La parola DEPRESSIONE indica uno stato di sofferenza psichica.
E’ un insieme di sintomi che rovinano in maniera consistente il modo in cui una persona ragiona, pensa e raffigura sé stessa. La persona depressa ha dubbi su se stesso, gli altri, il mondo esterno e sul futuro.
La depressione è un disturbo molto diffuso. E’ anche chiamato MALE OSCURO. E’ fonte di sofferenza, di solitudine e di disperazione. Per alcuni può essere anche fatale. Ma anche senza arrivare a comportamenti estremi, come un suicidio, lo stato di stress e di disperazione ha un effetto di un calo e un rallentamento sull’attività del sistema immunitario.
Come riconoscere se hai una depressione?
Se soffri di DE-PRESSIONE vuol dire che sei di fronte ad un abbassamento dell’ energia vitale.
Immagina un fiume. L’acqua scorre fino alla meta che è il mare, un lago o un ’ affluenza con un altro fiume. Immagina il fiume che scorrendo a valle trova un ostacolo, un impedimento, una diga. L’energia posseduta trova un blocco. Succede allora che a monte della barriera l’energia è precipitosa, preme, c’è sofferenza. A valle si verifica un calo di energia.
E’ quello che succede nell’animo umano.
La nostra vita, a causa delle difficoltà e dei problemi dell’esistenza, le aspirazioni, gli obiettivi, la vitalità nervosa, la spinta e l’energia possono subìre un impedimento,un arresto, una frustrazione.
Una disgrazia, una malattia, la mancanza di fiducia in noi stessi, ecc. rappresentano ostacoli al raggiungimento degli obiettivi prefissati. La carica vitale viene rallentata o arrestata. Si genera un senso di frustrazione e col passare del tempo si trasforma in una depressione.Si avranno sintomi come:
stato di tristezza,
agitazione, ansia,
rallentamento psicomotorio,
diminuzione di energia, affaticamento, sentirsi “appesantiti”,
atteggiamento pessimistico nei confronti del futuro,
lamentele riguardo agli eventi passati o rimpianti,
sentirsi senza speranza, che non c’è più nulla da fare
sentirsi colpevoli, senza valore, inadeguati, impossibili da aiutare
facilità al pianto o crisi di pianto,
difficoltà di concentrazione ed attenzione,
insonnia o aumento del bisogno di dormire,
aumento dell’appetito e aumento considerevole del peso,
assenza di appetito e perdita di peso.
Perdita di interesse o di piacere nel sesso,
ritiro sociale, ricerca della solitudine,
sentirsi incapaci di riposare,
irritabilità,
pensieri di morte o di suicidio,
tentativi di suicidio.
Questa è la DEPRESSIONE: ossia sofferenza a monte, nella mente, e calo di energia a valle, nel comportamento.
Può assumere la forma di un singolo episodio transitorio (episodio depressivo), oppure di un disturbo (disturbo depressivo).
L’episodio o il disturbo depressivo è caratterizzati a sua volta da una maggiore o minore gravita’.
Può prendere la forma di un disturbo depressivo maggiore o disturbi dell’umore quali:
–nevrosi depressiva ( o disturbo distimico),
–disturbo dell’adattamento con umore depresso
–depressione secondaria
depressione reattiva, caratterizzata da una reazione eccessiva ad eventi tristi e luttuosi, vissuti come gravi perdite, quali una delusione amorosa, l’insuccesso nell’affermazione sociale, la frustrazione delle proprie aspettative.ecc.
-depressione mascherata, quando si manifesta soprattutto a livello fisiologico, con le malattie, cosiddette, psicosomatiche
Depressione post-partum
L’aumento e la diminuzione della produzione di ormoni sessuali, nella donna, rende possibile l’interazione tra le funzioni endocrine e i processi psicodinamici.
La depressione post-partum è, originata dalle emozioni improvvise e violente, ingenerate dal corso del travaglio, con forti influenze traumatiche sulla personalità della madre.
Il trauma della nascita, i mutamenti ormonali, i dolori del travaglio , l’eccitazione del parto e le mutazioni delle condizioni fisiologiche creano una tendenza alla regressione che, nella più parte dei casi, è l’origine della depressione post-partum. Infatti, può accadere che nel momento della separazione dal bambino, iniziano sindromi quali l’ansia, la depressione, il sentirsi vuote, un desiderio di mangiare smodatamente. La fame di affetto della madre, il suo bisogno d’ amore e di unirsi al bambino, di iperproteggerlo e iperpossederlo sono tutte manifestazioni esagerate delle emozioni che si originano dai processi biologici della maternità e l’intensità di queste manifestazioni indicano il significato che ha per la madre il trauma della separazione al momento del parto.
Depressione infantile
In passato era diffusa la convinzione che le malattie psichiche colpivano solo gli adulti e non potessero colpire, anche i bambini, come una forma di immunità.
Gli stati depressivi infantili , nel bambino non si manifestano in modo sovrapponibile con i quadri depressivi dell’adulto, ma attraverso il linguaggio mimico-gestuale-motorio e attraverso il linguaggio degli organi.
Pertanto, si può dire che, nell’infanzia, i sintomi depressivi classici, come la tristezza, inibizione, colpa, ecc., sono rimpiazzati da sintomi fobico-ossessivi, nevrastenici, vegetativi, psicosomatici e comportamentali, tanto da poter giustificare le definizioni di equivalenti depressivi di depressione mascherata.
Nell’ infanzia l’espressione fondamentale della sindrome depressiva è soprattutto sul versante somatico, mentre i segni psichici non sono ancora evidenti.
Il quadro clinico infantile è caratterizzato da sintomi somatici quali l’assenza di tono, l’astenia, la facile stancabilità, la perdita dell’appetito, e la variazione ponderale che possono accompagnarsi ad alcuni sintomi organici localizzati, quali sensazioni dolorose, in generale, al capo, al torace, alla colonna vertebrale, agli arti e un senso di parestesia generale.
Ai fini diagnostici è molto importante individuare la distinzione tra le Depressioni semplici, Monopolari, bi-polari ( ENDOGENE ), nevrotiche, dove le motivazioni non sono chiaramente presenti alla coscienza, dalla Depressione Reattiva (PSICOGENA ) , dove si rivela determinante la reazione agli eventi negativi e i meccanismi psicodinamici della personalità che la mantengono.
Perché finora non sei riuscito a vincere la depressione
Perché è un male subdolo, che si insinua lentamente nella nostra mente.
Non si sa come fare per vincerla, non sempre si hanno strumenti adeguati. Una componente del disturbo depressivo è la sensazione di essere indegni, il senso di colpa e quindi la convinzione di non meritare cose positive.
Non si riesce ad uscirne perché non abbiamo la forza di affrontare, sovrastare e capovolgere la negatività che rivolgiamo verso noi stessi
Cosa fare con la depressione?
La cura della depressione può essere lunga, difficile e se fatta in modo non efficiente si corre il rischio di ricadute.
Inizialmente,quando il disturbo non è ancora intenso e notevole, basta seguire direttive e regole di vita improntate all’ottimismo, alla fiducia e alla consapevolezza che non si può aspirare ad una vita senza difficoltà e la fiducia sulle proprie possibilità. Quando i problemi sono eccessivi e le capacità di fronteggiamento risultano insufficienti, quando esistono conflitti all’ interno della personalità o altri gravi motivi, è utile ricorrere a professionisti che possono darci una mano.
Intanto ecco alcuni suggerimenti per affrontare il male oscuro.
Come liberarsi dalla depressione. Esercizi e Consigli
Torna ad immaginare la mente, l’ energia vitale e i desideri che pretendono la realizzazione, come un fiume che viene sbarrato da massi,tronchi, sterpaglie e assi di legno. Questi intralci ostacolano la corrente del fiume, fino a sbarrarlo.
Nella mente questi blocchi sono costituiti dai nostri pensieri negativi.
Bisogna fare un lavoro di pulizia di tutto ciò che intasa il percorso del fiume, che impedisce all’ acqua di scorrere liberamente.
-Bisogna sfilare le assi di legno dalla corrente del fiume. Come si fa?
Trovare i pensieri negativi, ad esempio: «Non me ne va bene una», «sono una frana», «tutte a me capitano», «non valgo nulla», ecc.,discutere animatamente con noi stessi per provare realmente, con prove alla mano, se queste auto-accuse sono valide o meno.
Un meccanismo cerebrale della depressione è quella di mettere un filtro alle cose che accadono: praticamente si bloccano e si evita l’attenzione sulle cose positive. In questo modo spostando permanentemente il selettore delle informazioni solo sul polo negativo, il depresso si convince sempre di più della veridicità del suo scarso valore.
Bisogna tornare all’ obiettività. Quando dici: «Non me ne va bene una…», devi chiederti con forza: «Ma è proprio così? E’sicuro che capitano solo cose negative? Non che è sono io a far andare male le cose, per avere la conferma di quello che penso?
Non è che è un modo per avere le attenzioni degli altri? Non è che è un modo per punire qualcuno? Dammi le prove reali di quello che dici!».
Voglio darti un altro avviso. Farai un sacco di fatica. Come per il pensiero ossessivo e quello paranoico , sembra che il depresso abbia un piacere perverso a continuare a ruminare i pensieri negativi. Sembra che trae un godimento a rimanere nella palude dei pensieri negativi. Per uscirne e abbandonare la depressione dovrà fare un sforzo notevole.
-Fai movimento, vai in palestra, fai attività fisica, cammina. Il moto aumenta la produzione di endorfine. Queste droghe naturali danno benessere e gioia di vivere.
-Trascorri del tempo all’ aperto. La luce solare stimola la produzione di serotonina: un neurormone che contrasta la depressione.
– Vivi il più possibile a contatto con la natura. La natura esercita un potente effetto antidepressivo.
-Mangia cibi sani. Mangia più spesso frutta, verdura e pesce.
-Assumi alimenti con OMEGA3.
-Assumi un complesso di vitamina B.
-Coltiva le amicizie. C’è una forte correlazione fra l’ isolamento sociale, la solitudine e la depressione. Combatti la tendenza ad isolarti. Tu non sei solo.
– Il tuo Io profondo trae beneficio dalla preghiera, la meditazione e lo Yoga.
-Aiutati con prodotti naturali che trovi in erboristeria o con i fiori di Bach.
– Se la tua depressione deriva da una vicenda dolorosa,un incidente, un trauma o un lutto, rivolgiti ad un terapeuta, specialista E.M.D.R., per mezzo di questa nuova metodica ti aiuterà in breve tempo a ritrovare la serenità.
Leggi anche: La depressione
Martina dice
Mi ha colpito molto il consiglio di diventare obiettivi.
La depressione è un circolo vizioso in cui ci autoincateniamo se ci ostiniamo a voler vedere confermato che le cose vanno male come anticipavamo.
Mentre leggevo quei consigli sull obiettivitá ho sentito una parte d me sollevata libera da un forte peso ;quello d aver dato troppo credito al mio sentire.
Il corpo è fatto d chimica che i pensieri seguono e non viceversa.
Da meditante ho compreso questo …i pensieri negativi seguono in modo abitudinario
convinzioni e meccanismi automatici innescati da immagini azioni e che seguono sempre le stesse reazioni.
Rimanere presente e sentire nel corpo dove avviene la sensazione evita l escalation d pensieri negativi e ti permette di riconoscere come disinnescare la valanga.
È facile prendere il timone della vita solo se si riconosce con umiltà che non bisogna dare troppo credito alla mente.
La mente è chimica abitudinaria e fallibile ma il se profondo chi veramente siamo che porta stabilitá a tutto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina, sono contento dell’ aiuto che ha ricevuto da questo articolo.
Purtroppo se ci aspettiamo che di voler vedere che le cose vanno male, si verifica una ‘profezia che si auto avvera’.
Fa bene a sentire il corpo e fare meditazione. Mentre medita deve sentire le sensazioni del corpo. Quando arrivano i
pensieri negativi, non deve lasciarsi trascinare via da essi. Torni alla concentrazione, riporti la meditazione sul corpo (del respiro o di altre cose.
Anche se il pensiero si intrufola tante volte, senza scoraggiarsi o arrabbiarsi, riporti la mente al corpo e le sue sensazioni.
Questa è anche Mindfulness, ovvero una pratica orientale antica, utile anche per la depressione.
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Ilaria dice
Buongiorno,
sono un’adolescente che è in uno stato di depressione ed è tutta colpa della scuola. Ci sono troppe verifiche e non ho un minuto di tempo libero per hobby ed attività, neanche nel weekend. Ho promesso a mia madre di non prendere insufficienze ma non riesco a studiare perché cado in un grande pianto. Ho un grande sonno e mal di testa. Poi anche la situazione con il coronavirus non è che sia fantastica. Spesso mi picchio e mi faccio male ed a scuola devo far finta di essere felice ma non riesco più a mentire.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Ilaria, il tuo è un momento di difficile, dovuto alla situazione esterna (scuola, lockdown),
ma anche dovuto al tuo periodo adolescenziale. Farti male non risolve le tue problematiche.
Poi non è necessario avere una facciata esteriore di ragazza felice. A chi devi rassicurare?
Perchè non parli con qualcuno dei tuoi problemi?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Jean Pierre dice
salve,
volevo condividere a tutti che attualmente non so come superare questo problema della depressione, ho letto il vostro articolo e trovo molto interessante dove mi ha chiarito bene cosa stia succedendo.
pero lo stesso non so come affrontare, sto facendo una scuola molto difficile in cui non sono sicuro se e la mia passione, infatti faccio fatica iniziare a studiare a casa, trovando altri modi per perdere tempo il che mi lascia molto frustato. la mia scuola (scuola di giardiniere) si basa anche all’ attività fisica, mi rendendo stanco alla sera. attualmente sto anche vivendo da solo con l’obbiettivo di essere autonomo pero, sono talmente tirato con il mio budget che mi scoraggia di continuare a lottare.
ora in questo momento sono in vacanza, cercando di capire se lasciarmi andare e perdere un’anno dove lascio il lavoro e torno dai miei genitori per ricominciare o continuare per non sprecare quest’anno e non pentirmi.
ringrazio a tutti per l’attenzione.
saluti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Jean Pierre. Non hai messo la tua età, quindi la mia risposta può essere anche insufficiente.
Non ho capito se ti piace o no la scuola che stai facendo. Hai scritto che stai facendo una scuola molto difficile. La scuola da giardiniere è difficile?
Non può essere questione di motivazione? Parli di budget tirato, poi dici che stai facendo le vacanze.
Può darsi anche un po’ di depressione, vista la sensazione di affaticamento.
Non so se questa risposta ti è stata di aiuto.
Un saluto. Dott. M. Di Nunzio
Federico dice
Ciao ,
È’ difficile descrivere il mio stato d’animo attuale.
Ieri dopo 8 anni di una relazione extraconiugale la cosa è’ stata scoperta dal marito.
Lei mi ha detto che la reazione di lui l’ha convinta a tornare sui suoi passi e di dover cancellare un sentimento così forte provato per me.
Questo è’ stato per me un macigno terribile che mi ha fatto precipitare in uno stato di prostrazione terribile ed insopportabile.
Ho preso consapevolezza che sono depresso da molti fattori..Oggi però’ credo di avere fatto un primo passo accettando di essere malato di depressione e cercando di darmi delle risposte a tante cose anche della mia vita passata.
Cerco di trovare queste forze nella quotidianità con mio figlio è la mia compagna ignari di quanto gli ho fatto in 8 anni appunto, anche se amavo questa donna davvero tanto forse addirittura in modo ossessivo..mai mi sarei aspettato una sua indifferenza e distacco comunicato addirittura con una telefonata.
Certo letto così nessuno può capire tante cose intime e personali di tutta queßta vicenda, però’ io sono distrutto e travolto da mille sensazioni..Sto convincendomi che ce la farò’ che tornerò ad essere una persona degna di chi mi sta accanto.
Grazie per avere letto questa mia breve storia.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ho letto la tua storia. Ci vuole del tempo per elaborare la perdita e il senso di colpa.
Cordialmente. Dott. M. Di Nunzio
claudio biarese dice
è facile dire e dare consigli chi ha la depressione non ne uscirà facilmente, è difficilissimo.
provato su me stesso ricorrendo a specialisti e farmaci con pochi risultati. è il male oscura da cui non si esce
Dott. Mario Di Nunzio dice
Capisco la sofferenza e lo scoraggiamento di una persona depressa, Claudio. Tanto più se si è provato a fare tante cose, senza averne tratto beneficio.
La depressione, Claudio, è energia bloccata. E’ simile ad un fiume bloccato da una diga o uno sbarramento. Gli ostacoli sono i nostri pensieri, le nostre convinzioni.
Leggi alcuni articoli di neurofisiologia della mente,presenti su questo sito. Ti aiuteranno a non vedere la situazione senza vie d’ uscite.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio