E se appena vedo il mio partner non lo trovo abbastanza attraente?
Questo tipo di disturbo Ossessivo Compulsivo riguarda le relazioni affettive. Si manifesta con dubbi, ansia, insicurezze e gelosie verso la persona con cui dividiamo la vita e l’insicurezza sulla validità della relazione.
E’ normale per le persone, durante un certo periodo del rapporto sentimentale avere perplessità e dubbio sulla relazione e il proprio partner.
Spesso può capitare di avere sentimenti contrastanti rispetto al partner. Fa parte della naturale evoluzione del rapporto.
Può capitare di provare attrazione per altre donne o uomini e di chiedersi se tale sensazione può avere un riflesso sulla propria relazione.
Queste dubbi legittimi e queste preoccupazioni, per alcune persone diventano a poco a poco sempre più forti, costanti e disturbanti e causano un’ansia crescente.
In questi casi può manifestarsi il Doc da Relazione.
Ci sono “indizi” che possono far capire se sono normali dubbi di un rapporto sentimentale o insidie, tranelli del Doc da relazione.
Siamo cresciuti con i film romantici, il mito dell’amore , del principe azzurro, della principessa e del “vissero felici e contenti”.
Il Doc da Relazione si serve di questi condizionamenti facendo confronti tra il mondo ideale (dove gli innamorati sono perfetti, le relazioni sono romantiche e felici e non si hanno mai dubbi sulla relazione) e la realtà, dove invece le cose sono in un modo del tutto diverso.
E’ qui che si scatena la micidiale logica del disturbo ossessivo compulsivo:“se questo fosse vero amore non dovrei sentirmi così”.
Come capire se ci troviamo di fronte ad un Doc da Relazione quindi?
Sintomi del Doc da relazione
1. Insofferenza all’incertezza: uno dei segni del DOC è l’incapacità a sopportare anche il più minimo segno di incertezza.
Chi soffre di Doc da relazione ha bisogno di sapere con certezza cosa pensa l’altro/a, come si sente, cosa prova, cosa ha fatto.Il non saperlo con certezza è fonte di grande ansia.
“Lo amo o non lo amo?”domanda limite del Doc da Relazione:”
Una persona normale che non soffre di Doc, felicemente insieme da molti anni, potrebbe tranquillamente ribattere con un “mah… a giorni alterni”, oppure potrebbe pensare: “Certo che lo amo! Ma a volte lo odio!!”.
Per il docker queste dubbi sono inaccettabili.
2. Pensiero del tipo ‘Tutto / Niente’
Appena nasce il dubbio che la relazione non va bene, arriva il pensiero cardine (“se non penso tutto il meglio di lui, allora vuol dire che non lo amo, voglio lasciarlo”), la certezza che va a rotoli.
3. Pensieri ossessivi
Chi soffre di Doc da relazione si chiede continuamente se quello che prova è vero amore o no.
Si arriva a formulare anche elenchi di pro e contro su svariati aspetti dell’altra persona, quali: aspetto, difetti fisici, moralità, capacità sociali, personalità,gli piacciono o meno. (da notare l’aspetto “logico” e “razionale” anziché vivere in modo spontaneo la relazione !)
4. Paura delle sensazioni
Sopraggiungono pensieri e dubbi : “e se lei non fosse truccata bene? Se non provassi piacere nel vederla? Se sento la fitta dell’ansia?” , domande che suscitano dubbi sulla relazione e creano un’ansia elevata.
5. Comportamenti inspiegabili
Interrogare insistentemente e inquisire il / la partner sulla sua fedeltà, lealtà ed amore, finendo per irritare e prendendo poi questa irritazione come prova a favore della fine della relazione.
6. Estrema attenzione alle cose
Ulteriore differenza tra chi ha questo Disturbo ed una persona normale sta nel fatto che il docker analizza ogni piccolo gesto o difetto fisico che va a collegare alla sua idea di relazione. Questo fa aumentare i dubbi sulla relazione.
7. Senso di colpa
E’ un sentimento molto diffuso con pensieri di auto-rimprovero del tipo: “Non dovrei sentirmi così nei suoi riguardi” o “Non dovrei provare attrazione per quella ragazza, anche se è più bella della mia” o “forse non l’ amo quanto mi ama lui, sono orribile”.
8. Dubbi Ossessivi I dubbi del Doc da Relazione sono continui ed persistenti: “mi attrae o mi lascia indifferente?”, “lo amo o non provo niente?”… Sono tutti dubbi ai quali viene richiesta una risposta, che solitamente non va a spegnere il dubbio.
Comportamenti compulsivi nel Doc da Relazione
Nel Doc da relazione sono presenti compulsioni, atti e rituali messi in atto per diminuire l’ansia, ma che di fatto rinforzano il disturbo, perché non si può estinguere un problema immaginario con una azione reale.
Le compulsioni sono prevalentemente mentali. Eccone alcune:
–Verifica e controllo continuo dei propri sentimenti (“Provo amore?”),
–Monitoraggio dei comportamenti (“sto guardando altri uomini o altre donne?”)
–Esame sui pensieri (“E’ normale avere pensieri critici su di lei?”, “E’ normale avere dubbi?”)
-Confronto della propria relazione con quella degli altri ( amici, colleghi, o anche personaggi di film romantici o programmi televisivi).
-Richiesta di rassicurazioni riguardo al proprio rapporto affettivo ad amici, famiglia, terapeuti, o anche indovini e sensitivi.
-Evitamenti
Il docker cerca di evitare quelle situazioni o persone che innescano i dubbi o ansie (es: la vista di una donna attraente per un uomo è immediatamente collegata alla “paura di tradire”).
Nel Doc da Relazione prevale l’aspetto puramente logico e razionale per paura o incapacità a gestire sensazioni fisiche ed emotive.
Modalità di manifestazione del Doc da Relazione
Il Doc da Relazione si manifesta con due modalità:
Centrato sulla relazione
“ E’l’amore della mia vita o sto facendo un grande errore ? ”.
Le persone con questa caratteristica, con pensieri ossessivi incentrati sulla relazione sono spesso sopraffatte da dubbi e preoccupazioni focalizzate sui loro sentimenti, verso il partner, su ciò che il partner prova per loro e su “cosa và più o meno bene nella relazione”.
In genere pensano ossessivamente a pensieri tipo: “E’ la relazione giusta per me?”, “Questo non è vero amore!” , “Chissà se devo lasciarlo” , “E’ tutto corretto?”, “Il partner mi ama veramente?”, “Mi sto disinnamorando ?”
Centrato sul partner
Questi docker soffrono di ossessioni focalizzate sul partner.
Possono riguardare: – caratteristiche fisiche del proprio partner (ad esempio, “Il suo naso è troppo grande.”, “Il suo seno non è sodo abbastanza”, “lo trovo brutto”),
-qualità sociali (ad esempio, “Non è abbastanza socievole”, “Lei non ha qualità che servono per avere successo nella vita. »),
-attributi della personalità, come la moralità, l’intelligenza, o la stabilità emotiva (come ad esempio,” Lei non è abbastanza intelligente”, ” Non è emotivamente stabile “).
Questi due tipi di Doc da Relazione possono presentarsi contemporaneamente e rinforzarsi l’uno con l’altro.
Conclusione
Anche il Doc da Relazione, come nel doc Omosessuale, Doc aggressivo o altri, la sintomatologia si fonda su sentimenti di dubbio, insicurezza e paura di sbagliare. Gli automatismi del disturbo ossessivo si costruiscono sulla sensazione di perdita del controllo del proprio spazio di vita, una percezione che deriva dalla storia personale, dal primo ambiente di vita e dalle caratteristiche di personalità che sono venute a formarsi,
Guarigione da un Doc da Relazione. Caso clinico
Come difendersi dal disturbo ossessivo compulsivo da relazione
Matteo dice
Buongiorno Doc , la mia Ragazza vede sempre del marcio in me e sulle cose che faccio nel momento in cui penso che le cose vadano bene arriva lei e lo smentisce mi sminuisce dice che non sono una bella persona e che io la sto prendendo in giro, succede molte volte che casomai mi giro a guardare spontaneamente e c’è in quel punto una ragazza , mi arriva immediatamente il suo commento ‘tu hai fissato quella, ragazza’ e dopo di ciò parte un litigio su questa cosa, ma in tutta sincerità non mi interessava mi ero solo girato a guardare. Un altro caso continui dubbi sul fatto che io l’amo e che lei non si possa fidare di me perché secondo lei la sto tradendo e sto nascondendo la cosa e diverse volte ha preso la decisione di troncare la nostra relazione , io dal mio canto penso di comportarmi bene pensandola essendo presente comprensivo e facendo piccoli pensieri inaspettati per sorprenderla, ora come ora non so più come comportarmi ed è nata in me una paura di compiere o dire qualsiasi cosa.
Vi ringrazio in Anticipo
Grazie Mille in Anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Matteo, vado subito al sodo nella risposta.
Il problema non è tuo. La tua ragazza ha molte insicurezze e le scarica su di te, ferendoti e creando anche a te innumerevoli insicurezze.
E’inutile comportarsi da ‘buon samaritano’. La cosa che le puoi suggerire è di non prendersela con te per le sue paure e insicurezze, ma di rivolgersi a chi può aiutarla. Tu non puoi farlo, cercando di accontentarla in tutto. In questo modo non è un normale rapporto d’amore, ma un rapporto non paritario, ma Up-Down, vittima-aggressore.
Un saluto. Dott. M. Di Nunzio
Jessica dice
Buongiorno dottore,
Sono una ragazza di 27 anni e sto insieme ad un ragazzo da 2 anni.
Sono stati due anni fantastici senza mai problemi tranne nella sfera intima a causa di un problema fisico mio che ha reso l’intimità molto difficile. Di punto in bianco ho iniziato a chiedermi se fossi davvero attratta da lui e se lo amassi visto la mancanza di intimità fra di noi. Ho iniziato a chiedermelo in maniera talmente insistente da non riuscire a pensare ad altro e da stare veramente male, in quanto non voglio perdere una relazione così importante e ho paura di pentirmene davvero.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Jessica, mi scuso del ritardo di questa risposta.
Il tuo problema fisico crea un ostacolo alla vostra intimità? E’ un problema temporaneo?
Bisogna aspettare la guarigione. I dubbi sulla relazione sono frequenti in molte coppie, ma bisogna imparare a conviverci.
Torneranno tempi belli passati insieme.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Vincenzo dice
Buongiorno dottore sono un ragazzo di 29 anni e l’anno scorso mi hanno diagnosticato il doc.. Il doc per quello che ne sappia è riconoscibile perché la persona sull’intrusività del pensiero riconosce la scarsa sintonia con il pensiero stesso.. Io adesso sto affrontando un periodo di stallo con la mia fidanzata, sento veramente quasi l’esigenza ed il bisogno di fare esperienze nuove e sento la mancanza della vita che facevo quando ero single e questo è veramente un mio bisogno, però sapendo di essere un docker ho paura che è una mia distorsione cognitiva.. Non vorrei lasciare la mia ragazza per una distorsione cognitiva legata al doc.. La ringrazio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Vincenzo, hai perfettamente ragione: non si può lasciare la propria ragazza solo per una distorsione cognitiva.
Semmai hai bisogno di staccarti per un tuo bisogno di esperienze nuove.
Un saluto
Dot. M. Di Nunzio
mariocolantoni@libero.it dice
Buonasera, ho sempre avuto il complesso del naso e ultimamente mi capita spesso che quando sono in un locale mi senta osservato e sento (o mi sembra di sentire?…qui è la questione…) la parola naso e quindi che qualcuno stia sparlando di me. Come devo fare per non rovinarmi ogni volta la serata?
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mario, hai un’ attenzione spasmodica verso una parte del tuo corpo.
Questa è una specie di compulsione che serve a tenere a bada la tua ansia e la tua insicurezza.
Perchè non vai a fare unna chiacchierata con un terapeuta?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Chiara dice
Salve, la ringrazio dell’attenzione ancor prima di cominciare.
Io ho 18 anni (tra due mesetti 19), il mio ragazzo 30 compiuti da poco. Non riesco più ad avere a che fare con persone della mia età, non penso di esserci mai riuscita. Non hanno la mia stessa maturità sotto molti aspetti.
Premetto che io sono in terapia psicoterapeutica da due anni, sono migliorata moltissimo essendo arrivata in terapia in una “situazione d’emergenza” in cui devo dire grazie di essere ancora qui oggi e di aver ritrovato la voglia di vivere, o perlomeno di aver perso la voglia di morire, di impegnarmi per iniziare a vivere e non stare più in una fase di sopravvivenza.
Aggiungo anche che ho sofferto/soffro di fobia dell’abbandono, spesso prima soffrivo di derealizzazione o depersonalizzazione (non ho ancora ben capito la differenza), in breve non mi sentivo nel mio corpo, era come vivere dentro una teca di vetro in cui so che c’è qualcosa la fuori ma c’è comunque qualcosa che mi separa, molte volte mi sentivo fuori dal mio corpo e di guardare la scena come se fossi un’anima che vola nel cielo, e tanto altro che non penso sia importante. Inoltre la mia psicoterapeuta non vuole darmi una diagnosi con un nome specifico (un’etichetta in questo senso), credo che non voglia che io mi fissi sul problema invece di risolverlo in terapia e di centrarmi su come mi sento e su cosa provo e allenarmi in questo, essendo ormai una persona estremamente razionale.
Voglio cominciare dal 2018 in cui ebbi un ragazzo che mi rovinò più di quanto io non lo fossi già, ero in una relazione fin troppo tossica che mi distrusse, tanto che cercai di morire in seguito (avevo pensieri suicida già da anni, ho avuto un infanzia abbastanza particolare per me). Ci lasciammo circa nell’estate 2019 fortunatamente.
Ho cominciato invece la terapia che io fossi già fidanzata con un’altro ragazzo circa nel novembre 2020, ci frequentavamo da 4 mesi circa, con lui inizialmente ho avuto la sicurezza di volerlo per poi svegliarmi il giorno dopo esserci fidanzati e chiedermi se lo amassi davvero, questa storia è finita (fortunatamente) perché io soffrivo di dipendenza affettiva, e in buona parte mi è stato utile per continuare attivamente nella mia terapia. Ci lasciammo ad ottobre 2021. Nel mentre io mi irrigidì sempre di più emotivamente e psicologicamente, avrei rifiutato qualsiasi situazione mi potesse fare provare qualcosa che mi coinvolgesse emotivamente con qualcuno, tanto che cominciai ad avere rapporti sessuali senza un coinvolgimento sentimentale (oggi vedendo le cose da un’altra prospettiva, ritengo che in quel periodo stessi solo mancando di rispetto a me stessa, ma cerco di perdonarmi prendendo in considerazione che era pur sempre il mio modo di sopravvivere e non sapevo prendere le cose in modo diverso). Si starà chiedendo perché le ho raccontato questo, ma è per farle capire meglio come ho cominciato la mia relazione attuale.
Andiamo ad oggi quindi, nel mentre io attuavo questi comportamenti, cominciai a parlare con il mio attuale ragazzo che conobbi nell’estate 2021 ad un corso di arti marziali (ho sempre avuto “amici” maschi fin dall’inizio dell’adolescenza, che erano amici solo per me, dal loro lato c’era sempre altro e questo mi ha sempre ferita) quindi lo ritenni sempre un amico.
Dal lato suo, ovviamente, dopo un po’ non ci fu solo quello, ma lui mi ammise che fin dal primo momento che mi vide notò qualcosa di diverso in me che lo colpì subito. Io ero ancora fidanzata quando lo conobbi e non lo considerai, cominciai a parlarci soltanto dopo essermi lasciata.
Comunque, nei mesi successivi lui cercò sempre di più di avvicinarsi a me, mentre io lo allontanavo, ho sempre avuto parecchia difficoltà a capire cosa provassi e in quel periodo particolarmente ignoravo totalmente la possibile esistenza di un sentimento in me, perché non l’avrei mai voluto. Infine, sapevo che quel ragazzo in me aveva creato qualcosa, stavamo ogni giorno insieme e non mi stancava, litigavamo sempre perché lui insisteva con me e io mi arrabbiavo parecchio (ci furono anche episodi in cui mi baciò e io ci rimasi malissimo, tanto che quasi non ci parlai più e rimasi intere ore a piangere, a causa di certi eventi nella mia vita ho un bruttissimo rapporto con qualsiasi tipo di contatto fisico anche se ora va molto meglio anche sotto questo aspetto), ma ci perdonavamo sempre, non riuscivamo a staccarci nonostante ci facessimo del male per i nostri litigi (io non ero un tipo che litigava così spesso, anzi non litigavo affatto).
In quei mesi non mi resi mai conto di cosa potessi provare per lui, perché ripeto che non l’avrei mai accettato, infatti appena vedevo che ci avvicinavamo io mi allontanavo preventivamente. Infine anche grazie alla terapia, in tutta la difficoltà che provai, gli dissi che si, lo amavo, lo avevo ammesso. Ma avevo continuamente dubbi, li ho sempre avuti, e come sempre si cominciarono a crearne sempre di più, che già avevo avuto in quella precedente.
“E se adesso rovinassi tutto? E se non lo amassi davvero? E se invece non lo amassi abbastanza? Magari potrei tradirlo, ho così tanta paura che possa accadere. E se mi piacesse un altro? O un’altra? E se fossi bisex?” Ecco, ho cominciato a fissarmi con una persona in particolare, questo pensiero si venne a formare nella prima relazione del 2018. Un mio compagno di classe, che probabilmente idealizzai già ai tempi, mi entrò nella testa ogni volta che avevo una relazione importante e se ne andò via ogni volta che mi lasciavo da queste relazioni importanti.
Ora che sono di nuovo fidanzata, in una relazione per me molto importante, mi sembra di non dare il giusto valore a quello che vivo con il ragazzo attuale, che da quando ci siamo fidanzati è sempre stato stupendo, ma anche prima lo era se non fosse stato per i litigi. Ho davvero tutto quello che potrei volere con lui, un ragazzo che mi da finalmente attenzioni, che si preoccupa per me, che non mi lascia da sola, che dimostra davvero di amarmi. Ma ho sempre qualcosa che mi blocca, non riesco a godermi nulla. Ci sono sempre i pensieri come “E se io stessi con lui solo perché non voglio più sentirmi da sola? E se cercassi solo di riempire il vuoto che sento? Magari sto finendo di nuovo in una dipendenza affettiva. E magari mi piace anche quell’altro, o quell’altra persona ancora. Magari lo sto solo usando per sentirmi meglio, perché mi da sicurezza, perché so che ci sarà sempre e non voglio sentirmi di nuovo abbandonata come sempre. Magari mi sono solo convinta che lo amo e non è così, può essere che mi sono auto-convinta perché non volevo sentirmi in colpa di non amarlo essendo che ho avuto questi dubbi fin dall’inizio, anche da prima. E invece forse cerco solo di riscattarmi, di cercare di fare funzionare tutto questo per non sentirmi inutile, per non sentire di essere di nuovo delusa da me stessa e non vedere di nuovo qualcuno che se ne va, forse lo faccio perché voglio sentirmi abbastanza e non lo so… Tanto altro”, a volte mi perdo anche in tutta queste supposizioni e cose che sento come reali, e non so mi sembra sempre che tutto si spenga, mi rinchiudo e non riesco più a sentire nulla, mi alterno tra momenti in cui sono sicura di quello che provo, momenti in cui sono sicura di non provare nulla e altri in cui dubito fortemente. In alcuni momenti credo proprio alle mie paure, soprattutto che io non lo abbia mai amato perché ho avuto dubbi fin da prima che ci fidanzassimo, o che lo faccia per riscattarmi o riempire dei vuoti personali, non riesco mai a distinguere la realtà da quello che c’è nella mia testa. Non riesco a distinguere i miei reali sentimenti da quelli che sono dovuti a delle disfunzioni personali. Il problema è che mi chiedo cosa mi possa mancare, ma non lo capisco, ho la paura a bloccarmi e sinceramente non so cos’altro, forse ho delle aspettative irreali per cercare di arrivare alla perfezione come mi capita con tanti altri campi nella mia vita, a volte penso anche che sia lui a non andare bene e che abbia qualcosa che non mi piace o non sia abbastanza per me, a volte credo che noi non siamo fatti per stare insieme, che non dovremmo proprio e che ognuno di noi merita altro, non so bene come descrivere questa sensazione ma semplicemente non dovremmo stare insieme. Non riesco a vivermi nulla e ho paura che tutto questo possa finire. A volte sono già convinta che tutto questo sia già finito, che a volte non è nemmeno mai iniziato e mi accascio su questa convinzione, credendo che ormai sia così e non posso farci più nulla, che devo arrendermi e non posso forzarmi ad amarlo. Ma io non voglio credere che io non lo ami. Non voglio credere mi sono soltanto illusa di amarlo, e ho mentito a me stessa e a lui, e mi dispiace tantissimo semmai fosse così, mi sentirei di aver rovinato l’ennesima cosa che poteva andare bene e mi viene da piangere, altre volte non sento semplicemente nulla o sento solo un dispiacere, sento la delusione verso l’ennesima cosa che non è andata bene. So che con lui io sono solo cambiata in meglio, da quando c’è lui ho saputo affrontare tante cose in modo migliore, ho smesso di fumare, di bere, riesco a ragionare meglio, mi rende davvero una persona migliore e ci aiutiamo a vicenda, ci miglioriamo l’un l’altro e ci dimostriamo quanto ci amiamo (o almeno io ci provo). Non voglio dover perdere tutto questo, voglio apprezzarlo e amarlo, perché non dovrei riuscire ad amarlo? Io sto bene con lui, mi sento felice e non so… Mi viene solo da piangere, mi chiedo perché tutto questo non possa andare bene o se sia solo io che mi forzo ad amare una persona che non amo.
Chiara dice
Aggiungo che sto con lui da 4 mesi, dai primi di Aprile precisamente. E riguardo al periodo particolare che ebbi prima di fidanzarci, con lui non riuscivo proprio ad avere “rapporti senza sentimenti”, mi sentivo male anche solo al pensiero, mi sentivo in colpa e cominciavo a tremare, ci stavo proprio male al pensiero di usarlo in quella maniera
perché sapevo che era di buon cuore e non se lo meritava. Non riuscivo proprio, non era perché non mi piacesse esteticamente (anche se così era in quei mesi, ora in realtà mi piace un sacco), è che proprio non ci sarei mai riuscita con lui. Ci riuscì solo forse un mesetto prima di metterci ufficialmente insieme, anche se non riuscivo ancora ad ammette che lui mi piacesse, che lo amassi. Mi sembra proprio di aver paura di amare qualcuno, proprio non riesco. Non so, non lo capisco, non capisco più nulla.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Sono impossibilitato a rispondere a messaggi molto lunghi. Si prega di limitarsi ad una ventina di righe. Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Causa impegni e mancanza di tempo, non sono graditi messaggi molto lunghi.
Dott. M. Di Nunzio
Virginia dice
Salve dottore, le avevo già scritto verso marzo per raccontarle la mia situazione. Ho 20 anni e sto con un ragazzo della mia stessa età da quasi 3 anni…lui è il mio primo amore, la persona che più amo e che più voglio rendere felice. Il primo episodio risale a gennaio, quando in seguito a un discorso più serio sul nostro futuro mi posi la domanda “e se un giorno smettessi di amarlo? E se invece, visto che mi faccio tutte queste domande, già adesso il mio sentimento è cambiato?” Da lì è iniziato tutto e parlandone con lui abbiamo avuto un momento di “crisi” perché lui era ovviamente rimasto male delle mie parole, ma abbiamo recuperato nel giro di qualche giorno. Da allora alterno dei periodi in cui sto bene al punto di credere che sia finito tutto, a periodi in cui queste domande dolorose tornano. La cosa che mi incoraggia un po’ è che per fortuna quando sto con lui riesco a non compromettere il nostro tempo insieme, anche se talvolta le ossessioni tornano nel momento in cui se ne va. Nell’ultimo periodo comunque sono nate in me altri tipi di ossessioni: ho pensato di poter essere omosessuale dopo aver guardato per caso un video di alcune ragazze lesbiche che raccontavano la loro testimonianza, nonostante non abbia mai avuto e non abbia tuttora alcun tipo di attrazione verso il mio stesso sesso. Negli ultimi giorni ho pensato invece che mi potesse piacere un amico in comune a me e al mio ragazzo, in seguito a un suo complimento, nonostante non abbia mai avuto attrazione nei suoi confronti. Volevo chiederle in un doc da relazione (che non mi è stato diagnosticato, ma in cui mi rivedo sotto molti aspetti) sono normali anche pensieri di questo genere? Nonostante riconosca l’assurdità di questi pensieri, mi fanno soffrire molto e mi sento molto in colpa nei confronti del mio ragazzo. Con lui va tutto bene, abbiamo anche prenotato per le vacanze in questi giorni e ne sono molto felice, ma la mia testa a volte mette in dubbio tutto. Cosa mi consiglia di fare? Grazie in anticipo e un saluto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Virginia, chiedo scusa del ritardo della risposta.
Non è possibile fare una diagnosi da queste poche informazioni, ma visto che hai più di uno, è senz’ altro
disturbo ossessivo.
Il Doc relazionale è un forma di insicurezza e dubbi sulla relazione affettiva che si sta vivendo. Il disturbo
ossessivo colpisce sempre nelle cose a cui teniamo di più. Non bisogna tener conto del contenuto del Doc, non è un atto di accusa,
che non va bene la tua relazione o non va bene il tuo ragazzo. Il Doc è un sintomo. Anche se questo crea molta sofferenza e vorremmo liberarci,
questo sintomo è necessario per via di un problema che è dentro di noi. Questo problema può essere la tua insicurezza, l’educazione
ricevuta, il carattere dei genitori. Ad esempio, il Doc si manifesta come una rappresentazione di genitori ansiosi, insicuri, musoni
ricattatori, ecc. Il Doc allora si comporta mettendo in allarme: ” Attenta a quello che fai.
Sei sicura di questa tua relazione? Sei proprio sicura di questa persona? E se sbagli e ti rovini la vita? Io non mi fido di te…” Ecc.
Insomma dubbi interiorizzati provenienti dalla storia passata. Tante volte il Doc relazionale è accompagnato dal Doc omosessuale, dove
l’uno rafforza il dubbio dell’ altro. ” Non ti piace il tuo ragazzo? Non ti piacciono gli uomini? Non è che sei lesbica?”
La terapia della coerenza aiuta a dipanare questa complicata matassa, non combatte i sintomi, ma se ne serve per risalire
allo schema profondo, alla informazione memorizzata che ha bisogno di quel sintomo.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
“
Letizia dice
Buongiorno dottore, sono una ragazza di 22 anni ed ho una relazione da 5 mesi con un ragazzo di 26. Quando ci siamo visti per la prima volta, da subito c’è stata attrazione fisica e al quarto appuntamento si è dichiarato, io ero felicissima non mi sembrava vero, anche perchè in amore non sono mai stata fortunata. Nel 2018 sono stata lasciata dal mio ragazzo (18 anni io 19 lui) dopo 5 mesi poichè non era pronto per una storia seria mentre io sì. Ero sempre all’ultimo posto, non mi faceva sentire importante ed ultimamente anche quando si usciva lui preferiva in gruppo invece che noi due soli e io soffrivo moltissimo perchè ero innamorata. Mi ha quindi lasciato , sono stata malissimo. Mi sono comunque ripresa e ho conosciuto altri ragazzi, ma non ne sono rimasta colpita e non sono andata oltre la prima uscita. Con il mio attuale ragazzo ho sentito la scintilla appena lo vidi; lui è completamente diverso dal mio ex: con lui sto da Dio, ricevo molte attenzioni, è presente, mi sostiene nei momenti di difficoltà, mi fa molti complimenti, mi ripete di continuo che mi vuole tantissimo bene , che sono bellissima che sono ciò che ha sempre desiderato e che vuole una storia seria con me. Tutto perfetto se non fosse per qualche dubbio che ho: con il precedente ragazzo mi sono innamorata subito (anche se era un amore a senso unico) e non avevo alcun dubbio, adesso che ho quello che ho sempre desiderato mi faccio tantissime paranoie: “ma sono innamorata o è solo affetto?” “Se mi facio questa domanda significa che non lo sono” Premetto che questi dubbi mi vengono quando sono da sola perchè quando sto con lui sto benissimo e vorrei che non andasse via, ho voglia di baciarlo, coccolarlo, prenderlo in giro e confidarmi perchè lui è anche il mio migliore amico e quando non c’è mi manca. Però ho questi dubbi che mi tormentano; il non capire se sono innamorata o è semplicemente affetto mi fa stare malissimo perchè non voglio perderlo assolutamente. Cerco ogni giorno rassicurazioni su Internet (e proprio per questo ho trovato questa pagina) mi interrogo sui miei sentimenti cercando di trovare una conferma, ho attacchi di pianto (che si verificati anche alla vigilia della maturità) in quanto sono una ragazza molto ansiosa, a tratti insicura, che tende ad essere perfetta e che vuole avere tutto sotto controllo. Ho parlato di questa situazione anche alla mia migliore amica: qualche volta esce con noi e mi ha detto che mi vede innamoratissima, che mi brillano gli occhi quando lo vedo e che il fatto di non essere abituata ad avere così tante attenzioni mi fa nascere questi dubbi. Ci sono giorni in cui questi dubbi sono più leggeri altri no, vorrei che sparissero e che mi facessero vivere la mia relazione. Questa sta influendo anche nello studio, non riesco a concentrarmi e a studiare serenamente perchè ho sempre questo pallino fisso. Spero vivamente che sia tutto nella mia testa, la prego mi aiuti!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Letizia, rispondo a questo tuo lungo messaggio.
Stai vivendo il rapporto con ansia e sofferenza. Sei molto innamorata e senti che ‘non dovresti avere questi dubbi!’
Hai scritto: “…mi interrogo sui miei sentimenti cercando di trovare una conferma, ho attacchi di pianto
(che si verificati anche alla vigilia della maturità) in quanto sono una ragazza molto ansiosa, a tratti insicura,
che tende ad essere perfetta e che vuole avere tutto sotto controllo…”.
Non pensi che sia questo il problema? L’ansia, la perfezione e la necessità di avere tutto sotto controllo alimentano i dubbi e
le insicurezze. Devi accettarti così come sei e dirti che è normale come sta procedendo questo tuo rapporto affettivo.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Julia dice
Buon pomeriggio dottore,
ho 33 anni, le scrivo perché non so darmi pace riguardo ai pensieri sul mio futuro e soprattutto continuo a pormi domande a cui non trovo risposta perché essendo convinta che qualsiasi stato emotivo sia suscettibile a continui cambiamenti non riesco a definire come “realmente” sto. Il mio problema più grande al momento è che ho paura di aver sbagliato a lasciare il mio ragazzo. Lui ed io siamo stati insieme per 5 anni e mezzo, con alti e bassi, una crisi che sfociò in una separazione di molti mesi e la mia ultima crisi che mi ha portato a lasciarlo. entrambi ci siamo sempre definiti molto innamorati l’uno dell’altro e convinti di avere trovato “LA” persona. Durante la crisi di 3 anni fa ormai fu lui ad avere dubbi sull’amore nei miei confronti e io non potendo sopportare la cosa mi allontanai. Rimanemmo separati molti mesi in cui però continuavamo a tenerci in contatto, ma lui ebbe un frequentazione che però mi confessò solo quando tornammo nuovamente insieme. Per me, quella sua frequentazione, creò una crepa profondissima e da lì cominciai a covare rancore nei suoi confronti, nonostante lo amassi. Nei successivi 2/3 anni riacquistai la fiducia nei suoi confronti, ma ebbi dei momenti molto tesi a causa del coronavirus (sono infermiera) e del fatto che mi iscrissi ad un corso di specializzazione quindi studio impegnativo. Verso gli ultimi mesi dell’anno scorso quando le cose tra noi andavano molto bene cominciai a pormi mille domande sulla nostra storia, su quello che aveva fatto, sul mio amore nei suoi confronti, sul volere figli, sul fatto che fosse lui la persona per tutta la vita.. mi ossessionai a tal punto da volermene separare. Ci allontanammo per forse un mese, sempre con contatti e alla fine ci riprovammo. Io però non ero convinta perché continuavo ad avere gli stessi rimuginii asfissianti cosi lo lasciai definitivamente. Ora è passato un mese senza sapere più nulla di lui.. sento di essere nuovamente lucida e riesco a rivedere il futuro con lui, mi sembra di essere uscita da quella bolla di negatività in cui mi ero imbattuta mesi fa per cui poi sono andata “in palla”. Ho moltissima paura di sbagliare nella vita e questa terribile smania di voler accontentare tutti… il mio cuore mi dice di voler tornare con lui, di essere pronta, ma poi tutte le domande che il mio cervello produce non mi fanno “agire”. All’inizio credevo di avere smarrito l’amore nei suoi confronti, di aver cambiato prospettive di vita..ma mi sembra di rendermi conto che in realtà ho solo una gran paura di sbagliare e di essere ancora ferita così ho allontanato lui di modo da precludermi eventuali altri dolori (che chi l’ha detto che ci saranno), ma anche altrettante, forse più gioie…. Io stessa non riesco a trovare un filo logico e cerco rassicurazioni un po’ ovunque per capire se col confronto riesco a schiarirmi le idee. A volte inoltre cerco di minimizzare tutti i miei pensieri, ma senza particolare risultato.
Vorrei avere un parere esterno su questi miei pensieri, sulla loro fondatezza o “normalità”. Aggiungo inoltre che su tutti gli altri aspetti della vita mi ritengo funzionale, da sola ho il pieno controllo di ciò che voglio e non voglio e sono performante..è solo sul piano affettivo che mi sento senza basi forti e alla deriva.
La ringrazio dell’attenzione
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Julia, rispondo con ritardo a questa tua lunga lettera.
Innanzitutto tieni a precisare che in tanti aspetti della vita sei funzionale, hai performance e hai pieno controllo
di quello che desideri. L’ unica area deficitaria è quella affettiva.
In effetti tutti questi andirivieni nella relazione col tuo compagno non ti rendono la vita facile.
Dubbi, insicurezze e paura di sbagliare è tipico del Doc relazionale. Non è possibile fare una diagnosi precisa, però
sembra essere proprio questo tipo di disturbo ossessivo.
Hai scritto: ” Ho moltissima paura di sbagliare nella vita e questa terribile smania di voler accontentare tutti… il mio cuore mi dice di voler tornare con lui, di essere pronta, ma poi tutte le domande che il mio cervello produce non mi fanno “agire”…”
In questa modalità di vita ti sarà possibile realizzare ben poco affettivamente, per questo ti consiglio di mettere mano al problema e rivolgerti
ad un terapeuta. Potrai scoprire il motivo recondito delle tue insicurezze e dei tuoi dubbi che ti invadono quando torni a vivere col tuo compagno.
Va bene? Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giuseppina foschi dice
Buongiorno dottore sto da due anni insieme ad un uomo di 46, io ne ho 57, all’inizio lui mi ha corteggiato tantissimo perché io non lo volevo vista la differenza di età, poi ci siamo messi insieme. Io ho in figlio di 36 anni e lui di sei. All’inixio io ero felicissima, lui mi corteggiava in continuazione e mandava messaggi tutto il giorno, ovvismente con l’avanzate della relazione questo è andato un po scemando e all’improvviso io ho iniziato ad avere dubbi, se non mi scrive o non mi chiama a tale ora nvuol dire che si è stancato… Voglio continuamerassicurazioni del suo amore , gli dico che tanto prima o poi mi lascia, ho paura di avere questo disturbo e di rovinare tutto. La noatra storia è molto bella ed io rovinero tutto. Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Giuseppina, rispondo, purtroppo, come sempre in ritardo.
Dico subito che non si tratta di un Doc relazionale, per lo meno in base alle informazioni che hai scritto.
Il tuo disagio è dovuto alla tua insicurezza e al fatto che dai tanta importanza a questa relazione affettiva.
E’ normale tenere a tutto questo, il rapporto ti gratifica e soddisfa un tuo grande bisogno, ma non deve essere una cosa ossessiva e
costrittiva. Hai scritto:” …gli dico che tanto prima o poi mi lascia, ho paura di avere questo disturbo e di rovinare tutto.
La nostra storia è molto bella ed io rovinerò tutto”.
Sei pessimista e tendi a catastrofizzare le cose. Perchè ti fasci la testa prima di cadere? Perchè preoccuparsi?
Vivi la tua vita oggi! Goditi questa storia, senza pensare a cose negative. In questo modo le attrai.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marta dice
Buongiorno dottore,
Ho 30 anni e sto insieme al mio compagno ormai da 10 anni. Lui e’ affetto da DOC e ha iniziato la psicoterapia nel corso della nostra relazione, e per tanti aspetti ne ha migliorato nettamente la sua/nostra qualita’ di vita. Ci sono stati dei momenti difficili e di ricaduta, ma la nostra relazione e’ sempre stata molto basata sulla cura uno dell’altro – anche come una dinamica magari non tanto sana inquanto impattava direttamente la relazione in se’ con le pretese e sensi di colpa. La principale caratteristica che ci ha sempre unito e’ stata la fiducia, complecita’ e condivisione quase come in un rapporto freternale. In questi ultimi mesi abbiamo passato per una difficile crisi, dove so di averne parte nel non accertarlo del tutto, le sue problematiche, dubbi continui, mancata nozione della realta’… ho sempre creduto di accertarlo e far tantissimo per lui, magari non completamente, perche’ ho sempre la speranza che migliori. Siccome siamo due persone sensibili, questo a portato ad una cascata di disaggi pesanti e lontananza conseguente, e al forte pensiero di non stare con la persona giusta e ecc. Lui ha progettato su una terza persona il nostro rapporto modificato da tutte le parte che gli deludevano – quindi rendendolo perfetto, oppure si e’ innamorato ma lo ritiene fermamente di no. Questa ragazza, una collega di lavoro con cui ha flertato per mesi, si e’ innamorata di lui e insistito nello stare insieme, ma lui l’ha allontanata con la giustifica che mi amava e voleva mettercela tutta con me. E per settimane cosi’ e’ stato, il nostro rapporto ha migliorato, ha ricominciato a ricercarmi ed io ad aprirmi sui miei sentimenti nei suoi confronti. Un giorno come un’altro pero’, e’ andato a casa di questa collega e mi ha tradito in modo che non potressi non scoprire – non e’ tornato a casa quella sera. Questo li ha comportato notevole disturbo, inquanto e’ molto inquetato e disperato nel pensare cosa ha fatto, e a momenti rifiuta la verita’ rielaborandola come avrebbe voluto che fossi acaduto in una tentativa di convincersi. Adesso mi ritrovo a chidermi se ha fatto quello che ha fatto per un suo disturbo di personalita’ (ne e’ assolumante mortificato) oppure perche’ come un atto di sollievo della responsabilita’ nel finire una relazione che ci stava facendo del male. Ha detto che questo accaduto li ha fatto aprire gli occhi da una serie di dinamiche che vuole rompere e che vuole stare assolutamente con me, pero’ sinceramente sono molto confusa nel come interpretare tutto questo, specialmente questo tradimento cosi’ bruttale, con la pretesa che lui e’ una persona molto collegata al morale, molte volte collegata alla sua DOC.
La ringrazio in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marta, mi sembra che vuoi troppo per il tuo ragazzo. Ti preoccupi del suo Doc e dei suoi problemi di personalità.
Nonostante tutti i tuoi sforzi non ti senti ripagata, anzi accetti tutto, anche il suo tradimento.
Insomma ti preoccupi troppo per lui, mettendo in secondo piano te stessa.
Nascondersi dietro un dito per non vedere in faccia la realtà, non risolve la tua ansia.
Rispetta te stessa e pretendi rispetto, senza fare la crocerossina.
Tu dici che lui ha un Doc? Tu non puoi fare nulla, se non consigliarlo di farsi aiutare.
Poi decidi di conseguenza.
Va bene? E’ difficile?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Pietro dice
Salve dottore,sono un ragazzo di 28 anni che soffre di doc..mi è stato diagnosticato da più specialisti visto che ne ho cambiati più di uno in preda al dubbio se fosse il medico giusto..due anni fa lasciai la mia ex ragazza perché stando da qualche anno fuori regione ..mi deprimo di più e quindi il doc diventa più intenso…da un giorno all altro credevo di non amare più la ragazza..sensi di colpa..non mangiavo più..avevo visto una ragazza bella e quindi piacendo credevo che non amassi più la ragazza..in tutto siamo stati 5 anni e l ho amata sin dal primo giorno..la lasciai in preda al panico e subito mi senti meglio.. poi ebbi il dubbio se avessi fatto la scelta giusta o sbagliata..andai di nuovo dallo psichiatra che mi disse che sbagliai perché ho creduto al doc..e questo problema è molto comune..intanto la mia ex non mi volle più.. e vabbe ho continuato la mia vita fino a quando ho conosciuto una nuova ragazza..siamo usciti 4 volte insieme e subito mi è piaciuta.. ora sono tornato di nuovo a lavoro fuori regione ed ecco che ho il dubbio se mi piace ..se la potrei amare ecc.. se gli mando un cuore o gli dico qualcosa di bello..mi viene l ansia ..come se qualcuno mi dicesse che sto mentendo..addirittura non la vedo più bella come prima..il mio medico mi ha detto che è il doc..ma io ho paura che nin e lui ma che non mi può piacere..anche se so che è una ragazza perfetta per me..cosa mi consiglia di fare? È vero che il doc ti distoglie la realtà?infine come faccio a capire sapere se mi piace?la.sera mi sento meglio e so che mi piace..infine le.volevo dire che il doc in passato mi ha colpito molte più volte su vari argomenti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Pietro, non hai mai fatto una cura completa per questo tuo disturbo ossessivo, vero?
Hai scritto: ” le volevo dire che il doc in passato mi ha colpito molte più volte su vari argomenti…”
Si denota grande insicurezza, su questa si costruiscono
tutti i dubbi e le incertezze.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Gabrielina dice
Salve dottore,
Sono una ragazza di 26 anni che ha avuto tante relazioni. Tutte vissute in maniera molto intensa e sempre finite male. L’ultima e´ finita proprio perche’ io mi facevo mille domande e sono arrivata alla conclusione che non fosse il ragazzo della mia vita. Pensavo sempre che non fosse abbastanza bello, abbastanza intraprendente ecc… Era diventato un pensiero martellante. Adesso sto con un ragazzo da quasi un anno in cui abbiamo sviluppato un forte sentimento. Quasi da subito ho pensato che fosse quello giusto e lui l’ ha pensato di me… stesse passioni, stesse prospettive di vita. Poi abbiamo affrontato un periodo molto turbolento per una questione che riguardava me in prima persona. Tra me e me, ho iniziato a dargli la colpa per aver gestito male questa situazione e aver generato in me uno stato d’ansia non da poco. Mi sono sentita come se non avesse rispettato le mie volonta e i miei tempi. A questo adesso si aggiunge che litighiamo spesso perche’ lui non rispetta gli impegni che prendiamo e facciamo sempre quello che vuole fare lui, mentre per quello che voglio fare io ci sono sempre scuse last minute. Io litigando lo tratto male e la situazione non fa che peggiorare drasticamente. Ho paura che mi stiano nascendo dei dubbi sulla nostra relazione. Rinasce la domanda martellante “come faccio a sapere se e’ quello giusto? Come faccio a sapere se saremo felici in futuro?”. Vorrei solo vivere con serenita la relazione.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Gabrielina = Paola- Ho già risposto.
Paola dice
Salve dottore,
Sono una ragazza di 26 anni che ha avuto tante relazioni. Tutte vissute in maniera molto intensa e sempre finite male. L’ultima e´ finita proprio perche’ io mi facevo mille domande e sono arrivata alla conclusione che non fosse il ragazzo della mia vita. Pensavo sempre che non fosse abbastanza bello, abbastanza intraprendente ecc… Era diventato un pensiero martellante. Adesso sto con un ragazzo da quasi un anno in cui abbiamo sviluppato un forte sentimento. Quasi da subito ho pensato che fosse quello giusto e lui l’ ha pensato di me… stesse passioni, stesse prospettive di vita. Poi abbiamo affrontato un periodo molto turbolento per una questione che riguardava me in prima persona. Tra me e me, ho iniziato a dargli la colpa per aver gestito male questa situazione e aver generato in me uno stato d’ansia non da poco. Mi sono sentita come se non avesse rispettato le mie volonta e i miei tempi. A questo adesso si aggiunge che litighiamo spesso perche’ lui non rispetta gli impegni che prendiamo e facciamo sempre quello che vuole fare lui, mentre per quello che voglio fare io ci sono sempre scuse last minute. Io litigando lo tratto male e la situazione non fa che peggiorare drasticamente. Ho paura che mi stiano nascendo dei dubbi sulla nostra relazione. Rinasce la domanda martellante “come faccio a sapere se e’ quello giusto? Come faccio a sapere se saremo felici in futuro?”. Vorrei solo vivere con serenita la relazione.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Paola, hai dei dubbi sul tuo rapporto affettivo e ti fai domande sul futuro, vero?
Ma come si fa a sapere in anticipo come andranno le cose in futuro? Bisogna vivere il presente,
per costruire bene il futuro. Devi trovare risposte valide all’ interrogativo “come faccio a sapere se e’ quello giusto?”
Tu sai sui tuoi sentimenti. Vale la pena investire sentimenti su questo ragazzo?
Alti e bassi ci sono in ogni rapporto. Possono essere anche crisi passeggiere.
Elimina quei punti interrogativi sul futuro e vivrai con serenità la relazione.
Un saluto Dott. M. Di Nunzio
Virginia dice
Salve dottore, le scrivo perché da circa un mese e mezzo non riesco più a vivere serenamente la mia relazione, la cosa a cui tengo di più. Ho 20 anni e sto con un mio coetaneo da 2 anni e mezzo. Siamo sempre stati bene insieme, lui è fantastico e unico per me, mai in tutto questo tempo ho messo in discussione i miei sentimenti e nemmeno i suoi nei miei confronti, la nostra la vedo come una specie di favola. Una sera di circa due mesi fa abbiamo affrontato un discorso in cui lui mi ha detto che lui vorrebbe che fossi io la ragazza della sua vita, cosa che voglio anch’io, solo che essendoci messi insieme a 18 anni, quindi essendo ancora piccoli, è difficile dire se sarà per sempre (anche se in realtà ogni coppia non lo sa) e io li per lì ho dato ragione al suo discorso reputandolo uno dei discorsi un po’ più seri che affrontiamo ogni tanto. Dopo qualche giorno ho provato tristezza ripensando a questo discorso perché non vorrei mai che finisse, per poi dopo altri giorni ancora iniziare a pormi delle domande: “e se un giorno non mi amasse più? E se invece non lo amassi più io? Ma non è che se mi faccio queste domande vuol dire che già sta cambiando qualcosa dentro di me?” Da lì è iniziato tutto, e non riuscendo a tenergli nascoste le cose, soprattutto quelle che mi fanno stare male, gliene ho parlato e lui è rimasto molto ferito da questa cosa e io sono come morta dentro vedendolo stare male. Dopo qualche giorno le cose si sono piano piano sistemate e adesso è tutto tranquillo anche se quella è stata la settimana più brutta della mia vita e tutt’ora mi sento terribilmente in colpa. Tuttavia questi pensieri si ripresentano ed è come se volessero ingannarmi di fronte ai fatti. Infatti a causa di questi brutti pensieri vivo molta ansia e angoscia, che se ne vanno solo quando sono con lui: non noto cambiamenti, c’è sempre la stessa complicità, attrazione fisica, passione, parliamo e ridiamo molto insieme, insomma va tutto bene e non noto cambiamenti in negativo, ma nemmeno tutto questo riesce a togliermi del tutto queste paranoie. Secondo lei potrebbe essere doc da relazione? Cosa mi consiglia di fare?
Grazie mille in anticipo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Virginia, rispondo al quesito che hai posto:
“…c’è sempre la stessa complicità, attrazione fisica, passione,
parliamo e ridiamo molto insieme, insomma va tutto bene e non noto cambiamenti in negativo, ma nemmeno tutto
questo riesce a togliermi del tutto queste paranoie. Secondo lei potrebbe essere doc da relazione?…”
In ogni relazione affettiva ci sono alti e bassi, momenti in cui siamo innamoratissimi e altri che lo siamo meno.
In ogni coppia c’è dubbio e insicurezza del futuro. Queste funzionano perchè non vanno a pensare a certe cose. Non ci si ossessiona per
trovare per forza delle risposte che non si possono avere.
Non è meglio vivere serenamente la relazione, senza porsi tanti interrogativi?
Cerca di non preoccuparti per quei dubbi. Bisogna imparare a vivere e convivere con le insicurezze.
L’intolleranza al dubbio è uno dei sintomi del Doc. Se mancano altri sintomi, come un passato tumultuoso, perfezionismo,
modalità ‘tutto o niente’e una personalità ossessiva, allora non è DOC.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Jennifer dice
Sono Jennifer, una ragazza di 21 anni. Oggi sono capitata per caso sul suo sito e ho letto l’articolo sul DOC da relazione e purtroppo mi ci sono rivista molto, pur non essendo nella posizione di autodiagnosticarmi un disturbo.
Ho recentemente conosciuto un ragazzo e spesso mi capita di pensare se effettivamente mi sto “sentendo come mi dovrei sentire” quando sono con lui, mi chiedo se dovrei avere le farfalle nello stomaco di cui tutti parlano, mi chiedo in continuazione se dovrei provare qualcosa di più, e mi facci continui dubbi, e non é neanche il priml ragazzo con cui mi capitano questi pensieri. Il punto é che io sto bene con lui, ridiamo, scherziamo, é dolce, quando però questi pensieri prendono il sopravvento mi incupisco e inizio a dubitare dei sentimenti e di tutto, é come se avessi una concezione di amore in testa che magari non riesco a realizzare, magari lo idealizzo?
A tratti riesco a restare a mente lucida e dire che effettivamente quella che ho nella mia testa é una visione idealizzata di amore, a volte mi viene più difficile e non riesco a godermi le relazioni a pieno.
So che ovviamente lei non potrà diagnosticarmi nulla non conoscendomi, ma le chiederei se avesse qualche consiglio per affrontare meglio la questione ed evitare che questi pensieri rovinino dei bei momenti che sto passando.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Jennifer, vengo a rispondere al tuo messaggio. Come hai detto giustamente, è difficile diagnosticare qualcosa senza un approfondimento
della personalità.
Potrebbe essere un Doc perchè hai scritto che anche in altre relazioni passate è successo la stessa cosa.
Inoltre la tua valutazione della ‘mancanza delle farfalle allo stomaco’,
“mi chiedo in continuazione se dovrei provare qualcosa di più“, ” e mi faccio continui dubbi”,
” é come se avessi una concezione di amore in testa che magari non riesco a realizzare, magari lo idealizzo…”,
“nella mia testa é una visione idealizzata di amore, a volte mi viene più difficile e non riesco a godermi le relazioni a pieno…”
sono tutte sfaccettature di Doc relazionale.
Il consiglio è quello di non dare retta a queste insicurezze e queste richieste che il Doc ti pretende.
Non dare retta e non sentirti in dovere di rispondere.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marta dice
Buongiorno dottore, credo proprio di soffrire di questo disturbo e non so come uscirne.
Sto con il mio fidanzato da tre anni, ho 20 anni e per me è stato il primo e il solo. E’ da quasi un anno che periodicamente si presenta il solito problema “lo amo? Provo attrazione per altri ragazzi? Perché ? Dovrebbe essere così o non sono innamorata? Se ci passassi la vita assieme avrei la vita perfetta ma è ciò che voglio? Perché non l’ho conosciuto dopo?”
Devo dire che lui come ragazzo è perfetto: bello, simpatico, intelligente, ridiamo molto assieme e adoriamo le coccole.
Questo problema è da un po’ che sta influenzando anche la vita sessuale: lui è bravo, sa come prendermi ecc, però io spesso non ho voglia, non provo attrazione che vada oltre quella affettiva anche se in realtà poi quando lo facciamo mi piace. Non lo so mi fa paura l’idea di avere una persona per la vita. Ma al tempo stesso mi mancherebbe stare senza di lui perché come ho detto mi ci trovo da dio, è il mio migliore amico.
Ciò che vorrei sarebbe poter vivere un po’ di tempo da sola… e poi tornare con lui ed averci dei figli, ma ovviamente so che è impossibile e che la vita non funziona così. Il problema è che ho paura di pentirmi di qualsiasi scelta: sia dello stare assieme e tirarla per le lunghe e magari avere rimpianti a 40 anni, sia del mollarlo e poi scoprire che stavo bene e ho fatto tutto per colpa della mia testa.
Più che altro io so che è innamoratissimo e non voglio che stia male per un qualcosa che molto probabilmente è solo un mio capriccio e un problema della mia testa.
Quindi ….. che faccio?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marta, stai soffrendo perchè non sopporti queste ansie nel tuo rapporto, Vero?
Sei intollerante al dubbio e vorresti solo sicurezza, senza paure di sbagliare, paure di non fare bene,
dubbi sul futuro della tua relazione, ecc.
Tutti abbiamo dei dubbi. Spesso abbiamo delle insicurezze sul nostro rapporto affettivo, ma non ci fossilizziamo
su questo. La vita affettiva ha alti e bassi. Il futuro non lo conosce nessuno. La nostra vita è così.
Ma tu vuoi sicurezza, vero? Non pensi che è proprio questo il problema?
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Anna166 dice
Salve dottore, sono una ragazza di 21 anni fidanzata da 7 anni, da sempre ho vissuto questa relazione in maniera molto ” strana”.
Ho sempre avuto dubbi se stessi facendo o meno la cosa giusta, se fosse o meno la persona giusta, se rispecchiasse i miei canoni e soprattutto se il mio sentimento fosse amore o semplice abitudine. Non a caso, più volte ho deciso di interrompere la relazione però alla fine ci sono sempre tornata insieme. Tutte le volte in cui ci siamo lasciati, se lui un giorno non si faceva sentire la cosa mi dava estremamente fastidio sebbene sembravo ferma nell’idea di non volerci più tornare insieme.
Inoltre ho sempre avuto un atteggiamento da comandante nella relazione, provando fastidio per ogni singola cosa,come per esempio, che lui chattasse con un amico, che avesse social, che andasse a fare una partita di calcio, che uscisse con un amico per prendere un caffè o semplicemente che lui giocasse alla play magari interagendo con altri giocatori di sesso femminile. Mentre io, al contrario, ho sempre preteso di fare tutto ciò che mi passasse per la testa. Negli ultimi due anni la situazione è peggiorata perché non ho minimamente più fiducia di lui, non credo a nulla di ciò che dice mettendo in dubbio tutto, e non riuscendo più a vivere bene nemmeno io. Ormai faccio attenzione a tutto ciò che fa e dice
Quando non ci vediamo e non stiamo insieme io sono arrivata al punto di snobbarlo, non rispondendo a messaggi, trattandolo male oppure lasciarlo e solo quando stiamo insieme riesco a rilassarmi e stare tranquilla e a trascorrere momenti sereni. Ma come già detto, nei giorni in cui nn ci vediamo non riesco a vivermi la relazione perché ho costantemente la paura che lui mi nasconda qualcosa e che quindi mi prenda in giro.
Ho notato che questa situazione è peggiorata nell’ultimo anno in seguito alla morte di mio fratello.
Non so più come comportarmi perché mi sono resa conto che questa situazione non fa bene né a me né a lui ma ogni volta che lo lascio, lui continua in un modo o nell’altro a farsi sentire e se non lo facesse ciò mi farebbe incazzare e quindi alla fine finisco per tornarci insieme perché non potrei sopportare l’idea che lui stesse con un’altra
Attendo un vostro parere. Cordiali saluti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anna, una relazione strana la tua. Ti reputi comandante (“ho sempre avuto un atteggiamento da comandante nella relazione,
provando fastidio per ogni singola cosa..”), vuoi fare di testa tua, ti fidi poco del tuo ragazzo e
poi hai scritto che “…continua in un modo o nell’altro a farsi sentire e se non lo facesse ciò mi farebbe incazzare…” .
Capisco il grande dolore per la perdita di tuo fratello, ma questo non deve giustificare mancanza di fiducia e rispetto
per l’ altra persona. Non credi un po’ immaturo un tale comportamento?
Ti consiglio rivedere queste tue modalità, altrimenti perdi in serenità.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Elisa dice
Salve dottore. Se sono qui è perché ogni mese, ogni settimana, ogni giorno ormai rimugino troppo sulla mia relazione. Ho 19 anni, in passato ho avuto una relazione con un ragazzo: ci siamo lasciati perché lui era veramente ossessionato da me. Ho passato in seguito degli anni difficilissimi, perché mi incolpavo sempre di tutto. Mi dicevo che la colpa era mia. Sono arrivata ad un punto dove ho pensato che avere una relazione era paragonabile ad una prigione e che ero molto felice di essere single., perché mi avrebbe evitato di avere un mare di problemi. Un anno fa, conobbi la mia attuale ragazza: perfetta. Non ha un difetto. Una sintonia pazzesca. Mi sono innamorata del suo modo di amare, della sua dolcezza e gentilezza. Del sorriso e dei suoi occhioni grandi grandi. Purtroppo, la mia relazione omosessuale è stata più volte è sempre più brutalmente respinta da mia madre (dalla quale dipendevo in tutto e per tutto) e a causa di ciò e insieme anche a tutti i dubbi sul mio orientamento sessuale, ho iniziato ad avere dei dubbi. Dubbi che mi hanno portato ad analizzare ogni singolo aspetto e istante e sensazione che provo ogni volta che sto con lei (anche solo messaggiando). Ho provato a chiuderla tante tante volte, ma c’era sempre una voce dentro di me che mi chiedeva in ginocchio di non farlo. Di continuare perché io amavo e amo la mia ragazza, perché nessuno mi amerà mai come fa lei e io non amerò mai nessuno come la amo. Sono arrivata ad avere dubbi anche solo quando le scrivo “amore” o i vari nomignoli. È così stancante, mi sta distruggendo psicologicamente. Vorrei solo recuperare la nostra serenità, ne ho così tanto bisogno. La ringrazio anticipatamente, una buona giornata
Dott. Mario Di Nunzio dice
Elisa, qual’è il problema? Se questa è la tua indole, il tuo orientamento seguilo.
Gli altri dovranno farsene una ragione.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Dani dice
Salve dottore, ho letto l’articolo e penso che ho un lieve disturbo anche io… Purtroppo li ho sempre avuto fin dall’inizio della relazione perché ci siamo conosciuti in una festa e poco dopo siamo andati al dunque. Doveva essere una cosa passeggera ma avendo amicizie in comune abbiamo incominciato a vederci quasi tutti i giorni dopodiché ho capito che è una ragazza seria e ci siamo fidanzati, dopo 4 mesi di relazione con un po’ di distanza.. tutti i giorni a prendere treni pullman e taxi per vederci quindi abbiamo deciso di andare a convivere all’estero dato che ho parenti che ci hanno dato lavoro e un tetto ( ho dimenticato io 19 anni e lei 21) e poco prima di partire scopro un agenda dove ci sono scritti tutti i ragazzi con cui è stata ed erano 53.. io ero l’ultimo e ci sono rimasto di merda dandole della poco di buono, settimane per superarlo e decidiamo di partire lo stesso.. ora sono 4 mesi che conviviamo, ci sono stati parecchi litigi, lei voleva ritornare dopo un mese poi piano piano abbiamo capito che possiamo farcela ma io purtroppo ho tantissimi dubbi anche perché ho subito qualche tradimento quindi sento il bisogno di controllarla.. e vado in ansia per qualsiasi cosa ora si è messo pure che abbiamo conosciuto un ragazzo della nostra età e stiamo uscendo insieme ma vedo che e lei che organizza sempre tutto per stare con lui dice che vuole un amico, ma io ci vedo sempre il male in quasi tutte le cose, premetto che qualche motivo ce l’ho ma lei dice che sono paranoico e non sopporta più questa mia ossessione.. però devo dire che e una tipa che non mostra molto affetto.. pigra.. e sempre in cerca di qualcuno, e mi sento come se non bastasse spero di non aver scritto troppo e grazie in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Dani, dopo Una breve conoscenza e subito insieme. Siete emigrati all’ estero? Una capisco che la cosa ti dà fastidio e non ti fa stare più sereno.
Questi tuoi dubbi possono essere giustificati, specie dopo la scoperta del’ agenda. Però può darsi che Lei
è una ragazza aperta ed estroversa e basta, A te però dà fastidio. Devi parlare chiaramente con lei, dire le cose che non ti vanno.
E’ difficile? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giulia dice
Buongiorno Dottore, sono una ragazza di 25 anni e mi sono frequentata con un ragazzo per 3 mesi, con cui è finita da poco.
Ho sempre sofferto di ansia nei i rapporti sentimentali, ho avuto una relazione di 3 anni circa 6 anni fa andata male e non mi sono relazionata in maniera seria con nessuno fino a 3 mesi fa.
Questo ragazzo mi piaceva molto, il primo mese era tutto così bello e naturale ed io mi sentivo serena.
Lui più piccolo di me di 2 anni ed anche molto più timido e impacciato nelle relazioni, ma questo non sembrava essere un problema.
Dopo un mese ho iniziato a perdere la serenità (un’incomprensione, anche di poco conto, mi ha molto turbata). Ho iniziato ad analizzare tutto nei minimi dettagli, a metterlo a centro di ogni mia azione, ad ossessionarmi e a chiedergli conferme riguardanti il nostro rapporto.
Non ero più naturale ed il rapporto ha perso vitalità, mi ha lasciata dicendomi che non c’era più l’entusiasmo dell’inizio e che non era convinto di portare avanti la relazione.
Io so che se fossi stata differente, se non mi fossi fatta assalire da mille dubbi, il nostro rapporto sarebbe potuto andar bene.
Questo pensiero mi tormenta di continuo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulia. Ti stai tormentando e incolpando per la fine del tuo rapporto affettivo, vero?
Cosa ti serve stare li a ruminare e ripensare a quanto è successo? Gli errori ci fanno maturare.
Ma è stato solo un tuo errore? Hai scritto che “…un’incomprensione, anche di poco conto, mi ha molto turbata. Ho iniziato ad analizzare tutto nei minimi dettagli, a metterlo a centro di ogni mia azione…”
Evidentemente non eri contenta di quel rapporto. Non è colpa tua dei mille dubbi che sono subentrati.
Sei una ragazza insicura e anche inesperta. Infatti hai avuto solo una relazione in passato, poi per 6 anni non hai frequentato nessuno.
Ora ti sei buttata subito in questa nuova relazione, senza conoscervi. Per questo le cose non sono andate bene.
Non dare la responsabilità solo a te stessa. Forse non era la persona giusta. Non può essere?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giulia dice
Buongiorno Dottore, la ringrazio per la risposta.
Purtroppo sono molto insicura nei confronti dell’altro sesso e questo mi porta a non essere più rilassata appena incontro una difficoltà.
Avrei voluto essere più spensierata.
Ho sempre investito molto nei rapporti di amicizia, è lì che la mia vera personalità riesce a venire fuori.
Mi chiedo come mai io non riesca ad essere quella persona nei rapporti sentimentali.
Probabilmente con questo ragazzo sarebbe finita in ogni caso, ma sapere di non essere riuscita ad esprimermi come avrei voluto mi lascia con molti rimpianti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Giulia,
Sei una ragazza insicura, timida nei rapporti con persone dell’ altro sesso e in difficoltà nella gestione
delle tue relazioni sentimentali. Soffri di ansia sociale.
Devi vivere più serenamente la tua vita. Rivivi l’ esperienza passata con quel ragazzo. Osserva le cose che non ti sono piaciute e cambia.
Le esperienze negative ci fanno maturare.
Se pensi di non riuscire da sola, chiedo un aiuto professionale. I rimpianti sono inutili.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Donatella dice
Dottore, sn dody per 10 anni ho preso psicofarmaci per ansia. Ho incominciato a tradire mio marito e l’ansia sparita. Però nn riuscivo a stare piu’ di qualche mese, mi scocciato e cambiavo.Ora che ho scoperto l’amore per mio marito, lansia è tornata. Ho provato a lasciarlo ma, sto male, Io lo amo ,nn posso lasciarlo morirei. Come posso fare però con l’ansia? Devo tenerla ttt la vita, imbottirmi di psicifarmaci? Ripeto ora lho riscoperto e lo AMO. Grazie di cuore dottore spero ci sia una soluzione
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Donatella, ti sei chiesta per quale motivo stare con tuo marito ti dà ansia?
Dal momento che dici che ami tuo marito, il tradimento non è un rimedio come ansiolitico. Non devi soffrire di ansia tutta la vita,
ci sono altre modalità per capire il tuo problema, ad esempio un colloquio terapeutico.
Non credi?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Indecisa93 dice
Salve Dottore sono una ragazza/donna di 28 anni. Ho rincontrato il mio attuale fidanzato dopo due anni, ci conoscevamo dai tempi dell’università. Mi ha fatto innamorare il suo modo di fare, la sua vita così piena di attività, amici, i suoi progetti per il futuro. Lui è obeso ed io sono sempre stata molto attenta al fitness. Quando eravamo amici non mi piaceva, era il mio amico cicciottello dell’università. I suoi modi ed i suoi pregi mi hanno fatto by-passare l’attrazione fisica e mi sono concentrata su quella mentale. Stiamo insieme da quasi 1 anno e mezzo e da luglio conviviamo. In questo anno, ho notato purtroppo i suoi difetti, ho scoperto che essendo una persona agiata è molto pigro e non si impegna affatto. Io lavoro per raggiungere il mio obiettivo dalle 10 alle 12 ore al giorno. Ho notato che è una persona molto disordinata e scansafatiche. Faccio tutto io in casa. Mi sono accorta che mi ha detto molte bugie nel corso di questo anno. Tutte queste scoperte hanno fatto si che, l’amore che superava l’attrazione fisica è andato a scemare, le sue attenzioni non risultano più ai miei occhi abbastanza e il suo aspetto fisico è diventato veramente importante. Ho provato a metterci a dieta, aggiungendo alla mia routine anche la preparazione di pranzi e cene dietetiche, spesa bilanciata etc io sono dimagrita e lui continua ad essere molto sovrappeso. Questo oltre a spaventarmi per la sua salute mi terrorizza in quanto non riesco più ad avere rapporti con lui. Gli voglio un bene indescrivibile, penso che faccia parte della mia vita e che sia una delle persone che vorrei proteggere da tutto. Purtroppo però, non penso di essere più innamorata. Vorrei iniziare un percorso terapeutico ma non so se con queste premesse ne vale la pena. Secondo lei riuscirei mai a superare la repulsione nei suoi confronti? Posso soprassedere all’attrazione fisica per una vita serena con una persona che tiene a me? Sono io che ho un disturbo relazionale o ho semplicemente sbagliato a scegliere il mio lui in maniera razionale piuttosto che fisica/chimica? La ringrazio anticipatamente per la sua risposta. Un cari saluto ed auguri di buone feste.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Indecisa, grazie degli auguri.
Non si tratta di indecisione, io credo che tu già sai quello che vuoi. Al di là dei problemi di peso del tuo ragazzo, inizialmente
avevi accettato e non ti creava problemi. Ora sono altre cose che non ti fanno stare bene in questo rapporto. Ci sono diversi problemi che tu
ora non accetti :” 1) essendo una persona agiata è molto pigro e non si impegna affatto,2) Ho notato che è una persona molto disordinata e scansafatiche. Faccio tutto io in casa.3) Mi sono accorta che mi ha detto molte bugie nel corso di questo anno.
Tutte queste scoperte hanno fatto si che, l’amore che superava l’attrazione fisica è andato a scemare, le sue attenzioni non risultano più ai miei occhi abbastanza e il suo aspetto fisico è diventato veramente importante.
Ma soprattutto :” non penso di essere più innamorata”
Mi dici che vorresti iniziare un percorso terapeutico, ma come giustamente tu dici, con queste premesse non serve.
Tu parli addirittura di repulsione e rifiuto di avere rapporti fisici. Non sei tu ad avere un disturbo relazionale, forse non hai fatto bene
a scegliere in maniera razionale.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sam dice
Salve dottore,
Sono un ragazzo di 21 anni e sono fidanzato con la mia migliore amica da quasi 2. Lei ha avuto diversi dubbi se la nostra relazione potesse funzionare o meno e e anche io. Ma quando pensavo che questi non ci fossero più ieri mi ha confessato che è qualche giorno che non sa se sente ancora le stesse cose per me. Lei non è una ragazza romantica, e capire cosa pensa è veramente difficile, mi interrogo continuamente se lei senta lo stesso che sento io e temo che lei stia con me solo perché lasciarmi significherebbe perderci come amici. Io sono convinto di amarla anche se certe volte mo chiedo se le differenze di carattere siano troppe. Ho bisogno di continue conferme che lei non mi da a parole perché dice che non è fatta così. Sento il bisogno di vederla spesso ma sembra che per lei non sia uguale, e per lei non vederci chiaro è quasi normale e non preoccupante. Riconosco di essere una persona altamente insicura e non so proprio come uscirne. Leggendo il suo articolo ho visto che in realtà avere dubbi su una relazione è normale (cosa che credevo impossibile anche solo dopo 2 anni di relazione) e sto cominciando a pensare che il problema non sia lei ma io stesso.
Cosa ne pensa?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sam.
Stai vivendo una relazione affettiva un po’ difficile dove tu ti senti molto insicuro.
Hai bisogno di lei. Sei insicuro dei tuoi sentimenti, ma soffri per le incertezze.
Vorresti essere rassicurato dalla tua ragazza, “ho bisogno di continue conferme che lei
non mi da a parole perché dice che non è fatta così”.
Hai riconosciuto tu stesso che sei insicuro e accetti con difficoltà “che in realtà avere dubbi su una relazione è normale…”
Sam, se pensi che la tolleranza all’ansia e insicurezza ti è difficile comincia a pensare alla validità di un aiuto.
Ok?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Viola dice
Salve Dottore. Ho 23 anni e sono fidanzata da 2 anni e mezzo con un ragazzo di 37 anni. Siamo sempre stati più o meno bene, alti e bassi e ostacoli che la vita ci ha messo davanti, sempre affrontati per la voglia di stare insieme. Nell’ultimo periodo lo sento lontano, lui ha le sue ansie e preoccupazioni per il futuro che in me scaturiscono dubbi e ossessioni vecchie, nate agli inizi della relazione (avevo scoperto di questa ragazza che aveva frequentato un anno prima di conoscermi e con cui era ancora in contatto ma lui ha sempre ribadito che era solamente amicizia e che era una persona a cui teneva e stop. Fatto sta che le mie ossessioni su questa ragazza e su questa loro amicizia sono sempre più forti e ogni tanto scoppio ma lui continua a dirmi che è una persona a cui tiene e basta che ogni tanto si sentono e che se avesse voluto lei non starebbe con me, che se ha e abbiamo fatto tutto questo è perché ci tiene a me e che non si allontana dalle persone a cui tiene solo perche a me non piace sta cosa, io gli credo davvero e dentro di me so che è così che sta per me perché vuole questo ma è una cosa che non mi fa per niente vivere tranquillamente penso sempre che infondo vorrebbe provarci con lei oppure quando vedo che si stanno scrivendo mi sento male quasi da attacco di panico ma faccio finta di nulla perché se gliene parlo ogni volta peggioro le cose) non so cosa devo fare, non so come stare in pace in questa relazione e viverla spontaneamente. Tanto lo so che non posso controllare niente e che le cose in qualunque modo andranno come devono andare. Io gli voglio un bene dell’anima ma queste paure mi uccidono… Ho paura di essere abbandonata… Spero che possa darmi un consiglio. Grazie davvero
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Viola, grazie per avere scritto.
Non è facile trovare una soluzione soddisfacente a questo tuo problema relazionale.
Sei una ragazza insicura. Questo non ti permette di rilassarti, avere fiducia a quello che il tuo ragazzo di dice e stare serena.
Però è anche vero che lui potrebbe fare a meno di chattare con questa amica. Altre ragazze sarebbero ugualmente contrariate e infastidite.
Tu gli hai detto che il disagio che provi? Devi parlarci serenamente che la cosa ti dà fastidio.
Ma anche tu, Viola, hai la tua parte di responsabilità. Sei insicura e hai poca fiducia in te stessa. Apprezzati di più e pensa
a cosa perderebbe il tuo ragazzo se fa un passo falso.
Ti saluto cordialmente
Dott. M. Di Nunzio
Anonimo dice
Buonasera, sono una ragazza di 20 anni e penso di aver avuto e di avere un doc da relazione. Ho avuto una storia con un ragazzo per 3 anni e mi sono sempre fatta quelle domande anche se di per se stavo bene con lui. Ho deciso di lasciarlo perché queste domande mi facevano e mi fanno ancora tanto soffrire.
Volevo chiederle se da un doc da relazione può poi scaturire un doc omosessuale perché è da un po di tempo che ho questa paura di essere lesbica anche se non la vedo come una cosa mia e se mi attraggono sempre gli uomini!
Sto veramente male e non so come uscirne penso mi manchi il mio ragazzo ma ormai non so più cosa pensare
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anonima.
Sì, capita spesso che il Doc Relazionale si manifesta insieme ad un Doc omosessuale.
Ti spiego con un esempio. Immagina un lago con un normale livello di acqua. Arriva un’ alluvione, nel lago si butta tanta acqua.
Questa tracima, e l’acqua fuoriesce in diverse direzioni.
Questo è quello che succede nel Doc. Quanto la sofferenza è tanta e l’ energia negativa è tanta, il Doc colpisce in diverse parti.
Naturalmente va sempre a colpire alle cose che teniamo di più o che non vogliamo assolutamente.
Prova a richiamare quel ragazzo o a conoscere un altro. Che ne dici?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Mia dice
Dottore buonasera.
Le scrivo per chiederle dei consigli.
Io sono quasi due anni che sto assieme al mio uomo e inizialmente come in ogni relazione che ho avuto ero felice, stavo bene ma avevo ansia, panico che mi assaliva, come una voce che mi tormentava dicendomi (a te non piace non lo ami ecc) non era così e mi di speravo.. Poi piano piano tutto si stava mettendo al proprio posto sino a quando la sua ex ha iniziato a mettersi in mezzo, comportandosi male e io mio ragazzo non disse nulla e alcuni episodi, non gravi, mi hanno spezzato il cuore e mi hanno ferita al tal punto he sono caduta in depressione.
Abbiamo passato dei periodi orribili, ero arrivata quasi a lasciarlo ma lo amavo e non riuscivo. Piano piano le cose si sono messe bene, ci siamo avvicinati tanto… Ogni tanto da parte sua ci sono mancanze eh.. In due anni non abbiamo Mai fatto un soggiorno fuori dalla capitale, niente di niente.
Poi vedevo ragazze della mia età (32 anni) realizzarsi e noi no e stavo malissimo… Alla fine ora, fortunatamente andremo a convivere, ci sono stati però dei problemi:la morte improvvisa del cane quindi il mio compagno era a pezzi, poi ovviamente nonostante si fosse deciso a voler fare figli in quel periodo non mi ha sfiorata (comprensibile), i lavori a casa ritardavano, problemi su problemi e lui doveva lasciare la stanza dove sta perché stava scadendo il contratto e quindi, ho accumulato la rua ansia e preoccupazione, il dolore Del cane che credo di aver una ricaduta di depressione.. Dubbi costanti, paura, ansia che mina sentimenti, emozioni che crea vuoto in testa, pensieri dle tipo “non voglio che va vai, che va da un’altra” oppure paura che la convivenza andrà male e ci lasciamo.. Insomma sto male, sotto xanax e non so più come fare. Secondo lei è ansia da stress!? Ansia della convivenza che seppur una bellissima cosa è importante, un cambiamento è mi spaventa per paura che vada male? Ansia per paura di soffrire come l inizio? Io lo amo non voglio. Che vada via, ma non capisco perché è come l’ansia possa creare dubbi, paure, incertezze e questo malessere di negatività paura confuisione e de personalizzazione.. Mi aiuti.. Posso stare serena? È SOLO ANSIA!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mia, rispondo con qualche giorno di ritardo.
Non è un buon periodo questo, vero? E’ un po’ di tempo che hai diversi problemi, che ti provocano ansia e stress.
Oltre alle situazioni, ci si mettono anche i dubbi e le ansie sul tuo rapporto.
Hai un carattere insicuro; questo ti rende ancora più difficile affrontare le cose e ti crea più forte il bisogno di
un appoggio sicuro.
Mia, perchè non prendi in considerazione qualche colloquio con un terapeuta? Ti aiuterà ad essere più forte
e sapere affrontare meglio le situazioni.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
mia dice
Dottore buongiorno,
non si preoccupi,come ben vedrà anche io le rispondo in ritardo.
Si sono stata troppo sotto stress per vari motivi ,io qualche mese fa non avevo niente,stavamo sereni etranquilli, e vari episodi, come le ho scritto nel mio primo post mi hanno/avranno distrutta psicologicamente.
Io ero e sono scoperta dalla terapia farmacologica che mi fu stata data nel 2019/2020 data la depressione, poiché mi sentivo bene,serena e poi il mio compagno si era deciso a fare figlio per la fretta ho voluto accellerare lo scalaggio fino la sospensione totale..
Secondo lei è possibile che questi eventi traumatici,stressanti ecc essendo scoperta dalle medicinemi abbiano causato uno stato ansioso/depressivo di nuovo?
A me distrugge il fatto che quando “nei momenti di lucidità”prendo tra le mani il viso del mio compagni e gli dico TI amo, oppur emi guarda in un certo modo e mi sciolgo e mi viene da chiamarlo amore ecc ,a volte qualcosa, ma non so identificare cosa, mi cancella tutto nella testa,mi blocca e mi vengono pensieri nella testa come ,voci che dicono”Non lo ami””gli voglio bene” “finisce tutto””lascerete casa” e a me viene ansia al petto perchè NON è COSI.
Non ho MAI avuto dubbi,paure o in testa frasi”NO NON VOGLIO RIENTRARE A CASA NOSTRA “o “non voglio stare con lui a casa””NON VOGLIO PIU’ CONVIVERE”mai mai mai…
Io non ho mai fatto esperienza,sono stata 32 anni con i miei ,forse perchè ora la convivenza ,essendo cambiamento,mi spaventa al tal punto che mi sono venute queste cose?dubbi? paure? è normale? perchè questi pensieri su il mio compagno?vorrei una vit anormale,farmi vedere felice ecc ecc e sono sempre impaurita,di tutto e tutti e ho ansia per tutto…lei pensa sia solo ansia molto forte o ricaduta depressione,data l’apatia nei sentimenti e emozione anche nei confronti di altre persone?(famiglia,amici ecc?)
scusi il poema ma ho bisogno di sapere che cosa devo fare.
Sto da poco in cura da una psicologa
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mia,
quello che descrivi può essere dovuto all’ ansia e depressione.
Se stai in cura, perchè non dici queste cose alla psicologa che ti tiene in cura?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Incercadiperchè dice
Buonasera, sono una ragazza di 28 anni con doc da sempre e da 5 sto con il mio ragazzo che si è trasferito a milano… a causa del covid non ci siamo visti per molti mesi ma ci siamo sentiti e visti sempre online. Nella distanza sviluppavo ossessioni sul grado della sua intelligenza e mi angosciavo molto poi ci siamo visti per un mese e sono stata benissimo innamorata tra un ossessione e l’altra. Il problema è che sono passati molti altri mesi a distanza e lui mi ha fatto una sorpresa arrivando da me all improvviso per restare però solo 4 giorni. Il questi altri mesi io mi sentivo piu depressa per varie cose che ossessionata e lui era il mio spiraglio. Però stando insieme non ho provato la scintilla dell’altra volta. Sì ci siamo abbracciati baciati fatto l’amore ma sentivo piu piattezza che quell’emozione e entusiasmo chr credevo . Anche le ossessoni non sono forti come lo erano sseppur io ora stai in crisi a cercare rassicurazioni… Perché penso che se non lo vedevo da tanto tempo dovevo sentirmi a settimo cielo invece ora ho paura che laa distanza ha rotto qualcosa e mi sento come dissociata da lui. Il 30 parte e non so quando ci potremmo rivedere ma sono come indifferente sembra…
È di nuovo il doc ? Non lo so
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marissa. E’ molto probabile che sia il tuo Doc.
Carol dice
Buongiorno Dott. le scrivo anch’io perché leggendo alcuni commenti qui mi ci sono ritrovata. Circa due mesi fa il mio ex ragazzo ha deciso di lasciarmi, dopo 3 anni, in un periodo per me veramente tremendo. L’avevo caricato troppo delle mie ansie e del mio stress, così ha detto e non credo sia una bugia. In realtà era stata presa una “pausa”. Dopo 3 settimane ci siamo rivisti ed abbiamo deciso di riprovarci con calma, però. Le 3 settimane successive sono state però un disastro : ho fatto di tutto per accelerare i tempi, portandolo ad allontanarsi di più. Questa relazione è sempre stata travagliata, molte litigate e una profonda insicurezza da parte mia che mi ha portata a vivere nell’ansia e nella gelosia. Io con lui ci vorrei riprovare davvero, ma non voglio la relazione che c’era prima. Da un mese e mezzo ho cominciato ad andare in terapia, ma è e sarà un lavoro lungo. Lui invece, nonostante non se ne sia ancora andato (e sicuramente avrebbe potuto) dice di essere molto lontano da me e di non avere molta fiducia su un possibile nuovo rapporto. Io non riesco a lasciarlo andare. Come posso fare? Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Carol, grazie per avere scritto.
La vostra è una relazione un po’ travagliata. Come tu stessa hai scritto:” Questa relazione è sempre stata travagliata,
molte litigate e una profonda insicurezza da parte mia che mi ha portata a vivere nell’ansia e nella gelosia”,
hai cercato di forzare e le cose non sono andate bene. Scrivo una metafora: ‘ Non si può insistere a far crescere una piantina tirandola,
si rischia di strapparla’. Anche nei sentimenti è la stessa cosa, bisogna avere pazienza e rispettare i tempi dell’ altro.
Ma tu sei troppo insicura, vero?
E’ meglio lavorare su se stessi per acquistare sicurezza e serenità.
Chiedi anche alla/al tua/tuo terapeuta.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio.
Bella dice
Salve dottore, ho 28 anni e 8 mesi fa ho conosciuto un ragazzo di 32. Inizialmente lui parte in quarta, accenna alla convivenza, mi chiede di conoscere amici e genitori, di fare le vacanze a casa dei suoi al mare con tutti i parenti e io, per paura di non piacere ai suoi affetti, ho tergiversato pensando ci fosse tempo per quelle cose, lui comprende e dice che è come me e che piano piano faremo tutto, così continuiamo a vederci noi 2 soli. Sembrava tutto perfetto, io mi innamoro, penso di aver finalmente trovato l’uomo della mia vita e sono felice, però dopo circa 6 mesi lo sento più distaccato rispetto all’inizio. Gli chiedo cosa ha più volte e lui dice che è stress da lavoro, io ci credo, pensando che sia anche il normale corso di una relazione. Ad Agosto andiamo una settimana in vacanza e lui è sempre più strano, mi ripete che è per il lavoro. Gli comunico che finalmente son pronta a fargli conoscere 2 mie amicizie e lui accetta ma 2 giorni dopo le vacanze viene da me e mi lascia. Scoppia in un pianto disperato e dice che siamo troppo simili, che due persone introverse e chiuse non funzionano, che lui è spompato dal lavoro e quando torna a casa gli serve una che gli dia la carica altrimenti si adagia. Che gli piaccio, sta benissimo con me, mi vuole un bene dell’anima ma non gli è scattato l’amore e non vuole prendermi in giro perché sono una brava ragazza e lo vede che mi sono innamorata. Mi spiega che ha questo blocco da quando fu tradito dall’ex storica, unica ragazza che abbia mai amato, ora felicemente sposata con l’altro. Che durante la vacanza le veniva in mente lei perché mi aveva portato nel solito posto non ricordandosene in un primo momento, perché col trauma l’aveva rimosso. Che non vuole accontentarsi e che merita di trovare quella complicità che tanto agogna. Mi dice che una relazione così l’ha già vissuta e l’ha tirata per le lunghe finendo comunque male, e di voler troncare quindi subito questa, perché si conosce e sa come è quando ama e non lo è con me, che si è confrontato con amici anche più maturi di lui. Aggiunge di sentirsi più avanti di me perché lui vive da solo ed ha avuto una esperienza di convivenza mentre io no. Gli dico che è un fulmine a ciel sereno, che ha dei preconcetti, che le relazioni sono tutte diverse ma dice che non capisco, che devo fidarmi delle sue parole perchè ha esperienza, allora gli dico che se ha già preso la sua decisione è inutile parlarne e lo saluto. È possibile cambiare idea così? Ho paura di aver sbagliato qualcosa e pensare a una vita senza lui fa stare male, non troverò mai più una persona così. Spero in un suo ritorno che so non arriverà mai. Tra l’altro il mio primo amore finì in una maniera molto simile, lui che parte in quarta e dopo 8 mesi cambia idea. Grazie in anticipo della risposta.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve, Bella. Che lettera accorata la tua!
Hai ragione ad essere triste, delusa e arrabbiata con lui. Tante parole inutili. Tante scuse.
Vuole la carica da te? La carica la dobbiamo prendere da noi stessi, dalle cose che facciamo, dalle nostre motivazioni.
Tante chiacchiere inutili sui precedenti rapporti, sul posto di vacanza che gli ricordava una sua ex, bla bla, bla bla.
Bella, ti occorre un po’ di tempo per riprenderti, ma non chiuderti e non ti scoraggiare. Tu vai bene così come sei.
Se non ti deprimi, vedrai che farai altri incontri migliori di questo. Va bene?
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Miriam dice
Sono una ragazza di 26 anni, il mio ragazzo attuale marito soffre di doc e doc di relazione . Nell’ultimo mese in preda ad una crisi di doc di relazione ha cominciato ad avere forti dubbi stando malissimo e attraversando tutte le fasi sopra elencate. Io suo è un doc concentrato sulla relazione. Adesso mi ha comunicato di voler interrompere la relazione. Io sono disperata. Lui dice che non sa più nulla . Io so che è doc ma lui ormai non è più certo di niente . Ho consigliato di riprendere la terapia ma lui si rifiuta sostenendo di non avere le forze. Sono distrutta.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Miriam, scusa il ritardo della risposta.
Comprendo la tua ansia e il tuo disappunto. Purtroppo tu non puoi fare niente, perchè non si può forzare qualcuno a
ad andare in terapia. Doc o altro non puoi fare nulla, se non aspettare che le cose cambino.
Forse non si è trovato bene con il/la terapeuta precedente? Perchè non prova a cambiare? Non tutti sono bravi a curare
un disturbo ossessivo. Prova a convincerlo. Va bene?
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Giulio dice
Salve dottore,
Dopo un breve periodo di frequentazione mi sono messo con una ragazza (io 26 e lei 25). Subito ho fatto un errore ovvero farle un’inutile scenata in cui io esprimevo il mio dolore nel pensare al suo passato con i suoi ex. Ovviamente so che è normale che come tutti li abbia e quindi mi sono scusato e lei ha accettato le scuse e abbiamo continuato. Per un mese siamo stati molto presi a vicenda e le cose sembravano andare molto bene, davvero come due innamorati anche fisicamente. Poi all’improvviso, nel momento in cui anche lei sembrava più presa, dice che il suo interesse si è assopito anche a causa dei miei frequenti riferimenti ai suoi ex che non la fanno stare serena. A me tuttavia non sembra di aver fatto chissà quali riferimenti se non quelli abbastanza normali in una fase di conoscenza. Quello che non capisco è come si faccia in un giorno e mezzo a passare da dirmi “mi manchi, mi piaci moltissimo, faremo tante belle cose” al “purtroppo non ho più l’interesse che avevo prima”. Secondo lei è davvero finita?
Grazie di cuore
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulio,
per recuperare il suo interesse non devi essere geloso del suo passato. Il passato di ognuno è nostro,
ci appartiene, non dobbiamo scusarcene. Questo è più un tuo problema, perchè hai insicurezza.
Tu non devi fare confronti con altri suoi ex. Devi pensare che vai bene così come sei e se Lei
ti ha scelto vuol dire che sta bene con te.
Continua il corteggiamento, perchè dovrebbe essere finita?
Cerca di fare qualcosa per la tua autostima. Non pensi?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giulio dice
Grazie mille.
Dovrebbe essere finita perché lei di punto in bianco mi ha detto di aver perso interesse e che è meglio se non ci sentiamo più. Non posso nemmeno vederla casualmente essendo in due posti diversi. Credo che sia decisa e non voglia vedermi. Fino a pochissimo prima era presissima e quando mi ha lasciato le ho detto che ho tutte l’intenzione di migliorare e che non mi interessava nulla degli ex. Ho tutte le intenzioni di migliorare la mia autostima. Ho capito i miei errori e ci voglio lavorare per me e per lei, ma a lei sembra non interessare più all’improvviso.
Grazie di cuore per l’aiuto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Giulio, le esperienze negative fanno maturare.
Riguardo a questa ragazza, che di punto in bianco cambia idea, abbandona e va via. Penso che sia una poco di buona.
Potrai avere ragazze migliori se non ti scoraggi e risolvi i tuoi problemi di bassa auto-stima.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Samuele dice
Salve dottore,
Trovo il coraggio di scrivere perché ho una situazione molto simile a Giulio. La ragazza con cui stavo da poco ha perso interesse completamente all’improvviso dopo che sembrava davvero molto presa dicendo che discutevamo troppo spesso. Nonostante che io, come da lei consigliato a Giulio, le abbia detto chiaramente di voler migliorarmi e sistemare i problemi per vivere sereni lei dice di aver perso comunque interesse. Il giorno prima molto presa, il giorno dopo più nulla. Ora dice che è meglio non vedersi e non sentirsi. Può davvero aver perso tutto l’interesse così all’improvviso? Sono disperato!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Samuele, rispondo con qualche giorno di ritardo.
I cambiamenti, anche di tipo affettivo, non avvengono mai all’ improvviso, ‘ a ciel sereno’.
Probabilmente tu, preso dai tuoi problemi, non ti sei accorto cosa stava succedendo all’ altra parte.
Però la tua ragazza avrebbe dovuto dire qualcosa e prendere atto che tu volevi migliorare. Il fatto è che
hai aspettato un po’ e nel frattempo la relazione andava male.
La Tua ragazza non si è comportata bene. Il giorno prima era molto presa, poi, all’ improvviso, il giorno dopo finito tutto?
Mahh! Il mio consiglio è lo stesso di quello dato a Giulio. Le esperienze negative fanno maturare. Quindi, se ti occorre,
rivolgiti ad un terapeuta. Va bene?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sofia dice
Salve dottor Nunzio
Le scrivo con il magone alla gola sperando di trovare, o iniziare a trovare, qui le risposte che sto cercando.
Sono una ragazza di 25 anni, insieme da 8 con il mio attuale ragazzo.
Io, come lui, figlia di genitori tuttora sposati. Sono stata per moltissimi anni una bambina insicura e oggetto di scherno da parte dei compagni. Ciò ha avuto effetti sia nell’immediato, sia negli anni successivi quando, una volta diventata adolescente e “sbocciata”, iniziando a ricevere attenzioni positive, ho comunicato a ricercarle con la stessa voracità che ha chi per anni ha vagato per il deserto e si ritrova di fronte a un corso d’acqua. Purtroppo però questa “vulnerabilità”, unita alle difficoltà derivanti dall’essere molto diversi dal punto di vista di alfabetizzazione emotiva (io molto sensibile e introspettiva, lui probabilmente alessitimico)mi ha condotto anche a comportamenti lontani dalla mia moralità, come il tradimento nei confronti del mio ragazzo (sia nelle intenzioni/pensieri che nei fatti). Ciò mi ha portato a prendermi ben 3 pause, durante una delle quali ho confessato il tradimento che per me era il più “sentito” (e dopo il quale avevo iniziato a provare una distanza emotiva dal mio ragazzo e una condizione di estraniamento dalla realtà), il quale ha deciso di perdonarmi, non avendo mai affrontato però apertamente l’argomento dopo la confessione, perché fonte di troppa sofferenza per entrambi (per me senso di colpa più che altro, e sofferenza per il dolore provocato).
Dopo l’ultima infatuazione per un ragazzo vicino ad entrambi però ho voluto iniziare un percorso di terapia per risolvere la situazione una volta per tutte, che ha rivelato ciò che già sospettavo da tempo ma che non avevo il coraggio di ammettere a me stessa: che il corso universitario iniziato durante la terza pausa aveva successivamente (una volta tornati insieme) assunto il ruolo di “distrattore” dai miei pensieri/preoccupazioni in merito alla relazione e da possibili distrazioni rispetto alla relazione.
Questa evidenza ha rotto l’equilibrio che con fatica avevo creato e mantenuto nella mia testa, che stava appeso ad un filo, e da allora non ho più il controllo sui miei stati d’animo e sui miei pensieri, che si sono fatti più impetuosi: mi trovo da una parte a desiderare una relazione in cui mi senta maggiormente in comunione con l’altra persona, ma mi ritrovo poi pessimista sul fatto di trovarla, o magari di trovarla ma senza gli aspetti del carattere che apprezzo del mio attuale ragazzo, immaginando poi di pentirmi e di finire per guardare con nostalgia a questo periodo, a quello che avevo e non ho saputo apprezzare, e ciò mi provoca dolore, tanto dolore quanto l’idea di rimanere in questo stato di dubbio in cui mi trovo ora. Dubbio che mi deriva dal non sentirmi sicura sia la persona giusta per me per una serie di motivi: la consapevolezza di non avere entusiasmo all’idea di compiere passi importanti come andare a vivere insieme (provo una perdita di entusiasmo generale, anche quando mi ritrovo a pensarlo), dalla paura di essere stata contagiata dalla sua alessitimia (faccio fatica a dire “ti amo”, mi vergogno a fare dimostrazioni affettive, sono più fredda e sostenuta di come sarei di mio, mentre una volta non avevo nessun problema di questo tipo), dall’accorgermi di provare rabbia nei suoi confronti, probabilmente perché convinta che senza questi dubbi “causati” da lui, mi vivrei molto di più e piu profondamente il presente (che è la mia aspirazione), dal realizzare che tutti i regali che mi ha fatto nel corso degli anni, anche se piaciuti e/o desiderati, ho finito per non usarli/metterli e in generale, il mio sentirmi spenta.
Così per stabilire che decisione prendere e capire se lui è quello giusto oppure no faccio bilanci delle nostre giornate, automonitoraggi continui dei miei pensieri e stati d’animo, mi prospetto tutti gli scenari possibili, probabilmente nella speranza di prepararmi psicologicamente al loro realizzarsi, anche se in definitiva sono 2, entrambi ugualmente dolorosi, per motivi opposti.
Voglio prendere una decisione ma nel frattempo mi consumo nell’indecisione ( una decisione potrebbe essere presa se conoscessi risposte che però, anche se so di non poter avere, continuo a sperare di ottenere e CERCARE DISPERATAMENTE nelle storie di altre persone, nelle mie esperienze, nelle citazioni dei libri e nelle poesie, per poter attingervi e trovare una bussola per la mia di storia).
Inoltre mi sento profondamente in colpa perché non so se tutto questo dipenda da me e se quindi era in qualche modo evitabile…
Infine, per quanto io sappia sia totalmente illogico, mi accanisco nel frustarmi per il non saper fare andare i miei sentimenti nella direzione in cui voglio e in cui per me sarebbe più logico e facile loro andassero (verso il mio attuale ragazzo, visto il suo essere di fatto un ragazzo come in giro non se ne trovano, senza cercare sempre si più).
Ora il mio ragazzo è a conoscenza del periodo che sto passando e, nella speranza che magari un suo cambiamento dal punto di vista affettivo possa cambiare le cose, si è reso disponibile a iniziare un percorso di terapia e io mi sono resa disponibile ad aspettarlo, per quanto non sia facile per me, visto i pensieri in circolo. Solo mi viene il dubbio che magari il problema sia talmente radicato e irreparabile che sia inutile e quindi anche inutile il mio dilungare questa agonia…
Chiedo quindi un suo parere in merito (sulla questione in generale e sul come devo inquadrarla).
Le sarò eternamente grata per il tempo dedicatomi nel rispondermi.
Cordialmente
Sofia
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Sofia, come più volte ribadito, per mancanza di tempo, non si accettano lunghi messaggi. Mi dispiace.
Eleonora dice
BuonPomeriggio..
Ho 34 anni. Sono sposata da 4 con un uomo che mi ama moltissimo, ingegnere nucleare, viviamo tra Oman e saudi Arabia, prima di sposarci siamo stati amici 12 anni… Finché una sera si e’ rivelato e per gioco in tre mesi eravamo sposati. Lui bello intelligente simpatico, io pazzerella scrittrice instabile da sempre ( con entrambi i genitori sposati 4 volte con persone diverse). .lui invece figlio unico di una famiglia doc. Andava tutto bene.. viaggi carriera amore esperienze.. poi un anno fa per caso abbiamo lasciato il nostro cagnolino ad un amico per un compleanno ad Ibiza .. questo nostro amico mi aggiornava tutti i giorni sulla salute del cane. E parlavamo. Ogni giorno di più. Sino a farlo sempre. Tutte le notti. Finché non abbiamo iniziato a vederci di nascosto questo inverno e mi sentivo legata a lui come prima non mi era mai accaduto. Questa persona ha 11 anni più di mio marito, e’ un ex tossico con manie di autolesionismo, vive una vita tra cliniche esaurimenti nervosi e un figlio di 8 anni che vede un weekend al mese. Mesi fa questo ” amico” che chiamerò C, dal nulla, mi ha detto che non voleva vedermi più. Che la paura di fare soffrire mio marito e se stesso erano troppo forti e che non si fidava di me.. che l avevo deluso e preso in giro.
Io non ho fatto nulla di tutto questo e sono 8 mesi che cerco di parlargli e lui si nega. Mi blocca le chiamate e scappa. Si nasconde dietro un amico da cui è” andato a vivere e fa rispondere lui – C. Non vuole sentirti ne’ vederti non vuole più stare male. Dimenticalo.-
Dal niente. Senza motivo.
E io sono 8 mesi in cui piango tutti i giorni e non riesco a fare l amore con mio marito senza pensare a lui e poi piangere . Piangere sempre. Come o cosa posso fare?!?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Eleonora, ho letto con attenzione la tua lettera.
Sei una girovaga, sposata con un ingegnere che per motivi di lavoro va in giro per il mondo.
Ti definisci instabile e hai l’ impressione di non avere radici. Ma ti piaceva tutto: viaggi, carriera, amore, esperienze …
poi qualcosa è successo: “un anno fa per caso abbiamo lasciato il nostro cagnolino ad un amico per un compleanno ad Ibiza ….
Ma si può lasciare ‘per caso’ il proprio cagnolino? Infatti tutto è successo dopo. L’ attaccamento verso questo amico problematico,
la sua fuga e la riapertura di una vecchia ferita dell’ abbandono. Una dolorosa ferita che ricorda il tuo passato, non tanto quel tuo amico.
Eleonora, c’è una ‘parte’ di te che si è attivata, sta soffrendo. Incalzata da ricordi di ‘Eleonora piccola’.
Non pensi che sarebbe utile una terapia ‘delle parti’, capace di rassicurare e riparare il male ricevuto?
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Brani dice
Buongiorno dottore,
anch’io avrei bisogno del suo aiuto… sono sposata da 10 anni e da un anno soffro di ansia e ho dei dubbi sui miei sentimenti per mio marito. Ho pensato che mi è venuta l’ansia perché non ero felice con lui (non trovavo altri motivi per l’ansia) e da li mille dubbi e domande (lo amo, sto bene con lui, è solo abitudine ecc). Non vivo bene e sto male al pensiero di perderlo. Si può uscire da tutto questo e come? Grazie mille, saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ti chiami Brani? Strano nome.
Come mai hai questi dubbi da un anno? E’ capitato qualcosa alla vostra relazione?
Queste incertezze sono iniziate all’ improvviso?
Non saprei dirti come uscirne, perchè è troppo poco quello che mi hai detto.
Grazie per avere scritto e un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
See dice
Mi sembra un pò contraddittorio, questo articolo. In alcuni punti parla dell’importanza della pazienza e logica nel vedere i pro e contro delle relazioni, poi sostiene che andrebbero vissute in maniera “spontanea”. Mi sembra tutto buttato li e sbrigativo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara See, l’ articolo non è stato scritto in modo sbrigativo e nè buttato lì.
Mi dispiace che non ti è stato d’ aiuto. Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ludovica dice
Salve dottore,ho una relazione con il mio ragazzo da quasi 7 mesi ,prima di fidanzarci e iniziare la relazione avevamo un rapporto strettissimo di amicizia,quasi come fratello e sorella,anche se dopo un po si trasformò in amore anche se fu un po difficile perche ero insicura un giorno lo volevo poi il giorno dopo non lo volevo più ma provavo gelosia nei suoi confronti e proprio quando lui voltava pagina io lo rivolevo ed ero gelosa di lui anche se bastava un opinione altrui per farmi cambiare di nuovo idea e far ricapitare tutto.Dopo tutto ciò mi misi e fino a qualche giorno fa ne ero innamoratissima ma dopo una discussione con un mio familiare con la solita frase ”sei giovane le simpatie possono cambiare (premetto che successe anche qualche giorno prima infatti sono rimasta per tre giorni con l’angoscia poi di nuovo tutto normale),cosa ne sai se non lo vuoi più”sono riiniziati i complessi,ho iniziato a pensare che non lo meritavo,che un ragazzo inammoratissimo di me non doveva avere una ragazza del genere, che forse lo volevo bene e confondevo l’amore con l’amicizia o che in questi 7 mesi mi sono convinta di volerlo ma non é così, ma quando ho pensato alla mia vita senza di lui non riuscivo ad accettarlo,piangevo continuamente solo all’idea di stare lontana da lui,che poi un giorno si sarebbe stancato di me ,di non poter passare il futuro tanto immaginato e desiderato,o che forse sono stata solo condizionata mentalmente da pensieri altrui perché veramente io so che ci tengo tantissimo e anche troppo ,ma non so cosa mi succede
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ludovica, capisco la tua sofferenza e i tuoi dubbi.
Da quello che hai scritto, non è sufficiente per fare una diagnosi di D.O.C.
I sintomi sembrano uguali, c’è l’ insicurezza e il dubbio ossessivo, ma manca la tua storia personale.
Ma posso dirti questo.
Come ho scritto in altra risposte, alla base di un Disturbo Ossessivo c’è un carattere insicuro e intollerante al dubbio.
Ora è quello che ti sta succedendo:
l’ insicurezza ha messo in dubbio la tua relazione affettiva verso il tuo ragazzo.
Il problema del Doc è tutto nella insicurezza. Non c’entra nulla il tuo affetto verso di Lui, ma
l’ insicurezza, essendo elevata, non riesce a controbilanciare il dubbio.
Noi abbiamo tante parti, tante sub-personalità. Quando c’è questa ‘parte’ che emette giudizi, va a spodestare
la nostra personalità adulta, il nostro ‘Sè’ e al posto comando della coscienza si insedia il dubbio. A quel punto noi crediamo veramente
alla veridicità delle sue insicurezze. Invece il motivo è che non abbiamo una parte forte, capace di far star zitto il dubbio.
Quindi stai tranquilla dal punto di vista dei sentimenti verso il tuo ragazzo. Se ti va, cerca un terapeuta che conosce
la psicoterapia delle ‘Parti’.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Di Nunzio
Greta dice
Salve… le scrivo perché veramente non ce la faccio più, la situazione sta diventando insostenibile. Provo a descriverle me stessa e le racconto un po’ cosa sto attraversando in questo ultimo periodo. Ho compiuto da poco 18 anni, sono sempre stata una ragazza piena di ansie, paranoie, complessi, non ho mai vissuto tranquilla e serena e poche sono state le volte in cui sono stata in pace con me stessa. Le ansie principalmente sono partite a causa delle malattie, ho sempre sofferto di attacchi di panico che mi vengono dal nulla, anche quando non penso a niente o comunque non ci sono motivi per cui farsi scatenare una cosa del genere. Sta di fatto che due anni fa avevo talmente tanta paura del cancro, che mi sono auto convinta di averlo a seguito di una storia che mia sorella mi raccontò di una sua amica che della mia stessa età aveva scoperto di avere il cancro al cervello. Insomma, talmente mi ero convinta di ciò che mi sono fatta venire giramenti di testa fortissimi, vertigini continue, conati di vomito e sono stata una settimana malissimo, mio padre dall’’esasperazione mi ha dovuta portare all’ospedale per farmi smettere di piangere. La cosa curiosa, ma io già lo sapevo che fosse tutto frutto della mia mente e che non avevo assolutamente nulla, soprattutto dal momento che questi giramenti sono iniziati casualmente subito dopo il racconto di mia sorella, é che mentre papà mi accompagnava all’ospedale mi era magicamente passato tutto, finalmente non sentivo giramenti, non avevo più la tachicardia e stavo tranquilla… insomma appena arrivai all’ospedale il medico mi fece un bel discorsetto e mi rimandó a casa quasi prendendomi in giro per la situazione. Ad oggi la mia ansia e le mie frustrazioni sono dovute ad altro e ora le spiego. Non sono mai stata fidanzata in vita mia, ho dato il mio primo bacio l’anno scorso a 17 anni a un ragazzo e dopo tre giorni già abbiamo smesso di frequentarci. Poi questa estate mi sono conosciuta con un ragazzo meraviglioso, attualmente il mio fidanzato e stiamo insieme da quasi 8 mesi. Lui per me è di una bellezza indescrivibile, ogni persona che lo ha conosciuto è rimasta sbalordita per la sua bellezza giuro, rispecchia perfettamente, credo, il canone di bellezza che ogni ragazza riserva verso l’ipotetico fidanzato. Con lui dal primo istante mi sono sentita a mio agio, ho subito capito che in sua compagnia sarei potuta essere me stessa, liberarmi di ogni preoccupazione dovuta al fatto che non mi fossi mai addentrata in una relazione vera e propria… e così ci siamo messi insieme e ogni giorno di più mi innamoravo e temevo che lui potesse lasciarmi da un momento all’altro… a mano a mano ho iniziato ad avere con lui le mie prime esperienze, dopo 4 mesi gli ho detto il mio primo ti amo, oltre ad attirarmi veramente tanto fisicamente, mi ha coinvolta proprio mentalmente, è un ragazzo tanto fragile quando forte, ricco di valori, di amore da dare, affetto incondizionato… è il ragazzo perfetto, non ci sono mai stati seri problemi tra di noi, mai e dico MAI ho sentito o provato mezzo dubbio, e dico mezzo nei suoi confronti anzi, avevo paura che lui si stufasse da un momento all’altro, che trovasse qualcuna meglio di me o altre cose del genere. Ora è come se i ruoli si fossero invertiti… è successo che, ormai è passato un mesetto, ci siamo visti di domenica, lui è venuto a casa mia e siamo stati da dio, veramente benissimo come ogni singola volta che siamo stati insieme, spensierati, affiatati e innamorati. Noi ci vediamo sempre e solo il weekend, in quanto durante la settimana ognuno ha i propri impegni tra scuola ecc, comunque si fa più fatica a vedersi durante la settimana. E allora dopo essere stati così bene la domenica, il lunedì come ogni giorno ci siamo scritti normalmente, io ero sempre la stessa, come i miei sentimenti erano e spero siano sempre quelli… il giorno dopo, quel fatidico martedì, sembrava che la mattina andasse tutto bene, che fosse una giornata normalissima, il pomeriggio lui mi ha inviato un suo selfie fatto in casa mentre faceva una linguaccia e teneva un pennello in mano, in cui le giuro… non mi sembrava lui. Era molto più bianco di carnagione e stiamo parlando di un ragazzo scurissimo in inverno, quasi mulatto, con capelli molto lunghi dietro a causa dei parrucchieri chiusi per la zona rossa , il viso non mi sembrava il suo… mi sono soffermata sulla foto per parecchio fissandola, proprio perché mi ha fatto uno strano effetto e mi sono detta: oddio, ma è lui, che brutto qui , non mi piace proprio,
ma perché mi piace? E se non mi piacesse più davvero? Ma perché ci sto insieme?, oddio che ansia ,non voglio uscire con nessuno oggi, non voglio vederlo, ho l’ansia. Quella foto mi ha fatto proprio pausa, mi ha fatto salire questa ansia perenne che non va più via, dal semplice aspetto fisico che in quella foto non mi ha particolarmente colpita sono passata senza battere ciglio all’aspetto mentale e sentimentale che provo per lui… io sono una cretina. Ma come si fa a passare da una foto di una persona a sentimenti che si provano da ormai 8 mesi? Sono riuscita per l’ennesima volta in vita mia a trasformare la mia ansia in qualcosa di vero, in qualcosa a cui ora sono vincolata e di cui non riesco a liberarmi. Io sono masochista quasi, anche quando sento che va tutto bene e che ogni cosa potrebbe finalmente tornare come prima, ecco che mi dico: tanto non è vero che ci stai bene, lo sai che non ti piace più e che stai solo perdendo tempo, tu non vuoi lasciarlo perché ti senti in colpa, perché stai bene con la sua famiglia, lui non ti mancherà, ti fa pena e per questo non ci riesci. Si tratta di commenti osceni, pensieri orribili che fino a un mese fa mai avrei fatto, mai e dico mai. Perché rovinami tutto ora? Così? Perché? Ora che sta per finire la scuola e avrei la mente libera e spensierata, ora che finalmente sono riuscita quasi a convincere i miei a lasciarmi dormire da lui… perché adesso che stavo per ottenere tutto quello che fino ad ora avevo desiderato devo distruggermi così? Non ha senso, mi rifiuto di crederci, i sentimenti di una persona non possono cambiare dal giorno prima al giorno dopo. La cosa che più mi fa male è che forse quest’ansia che provo non è ansia, bensì consapevolezza. Forse davvero mi rifugio in queste auto convinzioni per non ammettere che succede di disinnamorarsi, non è la fine del mondo, ma io non riesco a capacitarmene. Le giuro, andava tutto così bene fino a un mese fa, prima di quella foto del cavolo non ho mai messo in dubbio niente di niente, era lui la persona che cercavo nei momenti di ansia, non vedevo l’ora che arrivasse il weekend solo per vederlo e stare con lui… ma ora al solo pensiero mi sale l’angoscia, quasi vorrei che mi lasciasse lui perché io non ce la faccio, è come se ora volessi allontanarmi da tutto e tutti, da lui specialmente, essere single, continuare da sola e scordarmi di lui, ma perché mi devo convincere del fatto che mi piace ancora, che lo amo, e non posso vivermi semplicemente la mia storia in modo sereno come fino ad un mese fa era??? Perché non posso stare con lui e sentire le stesse cose che sentivo senza dovermi interrogare costantemente, sentire il magone allo stomaco crescere sempre di più e la tachicardia farsi sempre più insistente? Appena mi chiedono di lui è come se mi venisse da vomitare, mi inizia a battere il cuore in senso negativo ma io sono convinta che non è così, dentro in me in fondo in fondo so che sono io che voglio farmi del male non accettando il fatto che sono solo mie paranoie e che tutto va bene perché lui è sempre lui e mi ama alla follia. Quando mi dice ti amo il cuore accelera , mi dico che in realtà non lo amo più e devo dargli il contentino, quando sento l’ansia sempre più alta vorrei allontanarlo da me perché le sue carezze e i suoi baci mi danno ai nervi. È così brutto da dire, ma se sento queste cose vuol dire che devo lasciarlo? Ci rendiamo conto, ho iniziato ad avere tutti questi minimi dubbi che si sono trasformati in queste sensazioni che non mi fanno mangiare, mi impediscono di concentrarmi nello studio, mi viene voglia di abbandonare ogni cosa e vorrei sparire piuttosto che vivere così. Se sto così è perché forse non lo voglio accettare? Ma è possibile che due ragazzi fino al giorno prima si amano alla follia, si piacciono da morire, stanno benissimo insieme, si divertono, si attraggono in tutti i sensi e due giorni dopo, per una foto in cui il ragazzo non viene tanto bene la ragazza comincia a dubitare addirittura dell’amore nei suoi confronti, cominciando a provare ansia, angoscia, fastidio nel vedere i messaggi e quasi voler chiudere del tutto per mettere fine a questa agonia? Poi ho chiesto il parere di tutti e dico ogni singola persona che incrocio per strada, le persone a me care inizialmente mi dicevano che era normale dato che sono una ragazza molto paranoica e ansiosa, mi creo sempre ansie e dubbi inutili, ma anche se a volte riesco a mettere da parte l’ansia e stare serena con lui è come se ormai fosse fatta, sto bene, mi piace parlare con lui, baciarlo ecc… eppure dopo mi ricordo che per starci così bene devo impegnarmi per non far subentrare l’ansia e allora non devo provare più niente, mi da fastidio la sua presenza e vorrei stare sola, dico solo che sto con lui per pietà, perché mi stanno a cuore i suoi familiari, mi sento in colpa perché so che lui ha già sofferto molto nella sua vita e manco solo io ad aggiungermi. Se fosse così ? Oppure sono io che mi faccio paranoie inutili? Ma ora è come se tutto fosse vero, come se davvero non provo più nulla ma solo forte attrazione fisica e mi attacco a quella. Le giuro, sto soffrendo così tanto, lui soffre quasi più di me a vedermi così e a chiedersi in continuazione se è lui il problema… povero amore mio. Ma che devo fare? Ormai non riesco a frenare questa sensazione dentro di me… ho provato a chiedergli un po’ di tempo ma appena ho attaccato al telefono sono scoppiata in lacrime, sono stata tre giorni malissimo e comunque non si è trattato di una pausa vera e propria perché
la sera ci sentivamo sempre… lui mi ama tantissimo e io mi sento così in colpa perché al momento sento di non provare quello che provavo fino a un mese fa, fino al giorno prima della foto… cito sempre la foto perché voglio sottolineare che prima di quella non ho mai messo in dubbio i miei sentimenti verso di lui. Io sono disperata mi aiuti lei, da una settimana ho cominciato a parlare con la psicologa di scuola e a breve comincerò con una psicologa alla asl… io ho bisogno di risposte, di un parere fidato e che ci capisca più di me e tutte le persone che ho coinvolto fino ad ora… oggi ad esempio siamo stati insieme tutto il giorno, anche in compagnia dei nostri amici. Ecco io sono stata bene, cercavo di scacciare l’ansia, ma nonostante riesca a metterla da parte non riesco ad accettare il fatto che non sto tranquilla come vorrei con lui come un mese fa, che devo sempre concentrarmi per non farmi rovinare i momenti con lui… quando mi convinco di una cosa è difficile farmi tornare sui miei passi… non so che fare, io voglio un futuro con lui, é il mio ragazzo ideale e rovinare tutto per queste stupide paranoie, sempre se si tratta di queste, ma date le mie ansie passate ne sono sicura in fin dei conti, mi fa così male e così rabbia che vorrei frustrarmi e maledirmi. Per questo mi rivolgo a lei… scusi per la lunghezza. Mi dia il suo parere per favore… sono cose vere?, dubbi fondati?, un qualcosa che si nasconde in me da tempo ma che non ho mai e dico MAI sentito prima dato che ci sono sempre stata benissimo e non ho mai avuto mezzo dubbio? O sono solo mie paranoie dovute a quella foto del cavolo che mi ha scombussolato tutto? Voglio dire, se avessi avuto qualche problema e limite con lui lo avrei sentito soprattutto quella famosa domenica in cui ci siamo visti di persona e abbiamo passato un meraviglioso pomeriggio insieme… come si può cambiare drasticamente pensiero su una persona che ami dal giorno prima in cui ci stai da dio e due giorni dopo in cui vedi una foto in cui non ti piace particolarmente? Per me è inconcepibile. Poi lo vedo dal vivo e mi piace da morire, è sempre lui, bello come il sole… ora che so che ancora mi piace fisicamente, mi sono convinta che sia solo attrazione fisica e il fatto che abbia provato quella paura nel momento in cui mi sono soffermata sulla foto ormai mi fa credere che il mio sentimento sia affievolito perché ho messo in dubbio tutto ciò che provo per lui in quello stesso istante… non riesco a liberarmi di questi pensieri che mi torturano tutto il giorno e mi condizionano ogni cosa. Poi mi sono ritrovata in tutto e per tutto nel DOC da relazione, ho letto tante storie e ogni singola sensazione, emozione, malessere, paura, ansia che ho letto mi ha ricordato ciò che provo io ora… il fatto anche che abbia avuto già sensazioni del genere ma per altri aspetti, come la malattia, l’orientamento sessuale ecc soprattutto mi fa credere che possa avere questo disturbo e lo spero proprio… però poi mi dico, forse non ti piace più e basta, accettalo. Si ho capito, ma fino a due giorni fa era il ragazzo della tua vita, lottavi contro i tuoi stessi genitori per ottenere certe libertà con lui e ora perché fai così? Perché provi queste cose dal nulla, quando due giorni prima eri sempre la stessa? Non lo voglio accettare mi dispiace, io sono sempre stata benissimo con lui, non mi fa mancare niente, è quasi perfetto, certo ha le sue imperfezioni, ma io l’ho sempre amato così come è. Ho preteso tanto, vero, sono anche esausta a causa di questo periodo che stiamo vivendo, della scuola soprattutto, ma non mi posso permettere di sfogare le mie frustrazioni su di lui… non voglio rovinare ogni cosa. E se invece lo volessi solo come amico? Se volessi tenerlo vicino a me ma solo come amico perché al momento non mi va più di stare in una relazione? Mi aiuti per favore… non è nemmeno un qualcosa che riesco a sconfiggere quando sono con lui, ho letto che molte ragazze riuscivano a scacciare l’ansia quando lo vedevano e sentivano lo stesso amore di sempre, io non ci riesco più perché ormai sono offuscata totalmente da questi pensieri soprattutto quando sto con lui… forse devo lasciarlo e basta e accettarlo ma non voglio ammetterlo… sono così disperata
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Greta. Non rispondo. Come ho sempre pregato di evitare lunghi messaggi per mancanza di tempo alla loro lettura.
Dott. Di Nunzio
Camilla Torri dice
Sono fidanzata con il mio ragazzo da tre anni (io ho 20 anni e lui 22); i primi due anni e mezzo sono stati perfetti, nell’ultima parte dell’anno invece ci sono stati degli eventi che mi hanno fatta star male e riflettere; le faccio degli esempi: 1) ad agosto è uscito con una sua amica (che non mi va molto a genio) per chiarire una situazione e una volta tornato, alla mia domanda “com’è andata?” Lui mi dice “non mi è stata indifferente”; alche io subito mi sono arrabbiata per due o tre giorni finché poi lui mi ha spiegato che con quella frase intendeva dire che gli ha fatto piacere chiarire la situazione con lei per poi chiudere la definitivamente. Da lì siamo andati avanti fino ad arrivare a dicembre dove gli avevo chiesto un piacere per preservare me e la mia famiglia per un possibile contatto covid ma lui si è totalmente dimenticato, e in più non mi dava molte attenzioni. Così mi sono arrabbiata e per fargli capire che erano dei mesi che stavo male, ho deciso di dare una scossa e chiudere la storia.
Non ci siamo sentiti per 4 giorni, dopo di che io stavo davvero male e dato che ero anche sotto esami universitari, non riuscivo a concentrarmi e passavo le ore a controllare il suo accesso su whatsapp pensando “chissà cosa fa! Starà bene? Starà studiando?…” e così ho deciso di dargli una possibilità (che lui mi ha chiesto) ovvero del tempo per dare tempo a lui per dimostrarmi che mi ama e tutto. Così abbiamo iniziato a sentirci piano piano e poi a vederci. Per due settimane la situazione era imbarazzo puro, finché dopo queste due settimane c’è stato il primo bacio e poi così via. Ormai sono passati due mesi, il problema che volevo esporle è che quando sto con lui sto benissimo, ma delle volte quando torno a casa, la sera mi vengono dei dubbi infondati tipo “ma sarà amore o abitudine? Ma sono convinta o no?”. Sinceramente non so perché mi vengono questi dubbi… io sono convinta di essere innamorata, anche perché sennò non mi spiego il fatto di controllare l’accesso, di pensarlo continuamente, oppure quando 13:13
Quando sono in giro in macchina, mi viene da passare sotto casa sua nella speranza di vederlo e il fatto che mi fa pensare di esseee innamorata, oltre al fatto che sto benissimo con lui, il fatto che mi viene da pensare al futuro con lui.
La mia domanda è: come faccio secondo lei a togliermi questi dubbi infondati? Perché mi vengono?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Già risposto.
Cristina dice
Buonasera, mi rivolgo a lei nel tentativo di trovare un po’ di conforto. Sono una ragazza di 32 anni che ha sempre avuto relazioni poco felici. Il mio primo ragazzo ( di cui non ho mai dubitato in amore) mi ha maltratta psicologicamente per anni senza che me ne rendessi conto. Dopo di questa storia, non sono piu riuscita ad avere relazioni serene. Ho avuto una seconda relazione durata 3 anni in cui per 2 e mezzo ho avuto dubbi : lo amo/ non lo amo che mi han portato a lasciarlo. Dopo di lui un’altra storia, finita perché non tolleravo certi difetti fisici del mio partner. dopo quest’edperienza l’abisso, una profonda depressione nervosa, non dormo, perdo peso, smetto di mangiate,non voglio vedere nessuno, attacchi di panico ecc ecc.
Dopo 6 mesi di abisso decido di cercare l’amore, di darmi una svegliata e chiedo ad un ragazzo che trovavo interessante di uscire. Una cena insieme e mi torna l’appetito. Riprendo peso. Ma sono indecisa sul da farsi con lui perché ha 40 kg in più del suo peso e so dalla precedente relazione che non sono in grado di gestire l’imperfezione.
Ma lui mi fa stare bene e l’idea di perderlo è così terribile da spingermi a continuare. I dubbi si fanno sempre più insistenti e decido di rivolgermi a uno psichiatra che mi diagnostica il doc.
Dopo 2 anni di cura credevo di esserne uscita, ma il progetto di comprare casa insieme lo ha fatto riemergere.
Io non mi sentivo pronta per un mutuo insieme ( riuscirò a gestire il doc così a lungo? E se poi non è quello giusto? Ho ansia nel fare il mutuo e paura, allora non devo farlo.
.)
Stavo tenendo duro quando la mia psicoterapeuta mi ha consigliato di lasciarlo, per ché così mi toglierei i dubbi. La stessa persona che mi ha curato ha sottolineato che non sono contenta di certi aspetti della relazione ( i 40 kg in piú) e che devo prenderlo in considerazione. Se poi è troppo per te, convivi col problema come hai sempre fatto.
Se prima di quella seduta ero riuscita ad evitare di perdere completamente il controllo, adesso sto impazzendo sul serio.
Per riassumere avrei un doc ma anche una relazione problematica.
Non credo piú in niente…ho davvero il doc? Me lo dicono per farmi contenta?
Quindi, anche riuscendo dalla ricaduta ( non prendevo piú neppure i farmaci ) sarei destinata all’infelicità?
Io sono molto in ansia e non so come aiutare il mio compagno con mutuo. Vorrei farlo ma poi ho laura, parte il doc e allora evito la questione..
Aiutatemi. Sono al limite.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Cristina, una vita di stress e movimentata la tua.
Il Doc relazionale che ha fatto da padrone in diverse relazioni.
Cristina, non condivido il consiglio della collega. La spiegazione del Doc è un’ altra.
Noi siamo formati da tante sub personalità. Tante ‘parti’.
Nel Doc c’è una ‘parte’ che attacca la persona e ripete continuamente :”La tua relazione non va bene. Il tuo uomo
non è quello giusto. Forse stai facendo un grave errore, ecc, ecc”.
Non c’è una controparte forte e sicura che gli risponde a tono e lo manda al diavolo.
C’è una controparte debole, insicura, come una bambina, che subisce e finisce per crederci.
Il messaggio di quella ‘parte’ che attacca è il seguente: ‘ Fai qualcosa perchè sei troppo insicura per affrontare la vita!’
Come fare ?
C’è una terapia specifica che si chiama I.F.S. ( Internal Family System) che fa spegnere quella parte e va a curare
le debolezze e insicurezze del passato.
Questo è il percorso da fare.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Gianni dice
buongiorno dottore, sono un genitore maturo (ho due bimbi di 10 e 8 anni avuti dai 49 anni in poi) e una moglie di 50 anni. Sono imprenditore e negli ultimi 2/3 anni ho dovuto ridimensionare il mio tenore di vita per difficoltà oggettive sul lavoro. Mia moglie non ha mai lavorato, si occupa di casa e figli. Io vengo da un precedente matrimonio senza figli seguito da un divorzio 30 anni fa. Da quando la nostra situazione economica è andata peggiorando, anche il nostro rapporto ne ha risentito, via via aggravandosi. Lei lamenta che ha dovuto dar fondo ai denari lasciategli dai genitori deceduti per contribuire alla vita familiare, che io in casa non mi occupo di nulla e non le do una mano coi lavori e i bimbi. Io lavoro ora 7 giorni su 7, a volte 10 ore al giorno, per tentare di salvare l’azienda che è anche l’unico mezzo di sostentamento. Il mio timore è però legato al fatto che oramai da alcuni mesi, se non da più di un anno, lei sembra avere una doppia personalità. La mattina è quasi normale, è attiva e coordinata, prepara i bimbi per la scuola, dopodichè io li accompagno e lascio lei che si occupa della spesa e della casa. Tuttavia, quando i bimbi sono a scuola, e lo sono sino alle 16.30, lei quasi sempre si corica dalle 11.30/12 e si alza solo alle 15.30 per andare a prendere i bimbi all’uscita. Alla sera, quando torno alle 20, la trovo sempre completamente mutata: sembra ubriaca, a volte fatica a parlare e si muove come se avesse bevuto, è ossessiva su problemi banali, e non aspetta altro per attaccarmi, soprattutto davanti ai bimbi. Il mio primo pensiero è stato quello di verificare se in casa ci fossero alcolici nascosti, e non ne ho trovati. Arrivo a pensare che soffra di qualche patologia che preveda sintomi simili all’ubriacatura, che però è un’ubriacatura sempre più disperata, mai allegra. Ovviamente, non accetta di farsi aiutare da uno specialista. Neanche confidandomi con i suoi fratelli, con i quali ha da sempre un rapporto conflittuale, e amici comuni sono riuscito a farmi aiutare su questo argomenti. Ho esaurito le mia capacità di intervento. Da dove potrei ripartire secondo lei? Grazie!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gianni, stai vivendo una situazione poco piacevole.
Ai problemi economici, ora si sono aggiunti anche i problemi del cambiamento comportamentale di tua moglie.
E’ normale che sei preoccupato. Soprattutto perchè vedi che tua moglie non accetta alcuna forma di aiuto.
Non è facile darti un consiglio. Bisogna approfondire il problema e prendervi in carico entrambi.
Perchè non ti rivolgi ai Servizi Sociali della tua zona? Visto che ci sono i figli piccoli, i Servizi sono tenuti ad intervenire.
Questo è il mio consiglio. So che è poco, però si può approfittare di questi Servizi gratuiti.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Bella. dice
Salve dottore. Ho letto il suo articolo e lo trovo utile. Le scrivo qui perché ho bisogno di aiuto. I miei dubbi stanno rovinando la relazione con il mio ragazzo e non so più cosa fare.. ho solamente tanta tanta paura possa finire tutto.. ne ho parlato con un psicoterapeuta e sospetta che ho il doc da relazione. Ho questi continui dubbi che mi fanno stare tanto male.. a volte paura di essere omosessuale, altre paura di poterlo tradire, altre di non amarlo, altre di trattarlo male, non dargli abbastanza amore, o paura di innamorarmi di un altro ragazzo… ho paura. È iniziato tutto da una domanda totalmente a caso “ma lo amo abbastanza?” E da lì panico.. mi alzo con gia questi dubbi.. a volte ho paura siano reali.. ultimamente il mio ragazzo fa molta fatica a reggere tutto ciò e anche lui sta attraversando un periodo un po’ brutto dive si sente apatico.. in questi due giorni abbiamo avuto un momento di “crisi” dove avevo paura di perderlo perché non sapeva se dovessimo continuare o no.. abbiamo risolto promettendkci di impegnarci più di prima ma ho paura che magari stiamo forzando le cose.. ho paura stiamo forzando una relazione finita.. non ce la faccio più.. ho paura di sentirmi distante da lui.. di non riuscire ad andare più avanti.. ma io non voglio questo.. ho paura e sto male
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Bella ( è il tuo nome?)
Stai attraversando un periodo di forte stress. Un brutto momento.
Succede spesso quando lo stress è elevato, che al primo Doc si aggiunge un altro.
Il Doc inizia quasi sempre con un ” E se…). La mente osserva la nostra reazione, se c’è preoccupazione e forte emotività,
comincia a bersagliare senza sosta.
Il collega psicoterapeuta forse ha visto giusto che possa essere un Doc. La certezza si può avere se già in passato hai sofferto di Doc.
Se hai una particolare personalità (personalità ossessiva),il tipo di educazione ricevuto e presenza di episodi traumatici.
Nella mente di ognuno di noi ci sono tante ‘parti’, tante sub-personalità. Nel disturbo ossessivo c’è una ‘parte’, chiamata parte ‘critico interiore’
che attacca, mette dubbi sulla tua relazione, mette insicurezza sui sentimenti provati. C’è un’ altra parte che ha paura e crea ansia.
La contro parte si chiama ‘bambina interiore’ che non ha la forza di controbattere perchè ha poca fiducia in se stessa e non ha ancora le armi
per rassicurare la ‘parte critica’. Se non ce la facciamo da soli la terapia può aiutare.
Bella, non bisogna credere al contenuto del Doc, che non sei innamorata del tuo uomo, ma il messaggio è un altro: rafforzare la bambina interiore.
D’accordo?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Isabella dice
Salve dottore,
Le scrivo perché leggendo il suo articolo mi ritrovo molto nel disturbo ossessivo compulsivo da relazione specialmente nella sezione rivolta al partner.
È 2 anni che sono fidanzata felicemente con il mio ragazzo e vorrei sottolineare che è la mia prima relazione seria.
Prima di fidanzarmi con lui non ero sicura del tutto non per i miei sentimenti ma per un difetto fisico che lui ha ,ossia lui è più basso di me di 10 cm e la cosa mi è sempre pesata molto però all’inizio quando mi sono lanciata non ci ho più dato tanto peso e ho pensato che se ne sarebbe andata così. Invece purtroppo no ,dopo un anno ho incominciato ad avere un ossessione verso le misure ho incominciato ad osservare tutte le coppie dove le donne sono meno alte dell’uomo( anche coppie dove lui è più basso di lei per rassicurarmi) e io ne soffrivo molto e ancora tutt’ora e vivo con l’ossessione di essere giudicata dagli altri perché il mio ragazzo è più basso di me , non siamo nemmeno ancora andati a trovare la mia famiglia ( noi viviamo in Inghilterra ) in Italia purtroppo per la pandemia ma c’è un lato di me che prova vergogna a portarlo a casa mia specialmente da mio padre (mia madre vive a Londra e lo ha già conosciuto) dove in famiglia da me sono tutti alti e già mi dalle foto hanno notato la differenza. Penso che il complesso dell’altezza venga da un senso di inadeguatezza che ho sempre provato nel campo sentimentale, nel senso che sono sempre stata veramente insicura di me e sono stata rifiutata più volte da uomini per il mio aspetto in precedenza. Non so perché l’aspettò fisico abbia così tanta influenza su di me,capisco la legge dell’attrazione ma non ho mai voluto questo , ho sempre voluto un rapporto dove il mio uomo mi amasse e fosse il mio migliore amico e questo è quello che ho con il mio ragazzo. È una persona veramente unica che stimo tanto che mi fa sentire così al sicuro e me stessa, che non capisco perché devo focalizzarmi su questo piccolo difetto.Ma perché a volte mi vergogno della sua altezza, dentro di me si è attivato un meccanismo strano mai provato ovvero di dubbio e poi di immediata rassicurazione e analisi di ogni minimo dettaglio riguardante lui. Come se sentissi delle convulsioni.Mi vergogno o meglio ho paura di confrontarmi con i miei amici a riguardo perché dopo aver menzionato questo problema a loro,mi sono sentita dire che non lo amo e lo sto prendendo in giro anche da mia madre. Ho tagliato con una delle mie migliori amiche per non sentirmi dire cose negative e sto male e soffro di sensi colpa che mi logorano il petto e la testa.
Detto questo vorrei trovare un modo per liberarmi da questo problema che non penso sia la chiusura del rapporto ma una terapia guidata solamente che vorrei un consiglio, su quale dovrei intraprendere e se vede dei segni di disturbo compulsivo da relazione.
Cordiali saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Isabella, non hai scritto la tua età e ciò rende difficile inquadrare bene il tuo caso.
Forse sei schiava di un pregiudizio (pre-giudizio= giudizio dato prima).Questi sono: la coppia deve essere in una certa maniera,
l’ uomo ‘deve’ essere ad più alto della donna; di età più avanzata, ecc. Paura di essere giudicati male se non si è secondo certi canoni, ecc.ecc.
Poi l’ altezza non è un difetto.
Ma al di là di questo, tu come stai con il tuo ragazzo? Perchè vi ‘siete incontrati’? Dal punto di vista sentimentale cosa provi per questo ragazzo?
Lui è importante per te o contano solo le apparenze o la necessità di avere a tutti i costi un ragazzo?
Sei una ragazza insicura e desideri l’ approvazione degli altri. Invece l’ approvazione devi cercarla in te stessa.
Chi non è d’accordo, peggio per lui/per lei. Quindi non cercare rassicurazioni, bensì guarda bene in te stessa e scopri quello che realmente provi
dal punto di vista affettivo.
Va bene?
un Saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Isabella dice
Salve dottor Nunzio ,
Grazie mille per la risposta,
Mi scuso se ho tralasciato questo dettaglio io ho 25 anni.Certamente io per questo ragazzo provo veramente tanto amore e tutte le volte che sono con lui sento tranquillità sicurezza e amore.
Io e lui lavoriamo insieme e ci siamo incontrati così esattamente il giorno in cui ero stata tagliata da una mia frequentazione l’ho incontrato a lavoro e subito avevo pensato questo ragazzo ha qualcosa di speciale e mi attraeva poi inizialmente la cosa era scemata per il fatto che era più basso di me e avevo incominciato a frequentare un altro ragazzo, dopo che quest’altra mia frequentazione era finita nel frattempo io e il mio attuale ragazzo eravamo diventati veramente vicini l’un l’altro eravamo amici ma ho sempre saputo che qualcosa di serio sarebbe successo ma in quel momento uscivo da un periodo di delusioni precedenti e non avevo la testa. Fino a che un giorno mentre ero in vacanza ho incominciato a pensare a lui a vederlo al mio fianco e a vedere una famiglia insieme felice e solida ( cosa che accomuna entrambi dato che non abbiamo avuto belle esperienze in famiglia, entrambi i nostri genitori sono divorziati ).
E da lì tutto è incominciato e abbiamo iniziato a stare ufficialmente insieme, mi sono lanciata andare e ho vissuto e sto continuando a vivere momenti bellissimi, ma sento che il mio vero problema sia l’impegnarmi in una relazione dato che è la mia prima volta e sono sempre stata single e libera gestire la mia vita.
Ora conviviamo da un anno e a volte sto veramente bene a volta appena ho un momento no incomincio a mettere tutto in dubbio e a pensare ma se fossi libera potrei fare un sacco di cose.
Ho bisogno di risolvere questo problema che non h a che fare con l’amore che provo per il mio ragazzo so dentro di me che è l’amore della mia vita e penso che la mia insicurezza mi stia mettendo i bastoni tra le ruote per verificare che sia veramente lui la persona per me .
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Isabella, ti rispondo subito dicendoti che la tua insicurezza non ha nulla a che fare
con i tuoi sentimenti
In ogni relazione affettiva sorgono momenti di insicurezza, ma non si sta lì continuamente a dubitare.
La si vive e basta. Comunque hai fatto un grande passo in avanti. Complimenti.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Elena dice
Buonasera dottore. Sono elena e ho 20 anni, ho da due anni una storia con un ragazzo, che ho sempre reputato quasi perfetto nel modo di comportarsi con me, mi fa sempre sentire speciale . Da circa un anno però , mi si è insinuato il dubbio di non amarlo davvero. Ricordo che tutto questa confusione di dubbi è iniziata dopo aver vinto un’altra ossessione , che mi ha logorato per anni e che grazie a lui sono riuscita a superare. Ho però notato che questa ossessione ha lasciato il posto alla nuova ossessione, che è per me fonte di grande dolore e confusione. La nostra storia inoltre, proprio a causa di queste ossessioni nei suoi confronti (anche nei confronti del suo aspetto fisico) ha messo in crisi la nostra storia tanto da aver deciso da qualche mese di farmi seguire da una psicologa, la quale mi ha detto che dal test di personalità che mi ha somministrato, non risulta un vero e proprio disturbo, ma solo un tratto ossessivo. Io però, le ho raccontato anche di quante volte al giorno ho bisogno di rassicurarmi su internet per sapere se soffro o meno di doc da relazione oppure se davvero non amo più il mio ragazzo. Da quando le ho detto di questa che credo essere una compulsione , ha deciso di ripetere il test, nei prossimi giorni. Io sarei davvero felice a sapere di avere il doc piuttosto di scoprire che non lo amo più. Inoltre mi ha consigliato una terapia di coppia. Volevo chiederle, qualè il confine tra disturbo vero e proprio è semplice tratto ossessivo? La psicologa mi ha detto che io sono in una via di mezzo tra disturbo e tratto, però vorrei capire la sua opinione in merito per capire meglio come procedere. La ringrazio tantissimo e spero che mi risponda presto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Elena, ho risposto al tuo messaggio.
Elena dice
Buonasera dottore. Sono elena e ho 20 anni, ho da due anni una storia con un ragazzo, che ho sempre reputato quasi perfetto nel modo di comportarsi con me, mi fa sempre sentire speciale . Da circa un anno però , mi si è insinuato il dubbio di non amarlo davvero. Ricordo che tutto questa confusione di dubbi è iniziata dopo aver vinto un’altra ossessione , che mi ha logorato per anni e che grazie a lui sono riuscita a superare. Ho però notato che questa ossessione ha lasciato il posto ad una nuova ossessione, che è per me fonte di grande dolore e confusione. La nostra storia inoltre, proprio a causa di queste ossessioni nei suoi confronti (anche nei confronti del suo aspetto fisico) ha messo in crisi la nostra storia tanto da aver deciso da qualche mese di farmi seguire da una psicologa, la quale mi ha detto che dal test di personalità che mi ha somministrato, non risulta un vero e proprio disturbo, ma solo un tratto ossessivo. Io però, le ho raccontato anche di quante volte al giorno ho bisogno di rassicurarmi su internet per sapere se soffro o meno di doc da relazione oppure se davvero non amo più il mio ragazzo. Da quando le ho detto di questa che credo essere una compulsione , ha deciso di ripetere il test, nei prossimi giorni. Io sarei davvero felice a sapere di avere il doc piuttosto di scoprire che non lo amo più. Inoltre mi ha consigliato una terapia di coppia. Volevo chiederle, qualè il confine tra disturbo vero e proprio è semplice tratto ossessivo? La psicologa mi ha detto che io sono in una via di mezzo tra disturbo e tratto, però vorrei capire la sua opinione in merito per capire meglio come procedere. La ringrazio tantissimo e spero che mi risponda presto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elena, scusa il ritardo della risposta.
Non so se posso aiutarti del tutto, visto i pochi elementi che ho a disposizione.
Per verificarsi un disturbo ossessivo ha bisogno di una personalità cosiddetta ‘ossessiva’.
Questa comprende: Insicurezza, ansia, intolleranza al dubbio, perfezionismo, rigidità caratteriale, necessità di non considerare le mezze misure, o la scala di grigio, ma tutto bianco o tutto nero,0 – 100,una storia particolare, ecc.Se ci sono stati anche altri episodi di Doc, ecc.ecc.
Il confine tra un tratto di personalità ossessiva e il disturbo DOC è nella gravità.
Certi tratti caratteriali come perfezionismo, rigidità, si trovano anche tra le persone normali, ma quando questi tratti sono esagerati, quando il disagio
è grave per via delle ossessioni, allora siamo di fronte al Doc vero e proprio.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Elena dice
Grazie mille per la risposta dottore. Avrei un’ultima domanda. Un semplice tratto ossessivo comporta questi dubbi ,simili al doc, ma nel caso del tratto ossessivo questi dubbi sono indice di un vero disinnamoramento? Mentre nel doc no?
Grazie in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Elena, stai facendo una grande confusione fra tratti caratteriali e disturbo ossessivo.
Tutti possiamo avere dubbi. Il Doc è l’ esagerazione di un tratto o una personalità ossessiva.
Non c’entra nulla con l’ innamoramento.
Ti saluto
Dott. M. Di Nunzio
Gianni dice
Salve dottore, mi trovo qui disperato a chiedere consiglio.
La mia ragazza soffre di doc da relazione. Stiamo insieme da poco e il nostro è stato un amore alle stelle. Mai vista una cosa simile. C’è da premettere che é sempre stata una tipa molto ansiosa e con gravi problemi alle spalle che sicuramente le
hanno favorito traumi. Ha iniziato ad avere pensieri ossessivi e dubbi nei miei confronti con successivo stato di malessere perché non si spiegava il motivo. Io la sto aiutando introducendole il doc e facendole capire come
agisce. Lei soffre per dice che sa di amarmi ma che comunque ha pensieri ossessivi che la
portano a pensare le cose più assurde. Io le sto accanto perché so che mi ama ma adesso sto vivendo male
questa situazione e sta scaturendo anche in me
molta paura. Lei sta malissimo proprio perché mom accetta il doc e sono consapevole
che la paura stessa di questi pensieri sono dovuti al fatto che mi ama tanto. In ogni caso io sono sul punto si non sapere più cosa fare, come comportarmi e come
trovare la forza di andare avanti. Mi sto logorando.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gianni, capisco il tuo desiderio di lenire le sofferenze del Doc sofferto dalla tua ragazza.
Tu non puoi fare più di tanto: starle vicino, non credere ai suoi dubbi e convincerla a chiedere un aiuto
professionale.
So che non è facile. La situazione logora perchè i dubbi e le assurdità sono tante. Ma questo è il Doc.
Deve farsi aiutare.
Ok? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Max dice
Salve Dottore,
sono un ragazzo di 32 anni e sono stato fidanzato con la mia ragazza per circa 8 anni. Dal 2015 al 2018 abbiamo convissuto mentre negli ultimi 2 anni ci siamo divisi ed il rapporto si è logorato piano piano. Fino a settembre 2020 ho sempre cercato di ricucire il nostro rapporto ma lei mi continuava a dire che aveva dei dubbi e doveva capire cosa voleva. Così piano piano ho iniziato a perdere le speranze e mi sono allontanato sempre di più trovando, da solo,un discreto equilibrio. Nonostante questo, ci sentivamo lo stesso un paio di volte a settimana e ogni tanto ci siamo anche visti e le cose non andavano male. Ultimamente però lei è tornata da me a mille dicendomi che aveva fatto chiarezza e che voleva tornare a vivere con me e che ora dovevo decidere io cosa fare. Sia quando sto con lei che quando non ci sentiamo ho come uno stato di ansia perché penso se lei è ragazza giusta con cui trascorrere la mia vita e se la amo ancora. Quando non stiamo insieme la penso spesso ma poi quando siamo insieme ho le ansie perché non sono convinto ed ho paura che le cose possano andare male. Inoltre essendo sepatati, penso spesso al fatto che stia da sola a casa e che stia soffrendo per questa situazione in quanto mi ama e tutto questo pensare mi spezza il cuore e mi fa stare malissimo. Io sono una persona solare, positiva e super attiva mentre lei è pessimista, negativa e non molto attiva. Con lei sono stato benissimo e ci sto ancora abbastanza bene ma ho paura della monotonia del nostro rapporto, di non poter essere più felice con lei, ho paura anche di perdere il mio nuovo equilibrio ed i miei amici che avevo trascurato quando stavo con lei. Vorrei riprovarci ma ho un po paura che le cose vadano male e che non la ami più. Lei cosa mi consiglia? Sono normali questi dubbi? Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Max, mi hai chiesto se sono normali questi dubbi. Tra l’ altro hai scritto anche:
“Io sono una persona solare, positiva e super attiva mentre lei è pessimista, negativa e non molto attiva. Con lei sono stato benissimo e ci sto ancora abbastanza bene ma ho paura della monotonia del nostro rapporto, di non poter essere più felice con lei, ho paura anche di perdere il mio nuovo equilibrio ed i miei amici che avevo trascurato quando stavo con lei. Vorrei riprovarci ma ho un po paura che le cose vadano male e che non la ami più.”
Secondo me è normale avere dubbi se non si è proprio convinti di stare bene con qualcuna/o.
Ne avete parlato insieme?
La decisione spetta a voi due.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Silvia dice
Gentile dottore,
La ringrazio prima di tutto per l’articolo, è la prima volta che chiedo un consulto online ma mi sono rispecchiata parecchio nelle sue parole e non ne ho potuto fare a meno.
Non saprei dirle se soffro di questo disturbo o meno ma riscontro molte delle situazioni elencate. Ho 28 anni e sto con il mio ragazzo da 12 (unico ragazzo), ci sono stati periodi turbolenti in cui preciso che l non ho mai dubitato dei suoi sentimenti. Ho fatto le mie esperienze di studio all’estero che mi hanno portato a stare dall’altro capo del mondo per mesi e mesi, in tutto ciò lui non ha mai messo in discussione il nostro rapporto. Sono in generale una persona molto sicura di me e per questo non mi sono mai limitata nelle esperienze che ho voluto vivere. Da qualche anno però c’è sempre un pensiero latente che mi porta a non essere mai completamente convinta della mia relazione e non riesco a capire se questo sia dovuto a dei dubbi leciti o al fatto che lui mi sia sempre stato vicino. Nella pratica mi chiedo spessissimo se il nostro sia vero amore o meno, a volte mi chiedo se sia giusto aver avuto un solo ragazzo nonostante non mi sia limitata nelle altre esperienze importanti, ho paura che se arrivasse una persona a darmi attenzioni potrei facilmente incorrere in errori. Ciò che mi mette davvero a disagio, è il modo in cui mi interrogo non appena abbiamo un confronto su punti di vista diversi. Basta qualsiasi differenza caratteriale a farmi subito pensare che non sia la persona giusta per me, un esempio? Io amo viaggiare in lungo e in largo, sono una persona curiosa e affamata di conoscenza. Lui è l’opposto, gli basterebbe una partita di calcio e qualche serata con gli amici e starebbe a posto. Basta questo per pensare che io, per come immagino la mia relazione ideale, non potrei assolutamente stare con una persona che non condivide questa mia grande passione e di non avere al mio fianco un compagno di viaggio affamato quanto me. Io ho studiato tanto e mi sento cambiata e cresciuta, lui non ha terminato il percorso di laurea ed ha sempre avuto dubbi sul cammino da intraprendere, perdendosi per un po’. Non dico di avere meno considerazione, ma sicuramente non ho apprezzato la sua mancanza di tenacia in alcune situazioni difficili in cui ha preferito scappare. Credo che questo abbia influito sui miei pensieri negativi. D’altro canto però poi lo scopro molto più informato di me su altri aspetti e questo mi fa riconoscere che forse mi auto convinco soltanto di non avere una persona che sia fatta per me al mio fianco. In generale, basta una stupidaggine a farmi partire mille interrogatori, tanto che quando litighiamo minaccio sempre di farla finita anche se poi recuperiamo sempre. Non capisco davvero se questo mio interrogarmi sia frutto di divergente caratteriali, perché siamo cresciuti insieme o se sono io a non farmi andare bene nulla e mi sento insoddisfatta soltanto perché immagino il meglio. Ci tengo a precisare che forse dalla mia relazione avrei, dopo 12 anni, preteso qualcosa in più, visto che la maggior parte delle esperienze le ho fatte da sola e a volte mi sembra di vivere lo stesso rapporto da liceali, visto che ancora non viviamo insieme per motivi di lavoro. D’altro canto se penso a passi importanti come il matrimonio mi sento mancare il fiato e penso che al momento non sarei mai pronta a fare un passo del genere. A convivere invece ci andrei perché è tenta la curiosità di conoscersi a fondo, nonostante stiamo insieme da più di 12 anni.
Ho cercato di riassumere il tutto nella maniera più coincisa e grazie mille per qualsiasi consiglio mi saprà dare!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Silvia,
hai detto tutto in questa tua lunga lettera. Non hai bisogno dei miei consigli.
Il tuo ragazzo è molto diverso da te e non non sei intenzionata a dividerci una vita insieme.
Il fatto che state insieme da 12 anni vuol dire qualcosa?
E’ chiara la tua insoddisfazione, infatti hai scritto: “…Non capisco davvero se questo mio interrogarmi sia frutto di divergenze caratteriali, perché siamo cresciuti insieme o se sono io a non farmi andare bene nulla e mi sento insoddisfatta soltanto perché immagino il meglio. Ci tengo a precisare che forse dalla mia relazione avrei, dopo 12 anni, preteso qualcosa in più, visto che la maggior parte delle esperienze le ho fatte da sola e a volte mi sembra di vivere...”
Va bene? Ti saluto:
Dott. M. Di Nunzio
Maria dice
Gentile dottore, mi dispiace tediarla con la mia storia ma ho passato più di un’ora a leggere il suo articolo e tutti i commenti in cerca di una risposta a chissà quale delle mie tante domande.
Sono una ragazza di 22 anni, sono fidanzata da poco più di due anni con un ragazzo. Prima di fidanzarci io sono stata follemente innamorata di lui per 6 anni, da che ho memoria praticamente, ma lui non era interessato a una relazione insieme a me, però mi apprezzava a livello fisico perciò mi ha “tenuta all’amo” per così dire, anche nonostante sia stato fidanzato per diverso tempo con un’altra prima di me. Quando si lasciò ci frequentammo ma lui non si comportò benissimo, il primo anno di relazione vera e propria fu abbastanza disastroso, liti frequenti, mancanza di fiducia e difficoltà a comunicare. Lui non è mai stato il “mio tipo”, né fisicamente né caratterialmente,
ma per qualche motivo per me era l’unico al mondo (forse l’ho idealizzato), mi è sempre dispiaciuto che non fosse un tipo curioso, anzi per molte cose è addirittura ignorante e disinteressato mentre io sono il contrario, ragion per cui mi sento poco stimolata da lui su questo piano. Ad ogni modo, dopo il primo anno di relazione le cose sono iniziate ad andare meglio, abbiamo imparato a capirci e io ho iniziato a fidarmi del suo amore perché lui ha iniziato seriamente a dimostrarlo. Fino a qualche mese fa invece tutto bene, non litigavamo più, lui mi adora e io tengo tantissimo a lui. Tuttavia non riesco a togliermi dalla testa il fatto che probabilmente non sia mai stato “quello giusto” e ora siamo in una pausa, ho pensato potesse aiutarmi a chiarirmi le idee ma le sta solo confondendo di più (in questo periodo sono fuori città per lavoro, è la mia prima esperienza di vita lontana da casa, quindi il mio equilibrio emotivo si è un po’ destabilizzato e con lui ci vediamo solo due weekend al mese, da ottobre). Inoltre ci si aggiunge il fatto che incontro sempre ragazzi splendidi, che sono anche interessati a me e ogni volta inizio a vagare con la mente e inizio ad immaginare delle ipotetiche relazioni. E penso non sia normale fare così quando si ha una relazione. Aggiungo solo un’ultima cosa: i miei genitori si sono messi insieme giovanissimi e sono ancora insieme e si amano tantissimo, io ho sempre pensato di voler trovare un amore così, ma a questo punto penso di non esserne in grado. Vorrei capire cosa mi blocca dal vivere una relazione sana e senza distrazioni e vorrei anche che qualcuno mi dicesse esattamente cosa fare in questo momento, così non avrei più questo fardello di dover scegliere da sola. Ma so che non è possibile.
Scusi la lunghezza, il suo articolo mi ha aiutata molto anche se ancora continuo a farmi mille domande per adesso.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Maria, hai posto diversi interrogativi. Cercherò di rispondere.
Maria, hai dei dubbi su questo ragazzo e non lo stimi molto, ma nessuno ti obbliga a doverlo tenere per forza.
E’ vero, hai visto la bella storia dei tuoi genitori e piacerebbe anche a te trovare subito un ragazzo per la vita.
Ma le storie non sono tutte uguali.
L’ importante è trovare quello giusto, anche se la ricerca può essere anche più lunga.
Nella vita bisogna crescere, rendersi autonomi e fare esperienze. Quindi anche guardarti attorno è positivo, senza buttarsi per forza
in un rapporto che non ci convince pienamente.
Va bene?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sara dice
Salve, mi sono imbattuta per caso in questo articolo e devo dire che sono abbastanza spaesata visto che è la prima volta che chiedo un parere online. Ho circa 20 anni e sto con il mio ragazzo da più di due anni. Inizialmente io e lui andavamo molto d’accordo perché vivevamo nello stesso paese, passavamo molto tempo insieme e ci divertivamo. Poi lui è dovuto partire per l’università e la nostra relazione ne ha iniziato a risentire, a causa della lontananza ma anche a causa della mia “gelosia”. Però siamo comunque riusciti a stare insieme. A causa del covid lui è ritornato nel nostro paese e di conseguenza siamo stati insieme come sempre, se non per il fatto che ha iniziato a darmi un po’ fastidio che lui passasse spesso del tempo con gli amici e mi sentivo esclusa. L’estate è stata un disastro. È stato più il tempo in cui eravamo in lite o non ci parlavamo piuttosto che quello in cui stavamo bene, tanto da arrivare ad una grande lite (causata da un altro elemento) prima che io partissi per il mio primo anno di università. Alla fine, ci siamo riconciliati. Il vero problema è iniziato durante il mio periodo nella città universitaria. Lui inizia ad essere assente, ad essere scontroso e indifferente bei miei confronti. Quindi io inizio a chiedergli spesso il perché di tutto ciò e a ripetergli che non mi dava attenzioni e che non gli importava di me, cosa che alla fine si è rivelata vera. Con il tempo però ho maturato sempre più un senso di inadeguatezza ed insicurezza, in primis in me stessa, che si è riversata anche sulla relazione. Io sono una persona abbastanza chiusa e non riesco ad essere molto socievole, lui è tutto il contrario e questa cosa la sto soffrendo sempre di più. Quando sono ritornata lui mi ha palesato che non provava più le stesse cose, che non mi amava più (a volte, quando io ero via, mi diceva che non mi voleva più e io ci stavo tanto male e poi alla fine mi diceva di star scherzando) e che le cose erano cambiate, soprattutto da quando ero andata via. Alla fine però siamo rimasti “insieme” perché lui dice comunque di volermi bene e che da quando sono tornata le cose vanno meglio. Ora siamo da mesi in una fase instabile. Io ho sempre paura che lui non mi voglia (neanche fisicamente) e questo mi porta a farmi paranoie su tutto. Sto sempre a ricercare e a sospettare che non vado bene, che lui mi prenda in giro e sto sempre a chiedermi se sia il caso di stare con una persona che probabilmente non mi ama, che non prova le stesse cose che provo io. Quando io gli espongo le mie “paranoie” e i miei dubbi, anche su suoi comportamenti passati, lui inizia ad innervosirsi e io ci sto male perché non capisco cosa realmente voglia da me e perché anche lui continua a ritornare da me. La situazione si fa davvero pesante perché io ho sempre questi pensieri per la testa che mi distolgono spesso dallo studio (ad esempio) e mi fanno credere di non essere abbastanza, in qualsiasi ambito. Lui continua a dirmi che vuole solo godersi le cose finché vanno bene ma io allo stesso tempo continuo a non darmi pace e a chiedermi e chiedergli sempre quale sia il senso del nostro rapporto, sperando sempre che mi dica qualcosa di rassicurante. L’incertezza e il non sapere cosa prova o cosa pensa mi fa stare in ansia in questo caso e divento pesante, fino a non godermi anche i giorni “belli”. In più inizio ad avere paura del momento in cui partiremo di nuovo entrambi per l’università, perché non voglio vivere sempre questa incertezza ed insicurezza ma allo stesso tempo, non riesco mai a chiudere definitivamente la relazione perché ci tengo tanto. E la paura sussiste al pensiero che alla fine sarà lui a troncare il nostro rapporto.
Spero davvero possa aiutarmi o comunque darmi il suo punto di vista, perché non so davvero con chi parlarne o come cercare di risolvere questa situazione. Grazie mille!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sara, rispondo a questo tuo lungo messaggio.
Purtroppo la tua insicurezza non è del tutto fuori luogo.
Il comportamento del tuo ragazzo non è per niente rassicurante: Questo va ad alimentare l’ansia e la paura di perderlo.
Tu fai bene a pretendere più chiarezza nel vostro rapporto. Se lui non accetta e continua a comportarsi come ha sempre fatto,
metti in atto alcune cose. 1) Farlo ingelosire. 2) Non farti sentire per un po’ di tempo. 3) Cominciare tu ora a dirgli
che ‘ è lui che non va bene’.’ Che lui non è abbastanza’.
Però non illuderti. Purtroppo lo hai abituato male; ora fa tutto quello che vuole con te.
Prima che sia lui a rompere il rapporto, prendi tu questa decisione. E’ difficile, vero?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giada dice
Buonasera dottore.
Sono una ragazza di 24 anni.
Tra due righe non è possibile spiegare quello che provo. Cercherò di essere più chiara possibile.
Ho sempre pensato di avere il DOC da relazione, anche nelle mie due storie precedenti.
Premetto che Prima di esse, ho avuto un’adolescenza turbolenta, riguardo l’aspettò sanitario. Decine di operazioni che mi hanno isolata dal mondo esterno dall’età di 13 anni, fino ai 17.
Tutto ciò ha conseguito la poca autostima verso me stessa, riguardo cicatrici ecc..
Sono stata anche bulimica nel periodo più buio… ma ne sono uscita solo con le mie forze.
Riguardo alle mie relazioni…
Sono quel tipo di persona che crede che “il primo sia l’ultimo”. Ma ovviamente non è stato così.
Relazione dopo relazione , diciamo che ho completato tutti i sintomi da DOC da relazione. Sono sempre stata attenta e fiduciosa che le cose cambiassero e invece, nella relazione attuale, mi ritrovo peggio di quelle precedenti.
Questo mio malessere da DOC è stato graduale, sempre crescente, mese dopo mese, nonostante le mie autocritiche e i miei sensi di colpa verso di lui.
Dopo quasi due anni di relazione: paranoie, mancanza di fiducia, insicurezze, comportamenti inspiegabili che ho io, magari quando affrontiamo una discussione (caratteri contrastanti apparte).
Tutto ciò che è sopra elencato nel suo articolo, io l’ho vissuto.
Provai, dopo circa 8 mesi, ad andare da uno psicologo. Volevo cambiare questo mio modo di essere sempre “allerta” verso di lui. Ma non andò come mi aspettavo, sopratutto con lo psicologo.
(Non che io ne abbia conosciuti pochi).
Detto questo, volevo precisare che io amo immensamente questo ragazzo e viceversa.
Lui, nel suo passato, ne ha combinate tante. Sia per cose che vanno contro ogni mio ideale, sia per quanto riguarda le relazioni.
Ma si tratta del passato.
Ho conosciuto una persona completamente diversa da come lui era prima.
Una parte di me sa con certezza che certe cose non le farebbe mai più. E poi mi assale tutta la DOC da relazione.
Ci sarebbero tantissimi esempi, cose da spiegare.
Ma spero che con questa breve lettura, lei riesca a darmi dei consigli.
La ringrazio in anticipo e complimenti per l’articolo, sembrava che lei stesse vivendo la mia relazione in terza persona.
Saluti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giada, non è facile dare dei consigli.
Nella tua personalità c’è insicurezza, mancanza di fiducia, perfezionismo, sensi di colpa e intolleranza al dubbio.
Pare che ci sono le condizioni per essere un Doc. Però ti consiglio di stare attenta a non idealizzare le persone.
Hai scritto :” Dopo quasi due anni di relazione: paranoie, mancanza di fiducia, insicurezze, comportamenti inspiegabili che ho io,
magari quando affrontiamo una discussione (caratteri contrastanti apparte)“.
Ma il tuo ragazzo ” …nel suo passato, ne ha combinate tante. Sia per cose che vanno contro ogni mio ideale,
sia per quanto riguarda le relazioni” rassicura negli affetti nei tuoi confronti?
Il mio consiglio è stare maggiormente con i piedi a terra.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Pia dice
Salve dottor Nunzio,
Innanzitutto mi complimento…
è una fortuna per me aver letto questo articolo che in un momento di panico mi ha tranquillizzata.
Ho vent’anni e sono sempre stata una ragazza ansiosa, vittima della timidezza e dei pensieri intrusivi e ossessivi di cui soffro da almeno l’età di 9 anni. Nel periodo in cui ho frequentato il liceo, però, non son mai caduta in un pensiero ossessivo, in quanto la mia più grande ossessione era la scuola, tutto passava in secondo piano e non avevo neanche il tempo di pensare ad altro. Da quando ho terminato il liceo, 1 anno e mezzo fa, ho fatto un cambio di facoltà, quindi è a ottobre 2020 che ho iniziato di nuovo il primo anno di università. La mia mente rispetto a quando frequentavo le superiori non è sempre impegnata, e infatti son diventata vittima di nuovo di pensieri ossessivi ma di tipo relazionale.
Posso definire la mia storia un colpo di fulmine: entrambi sapevamo fin dal nostro primo incontro che eravamo destinati a stare insieme, era come se ci conoscessimo da sempre. Ho sempre visto il mio ragazzo bello, ma la gente che mi sta intorno mi diceva che non era granché, a me non importava, ho sempre voluto star con lui. Dopo qualche mese di frequentazione inizio a farmi le prime paranoie…inizio a pensare “e se ci lasciassimo?” “E se i miei sentimenti o i suoi cambieranno da un momento all’altro?” Però col tempo lasciai perdere questo tipo di pensieri, arrivai finalmente alla consapevolezza che la nostra relazione era abbastanza solida. Fin quando non iinizia chiedermi se lo amo davvero o no. Questa storia va avanti da troppi mesi e procede di alti e bassi: quando non ho ansia lo amo tantissimo, ma quando ho l’ansia ci rimugino insistentemente. All’inizio non mi pesava ma ora mi faccio prendere dal panico, ho le compulsioni. Io so che se lo lasciassi, dicendolo che non l’amo più, mi pentirei dopo un secondo, perché io so che in fondo non è così!. Quando sto con lui sto benissimo, ma ultimamente capita che anche quando sto con lui metto sotto esame i miei sentimenti, chiedendomi cosa provo, se mi attrae. Quando invece sono lontana da lui…mi sento distante, in colpa, sto male se gli altri pensano che il mio fidanzato non è il massimo e io di conseguenza mi domando se lo vedo davvero bello oppure no (l’ho sempre visto bello nonostante il fatto che sapessi non fosse un dio greco) e questo alimenta solamente la mia paura di non amare, mi dico che è impossibile che io pensi questo…non mi dovrebbe importare dell’opinione degli altri tanto da mettere in discussione anche me stessa. Quando non riesco a dormire provo a pensare a lui che mi abbraccia e se il pensiero non mi fa sollevare allora mi dico “non lo ami, dovresti provare subito serenità a pensarlo”. Con tutti questi pensieri io ho paura di rovinare tutto! Non voglio, perché io per lui farei di tutto. È un ragazzo d’oro e non voglio che soffri. Ho sempre immaginato una vita solo con lui (ma quando sono in ansia metto in dubbio anche questo).
Mi dispiace per questo commento lunghissimo, ne leggerà mille di questi casi, spero davvero che possa aiutarmi. Inoltre, le chiedo un consiglio. Dovrei parlare di questa situazione col mio ragazzo?
La ringrazio anticipatamente.
Saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Pia, sono contento che questo mio articolo è riuscito a tranquillizzarti.
Come hai potuto constatare la distrazione è una delle modalità per vincere un Doc.
Visto che con te già ha funzionato perchè non la applichi anche con il tuo ragazzo?
Un altro tuo problema è la tua insicurezza. Questa insieme all’ ansia alimentano il Doc.
Posso consigliarti un ciclo di sedute con un terapeuta esperto? Ti aiuterà senz’ altro.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Pia dice
Salve dottore, mi scuso se la disturbo ancora, ma vorrei porgerle un’ultima domanda. Può un doc nascere già dopo i primi due mesi di relazione? Come posso sapere se si tratta davvero di un disturbo?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Pia, un Doc può nascere in qualsiasi momento, quello che importa è come rispondi a quei pensieri. Se a quel pensiero
non hai dato importanza, il cervello non registra emotività, ansia o turbamento, non ti manderà più quel genere di pensieri.
Come puoi sapere se si tratta di un disturbo? Può essere un Doc se già ne hai sofferto in passato, se sei predisposta e hai un
certo tipo di personalità, cosiddetta ossessiva.
In solo due mesi una relazione è ancora in via di costruzione. Ci può anche stare ansia e insicurezza.
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Deborah dice
Salve premetto che ho solo 17 anni… sono fidanzata con il mio ragazzo da 5 mesi e in questi 5 mesi è andato tutto bene,con lui sto benissimo ci amiamo… sento di amarlo ma è da qualche giorno nonostante questo, ho paura che i miei sentimenti per lui stiano cambiando (lo amo ma non lo amo?!) ho cercato un po su internet è mi dice di cacciare questi brutti pensieri ma non so come…questa situazione di covid non ci permette di uscire e quindi di svagare un po la mente. Cosa posso fare?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Deborah,
l’emotività e l’affettività hanno alti e bassi. Tutto questo è normale, alla tua età non ancora è possibile
avere una maggiore stabilità. Cosa fare? Vivere la vita così come viene. Imparare a convivere con gli sbalzi d’umore e le insicurezze
affettive.
E’ inutile cercare su Internet, non calmerai la tua ansia e sentirai più insicurezza.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Aurora dice
Buonasera dottore, volevo raccontare la mia storia, una situazione che non mi sta facendo vivere serena.
Sono fidanzata da 1 anno ed io e il mio lui viviamo una relazione a distanza, abbiamo entrambi 20 anni. Premetto che abbiam fin da subito “corso” ma siamo contenti di averlo fatto, di conoscere le rispettive famiglie e quindi vivere la quotidianità di entrambi quando ci vediamo. Ho sempre vissuto con molta sofferenza questa distanza, molto più di lui, ma pian piano avevo trovato un mio equilibrio… Fino a quando trascorro 3 mesi di lockdown a casa sua, sono stata bene e mi trovo sempre bene con la sua famiglia. Torno a casa per fare gli esami di scuola e caso in una profonda depressione, non riesco a mangiare, vuoto incolmabile, piagnistei e avevo una paura ossessiva che mi lasciasse da un giorno all’altro. Inizio ad avere molti attacchi di panico… A casa mia non sto e non sono mai stata bene ma anzi, ho sempre desiderato altro, anche se sono la prima che dovrebbe attuare un cambiamento in sé stessa. Dopo gli esami, inizio a lavorare tutta l’estate, mi riprendo un po’, il mio ragazzo mi è stato vicino ed io torno ad una apparente normalità, con qualche che alto e basso. Noi ci vediamo molto poco, ossia 2 giorni a luglio, passati divinamente, ma pian piano il mio fidanzato, anche stressato dal lavoro, inizia a palesare un malessere profondo e la paura di sentirmi distante emotivamente ed effettivamente si esprimeva molto meno in quel periodo, ma io non volevo essere ancora pesante e pressante con lui… Quando mi dice di non stare bene, è stato come un fulmine a ciel sereno, l’ho vissuta come un lutto, un tradimento, vomitavo spesso e non riuscire a capire che lui voleva essere solo sincero e rimediare a tutto, tant’è vero che solo dopo una settimana si risente più attivo e torna in sé. Io da inizio agosto (cioè da quando lui ha esternato il problema che aveva con la distanza) io inizio costantemente a mettere in discussione il mio amore, i miei sentimenti, i suoi, invidio le altre coppie, penso e ripenso ossessivamente 24 ore su 24 al nostro futuro, ai suoi difetti, oppure ai miei, un continuo mettere in discussione la nostra bella e sincera storia. Molleremo tutto l’uno per l’altra… Sto male perché non riesco più a sentire le emozioni, non capisco se sta svanendo ilmio sentimento, non potendo neanche vederlo, sono solo più confusa… Prima ero ansiosa da morire, con tachicardia, affanno, pianto isterico, vuoto allo stomaco.. Ora noj si manifesta più così questo dubbio persistente. Ho così paura che sia proprio il fatto di non amarlo più e che io mi sia resa conto di aver finto tutto questo tempo.
Perdoni la mia disperazione e la lunghezza, non so piu che fare, negli ultimi mesi non sono più io. Grazie mille per l’ascolto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Aurora, ti ho letto con piacere e attenzione.
Non so che dirti. Stai soffrendo per questo tuo rapporto affettivo. La distanza è per voi fonte di sofferenza.
HHai scritto:“Premetto che abbiam fin da subito “corso” ma siamo contenti di averlo fatto, di conoscere le rispettive famiglie e quindi vivere la quotidianità di entrambi quando ci vediamo.”
Non è mai una cosa saggia fare le cose in fretta, i sentimenti e i rapporti hanno bisogno di tempo per costruirsi. Solo allora
l’ affettività è stabile e siamo sicuri di noi e i sentimenti del partner.
L’ altra persona non deve servire come ansiolitico, ma come un compagno che ci fa stare bene anche quando non è presente.
La stabilità e la maturità è qualcosa che riguarda solo noi stessi. Dobbiamo trovarla in noi stessi, gli altri non possono darcela.
Calma la tua ansia e la tua irruenza. Il tempo e la distanza migliora le cose, fa vedere meglio in noi stessi e fa rimanere solo i rapporti validi e duraturi.
Spero di averti dato un piccolo aiuto.
Ti saluto.
Dott. M. DiNunzio
Giorgia dice
Salve dottore, ho letto perfettamente ciò che ha riportato qui. Io sto avendo da 3 giorni dei pensieri ossessivi sul mio ragazzo, o meglio, mai avuti prima, perché sicura di ciò che proviamo l’uno per l’altra. È nato tutto così, da un momento all’altro. Lo guardavo e mi “fissavo” pensando “e se al posto suo, ci fosse un altro, l’avrei amato allo stesso modo?” oppure “Perché gli occhi sono così?” – cose che prima non avevo perché mi è sempre piaciuto tutto. Mi sento in una bolla, come se stessi perdendo lui, come se non riuscissi più a tenergli la mano da qui ad un futuro. Ma non è successo nulla tra noi. È normale? Ho sempre sensazione di vomito e piango ogni due minuti. Come fare per rimediare?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giorgia. Hai avuto il problema da solo 3 giorni e subito ti sei spaventata?
Hai scritto che hai letto quello che ho riportato quì, vero?
Se hai letto sai bene che non ti devi lasciar prendere dall’ ansia per quello che ti è passato in mente:
(“ È nato tutto così, da un momento all’altro. Lo guardavo e mi “fissavo” pensando “e se al posto suo, ci fosse un altro, l’avrei amato allo stesso modo?” oppure “Perché gli occhi sono così?” – cose che prima non avevo perché mi è sempre piaciuto tutto).
Il problema è iniziato da poco, non ancora sei stata catturata dal Doc, ti è più facile distrarti e non rispondere al Doc.
Stai attenta e non lasciarti prendere dalle spire delle ossessioni.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Laura dice
Salve dottore, vorrei complimentarmi con lei, soprattutto per la sua disponibilità nel rispondere, è ammirevole.
Mi presento, sono Laura, ho 23, e dall’età dell’adolescenza soffro di DOC. Sono fidanzata da appena 3 mesi con un ragazzo, (24) il quale è meraviglioso, non credevo esistessero persone così! Sono consapevole di amarlo, di voler stare con lui, stiamo benissimo! Mi sento protetta, amata, corteggiata in ogni piccolo gesto. Probabilmente è tutto ciò ciò che vorrebbe una donna. Quando ci siamo conosciuti non mi piaceva esteticamente, non era il mio prototipo..ma sono andata oltre la bellezza, e poi ovviamente è nato il sentimento. L’ossessione di questo momento/periodo, è quella di voler stare con un altro ragazzo, non parlo fisicamente, ma proprio come fidanzata. Con quest ultimo anni fa ho avuto un approccio fisico, ci saremmo visti in tutto 2/3 volte, nemmeno ricordo bene, non ci siamo mai sentiti assiduamente. Gli ultimi messaggi risalgono ai primi giorni in cui parlavo con il mio attuale ragazzo. Sono ossessionata da questa cosa perché io ho la VOGLIA/SENSAZIONE di voler stare con questo ragazzo, avendo di conseguenza dubbi ossessivi sulla mia relazione e sul mio ragazzo.
Un altro esempio? Dormo con il mio ragazzo, e mi viene da sostituirlo, nella mia mente, facendo finta di stare con l’altro, idem se andiamo a pranzo, o altro..
Razionalmente dico: per voler stare con una persona bisogna conoscerla, frequentarla, vederla, sentirla, gliel’ho spiegato già prima , le volte in cui ci siamo sentiti, e comunque non ci vediamo da una vita, e non ci siamo mai frequentato per conoscerci. Mi è sempre piaciuto troppo esteticamente e speravo, quando ci vedevamo che una volta single (lui) potessi starci insieme.
Razionalmente sono consapevole che non può essere possibile, ma LA VOGLIA/SENSAZIONE Di voler stare con questo ragazzo supera la razionalità, facendomi stare malissimo, ma male davvero. In questo periodo la mia vita è davvero scesa di qualità per colpa di queste ansie che ostacolano la felicità col mio ragazzo da parte mia.
Credo non bastino 3/4 volte per conoscere una persona o sentirla ogni tanto. Conoscerla al punto di dire :’ VOGLIO FIDANZARMI CON LUI’
Il doc mi fa pensare: no Laura invece lo conosci abbastanza bene per dire che tu vuoi stare con lui’, anche perché questa voglia la sento! Perché? È possibile che io possa voler stare con lui? Se no, perché questa voglia la sento vera? È possibile che io abbia sempre avuto l’interesse per questo ragazzo e lo stia esternando in questo modo così forte solo ora? Comunque se questo ragazzo mi avesse mai chiesto di frequentarci io gli avrei risposto di sì, questo interesse da parte sua non c’è mai stato invece.
Spero che lei possa tranquillizzarmi in qualche modo, MI SCUSO PER LA LUNGHEZZA MA SAREBBE STATO DIFFICILE SPIEGARE ALTRIMENTI.
La ringrazio.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Laura, grazie per gli apprezzamenti.
Hai scritto che soffri di Doc fin dall’ adolescenza? Questo potrebbe spiegare la presenza del disturbo ossessivo che vivi
attualmente.
Quello che ti succede è un Doc relazionale. Tutto è frutto di un meccanismo mentale che poi genera il Doc.
Questo meccanismo è spiegato in due articoli del mio Blog, pubblicati a luglio e novembre u.s.
Se vuoi leggerlo questo è il Link:
https://www.psicologodinunzio.com/vuoi-realmente-vincere-il-doc-comprendi-il-meccanismo/
Il meccanismo funziona in questo modo.
Nella mente di tutti passano ogni genere di pensieri: belli e brutti. Quando passa un pensiero inaccettabile, che non ci piace, le persone
NON-Doc lo lasciano facilmente andare via. Non ci fanno caso e non si mettono ad analizzarlo.
Chi ha tendenza a soffrire di Doc, quando arriva un pensiero disturbante, come nel tuo caso, riguardo il tuo ex ragazzo o le caratteristiche del tuo fidanzato,
anzichè scacciare via il pensiero e non pensarci più, hai cominciato a preoccuparti, ad analizzarlo e a porti tanti interrogativi.
In questo modo sei stata accalappiata dal disturbo ossessivo compulsivo (DOC).
La natura del Doc è quella di metterti tanti dubbi, insicurezze,sensi di colpa, ansie e paure.
Il tuo ex ragazzo non centra nulla.
Laura poniti una domanda: ” Se non soffrissi di Doc, sarei tranquilla col mio fidanzato?”.
Cosa fare? Non dare più importanza al Doc. Non rispondere alle sue richieste, alle sue verifiche e ai suoi dubbi. E’ solo un meccanismo mentale.
Non ce la fai da sola? Richiedi un consulto. Ok ?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Laura dice
Buongiorno dottore, la ringrazio vivamente della sua risposta! Mi è stata molto d’aiuto, troppo. Non vorrei sembrare insistente ma vorrei farle qualche altra domanda perché mi stanno tormentando.
Come faccio a capire che non è reale e che è frutto del disturbo?
Come mai questa voglia di voler stare con questo ragazzo, e tutto ciò che faccio con il mio sembrerebbe migliore se lo facessi con l’altro?
Secondo lei lo conosco abbastanza bene per poter dire che voglio stare con lui? Per
Fare questo ragionamento non avrei dovuto frequentarlo tutti i giorni, vederlo tutti i giorni?
P.s se non avessi il doc con il mio starei da favola, ma ora, metto in dubbio anche questo. Mi scusi davvero per l’insistenza, le auguro una buona domenica
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Laura, sono contento che la risposta è stata di aiuto.
Hai scritto: “Come mai questa voglia di voler stare con questo ragazzo, e tutto ciò che faccio con il mio sembrerebbe migliore se lo facessi con l’altro?
Come faccio a capire che non è reale e che è frutto del disturbo?”
Questo è proprio il pensiero e il dubbio del disturbo Doc.
Non devi ascoltarlo, non crederlo e nè cercare rassicurazioni. Se ti lasci prendere dai dubbi ogni cosa appare incerta e insicura.
Ok ? E’ difficile?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Aurora dice
Salve dottore,mi chiamo Aurora,sono una ragazza di 19 anni che da sei soffre di ansia e depressione. Le scrivo per un motivo ben preciso,infatti dopo la fine di alcune sentimentali traumatiche e violente dal punto di vista psicologico,ho sviluppato una sorta di “ansia da relazione” ,in quanto considero quest’ultime come dei vincoli,che finiranno prima o poi per annullarmi e non farmi riconoscere più nella persona che sono. Il problema sorge ora,tuttavia,in quanto ho incontrato questo ragazzo che è veramente dolcissimo con me,premuroso,simpatico,intelligente,non necessariamente il mio tipo fisicamente parlando,ma mi ha colpito la sua persona interiore…tuttavia da un paio di settimane,ho iniziato ad analizzare tutti i suoi comportamenti,a pensare che magari nella relazione con lui non sto bene perché non è proprio bellissimo,che magari i nostri caratteri non sono compatibili e che magari starei meglio con un altro…mi sto sempre di più allontanando da lui e non so che fare e che risposta dare a questi pensieri ossessivi che mi mangiano il cervello. Lei che mi consiglia? Si tratta di Doc o sono insicura?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Aurora, scusa il ritardo della risposta.
Rispondo subito alle tue ultime domande. Sei una ragazza insicura. Soffri di ansia e di incertezze.
Hai subìto relazioni difficili e poco soddisfacenti. Hai permesso relazioni traumatiche e violente. Queste senz’ altro hanno
lasciato il segno. I tuoi dubbi su questa relazione sono una conferma.
Stai vivendo con ansia questa tua relazione, vero? Purtroppo questo sentimento alimenta un automatismo che attiva il Doc.
Praticamente succede questo. Hai incontrato questo ragazzo e ti sei trovata bene. Nella mente di ognuno di noi passano pensieri di ogni specie:
pensieri insignificanti, pensieri belli e pensieri brutti. Per caso ti è passato nella mente il pensiero: “Mi piace realmente questo ragazzo?,
E’ realmente il mio tipo fisicamente? E’ bello?” ecc. ecc.
Di fronte a queste domande, che la mente ti ha mandato casualmente, tu hai risposto con ansia. Il tuo cervello ha captato la tua risposta
emotiva di ansia, l’ ha segnalata e memorizzata. Ha deciso: ” Da approfondire!”. A questo punto ha cominciato ad inviarti tanti pensieri e tanti dubbi.
Questo continuerà a farlo fin quando non smetti di rispondere con l’ansia.
Come fare? Non preoccuparsi di questi dubbi sulla relazione, non rispondere e non cercare di trovare risposte. Vivi questo rapporto serenamente.
Se non riesci perchè sei caratterialmente insicura, richiedi un aiuto. Ok?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
ALessandra dice
Buongiorno, in un rapporto di amicizia frasi come “se sei davvero mia amica, come dici, fai così”, “se mi vuoi bene, fai così/torna la persona che mi piace tanto”, “mi stai deludendo, pensavo mi volessi più bene di così”, “io non ho mai detto di esser perfetta, però”, “pensa come vuoi, visto che non mi credi” e dopo che tu rispondi “posso anche crederti, ma vedo i fatti, che non sono molto diversi da come ho scritto” sentir dire “non meriti altre risposte” … e simili come possono considerati?
Precisando che questo avveniva sempre quando cercavo di dire cosa non mi andava, mentre l’altra persona diceva sempre cosa non le andava di me, e asseriva di voler io facessi altrettanto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alessandra, purtroppo non riesco a capire queste stoccate di affermazioni. Provengono da amiche? Da una relazione affettiva?
Posso dirti semplicemente che gli altri non hanno il diritto di criticarci o di lamentarsi come noi siamo.
‘Io sono cosi’, se vi va, bene. Altrimenti cerco altre’.
Un punto basilare della nostra autostima è accettarsi così come siamo. Dobbiamo pretendere anche da altri che ‘io vado bene così e sono contento/a’.
Non so se ho capito bene il problema.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Violetta dice
Buonasera dottore, intanto mi complimento per il suo sito, Per la sua gentilezza, e per la spiegazione illustrata benissimo sul DOC, qualche volta le ho scritto e lei con premura mi ha sempre risposto (non le specifico quando e il messaggio per motivi di privacy)
Sin dall’età infantile ho sempre avuto pensieri ossessivi, ovviamente da bambina non sulla relazione, ma su altre cose. Ora sono fidanzata e amo tantissimo il mio fidanzato, ci tengo da morire, e premetto che con lui purtroppo ho questi ‘doc’ e mi ci vedo in tutti, in mille sfumature, ogni giorno, e in mille domande diverse e inoltre premetto che ho avuto una relazione precedente la quale ho avuto i Doc ma questa persona non mi piaceva poi veramente. Ho paura che questa cosa si ripercuote ancora su questa mia attuale relazione, che questi doc che mi fanno dubitare sul mio fidanzato che mi piace da morire e bello e con lui sto bene ,che però magari non considero bello come un divo, mi possa far pensare che non mi piace del tutto il mio fidanzato. Ovviamente non esiste un ragazzo perfetto e una relazione perfetta, però al tempo stesso le domande me le pongo in modo ossessivo: “lo amo? O non lo amo poi davvero?” “Mi sono innamorata perché non avevo altra scelta?” “Preferirei un altro?” “Cado anche con lui nella dipendenza affettiva?” Ecc.. e molte altre domande ancora a non finire!!! Non è che queste domande infine hanno ragione e c’è davvero un problema di fondo? Che se le penso allora in parte è vero? Non è che devo credere che i doc abbiano ragione? E pensi che ho addirittura paura per un eventuale gravidanza, “e se perdessi il bambino?” “E se perdessi il controllo e rischio di farlo morire dentro di me?” Il doc Come dice lei, è come un folletto, uno spiritello che si intrufola nella nostra mente, però a volte è difficile, vado in ansia totale, da star male e mollare tutto, anche me stessa..
una sua risposta mi mette già serenità, e mi complimento per come si pone, il modo garbato e delicato in cui risponde alle persone. Grazie mille!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Grazie Violetta per le tue parole di apprezzamento.
Sono contento che hai trovato giovamento nelle risposte che ho dato.
Ora stai soffrendo di Doc relazionale. Hai inoltre tanta ansia e insicurezza che ti fa pensare che non sarai una buona madre,
quando sarà il momento. Non credere al Doc e alle stupidaggini che ci vuole rifilare.
Ora ti consiglio di leggere un mio articolo, pubblicato qualche mese fa, che parla proprio del doc relazionale, perchè si verifica
e cosa fare. l’ articolo è il seguente:
https://www.psicologodinunzio.com/come-difendersi-dal-disturbo-ossessivo-compulsivo-da-relazione/
Grazie ancora e ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Benedetta dice
Buongiorno dottore, ho letto il suo articolo sul doc da relazione e per alcuni motivi ci rivedo me stessa. Sono una ragazza di 27 anni, da un mese circa mi frequento con un ragazzo di 5 anni più piccolo di me che dopo alcune incertezze iniziali mi ha dimostrato poi di tenerci davvero a me. Quando ancora la situazione era incerta ero più presa emotivamente dalla frequentazione, cosa che non mi sta succedendo più in questi giorni, analizzo i suoi comportamenti, il suo carattere, vedo le sue debolezze, immagino le sue possibili esperienze sentimentali pregresse e mi chiedo se può essere il ragazzo per me, questa situazione mi preoccupa molto perché ho paura che lo sto prendendo in giro, al tempo stesso mi rendo conto che non riesco a lasciarmi andare, che ho paura di innamorarmi di lui, e se per qualche motivo qualche giorno mi sento più coinvolta di altri ho paura che andrà male e che prima o poi mi lascerà. Razionalizzando il tutto mi tengo al sicuro ma analizzo ogni cosa e perdo in sentimento. Non riesco a vivere serenamente questa relazione. Secondo lei potrebbe trattarsi di un doc da relazione? Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Benedetta, scusa il ritardo della risposta.
Da queste poche cose non posso dirti se le angustie che vivi sia un Doc o un normale senso di insicurezza.
Da quello che scrivi manifesti insicurezza e dubbi. Non sai nemmeno tu se puoi lasciarti andare completamente.
Questo tuo controllo ossessivo sulle caratteristiche fisiche, caratteriali ed esperienze passate del tuo ragazzo non ti fanno
certo godere il rapporto. Un valutazione così rigida esprime insicurezza in te stessa e nel rapporto stesso.
Quali sono i tuoi dubbi reali? Pensaci bene. Cerca una risposta se sei tu, il tuo carattere, il tuo perfezionismo, se è la differenza di età, se Lui non è proprio
il tuo ragazzo ideale, ecc. Nelle tue precedenti relazioni affettive eri insicura come ora?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giovanna dice
Buongiorno dottore, innanzitutto la ringrazio in anticipo per l’attenzione. Sono una ragazza di 23 anni che a partire dai 17 ha cominciato a soffrire di pensieri ossessivi. In questi anni riguardavano temi legati al cibo, blasfemi e altro (adesso li ho superati da quando mi è arrivata la nuova ossessione quella che mi fa più male di tutte). Sto con il mio ragazzo da 1 anno e 3 mesi. I primi mesi andava benissimo, non avevo dubbi, innamoratissimi eravamo.. purtroppo ho rovinato tutto una sera che sono andata in discoteca e mi sono baciata a stampo con un altro ragazzo. In quel momento non ho provato niente, sono sempre stata insicura di me e mi piace attirare attenzioni e piacere agli altri. Inoltre volevo far ingelosire il mio ragazzo. Ma ho sbagliato tantissimo! Lui ha sofferto e pure io da quel momento ho ossessioni. Amo o no il mio ragazzo? Quando sono tranquilla risolvo il mio dubbio ( lo amo tantissimo) ma ho ossessioni per l’altro ragazzo.. ho paura che mi piaccia di più del mio ragazzo, che sia più bello, che magari è la mia anima gemella, che sarei più felice e non avrei pensieri ossessivi (prima dell’episodio per il ragazzo in questione non ci sono stati pensieri di nessun tipo, indifferenza). Vorrei una relazione perfetta, un ragazzo perfetto, una vita perfetta. Tutto ciò mi porta ad avere dubbi riguardo al mio ragazzo che so di amare tanto. Stiamo benissimo insieme, non ci sono problemi nella relazione. Quando l’ho conosciuto ho sempre pensato che è il ragazzo che ho sempre desiderato sia fisicamente che caratterialmente. Ma voglio essere sicura che lui sia quello giusto, che veramente mi attrae così tanto e non mi perdo niente con altri ragazzi. Questi pensieri li ho da mattina a sera.. vado da uno psicoterapeuta da alcuni mesi ma non ci sono miglioramenti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giovanna, scusa il ritardo della risposta.
Vedo che sei stata accalappiate nuovamente dal Doc, dopo averlo avuto a 17 anni, vero?
Come sai il Doc mette in dubbio ogni cosa a cui noi teniamo molto. Nel tuo caso ora ti dà un sacco di insicurezze,
ti fa ricercare il perfezionismo nella tua relazione affettiva. Sei insicura se questo ragazzo è la tua anima gemella, se ti piace veramente e
se è proprio il ragazzo adatto.
Giovanna, il Doc è frutto di un meccanismo, come ho descritto nel mio ultimo articolo. Non rischiare
di mettere in pericolo i tuoi affetti.
La relazione perfetta non esiste. L’anima gemella che va bene al 100% non l’ ha trovato ancora nessuno.
Hai scritto:” Ma voglio essere sicura che lui sia quello giusto, che veramente mi attrae così tanto e non mi perdo niente con altri ragazzi. Questi pensieri li ho da mattina a sera..”
Se aspetti di essere sicura non lo sarai mai perchè il Doc è incontentabile.
Se non ti trovi bene con quel terapeuta perche non lo cambi?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Emanuela dice
Buongiorno dottore,
sono Emanuela una ragazza di 32 anni sposata da cinque con due bambini di 4 e 3 anni.
Appena finito il lockdown avevo una paura assurda di uscire di casa e stare in mezzo alla gente.
Poi ho iniziato a farmi varie domande sulla mia vita, sulla mia famiglia, su mio marito, ed ecco che un pensiero è diventata un’ossessione.
Ho iniziato a guardarlo e a chiedermi se mi piaceva ancora, se un suo bacio mi piaceva, cosa provavo.
Mi è venuta la paura di perdere mio marito e i miei figli e più ci pensavo e più andavo in ansia, fino a quando il giorno del mio compleanno siamo usciti da soli per festeggiare e in pizzeria ho pensato di non essere più innamorata di lui e mi è venuto il panico. Mi sentivo impazzire volevo uccidermi, sentivo che avevo perso il controllo.
Poi mi sono tranquillizzata e da allora i pensieri si sono intensificati. Avevo paura di restare da sola con lui. Poi i giorni successivi sono stata malissimo.
Una voce dentro di me diceva tu non lo ami lo devi lasciare è così ho fatto. Gliel’ho detto non ti amo più ma dopo averglielo detto mi è salito il panico, ero incontrollabile, piangevo e gli chiedevo di non lasciarmi. Non voglio perdere mio marito.
Da allora lui ha deciso di aiutarmi, abbiamo iniziato ad informarci su internet e i sintomi del doc da relazione erano identici ai miei.
Siamo andati in vacanza e mi sono sentita meglio ma appena succede qualcosa che rompe il mio equilibrio mentale mi sale di nuovo l’ansia e inizio a pensare di nuovo che non amo mio marito.
Ho paura di uscire perché ho paura che mi possa piacere qualcun’altro oppure non voglio vedere amici perché li vedo innamorati felici e penso che io forse nn lo sono oppure non posso vedere film perché penso che io e mio marito ci lasceremo un giorno e io soffrirò.
Adesso sto meglio riesco a gestire l’ansia e so che i pensieri sono pensieri falsi ma qualche volta ancora lo metto in dubbio e penso e se tutto fosse vero?.
Voglio guarire. Ho il doc o no?
Voglio sapere se sono sulla giusta strada o se sono ancora in alto mare.
Ce la farò ad uscire da questo tunnel?
Grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Emanuela, stai vivendo una brutta situazione. Il Doc ti sta attaccando verso le cose che tieni di più.
Non credere al pensiero inaccettabile di lasciare tuo marito. Tutto questo è solo opera del Disturbo Ossessivo.
Ti consiglio vivamente di leggere l’ articolo:
https://www.psicologodinunzio.com/disturbo-ossessivo-compulsivo-automatismi-e-funzionamento/
Capirai tutto sull’ automatismo della mente. Ti aiuterà a rassenerarti un po’, a capire cosa devi fare quando sei assediata da quei pensieri e
a chiedere un aiuto professionale.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Melissa dice
Buongiorno gentile dottore. Le scrivo in merito ad una questione. Ho 22 anni e Soffro da anni di ansia , inoltre ho sofferto in passato di depressione, da cui ho preso anche psicofarmaci, Inoltre ho scarsa autostima. Sono insieme ad un ragazzo Da 6 mesi, Michele 22 anni anche lui, Un bel ragazzo, buono, con poca pazienza purtroppo, un lavoratore Con i suoi problemi alle spalle, una bella conoscenza, abbiamo affrontato anche COVID senza vederci per due mesi e senza smettere di sentirci provando sempre intense emozioni, ci scrivevamo cose bellissime. Una storia sembrare bellissima, tutta rose e fiori, ma Una volta che ci siamo visti, non so cosa mi sia successo, mi sono sorte un sacco di paranoie, con la premessa che la prime volte che ci uscivo non era il mio prototipo, Ma pur sempre bello e per me non è stato un ripiego, e in fin dei conti mi ci son trovata bene con lui e ho proceduto con la nostra conoscenza in quanto anche molto affini mentalmente, però poi come dicevo, una volta che ci siamo rivisti dopo il covid dicevo, che non so cosa mi è preso, mi son cadute un sacco di paranoie “ma lo voglio o non lo voglio?” “Se conoscessi un altro come mi comporterei?” “Lo amo davvero o no?” “È bisogno?” “È dipendenza affettiva?” Ponendomi tutte le domande possibili da “Doc RELAZIONALE” , ritrovandomi spesso confusa, tanto che ne ho parlato con lui solo che non so quanto possa sempre essere una buona idea. Sta di fatto che questa storia è andata un pò a scemare, nel senso che è calata, è andata di male in peggio, litigi su litigi burrascosi , incomprensioni, anche quando uscivamo non riuscivamo a fare una serata completa, perché magari stanco per il lavoro quindi poi lui perdeva sempre la pazienza, io sempre a piangere, una volta ha urlato e spesso da lui mi sono sentita umiliata. Abbiamo fatto un weekend al mare, anche li, spiacevole, sempre a litigare
E devo anche aggiungere che mi ha lasciato tante volte, tira e molla per questi continui litigi. Aggiungo inoltre che lui ha instaurato un bellissimo rapporto con la mia famiglia, per di più con mia mamma, che purtroppo è diventata per me una cosa morbosa, perché quando litighiamo mia mamma spesso ci ha messo “la pezza”, spesso mia mamma interviene tra noi e questo a me ha dato fastidio.
Premetto che con lui ci sto bene, l’amore c’è, la sua mancanza la sento sempre solo che ultimamente in sta relazione ci sto più male che bene… Fino a quando, pochi giorni fa son stata in vacanza con una mia amica (due gg) e ho ritrovato un pò “me stessa” ho avuto modo di riflettere. Non cerco altri ragazzi, non voglio nessuno, ma da sola in vacanza con un’amica ho ritrovato un pò la vera me. E ho capito che una relazione così non la voglio. Una volta al mio ritorno, ci siamo rivisti io e lui, io felice, perché mi ha fatto una sorpresina, siamo stato bene insieme, dopodiché ho svolto un colloquio di lavoro di cui non è andato bene e mi sono demoralizzata (non ho un lavoro appagante) e questa cosa ha interferito molto sul rapporto di me e lui, sinceramente non so il perché, ma continuo a farmi delle domande, mi sento come se fossi arrivata ad un capolinea di questa relazione purtroppo tossica (lo dico con il cuore in mano) e quindi non so piu cosa fare, vorrei prendere in mano la mia vita e poterla cambiare, andare a vivere al mare, trovare la mia tranquillità, come se in lui avessi proprio perso le speranze oltre che le energie in questa relazione, sento di non avere gli stimoli di una ragazza innamorata, ?? non so se è una cosa passeggera o veramente un capolinea, la fine della storia, sono confusa e disperata, ho passato tutto il tempo a piangere in questi giorni, non so davvero cosa fare….
Questo è un sunto della mia relazione.
MI SCUSO PER LA LUNGHEZZA, ma so che posso contare su un suo appoggio, grazie di cuore.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Melissa, rispondo con qualche giorno di ritardo.
Non è facile darti consigli. La tua è una relazione un po’ burrascosa.
Tu hai scritto:” …ho capito che una relazione così non la voglio.”, “…mi sento come se fossi arrivata ad un capolinea di questa relazione purtroppo tossica…”,
“vorrei prendere in mano la mia vita e poterla cambiare, andare a vivere al mare, trovare la mia tranquillità, come se in lui avessi proprio perso le speranze oltre che le energie in questa relazione, sento di non avere gli stimoli di una ragazza innamorata, ??”
Melissa, prendi tempo, cerca di scoprire cosa realmente vuoi nel tuo rapporto e cerca di non far decidere altri al tuo posto ( tua madre).
Non avere fretta.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Kikko dice
Buongiorno dottore ,
Mi scusi se la disturbo e mi intrometto, me anche io ho sofferto di DOC DA RELAZIONE.
Ho avuto un unica storia ove appunto è stata travolta dal
doc .
Ora mai per svariati motivi è finita ma ancora ad oggi , nonostante siano passati 4 anni è una ferita aperta.
Molto spesso mi ritengo “ artefice “ della rottura perché non ho saputo gestire i miei pensieri nonostante ho preso antidepressivi è fatto un ricovero in psichiatria.
Secondo lei è normale che non riesca a perdonarmi questa cosa e ciò mi porta tutt’ ora a soffrire per questa relazione finita male ??
Grazie mille, buona serata
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Kikko, hai chiesto se è normale che ti stai facendo ancora una colpa per un fatto di 4 anni fa?
Insomma stai ancora rimuginando e te ne stai facendo una colpa. Non riesci a staccare la tua mente da quei pensieri?
Sei ancora in pieno DOC. Sei entrato nel circolo vizioso, nel loop, delle ossessioni e non riesci ad uscirne fuori.
Di tutto questo non è colpa tua. Se non riesci da solo, devi farti aiutare da chi sa darti una spinta forte e buttarti fuori
dal giro vizioso dei pensieri.
E’ inutile arrovellarti il cervello. Non ti serve perdonarti o cercare colpevoli della relazione andata male.
Cerca un aiuto professionale. Ok?
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
TroppoConfusa dice
Volevo aggiungere che poco fa piangevo all’ idea il mio ragazzo conquistasse una come ha fatto con me con la sua ironia.. Ma può essere possesso no? Leggo tutte le ragazze con il doc invidiandole
Che loro saranno felici con il loro uomo io invece è come se volessi cose nuove e ho rifiuto di tornare con lui ma mi arrabbio perché non vorrei sentire questo ma il contrario… HO SEMPRE lottato contro la mia testa i miei controlli sperando un giorno sarei stata felice senza ossessionarmi su quanto è bello brutto simpatico adatto antipatico.
Con l’altro ragazzo con cui parlo solo online cerco di capire quanto è importante questa cosa, gli faccio test per vedere se la peraonalita combacia con la mia… mi chiedo ma mi piace davvero lui o le attenzioni ? Lo osservo non sono convinta mi ossessiono sul definire anche cosa provo per lui. Per ora sono arrivata alla conclusione che è una cotta e ci sono arrivata con molta fatica negando dubitando ma poi ormai ho accettato che mi è capitato. In realtà fisicamente non mi prende così tanto. Vorrei solo capire se per il mio ragazzo esiste speranza.. per 8 anni ho avuto maledette ossessioni su di lui con tutte le diagnosi e mi sento presa in giro dal mondo. Penso dovrei sentire mancanza assoluta come leggo provano le altre… Io invece non lo vedo da 5 mesi e ho preso una pausa dal 14. Non riuscivo più a sentire strana la sua voce, le cose dette giudicavo tutto scemo, infantile. È solo fine dell’ amore ? Ero arrivata al limite. Convinta non esistesse più nulla e dovessi riflettere capire se mi mancava o no almeno… distaccarmi da quel malessere e disagio.
In passato e anzi in mezzo a queste rimuginazioni continue ho avuto/ ho paura di perdere il controllo e fare male ai miei cari una volta durata due anni lossesisone di poter uccidere. Anche da piccola semore avuto periodo di ossessioni.
Era doc da relazione con amore e poi è andato via nel tempo l’amore rimanendo ossessiva ?
So che ho sempre e solo desiderato fare silenzio nella mia testa e stare bene con lui.
Mi sento assurda ma continuo a chiedere rassicurazione ovunque. Non so cosa succede. Ho paura che se ci riprovo con il mio ragazzo staro sempre male per quello o l’altro ormai mi sento come se non potessi starci più bene ma conservo in fondo la speranza.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara TroppoConfusa, sei proprio in uno stato di confusione e di Doc.
Hai sofferto in passato di disturbo ossessivo e ce l’ hai ancora.
Il tuo ragazzo non c’entra nulla,le insicurezze i dubbi sono dentro la tua mente.
Hai ragione quando dici: ” So che ho sempre e solo desiderato fare silenzio nella mia testa e stare bene con lui…”
Questo che devi ricercare, con una psicoterapia con uno specialista nella cura del Doc, anche on line.
Ok? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ginevra dice
Buonasera,da circa un mese o poco più,ho una costante paura di perdere il mio ragazzo e di annoiarlo.ogni volta che sono insieme a lui mi blocco e non riesco a essere me stessa solamente perché mi auto convinco che poi ci si lascerà oppure che lui si stancherà di me..penso che questo mio stato d’ansia sia legato ad una mia grande insicurezza o è una vera e propria ossessione. Sono fidanzata da 9 mesi, e prima d’ora non mi era mai successa una cosa del genere.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buonasera Ginevra, scusa il ritardo della risposta.
Non hai scritto niente di te, quanti anni hai.
Non posso dirti di cosa si tratta, perchè ti sono passati in mente certi pensieri.
Il fatto che hai detto che non hai mai avuto cose del genere, non fa pensare ad un disturbo ossessivo.
Una cosa è certa: sei una ragazza insicura. Cerchi di mettere ‘il carro davanti ai buoi’, nel senso che ti preoccupi di cose del futuro.
Come fai a sapere del tuo futuro? Ti preoccupa la tua insicurezza? Fai qualche seduta.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Lia dice
Buonasera. Provo a scrivere da un po’ ma non capisco perché i miei commenti non compaiano. Sono una ragazza di 28 anni e vivo una relazione con la persona che, fino a qualche anno fa, era il mio migliore amico da una decina di anni. Sto con lui da 10 mesi e tutto iniziò da circa 2 anni, quando io vivevo una storia turbolenta, caratterizzata da continui litigi e tira e molla da 4 anni. Abbiamo iniziato a guardarci in maniera diversa e iniziammo piano piano una relazione di sesso. Quando poi chiusi definitivamente con il mio ex, poiché ritornai da lui, non essendo sicura del sentimento che provavo per il mio amico e non essendo sicuro nemmeno lui, iniziammo a frequentarci più come una coppia. Io ho tentennato per un bel po’, perché non avevo ancora bene metabolizzato la perdita del mio e poi quando fui sicura ci mettemmo insieme. Abbiamo vissuto, fino a circa fine aprile, una storia tutta “rosa e fiori”, piena di felicità, nessun ripensamento e rarissimi litigi. Non ho mai avuto dubbi, anzi ho sempre pensato di sentirmi completa e realizzata, che non mi mancasse più nulla e di voler trascorrere il mio futuro con lui. Durante la quarantena, non essendo abituati a stare molto lontano, di punto in bianco ho iniziato ad avere dubbi, a quantificare il nostro amore, ritenendo che il suo fosse maggiore del mio. Questo l’ho pensato anche prima, dato che mi dimostra e mi dà cose che non ho mai avuto e che ho sempre cercato in un ragazzo, ma non ci davo peso. Poi questi pensieri sono diventati ossessioni, chiedendomi se fosse vero amore. Cosi ho iniziato a vivere nell’ansia, a stare male, sentendo una morsa allo stomaco che mi faceva sprofondare in un baratro. Piangevo, mi addormentavo con l’ansia e, puntualmente la mattina mi svegliavo con quest’ansia che sfociò, una mattina in una vera e propria crisi di panico. Premetto che quello stesso periodo, non vivevo una situazione limpida familiare e forse questo mi ha portato anche un’ansia generale. Ne ho parlato con lui e ha sempre ritenuto che fosse la distanza, ma che, quando ci saremmo visti, sarebbe passato tutto. Non fu propriamente così; pensavo che non mi attraesse nemmeno più e quando lo vedevo avevo già un po’ di ansia, perché poi avevo paura di tornare a casa e stare male e puntualmente era così. Lui aveva pensato anche di lasciarmi, ma al pensiero di perderlo, io sprofondavo in lacrime. Le cose mano mano, però, dato che adesso ci stiamo vedendo spesso, stanno ritornando alla normalità. Sto riacquistando, la felicità di prima quando sono con lui e l’ansia non la sento quasi più. Quando lo vedo mi capita di sentire una piccola ansia e di pensare che non mi piaccia, ma poi capisco, guardandolo più a fondo, che l’attrazione per lui la provo ancora. Purtroppo ho ancora timore di non essere innamorata, ma sono timori, seppur minimo adesso,che ho quando non sono con lui, perché in sua presenza sento di dover esprimere tutto ciò che provo e che mi rende felice. Vorrei solo vivermi la storia con la tranquillità di prima. Mi scuso per il lungo messaggio, ma mi sono molto ritrovata nel doc da relazione e ritenendo che il mio sia un problema più psicologico. Spero che Lei possa darmi delucidazioni in merito. La ringrazio in anticipo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Lia, Ho già risposto a questa tua lettera identica a quella che hai inviato il 17 u.s.
Forse non l’ hai vista perchè l’ hai inviato ad un altro articolo del blog (Il Doc e la metafora del pozzo).
Un saluto.
Lia dice
Mi scusi Dottore. Ho sbagliato. Vado a leggere la risposta e mi scuso. La ringrazio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Di niente.
Sabrina dice
Un amore con i dubbi..
salve gentile dottore, sono Sabrina.
Ho 22 anni le faccio un riassunto (mi scuso per la lunghezza) di ciò che mi sta accadendo.
Sono fidanzata da poco ma ogni tanto riscontro dei problemi, ora racconto.
Premetto che Non ho scheletri nell’armadio, sono una donna che forse non ha fatto pace con il passato, ma ovviamente me lo lascio alle spalle, quello che è stato è stato. Da piccola dai miei famigliari venivo sempre umiliata effettivamente sin da piccola son sempre stata fragile e insicura, forse fa anche parte del mio carattere e da grande appunto, mi hanno portato ad avere delle insicurezze, come la dipendenza affettiva, bassa autostima ecc.
Con i ragazzi tendevo a correre spesso ad innamorarmi subito oppure a non avere relazioni durature, con uno ci son stata due anni e mezzo tra incomprensioni, litigi burrascosi (ogni giorno) nonostante sapevo che con questa persona non ci stavo bene, e al momento che sapevo di perderla andavo in crisi totale. Questa la chiamo dipendenza affettiva, mi accontentavo delle briciole con lui, effettivamente fisicamente nemmeno mi piaceva, era una mascotte, un amico, non un grande amore.
Successivamente dopo quest’ultimo ho sempre conosciuto ragazzi di cui magari mi sono innamorata, di cui alcuni narcisisti, come dicevo, tendevo sempre a correre dietro a questi soggetti forse per paura di rimanere sola anche se in parte, li volevo veramente.
Nella mia vita ho sempre desiderato avere un ragazzo al mio fianco, la classica storia d’amore come nei film.. una vera e propria sognatrice. Poi Son sincera, non vorrei invecchiare da sola, io vorrei un uomo vicino a me. Mi son resa conto che con alcuni ragazzi con la quale son stata insieme non ero soddisfatta appieno, infatti poi finiva subito, oppure finiva perché loro erano dei grandissimi stronzi, narcisisti (come detto prima) o persone che non si volevano impegnare. Ho incominciato a pensare che il problema ero io, son caduta in depressione anche per il male che tutti questi soggetti mi hanno fatto.
(Inoltre premetto che non ho neanche una soddisfazione a livello di lavoro e poi non lavoro nemmeno)in passato litigavo con le amiche, ero sempre insoddisfatta…
però poi con il tempo, dopodichè poi le acque si sono calmate un pò, ho smesso gli psicofarmaci (li ho presi per un anno), ho sempre fatto conoscenze con i ragazzi e mi son promessa di non accontentarmi più nemmeno se non mi piace nemmeno, proprio zero, che se dovevo vivermi una relazione soffocante come quella che ho avuto in precedenza, o relazioni malate cose del genere, avrei preferito stare da sola.
È arrivato “Nicola“, sono quattro mesi poco più che ci conosciamo(con Covid19 senza vedersi compreso), frequentiamo e ci siamo fidanzati (non ufficialmente ancora) Lui mi piace nonostante non sia il mio prototipo con lui ci sto benissimo, sia in intimità che in tutto, sembra l’uomo adatto a me, all’inizio tra me e lui non c’è stata questa sorta di desiderio, ma il nostro rapporto è andato a crescere sempre di più, fino a creare qualcosa di bello e profondo.
Solo che sono incominciate a sorgermi domande e sono caduta nella paura (quindi andando in ansia) ponendomi “lo amo o non lo amo?” “Soffrirò anche con lui di dipendenza affettiva?” “Ma so cos’è l’amore?” “Lo voglio per bisogno o per amore?” Incominciandomi a sentirmi in colpa, una persona che non vale niente e che non sa quello che vuole quindi son caduta in depressione e con lui ci ho anche litigato (premetto che il dubbio fa parte sempre di me) Che dire, al tempo stesso con lui vorrei vivermela e lascio fare al destino. perché non voglio buttare via una cosa così bella, un amore (tra l’altro corrisposto da parte sua) che poi magari risulta bellissimo.
Forse devo fare ordine nella mia vita, ma Che cos’è? Un principio di un eventuale dipendenza affettiva? Paura di stare da sola? Non lo amo in realtà? È paura di amare? O in realtà lo amo ma ci vuole del tempo per capirlo? Devo vivermelo? Un parere
Grazie infinite ???
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buonasera Sabrina, hai fatto un bel resoconto.
Riguardo alle diagnosi (dipendenza affettiva, bassa autostima, et al.) può darsi che hai ragione. Non ti conosco, non posso emettere verdetti.
Dovresti apprezzarti e valorizzarti di più. In questo modo risolvi la tua fragilità personale.Le tue insicurezze sono causa anche dei dubbi
verso la relazione affettiva che ora stai vivendo. Non sei la sola ad avere certi dubbi. Passano in mente anche a coppie che convivono da molto tempo.
Però loro quando hanno certi pensieri non si preoccupano. Fanno parte degli alti e bassi dell’ affettività.
Altrettanto dovresti fare tu.
Va bene? Ti saluto,
Dott.M. Di Nunzio
Rosemary dice
Salve Dottore, ho 19 anni e mezzo, sono sempre stata insicura, perfezionista e ho sempre voluto avere il controllo su tutto, perché questo mi trasmette sicurezza. Sin da piccola ho avuto pensieri intrusivi e disturbanti, ricordo che il primo lo ebbi a 10 anni e mi duró per quasi 3 giorni. Il primo forte l’ho avuto all’etá di 16 anni, con la paura di potermi innamorare del mio insegnante, e da quel momento avevo anche paura di andare a scuola, per quasi 2 settimane; pensieri che mi facevano aver paura di far del male ai miei cari, a tal punto che avevo paura di prendere i coltelli, oppure la sera prima di andare a dormire chiedevo a mia madre di chiudere la porta e nascondere la chiave, per evitare che io potessi avere accesso in cucina e prendere appunto i coltelli, e in quel periodo ricordo non guardavo nemmeno il tg, per non sentire notizie di omicidi, non guardavo film d’azione perché mi procurava ansia la cosa. In un certo periodo della mia vita ho avuto paura di morire, e ciò mi portava a svolgere ogni sera le stesse medesime azioni, in sequenza, per cercare di scacciare l’ansia, dormire sempre nello stesso posto, recitare le stesse preghiere, indossare gli stessi oggetti ogni giorno, per paura che se non lo avessi fatto, non mi sarei svegliata il giorno dopo. Ho sempre avuto difficoltà nel sedermi o toccare oggetti a casa di persone estranee, perché dico la verità, a volte provavo ribrezzo dato che non sapevo lì prima chi ci era passato, cose del genere; controllo documenti milioni di volte prima di spedirli per paura che ci possano essere errori, e ciò mi capita anche con le verifiche universitarie. Scrivo perché quest’ansia si sta riversando sulla mia relazione che va avanti da quasi 8 mesi, una relazione che sono stata io a volere con tutta me stessa, io ho fatto sempre il primo passo; è una relazione perfetta, se non fosse per qualche piccola gelosia di base, ma tutto perfetto, il mio partner è tutto ciò che ho sempre desiderato, ed forse proprio questo mi fa paura. All’inizio la nostra storia è stata molto turbolenta, lui non mi dava molte certezze, e quindi io avevo una costante paura di perderlo, paura che si potesse innamorare di un’altra e lasciarmi, cose del genere… poi una sera, mi fece una dichiarazione positivissima, e in quel momento per la prima volta ho provato piacere senza avere l’ansia di poterlo perdere, e ho cominciato a pensare “ e se non ci tenessi più?” “ e se mi stessi disamorando?” “Se fossi innamorata non mi farei queste domande”, da lì il calvario più totale; ho iniziato a controllarmi, a controllare il mio batticuore che in quel momento non riuscivo a percepire, e quindi ulteriore ansia, poi fu nel periodo che stavamo per fare 1 mese di fidanzamento (dopo 3 mesi di conoscenza) e quindi avevo ancora più l’ansia perché tempo fa ho avuto una relazione, e il mio ex mi lasció dopo un mese, e quindi mi venne l’ansia perché pensavo che mi stessi per comportare come lui. Poi riuscì a comprendere che i miei pensieri erano solo pensieri, e quindi continuai. Poi ebbi una ricaduta circa una settimana dopo, in seguito ad una serata nella quale il mio ragazzo fu un po’ distaccato nei miei confronti, quindi io tornai a casa e quando mi scrisse provai rabbia; da qui le domande “se fossi innamorata non proverei rabbia”, “quindi non lo sono”… panico, lacrime, pianti, dovuti al fatto che la mia testa mi diceva di non amarlo, ma il mio cuore lo desiderava in ogni istante, e non riesce a stargli lontano nemmeno 1 giorno. Allora poiché era la seconda volta che mi assalivano i dubbi, decisi di prendere una pausa, che finì dopo 4 giorni dato che mi mancava da morire, piangevo e volevo solo stare di nuovo con lui, nonostante le mie paure ( e poi durante questa pausa continuavo a parlargli per giunta, perché mi mancava troppo). Passano due settimane e i dubbi poi ritornano, allora io ritorno ad essere confusa al massimo, non capisco più che sento, però dentro di me ho sempre sentito di dover stare con lui, perché ho sempre pensato che sin dall’inizio c’è stata un’attrazione immediata, che non può morire da un momento all’altro. Ora sono passati quasi 3 mesi da quell’evento, ma i miei dubbi sono ancora qui, non riesco a frenarli, in nessun modo, una settimana fa lui stava per lasciarmi e io sono andata nel panico più totale, a tal punto che stavo per avere un’attacco di panico, sono scoppiata in lacrime e malgrado avessi le paure più varie come quella di tradirlo (a tal punto da non guardare più nessun ragazzo e eliminare i contatti sui social network per non avere tentazioni), quella di stancarmi di lui, la paura di poterlo lasciare all’improvviso ( che è quella che mi spaventa di più, il poter perdere il controllo a causa dell’ansia) io quando stava per lasciarmi, mi sono sentita persa, sono uscita fuori di casa, ho camminato per non so quanti chilometri finché non mi dava una risposta, avevo paura che mi lasciasse, paura di vederlo con un’altra, paura che la nostra storia diventasse solo un ricordo. Poi però lui è rimasto con me, perché dice che mi ama tanto e vuole stare con me. Dopo di ciò io ho trascorso 3 giorni stupendi, spensierati, solo però con la paura di poterlo perdere. Ora i miei dubbi sono tornati, sono persistenti, e non vanno via, io vorrei solo vivermi la mia relazione, nonostante i miei dubbi, io voglio stare con il mio ragazzo, perché mi rende felice, e così io mi sto perdendo una felicità che io stesso ho voluto fino in fondo. Ho paura a dirgli ti amo, a dirgli cose dolci, perché ho paura che all’improvviso io possa scocciarmi, ho paura del pensiero persistente di lasciarlo, perché io so che lo amo e che senza di lui io mi sentirei incompleta, e potrei stare con altri milioni di persone, ma amerei sempre lui. Mi chiedo se la mia non è solo paura di avere una storia seria, dato che nelle relazioni ho sempre sofferto, e ne ho bloccate due sul nascere proprio perché avevo questi pensieri che mi attanagliano adesso, però in quel caso è stato semplice perché ancora non ero legata, e poi c’erano caratteristiche che non mi piacevano, forse perché ho sempre avuto l’idea di una relazione perfetta, ho sempre ragionato in assoluto. Ora al mio ragazzo mi sono legata, provo un forte sentimento, lo amo tanto, e non voglio mandare tutto all’aria, vorrei risolvere il mio problema piuttosto, dato che è la 3 volta che si presenta. Il mio psicologo dice che io ho una forte paura di perderlo, e quindi mi allontano per questo, noto miglioramenti, riesco a gestirli meglio i miei dubbi, ma a volte mi sento stanca di non riuscirmi a concentrare in nulla, e cercare sempre di tranquillizzarmi leggendo testimonianze. Non voglio perderlo, non voglio perdere anche lui, voglio stare con lui. Forse se qualcuno mi dicesse che starò con lui in eterno mi tranquillizzerei; tra l’altro sento l’esigenza di vederlo ogni giorno, per paura di potermi dimenticare di lui, e disamorarmi… non so più cosa mi succede, sento che l’ansia sta offuscando il mio sentimento, il quale sono sicura che è ancora lì ed anche molto forte. Mi scuso per la lunghezza del commento. Lei cosa crede? Grazie mille in anticipo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Rosemary, hai scritto una lettera lunghissima. Meno male che c’è stato un po’ di tempo per leggerla.
Hai scritto che tu già sei in cura. Sicuramente ti avranno detto che soffri di un Disturbo Ossessivo Compulsivo. Questo lo si deduce dalle varie forme ossessive
che hai sofferto in passato. Molte volte il Doc si presenta in maniera diversa nella stessa persona.
Ora stai soffrendo il Doc relazionale. I dubbi, le incertezze e la paura di perdere il controllo sono la base di ogni forma di Doc.
Bisogna lavorare su queste evitando di fare test e verifiche per cercare rassicurazioni.
Continua la cura, poi mi fai sapere. Va bene?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Lily dice
Salve, ho 19 anni e mezzo e nella mia vita ho sempre avuto pensieri che mi ossessionavano e mi procuravano la stessa medesima sensazione di ansia. Ho sempre avuto la necessità di avere il controllo su tutto per colmare la mia insicurezza, ho sempre fatto delle azioni per lenire quell’ansia che saliva spesso, dal controllare milioni di volte un compito prima di consegnarlo, a fare determinate azioni ogni sera prima di andare a dormire per avere la certezza di svegliarmi la mattina dopo, alla paura di far del male fisico ai miei cari, la paura di poter provocare del male a me stessa, insomma cose del genere. La cosa strana è che sono pensieri i quali mi tormentano tutto il giorno, non mi danno tregua, e compromettono le mie attività quotidiane impedendomi anche di concentrarmi nello studio. C’è stato un periodo in cui non riuscivo a toccare i coltelli perché avevo il pensiero di far del male ai miei cari, e sembrava così reale che mi spaventava tanto, evitavo di guardare il tg per evitare di ascoltare notizie catastrofiche di omicidi, film aggressivi. Ora le mie sono spostati sulla mia relazione, che va avanti da 7 mesi circa, so che è poco, però mi sto spaventando perché tali dubbi in passato mi hanno spinta ad allontanarmi dalla persona che stavo conoscendo pochi giorni dopo, dato che costantemente mi assillava l’idea di dover trovare il partner perfetto, una perfezione che non riuscivo mai a trovare. Se mi allarmo è perché con il partner con cui sto attualmente, sto una meraviglia, sono stata io stessa a volere questa relazione, con tutta me stessa, è stato un vero e proprio colpo di fulmine, non ho mai visto difetti, nulla, volevo solo vivermi questa storia e basta. L’unica mia paura è sempre stata quella di perderlo, dato che inizialmente mi diceva che le cose potevano cambiare e sarebbe potuto andar via da me. Poi le cose sono migliorate e io ricordo che una sera lessi un suo messaggio in cui mi diceva delle cose carine e non ebbi la reazione forte che immaginavo, da lì sono cominciati i dubbi “e se non lo amassi?” “ e se lo stessi prendendo in giro” “ e se fossi finta?” “ se lo amassi dovrei sentire sempre delle forti sensazioni, soprattutto quando mi fa delle dichiarazioni”… dubbi su dubbi, avevo paura di guardare altre persone per l’ansia che potessero intrigarmi, avevo paura di non amarlo più, avevo paura di riascoltare le nostre canzoni perché temevo di non provare le stesse sensazioni iniziali, guardavo le nostre foto e sentivo un peso sul cuore, iniziai ad osservarlo dalla testa ai piedi, e stranamente vedevo solo difetti, quando poi mi è sempre piaciuto tantissimo fisicamente. Mi svegliavo la notte piangendo, poiché sentivo che quei pensieri erano contrastanti con la realtà, dato che avevo al contempo una forte voglia di vederlo e di stare con lui, mi mancava e quando stavo con lui stavo così bene, e i pensieri scomparivano, o meglio c’erano ma non li consideravo dato che solo a guardarlo negli occhi io provavo sollievo, e desideravo che quel tempo fosse infinito. I dubbi però continuavano, e io presa dalla disperazione, decisi di prendermi una pausa; inutile dire che dopo 2 giorni tornai da lui, perché mi mancava troppo, sentivo di esser tornata lucida, di esser ritornata in me, qualche piccolo dubbio c’era sempre, ma non gli davo tanto peso perché avevo appena fatto i conti con la sofferenza avuta nei giorni passati lontana da lui, e ciò mi rassicurava. Poi i dubbi sono tornati, delle volte ho paura di non voler accettare la realtà, ovvero che forse la mia storia è giunta al capolinea, ma al contempo se non lo vedo per un giorno mi sento o se immagino di avere una vita separata e diversa da lui, mi sento male; quando sto con lui sto una meraviglia, sento di amarlo e l’ho compreso ancor di più qualche giorno fa quando in seguito ad un litigio voleva lasciarmi e io sono andata nel panico, a tal punto da vomitare, improvvisamente la paura di tradirlo, di lasciarlo, o di non provare nulla, non c’era più, volevo solo avere la certezza di continuare la mia storia con lui. Sono in cura da uno psicologo e mi dice che la mia è paura di perderlo e inoltre paura che questa storia vada come una che ho avuto a 15 anni, poiché il mio ex mi lascio all’improvviso, senza motivo dopo un mese di relazione, e quindi è come se fossi rimasta scottata da quell’evento. Forse sapere che il mio è un doc, mi farebbe stare più tranquilla, vorrei solo imparare a valorizzare ciò che ho piuttosto che desiderare sempre di più, dato che se ci penso non mi manca nulla, il mio partner mi rende così felice, e sto bene. Forse se qualcuno mi dicesse che passerò tutta la mia vita con lui mi tranquillizzerei, poiché avrei la certezza che i miei sono solo pensieri. La prego, non voglio perderlo, ci starei male, lo so, dato che solo al pensiero di separarmi da lui mi sento male.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Lily, grazie per avere scritto.
Una lunga lettera di sofferenza la tua. I dubbi e le insicurezze dettano legge e ti fanno pensare molte cose brutte.
Da quel poco che so della tua storia, ma dal modo come si sta svolgendo posso dirti che il tuo è un disturbo ossessivo.
Ha avuto vari svolgimenti: dal doc aggressivo, ora si è trasformato in doc relazionale.
Il fondo è sempre quello: personalità insicura, perfezionista, paura di perdere il controllo e intollerante al dubbio.
La storia col tuo ragazzo, a 15 anni, non centra nulla, già c’erano le premesse per il doc.
Cosa dirti? Devi fare qualcosa per non essere vittima del dubbio. Devi resistere alla continua insicurezza e ricerca di assenza di difetti
nel partner. Questo è il linguaggio del doc. Tu non sei tenuta ad accontentarlo. Anche alle coppie normali (senza doc) passano pensieri
negativi sui difetti del / della partner, ma non danno troppo peso. Nessuno è perfetto. Nessuna relazione è perfetta. Si sta bene lo stesso.
Per te no, perchè non sei tu a decidere, ma le pretese del tuo doc.
Cosa fare? Io ti consiglio una terapia con un terapeuta esperto nella cura del disturbo ossessivo. Anche on line.
Questi sono i miei consigli. Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Melissa dice
Salve mi chiamo melissa ho 20 anni e sono fidanzata da 3 anni con il mio ragazzo 35 anni.
La nostra relazione Ha avuto alti e bassi perché lui era sposato e quindi ha dovuto lasciarmi per un periodo perché ci fu un lutto nella loro famiglia e decise di non farsi sentire per un po’. Io stetti molto male, non dormivo più non mangiavo più..però piano piano stavo riuscendo a riprendermi con L aiuto dei miei amici, poi lui dopo un po’ torno e io da innamorata e anche perché mi sono sempre fidata di lui ci sono tornata. Mi ha spiegato tutto con calma e io ho capito quindi ci abbiamo messo una pietra sopra, ora viviamo assieme e stiamo da dio o meglio siamo sempre stati da dio perché anche prima che mi lasciasse la nostra relazione era perfetta. Io e lui non litighiamo mai se non per sciocchezze,lavoriamo anche insieme e mi rende molto felice questa cosa. Poi ci fu la quarantena non lo vidi per 2 mesi ma nulla di rilevante perché mi basta sentirlo per stare bene..poi finito tutto ciò ci siamo rivisti e mi ero fatta un piccolo pensiero “ e se nel vederlo non mi piacesse più?” Ma non mi tocco più tanto perché era un pensiero che sorvolava, e infatti così fu siamo stati bene per 2 giorni..poi dopo fui costretta ad andare via a causa della sua ex moglie che ha chiamato i genitori e i suoi fratelli facendo un casino.. io li per li mi sono arrabbiata ero fuori di me, ma poi ho visto che non era colpa sua e quindi mi sono calmata lo vidi piangere e da lì mi sono infreddolita. Ho iniziato a farmi paranoie “ forse non lo amo abbastanza”, “forse non mi piace più” e via così dicendo..sono tornata da lui qualche giorno dopo e ora siamo sempre assieme come appunto dicevo sono andata a convivere, però le ansie iniziano a diventare più forti e mi creano delle vere e proprie crisi di panico focalizzate su questi pensieri, mi viene L ansia solo al pensiero di non stare più con lui o che io possa lasciarlo. Sono consapevole che dopo 3 anni non si provano più le emozioni che provavo magari i primi giorni che lo visto..ma questa cosa mi da ansia mi fa impazzire non riesco più a vivere la mia vita felice e serena con lui come prima, piango sempre..non so più come fare io so di amarlo io voglio passare tutta la mia vita con lui..non so come togliermi dalla testa questi brutti pensieri voglio solo tornare a stare bene con lui come prima lui è l’uomo che amo e che voglio per tutta la mia vita.??
Dott. Mario Di Nunzio dice
Melissa, stai vivendo una relazione che non ti fa stare tranquilla, vero?
Ai problemi familiari del tuo uomo, ora si sono aggiunti i tuoi dubbi.
Ti vedi diversa, hai delle incertezze su di lui e sul vostro rapporto.Queste insicurezze ti danno fastidio, vorresti che tutto torni come prima, vero?
Melissa, chiedi una cosa impossibile. Certi dubbi vengono anche a persone sposate da molti anni, però non danno loro importanza. Questi
sono gli alti e bassi della vita affettiva. Impara a conviverci anche tu. Tutto cambia nella vita. Anche i sentimenti hanno alti e bassi.
Conviviamo con l’ incertezza. Come dice il proverbio:”Se son rose fioriranno”.
Un saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Francesco dice
Buongiorno, la mia ragazza ultimamente sta soffrendo molto per quanto riguarda il lavoro e i genitori tra l’altro le mettono anche tanta ansia per il futuro. Tutte queste ansie e paura hanno portato il suo umore ad essere molto altalenante fino ad avere dubbi sulla relazione. tutti questi problemi la stanno allontanando, non si rende conto che sta allontanando me l’unica persona con cui comunque stava bene.. e quindi pensa sia la relazione il problema ma io lo vedo che sono altri fattori i problemi
Dott. Mario Di Nunzio dice
Francesco, purtroppo non posso dirti nulla perchè non sei la persona interessata.
Come puoi tu risolvere i problemi della tua ragazza? Deve essere lei a richiedere aiuto.
Ne hai parlato con lei? Cosa dice?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ely dice
Salve le scrivo perché leggendo questo articolo ho capito che forse in questo momento della mia vita mi sento molto dentro questa situazione.
Da settembre il mio ragazzo doveva partire per studiare fuori e da quando è partito io ho da subito iniziato a sentire un senso di vuoto e depressione che mi sono portata dentro per davvero molto mesi, sentendomi abbandonata, vorrei precisare che lui non mi ha mai davvero abbandonata e che mi ha sempre supportata e sopportata anche quando vedevo tutto nero, veniva a trovarmi, passava le notti a rassicurarmi.
In quei mesi ammetto di averlo limitato in ogni cosa, tutti i suoi amici uscivano ed io ero restia, oppure gli altri facevano viaggi ed io anche se non dicevo sul serio di no, lui sapeva che ne avrei sofferto.
Ero totalmente paralizzata ma quando ho capito che questo comportamento lo danneggiava tanto ho fatto un passo indietro e da Dicembre ho cercato di migliorarmi e far si che le cose andassero meglio e dargli quindi più “libertà”, le cose quindi per lui andavano meglio ma io ammetto che non sono mai uscita da quegli schemi mentali ed anche se in silenzio continuavo a soffrirne e vedere il marcio ovunque.
Abbiamo avuto anche litigi molto importanti.
Tutto quello che sto raccontando mi fa sentire terribilmente in colpa e nonostante adesso lui sia qui, io non riesco a “staccarmi” il pensiero di dover passare l’estate separati, visto che lui andrà sicuramente nella sua casa al mare e nonostante mi abbia invitata, io non credo sia giusto star lí un intero mese, quindi andrò per poco, il fatto che lui resti lí e che lí tra l’altro oltre che amici ci sono vecchie fiamme con cui si ritrova ad uscire la sera mi manda in crisi.
Vorrei che lui stesse con me, ma non posso vietargli di star lí con la famiglia e allo stesso tempo non voglio rivivere tutto quello che ho vissuto quest’anno che mi ha provocato attacchi di panico ansia ed insicurezza.
Ci tengo a precisare che prima non ero così, stiamo insieme da due anni e prima di quest’anno, prima di questo mio sentirmi abbandonata, ero una persona molto più libera, non avevo problemi nel vederlo lontano, perché tutto questo non fa parte di me.
A volte penso sia meglio lasciarlo visto che credo di non potergli dare felicità e libertà che credo siano la base di tutto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Ely, non è facile rispondere alla tua lettera, perchè hai dato poche informazioni di te stessa.
Hai paura di essere abbandonata, però dici che è meglio lasciare il tuo ragazzo “Visto che credo di non potergli dare felicità e libertà che credo siano la base di tutto.”
Non riesci a staccarti, dici che l’ hai limitato, sei gelosa e hai paura delle sue vecchie fiamme, vero?
Ely, il tuo è un problema di depressione. Stai attraversando questo brutto periodo, che ti fa essere diversa da come eri ‘prima di quest’anno’.
Ora provi senso di vuoto, depressione, vedere tutto marcio, non avere fiducia in te stessa.
Cosa ha potuto causare tutto questo?
Se vedi che non riesci ad essere più serena e più fiduciosa è bene ricorrere ad un aiuto professionale.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ly. dice
Buongiorno Dottore. Sono una ragazza di 28 anni e vivo una relazione da 10 mesi con colui che fu il mio migliore amico per più di 10 anni. Premetto che, prima di iniziare la relazione con lui, ho avuto un’ulteriore relazione, di 4 anni, turbolenta, caratterizzata da continui litigi e tira e molla. Durante un ennesimo tira e molla con il mio ex, mi avvicino sempre di più al mio amico e iniziamo entrambi a guardarci con occhi diversi, fino a iniziare un vero e proprio ” gioco di seduzione”, caratterizzato da sguardi, sorrisi, baci e sesso. Quando chiudo definitivamente la storia con il mio ex, inizio una frequentazione con il mio amico, ma ero insicura perché non avevo dimenticato del tutto il mio ragazzo precedente. Poi, continuando la frequentazione, mi rendo conto di non essere mai stata bene come con lui e mi decido a iniziare una vera e propria storia d’amore. Da agosto fino al periodo della quarantena, non ho mai avuto dubbi; sentivo di amarlo, di non essere mai stata felice con nessuno come con lui, ho iniziato a progettare il mio futuro con lui e a pensare a una convivenza. Passavamo, prima della quarantena, quasi tutti i giorni insieme, ma poi siamo stati lontani 2 mesi. Da aprile, di punto in bianco, forse dovuto anche ad altri problemi, inizio ad avere un forte senso di ansia, un “buco” o senso di colpa che mi prende tutta la pancia (non so spiegarlo bene) e inizio a interrogarmi se il mio sia vero amore e pensare che il mio amore fosse inferiore al suo. Più pensavo e più stavo male, piangevo, mi interrogava come sarebbe senza di lui e questo mi faceva piangere. Gliene parlai e lui pensa, tuttora, che sia una cosa del periodo. Più passavano i giorni e più stavo male. Lo vedevo in videochiamata e pensavo che non mi attraesse più fisicamente. Poi ci siamo visti, ma le cose non andavano bene; anzi una volta che ci siamo visti ho iniziato a vederlo in maniera diversa, come se non mi piacesse più e questo mi fece sprofondare in una profonda crisi, con veri e propri attacchi di ansia. Poi, man mano che ci vedevamo e che ci vediamo, le cose hanno iniziato a migliorare e fisicamente è ritornato a piacermi, anche se ho dubbi su tutto, anche sul fatto che non mi piaccia, quando poi invece ci sto insieme e penso a quanto sia bello. Quindi vivo pensieri contrastanti. Non riuscivo nemmeno a dirgli ti amo, mentre adesso riesco a pronunciarlo, soprattutto in quei pochi momenti in cui parlo con lui e l’ansia per poco scompare. Nonostante continui a stare con questo senso di ansia, infatti quando lo sento inizio a calmarmi e quando lo vedo sto bene ma ho comunque una leggera ansia o il timore che poi, quando torno a casa, stia di nuovo male. Leggendo su internet e il suo articolo, ho pensato che si tratti di doc da relazione. Mi scuso per il lungo messaggio e spero che Lei possa darmi una mano a risolvere questo problema che non mi fa più essere felice. Premetto un’altra cosa: qualche giorno fa il senso di ansia per lui mi era passato e ho iniziato ad avere anche problemi di ansia non legati a qualcosa in particolare. Ora invece, dopo averlo visto venerdì ed essere stata comunque bene ma con l’ansietta o timore, è ritornato il problema. La ringrazio in anticipo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Ly ( o Giulia),
questi sono gli scherzi che ci succedono quando cerchiamo a tutti i costi di fugare i dubbi e cercare certezze assolute.
Anche le coppie navigate, che stanno insieme da anni hanno certi pensieri, o certi dubbi, ma non danno loro importanza.
Non si chiedono: “Mi piace/non mi piace?”, ” E’ bello abbastanza?”, ” e se non sono perdutamente innamorata?”, ecc. ecc.
Le persone come te, vivono e soffrono per questi pensieri contrastanti. Non li accettano, non sanno accettare il dubbio.
Cercando a tutti i costi le certezze e non trovandole, si diventa ansiosi e si rimandano decisioni importanti.
Giulia, non so se il tuo è un Doc relazionale, bisognerebbe approfondire. Quello che posso dire è che quando vengono in mente
certi dubbi, è meglio non preoccuparsi. E’ meglio distrarsi.Se invece ti accorgi che l’ intolleranza al dubbio è allargato anche ad altri settori della vita,
allora è il caso di iniziare un trattamento con uno specialista.
Va bene?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Alessia dice
Salve dottore sono Alessia 24 anni e sono fidanzata da 6 anni con Alessio 23 …. anni …8 anni fa ci siamo lasciati 2
Volte ma devo dire che è come se non ci fossimo mai persi… poiché ci vedevamo ci sentivamo ecc .. qualche anno fa ho sofferto di ho ossessione sulle malattie e sulla paura della morte ( ho perso il mio papà all età da 8 anni )… con momenti di forte panico ansie e anche un mese di piena depressione …!
Ad pggi questa cosa non mi sfiora più la mente … ma il mio problema è un altro sono i sentimenti verso il mio amore sono innamorata persa di lui sono sempre stata felice di questa relazione basata su rispetto reciproco fiducia passione per entrambi su tutto … tanto che la mattina a volte mi alzavo e piangevo di Gioia per quanto fossi grata e felice di avere lui al mio fianco … non dico che è perfetto ansi litighiamo spesso e non lo è non lo siamo … ma nessuno è perfetto …ma sono litigi futili stupidì sempre del tutto risolvibili ne abbiamo passate tante insieme nonostante tutto non ho mai avuto minimo dubbio su di noi … ! Abbiamo progettato molto spesso una convivenza che purtroppo per ora però non possiamo permetterci non nascondo che questo mi fa molto male ma forse è giusto così ora non è il giusto momento per tante cose …. tutto cominciò una sera del 26 dicembre quando lui mi scrisse amore com eri strana stasera sembravi diversa … non più innamorata e da lì il panico scesi dalle nuvole in quanto per me non era cambiato nulla … ma ricordo che passai una notte bruttissima senza chiudere occhio solo panico e ansia … e da lì sono iniziati i miei dubbi …. lo amo non lo amo?e se mi fossi scocciata? E allora perché a volte lo vedo e non sento niente ? Quando poi ci sono volte in cui sono più tranquilla e sento di amarlo più di me stessa a volte mi viene anche da piangere e piango xké penso che se mi lasciasse morirei dentro chiedo rassicurazioni a famigliari ma soprattutto purtroppo sono ricorda spesso alla cartomanzia …. … ne ho parlato con lui e mi è stato e mi sta vicino come non mai ha subito capito. Non voglio perderlo sono in cura da 2 mesi per la prima volta da una psicologa ma ad oggi alterno momenti in cui lo amo tantissimo e altri che quando lo vedo e come se mi sentissi vuota … e
Come se io dal quel 26
Dicembre non sentissi più le mie emozioni ….ho il terrore di perderlo non riesco a non vedere un futuro con lui … sono così entusiasta all idea di vivere con lui e costruire famiglia ho il terrore di non riuscire più a sentire e provare la stessa felicità prima di quella maledetta sera dove era tutto così bello sereno ma soprattutto dove ero persa di lui … ed ora ? ma allora ? Xké sto così cosa mi succede ? Passerà ?
La ringrazio in anticipo spero di rivedere un suo parere !
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alessia, bastava una sola email, invece ne hai inviate 4.
Questo dipende dall’ ansia che sprona un senso di urgenza a risolvere il problema.
Questo è un Doc relazionale. Purtroppo il doc si alimenta della nostra insicurezza e bassa stima di noi stessi.
Inoltre nel tuo caso hai sofferto un lutto, della perdita di una persona cara in età precoce. Questo può essere la causa della tua
intolleranza al dubbio e bisogno di certezze.
Devi stare calma, la tua relazione affettiva non è in pericolo. Ora stai facendo anche terapia. Questa non ti aiuta?
Nel tuo caso andrebbe bene una terapia EMDR per la perdita che hai subìto e per farti acquistare più fiducia.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ely dice
In più ecco per completare il quadro questi momenti di up and down sono accompagnati o meglio vanno di pari passo con un “amore ed odio” nei confronti di questa persona.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ely, mi pare di averti dato una risposta.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Francesca dice
Salve , sono una ragazza di 20 anni e premetto di aver avuto solo due relazioni “serie”, se così possono definirsi, durate quasi un anno quando avevo 15 e 17 anni. Nel 2017, dopo aver appena scoperto che il mio ex mi aveva tradito, ho conosciuto questo ragazzo in vacanza, molto intrigante che mi ha fatta sentire come non mai. Sono riuscita io a rovinare tutto in un attimo di “debolezza” baciandomi di nuovo con il mio ex. Quando questo ragazzo è venuto a saperlo, ha voluto “chiudere” con me perché non poteva fidarsi. Aveva detto che stava iniziando ad amarmi ma che con ciò che era successo non poteva più fidarsi di me. Io ci sono stata male per tanto tempo e ci ho messo davvero tanto tempo a dimenticarlo anche perché durante il corso di questi anni ci siamo visti ogni tanto, nonostante ora lui sia fidanzato. Dopo di lui ho avuto diverse frequentazioni, tutte accumunate dal fatto che di questi ragazzi, fin dall’inizio della frequentazione, non ero mai sicura. Magari partivo anche bene e avevo questi momenti in cui mi sentivo anche “presa” nonostante questi non mi piacessero veramente sia dal lato fisico o dal lato caratteriale, ma dopo qualche mese finivo per stufarmi e non volerne più sapere. L’unico ragazzo che mi aveva preso un Po’ di più l’anno scorso, mi ha scaricato dopo qualche uscita dicendo di non volersi impegnare facendomi stare molto male. Verso fine febbraio mi ha scritto questo ragazzo di due anni in più di me. Sono partita senza aspettative ma già dai primi momenti, parlavamo un sacco via whatsapp, anche fino alle 5 di mattina senza mai stancarci. Prima che iniziasse la quarantena siamo riusciti a vederci poche volte e principalmente la nostra conoscenza si è svolta via messaggio. Inizialmente ero assalita dai dubbi che lui si stufasse per il fatto che non potessimo vederci, ma con il tempo lui mi ha tranquillizzato facendomi capire che lui nutrisse gli stessi dubbi. Il periodo della quarantena l’ho fatto pensando a lui e aspettando sempre il suo messaggio, abbiamo parlato tanto e ci siamo conosciuti molto bene nonostante, per via dei caratteri che si sono rivelati molto diversi, spesso abbiamo avuto tante discussioni. Il mio unico pensiero era voler stare con lui, volerci stare insieme. Finalmente è arrivato il giorno in cui abbiamo ufficializzato la cosa, ma dopo una settimana sono cominciati a venirmi i dubbi, dapprima su ciò che provasse lui, avevo paura che da un giorno con l’altro si stufasse, poi su cosa lui potesse darmi, cosa provassi io. Saranno due settimane che sono assalita da questi dubbi che mi tormentano tutto il giorno. L’altra sera, in seguito a una discussione lui ha accennato al fatto che così non potesse andare avanti più di tanto e all’idea sono scoppiata a piangere. Io ho tanta voglia di prendermi cura di lui ma sono piena di dubbi, dubbi che lui non sia quello giusto e di non di ricadere negli errori passati.
Mi scuso per la lunghezza e spero che sia chiaro ciò che ho scritto, ma volevo sapere se questi dubbi sono dati da un doc da relazione (visto che spesso li ho avuti nelle relazioni passate) o se semplicemente anche questa volta ho tutti questi dubbi perché lui non è quello giusto per me
Grazie mille!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Francesca, questi dubbi sono normali. Non si può essere sicuri di un rapporto completamente.
I dubbi possono essere presente anche in persone che hanno una relazione affettiva da tempo, solo che non ci fanno caso più.
Non danno molta importanza perchè non stanno continuamente a chiedersi sul rapporto, sul partner e sul futuro.
Si può anche convivere con i dubbi, basta non dare loro importanza. Come vanno le cose ce le prendiamo.
Non si può mettere il carro davanti ai buoi, non possiamo sapere il futuro. Questa vale anche per le relazioni affettive.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Francesca dice
Salve, sono sempre Francesca e dopo un mese dall’ultima volta che ho scritto volevo aggiornare sulla mia situazione parecchio altalenante. In seguito a ciò che scrissi, dopo qualche giorno ho avuto dei momenti di tranquillità (precisamente 3 giorni) in cui mi sentivo bene, nonostante litigassimo non avevo più alcun dubbio ed ero sicura di ciò che volevo. Ma la calma è finita subito perché una mattina mi sono svegliata male, senza alcuna voglia di litigare e da lì ho pensato “ma se non ho piu voglia di litigare, vuol dire che mi sono stufata?” E da lì sono ricaduta nel vortice delle ossessioni. Ogni giorno andava sempre peggio, mi fissavo sempre più su ogni singolo particolare, ogni singolo difetto, era un continuo discutere e non capirci. E in un momento di crisi è subentrato anche il mio “ex”. Sono entrata nel panico totale, ho fatto giorni a piangere come se la relazione fosse già finita, pensando a tutti i bei momenti passati insieme. Settimana scorsa lui ha accennato al fatto che così non potesse andare avanti e per un attimo mi sono sentita come sollevata. Il giorno dopo l’ho passato piangendo, percorrendo a flashback tutti i ricordi insieme e a piangere. Nel momento in cui ero pronta a lasciarlo andare, lui si è avvicinato a me e ho sentito i brividi così non ce l’ho fatta. Da lì avevo deciso di darmi tempo, di rallentare un attimo, di vedere come sarebbero andate le cose. Sabato siamo andati al mare e abbiamo passato una giornata bellissima, in cui mi sentivo al posto giusto con la persona giusta, ero sempre più covinta di volerlo. Ma il fatto che io stessi cominciando ad accettare i suoi difetti, a non aver paura di perderlo e a non esser più gelosa ha fatto scattare in me altre ossessioni. Inoltre adesso è subentrato un altro problema di cui prima non ci facevo caso: manca un po’ di intesa sessuale tra di noi. Ieri sera parlavo con le mie amiche di un mio “ex” con la quale il sesso era grandioso è da lì sono risprofondata nei dubbi. È da ieri sera che sono letteralmente ossessionata da questa cosa. Leggo tutto il giorno internet, sono agitata, la notte non dormo e mi si chiude lo stomaco. Sono spaventata dall’idea di essere dentro una relazione sbagliata ma allo stesso tempo vorrei tanto che non lo fosse, perché quando stiamo bene, io sto davvero bene. Però spesso mi ritrovo a fissare le sue foto e a capire cosa provo, se lo vedo bello, oppure mi metto ad ascoltare tutte le canzoni che mi ricordano lui per cercare di capire se mi risuscitano le stesse emozioni. Ora ho il terrore di farlo con lui per paura che mi faccia schifo (come lo era con il mio ex quando mi ero stufata). Quando non sono con lui mi prende l’ansia, l’ansia a mille. L’ansia che le cose possano andare male, l’ansia che in realtà questo non sia amore ma solamente affetto. Poi però quando sto bene penso ai momenti insieme e quasi mi emoziono, mi vengono i brividi ogni volta che lui mi tocca.. non so davvero cosa fare per eliminare questi pensieri ossessivi, ogni tanto mi sembrano proprio così reali. Nelle relazioni precedenti non mi sono mai fatta così tanti problemi, se sentivo di doverli lasciare lo facevo senza troppi problemi. Non stavo tutto il giorno su internet a cercare queste cose.. e questo da una parte mi rassicura perché mi fa pensare che ci sia davvero un sentimento.. inoltre ho l’ansia che io mi stia aggrappando a lui per questo brutto periodo e continuo a sentirmi in colpa perché lui non se lo merita, lui si merita la ragazza di cui si era tanto preso un tempo. Ho paura che da parte mia non verrà mai fuori un sentimento, che non capirò mai se lo amo o meno, se arriverò mai ad amarlo. Mi interrogo tutto il tempo su cosa voglia dire effettivamente amare qualcuno.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buonasera Francesca, scusa il ritardo della risposta.
in quello che ha i scritto si può vedere bene come il Doc ci fa girare nel suo vortice.
Domande continue, dubbi, insicurezze. Poi una volta preso una certa decisione scatta il dubbio contrario: ” Faccio bene?”
Hai scritto: “Sono spaventata dall’idea di essere dentro una relazione sbagliata…, poi continui:
“ quando sto bene penso ai momenti insieme e quasi mi emoziono, mi vengono i brividi ogni volta che lui mi tocca.. non so davvero cosa fare…“.
Perchè succede tutto questo? Perchè non sai convivere con un tuo normale dubbio: ” Sto bene con lui?”.
Chi non ce l’ha queste insicurezze! Anche le coppie sposate da tanti anni. Solo che queste non si mettono a pensare continuamente: “Faccio bene?- Sto sbagliando?”
Francesca, continuando a cercare rassicurazioni trasmetti alla tua mente che sei in uno stato di pericolo. Il cervello in queste situazioni continua ad inviarti
pensieri brutti, e tu gli rimandi dubbi, ansie e paura. Questo è il circolo vizioso.
Cosa fare? Non rispondere più al doc. Non cercare più rassicurazioni.Resisti. Devi solo chiederti: “Se non avessi il Doc questo ragazzo mi va bene?
Sono veramente innamorata di Lui?”.
Va bene? Ti ho risposto?
Ti saluto.
Dott.M.Di Nunzio
Marzia dice
Ciao Silvia…ti capisco molto bene. Sto da due anni con il mio fidanzato. Mi sono trasferita nella sua città per iniziare la nostra storia d’amore. All’inizio mi sentivo amata…poi la sua indipendenza totale mi ha iniziato a fare soffrire. Ho provato tante volte a fargli capire che sono una persona insicura…che ho bisogno di attenzioni…ma lui fa esattamente il contrario di ciò che vorrei. Discutiamo e si comporta ancora peggio…nel senso che sparisce per ore. E invece di dimostrare che sono la cosa più importante …mi trascura… è felice solo quando sta con gli amici. E in quel momento si dimentica anche che esisto. Dice che lui non sente l’esigenza di cercarmi. Che per lui è normale così. Sarebbe bastato veramente poco. Un messaggio. Una carezza. Un attenzione. E cosa che mi manda ancora più in crisi è il fatto che se mi lamento dei suoi comportamenti dice che non sa se possiamo stare bene insieme. Questo viene alternato a momenti in cui dice che sono la donna con cui vuole stare e che vede solo me. Questa continua alternanza mi fa molto male e mi genera ancora più insicurezza. Ho provato ad attirare l’attenzione…dicendo che l’avrei lasciato se continuava a farmi sentire così …e lui è rimasto apatico. Come se non fosse un grosso problema. Questo logicamente mi ha creato ancora più insicurezza su ciò che prova realmente per me. Io non mi ci vedo senza di lui. Invece lui sembra che possa stare anche senza di me. Ma se tu ami una persona …come fai a dire queste cose un giorno sì e un giorno no…?scusami il papiro …ma ti capisco!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marzia,il tuo non è un Doc da relazione, ma una tua reale necessità.
Non è corretto il suo comportamento, dopo tutto tu ti sei trasferita ed hai iniziato una convivenza per stare con lui.
Tu pensi:” faccio bene a richiamarlo? Faccio bene a fargli capire che ho queste esigenze?” Certo che nei hai diritto.
Marzia, dovresti imparare a trascurarlo, a farlo ingelosire. Tu hai detto che l’ hai fatto ed è rimasto apatico? Behh,
Può darsi che si sente troppo sicuro verso di te e così può fare quello che vuole.
Tu ti senti troppo insicura e cerchi rassicurazioni dagli altri.
Perchè non fai un lavoro psicologico su di te, per avere più autostima e fiducia in te stessa? Cambiando noi stessi, automaticamente
cambiano pure gli altri.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Marzia dice
Gentile dottore
Come posso accrescere la mia autostima?cosa mi consiglia?…penso che dipenda tutto da questo e dal fatto che non ho altri punti di riferimento in questa nuova città…
La ringrazio.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Marzia, hai scritto e già mi hai esposto il problema, anzi i problemi. Mi dispiace.
Ti sei trasferita in un’ altra città, per amore. Ora ne soffri perchè non ti senti supportata e amata come vorresti.
Il tuo ragazzo antepone gli amici a te, mentre tu vorresti un rapporto più maturo da parte sua.
Sei ansiosa anche per la salute di tua madre. Ti ripeto: il tuo non è un Doc, ma un desiderio legittimo.
Ti senti insicura, ma non c’è bisogno di avere queste incertezze. E’ bene che parli chiaro col tuo ragazzo e gli dici quello che senti giusto dirgli,
senza paura dei suoi ricatti. Lui ti dice che è fatto così? Gli dici che anche tu sei fatta così: Poco tempo con gli amici, maggiori attenzioni nei tuoi riguardi.
Senza paura.Vedrai che acquisterai sicurezza.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giovanna dice
Sono una ragazza di 18 anni e sono fidanzata da 2 anni. É sempre andato tutto bene e ci siamo amati tantissimo nonostante le difficoltà, ci siamo sempre stati l’uno per l’altro. Ultimamente lui ha avuto dei problemi familiari che lo hanno fatto stare molto male e lo hanno “allontanato” da me, non sapeva più se fosse in grado di portare avanti una relazione in quanto stava molto male e inoltre a causa della quarantena siamo stati lontani. Lui era molto freddo con me e io sono stata molto male perché ogni giorno avevo paura mi lasciasse. Questa cosa io non me la sarei mai aspettata e mi è crollato il mondo addosso. Piano piano lui ha cominciato a stare meglio e a tornare felice anche con me è tornato ad essere come prima, forse anche meglio. Io però dopo questa cosa ho iniziato ad avere troppa paura della fine della relazione, se non ora, tra qualche anno. Ho iniziato a pensare a tutte le cose che sarebbero potute succedere, tutte le cose per cui andiamo meno d’accordo che un giorno sarebbero potute diventare un problema. Poi però ho pensato che il nostro amore era forte e che ci avrebbe aiutato a superare anche i momenti più difficili. Ho continuato per giorni a pensare a questa cosa fino a domandarmi “ma se non lo amassi così tanto?” “se incontrassi nuove persone più interessanti di lui?” ho lasciato stare questi pensieri ma ogni giorno tornavano e più ci pensavo più mi convincevo, fino a un giorno in cui ho iniziato a guardare tutte le nostre foto vecchie, a ricordarmi i momenti belli per vedere cosa provavo, ma non sentivo le emozioni forti come qualche giorno prima(quando ero ancora più felice di essere tornata al nostro rapporto e avevo capito di amarlo ancora di più). Quando mi mandava un messaggio dolce era come se non mi importasse più, quando lo vedevo in videochiamata non riuscivo a capire cosa provassi. Ho iniziato a vedere i suoi difetti sia fisici che comportamentali, pensavo se fosse davvero quello giusto. Mi sentivo in colpa a pensare tutte queste cose, perché se lo amassi non dovrei farlo…Questi però erano solamente dei momenti dove piangevo e mi disperavo che si alternavano ad altri dove ero sicura di amarlo. Tuttora sono sicura di amarlo ma spesso ci sono dei dubbi tipo “è quello giusto?” “sono davvero felice con lui?” “É lo stesso bel rapporto di prima?” “se mi da fastidio questa cosa è perché non lo amo?” queste domande me le faccio anche quando sto con lui e mi impediscono di godermi ogni momento. A volte ho paura che sia cambiato cosa provo per lui a causa della delusione che c’è stata, però poi ci sono quei momenti dove sento di amarlo, che va tutto bene e sto bene con lui. Ho paura perché a volte non ho neanche l’ansia e mi sembra come se mi importasse meno di lui, ma non capisco come sia possibile visto che anche dopo quello che è successo io ero sicura di amarlo ed avevo capito ancora di più quanto fosse importante e tutte le cose che mi piacciono di lui. Vorrei capire se si tratta di doc o no. All’inizio ero sicura fosse doc perché i sintomi sono quelli ma ultimamente ho paura perché mi fa strano a volte parlare con lui e non voglio che finisca così…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giovanna, il doc è una brutta bestia. Quando entra nella nostra mente combina un macello.
Dentro di noi iniziano dubbi e insicurezze su cose che fino a poco fa erano certe,sicure e chiare.
La persona non ha nulla a che fare con questi nostri sentimenti mutevoli, ma il problema è dentro di noi:”lo amo, o non lo amo?”, “Mi piace o non mi piace?”. Quello che prima era una certezza, ora non lo è più, perchè viviamo un dubbio che ci appare terribile. “Che faccio con questi sentimenti così variabili nei suoi confronti?”
La cosa che bisogna imparare fare è non dare ascolto al Doc. Stare calmi e far calmare la tempesta, senza preoccuparsi di voler trovare immediatamente una risposta.Bisogna imparare a convivere con i dubbi, senza entrare in ansia.Quando sarà il momento saprai prendere la migliore decisione.
E’ difficile? Prova.
Un saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Laura dice
Buongiorno credo di essere in crisi sono sposata da poco , Ho conosciuto mio marito quattro anni fa, il primo anno è andato tutto bene spensieratezza gioia eccetera eccetera però lui mi ha nascosto una cosa molto importante, mentre eravamo assieme che nel primo anno siamo andati anche a convivere mi ha nascosto una storia che aveva con un’altra donna di cinque anni E ha fatto anche due bimbi. Io sapevo che era già separato con un’altra donna e aveva due bimbi, insomma questa storia mi è stato un colpo al cuore quando l’ho saputa ma sono andata avanti e l’ho sposato lo stesso perché lo amavo. Ad oggi che sono passati già tre anni dell’accaduto e io non riesco più andare avanti perché mi hai riemergono tutte le cose che sono successi anni fa che mi ha nascosto un sacco di cose e nella mia testa gira sempre tutto, questo mi dà tanta insicurezza mi sta dando tanti problemi perché non riesco a dormire sono sempre nervosa e mi sono allontanata un po’ anche io da lui comincio a provare rabbia e odio, stanno mancando anche le risorse economiche sto facendo sacrifici la mia vita, La vedo finita Assieme a lui e non vedo cose positive e vedo solo negativo e sto cadendo in una depressione totale, sto trascurando anche la mia persona i rapporti sociali il lavoro sono sempre di pessimo umore e io non mi riconosco
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Laura, una storia triste la tua.
Ti sei fidata, ma sei nascosta di fronte alla realtà, senza chiarire certe cose.
Hai scritto: “insomma questa storia mi è stato un colpo al cuore quando l’ho saputa ma
sono andata avanti e l’ho sposato lo stesso perché lo amavo.”
Adesso stai facendo male a te stessa tornare a pensare a cose passate. Il nastro della vita va avanti, non si può tirarlo indietro.
E’ vero. Ha tenuto nascosto tante cose. Lui come si giustifica?
Laura, pensando continuamente a queste cose ti fai tanto male. Continuare ad arrovellarti ti crea rabbia e depressione.
Ti sta ancora ingannando? E’ sincero? Se te la senti devi completamente perdonare. Buttare tutto dietro, senza continuare a pensarci su,
Se non è sincero, lo lasci.
Ricorda, se ti becchi una depressione ci vuole tempo per uscirne. Non serve a nulla trascurarti, vedere tutto nero, trascurare i rapporti sociali, ecc.
Una bella chiarificazione. Se per te non serve, allora bisogna cambiare aria.
Se hai ancora bisogno scrivi pure. Ok?
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Christian dice
Buongiorno dottore.
Ho 22 anni e sono fidanzato da 3 anni con il mio ragazzo! Premetto che ci ho messo tanti anni per ammettere la mia omosessualità, pensavo di deludere la mia famiglia, non è stato facile! Ricordo nei minimi dettagli il primo incontro con il mio fidanzato, se potessi affermare la sua veridicità, direi che è stato un vero e proprio colpo di fulmine! Rimasi colpito dal suo sorriso, i suoi capelli, dalla sua bellezza, e soprattutto la sua estrema gentilezza, è una persona fuori dal comune, bello, intelligente, carismatico, ironico, divertente, e attento ai valori della famiglia! C’è stato un feeling molto intenso e velocissimo, sia fisico che mentale. È ancora oggi questo feeling non è mai sparito, i suoi baci sono la fonte a cui mi rivolgo per combattere qualsiasi mio dubbio su di lui, perché sono davvero spettacolari, dove mi lascio andare senza dover pensare ad altre cose! Il mio doc, che già in passato si è manifestato con l’ossessione di non deludere la mia famiglia nel fallire a scuola, non superare esami e così via, con i relativi rituali comportamentali, si è presentato con il mio fidanzato subitissimo, quando pochi mesi dopo che ci siamo fidanzati, è stato fuori per due mesi per lavoro! Da allora non ho mai smesso di avere dubbi! Inizialmente credevo di essere attratto da una mia amica molto stretta della quale non mi capacitavo del motivo, l’impatto è stato disastroso, sono caduto in depressione per la tutta la durata dei 2 mesi in cui il mio fidanzato è stato fuori! Da allora paragonavo la mia storia con qualsiasi persona, ragazzo attraente, immaginando come sarebbe al suo posto, evidenziando quindi i suoi difetti che prima mai avevo riscontrato! Iniziai ad essere pesante, a cercare rassicurazioni da amici cari, a dirgli quanto mi mancasse e quanto stessi male della sua partenza! Quando tornò ero davvero al settimo cielo, ma lui tornò deluso, da come ero stato pesante, da quanto lo avessi stressato a lavoro! Iniziò a trattarmi con freddezza, a respingermi fin quando non mi lasciò! Nel frattempo rivelai alla mia famiglia della mia omosessualità perché volevo che loro sapessero di me, e del mio fidanzato! Non la presero molto bene, e tra la perdita di lui e i giudizi familiari ritornai a tornare in depressione! Dopo un po’ ho cercato di farmi forza, mi documentai su questo disturbo, mi rassicurai che le mie ossessioni erano delle frottole, presi in mano la mia vita e riconquistai il mio fidanzato! Da allora sono 2 anni che non ci siamo più lasciati, ma i miei dubbi persistono ancora, non mancano i famosi rituali, tocco oggetti ripetutamente che hanno per me un significato associato a lui perchè ho paura che se non lo facessi il destino potrebbe farmi lasciare con lui, i numeri sono forse la cosa peggiore, associo la conta a numeri che riguardano la sua età, data di nascita, il nostro anniversario! Insomma ho una grandissima paura di perderlo! Con il tempo ho imparato a conviverci, ho fatto esperienza con lui, viaggi, lauree, cose che non ho mai fatto con nessuno in vita mia, inoltre la mia famiglia mi ha accettato ed è stata anche pronta a farlo entrare in casa accogliendolo come un figlio! In questa quarantena, sto soffrendo quasi come i due mesi di depressione all’inizio raccontato, faccio paragone continuo con un ragazzo con cui ebbi una breve esperienza sessuale ma nessuna relazione amorosa tanto che non posso definirlo un ex, prima di fidanzarmi con il mio ragazzo, e questo paragone sta durando da sempre dopo quello che feci con una mia cara amica, mi chiedo se ne sono attratto, se sto tradendo con il pensiero il mio fidanzato, evito luoghi dove posso incontrare questa persona o anche altre persone che mi possono alimentare il dubbio, tutto questo mi distrugge, non riesco a concentrarmi bene sulla mia relazione, o meglio sono forse fin troppo ossessionato, troppo attento ai minimi dettagli, troppo attento a fare paragoni, sono un perfezionista e vorrei che le cose fossero sempre e tutte al loro posto, non sopporto l’idea di una cosa fuori posto! Nonostante i dubbi, non ho mai smesso di pensare che io non ama il mio fidanzato, che quello che io penso sia irreale, che è il doc che mi costringe a pensare a tutto ciò, e a volte ho paura che non sia neanche doc e questo mi fa stare ancora peggio! Nonostante abbia imparato a conviverci, e sto bene con il mio fidanzato perché mi rende felice, non vorrei più avere questi dubbi, non vorrei più pensare a determinate cose, non vorrei più conviverci, vorrei che tutto fosse normale, come alla fine la nostra relazione è, fatta di litigi, momenti belli, viaggi, uscire con i nostri amici, cene con le nostre famiglie! Queste sono cose che mi fanno stare molto bene e che mi permettono di continuare senza cadere in depressione! A volte ho pensato di raggiungere la vera felicità, mi ha fatto provare emozioni che onestamente non saprei descriverle, spettacolari. Tuttavia ho addirittura paura che tutto quello che ho scritto, non sia vero, ma che sono condizionato dalla mente! Mi dispiace essermi dilungato, ma è la prima volta che ne parlo con un professionista! Attendo una sua risposta!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Christian, scusa se rispondo con ritardo.
Christian, il doc si manifesta in tante modalità diverse, però la sofferenza è identica per tutti.
Hai scritto:”…tutto questo mi distrugge, non riesco a concentrarmi bene sulla mia relazione, o meglio sono forse fin troppo ossessionato, troppo attento ai minimi dettagli, troppo attento a fare paragoni, sono un perfezionista e vorrei che le cose fossero sempre e tutte al loro posto, non sopporto l’idea di una cosa fuori posto!…”.
Questa è la personalità ossessiva, oltre alla paura delle insicurezze, intolleranza al dubbio,ricerca del controllo e compulsioni per far calmare l’ ansia.
Cosa fare? Nel doc si formano molti automatismi, questi sembrano dei comandi assoluti. Hai l’ impressione che non sei più padrone della tua vita: devi obbedire e basta, altrimenti
ti fa temere cose brutte. Tutte cavolate. Si può vivere anche con i dubbi. l’ importante è sapersene fregare e distrarsi il più possibile. E’ difficile?
Provaci.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Jenny dice
Salve dottore ho letto il suo articolo e rispecchia completamente il profilo del mio compagno. Dopo quattro anni di fidanzamento intensi, appena vi é stato un periodo in cui ci siamo entrambi trascurati per questioni lavorative e di tempo, gli é sorto il dubbio sui nostri sentimenti. Purtroppo ha il Doc anche se non lo ammette, ma io noto ogni sua insicurezza in tutto ció che fa, ed ora lui essendo a limiti psicologicamente, mi ha detto che con me non riesce a confrontarsi perché ho unncarattere forte, si sente sempre insicuro, giudicato e cose del genere. Io invece, purtroppo non ho mai capito, nel senso ci ho provato ad aiutarlo ma lui non si eprime dice sempre che va tutto bene, anche se nella maggior parte dei discorsi o asseconda o non ascolta neanche ció che si dice, questo lo fa con me ma anche con i suoi genitori ed altre persone intorno. La situazione é molto lunga da spiegare, ma io vivo questa situazione molto male, perché all’improvviso mi ha detto dei suoi dubbi e dice che aveva questa idea da un paio di mesi. Io sento che mi ama, ma lui ha voluto del tempo per capire, anche se il giormo dopo questa decisione mi ha scritta dicendo che ha forti sentimenti per me e che glj mancavo. Dopo un po mi ha detto che ha dei sentimenti e che avrá le risposte dopo la psicoterapia che fará tra qualche giormo. Io vorrei sapere, come dovrei comportarmi, e se la psicoterapia davvero gli dara subito le risposte che vorrá, perché il mio dubbio é, ma se si trova in questo stato dove fino a due giorni fa mi ha detto di amarmi e poi all’improvviso mi ha detto di avere dubbi,per poi di nuovo fare ilncontrario, io cosa dovrei aspettarmi da lui? La storia é al termine? Come posso comportarmi?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Jenny, grazie per avere scritto.
Mi dispiace contraddirti, ma tu non puoi parlare, decidere e sapere cosa ha bisogno il tuo ragazzo. Questo tuo modo di fare purtroppo
trasmette un messaggio distorto. Tu lo fai per il suo bene, però indirettamente gli stai comunicando: ‘non ti accetto così come sei’, ‘non mi vai bene’,’ noto insicurezza in tutto ciò che fai’, ‘devi fare come dico io, altrimenti…’. Insomma tu puoi parlare per te, ma non per il tuo ragazzo. Jenny, hai visto che ti ha detto che con te ha difficoltà a confrontarsi
perchè hai un carattere forte?
Jenny, i matrimoni e le relazioni di lunga data funzionano perchè non si cerca di cambiare l’altro/a, ma ci si adatta al carattere e la personalità del/la partner.
Tu hai chiesto se la storia è al termine o meno. Non lo so, devi vedere tu se riesci a vivere con un ragazzo che ha questo carattere. Non pensare che la psicoterapia cambia
le persone e li costruisce a nostra immagine, la terapia aiuta ad eliminare le sofferenze, ma agisce poco sulle personalità profonde.
Ti ho deluso con questa risposta? Mi dispiace.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Beatrice dice
Salve Dottore, mi chiamo Beatrice e ho 17 anni. Ad Agosto del 2019 mi sono fidanzata con una ragazza (primo rapporto con una persona del mio stesso sesso) e abbiamo vissuto una relazione a distanza dato che io sono partita per un intercambio di alcuni mesi in un altro stato. Ora sono tornata nella mia città e purtroppo non ho ancora potuto vederla per questa situazione del coronavirus e in più la situazione con la sua famiglia è un po’ complicata. Leggendo il suo articolo mi ritrovo perfettamente in quasi tutte le caratteristiche e ho capito che molto probabilmente anche io ho questo disturbo, dato che la nostra relazione è praticamente perfetta (ovviamente ci sono le solite discussioni su cose stupide), ci intendiamo a meraviglia e lei è perfetta per me, davvero. Io la amo e provo sensazioni davvero forti ma continuo ad avere dubbi, incertezze di qualsiasi tipo, come ‘sono veramente innamorata?’ ‘mi sto prendendo in giro?’ e lei mi dice sempre che penso troppo ma mi aiuta ogni volta a stare tranquilla e a passare la mia crisi. Ho problemi di autostima, più che per il mio fisico riguarda ciò che penso, penso di essere stupida o a volte cattiva, anche se le mie amiche mi dicono che non lo sono. Sono molto paranoica e lunatica, e soprattutto sono molto insicura ma con lei riesco ad espormi totalmente.
Io ogni volta sono sicura di amarla dentro di me, ma mi sommergono dubbi e domande a cui ho bisogno di avere una risposta anche se non c’è, e la maggior parte delle volte dal nulla mi chiudo e con queste incertezze faccio male a me e anche lei, che nonostante tutto non mi abbandona. Ho paura di essere un peso, anche se lei mi dice sempre che non lo sono. Ho paura delle domande importanti (anche se comunque siamo giovani), come quella ‘vuoi veramente stare con me’ o ‘mi ami davvero’ a cui risponderei un si, ma insieme mi sorgono una marea di ‘e se…?’ La lontananza e il fatto che poi non ci vediamo da tanto non aiuta. Vorrei cercare di capire come abbattere queste insicurezze, e come evitare ogni volta questa sofferenza.
Grazie per la disponibilità
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Beatrice, stai vivendo una fase della vita particolare. Alla tua età le insicurezze sono normali, non ancora è arrivato il momento della
completa maturità. Le indecisioni e insicurezze riguardano molti aspetti della vita, ma non ci devono preoccupare.
Come abbatterle? Vivendo serenamente, accettandoti anche quando sei insicura.
Ti sluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Paola dice
Salve dottore, ho 36 anni e sono fidanzata da 12 anni con un uomo di 35. Premetto che sono sempre stata una persona insicura e timorosa dell’abbandono anche per situazioni familiari che mi hanno influenzata sin dall’infanzia. All’inizio della storia ero io la più coinvolta e matura tra i due, lui quello più incentrato su se stesso. Ho sofferto per alcune delusioni ma le ho attribuite alla giovane età. Con gli anni lui è maturato molto ma io sono rimasta sempre sulla difensiva, come se non fossi mai riuscita ad abbandonarmi al 100%. Ci sono stati alti e bassi e dopo ogni litigio io mi sono srm6pre chiesta se lo amassi, se mi amasse, se fosse adatto a me..poi il tutto rientrava. Lui da un po’ preme per fare il grande passo ma io ho il terrore di essere economicamente dipendente da lui e di spegnermi. Sono in uno stato di depressione a causa della mia situazione lavorativa incerta e insoddisfacente, sento che manca un tassello alla mia identità e vorrei tanto realizzarmi anche se il tempo ormai è passato. Da quando lui preme per sposarci e avere un figlio le mie ansie sono aumentate, ho ancora più dubbi su cosa provo e sono sempre più infelice per non essere riuscita a trovare un lavoro che mi faccia sentire realizzata. Mi sento una persona irrisolta e per questo non riesco a fare progetti. Questo mi porta a tormentarmi sui miei sentimenti per lui. Sto sbagliando a voler aspettare nonostante ormai sono “vecchia” per questa società? Mi sento sotto pressione da lui, dai suoi, dai conoscenti.. e sono in uno stato di ansia perenne.
Mi scusi per essermi dilungata troppo. Paola
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Paola, grazie per avere scritto.
Non capisco perchè ti senti vecchia e perchè ti fai tanti scrupoli solo perchè non sei autonoma economicamente. Mica sei la sola donna che ha un lavoro incerto.
La insicurezza che provi è un fatto tuo, della tua personalità. Soffri un po’ di depressione e questa ti fa vedere in modo pessimistico tutto il resto.
Io capisco che vuoi realizzarti, essere più autonoma, però,a volte, se non è possibile bisogna scendere a compromessi.
Questa tua incertezza mette ansia anche al tuo uomo, perchè vede passare il tempo per la genitorialità.
Paola, visto le tue ansie, io ti consiglio qualche colloquio psicologico, per ricevere un aiuto, vedere meglio in te stessa e sentirti più tranquilla.
Non so se ho risposto alle tue aspettative. Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Lu dice
Salve dottore, sono una ragazza di 19 anni, da circa un anno sto con un ragazzo con lui sto benissimo, c’è intesa su praticamente qualsiasi cosa anche a livello sessuale stiamo benissimo. Tutto perfetto se non fosse che da qualche tempo sono ossessionata dai miei sentimenti per lui, mi chiedo se lo amo ancora se è vero amore, mi sento come se dovessimo lasciarci a breve e non riesco ad essere tranquilla. Non si cosa fare perché razionalmente mi rendo conto che vada tutto bene e che siamo felice. Ma io ho questi momenti di panico che non mi fanno andare avanti. Cosa posso fare? Grazie mille.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Lu, questo è il modo di manifestarsi di un Doc relazionale. Stiamo bene con il partner ma d’un tratto scatta un dubbio:
“Sono realmente innamorata? E’ vero amore? Se non l’amo a sufficienza devo lasciarlo?”
Questo succede perchè viviamo una convinzione: ‘ 0 – 100, Tutto bianco o tutto nero senza gradazioni di grigio, tutto o niente,
se è vero amore non dovrei avere questi dubbi, ecc. ecc’
Il dubbio fa parte della vita. Tante cose non ci danno sicurezza assoluta, ma non ci facciamo caso e andiamo avanti. Quando vai in macchina
non sei sicura al 100% di evitare un incidente, però prendi ugualmente la macchina. Insomma voglio dirti che si vive ugualmente col dubbio,
lo stesso può essere anche nel tuo rapporto affettivo. Ti vengono dubbi? Non ci fai caso e vai avanti. Non è la fine del mondo!
Ok? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunnzio
Silvia dice
Salve dottore, sono una ragazza di 19 anni fidanzata da quasi due anni, definirei il mio ragazzo come la prima vera storia d’amore che io abbia mai avuto. All’inizio tutto perfetto, una vera e propria favola, poi negli ultime Mesi ci sono stati solo alti e bassi, litigate continue e pianti, il tutto però si concludeva sempre con una riappacificazione perché senza di lui non riesco più a vedermi ormai. Il vero problema è però che da mesi mi sono accorta che la cosa non funziona e tutto parte da un mio fattore mentale, sento proprio il bisogno di controllarlo, come fosse solo mio, all’inizio pensavo alla gelosia, data la mia bassa autostima e continue insicurezze, però non sono mai stata una ragazza molto gelosa… poi ho capito che anche altri mie comportamenti in generale portavano ai classici sintomi della mania dell’ordine e del controllo, e questa cosa ho capito che può influire anche sulla relazione, infatti leggendo l’articolo mi sono proprio ritrovata. Non mi sento più amata da lui anche se all’inizio ha sempre fatto di tutto per farmelo capire e darmi sicurezze e si è sempre meritato la mia fiducia, io invece penso sempre che non sia quello giusto, provo a cercare i difetti, penso più a tutto quello che ho sacrificato per lui che al sentimento, e soprattutto nonostante io esca più di lui e abbia amici dell’altro sesso a differenza sua, mi disturba proprio il fatto che lui esca anche se con amici e in tutta tranquillità, non riesco proprio a capire il perché dato anche il fatto che mi ha sempre provato a dare sicurezze, anche se in questo periodo ci siamo molto allontanati per riflettere meglio sulla nostra relazione. Scusi il messaggio lungo, ma questa situazione mi sta sfuggendo di mano, io frequento anche l’università in un altro paese ma sento sempre il bisogno di tornare più per stare con lui e averlo sempre con me quasi “sotto controllo” che per la vera mancanza. Sono sempre stata molto insicura nella mia vita e con poca autostima anche se non riesco a trovare un perché, ma arrivata a questi punto ho capito che c’è un alteo problema e leggendo libri e informandomi ho capito proprio che si tratta di Doc. Per quanto riguarda gli altri comportamenti ossessivi informandomi ho capito come sconfiggerli e sono positiva, ma sul doc da relazione mi sento persa e non so come fare, ma so che sono pronta a fare di tutto per sentirmi meglio e godermi la vita.
Grazie mille per l’aiuto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Silvia, capisco la tua necessità di risolvere questi problemi.
L’ insicurezza , l’ intolleranza al dubbio e la paura di perdere il controllo sono tutti elementi di un Doc.
La bassa autostima è fonte di gelosia,ecc. Insomma, Silvia, hai capito bene che per sentirti bene e goderti questa (o altre ) relazione sentimentale
è opportuno risolvere il disturbo ossessivo.
Non aspettare. Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Serena dice
Salve Dottore,
Sono una donna di 43 anni separata con una figlia, da un po’ ho una relazione con un altro uomo anche lui separato. Abbiamo appena comprato casa per andare a convivere nell’anno nuovo,a durante questa quarantena, che quindi non ci vediamo, mi stanno venendo tantissimi dubbi. Lui è diventato ossessivo, vorrebbe essere sempre in videochiamata o comunque al telefono, ogni ora mi manda messaggini carinissimi… Ma diventano pesanti… Sempre le stesse cose che gli manco, ecc… Anche a me lui manca tanto ma forse non quanto io a lui…. Cosa devo fare???
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Serena, grazie per avere scritto.
Non è contenta di queste attenzioni? Vivete separati e avete reazioni diverse.
Serena, i dubbi possono essere sempre presenti. Questo succede anche alle coppie che vivono stabilmente insieme.
Se i messaggini sono assillanti, perchè non lo glie lo dice? Sempre le stesse cose …., ogni ora, non si sa cosa rispondere.
Perchè si dovrebbe offendere? Lui farebbe bene a farsi desiderare di più, accenderebbe maggiore interesse.
Serena, se prova fastidio è bene pretendere qualche regola nel rapporto, naturalmente rassicurando il partner.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Alessia dice
Salve dottore,sono una ragazza di 21 anni, è iniziato tutto un’anno fa quando una notte sognai il mio ex ragazzo che mi diceva che io avevo amato lui ,ma non amo il mio attuale ragazzo con cui sto insieme da due anni. Da questo sogno,sono iniziate le mie domande inizialmente normali ma poi pian piano sempre più assillanti. Le domande si basano sulla veridicità dei miei sentimenti . Successivamente sono andata da una psicologa che mi ha spiegato che sono molto insicura e che magari non ho superato del tutto il mio trauma passato . (La storia con il mio ex è durata sei mesi ma è stata molto sofferta poiché lui mi manipolava e mi metteva contro la mia famiglia,un giorno arrivò anche a darmi uno schiaffo,io non ero più io tanto che per due mesi andavi a vivere con lui, facendo soffrire i miei genitori e questa cosa ancora oggi, dopo tre anni,non me la posso perdonare.) Il mio attuale ragazzo è la persona che mi ha fatto conoscere l’amore vero ed è tutto ciò che ho sempre desiderato,non vorrei mai perderlo. Successivamente grazie all’aiuto psicologico ,sono stata benissimo per mesi ,ma in questa quarantena sono ricominciati i pensieri ed è lì che ho capito che c’è qualcosa che non va perché ho dei periodi anche mesi in cui io sento di amare fortemente il mio ragazzo ,in cui
sento che il cuore c’è, che è l’uomo della mia vita e non ho pensieri ossessivi,in cui vedo anche un futuro prosperoso con lui e non ci sono ragionamenti ,ma poi magari succede che in un nostro momento intimo,io sono un po’ spenta o comunque non come le altre volte e allora iniziano di nuovo i miei pensieri ossessivi che poi durano un po’ e torna di nuovo tutto bellissimo come prima. Io sono certa di amare il mio ragazzo perché altrimenti non riuscirei più a provare emozioni nei suoi confronti., questi pensieri ossessivi mi fanno credere il contrario,mi lacerano dentro e ho paura che comunque un giorno questi miei pensieri si possano avverare e paura del futuro con lui. Il mio ragazzo sa tutto e lui dice che io ho molti complessi dovuti anche al mio passato e al fatto che non ho grandi amicizie e non riesco a trovare un lavoro( per me è una sofferenza) e al fatto che sono sempre stata una personalità molto insicura tanto che mi sono sempre sentita inferiore agli altri. Magari io rigetto tutte le mie insicurezze,paure e frustrazioni sull’unica cosa bella della mia vita , cioè il mio ragazzo. Mi scusi se mi sono dilungata così tanto. Come mi consiglia di agire?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Alessia, un Doc può avere inizio anche con un sogno, proprio come è successo a te.
L’ inizio è quasi sempre lo stesso: ” E se…?
Quando diamo credito a quel dubbio, in quel momento si casca nella rete del disturbo ossessivo, si viene catturati e costretti ad obbedire
nella ricerca di affannose rassicurazioni.
La verità è che si sta realmente bene con la persona che ci sta a fianco, ma il Doc comincia a metterlo in dubbio e noi crediamo a quelle insicurezze.
Tutto questo deriva dalla nostra personalità insicura, perfezionista e desiderosi di avere tutto sotto controllo (anche il futuro).
Invece si deve imparare a convivere con i dubbi, le incertezze e la possibilità di sbagliare.
La terapia aiuta proprio in questo.
Spero di averti risposto. Un saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Francesca dice
Salve dottore, ho 29 anni e sto con un ragazzo di 34 da 2 anni e mezzo.
La nostra relazione è sempre stata molto tormentata a causa di continui litigi dovuti al mio controllo su di lui. Più volte in passato ha tradito la mia fiducia e io non l’ho mai perdonato del tutto. lo amo e voglio stare con lui ma sento il bisogno di controllarlo sempre perché ho paura che lui possa ferirmi ancora in qualche modo.
Il problema è che ogni volta che violo la sua privacy mi imbatto in conversazioni ambigue con altre donne che confermano i miei dubbi . Lui si giustifica dicendo che ultimamente il nostro rapporto è maturato, lui è cambiato,che sono cose che riguardano il passato e che adesso pensa a qualcosa di concreto con me, cosa a cui prima non ci pensava troppo in maniera seria. Però adesso è lui a non fidarsi più di me per il fatto di aver messo il messo il naso nelle sue cose. In pratica non ci fidiamo più l’uno dell’altro ma ci amiamo. Io non riesco a pensare di stare con lui senza controllarlo, sono molto gelosa e ho bisogno di continue conferme, lui invece dice che dobbiamo guardare il presente al futuro tralasciando il passato e che devo dare pervscontato l’amore che lui prova per me perché è con me che sta nonostante gli stia rendendo la vita impossibile. Ora siamo arrivati al punto che, dopo l’ennesima sbirciata al suo cellulare, lui mi ha lasciata perché non si fida più di me.
Io sto molto male e non so come fare anche perché lo amo e mi manca ma non credo riuscirò a smettere di controllarlo perché anche io non mi fido e ho ancora molta rabbia dentro. Grazie in anticipo per la risposta
Dott. Mario Di Nunzio dice
Francesca, scusa il ritardo della risposta. Grazie per avere scritto.
La tua relazione è fonte di sofferenza, vero Francesca? Hai avuto motivo di non fidarti del tuo fidanzato e hai dato una sbirciatina al cellulare.
A parte che non si fa, ma per una donna insicura come te vai ad alimentare sospetti che ti fanno stare solo male.
Le coppie di lunga data, non vanno a sbirciare, ma si fidano. Non vanno ad riprendere vecchi conflitti, perchè le cose chiarite vanno messe nel dimenticatoio.
Se ti senti insicura, la tua insicurezza non devi scaricarla nella relazione affettiva, e se hai un bisogno forte di controllare sai che rischi
di rovinare i rapporti.
Francesca, perchè non fai qualche colloquio? Ti aiuterà ad acquisire più fiducia in te stessa. Per il resto vai bene come sei.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Nadia dice
Salve ho proprio bisogno di un aiuto sono fidanzata da quasi 12 anni da quando avevo 13 anni oggi ne ho 25 … tutto è iniziato nel 2018 quando il mio ragazzo dopo una crisi sua e continui litigi mi lascia stiamo un mese separati dove lui sta con un altra … dopo però torniamo insieme e lì inziamo bene poi però ogni tanto mi vengono in mente le cose passate e iniziamo a litigare quasi spesso … poi però ad agosto del 2019 mi fa la proposta di matrimonio dove io ero felicissima entusista tutto .. dopo qualche settimana mi vengono in mente sempre cose del passato e mi chiedo se sono convinta se sono pronta ad affrontare una vita di continuii litigi ?e mi chiedo addirittura se lo voglio se lo amo ?perché per andare sempre nel passato mi sono chiesta ancge questo e da lì dai questi pensieri il putiferio mi sono fissata al tal punto di avere un ansia a stare con lui allucinante … il mio problema è che quando sto con lui che non penso a niente sto bene provo tutto e va bene poi capita una giornata no dove sono stanca ecc.. e non provo quello che vorrei provare ecco che lì si scatenano migliaia di dubbi allora non lo voglio non lo amo ecc… perché penso ste cose ?e mi fisso ? Perché mi faccip tutte queste pippe mentali dopo tutto quello che ho passato e ho capito tanto quanto per me sia importante e quanto io lo amassi per perdonarlo aiutooooo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Nadia, perchè ti stai rovinando la vita in questa maniera? Appena stai sola cominci a farti tante pippe mentali:
‘Lo amo? Non lo amo? E’ proprio lui il mio uomo? E se lo sposo e poi iniziano litigi? …’.
Come prima cosa devi dimenticarti il passato. Questo è il segreto per un matrimonio duraturo.Durante la vita matrimoniale i conflitti sono inevitabili, così anche gli
alti e bassi del sentimento. I litigi sono nella norma perchè i punti di vista sono diversi, ma si chiariscono e non ci si torna più sopra.
I dubbi, prima di un passo importante come il matrimonio, sono presenti in tutte le coppie.
Se i dubbi sono persistenti fai qualche incontro di psicoterapia. Ok? Vedi un po’.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Vanessa bosio dice
Salve dottore , ho 18 anni ho una relazione di 4 anni , una relazione che non riesco a capire , non so se sbaglio io se sbaglia lui io con le mie insicurezze con la paura , lui e un ragazzo che mi ha già alzato le mani in passato , io sento che lui riesce a manipolarmi mentalmente come quando lui ti fa sentire male senza trattarti male , lui e la persona che quando io dico non voglio piu stare con te diventa matto viene sotto casa mia fino che non scendo non va mai via , per toglierselo sempre do addosso devo perdonarlo ancbe se non voglio non so più cosa fare sto diventando matta dottore mi può aiutare
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Vanessa, sono rimasto molto colpito dalla tua lettera.
Sei molto giovane (18 anni) e già una relazione di 4 anni.
Il tuo non è un Doc ma un grido di aiuto. Hai una relazione con una persona violenta, che ti fa male fisicamente e psicologicamente.
Ti manipola e ti fa fare tutto quello che vuole lui, senza che tu puoi fare niente per uscire da questa situazione.
Questo ragazzo ha gravi problemi ( quando io dico: non voglio piu stare con te, diventa matto viene sotto casa mia fino che non scendo non va mai via,
per toglierselo sempre di addosso devo perdonarlo), devi cercare il modo di farti aiutare per allontanarlo. I tuoi genitori sanno di questa situazione?
Io non so come aiutarti, se non farti prendere coscienza che devi ribellarti.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Clara02 dice
Salve dottore, ho 17 anni e sono fidanzata da 4 mesi. Mi rendo conto che é poco tempo, ma io avverto già forti dubbi che mi portano non solo a non vivermi bene la relazione, ma anche tutti i giorni in generale! Sono divorata dalle incertezze e leggendo questo articolo mi sono rispecchiata in tutto, sul serio. Il mio problema é questo : questa é la mia prima relazione seria e se l’ho iniziata vuol già dire tanto, quando ero single volevo disperatamente avere un ragazzo e adesso penso che mi sento soffocare; mi viene il dubbio che tutti i miei Giorni fossero rosei quando stavo da sola, quando so perfettamente che non é così (anzi )!Lui mi lascia i miei spazi e non mi assilla, é innamoratissimo di me, si tratta di me. Una volta che la relazione si é fatta seria i miei dubbi erano: “é normale che io non senta sempre le farfalle nello stomaco? É normale che se guardo un altro ragazzo lui diventi la mia nuova forma di ossessione? É come se volessi in ogni modo boicottare la mia relazione, trovo un altro ragazzo carino (su cui normalmente non mi ci sarei neanche ossessionata ) e inizio a pensare : allora non amo il mio ragazzo, allora un altro é quello giusto per me? Eppure si da il caso che a me piace qualcuno fin quando non é interessato a me. Il mio ragazzo mi piaceva e mi piace ancora ma da quando sono iniziata a piacergli sul serio é come se avessi la costante paura di poter trovare di meglio, di non amarlo, di aver raggiunto quel che volevo e aver perso l’interesse, se invece lo stesso ragazzo non mi calcolerebbe io sarei presissima! mi chiedo se io abbia problemi proprio nell’instaurare una relazione seria, se abbia problemi con il concetto di “fidanzata, stop al divertimento” . Io quando sto con lui sto da Dio e mi piace un sacco, poi torno a casa e puffff! Insicurezze che mi evitano di pensare a qualsiasi altra cosa e che non vivo in modo sano, come se avessi bisogno di sentirmi dire, sta tranquilla lui ti piace sono solo pippe mentali quelle che ti fai . Io ho paura di potermi perdere “di meglio”, di potermi perdere l’amore della mia vita, ho paura di poter cambiare quella che sono a causa di una relazione, ho paura di tenere entrambi i piedi in una scarpa perché é come se avessi paura che questo mi limitasse, dal momento che ho sempre avuto complimenti per la mia bellezza . Io giurerei che se uno dei ragazzi con cui mi fisso e che sono veicolo con cui alimento i miei dubbi mi rivelasse improvvisamente il suo amore io affermerei, dopo l’entusiasmo iniziale : no, non mi piace più, io amavo il mio ragazzo! Come esco da questo turbine ? Mi fa male la testa tanto che penso . Scusi per la lunghezza, ma ho davvero bisogno di rassicurazioni e dare possibilità alla mia storia di diventare tutto ciò che ho sempre desiderato. Come ne esco? Sapere che ho il doc da relazione stranamente mi rassicurerebbe, perché avrei risolto la fonte di tanta incertezza.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Clara, condivido con te questi dubbi e incertezze.
A 17 anni è un’età di scoperte e un’età di relazioni affettive libere. Mi sembra che ti senti chiusa, come imprigionata in questo rapporto.
Una relazione affettiva definitiva e senza vie d’uscita. Per questo hai l’ impressione che questo rapporto non va bene, che forse non è quello giusto,
che hai dubbi, hai paura che ti possono piacere altri ragazzi, ecc. Tu non devi sentirti prigioniera e senza controllo della tua vita.
Sei tu che decidi. Puoi anche decidere di continuare o non continuare questo rapporto, se tu lo ritieni opportuno.
Non si può formulare la diagnosi di doc relazionale perchè non hai avuto la stessa reazione sintomatologica in altre relazioni.
Va bene? Se non riesci a risolvere chiedi un aiuto.
Ti saluto. Dott.M. Di Nunzio
Annalisa dice
Salve dottore mi chiamo Annalisa e ho 27 anni,sono fidanzata da 1anno e 3mesi,sto bene con lui e la mia vita ma provo una forte insicurezza e paura e questo fa provare tantissimo disagio non sono mai stata, così e credo che questo mi a portata da quando lui mi ha delusa lasciandomi dp un mese x la sua ex che la conosceva più tempo rispetto me, ma dp un anno lui si pente della scelta fatta e ritorna da me io decido di perdonarlo, e adesso stiamo insieme da 1 anno e tre mesi devo dire che da allora nn e più accaduto quel errore fatto mi da fiducia in tanti modi e in tanti modi mi fa capire quanto mi ama però nonostante tutto io provi questa forte insicurezza e nn so come uscirne comincio a controllare il cell cose che prima nn facevo comincio a fare pensieri negativi su di lui, di questa cosa lui se ne accorto e mi richiama spesso dicendo che devo finire di essere così ma io nn ci riesco cosa devo fare?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Annalisa, dopo qualche giorno rispondo.
E’ normale la tua reazione di insicurezza e sfiducia verso il tuo ragazzo.
E’ normale che non ti fidi e ti passano per la mente queste insicurezze. Però, Annalisa, non si può vivere così.
Devi tornare a rilassarti, avere fiducia e smetterla di fare controlli. Il tuo ragazzo deve sapere che se sbaglia ancora è finita con te.
Un bel discorso chiaro. Però ora il problema è più tuo che non ti fidi. Devi avere fiducia.
Un saluto. Dott. M. Di Nunzio
Cecilia dice
Dottore, sono una ragazza di 18 anni e sono fidanzata da 3 anni con un ragazzo di 20. Il nostro rapporto è molto amichevole, ci diciamo se una ragazza è bella, ci raccontiamo tutto. Però a me da troppo fastidio se inizia a seguire una tipa su instagram, se si scrive con la ragazza dell università per chiederle appunti, ma la cosa che più di dispiace è essere felice della quarantena così lui non può conoscere e vedere le altre ragazze ma soprattutto così non vede quella ragazza che mi da fastidio. Il fastidio è aumentato quando lei ha inviato una foto al mio ragazzo dov’era sdraiata e a pancia in giù.. Cosa posso fare? Per non essere così apocalittica?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cecilia, scusa il ritardo della risposta.
Sei una ragazza gelosa perchè sei insicura e hai poca stima di te stessa.
Non si può vivere nella paura di essere lasciata. Ma perchè il tuo ragazzo dovrebbe lasciarti e preferire le altre, se sta bene con te? Cosa puoi fare per non essere così? Devi avere fiducia nel tuo ragazzo e negli altri. Per avere fiducia degli altri dobbiamo avere prima fiducia in noi stessi.
Abbi fede.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Roberta dice
Salve dottore.. sono fidanzata da 5 mesi con un ragazzo, e ho l’ansia nei suoi confronti.
Con il mio ex ragazzo, con il quale sono stata fidanzata in casa per 2 anni, ci siamo lasciati in modi non ottimi, ma pur sempre per l’ansia.. dopo un anno, ho conosciuto il mio attuale ragazzo, e nonostante io ci stia bene, ho paura di tutti quindi miei pensieri costanti! “Lo amo, non lo amo, mi piace, è la persona giusta, sono felice con lui”? E molti altri pensieri scritti sopra nel post. Mi sento in colpa, perché quando siamo insieme, io sto da Dio! Però quando siamo separati, mi sento così giù, sempre ansia e paura.. non voglio fare la scelta sbagliata. E non voglio neanche lasciarlo! Però ho paura che tutta questa insicurezza mi porta a fare scelte che non vorrei, perché l’ansia prende il sopravvento! Soprattutto se penso queste cose, se mi capita di sognare il mio ex, o di pensarlo, o mettere in paragone la mia vecchia storia con questa…! Mi sento davvero incolpa..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Roberta, non hai comunicato la tua età. Per questo tipo di problema è un fattore importante.
Sembra che il tuo sia un Doc da relazione, ma può essere anche una insicurezza del tuo carattere. Con i pochi elementi riportati non si può
fare una diagnosi. Hai scritto:”quando siamo separati, mi sento così giù, sempre ansia e paura.. non voglio fare la scelta sbagliata. E non voglio neanche lasciarlo! Però ho paura che tutta questa insicurezza mi porta a fare scelte che non vorrei, perché l’ansia prende il sopravvento…”
Sei un po’ perfezionista. Vuoi delle sicurezze che nessuno può darti. Perchè non cerchi di vincere la tua insicurezza? Si può vivere bene anche con un
un po’ di ansia e incertezza. Se ti rendi conto che c’è troppa sofferenza, allora chiedi un aiuto esterno.
Un cordiale saluto
Dott. M.Di Nunzio
Marta dice
Buongiorno dottore,
Mi chiamo Marta, ho 21 anni e da 7 mesi ho una relazione con un ragazzo più piccolo di me di 3 anni. È nato tutto in amicizia, io uscivo da una storia lunga (finita per causa del doc da relazione), una sera ci siamo baciati e dopo una settimana gli ho chiesto di frequentarci seriamente.
Purtroppo il doc é partito subito, portandomi a ossessionarmi sul mio sentimento e sulla “bontà” di questo ragazzo (non sento le farfalle nello stomaco, quindi non sono innamorata, oppure lui é troppo dolce, non é il tipo di ragazzo che va bene per me): ogni volta però che mi rassicuravo tornavo a stare bene e a desiderare di stare con lui.
Con il passare dei mesi però, la situazione é cambiata: verso novembre/dicembre i dubbi sono cominciati a calare, pensavo di essere attratta da lui ma che il sentimento non fosse abbastanza forte da descrivermi come “innamorata”, facevo paragoni con le ossessioni che avevo nella mia vecchia storia (dove mi ossessionavo per i più piccoli difetti, arrivando quasi a non sopportarlo).
Attualmente, non so neanche come presentare la mia situazione: non sono più presenti i vecchi dubbi o pensieri, quando lo vedo riesco a baciarlo e ad avere rapporti molto tranquillamente, in tutto questo però sento che qualcosa non va… e non credo che si possa ricondurre al doc questa sensazione. Dal punto di vista fisico mi sento molto attratta da lui, ma il lato mentale attualmente lascia molto a desiderare… e non so tutto questo sia causato dal doc e c’entri ancora nella mia situazione oppure se é cambiato tutto e, oltre al mio ragionamento ossessivo, é subentrato un reale problema e disinteresse.
Ho parlato più volte online con una psicoterapeuta che vede in me i tratti tipici del doc, ma l’ultima volta quando le ho scritto (sabato) mi sembrava di non riuscire ad esprimermi in modo chiaro e che di conseguenza lei non potesse capire il problema.
Mi scusi se mi sono dilungata troppo, spero mi possa aiutare
Buona serata
Marta
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marta, scusa il ritardo della risposta.
Marta, non si può dire che questi dubbi sono per forza un disturbo ossessivo relazionale.
E’ vero che un doc comincia ad ossessionare sul sentimento e sulla “bontà” del partner (‘non sento le farfalle nello stomaco, quindi non sono innamorata, oppure lui é troppo dolce, non é il tipo di ragazzo che va bene per me…’, ma come tu stesso hai osservata è successo che oltre al tuo ragionamento ossessivo,
può subentrare un reale disinteresse.
I dubbi e le incertezze possono manifestarsi in queste forme di insicurezze.
Tu chiedi chiarimenti ai terapeuti, ma se non comprendi bene tu quello che vuoi, come può capire una persona che ti conosce poco?
Lo so che non ti ho chiarito i tuoi dubbi, ma per fare una diagnosi esatta bisogna avere più conoscenza di te e del problema.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Alessandro dice
Salve,
Sono un ragazzo di 18 anni, sto con la mia ragazza da 1 anno e 2 mesi tra qualche settimana, le dico la verità mi sento un po in imbarazzo a scrivere in un commento i miei problemi perchè sono molto riservato su questo argomento che mi tocca terribilmente.
Lei è la mia prima ragazza è sempre stato un amore stravolgente che mi ha comoletamente capovolto e fatto perdere la testa, credo di amarla tantissimo faccio tutto per lei e dico tutto pur di vederla sorridere e felice eppure sono ricolmo di tristezza e dubbi che mi fanno stare male tutto il giorno ed anche quando sono felice con lei non sto pensando a nulla, penso, “hai visto non stai pensando a nulla” e subito che ritornano i pensieri.
La cosa che mi turba di più è confrontarla con altre ragazze chiedendomi se la ragazza che vedo sia più bella della mia, se io stessi con quella come sarebbe, cosa penserebbero i miei amici e se mi farebbero i complimenti. Penso che di base io sia un ragazzo molto insicuro ma anche molto sveglio che capisce al volo i problemi, ma di questo problema non ci capisco nulla a volte credo sia meglio lasciarsi ma quando ci penso sto male mi viene da piangere non so piu come risolvere, spesso penso ad un altra ragazza che condiziona le mie giornate perchè mi è venuta una sorta di ossessione essendo una delle poche ragazze che conosco alta quanto me mi chiedo spesso come sarebbe stare con lei in quanto la mia ragazza è molto più bassa di me un difetto al quale prima non facevo caso ma che da quando la mia prof e mio padre mi hanno fatto notare non riesco più a smettere di pensare e credo che l’ossessione nel confrontare la mia ragazza e la sua bellazza con quella delle altre sia dovuto a questo perchè ricordo che ho iniziato quando vedevo altre ragazze magari che non rispecchiavano i miei standard però più alte e mi chiedevo se magari con loro sarei stato più felice.
Sono un tipo anche molto ansioso ogni problema lo riconduco alla relazione se sono triste se mi annoio penso sia per via della mia relazione sbagliata e magari potrei anche farla finita adesso perchè per farmi stare tranquillo, siccome la mia ragazza sa tutto e sa come mi sento mi ha oermesso di fare un patto cioè che nel caso ci dovessimo lasciare io e le rimaniamo amici ed in contatto, e mi sono sentito decisamente più tranquillo perchè tengo tantissimo a lei è una ragazza speciale e la amo tantissimo o almeno credo non so vorrei tanto saperlo questi dubbi mi fanno stare malissimo e non so come uscirne ma sopratutto queste ossessioni questi confronti che faccio non mi fanno vivere sereno.
La cosa che mi spinge a resistere e vivere sempre come quelle settimane in cui sto perfettamente lucido sempre controllando l’ansia però sono felice e voglio stare solo con lei e sono sicuro di amarla, vorrei semplicemente stare sempre in quel modo e provare sempre le stesse sensazioni.
Forse mi sono dilungato un po troppo chiedo scusa, quello che volevo sapere dottore se sulla base della mia esperienza lei mi sapesse dire se sono solo ossessioni o è semplicemente che io non accetto la fine del mio rapporto?
Grazie in anticipo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Alessandro, scusa il ritardo della risposta.
Alla base di tutti questi problemi c’è il senso di insicurezza, queste che mettono in dubbio parecchie tue scelte.
Il dubbio si manifesta spesso in una sorta di ossessione, ma non si può dire se sia veramente tale.
La tua età non ancora ti rende pronto ad una scelta definitiva, per questo sei anche molto ansioso e ogni problema la riconduci alla relazione.
Vorresti stare sempre tranquillo e provare sempre le stesse sensazioni. Purtroppo la vita va avanti, si matura, si cambia anche opinioni
su quello che prima consideravamo importante. La stessa cosa succede con i rapporti affettivi.
Non so cosa dirti se queste sono solo ossessioni o è semplicemente che tu non accetti la fine del tuo rapporto con questa ragazza. Devi scoprirlo tu da solo.
Una cosa è certa, tante volte un Doc ci manda un messaggio:sei ansioso,insicuro, allora devi crescere e acquistare maturità.
Allora smetterò di angustiarti. Ok?
Un saluto.
Dott. M. DiNunzio
Claudia dice
grazie per questo articolo dottore.. mi ritrovo perfettamente nella situazione.
sto da quasi un anno con questo ragazzo stupendo, che mi ama e mi dà tanto, che ha lasciato la sua ragazza storica (8 anni di relazione) per stare insieme a me, però ha messo in chiaro sin da subito che avrebbe voluto comunque starle vicino, sentirla spesso e frequentarla settimanalmente insieme agli amici. io ho provato per tanti mesi ad accettare questa condizione che mi veniva posta, sapendo bene che comportava il dover rimanere nascosta ai suoi amici e fidarmi ciecamente di lui per quanto riguarda ciò che mi riporta riguardo questa donna. Io ho fatto del mio meglio, ma soffro di attacchi di panico e pensieri ossessivi che ogni tanto mi assalgono e mi mandano in uno stato di confusione totale, nel quale non posso nè dirgli che sto male (perchè lo renderei triste e lo farei sentire incompreso, lui con me è sempre stato sincero e trasparente riguardo tutta questa situazione) nè fare finta che vada tutto bene quando dentro di me mi sento distruggere l’autostima. mi sembra di non avere la forza di fare nulla se non di subire, le volte che ho preso coraggio e ho tirato fuori il mio malessere lui non l’ha capito, dicendomi che mi dà tutto e più di così non può venirmi incontro per adesso, ma che dobbiamo aspettare che la situazione si risolva da sola (cioè che la ex superi la separazione). addirittura ora mi dice che ha paura di dirmi le cose o di agire liberamente perchè non vuole farmi soffrire.. io sono dilaniata, mi sento un’ingrata a non apprezzare quello che mi dà senza stare male.. non so cosa fare, mi sembra di aver rovinato tutto, ho paura di perderlo ma al contempo non ce la faccio più a stare così male.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Claudia, vorrei capirti ma non condivido questa strana relazione.
Non lo condividi nemmeno tu, infatti hai scritto:”… fare finta che vada tutto bene quando dentro di me mi sento distruggere l’autostima. mi sembra di non avere la forza di fare nulla se non di subire, le volte che ho preso coraggio e ho tirato fuori il mio malessere lui non l’ha capito…”
Questo è il motivo del tuo disagio, perchè tu vuoi che il tuo ragazzo deve stare solo con te. Si sono lasciati lui è la ‘ragazza storica’, ora basta!
Se vuoi stare con me devi rompere ogni rapporto con lei.
Per questo stai male.
Devi avere più rispetto per te stessa. Più coraggio. Perchè ti senti un’ ingrata? Un’ altra al posto tuo non accetterebbe questa situazione.
Forse tu mi stai dicendo:’E’ più facile da dire che da fare!”, “Voglio bene a questo ragazzo e non sopporto di perderlo…”.
Ma una relazione che inizia con questi presupposti tu pensi che può andare bene? Questa situazione non si risolve da sola.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
LaBea98 dice
Salve dottore sono una ragazza di 20 anni. Ho avuto da sempre paura di ammalarmi. Anni fa mi sono sentita ossessionata dalle malattie,mi svegliavo sempre con la paura di sviluppare un tumore. Dopo mille controlli sembravo aver raggiunto una certa serenità. Pochi mesi fa ho iniziato a sviluppare pensieri negativi e ansia in generale. Dopo qualche giorno ho iniziato a guardare il mio ragazzo e pormi la domanda “ma lo voglio davvero?”. Così ,lampo! Da lì un calvario,perché i dubbi si facevano sempre più prepotenti e la paura di non amarlo mi assillava. Ho capito di aver bisogno di aiuto e ho iniziato un percorso di psicoterapia. I pensieri ora si sono un po’ allontanati,anche se non del tutto. Volevo un secondo parere,so che è sbagliato non fidarsi del proprio medico ma l’ansia mi provoca tutte queste domande. Cosa ne pensa lei ? Saluti.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve LaBea98, ti chiami così?
il disturbo ossessivo è la malattia del dubbio. Dubbi e insicurezze che possono colpire tanti aspetti della vita.
Nel tuo caso i dubbi sono iniziati con la paura delle malattie, poi sono passati a disturbare la relazione col tuo ragazzo.
Ora stanno disturbando la relazione con la psicoterapia. Dubbi e bisogno di rassicurazioni. Ma rassicurarti servirà a qualcosa?
Ti farà stare meglio solo per poco tempo. Poi il dubbio tornerà ancora.
Bisogna andare avanti con la psicoterapia.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
LaBea98 dice
Ha ragione. Infatti evitando di chiedere aiuto e lasciando scorrere i pensieri(questo è ciò che mi consiglia la mia psicologa) va molto meglio. Guardo i pensieri con più distacco,anche se ancora non sono andati via del tutto. Mi chiedevo se secondo lei si potesse trattare di Doc. Ho sempre avuto questi pensieri intrusivi,come ha detto lei in vari aspetti della mia vita. Vorrei ritrovare la serenità,per questo volevo sapere se questi pensieri se ne andranno definitivamente o si impara solo a gestirli. Grazie davvero dell’ascolto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve, se si impara le tecniche adatte gestire questi pensieri non sarà più un problema.
Tanti pensieri brutti passano nella mente di tutti, ma non si dà loro importanza e questi vanno via.
I pensieri diventano problematici solo se ci lasciamo accalappiare da loro, cominciamo a temerli e a volerli allontanare
ad ogni costo. Questa battaglia frontale, questo continuo pensare a come risolvere il problemanon fa altro che fa rafforzare le ossessioni.
Non si tratta di accettare questi pensieri, ma bisogna imparare a come fare non lasciarci accalappiare.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Daniel dice
Salve dottore, ho 20 anni e da quasi 3 mesi ho dei dubbi sulla mia relazione. Sto con la mia ragazza da 11 mesi ed è sempre andato tutto bene (chiaramente con quache litigio ma che si è sempre risolto). Prima di metterci insieme c’è stato un “tira e molla” durato quasi 2 anni in cui lei non era pienamente convinta di provare dei sentimenti per me. Quando finalmente ci siamo messi insieme mi spaventava l’idea che potesse durare poco ma nel giro di un paio di mesi i miei dubbi erano spariti e mi sono semplicemente goduto al massimo la mia relazione con lei, che è anche la prima storia seria con una persona. Circa 3 mesi fa ho avuto una disfunzione sessuale e nei giorni successivi mi sentivo “strano” nei suoi confronti (continuavo a cercare di capire se mi piacesse o meno) e ho continuato ad avere problemi di erezione per altre due settimane, dando sempre più peso a questa situazione. Da lì ho avuto centinaia di pensieri per la testa, ho iniziato a paragonarla ad altre ragazze, noto i suoi difetti che prima non mi interessavano minimamente, quando la guardo cerco sempre di capire se la trovo bella o se la trovo brutta in quel momento e sono anche arrivato ad avere dubbi sul mio orientamento sessuale. La cosa che più mi fa paura è quando vedo le sue foto di un paio di anni fa in cui era più magra di una dozzina di chili e allora mi viene il dubbio che magari mi sono fissato su di lei rispetto a com’era quando l’ho conosciuta e che adesso non mi piaccia più e mi da sentire in colpa questo pensiero perché in questi mesi non mi è mai importato del suo peso. Avendo già fatto psicoterapia in passato sto provando a mettere in atto le stesse tecniche e rispetto a prima va leggermente meglio, ma ho paura di non riuscire ad accettare di non vederla sempre bella e che prima o poi la possa lasciare per questo motivo. Per quanto riguarda la parte sessuale ho anche fatto dei test per capire se avessi qualcosa che non andava ma sono stati negativi, dunque so che il problema è solo psicologico (nel frattempo il desiderio sessuale e le erezioni sono ritornate). Sono sempre stato piuttosto ansioso e insicuro e credo che il problema sia nato da quella disfunzione, ma continuo a temere che la uso solo come scusa per non accettare la fine della mia relazione.
La ringrazio molto per un suo parere.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Daniel, forse non hai finito tutto il percorso terapeutico.
Sei ancora abbastanza insicuro e hai una certa intolleranza al dubbio e incertezze.
Devi imparare a non dare importanza a certi dubbi. Devi imparare a non fare troppa riflessione su eventuale imperfezione della tua ragazza.
Ora il tuo disturbo ossessivo, da quello relazionale, si sta spostando al tuo orientamento sessuale.
Stai facendo dei test e delle verifiche.
Non si risolve l’ insicurezza e l’ ansia in questa maniera, anzi i dubbi si possono accentuare.
Riguardo al problema della disfunzione erettile che hai avuto, può capitare. Non ci pensare più. Può capitare a tutti.
L’ importante è di non farne una fobia.
Ti saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Miriam dice
Salve sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da 3 anni.. Io penso di avere dei sintomi come il doc da relazione. Allora molto prima del mio attuale fidanzato stavo con un ragazzo che addirittura è stata la mia primissima relazione, con questa persona ci sono stata fidanzata pochissimi mesi, ma lo volevo sin da bambina, diciamo che questo ragazzo mi ha preso in giro, non mi amava.. Mi ha fatta stare troppo male ed io dopo questa relazione non volevo conoscere più nessuno.. Poi dopo un po’ di anni ho conosciuto il mio fidanzato all’inizio non mi piaceva tanto, ma a lui io piacevo.. Quindi io poi gli ho detto di rimanere amici. Dopo qualche mese capì che avevo le farfalline nello stomaco quando lo vedevo e quindi abbiamo iniziato a frequentarci. Fin dall’inizio della relazione ho avuto sempre problemi con lui perché la mia testa cominciava a pensare se lo volevo veramente, Oppure non lo vedevo tanto bello, pensavo di lasciarlo. Un giorno lo lasciai, ma stavo troppo male non riuscivo a stare senza di lui e quindi continua a stare con lui fino a che i pensieri continuarono ad essere sempre negativi.. Andai in un Psichiatra e mi mise in cura e poi per un bel periodo ero tranquilla amavo il mio fidanzato in un modo impressionante. Dopo un anno i pensieri tornarono e presi di nuovo le pillole, ma non ne potevo più di prenderle perché mi stavano distruggendo fisicamente e quindi andai da un psicologo e da lì mi ripresi.. E adesso mi sono tornati non capisco il perché forse mi sono stancata della mia relazione? Perché il mio ragazzo non mi da attenzioni per come desidero io, o perché non è romantico? Non so non lo amo più? Mi sento come se sto uscendo pazza per favore mi dica qualcosa, scusi se mi sono dilungata.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Miriam.
stai brancolando nella tua relazione e non sai nemmeno tu cosa vuoi. Senti molta insicurezza.
Hai bisogno di trovare serenità e maggiore sicurezza in te stessa.
Per questo il mio consiglio è è quello di continuare le sedute,
il trattamento farmacologico,fare un bel lavoro psicologico su te stessa
e acquisire maturità.
Dott. M.Di Nunzio
Nadia dice
Buonsera dottore,
sto in depressione per tanti motivi….
sto con il mio ragazzo che amo e che al pensiero che lo potrei perdere morirei..mi sento però poco importante,poche dimostrazioni ecc…prima di mettermi con lui conobbi uno che mi faceva senso e non mi piaceva per niente, però aveva delle.idee sul come trattare una fidanzata e fare determinate cose romantiche,positive e belle ,per carità ma lui era troppo ma troppo e mi metteva ansia anche e ho preferito liquidarlo…con questa depressione però non so perché e da come o cosa mi è venuto in testa e mi sta dando fastidio,mi sento male perché non c’entra niente di niente e poi amo il mio compagno e ci piango se lo.perdo quindi e dispero perché non capisco..all inizio era tutto bellone perfetto ero serena non avevo nulla e poi ci sono stati episodi che mi hanno.fatto.togliere un po’ di fiducia..potrebbe essere che siccome il mio ragazzo non mi fa gesti romantici o altro simile la depressione potrebbe avermi fatto venire in testa questo tizio di perché vorrei che il mio ragazzo facesse lo stesso?io.voglio il mio ragazzo e nessun altro.sto malissimo sto con gocce ansiolitiche .
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Nadia, stai attraversando un periodo negativo. Un momento di dubbi e ripensamenti che ti creano ansia e incertezza.
Un senso di insicurezza e una ricerca di perfezionismo anche nella tua relazione affettiva.
Nadia, tu stai male perchè nella tua mente si è creato un processo di fusione con certi pensieri. La fusione è un processo mentale che riguarda certi
pensieri che non vogliamo avere nella mente. Quando succede questo il pensiero è fisso, vuole subito una soluzione e una via d’uscita, vuole
risposte e soluzioni immediate, altrimenti succede qualcosa di catastrofico.
Il processo di defusione, invece, ci fa credere che quel pensiero o quella situazione emotiva, non è un comandamento, possiamo anche non ascoltare quei pensieri,
non succede nulla di brutto se non prendi una decisione immediata riguarda alla tua scelta affettiva. Puoi scegliere serenamente anche di dire al tuo attuale ragazzo
di essere più romantico, ecc.ecc.
Nadia, non so se la mia risposta ti è stata utile e se riesci a trarne beneficio. Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Dario dice
Buongiorno.
Ho letto tutto quanto, e vorrei porLe la mia situazione, che mi logora ogni giorno sempre di più.
Tutto è iniziato circa 4 mesi fa, sono fidanzato da 8 anni con la mia ragazza che ho sempre amato e sostenuto, ovviamente alla mia maniera (so che il rapporto è cambiato nel corso degli anni, prima erano molte cosa sdolcinate, poi durante gli anni si è creato un nostro equilibrio dove facciamo la nostra vita come da “sposati” cercando di far coincidere amore tra di noi, amici, famiglia, lavoro..insomma c’erano tutte le prerogative per andare a vivere insieme, siamo molto giovani, io 26 anni lei 23. Ho sempre un po’ rimandato la scelta dell’andare a vivere da soli un po’ perché siamo ancora giovani e non abbiamo ancora lavoro fisso, che credo sia la base per vivere insieme. Ma non voglio dilungarmi troppo, arrivo al dunque.
Circa 4 mesi fa ho avuto una disfunzione sessuale, per la prima volta nella mia vita..la mia ragazza la prese molto male mettendosi a piangere e litigammo, mi accusava che non mi piaceva più (che non è così, anche perché prima del problema il sesso andava bene, la mia fame di sesso era tanta e fino a quel giorno era tutto normale..a parte il fatto che avevo un lavoro molto pesante che mi causava rabbia e stress e spesso preferivo magari passare una serata tranquilla piuttosto che fare sesso, ma nel week end che staccavo il sesso andava molto meglio che in settimana).
In ogni caso da quel giorno ho vissuto il rapporto sessuale quasi come prova, testandomi, perché volevo dimostrare alla mia ragazza che il problema non era lei. Mi è successo altre volte il problema, lei dopo un po’ capì che il problema non era lei. Ma la mia situazione è peggiorata…ho iniziato ad abbandonare tutti i miei hobby, passioni, e lavoro per stare solo e sempre con lei. Anche se magari non c’è il bisogno di vederla ogni ora, adesso è come se la mia testa pensasse così. E se provo a fare qualcosa senza pensare a lei, lo vivo come se in realtà non mi importasse di lei. Se usciamo con gli amici non riesco a concentrarmi sugli amici e cerco sempre un suo contatto o di parlare con lei. E io in 8 anni di relazione non sono mai stato così.
Ho avuto una immensa paura di perderla, ho sempre un po’ vissuto con questa paura ma non ha mai compromesso il resto della mia vita.
Dopo tutto quello che è successo ho iniziato a pensare che magari davvero non mi interessava più o che non la amassi più. Da quando ho iniziato a pensare questo sono caduto in una depressione dove spesso mi sento addosso il panico, soprattutto in sua presenza. Avrei voglia di tornare come 3/4 mesi fa dove vederla era sempre un piacere, parlavo di tutto e senza panico, stare con lei era un relax. Ora purtroppo probabilmente a causa di questi pensieri che faccio, il fatto che ri-evoco nella mia testa i bei periodi passati insieme e cerco disperatamente di provare delle sensazioni positive…se vedo che non le provo mi parte il panico e mi sento arrabbiato nei suoi confronti anche se non mi ha fatto nulla. Ho sempre visto in lei il mio tutto, la persona di cui parlare dei miei problemi, il mio amore in tutto diciamo. Ho sempre visto in lei la mia ragazza ma anche una madre e una sorella. Per me è sempre stata la mia vita, perché sa come prendermi. Forse in qualche cosa dovevamo migliorare, tipo ultimamente spesso davamo più importanza agli amici e agli hobby piuttosto che a noi.
Io vorrei tornare sereno con lei, sono venuto a conoscenza del DOC nella relazione e mi ci sono rivisto.
Faccio psicoterapia da due mesi ormai ma non riesco a invertire la spirale di tutto questo, mi ha riconosciuto una lieve depressione con uno spettro ossessivo compulsivo verso la mia fidanzata.
Non riesco ad ascoltare musica, anzi che caricarmi mi mette angoscia, soprattutto quelle sdolcinate, non riesco a svagarmi e ad essere felice. Spesso sono agitato, mi sento i tremori e nervoso appena sveglio, dormo 5 ore a notte da mesi ormai, sogno spesso incubi, insetti il più delle volte o sogno il mio ultimo lavoro dove mi sono licenziato.
Ho attacchi di panico spesso in presenza della mia ragazza. A volte penso di lasciarla, poi la guardo negli occhi, mi viene da piangere e la abbraccio. E magari passo un bel momento con lei e penso “non ti lascerò mai” poi se dal giorno dopo tutto torna con la stessa ansia e panico, ri compaiono i pensieri negativi. Di notte la abbraccio sempre, tutto il giorno non faccio altro che pensare a noi, a come posso farla stare bene, diciamo che iper investo su di lei con grosse aspettative (mai fatto in 8 anni prima d’ora) e poi vedo che non è come voglio e mi arrabbio senza un valido motivo esistente. Non voglio farle vedere che sto così, e anzi se vedo che in qualche occasione si comporta male, fino a 3/4 mesi mi sarei arrabbiato (come è giusto che sia) ora delle due evito il confronto ed evito di fare qualsiasi cosa che possa farle pensare che non mi piace più o che non la amo abbastanza. In questo momento sono in una situazione dove se mi dice di “leccare il pavimento” lo faccio, per fare un esempio. Ho tanta paura di non tornare come prima, a volte piango e le ho anche detto in un momento di pianto e di euforia con lei che appena passa questo momento la porterò ovunque e ci sposeremo, quando invece sto male mi vergogno solo ad aver detto una cosa simile. Vorrei farle mille regali, portarla ovunque, ma stando così male è come se mi passasse la voglia, e mi rendo conto che però così facendo è come se non amassi. Faccio fatica ad essere spontaneo, mi piacerebbe tantissimo essere spontaneo, ridere e scherzare con lei come abbiamo sempre fatto. Con lei sono sempre stato me stesso anche di più che con amici o genitori.
Voglio tornare come prima, chiedo scusa per il poema ma chiedo consiglio urgente per tornare a sorridere insieme.
Grazie dell’attenzione.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Dario, per una singola cattiva performance hai messo su un putiferio.
Stai chiedendo scusa al mondo come se tu avessi fatto un’ azione criminale. Addirittura ti vergogni e ‘stai leccando per terra’
Non pensi che è una esagerazione? A tutti capita di fare cilecca, però se non diamo importanza a questo incidente di percorso,
dimentichi tutto e non ci pensi più. La tua ragazza deve imparare che se qualche volta l’ uomo non ha erezione, non significa che non teniamo
più a lei. In questi casi la donna deve essere comprensiva, non dare importanza e rassicurare. Noi uomini, in fatto di virilità, siamo un po’
perfezionisti. Deve andare sempre bene, altrimenti è una catastrofe.
E’ inutile comportarti da vittima. Basta con i sensi di colpa, accetta quella situazione di defaillance e si volta pagina.
Fatti aiutare dalla terapia che stai facendo.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Elisa dice
Salve sono Elisa. Io e mio marito siamo spostati da 4 anni e 10 di convibenza. Purtroppo non siamo riusciti ad avere un figlio e dopo l ultimo tentativo con fecondazione assisitita, andato male, sono sorti una serie di pensieri negativi contro di lui accompagnati da rabbia. Esempio i suoi difetti mi sembrano enormi e continuo a ripensare ogni giorno se è normale dopo quello che abbiamo passato oppure no…a volte lo evito…poi mi manca e quando sono con lui si scatena un forte fastidio. Ho continui dubbi. La prego mi dia una risposta…grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elisa, scusa il ritardo della risposta.
Capisco la delusione e lo scoraggiamento di fronte a queste prove andate male. Quando teniamo molto a qualcosa è veramente difficile accettare l’esito negativo o far finta di niente.
Il senso di frustrazione provato provoca sentimenti di rabbia. In queste situazioni tendiamo a colpire e ad incolpare anche l’ altra persona che, molto probabilmente, prova gli stessi sentimenti di dolore e frustrazione.
Elisa, ammetti i sentimenti che provi, non negarli e ascolta anche l’altra parte. Continuate a provare senza stancarvi.
Questi sentimenti non dipendono da dubbi verso la relazione o da qualche forma di di Doc da relazione, ma dallo stress e dalla delusione.
Vi faccio tanti auguri che le cose possano andare bene.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Buongiorno, mi dispiace disturbarla, sono Martina una ragazza di 21 anni.
Quest’anno a maggio mi sono lasciata con il mio ex ragazzo dopo una relazione di 4 anni e mezzo, di cui l’ultimo anno e mezzo vissuto malissimo a causa di alcune ossessioni che hanno reso la mia relazione un vero inferno: era iniziato tutto da una domanda sorta all’improvviso (lo amo ancora?), proseguendo in ossessioni inizialmente “leggere” (non mi piace vestito così, quella cosa che ha detto lo ha fatto sembrare stupido, ecc.) Fino ad arrivare ad un punto in cui pensavo di non avere più ossessioni e mi controllavo continuamente su questa apparente “banalità”. Litighiamo e ci lasciamo, lui mi dice cose molto pesanti e mi allontano tantissimo.
Dopo circa due mesi inizio ad uscire con un nuovo ragazzo, inizialmente in amicizia e poi una sera scatta un bacio tra noi: io felicissima, per la settimana seguente non faccio altro che scrivergli e pensare a lui, e quando ci vediamo di nuovo, sono io a convincerlo a iniziare una frequentazione (lui era molto reticente perché aveva paura di rovinare tutto, essendo compagni di nuoto). Purtroppo la mia felicità dura poco perché nei giorni seguenti inizio a domandarmi quanto effettivamente io sia presa da lui e se sono presa quanto lo ero con il mio ex ragazzo: da li ricadono in un vortice di domande e dubbi (non sento le farfalle nello stomaco, dovrei vederlo bellissimo invece non lo vedo, non so se mi mancherà questo weekend ecc.). Nonostante tutto però, continuiamo ad uscire insieme, perché quando non ero presa dai dubbi ero la prima a scrivergli e a insistere per vederci.
Tuttavia, col passare dei mesi la situazione è precipitata, fino ad arrivare ad un punto in cui non ho più pensieri intrusivi ed ossessioni, molte volte lo bacio a caso (senza sentimenti sotto, senza pensare che è bellissimo e che mi trovo benissimo con lui) e riesco Anche a parlare normalmente con lui: quando ci vediamo ho in testa però il chiodo fisso che di lui non sono innamorata (e comunque dopo 5 mesi non é normale, soprattutto considerando l euforia dei mesi precedenti), non penso però che sia ancora doc.
Se penso che non è l’uomo della mia vita o altro non provo ansia, anzi ormai l ho accettato molto rapidamente, non mi ossessiono più sul fisico o se mi piaccia o no.
Ogni volta sento sempre meno i momenti di tenerezza, riesco ad abbracciarlo e a baciarlo però non sento nulla mentre lo faccio (col mio ex quando avevo i dubbi non riuscivo neanche a baciarlo, anzi lo insultavo e lo allontanavo e il fatto che questa cosa non succeda ora mi fa pensare che me ne freghi di meno).
Anche al telefono parlo di meno e sono più distaccata… non so se il doc c’entri ancora, più che altro per come sono cambiati i dubbi (prima più lievi ora più pesanti) e per quanto siano diversi da quelli che avevo nella vecchia relazione (nell’altra a volte proprio non lo sopportavo, in questa questo non succede).
Mi scuso della lunghezza e spero voglia rispondermi
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Martina, scusa il ritardo.
Purtroppo il Doc, in questo caso relazionale, una volta entrato nella mente ci accalappia e colora di dubbi
ogni forma di relazione affettiva.
Non riusciamo a capire più nulla: se siamo con la persona giusta, se ci piace o non ci piace, se i nostri sentimenti sono veri,
se siamo / non siamo innamorati,ecc.
Se col prossimo succede la stessa cosa, ecc.
Questo è il Doc. Un perfido briccone, ci costringe a fare delle cose che noi non vogliamo fare ( a dubitare).
Tiene prigionieri i nostri pensieri e ci fa credere che tutto quello che dice lui è vero.
Ci fa credere che se non l’ ascoltiamo è un grande pericolo.
Invece, non è vero. Noi non siamo suoi prigionieri. Non faccio quello che lui mi ordina di fare.
Me ne infischio delle sue minacce.
E’ una parola, dici tu, Martina, vero?
Provaci. Vivi i tuoi rapporti, senza cercare di trovare risposte ai tuoi dubbi.
Non Ci riesci? Chiedi un aiuto. Ok?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Gennaro dice
Buongiorno Dott.
Ho 58anni ed ho avuto delle brutte esperienze nella vita e nell’amore.
Da più di 3 mesi ho una relazione a distanza perché lei è una donna di 46anni ed è cubana, ho già mandato gli documenti per farla venire da me, ci sentiamo tutti i giorni ma da un paio di giorni stranamente quando parliamo a telefono dopo un po lei mi dice ti richiamo fra 10/15 minuti ma non lo fa anzi dopo ore mi manda messaggi dicendo scusami mi dispiace per il ritardo. Prima non era così anzi lei cercava qualsiasi momento per scrivermi. Sarà forse perché ho avuto una brutta esperienza nella vita ma sto avendo delle sensazioni che mi sta nascondendo qualcosa. Devo anche dire che lei già stava in crisi matrimoniale prima di conoscermi. Anche se lei mi dice che mi ama e non lo metto in discussione ma questa incertezza delle mancanze di ore che non si fa sentire perché stacca l’internet o spegne il cellulare questo mi fa venire veramente dei dubbi.
Mi scusi per il tempo che le sto rubando Dottore e le auguro buon anno 2020
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gennaro, in questi giorni di festività, ma soprattutto di stato influenzale rispondo a tutti con molto ritardo.
Capisco che al ‘cuor non si comanda’, ma non ci si può fidare di un amore così distante.
La fiamma dell’ amore non si riesce a tenerla viva con una donna che vive così lontana. Lei può sempre avere ripensamenti, e
preferire di rimanere nella sua terra.
Gennaro, sembra che tu voglia tagliare tutte le tappe e ritrovarti nel più breve tempo possibile con una donna al tuo fianco.
Non ti sembra che così si può rischiare di andare incontro a brutte sorprese?
Non so che dirti. Le delusioni costano care.
Un cordiale saluto.
Dott. Di Nunzio
Giada dice
Buonasera dott, ho letto il Suo articolo e non ero a conoscenza di tale problema. Desidero avere un consiglio da Lei: mi sono accorta che nelle relazioni sentimentali fatico a proseguire serenamente le conoscenze, divento in poco tempo (se mi sento coinvolta) quasi “pesante”, litigo facilmente, sono gelosa delle ex che si fanno sentire in “amicizia”, da tutti coloro che frequento mi sento dire che sono paranoica. Questo perchè ho avuto diverse frequentazoni anni fa, finite sempre male ma non per me ma perchè loro cambiavano idea, o si mettevano con altre o volevano solo sesso. A lungo andare ho sviluppato una grande insicurezza nei rapporti e una sorta di terrore di essere abbandonata anche se la persona in questione è presente, mi telefona e mi fa sentire desiderata. In particolare ho notato che basta un nonnulla per farmi entrare in crisi( un tono meno affettuoso del solito, un commento poco carino, una telefonata in meno al giorno, un non chiedermi di uscire ecc). Vivo nell’ansia perenne di essere presa in giro, ma facendo così porto i ragazzi a stressarsi e ad andarsene. Anni fa ho avuto un ex che mi ha lasciato in pochi giorni senza darmi spiegazioni, dopo avermi chiesto di sposarmi e questo mi ha cambiato totalmente. Da lì ho notato una crescita esponenziale della mia paura, insicurezza, come se tutti i ragazzi fossero li per usarmi (cosa che è tra l’altro capitata spesso). Questo crea in me anche una voglia di fuga, soprattutto quando inizio a sentirmi coinvolta e la persona mi sembra perfetta. Secondo Lei cosa potrei fare per migliorarmi e non pensare subito in negativo?Soffro di questo disturbo?
grazie,
Giada
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giada,scusa il ritardo. Grazie per avere scritto.
Sei una ragazza fragile e molto insicura. Queste insicurezze ti portano a fidarti poco, ad avere bisogno di molte rassicurazioni e
a pensare negativo. Sei portata a pensare di non poterti fidare, a provare gelosia, a temere di essere usata ed essere lasciata.
Non è così. Se acquisti fiducia e stima di te stessa vedrai che le cose cambieranno e avrai più fiducia degli altri.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Nicola dice
Buongiorno dottore solo oggi, con mia profonda sopresa, scopro di soffrire indiscutibilmente di questo tipo di DOC. Sono in trattamento da una psicoterapeuta specializzata in EMDR per trattare diversi traumi infantili, tra cui spicca quello di abbandono, senza dubbio su tutti. Ho sempre avuto relazioni affettive di distanza emotiva e anche di distanza geografica. Ricordo benissimo quella che considero la mia relazione più importante (iniziata nel 2005 e finita del 2007. e che mi ha profondamente segnato), che aveva tutte quelle caratteristiche: lei vicina a casa mia ma trovavamo il modo di non vederci troppo. In particolare ho memoria precisa di un giorno (all’epoca non gli avevo dato peso) in cui sentivo lei emotivamente più vicina, in cui per una sciocchezza (un cappotto da lei provato che le andava troppo largo) avevo iniziato a scervellarmi su cosa provassi davvero per lei, con conseguente presa delle distanze. Poi lei a sua volta si era allontanata emotivamente, io me n’ero accorto, e preso dalla sofferenza del percepire chiaramente questa cosa, non ci avevo più pensato. Ma ora a distanza di anni lo vedo come primo campanello di allarme per quello che mi sta succedendo ora: Ho conosciuto a Cipro 2 mesi fa una ragazza russa (semplicemente la donna più bella che abbia mai visto in vita mia, anche molto dolce) con cui sono stato bene nonostante le barriere di linguaggio, poi una volta tornato a casa ho iniziato con questi sintomi da DOC da relazione, tenuti a freno provando ad allontanarla emotivamente e flirtando con altre ragazze online. Pochi giorni fa sono stato in Russia da lei e ho alternato delle fasi relativamente spensierate a fasi in cui mi sono scervellato su ogni possibile cosa presente o futuribile. OGNI singola possibilità, arrivando perfino a osservarla per cercarle ogni difetto. Al di là delle difficoltà oggettive (distanza geografica, che dovrà essere colmata eventualmente.. ma a quel punto mi direi, se facessimo tutto questo casino e poi non siamo compatibili?), se abitasse paradossalente affianco a casa mia credo che la cosa sarebbe non so se peggiore, ma quantomeno uguale. Sono completamente prigioniero di queste ossessioni che non mi fanno più vivere serenamente.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Nicola.
La distanza può anche non contare riguardo allo sviluppo di di un Doc. I sintomi ci sono. La cosa migliore è quella di godersi un rapporto affettivo,
senza aspettarsi rapporti di amore perfetti ed idilliaci. Mettiamo da parte il perfezionismo. E’ difficile? I dubbi sono assillanti?
Però visto che già sta facendo terapia,dica di queste problematiche in modo da lavorare anche sul problema delle ossessioni.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Lisa dice
Buonasera dottore,
Le scrivo perché ho letto il suo articolo e confesso che ne ho letti molti altri, per chiarire quello che sto vivendo e dargli un nome. Sono una ragazza di 26 anni. Da quando ne avevo circa 15, cioè dai primi anni del liceo, ho vissuto vari disagi. In particolare, negli anni del liceo, ero molto fissata con lo studio: studiavo cinque, sei ore tutti i giorni, ho smesso lo sport ed avevo molta paura di fallire. Avevo un fidanzato che vedevo solo la sera o il pomeriggio solitamente per studiare, con il quale piangevo e mi disperavo se non ero riuscita a finire tutti i compiti come avrei voluto..un inferno..passata con il massimo dei voti! All’università le cose sono andate meglio anche se i sensi di colpa mi hanno in parte accompagnato anche lì..all’università mi sono concessa però molto di più come un viaggio lungo da sola in un altro continente..una volta laureata sono andata a convivere con il mio ragazzo attuale, diverso dal precedente, con il quale le cose andavano bene nonostante alcuni problemi nella sessualità. Una volta a convivere, cosa da me molto desiderata, scoppia in me la crisi: “Sento che forse non lo amo..o non lo amo più..o non come prima”. Tutto questo perché avevo idealizzato il vivere insieme? Da quel momento entro in crisi: la voglia di non farsi toccare aumenta, non faccio altro che confessargli che non so se lo amo perché confessandolo mi sento meglio, cerco spesso su internet cosa significa una crisi di coppia, quanto dura, quale è il limite massimo dopo il quale ci si lascia…faccio con lui un percorso di coppia cognitivo comportamentale per migliorare la sessualità senza enormi risultati ( una volta finito, peggiora del tutto di nuovo)… al percorso mi dicono che rimugino troppo, che devo “stare” nelle sensazioni…la crisi sembra a momenti passare ma poi torna..un giorno scopro sulle mie ricerche che esiste il doc da relazione. Mi ci rivedo. Voglio sapere se è il mio caso. Ho fatto vari percorsi psicologici da quando ero al liceo ma nessuno mi ha mai diagnosticato niente. Ora ho davvero bisogno di sapere cosa ho. Lo so che un’etichetta non basta, ma caspita, è un piccolo punto di partenza da cui andare oltre. Ormai è un anno e mezzo che mi domando se devo stare col mio ragazzo o no. Prima non riuscivo a vedere film d’amore per paura di confrontare la mia relazione e scoprire che non era uguale, cercavo sempre rassicurazioni in amici e a volte parenti, facevo confronti con tutte le Coppie che vedevo per strada, mi chiedevo cosa provavo ogni volta che lo baciavo..ora meno..ora cerco più o meno tutti i giorni, a volte per mezzora a volte per un’ora..doc, doc da relazione, doc e compulsioni..etc. è internet che mi rilassa… con una psicoterapeuta è emerso che ho un assetto ossessivo della personalità, che probabilmente ho avuto un calo del sentimento e la paura di non amare era talmente dolorosa e inaccettabile che ho sviluppato un sintomo. Ma che vuol dire questo? È questo che si intende per doc da relazione? E se è questo, forse anche quello studio del liceo era uno studio compulsivo dato dall’ossessione di poter fallire a scuola? Ultimamente sento quasi sempre l’impulso di lasciare il mio ragazzo e andarmene di casa..ma poi non lo faccio..Non lo desidero sessualmente..a lavoro sto bene, non penso a queste cose ma quando torno a casa ho l’angoscia..è la paura di non volerlo? E cerco su internet..così mi calmo.. eppure mi è sempre sembrato la mia persona prr al vita….ma ora non so…è tutto angoscia… è un doc da relazione il mio? Quale utile terapia per superarlo se lo è?
La ringrazio moltissimo
Un cordiale saluto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Già fatto. Va bene?
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Mattia dice
Salve, è possibile in un Doc incentrato sulla relazione, scaturito da un problema sessuale, che dopo un po’ di tempo che non si risolve se prima avevo sviluppato la dipendenza di stare sempre con lei, ora ho quasi paura al pensiero di stare con lei…è possibile?
Premetto che sta situazione mi logora, e non vedo l’ora di tornare come prima. È un ansia anticipatoria, che è inutile perché spesso poi quando sto con lei sto bene, essendo poi in periodo mezzo depressivo un po’ tutto il resto lo sto evitando, e sto cercando di migliorare. Però è fastidiosa, io continuo a NON evitarla però vedendola solo di sera, ogni giorno senza di lei ho sempre questa paura che mi fa star male, e che magari mi impedisce di fargli un regalo o invitarla a cena…è una sorta di paura che mi fa quasi pensare “hai paura perché non è quello che vuoi veramente”
E questo mi distrugge…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mattia.
Non è molto chiaro quello che scrivi. Parli di un problema scaturito per una vicenda sessuale.
Poi parli di ansia anticipatoria. Dici che hai paura di fare a Lei un regalo o invitarla a cena, ecc. Molta confusione.
C’è molta insicurezza nel tuo rapporto e in te stesso.
Per stare bene è utile fare affidamento su noi stessi. Avere fiducia in quello che siamo e in quello che facciamo.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Mattia dice
Salve dott Di Nunzio e grazie per la risposta.
Purtroppo questa cosa mi ha causato una lieve depressione, attualmente qualsiasi cosa facevo prima ha perso di interesse…sono fidanzato da 8 anni, e non ho mai avuto alcun dubbio sul mio futuro, avevo in Mente tanti progetti.
Da quando sono così ho dubbi su tutto, ho paura di tutto e spesso ho attacchi di panico e vuoti mentali, alle volte sto da dio con la mia ragazza e dal giorno dopo ripartono le mille domande e i mille dubbi sul mio futuro…
Mi è stato diagnosticato un DOC che si è incentrato sulla relazione, prima comunque ho sempre avuto problemi di ipocondria…faccio fatica a godermi qualsiasi momento a causa di questo periodo…
Tutto è scaturito con la paura che a causa del problema sessuale potessimo lasciarci, dopo un po’ ho iniziato a dubitare dei miei sentimenti verso di lei e da quel momento sono entrato in depressione.
La mia intenzione è tornare come prima se non meglio di come ero prima, ma davvero non so da dove iniziare…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Si inizia un po’ per volta, un problema alla volta, Se non ce la facciamo da soli, ci rivolgiamo a chi può aiutarci.
Non serve stare fermi a rimuginare, bisogna cercare sempre vie d’ uscite.Va bene?
Un saluto.Dott. Di Nunzio
luchino dice
Buonasera Dottore spero potrà rispondermi in maniera schietta e che io possa spiegarmi al meglio. Grazie in anticipo! Ho 46 anni. L’ultima vera storia d’amore con una ragazza “normale” la ebbi a 23. Questa storia finì proprio come ha scritto Lei cioè con “dubbi, ansia, insicurezze e gelosie verso la persona con cui dividiamo la vita e l’insicurezza sulla validità della relazione” da parte mia. Da allora non ebbi più una relazione fissa a causa del gioco patologico e altre cose più “lievi”. Solo due anni fa, una volta fuori da questa patologia compulsiva/dipendenza, ho provato a ricominciare a “cercare” una fidanzata tornando a mettermi alla “prova” credendo di essere più sicuro di me. Un anno fa però sono stato dei mesi con una narcisista patologica…ahimè…l’ho capito dopo, quando ho iniziato a studiare i disturbi di personalità. Di sicuro però ora ho più esperienza e sono più maturo. Inoltre ho affrontato forzandomi, in questi 23 anni, 10/12 anni di psicanalisi, a intervalli, e 1 di psicoterapia. La psicoterapia l’ho interrotta perché preso dall’ansia e dalla voglia di guarire. Lo psicologo mi diceva che ero costretto a continuare la terapia altrimenti non guarivo ma ciò peggiorava solamente il mio stato d’animo, mi sentivo represso e rabbioso. Calcoli che i 10/12 anni di psicanalisi (prima della psicoterapia di un anno) li ho passati sforzandomi al massimo nell’intento di non abbandonare la terapia proprio per non farmi dire che se non ero costante non sarei guarito, ma non ce l’ho fatta. Mollai perché mi sentivo soffocare a stare sempre a ricordare.. La repressione che mi davo mi ha portato dei disturbi aggressivi e una sofferenza che non riesco a far passare. Si figuri che non sopporto se qualcuno tossisce, lo ucciderei. Infatti cerco sempre posti chiusi e silenziosissimi isolati, oppure al contrario rumorosissimi, nei quali appunto è impossibile sentire la tosse (discoteca o cuffie…). Quindi ora se riprendessi qualsiasi terapia non riuscirei ad essere costante perché l’ansia l’aggressività l’inquietudine l’insofferenza la rabbia violenta verso la persona che credo mi “costringa” e verso me stesso prendono il sopravvento. Ora, ho affrontato 5 giorni fa una visita psichiatrica e subito mi hanno diagnosticato il DOC in mezzora…ancora non so quali disturbi di personalità mi diagnosticheranno. Ebbene in questi giorni sto riuscendo a frequentarmi con una giovane signora di 35 anni e sono rimasto contento perché sono riuscito a ricominciare “da capo” riprendendo le mie storie “normali” dopo 23 anni. Sta di fatto che 2 giorni fa durante un’uscita con lei io ho iniziato ad arrabbiarmi durante una telefonata a un operatore telefonico in maniera brusca e inaspettata e lei me lo ha fatto notare, perché mi era accanto in macchina e ha sentito tutto; poi ci siamo messi a parlare della mia vita e iniziava a darmi dei suoi pareri personali che a me però innervosivano (non gliel’ho detto fatto sta che piano piano mi disse che iniziava a vedermi agitato e non aveva capito perché!); in ultimo alla fine l’ho salutata, è scesa dalla macchina e il giorno dopo ho notato che lei dopo aver bevuto una bottiglietta di plastica poi l’ha lasciata vuota nella tasca del sedile laterale e questo mi ha fatto arrabbiare tantissimo e credo questo sia esagerato. Fatto sta che ho fatto passare 2 giorni senza sentirla appositamente perché a causa di questi fatti ce l’ho a morte con lei, soprattutto che abbia lasciato la bottiglietta nella tasca laterale. Capisco però che probabilmente questa mia rabbia/cattiveria è esagerata. Sono poco incline all’intimità alla condivisione e all’avere a che fare con gli altri. Purtroppo non ho mai curato a dovere questi disturbi che in realtà credo abbia da quando ero davvero piccolo. Ho tenuto nascosto questi problemi fino a pochi mesi fa, ma ora non vedo più alternative se non accettare le ansie che derivano dal rapporto con gli altri, senza possibilità di cura. Ecco vede, ad esempio, già il pensiero che lei Dottore mi possa rispondere dicendo che devo fare psicoterapia, mi innervosirà. Ciononostante se può attendo lo stesso una Sua gentile risposta anche semplicemente al fine di darmi coraggio, La ringrazierei. Altrimenti va bene lo stesso. Credo che comunque, nonostante a volte sia fragile, molte volte sono abbastanza forte e sicuro di me e non mi fa paura convivere con questi disturbi. L’importante è che rispetto la gente, me stesso, e che cerco di controllarmi, provando a fare una vita normale secondo i miei parametri. Grazie mille Dottore.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Luchino, la tua è una lettera lunga e accorata.
Professionalmente non ho molta stima di terapie lunghissime. Trattamenti che durano anni, che danno molta conoscenza di se stessi,
ma molte volte lasciano irrisolti i problemi.
Trovi difficoltà a gestire sentimenti, emotività e a relazionarti con fiducia con altre persone.
Non sopporti l’intimità, la condivisione e fai fatica a gestire una normale reazione di disappunto.
Sei pronto ad innervosirti su quello che io posso risponderti, senza sapere cosa ti andrò a rispondere.
Sei come una persona suscettibile,insicura e pronto a difendersi. Poco assertivo.
Va bene il rispetto verso la gente e vale molto l’ accettazione e il rispetto di noi stessi.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio.
gianluca dice
Grazie mille Dottore la Sua analisi è perfetta, tuttavia Le chiedevo, anche se non l’ho esplicitato, se secondo Lei potrei avere un disturbo di personalità. Grazie ancora per eventuale Sua risposta. Cordialmente
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve.Scusa il ritardo della risposta.
Come mai questa preoccupazione? Mi dispiace ma non posso dare questa risposta senza un colloquio diagnostico approfondito.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Tommaso dice
Salve,
Ho 24 anni e penso di avere questo problema descritto nell articolo. In pratica mi sono lasciato con la mia ragazza con la quale stavo da circa un anno poiché ad un certo punto ho cominciato a provare una forte ansia causata da pensieri disturbanti ed ossessivi che mi facevano continuamente domandarmi se lei fosse la ragazza giusta e mettevano in evidenza i suoi difetti. Ora però mi sto frequentando con in altra ragazza a distanza di pochissimo tempo dall essermi lasciato e questa ansia si è ripresentata tale e quale già dal secondo appuntamento!! Un ansia che mi fa vivere male e pensare continuamente a ciò che provo. La ragazza con cui mi vedo è molto attraente e a mio parere anche molto intelligente insomma proprio quello che cercavo!!! Pensai forse il problema è proprio la ragazza con cui stavo forse non faceva per me. Ma il fatto che mi si sia ripresentato subito il problema mi fa pensare che sia un disturbo a livello mentale. Penso che non sia il tipo di persona da relazione. Nel vedere le coppie mi sale l’ansia e anche nel vedere altre donne se mi eccitano provo ansia. Ne ho parlato anche con lei ed è stata molto comprensiva dicendomi che non pretendeva nulla e che stava bene con me e accettava qualsiasi mia decisione a lei bastava vedermi e stare con me e poi con il tempo avremmo valutato sulla base di come sarebbero andate le cose. Ora io con lei non voglio chiudere perché a me piace e nel mio cuore sento che vorrei vivere serenamente la conoscenza è vorrei innamorarmi di lei. Ma con queste ansie credo sarà impossibile vivere serenamente la cosa sto cercando di uscirne. Al momento non riesco però ho notato che accettando i pensieri che me le generano sto meglio cioè gli accetto ma non ne parlo a nessuno. Ho dei pensieri che mi convincono che voglio solo fare sesso con lei e non voglio avere vincoli relazionali. Il li accetto ma non le dico nulla perché a me lei piace e voglio stare meglio io ! E lasciarmi andare! Cosa che al momento è impossibile e come se cercassi di iper controllare i miei pensieri e sentimenti! Come ne esco da questo loop voglio essere felice e conoscerla stare bene e innamorarmi. Il mio cervello però mi dice altro ma non ci credo a quello che mi dice perché non ha senso !!! E come se riflettesse la vecchia relazione in questa nuova ! O almeno credo perché altrimenti non sta né in cielo né in terra di avere queste ansie all inizio di una conoscenza nuova !
Grazie se leggerai e risponderai 🙂
Dott. Mario Di Nunzio dice
Tommaso, sei in una età che non occorrono per il momento scelte definitive, quindi accetta la tua relazione
senza insicurezze e tentennamenti.
La cosa migliore è vivere la vita senza stare lì continuamente a cercare la relazione perfetta.
Se stai bene con la tua ragazza, vivi questa relazione anche se ti arrivano dubbi e confronti.
Le insicurezze ci sono sempre all’ inizio di ogni nuovo rapporto, ma accettale e non dare loro grande importanza.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
alice dice
ho lasciato un commento ieri mattina, mi aspettavo risposta e invece e stato cancellato???
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ho risposto nel precedente messaggio. Un cordiale saluto.
Alice dice
Buongiorno dottore, mi rivolgo a lei per un consiglio anche se sto andando da uan psicoterapeuta da qualche mese oramai. Premetto che sto con mio marito dal 1979, avevo 17 anni, ( ora ne ho 57)e dopo 8 anni di fidanzamento ci siamo sposati nel 1987. Per me lui è stato ed è un marito, un padre e tutto quello che ci può essere di bello. Abbiamo vissuto praticamente in simbiosi, abbiamo due splendidi figli che da qualche anno vivono per conto loro e ci siamo ritrovati io e lui soli ( anche il cane), a questo cè da aggiungere che da otto anni abbiamo cambiato città e quindi amicizie zero o quasi. Io in passato avevo avuto un paio di crisi leggere durate qualche gg dove magari solo perchè un collega mi faceva un complimento, a me rimaneva in mente ( premetto che nn mi interessava minimamente), ma poi mi passava. Bene da giugno ho cominiciato ad avere dubbi sulla nostra relazione e cioè da una parte so di amare ancora mio marito e dall’altra mi chiedo e se fosse solo abitudine? Questo mi fa stare male e mi provoca ansia con palpitazioni e sudorazione e primi gg anche conati di vomito. La mia mente praticamente nn è piu libera come prima e ci sono giorni che sto ababstanza bene, ma altri che sto di m… Qualsiasi cosa faccio penso sempre al passato quando l’ho fatta con mio marito e nn stavo così. Cosa pensa sia?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Gentile sig.ra Paola,
è difficile rispondere alla sua domanda da queste poche cose. Una diagnosi accurata può la può espletare la sua terapeuta che la conosce da più
tempo. Non penso sia un doc relazionale, nonostante queste insicurezze nei confronti di suo marito.
Bisogna approfondire meglio la sintomatologia e valutare se non è un disturbo ansioso depressivo.
Questo stato può dipendere da diverse cose: il cambiamento di residenza, la mancanza di rapporti sociali, la noia, la mancanza di stimoli.
Tante cose diverse, che ora hanno trovato una giustificazione nel tipo di relazione familiare.
La saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Carla dice
Salve Dottore, ho 25 anni. Mi ritrovo in una situazione alquanto angosciante. Dico mi ritrovo perché circa 4 anni fa ho attraversato lo stesso incubo, che si è ripresentato adesso.
Sono fidanzata con un ragazzo da 9 anni, un ragazzo splendido, che mi ama, mi rispetta e mi sostiene in tutto. Il mio calvario iniziò 4 anni fa…
Dopo un periodo piuttosto stressante, a causa della separazione dei genitori del mio fidanzato, in condizioni non troppo piacevoli, ho iniziato a chiedermi da una notte all’ altra “e se tutto questo capitasse anche a noi?”, da qui un inferno… Continue domande (lo amo o no? Mi piace o no?), prove per capire se il mio fosse vero amore… Tutto questo mi causó ansie e nient’altro…Credevo di aver superato tutto questo,visto che intrapresi un percorso con una psicologa, che non mi diede una specifica diagnosi del mio problema (mi disse che sono una persona ossessiva), ma riuscii in qualche modo a stare meglio e a continuare la mia storia. Ora dopo 4 anni, mi ritrovo di nuovo intrappolata in questo vortice di domande senza risposta.
Ora, così come 4 anni fa, mi sono fissata sul suo viso, in particolare sul naso e sui capelli e mi domando “mi piace? O no?”.
Ogni ragazzo/uomo che incontro (addirittura pure in TV) mi pongo sempre la domanda “mi piace? O no?” e se la risposta è sì, scatta in me un ansia paurosa, perché non trovo normale che possa pensare questa cosa.
Ora prego ogni giorno che tutto possa ritornare alla normalità, io tengo molto al mio fidanzato e alla nostra storia…Ma non so come fare… Che ne pensa? Come potrei superare tutto questo? La ringrazio per la risposta.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Carla, rispondo alla tua richiesta.
Da quello che descrivi la sintomatologia è un DOC relazionale. E’ iniziato come sempre con un ” E se….?”.
Da questo momento sono arrivati dubbi e insicurezze sulla tua relazione affettiva e sul tuo ragazzo.
Il bisogno di rassicurazioni ti costringe a fare continuamente test e verifiche, rendendo la vita un inferno e la relazione difficile.
Cosa fare?
Carla, nel momento in cui è scattato quel famoso “e se tutto questo capitasse anche a noi?”, sei entrata, meglio dire risucchiata, in un
vortice di dubbi, di insicurezze, di necessità a trovare una risposta ai dubbi, di non-accettazione di certi pensieri nella mente, ecc. ecc..
Il DOC ti ha trasmesso l’ idea che non si può vivere con questi dubbi e incertezze. Tu stai facendo una battaglia con il DOC per convincerlo.
Purtroppo è una battaglia persa, perchè il DOC non ascolta. Tanto più ti sforzi di non pensare, di non avere certi pensieri,
tanto più il DOC si rafforza e ti ossessiona ancora di più.
Col Doc si vince uscendo fuori dalla disputa. Si vince non combattendo, quindi con la distrazione e con l’ accettazione di avere certi pensieri
nella mente, senza sentirsi in colpa o sentirsi meno delle altre.
E’ difficile? Prova.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Jessica dice
Gentile dottore,
Le scrivo perché sono arrivata al limite della sopportazione, non vivo più la vita reale, mi sembra di essere chiusa in bolla dentro la mia testa e non so più come uscirne.
Chiedo scusa se mi dilungo ma essendo una consulenza a distanza, penso sia giusto dirle quanto più possibile di me.
Sono sempre stata una persona particolarmente ansiosa e malinconica, sin da piccola. Ho sempre avuto paura, all’asilo per un periodo a causa di una frase detta da una bambina mi sono fissata sul fatto che i miei genitori sarebbero morti ho passato molto mesi a piangere e non volevo più andare all’asilo perché avevo paura che in mia assenza sarebbe successa qualcosa ai miei. Ad ogni nuovo ambito scolastico negli anni successivi ho pianto nei primi mesi e non riuscivo a star bene, soprattutto al liceo, avrei voluto fare una scuola più “semplice” e andare al conservatorio ma i miei avevano paura a mandarmi fuori sede così alla fine mi sono iscritta al liceo classico per far contento mio padre ma ho vissuto in un malessere e in un ansia perenne non perché avessi problemi a scuola ma perché non mi piaceva, non era quello che avrei voluto. Durante il secondo anno mi sono messa con un ragazzo e siamo stati insieme un anno e mezzo, inizialmente mio padre non era convinto perché lui frequentava una scuola professionale e pensava che mi avrebbe distratta dallo studio poi invece il ragazzo stesso si presentó in famiglia e si è creato un bellissimo rapporto, durante quel periodo lui è stato il fidanzato “perfetto”, non mi ha mai fatto mancare nulla, ma ad ogni piccola scaramuccia io facevo un dramma e pretendevo che lui capisse quale fosse stato il suo errore senza spiegarglielo io in prima persona, in estate è andato a Londra con la scuola per un mese e io l’ho presa malissimo perché pensavo che se ne fosse fregato di me, comunque in sua assenza un giorno un mio compagno di classe mi disse “come sei bella stamattina” sul momento mi fece piacere ma mi diede anche una sensazione strana, pochi giorni dopo il mio ex tornò da Londra, inizialmente tutto normale, dopo un po’ ho cominciato a pensare al fatto che mi avesse fatto piacere quel complimento dal mio compagno e visto che fino a quel momento non avevo mai avuto occhi per nessuno allora significava che non lo amavo più, ho passato 3 mesi a rimuginare giorno e notte sui miei sentimenti, facevo delle liste sugli aspetti del mio ex e sugli aspetti del mio compagno di classe per capire se davvero mi potesse piacere di più l’altro, poi ho cominciato a immaginare che chiunque incontrassi potesse essere l’uomo della mia vita al posto del mio ex, alla fine ho cominciato a pensare che non potevamo stare insieme per la differenza di istruzione, diciamo che adesso sto sintetizzando ma furono i mesi peggiori della mia vita (ed è come mi sento anche oggi), comunque dopo un po’ mi sono presa di coraggio e ho cercato di continuare la relazione cercando di cacciare via questi pensieri che in realtà tornavano e non mi facevano dormire la notte, alla fine mi lasciò lui perché nell’ultimo periodo litigavamo spesso e io che pensavo che non avrei provato nulla se mi avesse lasciato perché se avevo quei pensieri voleva dire che non lo amavo davvero, invece sono stata malissimo, io non lo avrei mai lasciato. Per un po’ di tempo mi chiese di continuare a sentirci ma dopo un paio di mesi stava già con un’altra. Io sono stato 9 mesi malissimo, ho perso dei chili perché pensavo di aver perso l’unico uomo possibile della mia vita e che non avrei più trovato nessuno, ad un certo punto ho fatto amicizia con una ragazza che in realtà era la mia compagna di banco ma non eravamo mai uscite assieme perché io uscivo quasi solo con il mio ragazzo, e con lei ho cominciato di nuovo ad uscire di casa, non so come e perché ma un certo punto mi sono convinta di essere lesbica e di essere innamorata di questa mia amica, oggi pensandoci mi vien da ridere ma ai tempi ne ero convintissima ed ero anche convinta che era per questo che mi ero fatta tutte quelle paranoie sul mio ex pur amandolo perché non riuscivo ad accettarlo. Ad un certo punto questo pensiero sull’omosessualità mi è passato e dopo un anno ho capito che non c’era più speranza di ritornare con il mio ex perche lui ormai stava con l’altra ragazza e amen. A quel punto ho cominciato a sentirmi con un ragazzo che abita nel mio palazzo che mi è sempre piaciuto sin da bambina ma avevo una paura terribile di cominciare una nuova storia e ho evitato per molto di accettare un appuntamento anche perché una delle fisse che avevo avuto nel periodo paranoico della precedente storia era la differenza di istruzione e temevo che mi sarebbe ritornata con lui visto che anche lui era in una scuola professionale, era stato bocciato e doveva ancora prendere il diploma, dopo mesi di corteggiamento ho deciso di uscirci e ringrazio Dio per averlo fatto perché è nata quella che io credo sia la storia d’amore della mia vita e che dura da quasi 6 anni. Mi sono trovata benissimo già dalla prima uscita, ero felice di nuovo, poi mia madre ha capito che uscivo con lui e mi ha detto che mi ero messa di nuovo con un immaturo che non aveva ancora finito la scuola, non aveva la patente e lì sono andata in crisi perché io mi ci trovavo bene ma avevo paura di aver sbagliato persona per quelle cose che mi diceva mia mamma, nonostante ciò ho continuato ad uscirci e mi sono trovata sempre meglio da ogni punto di vista, finalmente con lui ho cominciato anche a discutere e litigare se c’era qualcosa che non andava anziché aspettare che ci arrivasse da solo, solo un mese è morto il padre del mio ragazzo e io lì mi sono imposta di conoscerlo a fondo prima di far diventare tutto più serio perché altrimenti poi mi sarebbe venuta la fissa di essere rimasta con lui solo perché mi faceva pena per la morte del padre, la stessa cosa dopo mesi ho detto a lui gli ho chiesto se stesse con me perché gli piacevo o perché aveva trovato conforto in un momento difficile. In tutto ciò mi sono fissata che dovevo controllare se avesse delle cose che somigliavano al mio ex perché allora voleva dire che era la persona sbagliata e allo stesso tempo però controllavo le foto del mio ex per vedere se mi piacesse ancora. Mettevo sempre sotto esame il mio ragazzo finché dopo qualche mese lui non mi disse “guarda io ci tengo tanto come non ho mai tenuto a nessuno e ci sto mettendo il cuore, ma stare sempre sotto esame non è bello” e da lì è come se mi fossi svegliata, gli ho dato fiducia ed è finalmente partita la storia, mi sono innamorata alla follia, con qualche alto e basso dovuto all’insicurezza sul mio aspetto fisico, credevo sempre che lui fosse troppo bello per me e che gli piacessero anche altre. Dopo due anni lui ha fatto una stupidaggine, è andato ad una festa e non me l’ha detto anche se io gli ho sempre permesso di andare ovunque, mi ha chiesto scusa ma io sono andata in paranoia pensavo che non mi potessi fidare, dopo qualche mese ho fatto i test per l’università, durante il test un ragazzo mi ha sorriso, da lì è partito il dilemma, stessa identica cosa della mia relazione precedente “quel ragazzo carino mi ha sorriso, e se adesso che comincio l’università conosco un tizio carino e che in più ha la mia stessa istruzione e mi innamoro o penso di innamorarmi di lui? Soprattutto, ora che lui mi ha mancato di fiducia sicuramente succederà qualcosa del genere” (tutto questo pensiero nell’arco di un secondo), tornata a casa dal test con l’ansia a mille capisco che mi stava risuccedendo la stessa identica cosa e riesco a controllarmi e un po’, dopo comincio l’università e rincontro il tizio del test, non mi suscita nulla se non ansia e paura, vado a cercarlo sui social per vedere dalle foto se mi potesse piacere più del mio ragazzo, dopo un po’ faccio amicizia con un uno del mio corso che non mi piace per niente fisicamente mi stava simpatico e basta ma comincio a pensare “e se quella cosa che mi è successa al test non fosse riferita al tizio del test in sé ma fosse stato un segno per capire che avrei conosciuto un altro, chiunque? “allora comincio a indagare, mi dico se alla prima relazione sono stata così male perché rimuginavo in testa adesso cerco delle prove nella realtà, comincio a sentirmi di continuo con questo ragazzo, specificando che fossi fidanzata ma che avevo dei problemi così lui avrebbe continuato a cercarmi e io avrei potuto fare i miei test e stare serena, mi ci sentivo sempre pure quando non mi andava, alla fine mi son detta che stavo facendo una cosa da pazzi ma dopo un mese ho fatto la stessa cosa con un tizio molto più grande di me conosciuto online era come una droga dovevo capire, ad un certo punto mi sento terribilmente in colpa e credo di dover lasciare il mio ragazzo per essermi comportata così anche se sapevo che non mi ero sentita con questi per interesse ma perché volevo avere a tutti i costi la certezza che non si sarebbe avverta la “profezia mentale” del test universitario. Nel momento in cui provo a lasciare il mio ragazzo mi sento MORIRE come se mi fossi svegliata da un incubo, ho cercato di spiegargli come mi sono sentita che avevo anche avuto delle mancanze da parte sua e abbiamo superato quel momento. Le mie paranoie dopo un po’ riprendono, ma avendo avuto il trauma di averlo quasi perso per film mentali sapevo che era tutto nella mia testa, dopo 8 mesi circa scopro dei messaggi con altre ragazze sul suo cellulare, lui però chiedeva a queste persone di vedersi, ci provava con loro… Io lì torno di nuovo in me, sto malissimo e lo lascio, lui cerca in ogni modo di chiedermi scusa e dopo un po’ lo perdono con tutta la lucidità che non ho mai avuto, ho riflettuto serenamente e mi sono detta che tutti sbagliamo e che semplicemente non è che non potevo vivere senza di lui ma che ad una vita senza di lui solo per orgoglio preferivo una vita con lui, ovviamente con tutta la fatica del caso ma anche con la serenità che non avevo mai avuto prima, con la voglia di vivermi davvero la storia senza paranoie e per un po’ di tempo ci riesco. Una sera di carnevale andiamo ad una festa con degli amici e vedo una ragazza che era fidanzata con un mio amico insieme al suo nuovo ragazzo, attacco di panico immediato, ho chiesto di andare via dalla festa, ho cominciato pensare “si lasciano tutti, pure quelli che hanno più cose in comune, che si somigliano di più, come potremo durare noi che siamo diversi e in più lui mi ha tradita”? Da quel momento le paranoie sono ritornata continuamente a cicli, negli ultimi 3 anni e mezzo. Ci sono stati periodi in cui mi sono fissata che lui avendo sbagliato un volta, un domani mi ritradirà sempre e non posso sposare uno così perché potrebbe farlo da sposati e rimugino su questo giorno e notte per settimane poi mi passa sto bene per un po’, si fa la barba e lo vedo brutto, due secondi dopo lo vedo bellissimo e sono io ad essere bruttissima perché ho il naso storto e mi fisso per settimane sul mio naso stortoo sui miei capelli liscissimi, dopo mi piglia la fissa sempre sull’istruzione questa è quella che torna più spesso, mi dico che anche se mi ci trovo bene, un domani (che sta arrivando, infatti in quest’ultimo periodo l’ansia è peggiorata alle stelle) finisco la triennale faccio la specialistica e conosco un tizio all’università o vado a lavorare e lo conosco lì, lo reputo più simile a me solo perché ha studiato e lascio il mio ragazzo e mi viene la paura e sto malissimo, mi sento come se ci fosse un pericolo imminente e devo risolverlo, ho alternato momenti in cui controllavo che cosa provassi con lui nei minimi particolari, momenti in cui ho rimuginavo dalla mattina alla sera sul fatto che avendo avuto le stesse fisse nella storia precedente e poi è finita allora questo doveva farmi capire che anche lui non è la persona giusta e allora panico, impulso di lasciarlo perché mi sento scorretta verso di lui, ricerche su internet per capire se sentendomi così dovevo lasciarlo per forza, poi torno in me, poi mi dico che è bellissimo e allora ci sto solo per quello, il giorno dopo invece è bruttissimo ma con un bel carattere. Un suo amico che è come un fratello da quando stiamo insieme ha la mia stessa passione per la musica e ci troviamo ogni tanto a parlare quando usciamo tutti insieme anche con la sua ragazza e vado in paranoia che allora lui mi dovrebbe piacere più del mio ragazzo è da lì che sono arrivata al limite dopo 3 anni di questa vita perché ho capito l’assurdità di tutto ciò, le ho sempre chiamate “le mie paranoie”, ho sempre pensato di avere un problema ma non sapevo dargli un nome credevo che fossi io fatta così o che fossi malata, perché non è normale avere periodi in cui si riesce a tenere distanti questi pensieri in qualche modo e vivere la felicità vera con una persona e periodi in cui mi creo tutto questo nella testa e non riesco ad uscirne, più cerco di rispondere alle domande che mi faccio in testa più peggiora l’ansia e ne spuntano altre 20,non riesco a spiegarmi meglio di così è come se ci fossero due me. Così ho finalmente cercato informazioni e ho scoperto il Doc da relazione, e mi sono rivista in ogni singola cosa. Sono scoppiata a piangere e mi ha dato sollievo, sembrava un sogno, altra gente si sente così, ci può essere una spiegazione. Ma dopo un po’ quel sollievo è passato sono ricominciate le paranoie perché anche se so perfettamente come mi sento, metto in dubbio pure il fatto che si la Doc e allora mi fisso che se mi sento così lo devo lasciare per forza perché se ho paura che in futuro possiamo lasciarci significa che non lo amo già ora, ma so che non è così, so come ci sto quando sono in me.
Mi mancano le ultime 5 materie per laurearmi in Beni Culturali e non riesco a studiare perché se non penso mi sento come se non stessi risolvendo qualcosa. Ho passato questi anni così, non so neanche come abbia fatto a dare gli altri esami in queste condizioni. L’intera giornata la passo così o a dormire perché dormo male, la situazione migliora solo quando cerco di lasciar scorrere i pensieri perché mi vedo con lui e sto bene, prima in alcuni momenti avevo paura di vederlo perche temevo di non provare qualcosa o di provare qualcosa di brutto e di rimuginarci su per giorni. Il tutto peggiora con il ciclo e l’ovulazione e quando sono maggiormente in ansia ovvero quando devo preparare un esame.
La prego di aiutarmi, come posso risolvere queste ossessioni? Ho 24 anni, vorrei vivere una vita normale e serena e invece ho solo voglia di non svegliarmi viva domani.
La ringrazio anticipatamente
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Jessica, sei un vulcano. Non ho mai avuto una email così lunga.
Hai spiegato tutto quello che provi. Va bene. Il funzionamento del Doc è sempre lo stesso: insicurezze, dubbi e paura di sbagliare.
Paura se si è o meno sufficientemente innamorate,paura e dubbi se siamo o no con la persona giusta. Ricerca di
sicurezze, di rassicurazioni, ecc.ecc.
Jessica, non troverai mai risposte a questi dubbi. Tu cerchi una rassicurazione. Il DOC fa domande ma non dà risposte.
E’ come parlare ad un sordo che chiede sempre le stesse cose.
Quello che vuole è vedere o meno se siamo persone sicure, senza dubbi e insicurezze, senza traumi dell’ infanzia, ecc.
Come fare? Non rispondere. Continuare la nostra vita.
Se questo non è possibile, accettare il messaggio del Doc e andare in terapia per guarire il passato.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
gaetano dice
salve dottore, ho letto tutti gli articoli e penso lei sia l’unica persona in grado di farmi un quadro della mia situazione. il problema principale è la mia ragazza, stiamo insieme da un anno e 8 mesi, fino a poco tempo fa andava tutto bene, eravamo inseparabili fino a qualche mese fa dove lei mentre sta bene mi dice di avere dubbi su di me, non sa se e ancora innamorata di me e non mi guarda più con gli stessi occhi di prima. Lei tra 3 giorni ha l’esame, qualcuno mi ha detto che può essere questo, perché lei con me stava bene e poi improvvisamente gli venivano questi dubbi, penso possa soffrire di Doc da relazione, spero mi risponda quanto prima e spero mi sia d’aiuto perché per me è l’unica, la amo moltissimo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Gaetano, grazie per il tuo interesse e la fiducia.
Purtroppo non puoi fare una diagnosi di Doc sulla tua ragazza. Capisco il tuo amore, ma non puoi forzare.
Continua ad essere te stesso, a darle affetto, a metterti anche da parte, senza entrare in ansia.
Anche lei può avere momenti di stress, di indecisione e problemi vari.Può darsi che è una cosa momentanea.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Salve dottore, sono una ragazza di 21 anni e circa un anno e mezzo fa sono cominciati alcuni pensieri (dal nulla) del tipo “amo il mio ragazzo”, “non soffrirei se morisse” e cose del genere: ovviamente essi mi arrecavano una grande ansia e sofferenza e non desideravo altro che tornare a stare bene con lui come lo ero stata negli ultimi 3 anni. Sono arrivata al punto di lasciarlo, ma puntualmente sono tornata a riprenderlo un giorno dopo (senza però sapere se fosse per amore o per paure mie). Ora è passato un anno e mezzo e la situazione peggiora solamente: se prima mi riconoscevo in tutti i sintomi del doc da relazione, ora l ansia é inesistente, pensieri ne ho pochi e provo solo una grande “rabbia” nei confronti del mio ragazzo, oppure quasi indifferenza. Non so più cosa pensare sinceramente, non so se il doc in cui mi riconoscevo tempo prima era veramente tale oppure non é mai esistito in me… abbiamo fatto anche una pausa di riflessione, ma è servita a ben poco, anche perché non facevo altro che pensare “mi manca/non mi manca”e in ogni caso non l ho mai cercato in quella pausa..
Grazie in anticipo se mi risponderà
Cordiali saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina,grazie per avere scritto.
Vedo in te una ragazza che brancola nella ricerca di risposte sicure sulla tua relazione affettiva e altre cose della tua vita.
Sono insicurezze abbastanza frequenti in ragazze della tua età. Lo stato psicologico che stai vivendo forse deriva dal desiderio di ricerca
di te stessa e di quello che vuoi dalla vita. Ho scritto ‘forse’ perchè non ti conosco e non so realmente il motivo della tua insicurezza ed emotività
che scarichi sul tuo ragazzo.
E’ un momento delicato della tua crescita. Una fase di transizione.
Se non ci sono stati problemi nel tuo passato, tutto si aggiusterà e potrai raggiungere le cose che desideri nella tua vita.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
NOHOPE dice
Buonasera dottore, premetto che sarò un po lunga perché voglio spiegare un po tutto. Spero comunque che legga perché soffro da troppo tempo.
Sono una ragazza di 25 anni che ha sempre sofferto di pensieri ossessivi. Da bambina il primo episodio di paura di suicidarmi ingerendo detersivi o altre sostanze quindi convivevo con l’ossessione evitando l’oggetto della paura terrorizzata.
Da adolescente poi ebbi l’ossessione più brutta e sconvolgente, la paura di poter/voler uccidere mia sorella minore che durò un paio di anni uccidendomi dentro e mettendo in dubbio la mia bontà come persona, il bene per mia sorella, la mia integrità.
è difficile scrivere tutto, ma io sono sempre stata una bambina ansiosa, estremamente timida… e con il passare degli anni le cose si sono cronicizzate e sono diventata una giovane adulta sociofobica. Le scrivo questo perché è importante per capire le ossessioni che ho da ben 6 anni sulla mia relazione. Come scrissi avevo paura di poter uccidere mia sorella ma appena mi fidanzai la mia ansia e pensieri fissi si concentrarono tutti sul mio ragazzo che è quello attuale con la paura di non amarlo e che non mi piacesse fisicamente davvero. Questo ragazzo all’inizio era solo mio amico ma passando tanto tempo insieme ho iniziato a provare sentimenti forti per lui, lo vedevo bellissimo ero elettrizzata e me stessa con lui. Lui non è un adone, è leggermente più basso di me, con qualche chilo in più ma non troppi e me piaceva tantissimo lo stesso. Quando lui mi dichiarò i suoi sentimenti io ne fui felice ma anche terrorizzata perché lui in quanto ‘non bello cononicamente’ poteva attirare giudizi offensivi sia su di lui , su di me e sulla nostra coppia. Così un giorno che tutto si stava ufficializzando e io avevo un ansia tremenda per la paura del giudizio lo vidi brutto in viso, non capivo cosa mi stesse succedendo e iniziai a ossessionarmi sul suo aspetto fisico controllando il suo viso maniacalmente per trovarlo ‘ bello ‘ per sentirmi sicura che mi piacesse. poi domande fisse su cosa fosse l’amore, su cosa dovessi provare ecc un calvario. Ma portai avanti la relazione nonostante tutto perché avevo momenti in cui mi piaceva e sentivo emozioni speciali per lui.
E così sono passati sei anni insieme, non sono mai riuscita a non ossessionarmi su di lui.
Siccome soffrivo molto feci una terapia breve strategica e mi fu diagnosticato un disturbo ossessivo, dubbio patologico. la terapia durò un anno e non risolse le cose.
La seconda terapia fu terapia cognitivo comportamentale durata poco in cui mi venne diagnosticato doc e sociofobia. Durò poco perchè essendo disoccupata non riuscivo a pagare le sedute.
da un anno sono in un altra terapia di orientamento misto e qui la diagnosi è : funzionamento ossessivo, disturbo ossessivo e mi parlò anche di depressione a volte.
in questa terapia ho esaminato tutta la mia storia famigliare, il percorso che mi ha portato a soffrire di ansia e ossessioni. La psicologa cerca di spostarmi dal mio rimuginare continuo sulla mia relazione e portarmi a vedere tutti gli altri problemi : ansia sociale, depressione, contesto famigliare dannoso, bassissima autostima. Quando parliamo di lui e della relazione io ho troppa paura e ogni cosa che dice mi fa rimuginare per settimane e stare peggio. Perché lei non mi rassicura ma anzi sembra che voglia mettermi ancora più in conflitto con le sue parole.
ma neanche con lei sono riuscita a non rimuginare più sulla mia storia e per questo la prossima seduta abbiamo già deciso che dobbiamo capire se interrompere la terapia o continuare.
Da un po di anni sono senza stimoli, senza capacità di lasciarmi andare al piacere nelle attività che provo a fare con dubbi ossessivi anche sulle stesse attività. La psicologa parla di disabitudine al piacere e abitudine al mio funzionamento ossessivo, di emotività che mi causa paura e ossessioni. Non ho risparmiato neanche le amicizie ossessonandomi sull’amicizia perfetta. Ora sono sola, senza lavoro, senza un progetto, che evito di stare fuori casa perché ho paura degli altri, ho difficoltà a fare tutto e paure periodiche per il mio stato di salute anche se non ho nulla che non va. E sempre SEMPRE accompagnata dalle rimuginazioni sulla mia relazione…
Attualmente con il mio ragazzo vivo come al solito ossessionata ma le domande nel tempo si sono attaccate anche al suo carattere e l’intesa o divertimento con lui oltre che l’aspetto fisico ( statura, viso, corpo).
quando siamo insieme ho paura di provare noia, se non ho pensieri simili mi fisso sui difetti fisici e ho paura di non amarlo per quelli, quando mi piace tantissimo fisicamente ho paura che sia solo sesso o che comunque non vada bene il carattere… è tutto un alternarsi di emozioni belle e brutte con lui, un su e giu continuo e angosciante in cui la dicotomia è senza perdono. Perchè se sto bene allora mi sento rassicurata e più fiduciosa che lo amo, se noto un momento di noia, se penso che sia basso, se penso non sia bellissimo messo in quel modo, se non sento benessere sempre a parlarci allora è la fine, se rido meno del solito, se mi eccito meno del solito, allora non lo amo, sono una falsa lo devo lasciare e mi sento in colpa… ho impulsi di lasciarlo a volte ma non l’ho mai fatto perchè poi pensare ai suoi occhi che mi piacciono tanto, la nostra storia e la sua dolcezza non riesco.
(l’ho anche già perso una volta in realtà perchè mi lasciò).
oltre a questo modo ossessionante con lui sono terrorizzata come le dicevo dal giudizio quindi quando esco con lui non so se evitare di sembrare fidanzata o invece far pensare che lo amo standogli vicina. ho paura che tutti pensino male di noi, perchè io magari sono piu carina allora chissa cosa pensano che sarò una sfigata e che dovrei trovarmi uno più carino. blabla alla fine evito di uscire più che posso con lui, e causo discussioni per i miei evitamenti. ma non sopporto l’ansia del giudizio, non riesco a prendergli la mano e sentire nulla di bello con quella paura. e ho anche pensieri intrusivi entrando nei locali o posti con persone ‘ tanto non vivrete mai altre sere così in futuro’ e rimugino come una dannata dopo. Poi magari lui si avvicina mi fa sciogliere con un sorriso e penso sia il bello e allora penso ‘ dai forse lo amo allora’.
Vivo alti e bassi continui appunto. Spesso ho paura di non avere nemmeno ossessioni ma che sia tutto vero… quando sto bene credo un po di più di avere un disturbo se no no.
oltre a ciò a periodi ho paura di uccidere il mio gatto che amo infinitamente, paura di malattie e paura di togliermi la vita perché sto male effettivamente, ma la psico pensa che è sempre ossessione anche se un po di depressione c’è.
spero lei mi dica cosa ne pensa, e qualche consiglio.
grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Scusa il ritardo della risposta.Hai intitolato l’articolo ‘ No-Hope’,ovvero ‘senza speranza’. Non essere così pessimista.
Hai scritto una lettera abbastanza lunga, con tanti problemi per una ragazza di 25 anni. Mi dispiace.
Nel tuo caso c’è un disturbo ossessivo che dura da tanti anni, prendendo forme diverse.
Ma nonostante sintomatologie diverse la modalità di base del Doc è sempre uguale: tanta insicurezza, perfezionismo anche nella tua relazione affettiva
per paura delle critiche,ecc.
Hai fatto diverse psicoterapie che hanno centrato il problema, ossia ansia sociale, bassa autostima, contesto familiare negativo, però
non hai dato tempo alle terapie di darti beneficio.
E’ assolutamente necessario fare terapia, visto il tipo di pensieri ossessivi che passa per la mente, non perchè tu puoi fare qualcosa di male
al tuo gatto, o paura di malattie varie, ma per acquistare serenità, fiducia in te stessa e portare stabilità alla tua vita.
Dai, coraggio, sei giovane. Si può cambiare e migliorare la tua vita.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio.
paura
Lara dice
Mi scuso ma voglio rimuovere il mio commento online.
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Fatto. Se c’è bisogno di altro sono a disposizione.
Anay dice
Buonasera dottore. Le scrivo perché da 3 mesi sono soggetta a domande strane, dubbi, perplessità, insicurezza e paura per il futuro. L’oggetto principale è la relazione con il mio ragazzo. Ho 17 anni e lui ne ha 21, siamo insieme da un anno e due mesi e le cose sono sempre andate bene. Le cose vanno bene. Ma vanno bene solo apparentemente. Quando siamo insieme le sensazioni e le emozioni sono quelle di un anno fa però dentro di me sento che c’è qualcosa che non va. Sono andata da una psicologa e mi ha detto che probabilmente soffro di mancanze e che dovrei parlarne molto di piu con il mio ragazzo. I successivi tre giorni non ho avuto alcun sintomo negativo e sono stata bene finché il mio fidanato mi ha detto che secondo lui ho questo comportamento perche voglio lasciarlo. E allora é ripartito tutto il ciclo di domande insensate/contradittorie(lo amo o no? Anche se so di amarlo). Sono molto ma molto piu attenta ai dettagli e sono molto piu gelosa. Lo vorrei sempre controllare anche se so che non mi tradirebbe mai.Ho paura del futuro, non riesco a pensare a una cosa a lungo termine con lui ma ci spero vivamente. (Es. Avrei dei dubbi sul fatto di prenotare le vacanze a luglio perché non so se saremo ancora insieme, ma dall’altra parte spero che la nostra sia una storia che non finisca mai anche se questo è puro romanticismo)Ho paura che succeda qualcosa che rompa il nostro bellissimo equilibrio e che mandi tutto in fumo. Leggendo sul web, ho trovato il suo articolo e mi ci sono trovata in ogni singola parola. Credo di essere “affetta” da questo Doc relazionale. Mi può dare dei conisigli? la prego. Grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anay, scusa il ritardo della risposta.Come va?
Anche se i sintomi fanno sembrare un Doc relazionale, in realtà è insicurezza.
E’ normale queste forme di dubbi e insicurezze a questa tua età.
Non dare retta alla risposta del tuo ragazzo. Può darsi che ha buttato quelle parole senza pensarci.
Vivi il rapporto giorno per giorno, senza pensare a quello che sarà il futuro ( nessuno può sapere come andranno le cose in futuro).
Il tuo carattere ansioso e insicuro ti fa vedere le cose in negativo. Quando avrai acquistato maggiore fiducia in te stessa e
autostima non ci sarà nessun diavoletto a mettere in dubbio i tuoi sentimenti.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Benedetta dice
Salve dottore, mi presento: mi chiamo Benedetta e il mio calvario è iniziato quando avevo 14 anni con l’ossessione di essere lesbica. Dopo questa, è subentrata l’ossessione di voler uccidere mia madre e poi quella di voler essere uomo. Con questa ossessione ho lasciato il mio ragazzo dopo 3 anni e me ne sono subito trovato un’altro con il quale ho avuto una storia sino ad adesso (11 anni). Il pensiero e la paura di essere lesbica persisteva ma sono comunque rimasta con lui. Un giorno è tornato quello di essere uomo (transessuale) poi è sfociato in quello da relazione. Ogni volta allontanavo il mio ragazzo e poi però tornavo a cercarlo, forse perchè mi mancava, forse perchè non volevo restare sola. E ora sono di nuovo in questa condizione. Solamente che stavolta è stato più forte e potente, come se non lo tollerassi più. Oggi per la prima volta rilassandomi e non pensandoci sono tornata a stare bene ma se penso a lasciarlo non provo più ansia, anzi leggerezza. Che sia perchè per la prima volta non ho pensato a questa cosa? E allora questo senso di liberazione mi ha aiutato a stare bene e a non avere paura? Non lo so. Secondo lei? La mia terapeuta dice di non pensare a lui o al pensiero ma adesso concentrarmi su di me, poi la decisione la prenderò poi. Ma è come se l’avessi già presa, come se adesso fosse giusto lasciarlo. Che sia una sensazione momentanea? Chi lo sa… La ringrazio per la risposta e buona serata.
Valeria
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Benedetta, scusa del ritardo dovuto non a mancanza di rispetto, ma a gravi problemi.Ora sto cercando di recuperare,
scusandomi e cercando di rispondere a tutti.
Benedetta, il tuo è un disturbo ossessivo. Al di là dei vari contenuti e le varie forme con cui si è manifestato, alla base c’è sempre
una personalità insicura, intollerante al dubbio e alle insicurezze.
Benedetta, non serve cercare di ragionare, convincersi di qualcosa o cercare risposte, il DOC funziona in modo automatico, fa domande ma non accetta risposte.
Colpisce proprio dove teniamo di più.
Cosa fare? Il mio primo consiglio è leggere il mio articolo presente su questo sito, dal titolo: ‘Perchè mi ammalo di ossessioni’. Successivamente
evitare di fare una battaglia frontale col DOC, nel senso che non serve a nulla contrastarlo cercando risposte, sforzarsi di NON Pensare, cercare di riprendere il controllo,ecc.
E’ meglio fuggire, distrarci, non credere a quello che vuole farci credere. Lo so che non è facile, però prova.
Benedetta, scusa il ritardo. Se vuoi sono a disposizione.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Chiara dice
Buongiorno dottore, sono una donna di 52 anni, sposata con una figlia di 17 anni. Leggendo i suoi articoli mi sto convincendo di soffrire periodicamente di doc da relazione. Premetto che sono sposata da 22 anni. Sono in cura da più di 10 anni con una dose minima di antidepressivi per un episodio di depressione/ansiosa. Nonostante ciò, quando sono in vacanza, se questa dura più di tre giorni, come ora, mi aumenta l’ansia e mi vengono pensieri negativi su mio marito, sul nostro matrimonio, che di solito non ho. Ormai me l’aspetto questa ansia. Anzi i primi giorni di vacanza sono stata bene e mi chiedevo come mai, e puntualmente l’ansia e’ arrivata con il suo carico di dubbi e pensieri ossessivi, rovinandomi le vacanze! Mi piacerebbe un suo parere al riguardo. Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Chiara, grazie per il tuo interesse.
Il tuo problema di insicurezze e dubbi, anche se assomiglia ad un DOC relazionale, non sembra sia tale.
La depressione e l’ ansia generalizzata possono causare insicurezze, su noi stessi, su chi ci sta vicino e sul nostro futuro.
Dovresti analizzarti e vedere perchè in vacanza o in certi posti e situazioni ti creano turbamento.
Poi ti programmi ad avere ansia, l’aspetti, quasi che la chiami.Una ‘profezia che si auto avvera’.Questa puntualmente arriva.
Come mai non hai pensato alla psicoterapia, anzichè prendere solo farmaci per 10 anni?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
federica dice
Buona sera dott. Mario,
con estremo piacere leggo il suo articolo.
Avrei piacere a condividere con lei la mia situazione e il mio “problema”.
Sono una donna di 33 anni, ho un lavoro stabile e che mi piace molto, un compagno da 7 anni, una vita normalmente tranquilla. Nel 2014, in una giornata come tante arriva “dal nulla” un attacco di panico. Da lì, tanti altri e nel giro di due settimane io ero paralizzata e letteralmente ko. Mi rivolsi ad una psicologa con la quale intrapresi una terapia che per i primi 6 mesi diede i suoi frutti. Dopo questo periodo, nonostante stessi in terapia, iniziai ad vere nuovamente attacchi di panico, solo la notte, e da quel momento è cominciato un calvario durato un anno. Non dormivo più, ogni notte alla stessa ora il panico veniva a farmi visita, mi paralizzava nel letto, mi impediva di respirare e stavo malissimo. Iniziava il mal di pancia, poi la nausea e la tachicardia. nel frattempo la mia terapista continuava il suo percorso, ma io non trovavo giovamento, tanto meno riuscivo a dormire, che ormai per me era diventata la priorità assoluta. Ero molto stressata e provata, ma riuscivo comunque a portare avanti la mia vita: lavoro, famiglia, vita sociale e compagno. Poi un mio zio carissimo si ammala e nell’arco di 6 mesi ci lascia. Durante la sua malattia, nonostante i miei problemi, sono sempre stata carica e super presente agli altri e a me stessa. A giugno lo zio muore ed io comincio lentamente ad andare sempre più indietro. Sentivo che stavo scivolando ma non ero ben cosciente di cosa stesse avvenendo, fino ad arrivare ad ottobre, quando una mattina, il mio compagno nella sua solita chiamata, mi chiede: amore ma io ti piaccio? era una domanda banale, che mi faceva spesso per una mia parola dolce, ma io non c’ho più capito niente. Quella domanda ha iniziato a pervadere la mia testa e a catena ho iniziato ad ossessionarmi di domande sulla nostra relazione. Non sapevo se lo amavo, se mi piaceva, se stavo bene con lui. Poi cercavo di tranquillizzarmi guardando le foto, ricordando momenti trascorsi insieme, ma l’ossigeno di quei momenti durava pochissimo, il tempo della successiva domanda che mi tormentava. Questo terremoto interiore, perché è così che lo definisco, è durato circa due settimane, in cui ho perso 4 chili, non mangiavo più, ovviamente non dormivo, non riuscivo a lavorare serenamente e appena potevo piangevo. Non riuscivo a condividere con nessuno questo malessere, tranne che con due amiche sposate, di cui una mi diceva che farsi certe domande era normale in una coppia. Ma io ero terrorizzata, sentivo che nella mia testa c’era qualcosa che normale non era. Fino a quando, un pomeriggio, mi recai dalla mia psicoterapeuta, spingendole la situazione ed inizio ad insinuare altri dubbi sulla mia relazione dicendomi che il problema era il mio rapporto con lui, che qualcosa tra noi non funzionava. Io me ne andai perché non stavo bene, tornai a casa e pensai che l’unica soluzione era buttarmi dal balcone. Ci pensai davvero per qualche ora, poi uscii di casa, raggiunsi l’altra mia amica che mi prese per mano e mi fissò un appuntamento da uno psichiatra. In tutto ciò io né al mio compagno né alla mia famiglia avevo detto nulla di ciò che stavo vivendo, Nei confronti di lui provavo profondi sensi di colpa.
Arrivò il giorno dello psichiatra, ero spaventata a morte, mi fece sedere ed io per due ore, in un mare di lacrime gli raccontai tutto. Mi ascoltò e mi disse che la coppia non centrava nulla, che non potevo più permettermi di non dormire perché stavo creando una disfunzione troppo importante per il mio fisico e che il mio problema aveva un nome ben specifico e cioè disturbo ossessivo compulsivo. Ammetto che questo un pò mi tranquillizzo. Mi disse anche che avevo una leggera depressione da ansia e che avrei dovuto fare una cura con antidepressivo, ansiolitico e sonniferi. La stessa sera quando rientrai a casa iniziai questo percorso, non penavo a nulla se non a guarire, abbandonai la terapeuta, per quanto mi riguarda non era stata in grado di capire che in me qualcosa non stava andando per il verso giusto nonostante i mesi di terapia. a distanza di un anno dall’inizio della cura, i sintomi erano passati, ma sentivo che il problema era lì, c’era, anche perché il doc, si era ripresentato un’altra volta, ma poi era passato. Non avevo più voglia di assumere solo farmaci che mi anestetizzavano e mi avevano fatto ingrassare di 10 kg, creandomi un altro disagio. Cercai su google un’altra terapeuta nelle mia zona e contattai quella mi ispirò subito fiducia. La chiamai e fissammo un appuntamento. Beh quella persona è stat il mio angelo custode. Con lei ho fatto un percorso di due anni, in cui ho affrontato tutti i mie disagi e le mie fragilità. ho iniziato anche il percorso di allontanamento dai farmaci e ora non li prendo più. Ho imparato a gestire gli attacchi di panico, a conoscermi nel profondo e a vivere l’ansia con “positività”. Ma il doc, quello ogni tanto torna. Automonitorandomi ho fatto caso al fatto che spesso coincide con la fase premestruale, arriva di punto in bianco, un pensiero si insinua nella mai testa e parte così la danza delle domande ossessive e delle compulsino. Il soggetto sempre la mia relazione. A volte riesco a non lottare contro di lui e quindi d ignorarlo, altre no. Questo è un momento di quelli in cui il mio doc è con me, per questo sono capitata sul suo bellissimo articolo, perché per cercare di calmarlo, leggo qualcosa che mi rassereni, insomma una compulsione vera e propria. Pensi che oggi sono stata tutto il giorno a chiedermi “ma se provo queste cose forse è vero quello che penso, forse mi succede ogni tanto proprio perché vero che non sto bene con lui…” e così via. Ogni tanto guardo le sue foto, poi stacco il telefono e faccio atro. Una volta, un mio collega, mi diede una pacca sulla spalla, io passai una settimana d’inferno, perché nella mia testa inizia a chiedermi se mi piacesse, se provassi qualcosa, se mi attraeva…insomma, come si fa a convivere com questo intruso? A volte passa, altre rimane un po’ troppo e mi debilita. Io e il mio compagno stiamo facendo casa e progettando la nostra vita insieme e ho paura che il doc possa influenzare la mia vita futura di moglie e di mamma (spero!). Ci sono coppie che convivono con questo problema? Perché il doc torna? E quando meno te lo aspetti?
Grazie dottore dell’ascolto e del tempo che mi dedicherà.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Federica, buongiorno.Scusa il ritardo con cui rispondo a questa tua lunghissima lettera.
Sei un fiume in piena.
Il tuo è un DOC che si manifesta in due modalità: paura dell’omosessualità e DOC relazionale.
Alla base di entrambi c’è l’ insicurezza, perfezionismo e la ricerca di certezze assolute.
Il DOC torna perchè vede dentro di noi ansia e insicurezza.
Tutto quello che hai scritto è la sintomatologia di cui il DOC si serve per mandare dei messaggi.
E’ come se ti dicesse: ‘Federica, sarò più tranquilla e ti lascerò in pace quando sarai meno insicura, più matura e
più sicura di te’.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Luana dice
Buonasera Federica e buonasera Dottore. Io sono Luana e ho 21 anni. Ho letto e riletto il tuo post perché le tue parole mi hanno rasserenato. ho deciso di risponderti perché volevo farti sapere quanto i nostri due meccanismi di DOC siano uguali, e mi riferisco soprattutto alla ricorrenza del fenomeno. Anche io, come te, ne sono molto più influenzata nella fase premestruale e, in qualche mese, anche dell’ovulazione purtroppo.. questa infatti è una di quelle giornate in cui i dubbi e le domande filosofiche sul funzionamento delle relazioni e sulle coppie (soprattutto la mia) mi assillano e mi debilitano emotivamente. Il mio doc torna sempre, lasciandomi qualche periodo di pausa… è una sorta di prezzo da pagare per la felicità? Io e il mio ragazzo stiamo insieme da maggio 2017 e lui per me è un qualcosa di indescrivibile, so che, nonostante questi momenti, sceglierò sempre lui. E ne sono felice e confortata. Ma cosa ne sarebbe di noi se una mattina mi svegliassi e decidessi che ne ho abbastanza di questa sofferenza e capissi che da sola questi momenti non si presenterebbero mai? Sono terrorizzata da questo. Il mio doc si manifesta così: penso a lui e dentro di me: angoscia. Senza sapere il perché. La mia terapista mi ha ovviamente spiegato che lui non c’entra nulla e dice che nel mio profondo l’ho vestito di un abito che non appartiene a lui, bensì a mio padre. È molto difficile per me….ora sto bene e mi ritengo fortunata, perchè quest’estate, proprio nel mezzo della sessione estiva all’università, ho passato due mesi di concreto inferno. Non voglio neppure ricordarli, mi viene in mente lo sconforto, le lacrime, il senso di colpa, questa spinta costante a prendere una decisione (devo lasciarlo o no?), le accurate analisi di ogni mia sensazione nei suoi confronti, la ricerca di pro e contro. Un inferno.
Era intuire che il rapporto a lungo andare non funzionerà? Era doc? Sono le domande eterne.
È possibile vivere una relazione anche essendo affetti da questo disturbo? Esiste un punto limite, una sorta di dirittura d’arrivo?
Grazie delle vostre parole, mi aiutano a sentirmi meno sola.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Luana, ti sei rivolta a Federica che ha scritto nel mese di luglio?
Va bene, Luana. Capisco la sofferenza che provi. Il DOC non ti dà tregua nonostante la certezza dei tuoi sentimenti verso il tuo ragazzo.
Sei assediata dal DOC, hai con dubbi e insicurezze sul tuo rapporto affettivo. Non ti fa capire niente.
Ha ragione la tua terapista che il tuo ragazzo non c’entra niente, ma non c’entra nemmeno tuo padre.
Il DOC ha dei meccanismi intrinseci che fa scatenare dubbi e insicurezze. A te è capitato il doc relazionale,
ad altri si può scagliare con un DOC di controllo, di disgusto e contaminazione, doc aggressivo, doc superstizioso e blasfemo, ecc.
Il motivo di fondo è la nostra personalità, cosiddetta ossessiva, ossia con un modo di essere e un carattere insicuro, perfezionisti, ansiosi
paura di sbagliare e fare male le cose della nostra vita.
Un punto d’arrivo? Uscire dalle grinfie del DOC. Non dargli retta. Distrarsi, non preoccuparsi di eventuali errori. La tecnica mindfulness ti può essere d’ aiuto.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Serena dice
Sono sempre stata una ragazza ansiosa piena di dubbi sempre in cerca di continue conferme da tutti per ogni minima cosa.. sempre in colpa per tutto e estremamente fragile
Sto con il mio ragazzo da 5 anni lo amo con tutta me stessa stiamo coronando il nostro sogno di comprare casa… ma io ogni volta che vedo un ragazzo o un uomo anche brutto il mio cervello mi impone di fantasticarci su.. fino a quando 2 settimane fa facendo lo stesso con un ragazzo mi ha mandato completamente in tilt perché il mio cervello da allora mi impone di pensare a lui in tutti i modi anche al posto del mio ragazzo in scene di vita quotidiana quindi ripeto lo stesso pensiero anche 20 volte per 20 minuti tappandomi gli occhi e le orecchie per immaginare bene quella scena e cercare di autoconvindermi che non mi piace.. da allora sono così tutti i giorni H24 non mangio più dormo a malapena non riesco a vivere più.. buio totale che penso non passerà mai..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Serena. Sei nel pieno di una crisi di disturbo ossessivo relazionale.
Stai soffrendo molto, vero?
Dovresti fare uno sforzo a non fare quelle forzature e compulsioni che ti costringe il DOC.
In che modo? Dovresti concentrarci su quello che stai facendo: se stai lavorando ti concentri sui movimenti che stai facendo.
Se stai cucinando, devi rivolgere l’ attenzione a ciò che stai facendo. Se si intrufola il pensiero ossessivo, tutte le volte devi riportare l’ attenzione a ciò che stai svolgendo in quel momento.
Questa si chiama Mindfulness. Sono esercizi che hanno il potere di interrompere il treno di pensieri ripetitivi e ossessivi.
Provali. Non ti scoraggiare. Continua a farli per parecchio tempo.
Fammi sapere.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Stefania dice
Si vive malissimo…
Nel corso della mia vita ho avuto piccoli problemi di depressione e lui c’era… Nella vita sono sempre stata una persona indecisa e quando decidevo una determinata cosa mi pentivo di non aver fatto magari in maniera diversa.
Non sono mai stata indecisa sulla persona che voglio al mio fianco perché è sempre stato tutto ciò che volevo e voglio ma ora questa insicurezze mi ha spiazzato. Ho paura di fare una scelta che magari mi sente ora ma che in futuro capisco di aver fatto una cavolata.
Stefania dice
Buon giorno dottore.
Le cerco di spiegare in breve la mia situazione…
Sono una ragazza di 22 anni da circa 10 anni sto con un ragazzo, praticamente dalla scuole medie… Tutto è sempre andato bene in questi anni ci sono stati quei litigi ma che alla fine abbiamo sempre superato insieme… Naturalmente siamo anche cambiati come persone non siamo più ragazzini, es lui è riuscito a trovare lavoro fuori mentre io nel nostro paese, abbiamo comunque portato avanti la nostra storia con progetti di andare a vivere assieme e sposarci mettere su famiglia ma se questo era il mio sogno oggi è diventato il mio incubo… Partendo dall’inizio Da circa sei mesi fa tutto è cambiato in maniera graduale all’inizio sentivo l’esigenza di controllarlo di più (non mi ha dato mai modo di avermi tradita o altro)sentivo l’esigenza di trovare delle risposte anche se non sapevo quali erano le domande. gli mettevo sotto sopra il cellulare, quando eravamo con i suoi amici facevo battute per vedere le risposte che potevano darmi, e tirare conclusioni a volte pure sbagliate… Dopo questa fase ho iniziato a pensare a lui H24 non erano sempre pensieri positivi molte volte mi chiedevo se lo amavo ancora ?se sto bene con lui se è la persona che voglio accanto per il resto della mia vita? Se è giusto che continuiamo a stare insieme? Se sono abbastanza per lui?
Per un certo periodo mi davo delle risposte e facevo finta di niente , ma via via le cose sono andate a peggiore.
Quando è partito di nuovo nel mese di marzo ho passato 15 giorni d’inferno non riuscivo a mangiare , lavorare bene a pensare con lucidità. Quando è rientrato sono scoppiata se prima riuscivo a trattenere le lacrime da allora ho iniziato a piangere sempre. Gli ho spiegato quello che mi succede il fatto è che probabilmente non mi sono espressa bene. Sono arrivata addirittura a cercare di lasciarlo ma non ci sono riuscita. Non voglio lasciarlo ma non voglio neanche stare con lui mi sento bloccata. Quando è ripartito mi ha detto chiaramente che ci sarà sempre per me che devo capire cosa sento. Se voglio lasciarlo o meno. Avevamo deciso di non sentirci sino ad un suo rientro ,per vedere se mi mancava o meno, ma è stato più forte di noi stare sempre in contatto. Lui si sta convincendo che magari non voglio stare con lui ma non è cosi. Voglio lui ma queste paure e queste ansie mi stanno talmente logorando dentro che non riesco più a dormire… La prego mi dia qualche Consiglio….
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Stefania, si vive male un rapporto sentimentale con tutti questi dubbi, non è vero?
Una situazione che fa stare male.Alti e bassi. Lo voglio, non lo voglio. Sicura di amarlo, non sicura di amarlo.
Non è proprio un modo sereno di vivere.
Sembra che siamo di fronte ad un DOC relazionale, ma bisogna approfondire l’ esame.
L’ insicurezza, la paura di sbagliare, la voglia di avere un rapporto sentimentale perfetto, senza alcun dubbio e scuciture, sono sintomi
che si dovrebbero mettere da parte e cercare di vivere la vita così come viene. Poi se son rose se fioriranno.
Stefania, anche in altri ambiti della vita compaiono queste insicurezze?
Mi faccia sapere.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
fabrizio dice
Salve Dottore, Le voglio scrivere di un mio amico.
Sono un omosessuale e vivo la mia condizione serenamente.
Due anni fa ho conosciuto un ragazzo ( anche lui perfettamente accettato) e man mano che ci si conosceva è iniziato a nascere un sentimento.
Inizialmente tale sentimento è stato ostacolato dalla scoperta che questo ragazzo potesse essere leggermente asperger (le sue sensazioni, la difficoltà a mantenere il contatto visivo distogliendo lo sguardo ) fatto sta che poi la storia, così come è iniziata è subito naufragata. Purtroppo non sono mai riuscito a sviscerare tutti i nodi che questo ragazzo vedesse nella nostra relazione.
Armandomi di santa pazienza mi sono messo ad indagare ( scrivendomi di volta in volta le sue affermazioni riguardo determinate sue constatazioni -tipo “aspetto fisico “, “spiritualità”, ” note caratteriali” ecc…- insomma su tutto ciò che di me non lo convincesse, malgrado poi invece a livello emotivo e sessuale avessimo avuto momenti di grande intesa) e sono venuti fuori tantissimi suoi pensieri contrastanti riguardo il sentimento che ci univa.
Tantissimi pensieri auto limitanti.
Lui, dopo un anno altalenante in cui momenti si momenti no mi era vicino e si interessava a me, dopo aver conosciuto un altro ragazzo asperger ( che per di più è psicoterapeuta e sessuologo) ha deciso di lasciarmi a febbraio.
Si è timidamente rifatto vivo a pasqua (pochi mesi dopo) e ad oggi ancora non se la sente di “reggere un confronto fisico e visivo” col sottoscritto…. ci sentiamo per sms e al telefono. Vorrei aiutarlo e se posso, fare luce sui suoi blocchi emotivi, perché in cuor mio credo che siano stati questi a determinare tale chiusura.
Anche con questo ragazzo le cose spesso non vanno ed i due si sono dati come tempo ultimo fine luglio ( sei mesi se consideriamo da quando è iniziata)
Valeria dice
Come prima cosa la volevo ringraziare della sua riposta, che penso calzi con la mia situazione. Infatti in questo periodo analizzando la mia “storia”, mi sono resa conto del fatto che quando cominciai a vivere la relazione con Daniele, ancora non avevo superato alcuni blocchi e pensieri relativi alla relazione precedente, e inoltre rientra in gran parte nel mio modo di vivere la mia vita l’influenza dei miei genitori e familiari in generale. Comunque ho 20 anni, e volevo anche aggiungere che in tutta la relazione con Daniele, ho sempre avuto anche molti pensieri riguardo al mio orientamento sessuale, fino ad arrivare a credere di poter essere lesbica in alcuni momenti. Cosa che non mi sono mai sentita davvero mia, ma che mi metteva moltissima ansia al solo pensiero e paura di poterlo essere, fino a mettere in pratica moltissimi rituali per verificare se potevo esserlo o meno. Anche questa parentesi dell’ultimo periodo della mia vita ha inciso molto nel mio modo di vivere la mia ultima relazione. Non so bene da dove partire per rianalizzare tutto cio e darmi una risposta definitiva riguardo a quello che provo e che voglio dal mio rapporto con Daniele. Mi scusi per il disturbo, e ancora grazie per la risposta. Valeria
Dott. Mario Di Nunzio dice
Valeria, da quello che dice, sembra proprio un DOC. Le incertezze e i dubbi danno inizio alle ossessioni, che poi dilagano
anche in altri settori. Nel suo caso le ansie e insicurezze di una ragazza adolescente, ha preso la via del dubbio
del suo orientamento sessuale e relazionale.
Valeria, se si accorge che il DOC è troppo invasivo, deve prendere in considerazione dei colloqui con un terapeuta.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Valeria dice
Buonasera, mi chiamo Valeria e sono stata fidanzata con Daniele per un anno fino a settembre del 2017, quando ho deciso di lasciarlo quando lui mi propose di fare una vacanza insieme di una settimana in sardegna, spendendo per entrambi circa 2000€. Questa cosa ha provocato in me una serie di reazioni negative, nel senso che non mi sentivo all’altezza di un gesto cosi e avevo paura di non essere abbastamza innamorata di lui per fargli compiere un gesto come quello per me. Avevo un’ansia perenne e cosi decisi di lasciarlo perche non vivevo piu bene la situazione. Poco tempo dopo pero ci siamo rivisti e abbiamo deciso di continuare a vederci senza stare insieme (idea che a me metteva moltissima ansia addosso, sempre per paura di non provare abbastanza per lui), e siamo stati benissimo, mi sentivo al settimo cielo quando ci vedevamo e riuscivo a vivere tutto con molta positivita. Fino a quando a dicembre lui si e stancato di quella situazione e mi ha chiesto di tornare insieme e io gli ho detto che non me la sentivo perche mi sarei fatta prendere nuovamente dall’ansia. In tutto cio ci siamo rivisti altre due volte fino ad oggi senza riuscire a smuovere niente, ma io continuo a chiedermi quanto davvero il nostro rapporto non possa funzionare (visto che so quanto sia speciale) o quanto si tratti esclusivamente delle mie ansie relative a dover capire a che livello o quanto io possa essere innamorata di lui. Anche tutta la nostra relazione di un anno è stata per me intrisa d’ansia poiche mi chiedevo continuamente quanto provassi o meno per lui, nonostante il fatto che quando stavamo insieme non avevo alcun dubbio di provare tanto per lui e di essere molto legata al nostro rapporto e a tutto cio che poteva darmi. In tutto cio c’e stato anche il fatto che quando abbiamo cominciato a frequentarci, io ero appena uscita da una relazione di due anni con un altro ragazzo, il quale mi aveva fatta stare malissimo, tradendomi piu volte e facendomi vivere nell’ansia perenne che potesse capitare nuovamente. Questo fatto di essere da poco uscita da un’altra relazione non mi ha neanche molto permesso di vivermi da subito con serenita e leggerezza d’animo il nuovo rapporto con Daniele. Comunque in sintesi, io continuo a chiedermi se davvero non possa esserci piu niente tra di noi, o se tutta questa negativita appartenga a come io vivo i rapporti, all’idea che io mi faccio di cosa dovrei o non dovrei pensare in una relazione e quindi alle aspettative pregresse. Spero che lei possa darmi anche una minima spiegazione di questo fenomeno, grazie comunque della disponibilita. Valeria
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Valeria, non mi ha detto la sua età.
Quello che prova, come prima impressione, sembra un un DOC Relazionale. Però la disavventura avuta con il primo ragazzo che la tradiva, può sembrare
anche ‘cautela’. Bisogna ripercorrere i sentimenti provati nel rapporto precedente, i comportamenti avuti, relazioni precedenti e andare a vedere anche
qualcosa della sua storia familiare passata.
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio
Alessia dice
Buon giorno sono Alessia.
Da circa 3 mesi soffro di ansia,sto andando da una psicologa che ha capito dia dovuta a una fase di crescita dolorosa e a un dpts.
A giugno col mio fidanzato siamo stati “vittime” del falso allarme avvenuto a Torino in durante la finale di champions e ho avuto paura di morire perché travolta dalla folla ma il mio ragazzo è riuscito a salvarmi tirandomi fuori.Dopo circa due mesi,proprio mentre finivo le cure alle ginocchia ho iniziato ad avere ansia.Da li la mia disperara ricerca di una motivazione che è passata da stress lavorarivo,voler smettere di fumare,rapporto freddo da parte mia coi miei genitori e in aggiunta per non farmi mancare nulla dopo aver visto la cuginetta del mio ragazzo toccare per gioco le parti intime del mio ragazzo ho pensato di essere pedofila perché ho provato imbarazzo successivamente paura di essere lesbica(ne son stata convinta per due settimane con prove e test vari che confermavano)e infine paura di non amare più il mio ragazzo.Ora sono ferma qui e non so come uscirne ho paura di crederci di aver perso tutto.Sto facendo un percorso da circa 2 mesi e sto chiarendo un po di cose sulla mia vita ma non mi tolgo questo pallino.Lo vedo brutto cosa che prima non era mai successa lo amavo follemente mai avuto dubbi non si può dimenticare tutto dopo 7 anni di amore.Cos’altro potrei fare?grazi3 dottore
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Alessia.In seguito ad eventi traumatici, come quello che Lei ha passato, si creano automatismi, panico, ansie e turbamento dell’ emotività.
Nel suo caso si è sviluppato una forma di disturbo ossessivo, che ora tende a generalizzarsi (paura della pedofilia, paura dell’ omosessualità, disturbo ossessivo relazionale.
Nel suo caso Alessia andrebbe bene Un ciclo di sedute con trattamento di EMDR, Terapia Mindfulness e sensomotoria. Sono forme di psicoterapie che agiscono a livello corporeo ed energetico.
Mi faccia sapere. Un cordiale saluto.
Dott. M. Di NUnzio
Franci dice
Grazie per aver risposto dottore. Sono una persona molto ansiosa, insicura, e indecisa. E quando mi si pone una difficoltà davanti in genere mi abbatto e mi sembra insormontabile.
Non mi era mai capitato prima, però da quel sogno ho iniziato ad analizzare ogni mia azione/sensazione, ogni caratteristica e aspetto mio e del mio ragazzo, e una volta che ho superato una delle questioni, subito mi si pone una nuova. Una sorta di circolo vizioso da cui non riesco ad uscire.
Non sono sicura di ciò che provo, e cerco continue conferme, da me stessa, dalle persone che mi stanno vicine, e indirettamente anche dal mio ragazzo.
Mi sento malissimo, soprattutto perché lui non si meriterebbe una persona così, e sono terrorizzata all’idea che se ho questi dubbi è perché c’è un fondamento di verità.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Franci, i presupposti per essere un DOC relazionale appaiono abbastanza evidenti.
E’ un disturbo abbastanza diffuso, specie fra le coppie giovani.
La personalità ossessiva distingue una persona ansiosa, insicura, incerta in tante cose e perfezionista.
Per timore di sbagliare tende ad essere perfezionista anche nei rapporti affettivi. Vuole certezza in quello
che prova o in quello che riceve dagli altri.
Franci, in ogni rapporto sentimentale c’è una certa insicurezza. Nessuno è sicuro delle scelte fatte, dell’affetto
che si dà e si riceve. Si vive ugualmente bene anche in un rapporto d’amore al 60-70-80 %. Nessuno è perfetto.
Franci, se questa sofferenza tende a mantenersi a lungo, diventa opportuno una psicoterapia. Non crede?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Franci dice
sono una ragazza di 22 anni, fidanzata da 2. Fin dall’inizio della mia storia ho pensato di aver trovato l’uomo della mia vita (lo so che sono giovane, ma c’è molta intesa, sintonia, abbiamo gli stessi valori e gli stessi ideali e desideri). Tutto perfetto, come se fosse una favola, fin quando non ho sognato che mi chiedeva di sposarlo. Da quel momento ha avuto inizio il mio calvario, e sono 4 mesi che vivo nell’angoscia di non sapere se lo amo, se mi piace, cosa provo per lui, se lo devo lasciare ecc. continuamente, senza che riesca mai a risolvere questa angoscia. Non so più come fare, so quale sarebbe la mia felicità ma non riesco a riacchiapparla
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Franci, grazie per avere scritto.
Vuole sapere di cosa si tratta? Occorrono altre notizie per fare una valutazione esatta.
Da queste prime informazioni potrebbe essere un Disturbo ossessivo compulsivo da relazione.
Da quello che ha scritto ci sono alcuni elementi che fanno sembrare un DOC: insicurezza, dubbi sulla relazione, intolleranza
con il senso di incertezza, perfezionismo, ansia, ecc. Però occorrono altre informazioni : se ha avuto altre situazioni di DOC
in passato, il suo carattere, il modo di affrontare le difficoltà, ecc. Insomma ci sarebbe da approfondire.
Per ora posso dire che la cosa migliore è quella di non sentirsi già legata definitivamente, non sentirsi in trappola.
Non cercare la perfezione e vivere in maniera più rilassata.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Michele dice
Dottore sono un ragazzo di 35 anni.permetto che ho sofferto di ossessioni prima di essere omosessuale poi dopo alcuni anni pedofilo sempre sofferto di ansia sono ho cambiato molte donne arrivava sempre il momento di cambiarle perche non mi davano più emozioni ora sono fidanzato da tre anni all iniziò della relazione facevo di tutto per stare con lei pER conquistsrla stavo male perche non mi voleva inizialmente ora invece sembra che non mi importi più nulla molto spesso mi infastidisce stare con lei perche vuole sposarsi e tutto questo mi provoca ansia dubbi se la amo oppure no la confronto con altre donne e quando mi chiede se la amo mi blocco mi viene da dire no e cado in depressione con ansia ed altre brutte sensazioni pero ho notato una cosa quando jo voglia di lei questi problemi quasi spariscono ritornano forti dopo aver fatto l amore vorrei sapere un suo parere dottore grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Michele, un quadro abbastanza complicato il Suo. Un po’ di confusione. Non si capisce il Suo vero problema.
Ha sofferto di DOC omosessuale, poi paura della pedofilia, ora sta passando il disturbo ossessivo relazionale. E’ così?
Michele, perchè non fa qualche colloquio psicoterapeutico? Serve a comprendere meglio se stesso e avere più chiarezza di quello che vuole.
Mi faccia sapere.
Dott. M.Di Nunzio
Betta dice
Ps: sono stata già in cura per questo problema , la mia psicologa riteneva che fosse un lieve disturbo e che io avevo già ben inquadrato che il pericolo non c’era..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Bisogna fare qualcosa, Betta. Soprattutto per riprendere sicurezza e tranquillità.
Betta dice
Salve dottore, un anno fa mi è stato diagnosticato un lieve disturbo ossessivo di tipo aggressivo! Oggi va mooolto meglio ,anche se nei momenti di litigi che sia cn mia sorella con mio padre con mia madre ect io ho sempre paura di poterli far del male , di ucciderli. La verità è che io quando ci litigo non mi sfogo , piango solo ed in quei momenti faccio brutti pensieri. Ad oggi la mia paura è ritornata …
Dott. Mario Di Nunzio dice
Betta, ho letto il suo messaggio. Chi ha fatto quella diagnosi? E’stata in già in cura per questo problema?
Comunque se il problema si presenta di tanto in tanto non gli dia molta importanza. Certi pensieri brutti
capita a tutti, ma non diamo loro importanza. Il problema arriva quando cominciamo a preoccuparcene.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Erika dice
Buonasera dottore.
Sono una ragazza di 17 anni è sono fidanzata da 3 mesi con un ragazzo. Tempo fa sbagliai nei suoi confronti perché avevo una forte tentazione di commentare le foto altrui anche se dentro di me non volevo per questo secondo me soffro di qualche disturbo ossessivo compulsivo. Ogni tanto quando ci ripenso dentro di me c’è qualcosa che mi dice “non hai sbagliato più nei suoi confronti perché non sbagli?” Ma dentro di me in realtà non voglio, e ho paura che sia una cosa che mi creo da sola. Sinceramente non so più che fare sto impazzendo e non so più come gestire questa cosa. Spero di essere stata più Chiara possibile. Grazie in anticipo se mi risponda.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Erika, mi dispiace non darti una risposta, ma non ho capito bene la tua lettera.
Ti dispiace essere più chiara? Grazie.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Elisa dice
Ciao dottor nunzio..
Credo che dopo 2 anni e mezzo sto attraversando la fase dall’innamoramento all’amore.
Questa fase però mi fa stare male perché sembra che io non ami più, infatti mi hanno fatto venire ossessioni di ogni tipo specialmente quella relazionale.
È possibile superare questa fase e tornare felice con lui… Ed è normale avere anche questa ossessione se la fase è vissuta male?
Premetto che ho sofferto di ossessioni e ansia fin da piccola… Ogni cosa per me diventa ossessione.. Ma questa sembra quella più “grave”!
Sono ormai 2 mesi che sto cosi.. I primi giorni ansia e attacchi di panico ora è come se fossi apatica e anche hn po’ depressa!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elisa, rispondo con po’ di ritardo.
Elisa, non capisco cosa vuoi intendere quando dici :” sto attraversando la fase dall’innamoramento all’amore.” e poi ” è normale
avere anche questa ossessione se la fase è vissuta male?”
Perchè parli di ‘fase’? C’è differenza fra ‘Innamoramento e amore’? Non è un continuum?
Poi non c’entra nulla con il Doc relazionale. Quest’ultimo è un dubbio, una insicurezza (SENZA MOTIVO) sulla relazione affettiva.
Come tu riporti che hai avuto anche in passato ansia e ossessioni, sai che queste colpiscono proprio nelle cose che teniamo di più.
Come interrompere questa sequela? Capire il meccanismo (vedi i mei articoli!), non preoccuparsene o chiedere aiuto.
Ok.? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio