Guarigione da un Doc da Contaminazione. Caso clinico.
Questo report descrive un caso clinico di una guarigione da un Doc: paura dello sporco e contaminazione. Il trattamento, fatto in modalità on line, durato 10 sedute, è stato realizzato con le tecniche della Terapia della Coerenza e Terapia Immaginativa. Vincere il Doc da contaminazione è possibile
July ha 32 anni, single, laureata in lingue, svolge un lavoro di impiegata addetta alle vendite. Giunge in terapia perchè è assillata dalla paura dello sporco e dalla contaminazione.
Sintomatologia
Ansia e paura del contagio. Dubbi e incertezze di essere contagiata da qualsiasi cosa le capita di toccare. Non tocca le maniglie, il carrello della spesa, evita di usare i bagni fuori casa, per timore di toccare incautamente il water. Prova disgusto verso lo sporco, per la cacca, difficoltà ad adoperare i soldi, ad usare i citofoni, dare la mano alle persone, difficoltà ad aprire il coperchio della pattumiera, ecc.
Storia personale
July è attratta da persone dello stesso sesso. L’ ha scoperto da quando aveva 15 anni. E’ uscita da poco da una convivenza durata alcuni anni con un’altra donna. Alcune relazioni sono state di breve durata, altre sono continuate più a lungo.
A 17 anni ha sofferto di anoressia. A 20 anni di bulimia. Nel 2014 ha sofferto di attacchi di panico, ansia generalizzata e depersonalizzazione. Per un breve periodo ha anche fatto uso di droghe.
Situazione familiare
La famiglia d’origine di July è composta dai genitori, entrambi pensionati, e da un fratello. Il padre è una persona gentile, disponibile, ma poco incisivo e succube della moglie. La madre è una persona inflessibile e perfezionista, sempre portata a criticare e svalutare la figlia. Riferisce con amarezza e delusione alcuni commenti di sua madre nei suoi confronti. Ad esempio, quando le ha riferito della sua omosessualità, la madre le ha sbraitata contro: “Mi fai schifo!”, l’ha bruscamente allontanata e non le ha più rivolto la parola per diversi mesi.
Il modello e la consuetudine familiare era il confronto con gli altri; suo fratello era considerato il migliore e il perfetto della famiglia.
I problemi di salute e le difficoltà quotidiane di July erano accolte con diniego e scocciatura. July era preoccupata quando doveva segnalare un suo problema di salute a sua madre.
Situazione attuale
July ha un carattere chiuso e un po’ introverso, tende ad evitare le persone che non conosce, molto spirituale, vegana e con una mentalità un po’ particolare. Ha sofferto di episodi di depressione. Ha paura di avere l’ ansia, ed ha paura di perdere il controllo.
La situazione di July all’inizio della terapia è molto difficile. Teme di contagiarsi da molte cose del suo ambiente di vita. Non tocca le maniglie, il carrello della spesa,il lavello di casa, il water, la pompa della benzina quando deve fare il pieno alla sua macchina e altri oggetti. Spesso è costretta a ripetuti lavaggi per paura di essersi infettata.
Il suo dialogo interno: “ Sei sicura di aver lavato bene le mani?”, “ Sei sicura che sei pulita bene?”, “ Sei sicura che puoi fidarti di come l’ hai fatto?”.
Questo controllo eccessivo riferisce che viene da sua madre, definita ‘un muro freddo’, che critica sempre e non incoraggia mai.
Sua madre la percepisce come una seccatura. Quando sente di avere un problema iniziano i dubbi e la preoccupazione della reazione che può avere sua madre nei suoi confronti. Questi sentimenti gli creano ansia e senso di colpa.
La preoccupazione è di allarme per quello che prova. Una vocina dentro sta sempre a sussurrargli: “ Se mi ammalo sarò un peso alla mia famiglia, mia madre mi allontana e perderei il suo poco affetto che ha verso di me.!”
A causa di queste emozioni è preoccupata durante i week end che trascorrono insieme.
Quando è al lavoro ha sempre pensieri e preoccupazioni su questo rapporto e sui sentimenti che prova verso la partner.
Terapia
La Terapia della Coerenza per vincere il Doc da Contaminazione si svolge attraverso tre momenti: consapevolezza, integrazione e la fase di cancellazione dello schema che ha bisogno del sintomo: quello che chiamiamo un’esperienza di giustapposizione.
La terapia viene assolta in maniera pratica, e con poco utilizzo della terapia della parola.
Le prime sedute servono a prendere consapevolezza del problema, ma soprattutto a comprendere la funzione difensiva del Doc.
E’ molto importante porre attenzione al sintomo, perché c’è uno schema interiore che ha bisogno di quel sintomo (Posizione Pro Sintomo).
La metodologia parte da uno degli ultimi eventi che si è sofferti di Doc, con descrizione del sintomo, descrizione delle emozioni, sensazioni, umore, comportamenti e sensazioni corporee.
Bisogna valutare bene il sintomo, comprendere perché agisce in questo modo, qual’ è il suo scopo? Da cosa sta allertando l’attenzione? La comprensione dello dello schema difensivo fa diminuire drasticamente la minaccia.
Con questa prima fase si va a scoprire e prendere consapevolezza della trama emotiva responsabile e la ragione della difesa del sintomo.
Per l’indagine psicologica si utilizzano delle tecniche. Le più frequenti sono: ‘deprivazione del sintomo’ e ‘ frasi da completare’.
Trattamento – Prime sedute
Lavoriamo sul dubbio:’Ho toccato qualcosa ?’, e sulla sensazione di essere contagiati.
Si parte da un evento accaduto di recente. Al supermercato ha toccato una porta con un braccio.
Terapeuta: -Quali sono le tue emozioni, sensazioni, credenze pensieri e immagini?
-Paziente: ‘Le mie emozioni sono state di paura, ansia, paura di non farcela a sopportarlo, di essere contagiata, paura di portare lo sporco a casa, di sporcare il letto, ecc’.
Terapeuta: – Concludi questa frase:’ La mia grande paura è…?
-Paziente:’La grande paura è aver toccato qualcosa ‘
Terapeuta: -’ La mia paura è…?
-Paziente: “… il contagio”.
Terapeuta: -’ La mia grande paura è…?
-Paziente: ‘.. paura di infettarmi, contagiarmi ed essere di peso agli altri’
Terapeuta: ‘ Quindi la mia grande paura è…?’
-Paziente: ‘ …ammalarmi, aver bisogno degli altri ed essere di peso’.
Seconda seduta
Terapeuta: -’ Qual’ è il pericolo?’
-Paziente: ‘ Le maniglie…Oggi al lavoro ho toccato il Water con il pantalone…paura che la pipì di qualcuno ha potuto sporcare e infettare il mio pantalone’.’
Terapeuta: -Quali sono le tue emozioni, sensazioni, credenze pensieri e immagini?
-Paziente: ‘Ansia, agitazione, tachicardia,… germi, batteri… paura di essere contaminata,
Terapeuta: ‘Come ti fa sentire? Cosa ti fa fare?’
-Paziente: ‘Il contagio è invisibile, non si può avere il controllo. Ho avuto paura perché non potevo lavarmi. Mi arriva il pensiero di continuo: “Sei sicura che non ti sei sporcata? Sei sicura che ti sei lavata bene le mani? Sei sicura che la mano che ha preso la pompa della benzina non si è sporcata? Sei sicura che posso fidarmi del lavaggio fatto?”
Terapeuta: ‘Che ne dici se prendiamo episodi analoghi successi nel passato?’
-Paziente: dopo una lunga riflessione: “La paura di infettarmi, di ammalarmi e di aver bisogno degli altri, ma io non mi sento aiutata. In passato mi sentivo un peso, un fastidio. Facevo tutto il possibile per non scocciare gli altri. Ho capito che se sono bisognosa perdo l’ affetto delle persone. Anche ora,se sto male devo chiamare per forza i miei genitori, e questo mi distrugge. Mi sono sempre sentita una pecora nera, non accettata. Tutte le cose che facevo io erano sbagliate, a differenza di mio fratello, che pur comportandosi male e dava problemi alla famiglia, era considerato perfetto. Mia madre giudicava e giudica tutto, ed è insistente ”
Terapeuta: ’Parlami ancora del rapporto con tua madre’.
-Paziente: “…tutto quello che facevo non andava mai bene. Un confronto continuo con mio fratello, con altri amici e amiche mie coetanee. Non si fidava di quello che facevo, mi richiamava sempre. Io per lei non ero mai capace di far nulla…
Terza seduta
In settimana July si era fatta male.
Come al solito la ragazza percepiva il distacco e l’ insensibilità della mamma. Non era una novità per July. Sentiva che della figlia non le importava nulla e ogni tanto sbuffava.
Terapeuta:’ July, potrebbe essere questo disinteresse e paura di scocciare tua madre con i tuoi problemi, la posizione pro-sintomo? Questa freddezza e inadempienza trasmessa da tua madre, può giustificare la tua paura di contagiarti e di ammalarti ?”
-Paziente: “ Potrebbe. Non lo so”.
Terapeuta: ‘Proviamo a verificare. July ora ti do un compito da fare questa settimana. Su questo cartoncino scriveremo un’ asserzione. Tu dovrai leggerla almeno due volte al giorno.
[Questa è la fase della stabilizzazione. Serve a non dimenticare quando si è portato alla luce]
Terapeuta: ‘Va bene? Scrivi allora:
“Odio dirlo ma io non posso rischiare di ammalarmi, o di beccarmi malattie gravissime, altrimenti corro il rischio di allontanare l’ affetto degli altri e di mia madre. Per questo io seguo pedissequamente gli ordini del Doc, anche se questo mi comporta sofferenza e restringimento della mia vita personale” .”
Settima seduta
Terapeuta: ‘July, come è andata la settimana? Come ti sei sentita dopo la lettura della notificazione?’
-Paziente: ‘ Mi sono rivista in tutto questo. Tutto vero. Oggi voglio lavorare su un evento’
Terapeuta: ‘Ok. Mi dica.’
-Paziente: ‘ Ho toccato il citofono con un dito. Ho provato parecchia ansia. Il controllo sui dubbi che mi ero infettata sono stati continui. La notte questo pensiero mi portava al risveglio. Il pensiero fisso era la preoccupazione che il dito era infettato. Ho provato ansia, paura della contaminazione. Ho avuto necessità di pulirmi, altrimenti infettavo gli altri. La sensazione era perdita di controllo e sensazione di sporco. Immagini di scenari che tutto ciò che toccavo era contaminato, perfino la frutta.
Terapeuta: ‘July secondo la terapia della coerenza il sintomo è una difesa. Secondo te questi dubbi e incertezze da cosa ti difendono?
-Paziente: ‘ Non lo so, forse mi difendono dal pericolo che non posso ammalarmi altrimenti perdo l’ affetto di tutti ‘.
Questa è la Posizione Pro Sintomo, ovvero il sintomo come difesa.
Il sintomo è la paura del contagio che per July va verso la grande catastrofe della perdita dell’ affetto, del rifiuto, dell’ abbandono e della solitudine.
Questo è da evitare assolutamente, quindi tutto questo spiega il Doc con i suoi pensieri ossessivi e le compulsioni
Questa comprensione non basta, però, a spegnere un disturbo ossessivo compulsivo. Bisogna portare alla coscienza le regole, i comandi e lo schema mentale che ha bisogno di quel sintomo come difesa dalla catastrofe dell’ abbandono e rifiuto dei familiari.
Ottava seduta
In questa seduta July ha lavorato alla ricerca dei comandi interni che reggono il Doc. Alcuni schemi interiori erano:’DEVO evitare di essere la pecora nera della famiglia
‘Io sono quella che porta le malattie in casa’,
‘Io DEVO evitare di essere il veicolo di contaminazione ‘,
‘DEVO evitare in tutti i modi di contagiarmi, perché mia madre si arrabbia e mi porta il broncio’,
ecc. ecc.
Il lavoro di giustapposizione, ovvero della cancellazione degli schemi interiori, ha lavorato sulla credenza e convinzione del rifiuto della madre nei suoi confronti.
La giustapposizione nella terapia della Coerenza consiste nel presentare nello stesso campo di attenzione due credenze opposte. La nostra mente non sopporta l’ incoerenza e automaticamente elimina quella che crea disagio (Dissonanza cognitiva).
Pensando al lavoro di disconferma della sua credenza di non essere accettata da sua madre, ha fatto ricordare alcuni episodi di cure amorevoli di sua madre verso di July.
Prima credenza: immagine- mia madre non mi sopporta,
Seconda credenza: mia madre mi ha amorevolmente curata in tante situazioni.
In questo modo in questo confronto, la convinzione di non accettazione viene disconfermata la credenza che sua madre non prova affetto, e July prova un grande sollievo a ricordare quelle cure amorevoli.
July è rimasta molto turbata da questa giustapposizione, infatti ha subito aggiunto: ‘In effetti, non è che non tiene a me, ma è solo il suo carattere che la fa comportare in quel modo!’
Nona seduta
July riferisce che questa settimana le cose sono andate molto bene. Il Doc è sparito.
I dubbi non si sono più presentati e si è vinto il il Doc da Contaminazione. Ha potuto guardare con affetto sua madre liberamente, senza paura del ritorno del Doc.
Si aspettava il broncio di sua madre quando ha avuto una indisposizione. Si era preparato la risposta di dire loro del diritto alla sua vita, invece i genitori hanno risposto in un modo che ora lei considera soddisfacente.
Utilizzo della TERAPIA IMMAGINATIVA
La terapia immaginativa utilizzata in questa seduta ha visto se stessa che chiedeva spiegazioni a sua madre del comportamento di chiusura nei suoi confronti e la madre che chiedeva scusa per il suo comportamento.
Decima seduta
Questa è stata anche una seduta di verifica riguardo il suo Doc. Si realizza facendo ricordare i momenti, le situazioni e i trigger che davano inizio ai dubbi, incertezze e insicurezze sulla paura della contaminazione.
Ora riesce a toccare molti oggetti senza nessuna preoccupazione. La verifica è positiva: il doc non si presenta.
Follow Up
Nella seduta di controllo ad un mese di distanza, July riferisce di non avere più sofferto di compulsioni e pensieri ossessivi. Si è verificato solo qualche dubbio isolato di nessuna importanza. I rapporti con la sua famiglia è sempre un po’ angustiato dal carattere burbero di sua madre, ma questo non impensierisce più come una volta.
Conclusione
Come è stato osservato in questo trattamento di successo, il problema non era la paura reale del contagio e malattie, ma nascondeva un altro messaggio: la paura del rifiuto e dell’ esclusione. Con le procedure della terapia della Coerenza, July ha potuto vincere il suo Doc da contaminazione la paura dello sporco.
Perchè mi ammalo di ossessioni
Guarigione da un Doc omosessuale
Guarigione da un Doc aggressivo