.
In una persona etero può passare nella mente pensieri o immagini di Doc omosessuale, ma non ha alcun motivo di metterli in atto.
Non essere preoccupato che quei pensieri si sarebbero attuati. Si può essere una persona che sa vivere con gli indesiderati. Solo se dai loro importanza e credi loro che acquistano credibilità.
Ti devi rendere conto che pensieri invadenti e indesiderati non andranno da nessuna parte.
Si può convivere anche con pensieri violenti e indesiderati, perché non c’è il motivo di metterli in atto, non c’è motivazione o volontà di metterli in atto.
Si può vivere con loro senza preoccuparsi che diventano azioni e impediscono di vivere una vita gioiosa.
L’elemento comune che unisce le ossessioni apparentemente opposte è la paura di essere attratti da qualcosa di indesiderato, tabù o “inaccettabile” basato sulla particolare visione del mondo.
A volte anche ai nostri pensieri piace giocare al travestimento.
I pensieri spaventosi e indesiderati possono mascherarsi da verità. Le possibilità possono assumere la forma di probabilità. Sebbene questi pensieri possano apparire un pericolo, la loro forma è destinata a ingannare.
Nel mondo reale nella notte di Halloween, sotto ogni maschera o faccia dipinta c’è un sorriso.
La facciata di pericolo non è pericolo.
Bisogna accettare intuitivamente che non bisogna aver paura dei pensieri. I pensieri non sono altro che pensieri.
Se sei una persona con disturbo ossessivo compulsivo, puoi imparare a rafforzare la tua tolleranza all’incertezza attraverso l’esposizione e la prevenzione della risposta (ERP).
Questa strategia funziona laddove altri hanno fallito (cioè, cercando di controllare i pensieri ).
Il trattamento DOC deve concentrarsi sull’obiettivo di imparare a convivere con il dubbio. In altre parole, il trattamento non deve concentrarsi sul “provare” se sei o meno quello che il Doc vuole farti credere, ma piuttosto nel fornire le migliori competenze per tollerare l’inconoscibile.
Anna dice
Salve, ho 18 anni. È nato tutto 2 anni fa, una mia amica disse di essersi innamorata di me, nonostante io abbia 100% consapevolezza del mio orientamento sessuale, mi iniziai a chiedere “ e se fossi anche io così?” E iniziai a viverci un po’ male, cercai su internet e mi uscii “disturbo ossessivo” ma non avevo nessun comportamento o prova di ciò che c’era scritto, capii che era solo paura e quindi mi passó tutto.infatti ora sto bene. Sono fidanzata da 2 anni e sono consapevole al 100% del mio orientamento. Non ho i sintomi che ci sono scritti, non ho mai fatto prove su di me ne ho mai avuto comportamenti ripetitivi. Iniziai a leggere un po’ di cose e avevo sempre paura di avere questo disturbo, quindi il mio problema era principalmente “ma ho questo disturbo?” Perché ho sempre pensato fosse solo ansia, dato che non mi succede nulla di ciò che c’è scritto. A volte mi capita di aver paura di perdere il controllo sulle mie azioni, di poter fare male a me o agli altri o di esserne tentata. Ma è solo nella mia testa perché quando poi penso ad altro, quando non ci penso, mi passa veramente tutto e sto benissimo. Ed è per questo che infatti ho sempre superato da sola con la mia crescita. Forse la mia paura è dovuta alle cose che ho letto, a ciò che possono avere le persone con questo disturbo, probabilmente la paura di averlo, nonostante non manifesto nulla di tutto ciò che c’è scritto. Ma vorrei stare senza questi pensieri che a volte mi creano disagio. Vi apprezzo tanto, grazie se mi risponderete. ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anna, ho risposto diverse volte ai tuoi messaggi.
Prova a leggere le varie risposte e trovi quello che vai cercando.
Se queste non ti rassicurano prendi in considerazione delle sedute dallo psicoterapeuta. Ok?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Anna dice
Mi rassicurano molto le vostre risposte, anzi. Vi ringrazio ancora. Il punto è che non è una cosa che mi fa stare male quotidianamente. Ho letto negli articoli che chi soffre di ciò vive male. Io quando non ci penso appunto sto benissimo.
Vi stimo tanto, grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Grazie della stima, Anna.