Ansia, DOC e attacchi di panico: la Terapia della Coerenza per la guarigione
Questo report illustra il modo di fare psicoterapia secondo le indicazioni della Terapia della Coerenza. Questa prassi non combatte frontalmente il sintomo, ma lavora nelle retrovie. Si scopre il significato nascosto, lo schema profondo, lo scopo difensivo, lo schema e i comandi interni che hanno bisogno del sintomo e, soprattutto, come lo si disattiva.
—- Comprendere la Radice del Sintomo
Quando si intraprende un percorso di psicoterapia, il terapeuta e il paziente lavorano insieme per esplorare le radici del disturbo.
Invece di sopprimere o cercare di modificare i sintomi, è utile scoprire il loro scopo e il messaggio che trasportano.
Il sintomo, che sia un attacco di panico, un disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) o un’ansia pervasiva, non è semplicemente un nemico da combattere. È una manifestazione di qualcosa di più profondo, una risposta a situazioni, credenze e paure radicate nella storia passata del paziente. La terapia della coerenza si fonda sulla premessa che ogni sintomo ha una funzione difensiva e la sua comprensione porta alla guarigione.
—- La Paura del Perdere il Controllo
Un aspetto comune che emerge spesso nella psicoterapia è la paura di perdere il controllo. Questa paura può essere la radice di molti disturbi, inclusi i disturbi d’ansia e i DOC. Ad esempio, una persona con DOC può sviluppare rituali compulsivi per mantenere un senso di controllo e sicurezza. Questi rituali, sebbene spesso appaiono irrazionali, servono a ridurre l’ansia e a prevenire un flagello.
Riconoscere questo meccanismo permette al paziente di vedere il sintomo sotto una nuova luce. Invece di combatterlo ciecamente, si può iniziare a comprendere perché esiste e come serve a proteggere il paziente da sentimenti insopportabili o esperienze traumatiche. Questo approccio non solo aiuta a ridurre la sintomatologia, ma promuove la ricerca di schemi comportamentali ricorrenti che hanno bisogno del sintomo. Tale consapevolezza porta alla luce i conflitti, i bisogni emotivi insoddisfatti, gli schemi mentali e i comandi e quindi ad una trasformazione in cui non si ha più bisogno del sintomo.
—- La Storia Personale e le Radici del Disturbo
Ogni sintomo è radicato nella storia personale del paziente. Gli eventi di vita, le esperienze traumatiche, le relazioni significative e le credenze formatesi nel corso degli anni contribuiscono alla formazione dei disturbi psicologici. La terapia della coerenza mira a esplorare queste radici per comprendere il significato del sintomo.
Ad esempio, un paziente con ansia cronica potrebbe scoprire che la sua ansia è una risposta appresa da un ambiente familiare caotico o da esperienze di abbandono. Attraverso il processo terapeutico, il paziente può iniziare a riconoscere questi collegamenti e lavorare per rivedere e rielaborare queste esperienze passate.
—- L’Importanza dell’Accettazione e dell’Auto-compassione
Il paziente deve imparare a vedere il sintomo non come una instabilità personale, ma come una parte della propria esperienza umana. Questa prospettiva può ridurre il senso di vergogna e colpa che spesso accompagnano i disturbi psicologici.
L’auto-compassione aiuta il paziente a trattarsi con gentilezza e comprensione, favorendo un ambiente interno in cui è possibile la guarigione. Questo non significa accettare passivamente il sintomo, ma piuttosto riconoscere ed elaborare in maniera diversa la propria esperienza emotiva, passo essenziale verso il cambiamento.
—- Tecniche della Terapia della Coerenza

La Terapia della Coerenza ( Coherence therapy), è una modalità di trattamento psicoterapeutico ideata dai terapeuti americani Bruce Ecker e Laurel Hulley. Questa tecnica utilizza diverse tecniche per aiutare il paziente ad esplorare e comprendere i propri sintomi. Queste tecniche possono includere:
1. **Ricerca ed esplorazione del Significato del Sintomo**
Lavorare insieme per capire quale funzione il sintomo sta servendo nella vita del paziente. Questo può coinvolgere tecniche particolari come ‘Eliminazione del sintomo’, ‘ Frasi da completare’,ecc., per comprendere profondamente il significato del sintomo e come ha aiutato il paziente a sopravvivere o a gestire situazioni difficili.
2. **Lavoro con le Emozioni e sensazioni **
Esplorare le emozioni sottostanti che alimentano i sintomi, come la paura, la rabbia o la tristezza. Questo viene realizzato con tecniche esperenziali sulle emozioni, sensazioni corporee, immagini e convincimenti.
3. **Identificare gli schemi e i comandi disfunzionali che contribuiscono al mantenimento del sintomo.
Ricerca nelle Esperienze Passate. Lavorare su esperienze traumatiche o significative del passato per integrarle in modo più sano nella storia personale. Questo può includere la ricerca della posizione Pro- Sintomo, ovvero la ricerca dello schema e comandi interni che attraverso la difesa del sintomo evitano la catastrofe temuta.
5.**Ricerca di eventi e situazioni che contraddicono i convincimenti disfunzionali del paziente
Applicazione della tecnica di riconsolidamento della memoria. Il processo di riconsolidamento della memoria produce la completa eliminazione dei comportamenti, stati mentali e/o disturbi somatici del cliente, quindi un disapprendimento profondo che va a “cancellare” in modo immediato gli apprendimenti emotivi disfunzionali responsabile del disturbo.
—- Caso di Studio: La Storia di Maria
Per illustrare come funziona la terapia della coerenza, consideriamo il caso di Maria, una donna di 35 anni che soffre di attacchi di panico da diversi anni. Maria ha provato diverse forme di terapia e farmaci, ma non ha ottenuto risultati duraturi. Durante le sessioni iniziali di terapia della coerenza, Maria e il suo terapeuta iniziano a esplorare le circostanze, i trigger che avviano i suoi attacchi di panico.
Dalla storia emerge che gli attacchi di panico sono spesso scatenati da situazioni in cui sente di perdere il controllo, come durante riunioni di lavoro o in ambienti sociali affollati. Il terapeuta aiuta Maria a esplorare le sue esperienze passate e scopre che ha vissuto un’infanzia in una famiglia molto critica e controllante. Questo ambiente ha instillato nella donna un profonda timore di sbagliare e paura di essere giudicata.
Lavorando con le tecniche della terapia della coerenza, Maria inizia a vedere i suoi attacchi di panico come un meccanismo di difesa. Essi si sono sviluppati per far fronte alla sua paura di perdere il controllo e timore di ricevere critiche. Con tale apprendimento Maria impara a riconoscere che i suoi pensieri ansiosi derivano dal passato e che questi ricordi sono associati a situazioni attuali che li richiamano.
—- La Guarigione come Processo di Cancellazione e riconsolidamento della memoria
La Terapia della Coerenza aiuta le persone a comprendere il vero significato dei loro sintomi, invece di considerarli solo come problemi da eliminare. Questo approccio incoraggia i pazienti a esplorare le cause profonde dei loro disturbi, identificando le esperienze negative che hanno creato ricordi dolorosi e credenze disfunzionali
Inoltre, aiuta a riconoscere come certe situazioni attuali riattivino quei ricordi e perché i sintomi servano, in realtà, come meccanismi di difesa.
Attraverso questo percorso di consapevolezza, il paziente può trovare esperienze che contraddicono e correggono quelle vecchie credenze disfunzionali (Giustapposizione). Questo processo, noto come riconsolidazione della memoria, permette di “riscrivere” quei ricordi negativi e sostituirli con nuove informazioni più funzionali. In questo modo, i vecchi schemi di pensiero vengono superati e il paziente può sviluppare nuovi comportamenti, senza sintomi, portando a una vita più serena ed equilibrata.
Conclusione
La terapia della coerenza offre un approccio olistico che si concentra sulla comprensione del significato nascosto dei sintomi e sulla promozione della coerenza interna. Piuttosto che considerare i sintomi come nemici da combattere, questo metodo incoraggia i pazienti a esplorare le cause profonde dei loro disturbi. In particolare, li aiuta a riconoscere gli apprendimenti disfunzionali che hanno dato origine a memorie legate ad esperienze negative, a identificare le situazioni attuali che riattivano quei ricordi e a comprendere la funzione difensiva dei sintomi stessi.
Bibliografia:
-B. Ecker, R Ticic, L Hulley – SBLOCCARE IL CERVELLO EMOTIVO – Eliminare i sintomi alla radice utilizzando il riconsolidamento della memoria- Franco Angeli Editore
Tutti gli articoli et al. li trovate in:
-https://coherencetherapy.org/index.htm
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