Come cautelarsi dal Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione
Questo articolo informa su come difendersi dal Disturbo Ossessivo Compulsivo da Relazione.
Verrà illustrato in maniera pratica e completa tutto quanto è necessario per vincere il Doc relazionale.
Una modalità di trattamento vincente, secondo il sistema della Dott.ssa Ali Greymond, su come riprogrammare la mente e liberare dalle ossessioni. Conoscerai il meccanismo di formazione dell’ automatismo cerebrale che porta al disturbo ossessivo. Come si formano i pensieri ossessivi e i dubbi sulla tua relazione sentimentale. L’ influenza dell’ansia, della paura e dell’insicurezza, che insieme al bisogno di rassicurazione, creano i pensieri ossessivi e li mantengono nel tempo.
Il Doc Relazionale
Il doc relazionale è una delle modalità di manifestazioni del disturbo ossessivo compulsivo.
Le ossessioni possono avere manifestazioni diverse. Nel Doc relazionale una sua modalità di espressione è colpire la relazione affettiva, perché il Doc, per attirare la tua attenzione va a colpire ciò che è più importante per te .
Nel Doc relazionale, se secondo te la cosa che ti crea ansia riguardano i dubbi e i sentimenti, oppure la relazione o il partner stesso,allora il doc si svilupperà in questa direzione.
I dubbi possono riguardare i tuoi sentimenti nei confronti del tuo partner. Se sei ancora innamorata / innamorato, se ti piace,se i difetti che ha riesci a sopportarli, se quella persona è adatta a dividerci una vita intera, ecc.
Tutti questi pensieri sono molto comuni con questi tipi di doc.
Per chi è predisposto al Doc la mente si comporta in questa maniera, ossia mette in circolazione pensieri intrusivi, ripetitivi, immagini brutte e dubbi sulla tua relazione sentimentale.
Per superare completamente il doc relazionale è necessario comprendere che tutti questi sintomi riguardo alla tua relazione, sono solo sintomi di un disturbo ossessivo.
Puoi avere un doc relazionale, un altro giorno puoi avere anche un altro tipo di doc che riguarda l’identità sessuale, la pulizia ecc. Questa sintomatologia può variare, ma alla base il doc è uguale per tutti i vari tipi di disturbi ossessivo.
Per guarire è necessario far uscire la mente dalla condizione di emergenza e far recuperare lo stato di calma al cervello.
Questo articolo vi mostrerà come opera il doc in genere, e in modo specifico per i pensieri che riguardano il doc relazionale e cosa fare per evitare le ricadute in futuro.
Mi permetto di rivolgermi direttamente e darti del ‘Tu’.
Già da adesso ti dico che devi essere disposta a lasciare andare i tuoi vecchi modi con cui hai affrontato il tuo disturbo ossessivo, ed essere pronto ad accettare questo nuovo metodo.
Posso dire che se sei disposta a lavorare sodo, fare tutto ciò che ti suggerisco in questo articolo, inizierai a recuperare.
È un lavoro impegnativo, ci vorrà un po’ di tempo per ottenere il pieno recupero. Ogni settimana ti sentirai meglio della settimana precedente, e così di settimana in settimana comincerai a vedere la luce in fondo al tunnel e avvicinarti alla tua guarigione.
Ma questo accadrà solo se metti in atto ogni sforzo possibile e a seguire quello che è necessario fare.
Doc relazionale e rassicurazione
La ricerca di rassicurazioni nel doc relazionale riguarda l’ eliminazione di tutti i dubbi che si hanno riguardo la tua relazione, e riacquistare fiducia e tranquillità.
In questo articolo esamineremo quanto la rassicurazione è dannosa.
La rassicurazione nel doc relazionale può assumere molte forme.
Alcuni dei pensieri più comuni nel doc relazionale sono:
– preoccuparsi che il tuo partner non ti ama,
– preoccuparsi che il tuo partner ti lascerà,
– preoccupazioni di non amare più il partner,
– preoccupazione che qualcosa di brutto accadrà in futuro,
– preoccupazioni del tradimento del partner,
– preoccupazioni che possiamo essere ingannati,
– preoccupazioni che qualcosa accadrà al partner.
Quando si hanno questi tipi di pensieri si ricercano rassicurazioni del tipo:
– rassicurazione diretta o indiretta dal partner,
– indagare le situazioni e cercare prove che qualcosa non va nella tua relazione,
– ricerca di rassicurazioni anche sulla base di ricordi di precedenti relazioni ,
– ricerca su internet di informazioni rassicuranti riguardo la relazione.
Questi sono comuni pensieri di relazione e può accadere a persone sia con doc che persone senza doc.
L’unica differenza è che le persone che hanno il doc rispondono con una paura estrema, le persone senza doc vedono la situazione in modo più realistico.
In entrambi i casi vi è la necessità di cercare rassicurazioni. La diversità è che le persone senza doc scelgono di non ricercare rassicurazioni nella maggior parte delle situazioni. Anche se cercano rassicurazione lo fanno solo una volta e poi,una volta ottenuta, si tranquillizzano.
Fermare ogni forma di rassicurazione è la chiave per il recupero dal disturbo ossessivo-compulsivo.
Ciò che rende la rassicurazione così dannosa è che ogni volta che si sceglie di rassicurarsi che tutto è ok, si invia un segnale al cervello che si ha paura.
Il tuo cervello prende quel segnale di paura e ti dà più ansia, in modo da risolvere quella situazione temuta.
Questo è un meccanismo protettivo, un meccanismo di difesa, per darti sicurezza.
Però non capisce che ti tiene al sicuro da problemi inesistenti.
Il danno è anche a livello fisiologico, perché a causa dei problemi dello stress cambiano i vari livelli di ormoni, tra cui cortisolo e adrenalina. In questa maniera ti sentirai come stare in una situazione d’emergenza, con il cuore che comincerà a pompare in maniera esagerata, estrema vigilanza e concentrazione sul pensiero.
Dopo qualche tempo in questa situazione puoi sentirti molto stanca.
Il tuo cervello prende anche altro da queste sensazioni; dallo stato di allarme creato dal tipo di pensieri (segnale) e dalla sensazione che percepisce sul corpo e, in base a questi, invia altri pensieri simili a quelli che tu stai vivendo.
Quindi, più rassicurazione sì cerca più segnali si inviano al cervello che questi pensieri sono inaccettabili. Come una specie di avvertimento, il cervello al fine di proteggerti dal pericolo ti manda altri dubbi e pensieri inaccettabili.
Se continui a reagire In questo modo, la tua ansia aumenterà ad ogni nuovo pensiero. Il tuo cervello “vedrà” che stai proteggendo te stesso e ti invierà più pensieri.
Perché il cervello risponde in questo modo?
Il tuo cervello sta cercando di proteggerti. Quando ti invia un segnale di paura non capisce la differenza tra il segnale di paura proveniente dal dubbio del doc o, ad esempio, la paura che proviamo quando scappiamo da un leone.
Il tuo livello di paura è lo stesso.
In una situazione ipotetica, se una volta eri molto preoccupato di essere inseguito da un cinghiale, il cervello lo ricorda e ti manda più pensieri sullo stesso argomento, per proteggerti.
Questo meccanismo lavora molto bene nel mondo reale, ma con il Doc il tuo cervello semplicemente rimane confuso. Il cervello si confonde. Inizia ad inviarti pensieri e immagini che non hanno bisogno di protezione, perché non siamo in pericolo.
Il motivo per cui li manda è perché di volta in volta continui a reagire con la paura. Reagisci come se avessi bisogno di ormoni dello stress per fronteggiare una situazione di emergenza. Invece non c’è emergenza, c’è soltanto un dubbio se sei ancora innamorato o meno del tuo ragazzo.
In tale situazione di stress il corpo produce cortisolo, ormone dello stress, il quale va ad influenzare anche la produzione di dopamina e altri neurormoni.
Tutto questo livello di ansia, che il tuo cervello sta producendo, si basa su false ipotesi.
Questo è il motivo per cui è necessario scegliere di reagire senza ansia. Non c’è alcun segnale di pericolo perché il tutto è causato da false supposizioni ed è solo un meccanismo protettivo. Nessun pericolo. Non significa niente.
Il semplice fatto è che tu fino a questo momento hai confuso il tuo cervello, reagendo con la paura, di fronte ad una situazione di doc relazionale.
Quindi il tuo cervello ti sta mandando pensieri ripetitivi.
Non appena un pensiero si ferma un altro inizia, in maniera continua e in maniera intrusiva.
È importante notare che la tua mente non capisce che genere di pensiero ossessivo tu stai avendo. Ma capisce e percepisce solo che stai avendo paura. La mente ha solo la capacità di giudicare la fisiologia del corpo, agisce esclusivamente in base alla tua reazione allarmata.
Il contenuto non centra, il meccanismo è lo stesso e può riguardare qualsiasi forma di Doc.
Questo è molto importante ricordarlo.
La rassicurazione ti darà un lieve sollievo, ma va a peggiorare il sistema del doc e il meccanismo di invio di pensieri più intensi. La rassicurazione è ciò che mantiene il sistema ossessivo e il sistema di crisi ossessivo-compulsivo.
Per superare il Doc relazionale, o qualsiasi altro tipo di doc, è necessario rinunciare a tutti i comportamenti di rassicurazione.
Hai solo bisogno di capire che non è possibile per te cercare questi comportamenti di rassicurazione e superare il doc allo stesso tempo.
Suggerisco di visualizzare il tuo pensiero solito: “Cosa succederebbe se… ” riguardo al tuo doc relazionale. ” cosa succederebbe se non amo più il mio ragazzo?”
Devi farlo senza entrare nei dettagli e immaginare cose negative, perché altrimenti la tua mente vedrà che stai analizzando, che sei preoccupata, e ti manderà più ansia.
Invece è necessario staccarsi da questi pensieri,per fare in modo di smettere di dare loro energia emotiva.
È necessario inviare un chiaro segnale alla tua mente che questi pensieri sono inutili e che non ti spaventano. Ti lasciano indifferente perché non sono veri.
Solo quando la tua mente riceve questo segnale comincerà a lasciarti andare.
Nel corso del processo di ri-programmazione mentale sentirai ancora una forte voglia di risolvere i pensieri e ottenere rassicurazioni. Questi sentimenti significano solo che si sta vivendo ancora un pensiero di tipo ossessivo compulsivo.
Hai bisogno di smettere di guardare così profondamente in questi pensieri.
Devi dire a te stessa:
“Questo è un pensiero doc da relazione. Scelgo di non prestare attenzione a questi pensieri “.
Il cervello potrebbe minacciarti e avvertirti che se non presti attenzione ai pensieri qualcosa di brutto potrebbe accadere. Questo è normale perchè il tuo cervello non si è ancora riprogrammato, e sta cercando di riportarti ad uno stato di ansia.
Devi rimanere forte. I pensieri ci sono sempre.
Nel doc relazionale spesso i pensieri possono essere più intensi quando il partner è vicino. Questo accade perché ogni volta che il tuo partner fa qualcosa o dice qualcosa, ti viene il dubbio. Il tuo doc creerà un pensiero che farà aumentare la tua ansia e hai bisogno di rassicurazione. Di solito la ricerchi all’interno di te analizzandoti, oppure puoi cercarla dagli altri.
Quando si tratta di doc relazionale la maggior parte delle rassicurazioni è fatta all’interno della persona, quindi devi essere pronta alla ricerca di questo comportamento e rifiutare di analizzare i pensieri allo scopo di rassicurarti.
Quando si ha la voglia di analizzare la situazione o cercare di risolvere i pensieri devi dire a te stessa:
” Ecco il Doc. Mi rifiuto di pensarci. Sto scegliendo di andare avanti “.
Lo devi fare. Devi ri-focalizzare e ri-programmare la mente.
Dire “io scelgo ” è importante.
Tu non stai cercando di vedere se il pensiero è vero, stai scegliendo di non reagire.
Hai bisogno di capire che è una scelta a reagire con ansia, oppure un rifiutare di reagire negativamente a tutti questi pensieri che ti mettono paura.
Il cervello può inviarti ansia, ma la tua reazione è la tua scelta.
Come riprogrammarsi?
Pensa la tua mente come a un computer. Se un computer ha un solo compito da svolgere, lo farà con piena potenza.
Se si dà a questo computer parecchi compiti su cui concentrarsi, rallenterà e non dedicherà tanta energia verso ogni attività.
La tua mente lavora in questa maniera. Tu devi dare alla tua mente un sacco di cose diverse su cui concentrarsi e la tua ansia scenderà.
Quindi vale la pena concentrarsi e distrarsi su tante altre cose.
Questo funziona per due motivi. La ragione è che la mente può concentrarsi solo su poche cose alla volta. La seconda ragione è che dal momento che si stanno facendo altre cose, significa che questa situazione non è importante quindi può rilassarsi e abbassare l’ansia.
E se non fosse doc?
In tutte le relazioni affettive ci sono ovviamente momenti reali di stress e problemi. Non deve essere necessariamente per forza un doc. Problemi relazionali all’interno della coppia ci sono sempre.
Se soffri di un disturbo ossessivo relazionale può essere difficile per te
vedere la differenza tra problemi reali e doc.
Se si ha un dubbio, se nella mente c’è un ” E se…” questo significa che si tratta di un disturbo ossessivo.
Se tu hai la prova che qualcosa non va nella tua relazione, non è un dubbio di un disturbo ossessivo.
Pensa un momento della tua vita, un periodo in cui stava succedendo qualcosa di brutto nella tua relazione. Scommetto che non ci hai mai pensato che fosse un doc compulsivo. Stavi semplicemente reagendo ad affrontare la situazione.
Quindi, sulla base di questo, puoi riconoscere se questo è un doc e non un vero problema.
Se invece si inizia a cercare rassicurazioni, pensando che è una cosa reale, si va a confondere il tuo cervello.
Più rassicurazioni cerchi e peggio ti sentirai, e più difficile sarà smettere.
Per questo motivo suggerisco che si dovrebbe provare di fare a meno delle rassicurazioni.
Ma sempre dobbiamo fare a meno delle rassicurazioni?
Quando è giusto cercare qualche rassicurazione?
Quando sai bene che è giusto chiedere rassicurazioni affettive al tuo partner. Quando riconosci che non sono continue e assillanti. E soprattutto che non sono dipendenti da un dubbio ossessivo (doc). Allora puoi andare avanti a richiedere manifestazioni di affetto, perché queste fanno parte della relazione amorosa.
Se la tua nuova ossessione è simile ad altre ossessioni che hai avute, se ti accorgi di questo, non devi chiedere rassicurazioni.
E se non riesco a resistere?
Cerca di rimandare la richiesta di rassicurazione.
Questa è una cosa positiva perché il rinvio ha un effetto positivo sul cervello. L’azione di rinvio manda un segnale al cervello, che la situazione non è così pericolosa o urgente.
Quindi puoi dire alla tua mente: “chiederò la rassicurazione domani mattina”.
Quando arriva il momento di chiedere, è possibile rimandare e ritardare ulteriormente.
Ogni volta che si ritarda, si indebolisce la necessità, perché si sta inviando un segnale di meno paura ed è un modo di ottenere meno ansia.
Dopo aver ritardato un paio di volte, probabilmente non sarà necessario cercare la rassicurazione a tutti i dubbi, smetterai di preoccuparti di questa situazione e potrai andare avanti.
L’auto-rassicurazione
Bisogna capire che molta richiesta e molto bisogno di rassicurazione nel doc relazionale viene dall’analisi dei pensieri.
La persona può anche smettere di chiedere rassicurazione agli altri, ma comincerà a fare ricerche on-line su internet, a fare compulsioni ed evitamenti.
Purtroppo in questo modo non si riesce ad ottenere recupero e rassicurazioni dal dubbio.
Quando questo accade, è quasi sempre dovuto al fatto che quando sei sola con i tuoi pensieri non fai altro che cercare di rassicurarti continuamente per ore.
Il fatto negativo è che pensando,analizzando e preoccupandosi si invia continuamente un messaggio distorto alla mente, ovvero segnale di paura che stimola ulteriormente il cervello a mandarti altri dubbi e preoccupazioni.
In questo modo, purtroppo, si sta inviando un segnale pericoloso al cervello che il pensiero e il dubbio sono importanti.
Se cerchi la rassicurazione da altri fonti, se lo fai qualche volta e per breve tempo,
anche se è un male per il tuo recupero, però ci si può passare sopra, perché lo si fa solo per breve tempo e quindi non è del tutto negativo.
Puoi sbagliare alcune volte, le prime volte. Però dopo dovrai imparare.
Se in qualche modo risolvi un pensiero, analizzando la situazione, il tuo cervello ti invierà un altro pensiero simile. Non puoi vincere in questo modo.
Quando tutto avviene all’ interno di noi stessi, la mente è difficile da controllare. La persona analizzerà il pensiero senza nemmeno rendersi conto che lo sta facendo. Lo fa in maniera automatica. Allora è necessario diventare un esperto e capire cosa stai facendo. Il tuo disturbo si generalizza ancora di più e più difficile sarà il recupero da esso.
Per iniziare a vincere la guerra con il doc, è necessario ottenere un maggior controllo sui tuoi pensieri. Ecco alcuni utili consigli e suggerimenti che è possibile utilizzare per controllare il processo di pensiero.
È utile anche che tu comprenda, per riacquistare la sicurezza non è necessario sbarazzarsi del disturbo ossessivo compulsivo.
Come difendersi dal disturbo ossessivo compulsivo da relazione. Metti in pratica questi consigli.
Suggerimento 1: – Stai occupata/o
Se sei occupata/o la tua mente ha altre cose su cui concentrarsi.
Assicurati di stare mentalmente attiva/o e impegnata/o in modo che la tua mente deve concentrarsi su diversi compiti.
Suggerimento 2: – impara a scegliere i tuoi pensieri.
Pensa al cervello come un computer biologico. Stai inviando pensieri su argomenti che trovi pericolosi o in qualche modo importante. Ti risponde inviandoti questi pensieri inaccettabili. Ma lui non sa esattamente cosa ti sta mandando. Lui risponde solo in base ai tuoi segnali di risposta: agitati o tranquilli.
Lui ti manda un pensiero, dubbio o immagine. Tu rispondi a questi con ansia e paura. Lui ti manderà altri simili.
Spetta a te quali segnali devi ignorare e quali prendere sul serio.
Spesso veniamo sorpresi ad analizzare tutto ciò che ci passa per la mente. Questo non è un bene per nessuno, ma in modo particolare per le persone che hanno un disturbo ossessivo.
Tu hai il potere di scegliere di non pensare a qualcosa. Il tuo strumento potente è la tua attenzione.
Tu ogni momento della tua vita puoi scegliere di dare la tua attenzione a qualcosa, spesso lo fai automaticamente, senza nemmeno rendertene conto.
Da questo momento in poi dovrai notare che tipo di pensiero stai avendo e dirigere la tua attenzione.
Se il pensiero non è positivo, che eleva la tua vita, o qualcosa di necessario, impara a spostare l’attenzione senza problemi.
Quando lo farai, la tua mente urlerà e ti costringerà a pensare sempre a quei pensieri particolari che ti preoccupano. Rimani forte e ogni volta che ti accorgi che stai pensando a quei pensieri dubbiosi, riporta l’attenzione ad altro. Puoi spostare l’interesse anche se ti costa fatica all’inizio.
Suggerimento 3: – Migliorare il tuo stile di vita
È necessario assicurarsi che il tuo cervello sta lavorando nel migliore dei modi. Tu ora stai combattendo su differenti problemi. Ti aspetta un tempo molto difficile per concentrarti e ignorare i pensieri. Per cui devi cercare di avere meno stress, di dormire bene, avere una buona alimentazione e immettere sostanze utili al tuo cervello. Se scegli di non migliorare lo stile di vita si può ancora recuperare, ma sarà più pesante. Non devi essere perfetta, ma cambiare leggermente ti aiuterà.
Suggerimento 4:- ridurre lo stress
Sei già stressata a causa del disturbo ossessivo-compulsivo, quindi bisogna cercare di abbassare i livelli di stress in tutte le altre aree della vita. Se riduci lo stress anche solo del 10%, fa una grande differenza su di te e ti aiuterà con il recupero ossessivo. Questi cambiamenti renderanno molto più facile ignorare i pensieri ossessivi, quando questi entreranno nella tua mente.
Fine prima parte
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Pensieri e credenze errate sul disturbo ossessivo compulsivo da relazione
Elisabetta dice
Ciao, ho cercato per tanto tempo risposte ad ogni mia insicurezza assillante riguardo la mia relazione finché per puro caso o scoperto questo DOC da relazione e al 100% mi sono rivista in tutto ciò di cui si parla al riguardo. Ecco, sto con questo ragazzo ormai da un anno ma a causa di questo mio disturbo ho lasciato vincere queste mie insicurezze e continue domande per diverse volte ritornando subito dopo da lui ogni qual volta passasse un tot di tempo perché mi accorgevo che mi mancava. Ancora oggi però, nonostante siamo tornati insieme ormai da un pò di mesi, non ho affrontato questo problema, anzi risulta sempre più assillante e non so proprio come uscirne anche perché tengo tantissimo al mio ragazzo, si fa in 4 per me e mi accorgo di trattarlo male molto spesso per ossessioni mie. Mi capita anche oltre tutti i sintomi da doc, di avere attrazione per altri ragazzi e di pormi la domanda, se è normale o meno, se lo amo o meno, se sono sbagliata o meno ecc..
Ho appena letto come uscirne o meglio come cercare di uscire piano piano da questo DOC e ho intenzione di iniziare da subito con questo processo sperando di riuscire a controllare ciò che finora ha vinto su di me, la mia cara MENTE. Tutto ciò è davvero assillante e non ce la faccio più, ho paura di arrivare al punto di mollarlo di nuovo facendomi fregare da questi pensieri ma non voglio farlo in realtà, io non voglio farlo stare male e ovviamente neppure voglio star male io pentendomene come ogni volta. Dottore, ha qualche consiglio in più da darmi al riguardo? Ne sarei molto grata🙏🏻
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elisabetta, non hai scritto tutte le informazioni necessarie per fare una diagnosi esatta.
Non hai scritto la tua età. Non tutto è da addebitare ad un Doc relazionale. Ad esempio, in passato hai avuto altre relazioni nella quale
si è verificato lo stesso meccanismo mentale?
Hai scritto che hai trovato un metodo per uscirne piano piano, allora mettilo in atto. Capisco che questa insicurezza crea molta sofferenza,
ma bisogna anche avere la certezza che è la persona giusta. Se sei convinta di questo, allora non dare ascolto a quella voce interiore che ti vorrebbe far lasciare il tuo ragazzo.
Un cordiale saluto
Dot. M. Di Nunzio
Viviana dice
Salve,
Sono una ragazza di 25 anni fidanzata con un ragazzo di 23 da 5 mesi,andava tutto alla grande finché lui ha iniziato a farmi domande sul mio passato a cui ho sempre risposto,ma non riesce ad accettare che ci siano state altre persone nella mia vita e addirittura pensa che ogni persona presente al mondo abbia avuto a che fare con me.Sono disperata perché fa sempre le stesse domande e nonostante io gli dica la verità lui mi dice che non è come dico,ma è come dice lui sempre.controlla il mio cellulare quando stiamo insieme,scava nel passato cercando prove per cui lui debba dirmi di aver ragione,ho provato e sto provando in tutti i modi a fargli capire che la verità gliela dico ma lui pensa che sia tutto una presa in giro,nonostante abbia parlato anche con queste persone con cui pensa che io abbia avuto a che fare Riscontando risposte vere ma comunque lui pensa che non sia così e che la verità sia quella che pensa lui e non quella che gli dico io.Sono frustrata e triste al riguardo perché lo amo tanto e non so come fargli capire che la verità gliela dico e che deve andare avanti e non pensare a tutte quelle cose.La mia domanda ora è come posso fare a fargli capire che ha una visione distorta della realtà è che gli dico la verità?come posso fare a fargli capire che questi sono solo suoi brutti pensieri?come posso fare per aiutarlo a farlo stare bene e a non fargli pensare ai brutti pensieri? Grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Viviana, capisco il tuo problema e la tua sofferenza.
Vivere insieme ad un radazzo così insicuro non è facile. Nonostante le tue rassicurazioni, lui non si tranquillizza.
Viviana, questa sfiducia è un suo problema. Tu non sei tenuta a dirgli il tuo passato. Il vostro rapporto inizia nel
momento in cui voi vi mettete insieme. Il tuo passato è tuo e ti appartiene. Lo stesso vale per le sue esperienze passate, che
a te non devono interessare. Da quello che dici mi sembra che sei sottoposta ad un interrogatorio, dove tu devi fornire delle prove.
Non va bene così. Quando c’è affetto e amore il resto non conta.
Tu non puoi aiutare un ragazzo così. Lui avrebbe bisogno di fare una psicoterapia, in questo modo risolve la sua
bassa autostima.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Salve,
Sono una ragazza di 22 anni e sono fidanzata con il mio compagno da 3 anni. Negli ultimi mesi ho il pensiero ricorrente appena sveglia o all’improvviso il pomeriggio mentre sto studiando ‘amo o no il mio ragazzo ‘ ‘voglio starci insieme o meno ‘ ‘ lo lascio o no’ però riflettendoci con calma più tardi penso io non voglio lasciarlo, sto bene con lui, mi fa felice , ho progetti insieme ecc . Quando mi vengono questi pensieri inizio a piangere per ore e mi chiedo perché mi devo auto-torturare con queste paranoie . Ho questi pensieri da novembre ormai e non riesco a trovare pace perché con lui sto benissimo però puntualmente un giorno si e uno no ho questi pensieri che mi torturano .potrebbe essere un doc da relazione? Come posso eliminare questi pensieri ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina, mi scuso del ritardo della risposta.
Quello che descrivi è la modalità tipica di un Doc relazionale, però mancano altri elementi per formulare questa diagnosi.
Hai sofferto in passato di Doc? Hai una personalità ossessiva (perfezionismo, insicurezza, modalità zero-100,tutto o niente, problematiche educative infantile)?
Più che chiederti come eliminare, è meglio dire: ‘come convivere con questi dubbi senza farsi sopraffare?’
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Veronica dice
Ho 28 anni.
Fin da piccola sono convinta che se non metto in atto certi comportamenti (ex: contare fino a 7, non ascoltare canzoni, non indossare maglie ecc.) qualcosa di brutto possa accadere.
A 17 anni ho avuto una forte forma di Doc in cui avevo pensieri relativi a comportamenti sessuali sbagliati, e avevo sempre bisogno di rassicurazioni da mia madre.
Poi ho avuto una relazione di 6 anni in cui per tutto il tempo ho avuto convinzioni che al mio ragazzo piacessero altre ragazze e qualsiasi cosa era una prova; qualsiasi gesto era motivo di elucubrazioni: “se ha chiamato questa sua amica per sentirla allora a lui piace lei” “se questa ragazza ha questa caratteristica allora sicuro a lui piace lei”.
Finita questa relazione da poco ne ho un’altra con un ragazzo molto onesto e che mi ama, ma anche estremamente espansivo e pieno di amiche, con alcune delle quali ha anche avuto dei trascorsi di poco conto.
Ora qualsiasi cosa lui faccia è motivo per me di preoccupazioni, pensieri che si aggiungono a pensieri, e bisogno di avere continua conferma da lui che non ha interesse per questa o quella persona, ecc.
Per un periodo lui aveva anche tagliato dalla sua vita alcune sue amiche che mi davano più fastidio ma i miei pensieri si sono spostati su altre, e il turbine è continuato con continuo bisogno di rassicurazioni da lui, ad esempio: “hai fatto un complimento a quella ragazza, allora ti piace lei? La trovi attraente? La preferiresti a me se potessi averla? In passato hai avuto interesse per lei?”
E nonostante rassicurazioni su dubbi del genere poi mi tornano con la stessa intensità, penso, magari non mi ha detto la verità, o mi vengono in mente altri dettagli e la rassicurazione non basta più e allora il turbine ricomincia.
Non so se è anche questo doc perché non ho dubbi sui miei sentimenti, ma comunque mi succede come nella mia precedente relazione allo stesso modo.
Ovviamente per evitare litigi, pensieri eccessivi, o che accadano cose che potrebbero farmi preoccupare ho sempre più rituali o evitamenti: non ascoltare una canzone, non indossare un indumento, non finire un libro, una serie tv ecc.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Veronica, mi scuso per l’ enorme ritardo con cui rispondo. Spero che tu possa leggere la risposta.
Sei una ragazza molto insicura, per questo soffri di Doc. L’ insicurezza è il carburante del disturbo ossessivo.
Questa ti crea l’ansia, che va a turbare le tue relazioni sentimentali.
Il mio consiglio è ricorrere alla psicoterapia. Questa ti aiuterà ad acquisire maggiore fiducia in te stessa, negli altri
e a tollerare meglio i dubbi.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Daniela dice
Salve, ho 38 anni e sono sposata da 12. Un anno e mezzo fa ho avuto una crisi di coppia dove io per prima ho tradito la fiducia di mio marito sentendo un’altra persona. Lui ha avuto un forte dispiacere e x reazione ha iniziato a vedere un’altra persona. Da lì ci siamo separati per un paio di mesi. Poi è rientrato tutto ma io non riesco a superare la cosa, sono ossessionata dai pensieri e dai ricordi, ho bisogno di continue conferme e rassicurazioni da parte sua. Ho bisogno che mi giuri che ama solo me e che non si sia spinto oltre con nessun altra. Mi vengono gli attacchi di panico quando ci penso e non riesco a gestire questi pensieri intrusivi. Potete dirmi qualcosa?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Daniela, un supporto psicologico può esserti senz’ altro di aiuto.
Cerca una consulenza.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Marco dice
Salve, sono un ragazzo di 23 anni, fidanzato da 7 mesi, circa due mesi fa la mia ragazza mi disse che aveva dei dubbi riguardo ciò che provava verso di me, però questa cosa duro due giorni e poi passò e tornò tutto come prima, a distanza di circa due mesi in un forte periodo di stress è successa la stessa cosa ma a tal punto che ha pensato di lasciarmi, perché lei era convinta di non provare più nulla verso di me, è passato un mese in cui siamo stati malissimo ma ci siamo comunque visti e tenuti in contatto fino ad oggi che stiamo di nuovo insieme e che nel bene e nel male abbiamo capito che qualcosa c’è ancora e per quel che si può cerchiamo di vivere tranquillamente e a volte anche meglio la relazione, purtroppo però continua ad avere difficoltà ad esternare le emozioni a voce perché il pensarci non la fa stare bene e tutto questo ha scaturito in me ansie che a volte non controllo e mi dico che vorrei solo farle capire che pensa cose che non sono realmente vere e che può vederlo da ciò che viviamo, cerco di rassicurarla più che posso ma ho paura che questo faccia l’effetto contrario e non so cosa è giusto fare per risolvere questa situazione, come dovrei comportarmi?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marco, questo è un problema della tua ragazza.
Non serve a convincerla, perchè il convincimento non funziona. Cerca di starla vicina e supportarla.
Non è possibile sapere perchè ha questi pensieri.
Tu puoi fare ben poco, se non consigliarla di fare un incontro con uno psicologo.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marina dice
sono sempre stata una persona molto ansiosa sin da piccola tendo a mettere in atto dei rituali per far sì che le cose vadano per il verso giusto ( come toccare la maniglia della porta, o lavarmi le mani un numero svariato di volte) sono fidanzata da 10 anni con il ragazzo che ho sempre creduto essere il vero amore e con il quale abbiamo sempre fatto progetti per il futuro.. quando ho trovato lavoro e quindi finalmente potevamo costruirci una vita tutta nostra e vivere finalmente felici.. cominciano a venire i primi pensieri “ e se non lo amassi più?” E “se lui non fosse la persona giusta?” E “se in futuro non sono contenta ?” “E “ se poi non lo lasciassi per non fare un dispiacere ai miei genitori ?” Vado in panico, ogni volta mi dispero e provo a cercare un qualcosa che possa rassicurami, che possa darmi delle prove affinché io possa star bene e essere felice con lui, e, quando faccio questi pensieri, o quando immagino queste cose, trovo le mie prove che lo amo e che lui è la mia persona sono contenta da morire ma subito dopo viene fuori un altro pensiero che mi rimette in dubbio e così via.. vorrei capire se è realmente un doc da relazione
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marina, da queste poche informazioni non è possibile dire se il tuo è realmente un Doc.
Sulla base di quello che riporti, per il fatto che in passato avevi comportamenti scaramantici (esempio, toccare la porta,
lavarsi le mani un certo numero di volte), potrebbe giustificare la presenza di un Doc da relazione.
Cosa fare? Con il disturbo ossessivo non bisogna fare una battaglia frontale. Tutti i tentativi di bloccarlo, di fermare i pensieri o
preoccuparsi sono destinati a non funzionare, anzi a renderlo ancora più aggressivo.
La cosa migliore è non dargli retta, distrarti, oppure iniziare una terapia.
Posso solo dirti che spesso il problema non è la relazione affettiva, ma problemi di distacco, autonomia e crescita.
Un cordiale saluto. Dott. M. Di Nunzio
Marina dice
Si dottore io mi ritrovo in tutto quello che voi avete descritto.. e sono anche in cura con una psicoterapeuta ed uno psichiatra e mi hanno diagnosticato il doc.. sto mettendo in pratica la terapia emdr, e da dieci giorni sto cercando di rimandare il pensiero a “dopo” trovando benefici tanto da dimenticare il pensiero in se per sè.. ho anche scoperto che mia madre soffre di doc ed è da lei che posso averlo ereditato.. ma mi domandavo è normale ogni tanto chiedersi “e se non fosse doc?”
Grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marina, grazie per avere scritto.
Il disturbo ossessivo è ‘la malattia del dubbio’.
Ci sono diversi elementi che fanno protendere verso questa direzione: la diagnosi dello psichiatra, della psicoterapeuta e tua madre che
ha lo stesso problema di Doc.
Perchè scrivi questo :“…e se non fosse doc?”
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Marina dice
Io penso che è proprio il Doc che mi fa fare questi pensieri e queste domande.. ho una paura estrema per la mia relazione
Dott. Mario Di Nunzio dice
Marina, continua la terapia.
Inoltre ti informo che sto per pubblicare un articolo di una guarigione di un caso clinico.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Marina dice
Salve sono una ragazza di 24 anni e sono fidanzata da 10 anni con il ragazzo che ho sempre creduto essere il vero amore ( unico e speciale) e da un anno e mezzo più o meno sto vivendo delle ansie incredibili. Premetto che io già di mio sono parecchio ansiosa, al di fuori della relazione.. già da piccolina (5-6 anni)mettevo in atto dei rituali per far sì che le cose andassero per il verso giusto ( come toccare la maniglia della porta 3 volte, oppure lavarmi le mani 4 volte perché altrimenti potesse succedere qualcosa di brutto a qualcuno a cui tengo, o come pregare nel letto tenendo fissa L immagine di qualche membro della famiglia e se quest’ultima mi sfuggiva dovevo ripetere questo pensiero o altrimenti mi moriva qualcuno…) insomma da che io ricordi nella mia vita non c’è mai stato momento in cui io abbia fatto qualcosa di mia spontanea volontà, ma sempre dettata dal “ se non faccio questa cosa allora succede questo.. “ è così via.. non ho mai dato un peso esagerato a questa cosa e, anche se mi scocciava farlo, ero convinta che una volta eseguito il rituale davvero le cose andassero per il meglio… quando poi mi sono fidanzata i miei pensieri si sono spostati anche sul mio ragazzo ( del tipo “se guardo troppo quel mio amico di scuola mentre parliamo significa che non amo il mio ragazzo, oppure se uscivamo con un’altra coppia e facevo una battuta con il ragazzo della mia amica pensavo “e se poi io volessi approfittare di lui, se volessi mostrarmi ai suoi occhi?”) insomma tutte cose che mi creavano ansia e angoscia esagerata.. ma anche in questo caso i pensieri c’erano, mi infastidivano, ma riuscivo a passarci sopra ( in cuor mio sapevo fossero solo pensieri, anche perché talmente che ne facevo facevo fatica a ricordarli tutti)… ma da un anno e mezzo a questa parte sto vivendo L inferno della mia vita, o meglio non sto più vivendo.. il nostro sogno è sempre stato quello di sposarci, di andare a vivere insieme e di crearci una bella famiglia.. lui lavora e io da tempo aspettavo solo di essere assunta in una clinica.. e il momento più bello che desideravo ( cioè quello di essere assunta) è arrivato a maggio 2021.. quindi finalmente potevamo costruirci una vita tutta nostra e vivere finalmente felici.. fino a quando non cominciano a venire i primi pensieri “ e se non lo amassi più?” E “se lui non fosse la persona giusta?” E “se in futuro non sono contenta ?” “È se io sto con lui perché non voglio semplicemente avere un altro ragazzo?” E “ se poi non lo lasciassi per non dare un dispiacere ai miei genitori ?” E ogni volta mi dispero e provo a cercare un qualcosa che possa rassicurami, che possa darmi delle prove affinché io possa star bene e essere felice con lui, amandolo e in alcuni momenti, quando faccio questi pensieri, o quando immagino queste cose, trovo le mie prove che lo amo e che lui è la mia persona e sono contenta, contenta da morire ma subito dopo viene fuori un altro pensiero che mi rimette in dubbio e così via..da un anno e mezzo insomma mi trovo in questo circolo vizioso da cui non riesco più ad uscirne.. mi chiedo se mi rassicuro e poi sono contenta davvero come mai metto in dubbio di nuovo?? Dopo un anno esatto da questo circolo ho deciso di andare in terapia da una psicoterapeuta (ho cominciato a giugno 2022) e stiamo mettendo in atto una terapia EMDR e sono anche in cura con uno psichiatra ( sto assumendo fluoxetina 40 mg).. sicuramente ho visto dei miglioramenti rispetto all’anno che ho passato ma ancora ci sono quei pensieri che mi turbano e che mi mettono agitazione fino al punto da non farmi mangiare o piangere di continuo senza capire effettivamente perché sto così.. secondo lei questo è davvero doc da relazione? Come devo fare per superarlo del tutto? Come devo fare per stare di nuovo finalmente bene? Durante questi dieci anni mi è capitato di fare un pensiero come questo sempre in riguardo al mio ragazzo, ma mi è passato da solo.. adesso sembra non passare più.. è una ruota che non smette mai di girare.. vorrei avere la sicurezza che sia un doc, lo psichiatra me l’ha data, ma vorrei anche un suo parere.. grazie e mi scusi se mi sono prolungata..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marina, come tante volte ribadito, non sono graditi messaggi molto lunghi, per mancanza di tempo.
Cerchi di riassumere in una ventina di righe.
Cecilia dice
Salve,
Sono una ragazza di 25 anni diagnosticata con DOC da relazione. Su consiglio della mia psicologa, sto cercando di mettere in pratica tecniche di defusione dei pensieri intrusivi dicendomi attivamente “questo è il DOC” o semplicemente non prestando attenzione ai pensieri. Questo però, al contrario delle rassicurazioni, fa salire il mio livello di ansia. Rimanere con l’incertezza e cercare di accettarla mi rende ansiosa e più incline ad evitare il mio partner. Ha dei consigli per gestire l’ansia che si crea nel processo di non rassicurarsi?
Grazie mille!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Cecilia,
il disturbo ossessivo compulsivo relazionale si manifesta con sintomi particolari: ossia dubbi verso la propria
relazione affettiva. Questi sono i sintomi di questo tipo di Doc. I sintomi, anche se sono dolorosi, sono importanti.
Secondo la teoria della coerenza, esso praticamente sta difendendo da un altro problema, che bisogna scoprire con la terapia.
In linea generale può dipendere da una difficoltà di crescita e distacco.
Va bene? Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Flavia dice
Buonasera, scrivo questo messaggio in quanto mi sento disperata e non mi dò pace.
Sono convinta di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo, anche se non mi sono mai recata da uno psicologo e non ho mai avuto una diagnosi certa.
Nel 2019, finita la maturità nella mia mente si è innescato il pensiero della morte, da una semplice domanda “cosa c’è dopo la morte?” Ho iniziato a pensare a ciò tutti i giorni, aumentando di frequenza, dal risveglio fino alla sera, con incubi ricorrenti, tristezza persistente, e ricerche su internet tutti i giorni “cosa c”è dopo la morte?” “Cosa si prova a morire?” Altrimenti non mi davo pace. Questo pensiero è durato un anno, finché poi non mi è sopraggiunta la fissa per il cibo. Vivevo costantemente per controllare il mio peso e ciò che mangiavo.
Ho avuto anche delle ossessioni ‘ipocondriache” in quanto avevo paura di poter avere un eventuale malattia, e questo mi scatenava attacchi d’ansia, con respiro affannato, dolore al petto petto e al braccio sinistro.
Ho sempre sopportato questi pensieri, fino a che non hanno toccato la cosa a cui tenevo di più: la mia relazione.
Premetto che ho avuto una relazione di tre anni, che ho interrotto in quanto non mi trovavo più bene, e l’amore da parte mia era finito.
Dopo circa tre mesi ho conosciuto il mio attuale ragazzo, alla festa di laurea del mio migliore amico, con il quale ho parlato tutta la sera e ho avuto fin da subito una forte complicità. Abbiamo iniziato a frequentarci, e mi sono follemente innamorata. Già dai primi mesi la mia paura era “ma se smetto di amarti?” E l’ho fatta diventare realtà .
Ho avuto una serie di eventi stressanti, che mi hanno esaurita completamente: la morte di mio nonno, tirocinio e sessione di esami (di una facoltà che neanche mi piace, ma che sto continuando a forza) il tutto mi ha provocato un fortissimo stress, e anche depressione: avevo riiniziato a pensare costantemente alla morte, mi ero allontanata emotivamente dalle amicizie, ed avevo iniziato ad essere più scontrosa nei confronti del mio ragazzo, fino a che una sera, in cui ero particolarmente stanca mi sono chiesta “ma lo amo davvero?”. Ne ho parlato immediatamente con lui di questo dubbio, e lui mi ha tranquillizzato dicendo che sono domande che tutti si pongono.
Non gli ho dato peso, passano i giorni, sto bene con lui, una sera ho una crisi di pianto dovuta dall’eccessivo stress, e da lì inizio a sentirmi sempre più stanca, demotivata e distante da tutti, tanto che il pensiero di non amarlo inizia sempre più a pervadermi. Un giorno, in seguito al mio ultimo esame, sono stata l’intero dí con lui, mi sentivo stanca e questo non ha fatto altro che alimentare i miei pensieri, ne parlavo continuamente con lui in maniera ossessiva, parlavo e pensavo solo a quello, anche con le mie amiche. Grazie all’aiuto di una mia amica sono riuscita per circa una settimana a ridurre le voci di questo pensiero. Poi ho cambiato reparto di tirocinio, ero sola, avevo poco da fare, ero sempre più stanca mentalmente e il pensiero è tornato ancora più pesante di prima. Sono tre mesi che con lui e tutte le persone che ho intorno parlo solo e soltanto di questo, non sento più quello che provavo prima, quando lo vento non sento nulla, solo vuoto. Iniziai in maniera ossessiva a fare ricerche su internet, il che hanno peggiorato.
Ho iniziato a non dormire più la notte, ho sempre incubi che lo riguardano e mi sveglio sempre alle 4 del mattino con questo pensiero. Ormai mi sono convinta di non amarlo più, non riesco più ad uscire neanche con i miei amici perché ho paura di potermi innamorare di qualsiasi persona mi passa davanti…ho avuto forti attacchi di ansia con crisi di pianto anche davanti a lui..ogni tanto mi tranquillizzo ma poi il pensiero torna, e io mi sento davvero non più innamorata di lui…più volte ho provato a lasciarlo in quanto ho avuto delle forti crisi, come un mostro dentro me che mi convinceva a porre fine alla relazione..quando l’ho lasciato sono stata sveglia tutta la notte, piangendo, e anche tutta la mattina dopo…ha provato a lasciarmi lui e ho dato di matto, ho avuto un vuoto e una forte crisi di ansia..ora penso che se lo lasciassi mi mancherebbe, ma mi sembra che il sentimento sia davvero sparito…ma non solo nei suoi confronti, nei confronti di tutti…non riesco a dire “ti voglio bene” neanche a mia madre, e tutti i miei amici non mi riconoscono più..tante volte mi sento sprofondare, non so più come fare e vorrei morire..se lo lasciassi sono convinta che questi pensieri tornerebbero, ma su un altro argomento..ho provato a fare psicoterapia ma la mia psicologa temporeggiava e basta..mi ha detto “hai avuto un distacco emotivo e devi prendere la decisione se lasciarlo” e sono scoppiata subito a piangere…quindi ho interrotto le sedute con lei, in quanto in 5 sedute ho visto solo che peggioramenti..non so più che fare e non trovo uno psicologo della mia zona che mi possa aiutare, o meglio ho paura di sbagliare nuovamente nella scelta
Dott. Mario Di Nunzio dice
Flavia, capisco che per te questo è un serio problema, ma hai fatto messaggi molto lunghi, hai scritto più volte e l’ hai inviato
anche su Guidapsicologi, dove ti ho risposto invitandoti a telefonarmi.
Hai bisogno di uno psicologo specializzato. Non è importante che sia della tua zona, perchè si può lavorare on line.
Poi non è necessario lasciare il tuo ragazzo, perchè il Doc relazionale ha tutt’altro significato.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Sara dice
Salve ,sono una ragazza di 16 anni e ultimamente sto notando come sia nella mia prima relazione che nella mia attuale , cerco di scavare nei difetti delle persone .
Solo che inizialmente da quest’ultimo ragazzo ero molto presa e quando abbiamo iniziato a frequentarci e a stare insieme mi sono partite delle domande tra me e me a cui nn riesco proprio a darmi risposte ,come ad esempio “se questo ragazzo sia quello giusto” o “se sto sbagliando a stare in questa relazione” .
E sinceramente nn capisco perché in tutte le relazioni che io abbia avuto vada sempre a finire che io debba più trovarene i difetti che i pareggi .
Poi però mi ritrovo a rivivere nella mia mente alcuni momenti belli condivisi con questa persona e due secondi dopo questi vengono ripiazzati sempre da pensieri che mi causano dubbi.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sara,
la tua età di 16 anni è un periodo di crescita e di conoscenze. Il carattere e la tua personalità sono in via di formazione,
per cui devi accettare queste ambiguità, contraddizioni e insicurezze. Non devi pensare ad un Doc, perchè è troppo presto per
parlare di disturbo ossessivo da relazione. Vivi la tua vita e accettala come ti viene.
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Laura dice
Salve, sono una ragazza di 25 anni, fidanzata da un anno e mezzo.
Mi ritrovo in praticamente tutto quello che ha scritto.
Da febbraio 2022 ho iniziato a prendere la pillola anticoncezionale Zoely e una settimana fa ho deciso di smettere di prenderla per forti sbalzi d’umore, tristezza, pianti senza motivo e perdita del desiderio. Ovviamente tutti questi effetti collaterali hanno portato conseguenze alla mia relazione, soprattutto in questo ultimo periodo. Fino ad un mese fa andava tutto bene, poi gli sbalzi d’umore sono peggiorati, penso anche per una situazione lavorativa stressante.
Da una discussione avvenuta una settimana fa, ho iniziato a provare ansia e una forte tristezza nei confronti della mia relazione, che mi ha portato ad avere un dubbio su cosa provo per lui, se sono realmente innamorata. Quando mi succedono questi attacchi d’ansia non riesco a controllare i pensieri e una volta che riesco a tranquillizzarmi perdo completamente le energie, mi sento la testa pesante. Il primo attacco, il più forte, ce l’ho avuto cinque giorni fa mentre guidavo e la notte dello stesso giorno non son riuscita a dormire. Una volta che torno lucida da questi “attacchi” mi rendo conto che non son pensieri reali, ma anche solo scrivere un messaggio al mio ragazzo mi riporta nel circolo vizioso del sono innamorata di lui o no?
Ho notato che se son con lui questi pensieri non mi vengono, o se mi vengono riesco a sopprimerli più facilmente, mentre se capitano senza di lui faccio fatica a ritornare in me, cerco di trovare conforto in un suo messaggio.
Sono veramente preoccupata perchè, anche se è da solamente una decina di giorni che mi trovo in questa situazione, sento che sto rovinando la mia relazione.
Spero vivamente sia legato agli ormoni e alla pillola, e che la situazione si risolva al più presto.
La ringrazio,
Laura
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Laura, grazie per avere scritto.
Ti dico subito che il problema che che tu hai riscontrato nell’ uso della pillola, mi è stato riferito già da altre ragazze.
In seguito a questa assunzione si è scatenato anche in loro il Doc relazionale, proprio allo stesso modo.
In seguito a questa vicenda hanno dovuto iniziare una psicoterapia per il Doc relazionale che ne è conseguito.
Quindi non ti impressionare, non pensare che la relazione non va bene, ma questa forma di Doc dipende da tutt’altra cosa.
Va bene? Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giulia dice
Salve dottore, sono una donna di 31 anni, tra poco mi sposo, e sono circa due, tre mesi che sono entrata completamente nel pallone. Sono insieme al mio fidanzato da tre anni, e sono stati tre anni magnifici, di scoperta ed amore reciproco. Mi sono da subito sentita di aver trovato il mio compagno di vita, non so come spiegarlo, è lui.
Abbiamo iniziato ad organizzare il matrimonio da più di un anno con un massimo entusiasmo, però sono circa due mesi che mi è venuto il rigetto per qualsiasi cosa che ne riguarda. Ho sviluppato una forte ansia, che non mi porta a vivere serenamente nulla, soprattutto il rapporto con lui, anzi ho dei pensieri negativissimi che mi allontanano da lui, che non mi conducono più ad una vita normale in nessun ambito, lavorativo, sociale. Da subito mi sono chiesta costantemente, ripetutamente a cosa fosse dovuto, indagando e iniziando un percorso psicologico, da cui ne esco più devastata che altro. La cosa che mi dilania di più è che non riesco a capire perchè mi chiedo costantemente se amo il mio fidanzato? Continuo a chiedermelo costantemente, e nonostante ciò io non riesco a rinunciare a quallo che abbiamo costruito insieme. Ma ogni volta che gli sto lontano è un dramma, chiedermi costantemente la stessa cosa, e ogni volta che lo vedo diventa un test importante per capire o meno la situazione. Cerco continuamente su internet, ansia pre matrimoniale, doc da relazione. e’ un pensiero ossessivo, e cerco continuamente conferme intorno a me, anche con lui. Ogni tanto mi capita di riprendermi, stare serena e chiedermi ma perchè penso tutto questo e poi ci ricado. Come è possibile tutto quest? io vorrei solo essere certa di amarlo come sempre e goderci quello che abbiamo sognato e sacrificato per avere insieme.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulia, questo problema è abbastanza frequente. Capita spesso quando si avvicinano certe date (lasciare casa, convivenza o matrimonio).
Vengono dei dubbi sul partner, anche se fino a poco tempo prima c’erano certezze assolute.
Durante la relazione arrivano d’un tratto dubbi e insicurezze: ” Faccio bene? E’ proprio sicuro che è l’uomo della mia vita?
e se faccio un errore a sposarlo. ecc. ecc.”
Giulia, spesso il problema non è il partner e i nostri sentimenti verso di lui. Molte volte la terapia scopre un problema di
impossibilità /incapacità di distacco dalla nostra famiglia d’origine.
Cosa fare? Terapia della coerenza per eliminare il Doc
Un saluto.
Dott. Mario Di Nunzio
Paolo dice
Salve, sono un ragazzo di 17 anni e sto con la mia fidanzata da poco più di 9 mesi.
La trovo stupenda, in tutto e per tutto. Dal carattere all’aspetto fisico, ai modi di fare, al modo in cui si comporta con me e con gli altri. Da quando sto con lei ho sempre voluto vivere la relazione, passare il più possibile tempo con lei, abbracciarla, baciarla, dirle cosa provo per lei. Insomma, ho sempre creduto dal primo giorno di essere cotto a puntino.
Un giorno però, mi sono come messo in testa che l’unico modo in cui la relazione sarebbe potuta andare male era che io smettessi di provare qualcosa per lei, che il mio sentimento si affievolisse, che smettessi di trovarla attraente anche dal punto di vista fisico.
Da quel giorno mi sono sentito invadere dal panico, dall’ansia che potesse finire tutto, che tutto quello che c’era stato sarebbe potuto finire per colpa mia. Ho cominciato a immaginarmi di doverle dire che non la amavo più, di doverle parlare di tutto ciò, che purtroppo non si sa perché io non provavo più nulla per lei. Ma io non voglio accettarlo, io la trovo stupenda, voglio stare con lei, non voglio che tutto finisca ma non capisco se tutte le foto che guardo, se le domande che mi pongo, se quello a cui penso mi faccia capire che mi piaccia ancora o meno. Non capisco se la trovo ancora bella, se sono ancora geloso di lei, se i suoi messaggi mi fanno venire le farfalle nello stomaco come prima.
Sono totalmente sovrastato da queste domande, dalla paura che per questa cosa sia tutto finito.
Ha dei consigli per caso? Cercherò di scacciare questi pensieri ma speravo ci fosse qualcosa in più da fare.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Paolo,
quello che provi sono dubbi dettati da una certa insicurezza personale e scarsa fiducia in te stesso.
Vista la tua età e le poche informazioni non si può dire che sia un disturbo ossessivo da relazione.
Il consiglio che posso darti è quello di evitare di fare una battaglia frontale contro questi dubbi. La cosa migliore
è quella di non dare loro importanza e, anzichè cercare risposte, vivere il rapporto distraendosi e fare come se questi non ci fossero.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Mattia dice
Salve, sono un ragazzo di 21 anni, non sono sicuro di avere un doc, però ultimamente ho forte ansia e stress dovuto al fatto che i pensieri negativi mi sovrastano riguardo la mia relazione attualmente in corso.
Faccio una premessa, sto frequentando questa ragazza da 6 mesi e ultimamente abbiamo deciso di prenderla più seriamente, è la mia prima relazione davvero seria, ci siamo conosciuti online e poi abbiamo deciso di vederci qualche volta e ora sempre più spesso, per me la distanza non è facile ma penso che posso riuscire a sopportarla.
Tutto è iniziato quando un giorno ho avuto dei dubbi sulla veridicità del mio amore, da li l’ansia e dei pensieri negativi carichi di incertezza mi hanno iniziato ad opprimere sempre più a tal punto di arrivare a chiudere la relazione, dopo che un giorno andando a casa sua (terzo incontro) mi sentivo di non essere del tutto naturale e da li l’ansia e dubbi mi hanno spinto a chiudere. I giorni seguenti alla chiusura ero davvero a pezzi, sentivo che non ci fosse un reale motivo, che lo avevo fatto per quella maledetta ansia, allora propongono a lei un altro incontro di conciliazione in cui provavo a spiegarle ciò che ho provato. l’incontro è andato molto bene e allora decidiamo di riprovarci e da li il rapporto sempre in salita, mi sentivo davvero bene fino a 4 giorni fa , così dal nulla l’ansia e i pensieri negativi riguardo il futuro della nostra relazione ecc… sono tornati ad infestare la mia mente, davvero un pallino fisso, cerco di scacciarli perché so che con lei sto bene quando non ho l’ansia, ma niente mi opprimono , gli unicità momenti di sollievo li ho quando sono fuori o quando dormo, sennò in casa spesso tendono a tornare. Forse un errore che faccio, dopo aver letto questo articolo, è che cerco spesso rassicurazioni da persone esterne… però davvero a volte questo stato ansioso si fa pesante, addirittura mi è capito di avere piccole scariche d’ansia quando lei mi inviava dei messaggi tranquilli, normali, come se il mio cervello stesse collegando l’ansia a lei, cosa più sbagliata… io penso che tutto ciò non sia normale, a prescindere da come andrà la relazione che si vedrà con il tempo, non credo sia normale viversi il momento con questa angoscia perenne.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mattia, scusa il ritardo con cui ho risposto.
Il tuo problema si chiama Doc relazionale. Questa è una forma di insicurezza riguardo la relazione affettiva e la paura di ingaggiarti.
Quest’ ansia non riguarda i sentimenti verso questa ragazza, li avresti avuto verso qualunque altra ragazza.
Mattia, per uscire fuori da un Doc c’è bisogno di una terapia, come potrai vedere dai prossimi articoli che pubblicherò fra poco.
Un consiglio. Non ingaggiare una battaglia frontale col Doc. Non cercare di bloccarlo, cerca piuttosto di fuggire, per mezzo della distrazione.
Poi richiedi un aiuto. Va bene?
un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Mattia dice
Salve, la ringrazio per la risposta e per i consigli, ora il mio rapporto con l’ansia è migliorato, nel senso che mi viene più di rado ed è meno invasiva, però voglio annullarla del tutto. Con la mia ragazza mi sento più sicuro ed è un crescendo di sentimenti. Ogni tanto i pensieri negativi cercano di farsi strada quando ho poche cose da fare o nei momenti di noia ( da quando ho lasciato la palestra sono diventato meno attivo in generale e so che devo cercare di ricoltivare gli hobby che avevo). Mi sono visto altre 2 volte con lei, il primo incontro è stato bellissimo, nel senso che avevo molta ansia poco prima di vederla però appena l’ho vista mi si è disattivata subito e non si è più ripresentata per tutta la giornata facendomi stare davvero bene e sereno. Il secondo incontro lei è venuta nel mio paesino e siamo stati assai bene devo dire, però nei momenti un po’ monotoni mi è venuta un po’ di ansia come se il mio cervello avesse la percezione che qualcosa non andasse per questo motivo, ovviamente io ero conscio che è normale avere momenti di monotonia anche perché parliamo davvero molto online e ci diciamo tutto quindi dopo un po’ gli argomenti si esauriscono ma stiamo comunque bene assieme, infatti il giorno dopo l’ansia non si è ripresentata. La cosa che mi tira un po’ giù di morale è che quando questa ansia arriva dal nulla non è facile da placare, ci riesco ma non è sempre facile, però penso che sto migliorando e sono felice di ciò perché penso che la posso sconfiggere!
Elena dice
Buongiorno. Sono una donna di 61 anni . Purtroppo nonostante l’ età il mio vissuto mi porta ad avere disturbi che forse possono essere Doc. Mi sono ritrovata in molti sintomi descritti da lei.
La mia storia inizia quando nei miei 20 anni avevo un ragazzo. Amore bellissimo per entrambi. Solo che un giorno dal mattino improvviso ho iniziato ad avere questi pensieri ossessivi. Una voce interiore che non capivo e non riuscivo a dominare mi diceva che dovevo lasciarlo. Non capivo più i miei sentimenti, ne avevo paura. Mentre il mio cuore mi diceva l’ esatto contrario. Sono passati tre anni finché lui, benché mi amasse, stanco di questi tira e molla mi ha lasciata sposando la mia migliore amica. Non ho mai smesso di pensarlo come l’ amore della mia vita. Ho avuto poi una relazione di 30 anni con un uomo del quale non sono mai stata veramente innamorata. In questi anni ho congelato tutti i miei sentimenti ed emozioni. Ho vissuto una vita come distaccata dal mio vero essere. Finché un anno fa mi ricerca il primo amore e ho lasciato il mio convivente. E da lì si è scatenato il caos emotivo più profondo. Attacchi di panico, depressione. Sono in cura da un anno. Con lui non ci siamo mai lasciati veramente. Con lui ho ritrovato una sintonia istintiva a livello di pelle, interiore. Ma non riesco a capire i miei sentimenti, non riesco a capire se sono veramente innamorata ed allora sono in preda a questi pensieri negativi che probabilmente sono Doc. Devo pensarci costantemente, appena sto più tranquilla devo trovargli un difetto, passo nello stesso momento dal pensare in un modo a pensare esattamente l’ opposto, sono sempre alla ricerca di un segnale sicuro e incontrovertibile che sono innamorata. Però ho paura di trovarlo, perché mi sentirei di dovermi come buttare in qualcosa di pauroso. Infatti con il mio convivente di 30 anni non mi sono mai sposata.
Non ho più piacere a fare le cose che ho sempre fatto, non riesco a lavorare. Questi pensieri mi vengono maggiormente quando sono sola. Con lui sono più istintiva e questi pensieri quasi scompaiono. Riesco a sentire i sentimenti del cuore solo nei momenti più critici, altrimenti sento sempre che è il mio cervello ad indirizzare i miei pensieri. Non sono mai veramente rilassata. Aggiungo, e forse è importante, che lui ha anche un’ altra relazione. Io ho accettato di continuare a vederlo perché non riesco a concepire di staccarmi di nuovo da lui. Ma la situazione mi crea molto dolore. Praticamente non sono mai felice. Se sto con lui ho i pensieri negativi del mio cervello, se lui sta con l’altra sto malissimo con il cuore.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elena, scusa il ritardo della risposta. Hai inviato due messaggi simili.
Purtroppo questi sono i guai di un disturbo ossessivo. Un Doc relazionale che ha causato la rottura di una bella relazione.
Una vita di 30 anni passati con un’ altra persona di cui non eri innamorata e non provavi affetto ed emozioni profonde.
Poi incontri di nuovo la persona che ti ha fatto battere il cuore e torna la tempesta emotiva di quel tempo.
Ora però sei costretta a condividere e questa situazione ti crea molto dolore.
Stai facendo un percorso terapeutico, ma non ti aiuta molto, perchè non va ad estirpare il Doc alle radici.
Bisogna lavorare ancora a livello terapeutico, per trovare la capacità di gestire le tue emozioni e ritrovare la serenità.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Carla dice
Salve dottore,sono Carla una ragazza di 23 anni volevo dirle che soffro di DOC da 5 anni. Prima mi è venuto un disturbo alimentare, fissata con alimentazione e palestra pensavo solamente alla palestra e dopo un annetto ho conosciuto un ragazzo nel quale mi sono innamorata e me ne sono uscita. Dopo qualche mese di stare con lui, iniziai a pensare al mio passato ad una mia relazione avuta in passato solamente perché quando vedevo questo ex mi venivano attacchi d ansia a perché non l ho mai amato, a distanza di anni io continuo a pensare continuamente nonostante abbia una bimba a quello che è stato, e rimurgino sempre ma se io amo al mio ragazzo perché ci penso mi pongo domande incessantamente mi vengono attacchi d ansia ripetendo sempre le stesse cose, come lo svolgere di un espressione mi vengono immagini di questa persona senza che io provi nulla per questa persona solo ansia. Amo tantissimo il mio ragazzo andiamo d accordo provo emozioni fortissime mai provate, siamo felici insieme non potrei più vivere senza lui al solo pensiero mi viene da piangere. Questa è insicurezza e bassaautostima nei miei confronti.. Questo doc relazione per un anno era scomparso ed era comparso quello per la pulizia, ero ossessionata non dormivo nemmeno la notte pensavo solo ed esclusivamente alla pulizia che dovevo fare al risveglio e ogni giorno ripetevo in mente tutte le cose da fare. Capisco che si tratta di DOC perché non c’entra nulla con il mio inconscio per superarlo? Devo smettere di cercare rassicurazioni, cerco sempre rassicurazioni nelle persone che mi circondano su internet, e nella mia mente senza smette. Come posso smettere? Voglio mettermi d impegno e superare ciò va meglio da quando ho letto questo articolo. Grazie Dottore! Voglio tornare a vivere serenamente senza pensieri ossessivi di qualsiasi genere
Dott. Mario Di Nunzio dice
Carla, ti rispondo subito dicendoti che un aiuto terapeutico potrebbe aiutarti a trovare maggiore serenità.
Scusa la breve risposta.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Federica dice
Salve dottore, da ormai tre mesi sto con un ragazzo. All’inizio del nostro rapporto ero contenta ed emozionata per ciò che mi stava accadendo anche se non l’ho mai reputato un ragazzo molto attraente (al quale ho sempre aspirato), la parte di lui che mi ha colpito è stata la sua incredibile spontaneità ed autenticità. Sono iniziati dei dubbi e costantemente mettevo alla prova la sua immagine chiedendomi costantemente se mi piacesse o meno ed il risultato è stato una grande confusione. In alcuni momenti andavo in palestra e vedevo altri ragazzi dai quali ero attratta e allora mi dicevo.. sicuramente non sono soddisfatta di quello che ho e giungevo alla conclusione che non ero realmente felice. In altri momenti invece sentivo di essere davvero contenta e spensierata quando ero con lui e lo guardavo e provavo una grande attrazione. Dal punto di vista sessuale c’è chimica e mi sento soddisfatta nonostante il suo fisico non mi piaccia al cento per cento. In alcune situazioni, soprattutto quando siamo con le mie amiche sento che ho maggiore difficoltà a stargli vicino perchè mi dico che dovrei essere convinta al cento per cento e che se non mi viene la voglia di baciarlo in quel momento significa che allora non provo niente per lui. Quando siamo da soli, invece, provo il contrario, mi ritrovo anche a pensare che sto davvero bene. A volte mi viene in mente che se io fossi davvero felice non dovrei aver paura di pensare che organizzare una vacanza con lui mi fa paura, in realtà ciò che mi spaventa non è tanto il passare del tempo con lui fuori, perchè so che starei bene ma il pensiero che lui in alcuni istanti, mentre lo guardo, non mi piace fisicamente e ho paura che dovrei interpretare queste sensazioni come vere anche se capitano solo in alcuni momenti. Mi piacerebbe sapere cosa pensa della mia situazione. Un saluto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Federica. Non hai scritto la tua età, quindi mi è difficile darti una buona risposta.
Vedo che sei molto indecisa in questo tuo rapporto. Innanzitutto non devi essere convinta al cento per cento in nulla.
Bastano anche percentuali minori se stare o meno insieme a qualcuno.
Visto però che sei indecisa e non ti piace molto, chi ti obbliga starci insieme?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Anna dice
Dottore buongiorno,
Ho 33 anni e vivo con il mio compagno con il quale sto insieme da 2 anni e 8 mesi.
Premetto che il primo anno di fidanzamento è stato travagliato in quanto sono accadute delle cose non gravi ma molto pesanti e forti che mi hanno dato dolore perché l’ex sua si è messa molto spesso in mezzo ed è stata sempre motivo di litigio .
Motivo per il quale ho avuto una depressione fortissima e seguita da psicologa e psichiatra che mi ha dato una farmacologica..
Volevo sapere ,per farla breve ,perché nei periodi di forte stress crollo e mi vengono i disturbi ossessivi da relazione portandomi alla depressione e distruzione?io non prendo più psicofarmaci da un po’ perché stavo benissimo e poi con il mio compagno stiamo provando a fare figli e non voglio medicine però non so come fare..
Quando sono andata a convivere con il mio compagno ero felicissima però avevo una paura terribile perche non avevo mai fatto un’esperienza così che poi è passata dopo un bel po’ per poi tornarmi ora che stiamo acquistando casa ,con il doc fortissimo da relazione panico sto ansia perché vorrei stare serena e godermi questi momenti e invece .
Perché quando faccio questi passi così importanti mi succede così?e poi io credo che se non mi interessasse del mio compagno veramente non starei così male quando ho questi pensieri,non starei a vivere con lui e a comprare casa non riuscirei a dirgli ‘Ti amo “e invece quando lo dico lo sento proprio uscire dal petto..non so cosa fare sono disperata quando sto male con il doc addirittura a lavoro se scherzo o ridò il amicizia con colleghi maschi ho paura di star a fare in torto al mio compagno come se lo stesso tradendo o addirittura o paura che anche solo se chiacchiero e scherzo vuol dire che mi piace il collega e vado nel panico perché non è così ..ma il doc da tutto questo?mi può consigliare per favore?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anna, vengo subito al sodo.
Tu hai scritto:”Volevo sapere perché nei periodi di forte stress crollo e mi vengono i disturbi ossessivi da relazione
portandomi alla depressione e distruzione?”
Questo succede perchè lo stress e l’ ansia sono il carburante del disturbo ossessivo. Il Doc relazionale può venir fuori
anche di fronte a decisioni importanti come la convivenza, il matrimonio, la decisione di comprare casa o quella di avere un bambino.
Sono momenti importanti della vita che mettono fuori dubbi, paura di sbagliare o insicurezze di non saper svolgere bene il nuovo ruolo.
Questo è anche il motivo del panico.
Anna, stai facendo un trattamento? Ne hai parlato con la psicologa? Se non ti senti sufficientemente aiutata a superare tutti questi disturbi,
vai da qualcun altro.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Giorgina dice
Buongiorno Dottore, ho 24 anni e soffro sia di doc da relazione sia di doc omosex da un po’ di mesi, quindi si può immaginare quanto sforzo emotivo e fisico ci vuole.
Premetto che io ce la sto mettendo tutta, sono in una fase in cui cerco di non rispondere, di non rassicurarmi ( anche se è molto difficile ) è così facendo noto che i pensieri intrusivi sono di meno. Però c’è un altro problema: i sogni.
Quando mi risveglio mi sento turbata perché mi chiedo cosa possano significare e allora mi viene da compulsare.
Ho fatto un sogno in cui tradivo il mio ragazzo con un ragazzo super attraente, il mio fidanzato mi beccava e io mi sentivo totalmente in colpa.
Mi sono svegliata e mi è venuta l’ansia. So che ho un problema di comunicazione con il mio ragazzo nel senso che ho paura di dirgli cose più delicate per paura di offenderlo oppure che pensi che se io gli dico qualcosa significa che non lo amo abbastanza.
Per esempio vorrei che nel nostro rapporto sessuale ci fosse più passione iniziale e più preliminari ma ho paura di dirglielo.
Come faccio ad andare avanti nel combattere il doc se poi mi si presentano dei “ pericoli” ( sogni) che poi mi fanno reagire con paura e ricomincia il meccanico?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giorgina,
come puoi pretendere di controllare i tuoi sogni? Ma perchè preoccuparti di loro?
A volte essi sono lo specchio del giorno, e siccome ti preoccupi il giorno continuano anche di notte.
Tu hai due tipi di Doc: relazionale e omosex. E’ abbastanza frequente. Questo succede quando lo stress è molto elevato.
Quindi è consigliato un trattamento con un terapeuta esperto.
Tu hai scritto:”vorrei che nel nostro rapporto sessuale ci fosse più passione iniziale e più preliminari
ma ho paura di dirglielo“.
Perchè hai paura a dirglielo? In un rapporto affettivo bisogna dire e ascoltare i desideri. Può darsi che lui pensa che va bene così.
Hai scritto:” Come faccio ad andare avanti nel combattere il doc…?”
Il Doc non lo si combatte, bensì non ascoltarlo, distrarsi o scappare via dalle sue pretese.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sere dice
Salve Dottore. Ho 27 anni e il mio compagno 33. Stiamo insieme da un anno e qualche mese …
Io soffro di depressione da quando ne avevo 17 , fa up e down. Prendo psicofarmaci. Da circa due settimane mi è ripresa un po’ d’ansia..generica. (Ansia dovuta a problemi in famiglia, patente che ancora non ho preso, lui ha due figli avuti con una diventata lesbica di cui io sono gelosa, io molto insicura). Da circa qualche giorno, le stesse domande ..”lo amo, ma ci tengo”? Doc da relazione dottore? Sto andando nel panico …perchè con lui non mi erano mai venute queste domande e mai passate nell’anticamera del cervello.. ma da quando sono ritornata a star male nell ultime due settimane se ne è uscita pure questa!! Grazie per il supporto!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sere, grazie per avere scritto.
Mi chiedi se questo è Doc da Relazione? Non posso darti una risposta solo da questi poco elementi.
Un periodo di forte stress può favorire l’ inizio di un disturbo ossessivo alle persone che hanno una
predisposizione e personalità ossessiva.
Vedo che stai passando un brutto periodo. In queste situazioni ogni cosa ci appare più difficile.
La depressione che soffri, e che stai cercando di curare, contribuisce a farti stare ancora più male.
Insomma un insieme di cose che sarebbe opportuno affrontare con una terapia.
Quando starai meglio, vedrai che le cose ti appariranno meno difficili.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Davide dice
Salve, sono un ragazzo di 23 anni e premetto che non ho mai avuto relazioni serie in tutta la mia vita. Da circa 3 mesi sto vivendo una storia con una ragazza di cui mi sono follemente innamorato, anche perché mi ha risolto il problema della verginità che con altre ragazze non sono riuscito a risolvere per altre problematiche psicologiche. Sono un ragazzo che comunque tende a idealizzare molto la storia fin da subito, in quanto la mente con lei viaggiava troppo forte. Da circa due settimane però mi sono cominciati a venire dubbi e pensieri che non mi fanno stare tranquillo: continuo a chiedermi se la amo veramente, tendo ad analizzare ogni singola situazione che condivido con lei, mi chiedo se ne vale la pena stare con lei ecc…
La questione è che in realtà non riesco a comprendere bene le motivazioni, in quanto se provo a pensare di liberarmi di lei non ce la faccio, è una persona che mi ama e non abbiamo mai avuto nessun problema che possa avermi fatto scaturire questi pensieri. Sono fustellato di pensieri, soprattutto quando sono da solo e non riesco a fare niente (solitamente sono un ragazzo molto attivo). E quando dico niente, proprio niente. Molte volte mi succede che, se so che tra due ore la devo vedere, non vedo l’ora che arrivi perché in quelle due ore i pensieri mi distruggono, mi fanno stare male e questo non mi fa vivere la relazione in modo sereno. Non riesco a capire perché. Con lei ho veramente tutto.
Le chiedo se può esserci un principio dettato dal doc e nel caso se conviene avviare una terapia.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Davide, rispondo al tuo messaggio.
Stai vivendo con ansia questi dubbi che hai sulla tua relazione affettiva.
Sembra come che ci sono due persone dentro di te: uno innamorato, contento e soddisfatto e un’ altra parte di te che
ti crea incertezze e dubbi su ogni aspetto di questo rapporto. Questa funziona così perchè è come se fosse una parte
‘genitoriale’ che ha poca stima di te. Non si fida di quello che fai e ti dice che ti deve stare addosso altrimenti potresti
comportarti male. Questa Parte lavora con la parte ansiosa e la parte insicura. Purtroppo rendono la vita difficile al tuo Sè,
a Davide, che non è più un bambino da proteggere. Come fare? Devi cercare di rassicurare queste Parti insicure.
Se non riesci da solo, chiedi un aiuto.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giuseppe dice
Ciao, ho 18 anni, non frequento più la scuola, e da allora, non ho più amici, l’unica persona che ho è la mia ragazza, di 17 anni con la quale sto insieme da un anno e un mese ormai, il fatto è che mentre io la mattina passo il mio tempo a letto, lei va a scuola e passa 7 ore lì dentro per 5 giorni a settimana con altre persone, soprattutto ragazzi, è da l’inizio di quest’anno scolastico che ho iniziato ad avvertire dubbi, ansie e paure sulla mia relazione e sulla mia partner, premetto che non sono insicurezze legate al suo aspetto, lei è davvero bellissima, ogni volta che la guardo, non riesco a non sorridere.. Il problema è che mentre io sono a casa, da solo, con i miei pensieri, lei è lì con tutti quegli altri ragazzi, e la mia mente continua a inviarmi ansie e paure sul fatto che lei possa iniziare a flertare con qualcun’altro e che i suoi sentimenti per me cambino, sono così masochista da arrivare a immaginarla mentre si scambia baci e addirittura mentre ha rapporti con altri ragazzi, so che non dovrei, però la mia mente fa tutto da sola, e non riesco a fermarla…
Il fatto che mentre è a scuola io e lei possiamo scambiarci solo qualche messaggio fugace mentre c’è un attimo di tempo, e non posso sapere come sta, mi distrugge ancora di più, lei non mi ha mai dato motivi per avere dubbi su di lei, apparte una volta in cui ha oggettivamente cercato in maniera forte un altro ragazzo tramite sms addirittura mentre io e lei ci scambiavamo parole dolci in chiamata (il ragazzo è nella sua classe) . Quando lei è lì soffro, e non riesco a essere sereno, una delle mie passioni sono i videogiochi, e non riesco a dedicare nemmeno attenzione a quello mentre c’è questo fatto che mi provoca così tanto stress, non riesco a fare nulla, provo a guardare qualcosa in streaming però nel mentre continua a venirmi in mente lei, e ogni qual volta ci parlo, mentre lei è lì, o in procinto di andarci al mattino, cerco rassicurazioni in modo scherzoso.. Non so davvero come risolvere, non posso vivere un altro anno e mezzo con lei che va a scuola e io ogni giorno sto così. Vi prego, aiuto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Caro Giuseppe, il fatto è che tu hai poco da fare e perdi tempo ad arrovellarti il cervello con questa assurda gelosia.
Tu te ne stai a letto, invece la tua ragazza sgobba. Perchè non ti trovi qualcosa da fare, in modo da distrarti e riempire
la tua giornata? Tante donne sono a scuola, o a lavoro, lontane dal loro uomo. Eppure le relazioni vanno avanti senza gelosie.
Tu hai bisogno di continue rassicurazioni. Il problema è soprattutto tuo. La causa è l’insicurezza in te stesso e la
fiducia negli altri. Cerca un aiuto e qualcosa da fare. Va bene?
Dott. M. Di Nunzio
Elisa dice
Salve, mi scusi se la disturbo. Io sono fidanzata con una ragazza da quasi 10 mesi, premetto che ho avuto un’altra relazione che è finita male qualche anno prima, con un ragazzo. I miei dubbi sono nati verso il quinto mese, e adesso mi hanno tolto tutto: il sonno, la fame, il desiderio sessuale. A gennaio di quest’anno, ho avuto un litigio molto grave con mia madre, che non accetta la mia relazione gay e tantomeno la mia ragazza. Dandole la colpa di tutto. Dopo quell’episodio ho iniziato ad attaccarmi in maniera morbosa alla mia ragazza, e ho iniziato un percorso di psicoterapia. Adesso mi rendo conto di riuscire a “camminare sulle mie gambe”, mi affido sempre meno a lei ma riesco a fare le cose anche da sola. Solo che questo pensiero, l’idea di non affidarmi a lei ma riuscire anche da sola mi ha innescato una serie di dubbi “la amo ancora?”. È subentrata anche la monotonia nella nostra relazione, ma davvero farei di tutto per lei. Non riesco a fare niente, sono sempre confusa e sto male. Ho la testa perennemente in aria e non c’è niente che mi calma. Vorrei soltanto la mia bellissima relazione indietro. È come se mi mancasse perennemente una persona che non c’è più, ma ho la mia ragazza davanti. Non capisco bene cosa mi stia succedendo. Mi manca soltanto da morire il piccolo universo in cui c’eravamo solo noi due e ci amavamo da morire. La ringrazio anticipatamente.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Elisa, rispondo al tuo messaggio.
Hai una enorme difficoltà a far accettare la tua situazione in famiglia. Questa è una tua decisione,
anche se gli altri non sono d’accordo. Il problema attuale è che pretendi altre cose. Ad esempio hai scritto:
“…E’subentrata anche la monotonia nella nostra relazione, ma davvero farei di tutto per lei. Non riesco a fare niente,
sono sempre confusa e sto male. Ho la testa perennemente in aria e non c’è niente che mi calma.
Vorrei soltanto la mia bellissima relazione indietro…”.
Ma cosa provoca questo?
“…una serie di dubbi “la amo ancora?”. Oppure “…Mi manca soltanto da morire il piccolo universo
in cui c’eravamo solo noi due e ci amavamo da morire”.
Può essere insicurezza nel tuo rapporto? Ora stai facendo una terapia. Ti aiuterà a vedere meglio in te stessa.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marianna dice
Buongiorno, sono una donna di 32 anni e da quando avevo 15 anni ho una relazione con quello che ora è il mio attuale marito.
Negli ultimi due anni ho avuto un cambio del mio corpo e la percezione di me stessa è mutata, mi sento più attraente agli occhi degli altri uomini ma anche delle donne. Non mi sono mai sentita così sicura del mio corpo prima d’ora. Il sentirmi più sicura del mio corpo mi rende più sicura con gli altri uomini e donne ma questo pensiero ha innescato in me una serie di dubbi e pensieri nella mia relazione che mi tormentano. La fiducia in me stessa ha reso palese in me il piacere nell’essere guardata da altri uomini e il sentirmi sensuale mi piace e mi fa sentire donna ma allo stesso tempo mi spaventa tremendamente per la mia relazione. Inoltre questa sicurezza mi ha reso tremendamente curiosa di avere esperienze sessuali anche con altre donne. Ho bisogno di fare altre esperienze sessuali? Se mi piace essere desiderata e guardata da altri evidentemente qualcosa non va nella mia relazione ? Questi sono alcuni miei pensieri che mi affliggono. Questo mio stato d’animo mi porta a passare dei giorni di sicurezza in cui penso che vorrei avere un figlio con mio marito e creare una famiglia a giorni dove penso di mollare tutto e avere nuove esperienze sessuali. Una cosa è sicura: io non vorrei perdere la persona speciale che è mio marito perché provo qualcosa. Tutto questo mi sta creando ansia. Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marianna. Hai avuto un cambiamento fisico che ti ha apportato tanta fiducia in te stessa. Complimenti.
Hai acquistata tanta di quella sicurezza e apprezzamento, da farti sentire orgogliosa e seducente. Ora desideri
altre sponde e altre esperienze. Qual’è il problema? Non ti basta più il tuo matrimonio?
Ti senti divisa da due sentimenti: fare altre esperienze, rimanere nel matrimonio e vivere l’ esperienza della maternità.
Marianna, queste cose le puoi decidere solo tu. Sai a cosa vai incontro. Puoi valutare da sola le conseguenze.
Va bene?
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Ana Maria Cobuz dice
Salve, sono una ragazza di 25 anni. Parto dicendo che in genere sono una persona abbastanza ansiosa. Ho avuto una bellissima relazione di 4 anni con il mio ex ragazzo. Purtroppo è finita circa 8 mesi fa per via del mio ex ragazzo perché non stava tanto bene con se stesso e m lasciò ma poi si rese conto che i suoi problemi non erano legati alla nostra relazione. Due giorni dopo infatti lui tornò ma io avevo subito una sorta di trauma quando mi ha lasciato e da allora ho cominciato avere attacchi di panico ,crisi di pianto nausea non dormivo la notte avevo perso la fiducia in lui, dubitavo perfino del mio amore verso di lui,insomma la vivevo male. Fatto sta che al mio ex ragazzo pesava questa situazione di v3dermi stare male e decide di lasciarmi definitivamente pensando che senza di lui sarei stata meglio. Dopo questo evento stavo malissimo perché lo amavo io immaginavo la mia vita con lui ma mi sono sforzata in tutti I modi di dimenticarlo anche con altri ragazzi ma non ci sono riuscita. Comunque per alcuni mesi stavo bene senza nessuno e sembrava avessi dimenticato il mio ex. Poi lui è tornato a dicembre del 2021 disposto a riconquistarmi perché non aveva mai smesso di amarmi.Io ero ancora molto ferita e inizialmente lo evitavo mi faceva male solo pensare a lui perché tornavano i brutti ricordi di quando stavo male. Poi ci siamo riavvicinati e ci stiamo frequentando adesso. Mi sta dimostrando di amarmi di volere un futuro insieme ma io giustamente andavo piano per capire effettivamente cosa provo. Da qualche giorno pero ho cominciato ad avere di nuovo quei stati di ansia, nausea pensieri assurdi, paure probabilmente inesistenti ma che mi fanno stare male. Lui sa che io adesso sto male che sono confusa perché non so se sono ancora innamorata non so se ho paura di essere di uovo ferita e delusa. Quando sto con lui sto bene andiamo d’accordo abbiamo sempre avuto prima di tutto un rapporto di amicizia e un intesa bellissima. Spesso lo bacio e lo abbraccio di mia spontanea volontà mi,immagino già l estate a stare insieme e visitare luoghi. Ma mi sento molto confusa e vorrei scappare per non provare queste sensazioni ma so che in qualche modo lo devo affrontare. I pensieri e le ansie si manifestano soprattutto la notte e la mattina e la notte è tremenda perché entro proprio in uno stato di panico se non c’è qualcuno a dirmi che è tutto a posto e ho pensieri brutti del tipo che niente ha senso perché sto male ma so che lo penso solamente in quel momento perché sono una persona allegra solare amo la vita e voglio tornare come prima ma non so quale sia la giusta strada . Spero possa aiutarmi a capire qualcosa di più
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Ana Maria, stai vivendo un rapporto con alti e bassi.
A volte non sai cosa provi, altre volte lui ti manca.
Stai soffrendo per questi turbamenti. Sei confusa, non sai nemmeno tu cosa provi per lui.
Hai bisogno di ritrovare te stessa. Aspetta. Rifletti. Fatti aiutare, se necessario.
Quando recupererai la tua serenità sarà tutto più facile. Va bene?
Un saluto,
Dott. M. Di Nunzio
Matilde dice
Salve, sono una ragazza di 20 anni e sono fidanzata da 9 mesi. Questa è la mia prima relazione, non ero mai stata fidanzata. All’inizio è stato difficile fidanzarmi con il mio attuale ragazzo perché lui aveva avuto una relazione molto tossica in passato, quindi aveva paura che la storia si ripetesse. Mese dopo mese ho cercato di guadagnare la sua fiducia e finalmente ci siamo messi insieme e non potevo essere più felice di così. La nostra relazione è bellissima e molto sana, si vede che siamo innamorati.
Però è da qualche giorno che ho cominciato a farmi domande riguardo ai miei sentimenti nei suoi confronti. Ogni giorno di più mi sono resa conto che questi pensieri erano strani, perché in realtà nel profondo so di amare il mio ragazzo, però è come se questi pensieri mi volessero ‘ingannare’ e dopo finisco per pensare veramente di non amarlo più. Cosa che ovviamente mi fa stare malissimo perché non c’è niente che non vada nella nostra relazione.
Mi sono anche accorta che è da quando stiamo insieme che ogni settimana chiedo conferma alle mie insicurezze, chiedendogli ad esempio se mi ama davvero, se con me si diverte eccetera. Mi sono subito spaventata quando ho capito che forse posso avere anche io questo doc. È difficile uscirne anche se è da pochi giorni che effettivamente mi faccio queste domande ossessive? Se mi impegno posso uscirne anche a breve? La ringrazio in anticipo, spero veramente di tenere sotto controllo la situazione e di non perdere questa bellissima relazione.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Matilde, da queste poche cose non si può fare una diagnosi di Doc relazionale.
Hai scritto: ” è da qualche giorno che ho cominciato a farmi domande riguardo ai miei sentimenti nei suoi confronti.
Ogni giorno di più mi sono resa conto che questi pensieri erano strani, perché in realtà nel profondo so di amare il mio ragazzo,
però è come se questi pensieri mi volessero ‘ingannare’...”
Praticamente in te si è insinuato un tarlo, un dubbio, una insicurezza a cui hai creduto. Ora nonostante la tua relazione va bene,
tu non riesci a prendere in mano la situazione, smetterla di credere a queste accuse. Matilde, il Doc è come un adulto, un genitore
che non ha fiducia in noi. Questa persona adulta ha paura e prova ansia per noi. Teme che facciamo una cosa sbagliata e sta sempre lì
a dire: ” Ma sei sicura? Sei proprio sicura che Lui è la persona giusta? Io non mi fido di te…“.
Questo è il Doc. Cosa fare? Non dargli retta. Non preoccuparsi di questi dubbi e pensieri. Avere più fiducia in te stessa.
E’ difficile? Provaci. Ok?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Emio dice
Salve dottore. Cercherò di essere sintetico. Sono con la mia compagna da quasi 14 anni. Soffro di doc diagnosticato da quando ero adolescente, prevalentemente del tipo omosessuale. Quando conobbi anni fa la mia attuale compagna ebbi quasi la certezza di aver trovato, dopo aver avuto tante relazioni la donna giusta, e con essa la paura che se mi fossi legato troppo senza nessuna difesa, qualora la storia fosse finita, mi sarei fatto seriamente male. Comunque, sia il doc omosessuale, che quello da relazione si sono insinuati quasi da subito nella nostra storia d’amore, ma ai tempi non avevo coscienza di avere un disturbo psichiatrico. Sono stato in cura sia farmacologica che psicoterapica (cognitivo-comportamentale). è
E’ andato bene per alcuni anni fino a quando l’anno scorso, dopo un lunghissimo periodo di stress e paure varie, mi accorgo di essere in depressione. Inizio così ad attribuire il mio malessere inizialmente a dei pensieri intrusivi che avevano esacerbato il doc omosessuale, fino ad allora gestito abbastanza bene. In seguito ad alcuni problemi relazionali oggettivi che in quel momento stavo vivendo, per lo più dettati da litigi dovuti e nati dal mio essere sempre teso ed in ansia per vari aspetti della vita di cui sentivo il peso in quel momento. Ed ecco che il terrore si è impadronito di me convincendomi che più che il doc questa volta fosse davvero finita la mia storia, anche perché in qualche litigio acceso ho pensato di non andarci più d’accordo e che la storia stava andando a rotoli. Su questo pensiero, emozione negativa, si è agganciato il mio doc con la presenza di forti rimurginazioni, controlli e forti stati depressivi per i quali sono in cura anche farmacologica attualmente. Per me il pensiero,con sensazioni annesse che me lo rendono reale, di non amare più la mia compagna mi terrorizza e mi ha provocato intensi attacchi di panico e depressivi. Attribuisco tutte le emozioni negative al fatto di non amarla più e questo mi porta un’ansia e una paura indicibile. Quando penso a lei o ho lei vicino sento soltanto paura,terrore, ansia e malumore. Nemmeno la terapia con esposizioni sembra funzionare benissimo questa volta. Ma è possibile che il doc da relazione possa nascere anche da aspetti negativi in un periodo durante la relazione? Prima che si scatenasse l’inferno io li vedevo come problemi che hanno tutti, da risolvere e affrontare, ma mai ho messo in dubbio quello che mi legava a lei. Poi è scoppiata una bomba, e l’essere in depressione e non sentire nessun sentimento in quel momento, ha peggiorato tutto. Vivo nella fissazione costante per la maggio parte del giorno e nel terrore di non amarla più e che forse non voglio accettarlo causando conflitto e dolore. Chiaramente, quando a volte la paura mi abbandona, torna quasi tutto normale, umore compreso
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Emio, immagino quanta sofferenza stai provando. Ti è stato diagnosticato un disturbo ossessivo fin dalla adolescenza,
Nonostante che sia passato tanto tempo, ancora ne stai soffrendo.
Ora si sono aggiunti depressione, attacchi di panico e doc relazionale che non ti fanno vivere serenamente il tuo rapporto affettivo.
Con tutte queste problematiche il mio consiglio è quello di riprendere la terapia. Solo quella farmacologica ti aiuta poco.
Non c’è alcun pericolo per la tua relazione, purtroppo il Doc mette dubbi su tutto.
Ora ci sono metodi validi ed efficaci per il trattamento di questi disturbi, quindi non esitare.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Clara dice
Salve Dottore, sono una ragazza di venti anni fidanzata con un mio coetaneo da circa sette mesi; con lui per la prima volta mi sento amata sotto ogni punto di vista, non ho problemi di alcun tipo, questo ragazzo con me è perfetto, anche se mi impegnassi non troverei difetti nella mia relazione e vedo e spero un lungo futuro con lui, pur stando insieme da pochi mesi. Preciso che questa è la mia terza relazione, perché potrebbe esserle utile per un’analisi più completa della situazione (la prima terminata perché sono stata lasciata per mancanza di sentimenti, la seconda per una serie di mancanze che sono state trascurate fino a portarmi allo sfinimento chiudendo la relazione.) Le scrivo perché da sei giorni (davvero all’improvviso) ho iniziato ad avere dei dubbi sul mio sentimento e sul mio modo di sentirmi con questa persona, ogni volta che sto con lui riconfermo che va tutto bene e che non potrei essere più felice, appena sto da sola ricomincia per tutta la giornata. Mi chiedo se quello che provo è vero, se mi sento come l’inizio, se sono felice, se provo ancora tutte le sensazioni dell’inizio ecc., analizzo ogni mio atteggiamento nei suoi confronti ed ogni ipotetica cosa che potremmo fare insieme, ed anche dopo aver fornito risposta a queste mie domande (sempre positiva) si presentano continuamente per moltissime volte causandomi insonnia, pianti continui durante il corso della giornata ed un forte senso di oppressione in petto che mi impedisce di vivere serenamente (anche con l’alimentazione.) Ho pensato che potesse essere stress generale, causato dall’università e dalla situazione pandemica che stiamo vivendo, però a volte la mia mente mi riporta a credere che in realtà qualcosa sia cambiato e che sto scappando dal problema. Leggendo questo articolo sul Doc relazionale mi rivedo molto in ogni cosa che c’è scritta e sto provando ad agire con i consigli che sono riportati sopra, mi sono anche posta la domanda “se non avessi tutti questi dubbi, lui andrebbe bene per me?”, e la risposta è assolutamente sì. La mia domanda è quindi la seguente: leggendo il mio caso anche lei pensa che possa essere doc relazionale? La ringrazio in anticipo per la risposta, le auguro una buona giornata.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Clara, la risposta alla domanda l’ hai trovata da sola “se non avessi tutti questi dubbi, lui andrebbe bene per me?”,
e la risposta è assolutamente sì”
Questa è la risposta! Però il dubbio non va via, vero? Purtroppo questo è il disturbo ossessivo: mettere dubbi e insicurezze anche sulle cose su cui
siamo pienamente convinti. Il doc si comporta come un persona che non ha fiducia in noi. Nonostante i nostri
sforzi, non si convince delle nostre parole. La migliore cosa è non dargli retta, non avere paura della sua sfiducia.
Non è facile, ma prova a non preoccuparti. Cerca di distrarti e a credere più a te stessa.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Gentile Dottore,
mi chiamo Martina e temo (perchè non sono andata in terapia) di soffrire di questo DOC da ormai più di 10 anni. Fece la sua comparsa nella prima storia importante che io abbia mai avuto. Lui era un bravissimo ragazzo, generalmente mi son sempre piaciuti ” i difficili” le storie da telefilm romanzesco, sfide amorose irraggiungibili e non mi sembrava vero di avere trovato una persona che invece mi amasse per davvero e che, a differenza degli altri non ho mai dovuto rincorrere o immolarmi alla sua causa. Il problema nacque quando questo ragazzo mi stava addosso in maniera continua e pressante. Dopo mesi idilliaci arrivò la prima fatale domanda: “ma se non lo volessi più questo come me lo tolgo dai piedi? COSA? MA COME POSSO PENSARE UNA COSA COSì ORRIBILE? Allora non lo amo. Allora perchè sto con lui? Ma lo amo veramente?” Le risparmio il seguito che immagino conosca meglio di me.
Naturalmente la mia relazione naufragò, ma iniziai a capire che ci fosse qualcosa di più profondo quando allontanato il soggetto della mia ansia con qualsiasi altra persona, da allora riprovai le stesse identiche cose. Non ho più avuto storie normali, relazioni che superassero i 4 mesi. Non appena il lui di turno in qualche modo mi faceva capire di voler rendere veramente serie le cose (presentarmi amici/familiari, progetti di convivenza, non parliamo di figli!!!!) la serie di domande ossessive ricominciava in forma sempre peggiore cronicizzandosi. Negli ultimi anni infatti, anche fisicamente ormai ne porto le conseguenze: insonnia, fame nervosa, stomaco fortemente dolorante e ansia a livelli preoccupanti tanto da farmi arrivare nella penultima frequentazione ad assumere il Valium quando avevo appuntamento con il mio ragazzo.
Un’altra cosa che mi ha sempre caratterizzata e’ l’insicurezza cronica verso le ex. Ho sempre frequentato uomini con storie lunghe alle spalle, quelle che non ho mai avuto io e mi sono sempre sentita – sebbene molte volte non mi ci volessero far sentire – inferiore alle loro ex, come se “non valessi abbastanza” fossi solo una sostituta del loro grande amore. Questo aspetto ha trovato ampio sfogo con il mio attuale compagno che ha un figlio con un’altra donna, per la quale 4 anni fa quando ci eravamo conosciuti mi ha fatto soffrire le pene dell’inferno. Ora però, che sembra essere un uomo perfetto, amorevole innamoratissimo premuroso sono ricominciate le domande ossessive, le crisi sentimentali, il mio reagire con ansie e paranoie ad ogni “ti amo” che mi dice.
Come faccio a capire se è DOC o mancanza di innamoramento? E perchè solo il pensare che sia la seconda mi manda in panico? Quando lui riniziò a corteggiarmi e da parte mia il sentimento non era più presente dopo anni di sofferenza non provavo alcun senso di colpa nel respingerlo. Ammettevo senza problemi di non amarlo. Ora che invece mi ci sento nuovamente legata anche se non con la stessa intensità precedente, il solo pensare di non essere innamorata mi dà il voltastomaco.
A Suo avviso ho ragione nel pensare che sia DOC da relazione cronicizzato? Come se ne esce? Non ho molta fiducia nella terapia vista la mia precedente esperienza che mi costò anni di lavoro e di danaro senza alcun beneficio.
La ringrazio moltissimo,
Martina
Dott. Mario Di Nunzio dice
Martina, ho letto con attenzione la tua lunga lettera.
Una storia con diverse relazioni, finite per colpa dei dubbi e le incertezze del Disturbo ossessivo.
Azzardo una diagnosi. Hai una personalità ossessiva, con insicurezze, intolleranza al dubbio, ansia e paure.
Come se ne esce? Con una terapia( anche on line) con terapeuta esperto nella cura del Doc. Non occorrono
anni di terapia, alla la Terapia della Coerenza sono sufficienti un numero limitato di sedute per avere benefici.
Purtroppo dal disturbo ossessivo ( come hai detto tu: ” cronocizzato”) non si esce da soli.
Questo può rimanere anche per un lungo periodo e intanto a te si consumano anni.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
consumare
Marta dice
Buongiorno Dottore,
Mi ritrovo tanto nella discrezione di DOC da relazione. Ho sempre l’ansia, solamente che io non dubito del mio sentimento verso lui,ma del suo. Diciamo anche che il suo comportamento non mi aiuta. Non mi dice quello che prova per me, è una persona non facile, parla dell’ex (con cui ha due figlie) e io mi ritrovo ad analizzare ogni sua singola parola ed ogni suo comportamento.
Valuto la qualità degli abbracci, della nostra intimità.
Lo metto in continuazione alla prova. L’ansia aumenta quando è vicino.
Mi sembra di impazzire molte volte.
Lui poi non è uno che da molte sicurezze e io cado ancora più giu.
Non so che fare davvero.
Non riesco a vivermi bene la nostra relazione.
Ho paura sia un narcisista, faccio test su internet, cerco continue conferme.
Sento un’estremo bisogno di pace.
Spero mi risponda e mi dia qualche consiglio.
Non sono pazza, ho sofferto tanto in passato, e adesso l’idea di soffrire mi terrorizza.
Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Marta, sei stata molto chiara nella descrizione. Capisco il tuo problema e la tua sofferenza.
Sei una donna abbastanza insicura. Hai bisogno di molte rassicurazioni e purtroppo il tuo compagno ha un ” comportamento che non mi aiuta.
Non mi dice quello che prova per me, è una persona non facile, …”
Anzi, ti mette ancora più ansia parlando della sua ex.
Stai facendo continuamente verifiche. Lo metti continuamente alla prova. Vorresti un altro comportamento da lui,
ma “Lui poi non è uno che da molte sicurezze”, e ” io cado ancora più giu“.
Marta, la sicurezza non puoi trovarla negli altri. La sicurezza dobbiamo averla in noi stessi. Solo in questo modo
abbiamo fiducia negli altri.
Devi vincere il panico. So che non è facile farlo da soli. Ma devi allontanare questi brutti pensieri.
Cerca di non lasciarti avvolgere da loro. Scappa via da loro. Cerca distrazioni.
Oppure cerca un aiuto professionale, che può veramente aiutare a riprendere la fiducia in te stessa e negli altri.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marta dice
La ringrazio di cuore per le sue parole, sto infatti pensando di cercare una persona proffessionale che mi aiuti. Ormai è palese che io ne abbia bisogno. Ho sempre pensato che gran parte del lavoro è nell’ammettere di avere un problema.
Voglio guarire da tutto questo, voglio vivere serena.
Grazie ancora di cuore.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ok, Marta. Sicuramente le cose miglioreranno e sarai in grado di gestire il tuo rapporto affettivo.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Ciao Marta ho una situazione molto simile alla tua, anche il mio compagno ha un figlio con il suo più grande amore della propria vita per il quale prima di decidere di stare con me mi ha fatto soffrire le pene dell’inferno. Come il tuo nemmeno il mio mi dava mai sicurezze….. ora che però ha capito il suo errore è tornato innamorato perso, ma il figlio esiste – e quindi il legame con la madre – e soprattutto io soffro di doc da relazione da ormai 10 anni e guarda un po’? Finchè era un bastardo per me era la mia sfida nella mia vita, ora che è il migliore degli uomini sono io a provare delle sensazioni terribili. Identiche mi sento di dire da ciò che leggo, alle tue Ti abbraccio tanto.. tutti pensano a quanto siano importanti le madri dei figli ma nessuno alle “matrigne”.
Marika dice
Salve,
Sono una ragazza di 23 anni e credo di avere questo disturbo. Sono più di due anni che sono single, le mie frequentazioni difficilmente durano più di 2 giorni, perché mi pongo continuamente domande del tipo mi piace abbastanza? È giusto per me? La sua assenza mi rende triste? Il tutto accompagnato da una bella dose di ansia. Ovviamente la risposta alle domande sopra elencate è sempre no, sono consapevole che in 2 giorni non si può giungere a conclusioni e che le persone bisogna conoscerle, ma l’ansia e il pensiero di perdere tempo e di farlo perdere a qualcun altro mi spinge a chiudere subito. Non provavo queste sensazioni nelle relazioni precedenti. Ho questo disturbo?
La ringrazio anticipatamente
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marika. Hai scritto che da due anni soffri di ansia. Questa ti crea agitazione e non ti permette di stare tranquilla.
Dopo solo un paio di giorni di frequentazione sei costretta a scappare via, perchè subentrano domande
assillanti del tipo: “… questo tipo mi piace abbastanza? È giusto per me? La sua assenza mi rende triste? …l’ansia e il
pensiero di perdere tempo e di farlo perdere a qualcun altro mi spinge a chiudere subito… Ho questo disturbo?”
Non posso dirti se è Doc da relazione solo da queste poche cose, però posso dirti che sei molto
ansiosa. Questo è già un problema. Ti fa tremare la terra sotto i piedi per la paura. Paura di che?
Ringrazio te per avere scritto. Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sara rossetti dice
Salve dottore, innanzitutto la ringrazio perché penso di aver finalmente realizzato quale sia il mio problema e come affrontarlo. Pur essendo piuttosto giovane, sono fidanzata da quasi due anni con ragazzo che mi fa sentire apprezzata e felice. I dubbi purtroppo sono sorti fin da pochi mesi dall’inizio della nostra relazione. A causa della nostra giovane età mi sono cominciata a domandare se non fosse troppo impegnativo iniziare una relazione così seria e da quel dubbio sono nati tutti gli altri che mi hanno tormentato per quasi un anno. Ogni giorno mi domandavo, e mi domando ancora, se fosse la persona giusta per me, se non lo amassi abbastanza e tanto quanto lui, se ci saremmo lasciati e in quel caso se avrei dovuto essere io a lasciarlo, come avrebbe preso la nostra rottura, se sarei rimasta sola, se sarei riuscita nel caso volessi lasciarlo a farlo. Insomma, non mi davo e non mi do ancora pace. E non fossi felice con lui, non fossi soddisfatta della nostra relazione, sarei pronta a lasciarlo. Ma una parte di me è sempre stata consapevole del fatto che quei pensieri non erano miei, quasi come se qualcuno li insinuasse nella mia mente. Del resto con lui ho passato due anni della mia vita e se anche dovesse finire in un qualche modo ogni cosa si supera. Ma questi pensieri ogni qualvolta, oggi purtroppo ogni giorno, mi attenagliavano e non ero in grado di distinguere ansie insensate da pensieri basati su veri problemi della nostra relazione.
La ringrazio molto, se questo è un DOC da relazione come penso che sia lotterò fino all’ultimo per cercare di combatterlo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Sara, hai dato tu stessa alcune risposte ai tuoi dubbi.
Hai scritto: “A causa della nostra giovane età mi sono cominciata a domandare se non fosse troppo impegnativo
iniziare una relazione così seria…“.
Questi tuoi dubbi sono reali. Perchè non aspettare?
” Del resto con lui ho passato due anni della mia vita
e se anche dovesse finire in un qualche modo ogni cosa si supera…”
Prova a non preoccuparti dei pensieri del Doc. Non combatterlo. Questo ti sta dicendo: ” Dobbiamo aspettare. Non facciamo scelte affrettate.
Se hai fretta, mi preoccupo”.
Non è meglio aspettare e non preoccuparsi?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Marco dice
Buongiorno sono un uomo di 42 anni, da due mesi circa sto con una ragazza molto più giovane di me. Passata la fase di idealizzazione, conseguentemente a un suo investimento relazionale maggiore (conoscenza dei genitori) sono sprofondato in dubbi ossessivi che di fatto non mi lasciano pace e che mi hanno fatto sprofondare in uno stato depressivo che di fatto, peggiora a sua volta i dubbi. Ogni volta che sto con lei o la sento tendo a monitorare che il mio stato d’animo sia quello giusto. Non ne posso più. La cosa mi succede SEMPRE con persone realmente interessate a me, mai con quelle più distaccate.
sono disperato
Dott. Mario Di Nunzio dice
Marco, cosa aspetti a rivolgerti ad un aiuto specialistico? Hai parlato di dubbi ossessivi, stato depressivo, insicurezza e indecisione
di fronte ad una scelta importante. Insomma dei trigger che rovinano la vita a te e chi sta al tuo fianco. In questo modo è difficile
riuscire a lasciarsi andare, e vivere felicemente un rapporto affettivo.
Metti da parte la tua disperazione, prendi il telefono e chiama qualcuno che può aiutarti.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Lucy dice
Buongiorno Dottore,
grazie per questo articolo molto chiaro ed interessante. Io sono quasi certa di soffrire di DOC da relazione…anche se faccio fatica a capire se si tratta di questo o di idealizzazione del partner: è possibile che il DOC sia cosi infimo da creare dei difetti nel partner solo per poter “giustificare” i nostri dubbi o gli apparenti cambi improvvisi di emozioni verso il partner? Questi dubbi mi assalgono sempre dopo la fase iniziale dell’innamoramento e non so mai capire di cosa si tratta.
spero di essere stata chiara, la ringrazio in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Sei stata chiara Lucy! Il DOC è infimo e brutale. Cerca un nostro punto debole e colpisce inesorabilmente.
Il Doc scopre che tieni molto alla tua relazione e attacca proprio lì, in tutte le maniere. Crea un sacco di dubbi.
Lo fa per darti un avvertimento: “cara Lucy, sei una donna molto indecisa e insicura. Non va bene così!”
Ti consiglio di leggere un mio articolo su questo sito: ‘ Perchè mi ammalo di Ossessioni’.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
helena sablone dice
dottore la ringrazio infinitamente per i suoi consigli preziosi. Sono pronta a riprendermi, a migliorare il mio stato d’animo per rendere la mia relazione, e la mia vita migliore. Lei è stato l’unico, tra le mie varie ricerche, che mi ha dato dei consigli su come diminuire questo orribile disturbo. Non finirò mai di ringraziarla per questo. Le auguro delle buone vacanze, grazie ancora.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Helena, sono contento di essere stato di aiuto.
Se il tuo ‘orribile disturbo’ ti crea molto disagio fai qualcosa in più, cerca un aiuto.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sandro dice
Buongiorno, Sono Sandro
Volevo porle un mio problema che mi sta affliggendo da un paio di giorni.
Sto insieme ad una ragazza da circa 1 anno e mezzo, conviviano da circa 5 mesi.
Da qualche giorno mi sono iniziato a fare domande , domande che non mi sono mai posto, se L amassi ecc.. , io L ho sempre amata e non capisco perché ora mi faccia queste domande, e di conseguenza cerco delle risposte .. però la cosa non migliora , anzi quando torno a casa da lavoro mi viene addirittura L ansia ovviamente amplifica il tutto.
Ho provato a parlargliene perché voglio risolverla , ovviamente non L ha presa bene, pensa che io ho smesso di amarla ma in realtà io L ho sempre vista come mia futura moglie .
Da quello che ho capito , uno non deve darsi risposte alle domande , ma solo accettare ed avanti avanti .
Ma come faccio se quando la guado negli occhi mi viene L ansia , la vedo felice , e io Invece in ansia.
Ho paura di perderla, L unica ragazza con cui possa sentirmi io , una di quelle che sai che è quella giusta , e che devi tenere stretto perché è una su un milione .
Le chiedo se mi potrebbe dare un consiglio, ho fatto bene a parlarli di questo problema alla mia Ragazza..
grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sandro, ad un certo momento di un rapporto sentimentale possono venire pensieri del genere.
Non dobbiamo preoccuparci che i sentimenti hanno alti e bassi, le emozioni non hanno un andamento regolare.
Non c’era bisogno di dire i tuoi pensieri alla tua ragazza per avere rassicurazioni. Ora hai dato anche a lei un po’ della tua insicurezza.
Quindi smettila di preoccuparti se il tuoi sentimenti sono altanelanti e ti fanno brutti scherzi.
La vostra vita sentimentale va bene, anche se a volte ci sono insicurezze.
Va bene?
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
federica dice
salve dottore , qualche anno fa un suo collega mi ha attribuito una DOC relazionale. quest’estate io e il mio ragazzo, insieme da 3 anni, abbiamo vissuto delle difficoltà che hanno messo in dubbio la relazione ma comunque abbiamo deciso di proseguire . sebbene io abbia lavorato su me stessa e sono riuscita a gestire la cosa ora a distanza di mesi sembra che la DOC sta tornando. cercando sempre rassicurazioni dal mio ragazzo , il cui con pazienza mi è sempre stato accanto e mi abbia assecondato nelle mille rassicurazioni sin dal periodo della prima diagnosi . ora causa di suoi vari problemi sembra essersi stancato a volte delle mie continue richieste di rassicurazioni , anche per una sua questione di stress esterno. ma comunque sebbene ha momenti no prova comunque a rassicurarmi.
come dovrei comportarmi, questi miei dubbi sono reali? o la mia doc sta sfruttando il periodo di difficoltà per ripresentarsi? grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Federica, il Doc pretende rassicurazioni.
Le rassicurazioni nel Doc funzionano solo per breve tempo, poi torna la paura.
Oltre a non servire, la richiesta continua di essere rassicurati è fonte di stress anche per i familiari.
Noi psicologi consigliamo di evitare di rassicurare. Il Doc non diminuisce. Semmai bisogna motivarlo/a a riprendere la terapia.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Chiara dice
Buonasera, sto vivendo un periodo strano con la relazione con il mio ragazzo con il quale sto da 4 anni. Non ho mai avuto dubbi sulla nostra relazione e abbiamo sempre parlato di fare progetti insieme come convivere ecc. Il tutto è nato nel giorno del nostro anniversario che è stato noioso e diverso dagli altri circa un mesetto fa. La sera prima gli avevo scritto una lettera molto romantica, e dopo la giornata del nostro anniversario passata ad ‘annoiarci’ e senza nessun pensierino da parte sua, dopo avergli esposto le mie emozioni a seguito della giornata, lui si è sentito in colpa e mi ha fatto un regalo importante e una lettera romantica (un ciondolo che ritrae due sposini). Da li sono iniziate le mie ansie assurde. Invece che sentirmi sollevata e contenta ho iniziato a stare male. Amo la nostra relazione, ma è come se in questo momento fossi annebbiata, come se avessi paura di perdere quello che abbiamo costruito e non riuscire ad averlo più e paura del futuro sia con lui (mi viene l’ansia a pensarci) sia senza di lui. Ora sto un po’ meglio ma all’inizio mi sentivo molto male, continuavo ad avere ansia perenne e angoscia mista a forte tristezza per paura che questo momento possa non passarmi più e che si possa confermare il dubbio che non lo amo più come prima. E’ come se da un giorno all’altro si fosse rotto in me qualcosa, il giorno prima serena e piena di parole d’amore e il giorno dopo sensi di colpa per un regalo romantico ricevuto. Ho forti sensi di colpa nei suoi confronti che non mi lasciano serena. All’inizio facevo anche fatica a mangiare e dormire. Ora va un po’ meglio, cerco di non concentrarmi sui dubbi e vivere la relazione come sempre fatto, ma poi riaffiorano sempre dubbi ecc che mi fanno stare male. È come se avessi innescato un meccanismo di ansie paure e insicurezze che si alimenta da solo, e non mi piace. Le prime settimane passavo giorno e notte su internet a cercare risposte e rassicurazioni ma più ci penso più mi sale l’ansia più non ho risposte. Quando sto con lui ho voglia fargli le coccole e capisco che i miei pensieri e le mie paure spesso non coincidono con quello che invece faccio, per esempio i gesti d’amore, le carezze, preoccuparmi per lui ecc. Non capisco più che mi sta succedendo, secondo lei può trattarsi di doc da relazione?
Resto in attesa di risposta e nel frattempo la ringrazio anticipatamente, mi scuso per essermi dilungata tanto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Chiara, scusa il ritardo della risposta.
Questi sono dubbi che possono iniziare ad un certo momento della relazione.
Il nostro desiderio vorrebbe sempre e continuamente farfalle allo stomaco, suoni di campane ed emozioni positive.
Quando si attenuano tutte queste belle cose, non siamo capaci di accettare che la vita ha alti e bassi.
Nella mente cominciano ad insinuarsi strani pensieri: ” E se….?”, “E’ veramente la persona della mia vita?”,
” E’ veramente amore…?”. “E’ Doc relazionale, oppure sono veramente stufa del rapporto?”.
Insomma quello che voglio dire è che le emozioni non sono sempre al massimo. Ci sono alti e bassi, come in tante cose della vita.
Il resto, Chiara, devi vedere tu cosa non ti piace in questo vostro rapporto.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Marco dice
Salve dottore, premetto che sono un ragazzo che ha sempre molto idealizzato l’amore (per parlarci chiaro ho sempre cercato l’amore quello che si vede nei film) e questo mi ha portato nella vita a voler provare quella sensazione per poterci provare con una ragazza. Ma adesso dopo 10 anni che sono single mi sono messo con una ragazza che mi piace e mi fa star bene ma che non mi fa provare quella sensazione di cui sopra parlavo e questo mi manda in paranoia/crisi/ansia … eppure razionalmente non capisco il perché, visto che mi rendo conto di tenerci a lei. Ah, ci tengo a sottolineare che stiamo insieme solo da 2 settimane e ci frequentiamo da 1 mese e mezzo. Inoltre, le volevo dire (non so se conta) che mi sono sentito molto sollevato nel sapere che esiste questo DOC. Secondo lei ha senso intraprendere un percorso psicologico per lavorare su questo disturbo, di cui credo di essere affetto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Marco, tu idealizzi troppo le cose e i sentimenti.
In un rapporto sentimentale non ci sono cose dovute, che si leggono nei libri o che si vedono nei film.
Vivi la tua vita per quello che senti. Poi non ti devi aspettare cose impossibili in un rapporto appena iniziato.
Vivilo tranquillamente, non pensando egoisticamente solo a te, ma tieni conto anche le esigenze della tua ragazza.
Il Doc non centra nulla. Poi se vuoi vincere le tue insicurezze e acquistare autostima,
una serie di incontri di psicoterapia non fanno mai male.
Un saluto. Dott. M. Di Nunzio.
Giuseppe dice
Salve, sono un ragazzo di 18 anni, stavo insieme a una ragazza da 2 anni, poi ci siamo lasciati 3 mesi fa, con sua premessa che questo sarebbe stato un periodo in cui capire i nostri errori e migliorarci. Effettivamente è stato così, ho capito che spesso io, colpito dalle mie insicurezze e ansie su di lei , la trattavo con poco amore, e ora informandomi ho capito che era un doc da relazione probabilmente. Ancora adesso, che siamo tornati insieme, ho queste insicurezze e ansie, come ad esempio che non mi piace fisicamente o che io non la ami, ma quando sto insieme a lei mi sento felice e posso essere me stesso. Sto riuscendo a gestirle meglio, semplicemente ignorandole quando mi arrivano quando sto con lei. Lo stesso però ho paura che non funzioni e che ritorni come prima, con me che non riesco a viverla al meglio e lei che dopo un po’ si stanca di questo. Premetto che ho precedentemente avuto problemi di ansia, soprattutto da piccolo. Pensa che sia doc e che io possa uscirne?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Giuseppe. Non si può fare subito una diagnosi di Doc, anche se ci fa comodo.
La tua è ancora una età di ansia e insicurezze. Devi vivere più serenamente il tuo rapporto sentimentale.
Devi anche ascoltarti e domandarti perchè non ti piace la tua ragazza.
Se le incertezze si ripetono ancora anche con altre, allora potresti pensare ad altre cose (tipo Doc).
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Silvia dice
Buongiorno, sono Silvia, ho 25 anni e sono fidanzata da 4 anni con un bravissimo ragazzo, amorevole e generoso.
Nonostante abbia avuto un passato burrascoso non sono mai stata una ragazza ansiosa o, nelle relazioni, particolarmente gelosa.
La nostra storia inizia nei migliori dei modi con lui che fa di tutto per conquistarmi e con me cotta a puntino, finché non inizio a scoprire delle bugie..
All’inizio erano bugie abbastanza pesanti che hanno portato a tanti litigi e chiarimenti infiniti che sembrano non aver portato da nessuna parte.. ad oggi non sono più cosi pesanti, ma son pur sempre bugie.
Penso che questo mi abbia portato ad una perdita di fiducia e tante insicurezze che io riverso continuamente su di noi. Ricerco da lui conferme costantemente a volte risultando quasi pesante e se non riesco a trovarle provo a ragionare con me stessa, tanto, troppo forse.. alla fine finisco su internet… dirlo ‘ad alta voce’ mi fa sentire strana.
Sento di stare veramente male, non riesco più a dormire e continuo a fare incubi; cerco di non pensarci e dieci minuti dopo ho già il pensiero successivo in testa; cerco di distrarmi e funziona, ma appena finisco ci torno a pensare.
Non riesco più a capire se sono entrata in un loop di negatività.. ogni volta che provo a far finta di niente e godermi il momento eccomi ricadere nella tristezza, sento di non poter mai abbassare la guardia perché potrebbe arrivarmi ancora la fregatura e quando non arriva la cerco insistentemente, perché penso sia strano che non ci sia.
Sento di amarlo, ma non capisco allora perchè ogni volta che mi parla io non riesca a sopportarlo, mi sento presa in giro e non rispettata nonostante il suo ‘unico’ sbaglio siano queste maledette bugie.. che persistono nonostante i 4 anni.
Mi torturo con i miei pensieri e vorrei capire se effettivamente potrebbe essere DOC da relazione o semplicemente la conseguenza ‘normale’ del suo comportamento..
la ringrazio,
Silvia
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Silvia.
Non si tratta di Doc da relazione. Stai continuamente a rimuginare cose passate ( da 4 anni). A tutti capita di sbagliare,
poi una volta chiarito, si perdona e non si torna più sull’ argomento. Si rischia di essere noiosi e pesanti.
Non è “ semplicemente la conseguenza ‘normale’ del suo comportamento”, non incolpare altri, cerca tu di
distrarti e non stare continuamente a rimuginare ‘minestre riscaldate’.
“sento di non poter mai abbassare la guardia perché potrebbe arrivarmi ancora la fregatura e quando non arriva la cerco insistentemente,
perché penso sia strano che non ci sia…”. Vedi che è soprattutto un tuo problema? Non fasciarti la testa prima di cadere.
Stai programmando un evento inesistente. Questo ti fa stare solo male.
Ok? Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
VERONICA PAPADIA dice
Salve dottore, sono veronica e sono moglie di un ragazzo di 33 anni che ha sempre sofferto di questo disturbo… Siamo insieme da 15 anni e sposati da quasi 3…abbiamo un bimbo di 5 anni…ha iniziato a manifestare questo disturbo nei miei confronti ogni volta che ci sono stati dei cambiamenti nella sua vita…quando andammo a convivere quando sono rimasta incinta di mio figlio, poi si è attaccato al fatto che ero piena e quindi tutti i pensieri possibili immaginabili su di me che sono stata malissimo.. Dopo di che a ottobre l anno scorso ho fatto un intervento allo stomaco per dimagrire e si era risolta la cosa… Fino a che non ero dimagrita e per di più sono rimasta incinta e lui ha cominciato di nuovo con i suoi pensieri che non gli piaccio più perché sono troppo scarnita si fissa che mi vede più biancolina ecc.. Adesso è arrivato a dirmi che ho il naso con la gobba e mi rovina (cosa nn vera ovviamente) ho il naso di 15 anni fa lui invece se n’è accorto adesso che nn va bene… Vorrei tanto aiutarlo anche tutti i pensieri sono sempre e solo su di me e sul mio aspetto fisico e mi fanno stare male.. Ma vorrei aiutarlo ad uscirne come devo fare dottore mi dia qualche consiglio… Grazie mille…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Veronica, vedo che stai soffrendo abbastanza con questa tua insicurezza, vero?
Veronica il problema non è tuo. Tu sei solo molto insicura e credi a tutte quelle parole negative che ti dice il tuo ‘ragazzo’.
Lui non dovrebbe fare tutti questi commenti negativi su di te. Tu non devi ascoltarli, non crederci, nè cercare di fare tutto
quello che lui ti dice. Non so se quei commenti che lui fa su di te è Doc relazionale. Di sicuro è una persona insicura.
Farebbe bene a cercare Lui un aiuto! Tu Non puoi aiutarlo. Deve solo smetterla di farti questi ‘complimenti’ negativi.
Perchè non lo ripaghi con la stessa moneta? Comincia anche tu a fargli notare i suoi difetti, le sue imperfezioni, i suoi
modi di fare sgarbati. Non ti va? Si arrabbierebbe? Certamente si arrabbia, non è comodo sottostare a questo lavaggio negativo del cervello.
Vuoi un consiglio? Suggeriscigli di cercare un aiuto psicologico per il SUO Doc e la sua insicurezza.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Maria Rosaria dice
Salve dottore, le scrivo perché credo di avere questo disturbo. Sono fidanzata da 9 mesi con un ragazzo fantastico, comprensivo e intelligente. Ho iniziato ad avere dubbi al momento in cui mi faceva notare che io fossi presa meno di lui per il mio carattere un po’ freddamente risolutivo. Mi sono accorta col tempo che nelle mia precedente storia ero invece molto dolce, davo certezze e rassicurazioni, (come se fossi sicura di me e del mio contributo personale, crocerossina) qui io non riesco a dargliele, ma lo smonto e risulto passiva e negativa quando mi fa denotare un problema tra noi… ultimamente sono io a fare questo cioè a mettergli davanti problemi irrecuperabili facendo di continuo “differenze” col mio passato su come ero coinvolta prima e come lo sono ora. I problemi tra me e lui si verificano una volta sì e una volta no, dunque non dovrei avere dubbi sul fatto che lui non sia capace di farmi stare bene. La mia storia precedente durata un anno e mezzo è continuata poi con messaggini che spesso ero io a volere per avere sicurezze che lui davvero non fosse per me, non è stato facile uscire da questo limbo avendo a casa un esempio sbagliato di amore (dunque mancanze di rispetto vs famiglia del partner, ambiguità nei pensieri, differenze comportamentali ecc). Poi sono andata avanti e ho conosciuto questo ragazzo lui 27 anni io 22, abbiamo molte cose in comune e ciò mi ha reso aperta anche a pensare ad un futuro trovandoci d’accordo sui progetti. Adesso non so perché ho dubbi sul suo carattere, lo trovo accondiscendente e influenzabile dai miei stati emotivi e non sono abituata a questo, in passato mi si dimostrava sicurezza e ciò era rassicurante, perché mi sentivo completa. Qui invece mi sento smontata, nonostante io voglia lui non riesco a farmi chiarezza del perché una volta lo vedo sicuro e la nostra intesa è forte ma quando lo vedo che vuole delle certezze da me, mi scade. Allora mi chiedo lo voglio davvero? Amo davvero tutto di lui? Perché non è amore se voglio costantemente che lui sia forte accanto a me quando ne sento il bisogno. Sono insicura di mio, gli domando spesso cosa gli piace di me, se l’ho mai sorpreso davvero come d’altronde ho sempre fatto in passato ma prima avevo risposte rassicuranti. Adesso sembra gli stia facendo queste domande per capire se in base a come risponde io lo ami. A volte credo di non meritare una relazione sana e felice, che mi debba legare a persone poco chiare perché così mi vedrò sempre sicura della mia persona litigando continuamente con l’altro.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Maria Rosaria, provi disagio con questi alti e bassi della tua affettività, vero?
Lo confronti con il tuo ragazzo precedente e da come ti senti, vedi la differenza.
Ma ogni rapporto è diverso. Non serve fare confronti, perchè anche la tua affettività cambia con un’ altra persona.
Hai scritto: “…spesso ero io a volere per avere sicurezze che lui davvero non fosse per me, non è stato facile uscire da questo limbo avendo a casa un esempio sbagliato di amore (dunque mancanze di rispetto vs famiglia del partner, ambiguità nei pensieri, differenze comportamentali ecc)”
Tutto questo ha influito sicuramente. La tua insicurezza dipende dal vissuto e dal tuo passato. Se provi un forte disagio a gestire la tua vita affettiva,
il mio consiglio è ricorrere ad un professionista, che ti aiuterà a sistemare le tue carenze emotive.
D’accordo? Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Jay dice
Salve, sono una ragazza di 27 anni. Il mese scorso ho iniziato a frequentare un ragazzo molto dolce, comprensivo e intelligente, e mi sono subito trovata attratta da lui sia fisicamente che mentalmente. Le prime due settimane circa i dubbi e i pensieri intrusivi erano incentrati principalmente su aspetti della sua sessualità (dubbi poi rivelatisi molto deboli e dunque abbandonati). La sensazione di ansia è in ogni caso sempre stata presente. Quello che mi spaventa e mi instilla pensieri intrusivi è la paura di avere una persona accanto, in quanto mi sento non solo responsabile del suo benessere emotivo, ma della sua vita a 360 gradi. Tendo a soddisfare l’altro piuttosto che far presenti i miei bisogni, e mi sento in colpa ogni volta che mi trovo costretta a dire “no”. L’ansia ora è incentrata sulla perdita dell’entusiasmo iniziale. Dopo un mese di frequentazione immagino sia anche normale, visto che usciamo praticamente un giorno sì e uno no. Dovrebbe far parte della curva di una qualsiasi relazione affettiva, no? Io non vedo elementi che mi portano a perdere interesse, anzi! Dopo essere uscita da una relazione abusiva e tossica di 7 anni, certi suoi comportamenti (normali e gentili) per me sono assurdi e mi fanno un gran piacere. Però ho pur sempre dei problemi di fiducia: non capisco, infatti, perché sia così accondiscendente con me, rispettando i miei limiti senza arrabbiarsi ai miei “no” e “vorrei stare un po’ da sola”. Quando lo vedo così felice di stare con me mi sento in colpa, perché in me vedo solo una disgrazia. Tra l’altro anni fa mi è stato diagnosticato un disturbo di personalità (non specificato), episodi depressivi maggiori e ptsd (a causa di abusi subiti nell’infanzia). Non ho mai vissuto una relazione tranquillamente. Anche la mia prima storia, quella tossica, è stata tutta alti e bassi proprio per i miei dubbi/ossessioni quasi “periodici”. Questo ragazzo sa tutto della mia storia, compreso il probabile doc da relazione, e si mostra comprensivo e accondiscendente. E se non fossi in grado di amare nessuno, se fossi arida dentro e meschina? Oppure i farmaci che assumo ormai da 12 anni mitigano le mie emozioni? L’unica cosa che so è che non voglio perdere questo ragazzo, ma nemmeno farlo soffrire con il mio continuo bisogno di rassicurazione. E’ una persona molto sensibile e mi sento responsabile del suo benessere, nonostante lui mi dica che sa badare a se stesso e frequentarmi è una sua scelta. Il fatto è che se prima pensavo ai nostri appuntamenti senza ansie, ora i ricordi sono come offuscati da un alone di tristezza e “sporcizia”, come se fossero stati contaminati dalla mia ansia. Non voglio perderlo, è un ragazzo d’oro, ma forse non potrò mai amare nessuno.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Jay ( bel nome !).
Da quello che hai scritto, tu trarresti senz’altro beneficio da una terapia. I tuoi problemi necessitano di un aiuto.
Hai avuto problematiche serie (abusi) che ti hanno causato episodi di depressione maggiore e PTSD (Disturbo Post-traumatico da Stress).
I problemi relazionali che hai col tuo ragazzo, come le tue insicurezze, sensi colpa e sensi di responsabilità esagerati non dipende da te,
ma da quanto vissuto.
Perchè finora non hai chiesto un aiuto professionale?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Alexa Nicastro dice
Salve.
credo di essere sempre stata affetta da Doc in una certa maniera. Ho sempre cercato e trovato la causa del mio problema in un’infanzia difficile. La paura dell’abbandono, la ricerca continua di rassicurazione dai miei partners.
Questo mi rendeva impossibile relazioni sane. La piú forte crisi di DOC l Ho avuta con il penúltimo ragazzo, lui più Piccolo di 5 anni, molto anticonformista e liberale, un amante dell’avventura e molto intelligente. Me ne innamorai follemente. Io ai tempi ero una ragazzina bisognosa di affetto e sicurezze e a lui non piaceva dar certezze ne far promesse anche se mi amava (in una maniera diversa dalla mía).
Mi lasciò per ovvie ragioni E soffri tantissimo. Anni dopo mi recuperai, e incontrai un altro ragazzo con cui Ho vissuto assieme per tre anni. La mía prima convivenza. Il Doc era sparito. La nostra era una relazione sana e semplice. Però non lo amavo come il precedente anche se mi dava pace e tranquillita.
In quegli anni Io E il mío ex ci scrivevamo Email ogni tanto.
Sapevamo che l’amore c era ancora.
Lasciai l’attuale ragazzo perché si era spenta la passione e avevo bisogno di stimoli che in lui non trovavo. Stimoli Mentali e sessuali, tra le altre cose Dopo un anno senza lavorare a causa del Covid Dovetti Cambiare città E tornai dai miei genitori, Dove viveva anche il mio ex.
Ritornammo a frequentarci sin da subito. I primi mesi andò tutto bene perché non ero coinvolta sentimentamente(appena uscivo da una relazione), lui invece sembrava piu innamorato che mai.
É da Gennaio che ci rivediamo.
Dopo un errore da me commesso Lui é tornato quello di una volta. Mi ha chiarito che non vuole compromettersi, che non vuole relazioni, ne famiglia ne figli. Lui ora ha 26, io 31. Il mío Doc é quasi tornato. Mi ossessiono, perché non riesco a trovare una risposta. Non capisco perche proprio con lui nulla possa essere semplice.
Perché cerco sicurezze dall’unica persona che non vuole darne?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alexa, sei una masochista. Ti piace soffrire.
Veramente non sei tu, è il tuo Doc che è stato risvegliato e ti fa comportare in questo modo.
Sei una ragazza complicata e insicura. Ti ossessioni perchè non riesci a trovare una risposta?
E’ giusto quello che hai scritto: ” cerco sicurezze dall’unica persona che non vuole darne…“.
“ Mi ha chiarito che non vuole compromettersi, che non vuole relazioni, ne famiglia ne figli.
Che risposta vuoi cercare?
Alexa, devi ritrovare te stessa e accettare relazioni anche meno problematiche.
Scusa la mia schiettezza. Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Kia dice
Salve dottore. Io sto con il mio compagno da 11 anni e ho capito solo adesso di aver sempre sofferto di doc da relazione, che mi porta a una continua vigilanza sul mio stato emotivo in sua compagnia soprattutto nei periodi che dovrebbero essere i più piacevoli (come vacanze o cene assieme) portandomi sempre a una certa dose di insoddisfazione emotiva (non provo mai quello che penso di dover provare). Altro punto è la paura/attrazione per provare emozioni per altre persone che mi hanno 0ortata ad avere alcuni flirt (sempre poi puntualmente confessati), ma che ogni volta in qualche modo confermavano il mio amore per il mio compagno anziché danneggiare la relazione. Pur non avendo etichettato queste dinamiche come DOC ci ho lavorato e nel tempo le ho anche migliorate… da una parte cercando di ignorare i pensieri e le aspettative e dall’altra chiudendo eventuali flirt prima del nascere. Purtroppo però durante questo anno (inizio 2021) in cui mi sono trasferita per lavoro e torno a casa solo nel weekend, ho avuto una grossissima crisi e grossi dubbi legati a un nuovo amico che ha mostrato interesse per me, da lì angosce, attacchi di panico… tutto ciò continuando a sentire di amare il mio compagno e volerlo sposare e avere dei figli con lui, ma al contempo il desiderio di essere single e ricominciare da capo e poter cedere ad altre attrazioni. Dopo un mese di litigi il mio compagno mi ha proposto un pausa, convinto che il mio malessere nascondesse la volontà di lasciarlo, e durante la pausa io ho ceduto e l’ho tradito, rendendomi immediatamente conto di quanto in realtà quest’altra persona non mi interessasse davvero. Da lì mi sono sentita completamente spezzata e sono entrata in una forte depressione ansiosa. Sono stata riaccolta e perdonata dal mio compagno alcune settimane dopo dopo aver confessato e dichiarato ancora una volta quanto io desideri un futuro con lui. Ora il problema è che io continuo a stare male, ad essere depressa, anedonica, per cui non riusciamo a stare bene e sto gettando in fumo il suo perdono. Vivo io mio tradimento come una macchia che non mi permetterà più di provare quello che vorrei provare (anche se forse pure questo è parte del doc?), mi sento indegna di sposarlo e avere una famiglia con lui. In più non riesco ad occuparmi bene del lavoro né di niente altro. Non riesco neppure a guardare un film per distrarmi.
Dimenticavo di dirle che sto seguendo una terapia da aprile, che in realtà ha peggiorato le cose perché è stato il terapista a farmi pensare fosse giusto seguire l’impulso di tradire per una volta. Ora sto cercando un’altra terapia.
Ma la domanda fondamentale è: come affrontare il mio DOC (se lo è) con in più questo peso del tradimento?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Kia,
purtroppo il tuo Doc relazionale ti sta giocando un brutto scherzo. Il Doc mette in dubbio tutto, anche le sacrosante verità.
Non serve rispondere al Doc, a cercare di convincerlo, a pregarlo di essere lasciati
in pace. Non serve dargli prove, cercare verifiche andando con altri partner.
Il dubbio è come un software mentale, un comando del computer, che non capisce le nostre risposte,
perchè non è programmato a riceverle. Infatti le tue risposte che ti interessava solo il tuo ragazzo,
non sono servite molto.
Bisogna imparare ad ignorare questi dubbi e insicurezze. Avere maggiore fiducia in se stessi e
credere nei nostri sentimenti.
Riguardo alla terapia iniziata ad aprile, non penso che sia stato un buon consiglio (di seguire l’ impulso di tradire
per una volta). Non è così che si cura il Doc e si spegne il dubbio.
Riguardo alla tua richiesta (Ma la domanda fondamentale è: come affrontare il mio DOC (se lo è) con in più questo peso del tradimento?)
Bisogna curare il Doc e il tuo senso di colpa.
La terapia deve aiutare, non peggiorare le cose.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Benedetta dice
Salve Dottore,
sto con un ragazzo da 6 anni e, proprio sei anni fa, ho avuto un momento in cui ansie e ossessioni sulla nostra storia sono esplose. Il pensiero scatenante è stato “e se non fossimo piu felici come ora?
Da allora ho cominciato ad avere attacchi di panico (che ora non ho piu da qualche anno) e ho cominciato a cercare rassicurazioni da chiunque, in modo specifico e continuo dal mio ragazzo. Lui si è sempre mostrato disponibile e paziente nel cercare di tranquillizzarmi.
Ma a volte, quando lo assillo e lo
martello, convinta dei miei pensieri ossessivi, ma sempre in cerca di rassicurazioni, lui esplode in rabbia dicendo che non lo ascolto, che sa che ho ansia ma che se gli chiedo opinioni sulla nostra relazione devo fidarmi e ascoltarlo. Ma l’ansia mi logora in quei momenti e credo che sia vera solo la mia versione ossessiva e negativa. Provocando liti molto forti, violente e davvero inutili. Quando poi ci calmiamo infatti (io soprattutto riconosco la mia ansia), lui è aperto e pronto a fare pace.
Dopo 6 anni, queste situazioni continuano a verificarsi e ho paura di rovinare tutto, perche lui davvero non ce la fa piu a essere continuamente assillato, perde la pazienza piu velocemente, soprattutto in momenti in cui dovremmo stare sereni (es vacanza) io comincio a bombardarlo.
Come posso fare per essere poco piu razionale? Soprattutto perche quando sono tranquilla la ns storia è molto sana.
Grazie!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Benedetta, grazie per avere scritto.
Capisco la tua preoccupazione e il disagio che questo Doc causa alla Vs. relazione.
La colpa non è tua. Tu soffri di un disturbo ossessivo relazionale e la caratteristica di questo patologia è
proprio quella di “ossessionare”. Alla base c’è una insicurezza che nonostante le continue rassicurazioni,
non riesce minimamente a spegnere il dubbio.
C’è una ‘parte’, la ‘parte ossessiva’, che continua ad essere invadente, intrusiva e ripetitiva che, insieme
alla ‘parte Ansia’ assillano nella ricerca di rassicurazioni. Queste rassicurazioni funzionano per poco tempo.
Cosa fare? Ripeto. Tutto questo non è colpa tua. E’ un meccanismo mentale di difficile controllo.
Non si tratta di essere più o meno bravi o razionali.
Se da sola non riesci a controllare il problema, leggi il mio ultimo articolo sulla Psicoterapia delle Parti e
se necessario chiedi un aiuto professionale.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Lidia dice
Salve dottore, la disturbo per un consiglio.
Credo che a soffrire di Doc-R sia il mio (ex)ragazzo, (sto cercando di fargli prendere coscienza della cosa ed indirizzarlo da un terapeuta), e mi chiedo,se fosse veramente DOC, Come posso affrontare tutto ciò? Ammetto che mi consola pensare che possa essere frutto di un disturbo psicologico e che certe suoi dubbi sul suo amore per me non siano realtà, ma l’essere messa in dubbio costantemente, mi fa paura e mi paralizza. Cosa posso fare a riguardo?
Aggiungo qualche informazione se può essere utile: Stiamo insieme da quasi 4 anni. Abbiamo io 28 e lui 30 anni. La nostra è una relazione sana, priva di litigi o di mancanze di rispetto varie. Insieme siamo sempre allegri, condividiamo le cose e ci divertiamo parecchio e ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro. Siamo molto legati l’uno alla famiglia/amici dell’altro. Abbiamo due caratteri opposti: io eterna romantica, dimostro e chiedo affetto di continuo; lui molto freddo e chiuso, non fa gesti eclatanti e palesi d’amore e non “coccola”.
Il suo dubbio principale è: non amarmi abbastanza o, meglio, non amarmi come si amano le altre coppie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Lidia, grazie per avere scritto.
Purtroppo non si può costringere qualcuno a cambiare o a rivolgersi ad un terapeuta. Deve essere la persona stessa a ‘sentire’ di avere
un problema e richiedere un aiuto.
La vostra differenza caratteriale deve essere accettata. La coppia deve adattarsi alle varie caratteristiche dell’ altro/a.
Puoi suggerirgli di ricorrere ad un aiuto, se Lui vincere questi dubbi, ma non si può pretendere.
Dici che va tutto bene, ma soffri che il tuo ragazzo è poco espansivo? E’ il suo carattere riservato. Non va bene?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Dolcestella dice
Salve . Ho sofferto di disturbo ossessivo 7 anni fa riguardante la mia relazione una relazione perfetta. Dopo un anno ne sono uscita. Mi sono spostata due anni fa e subito dopo aver partorito mi è comparso un pensiero ossessivo riguardante la bambina dopo il pensiero si è spostato su mio marito e per finire su un ex come se vorrei stare con questo . I pensieri mi limitano non mi fanno vivere serenamente e ogni giorno vorrei svegliarmi con la certezza di amare mio marito ed essere felice insieme a lui come poco tempo fa . Adesso i pensieri sembrano reali xke ho attraversato la fase ansiosa . È normale questa fase? Sono in cura da una pscologa e lei mi ha vista anche con mio marito e non ha dubbi del rapporto tra me e lui . Io sono in continua ricerca di rassicurazioni . Grazie se mi risponderà .
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve DolceStella, mi scuso per l’ enorme ritardo della risposta.
Soffri di Doc. Nella tua mente il Doc ha subìto delle trasformazioni, ed ora sta colpendo la relazione con tuo marito.
Alla base di un Doc c’è un carattere insicuro e intolleranza al dubbio. Ora è quello che ti sta succedendo:
l’ insicurezza ha messo in dubbio il tuo essere ‘mamma’ e la tua abilità ad accudire la tua creatura.
In questo momento l’ insicurezza mette in dubbio la tua relazione affettiva verso tuo marito.
Il problema del Doc è tutto sulla insicurezza. Non c’entra nulla il tuo affetto verso di Lui, ma il tarlo
dell’ insicurezza, essendo elevata e profonda, non riesce a controbilanciare e disinnescare il dubbio.
Quando c’è questa ‘parte'(noi abbiamo tante parti, tante sub-personalità) che emette giudizi, va a spodestare
la DolceStella adulta e al posto comando della coscienza si insedia il dubbio. A quel punto noi crediamo veramente
alla veridicità delle sue affermazioni. Invece il motivo è che non abbiamo una controparte forte.
Quindi stai tranquilla dal punto di vista dei sentimenti verso tuo marito, e cerca un terapeuta che conosce
la psicoterapia delle ‘Parti’.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Mavi dice
Salve, ho letto l’articolo e temo di avere questo disturbo. È da quasi un mese che mi appaiono in testa diversi pensieri riguardo la mia relazione come “sei sicura di amarlo?” “se ti annoi qualche volta significa che non lo ami più” “se non sei sempre al massimo significa che non lo ami” “dovresti lasciarlo”. Il fatto è che io sono certa che siano finti poichè mi mettono tanta paura e non sono analisi che faccio io con me stessa, ma sono pensieri che sento arrivano dall’esterno. Soffro di questo disturbo? Che cosa posso fare? È possibile che il fatto che la mia sia una relazione a distanza amplifichi il tutto? Grazie mille, buona serata.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Mavi, la risposta puoi trovarla al tuo messaggio precedente.
Un saluto.
Mavi dice
Salve, mi chiamo Mavi e temo di soffrire di questo disturbo da quasi un mesetto. Ho una relazione a distanza da dieci mesi e prima di questo momento andava tutto benissimo e a gonfie vele. Purtroppo però ultimamente ho diverse crisi di ansia, continuo a chiedermi “lo amo davvero?” “perchè a volte mi annoio quando son con lui al pc?” “sarei in grado di stare senza di lui?” e queste domande non fanno altro che aumentare la mia ansia e tristezza. Non riesco più a provare niente per nessuno dei miei cari e ho tanta paura. Secondo lei cosa dovrei fare? Soffro di questo disturbo? Grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mavi, non è un bel periodo quello che stai attraversando, vero?
Quello che hai scritto è veramente poco per fare una diagnosi di Doc relazionale.
Senza scomodare il Doc, ma sei veramente innamorata del tuo ragazzo?
Periodi di alti e bassi ci sono sempre nella vita.
Cosa fare? Non avere eccessive preoccupazioni se non si vivono le emozioni sempre al settimo cielo.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
emanuela dice
Buonasera Dottore,
mi chiamo Anna e da circa otto mesi soffro di doc da relazione.
ho trascorso un’ estate fatta da paura angoscia e attacchi di panico che mi portavano a pensare di volermi uccidere.
poi ho iniziato ad informarmi su internet e i miei sintomi erano simili se non uguali a persone che soffrivano di doc.
ho deciso a novembre di andare da una psicologa e iniziare un percorso con lei.
oggi sono molto più brava a gestore i miei pensieri, le mie ossessioni ma purtroppo ancora delle volte la paura prende il sopravvento o ancora alcune volte metto ancora in dubbio di avere il doc perché sento con certezza di non provare nulla per il mio compagno.
la mia psicologa mi ha consigliato la scorsa volta di prendere anche psicofarmaci per aiutarmi perché nonostante mi impegni i pensieri mi ossessionato ancora e mi spaventano.
i miei pensieri riguardano se amo il mio compagno, se sono attratta da lui, se mi manca quando non c’é etc ma poi cosa più importante che quando sto con lui i pensieri aumentano e pii che farmi domande mi dico non lo ami lo devi lasciare.
vorrei un consiglio da lei.
può aiutarmi fare anche cura farmacologia per superare il doc?
grazie mille in anticipo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Emanuela / Anna,
sembra che stai soffrendo di due problemi diversi (Panico-Disturbo Oss.vo Relazionale) in contemporanea.
Un aiuto farmacologico e il supporto psicoterapeutico non è una cattiva idea.
Non so se la tua terapeuta ha una preparazione specifica in questi disturbi.
Molto spesso il messaggio del doc non riguarda il suo contenuto, nel tuo caso la relazione affettiva, ma
l’insicurezza, la paura della crescita e del distacco.
Tutto questo lo trovi scritto nel mio articolo : ‘Perchè mi ammalo di ossessioni’. presente in questo sito.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giulia dice
Salve, sono Giulia e leggendo i sintomi credo di soffrire anche io di doc. Ho iniziato a soffrire di ansia 2 mesi fa , da quando mi è venuta l’ansia sono molto triste, non mi va di fare niente non ho stimoli 0 proprio e piango spesso (ogni giorno) . A volte piangevo senza motivo ma a volte mi ritrovo a piangere per il mio ragazzo che ci sto da 8 mesi . Prima della mia ansia mi era capitato di piangere per lui perché mi sento in colpa perché non riesco ad amarlo . Ancora oggi piango per questo . Non lo amo , non ho voglia di fare niente e quando lo penso a volte mi viene l’ansia e mi chiedo perché mi fa così , forse dovrei lasciarlo anche se non voglio . Non troverò mai un altro come lui . Se mi dovessi lasciare un giorno non troverei mai un altro . Dopo tutto ciò che sto passando .. ho provato a prendere una pausa ma sentivo un po’ di mancanza , anche se durante la giornata piangevo senza motivo per colpa della mia tristezza che ho ogni giorno . Stiamo di nuovo insieme ma non mi sento tranquilla , ho quella cosa dentro che mi fa stare male , mi fa stare male non poterlo amare , non riuscire a fare niente insieme , non so cosa fare . Ho provato ad andare da una psicologa ma niente . Vorrei passare sto brutto periodo e un giorno poterlo amare . Qualche consiglio? Come posso mandare via questi pensieri? Il mio cervello spesso prende il controllo e mi ritrovo a pensare cose negative spesso e a piangere .. vorrei sapere se secondo lei ho questo disturbo , grazie !
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulia, scusa il ritardo. Il tuo problema non è solo il doc relazionale, ma anche una evidente depressione.
Tristezza, umore depresso, crisi di pianto, insicurezza e dubbi non fanno altro che alimentare lo stato di stress.
Hai ragione a dire che non ti senti tranquilla e hai qualcosa dentro che ti fa star male.
Devi tornare a fare terapia, se necessario anche con supporto farmacologico, altrimenti non ne esci fuori.
Va bene? Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Roberta dice
Salve dottore, ho scoperto questo articolo perché molto spesso mi capita di ricercare su internet cose come “10 segnali per capire di essere innamorati”, “sono depressa?”, “la depressione sta distruggendo la mia relazione?”. Io e il mio ragazzo siamo molto diversi, lui molto introverso e io molto estroversa. Siamo nati in ambienti familiari e sociali diversi e la pensiamo in modo diverso, e mi assilla il pensiero che forse la diversità in alcuni momenti non è una buona cosa. Analizzo spesso i miei comportamenti e i suoi, mi chiedo spesso se lo amo davvero, se lui ha le caratteristiche giuste, se siamo fatti l’uno per l’altra, mi rimprovero quando mi arrabbio con lui o quando credo di non essere coinvolta abbastanza e mi chiedo spesso se sono la fidanzata tossica che lui non merita. Mi assilla il pensiero che lui possa pensare al futuro con me e che invece io cerco di non coinvolgerlo in tutti i miei sogni ad occhi aperti, a causa di relazioni passate che mi hanno fatto sicuramente diventare realista e un po’ pessimista. Io sono quella “tutto finisce” e lui è
il sognatore ad occhi aperti e ci penso continuamente, ormai da prima della pandemia ma non arrivo mai al punto di lasciarlo per una di queste motivazioni. Se penso a lui mi fa anche emozionare in certi momenti ma ho questi pensieri che mi tormentano. È un doc ed è tutto nella mia testa? O sotto sotto sento che questa relazione sta morendo?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Roberta, mi scuso se rispondo con qualche giorno di ritardo.
In ogni relazione affettiva c’è diversità. Ci si adatta all’ altra persona. Se c’è accettazione dell’altro/a non c’è problema, e
la relazione può durare a lungo senza molti problemi.
Il problema delle relazioni è quando Lui o Lei comincia ad analizzare, a concentrarsi sulle differenze, a non accettarle,
a desiderare un cambiamento (ora o appena si è coppia fissa) e a immettere dubbi che tormentano.
Non so se questo è un Doc, Roberta. Da queste poche cose è impossibile fare una diagnosi.
Può darsi che non sei proprio sicura di volere questa relazione in modo definitiva.
Le incertezze sono inevitabili. Prendi tempo. Che fretta avete?
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Rosa dice
Dottore buonasera vorrei raccontarle diciamo in breve la mia storia… mi chiamo Rosa e ho 30 anni e soffro di ansia da sempre, 8 anni fa lasciai il mio ex per mettermi con il mio attuale marito, un amore così profondo che solo Dio sa, dopo 9 mesi che avevo raggiunto il mio obbiettivo cioè di fidanzarmi con mio marito, all’improvviso mi sorge un dubbio sul sentimento che provavo per lui così ossessivo che lo lasciai, e sono stata lasciata per nove mesi.
Nel frattempo lui si ti fidanzò con la ex e vedevo che dentro di me scaturì una gelosia assurda, però io sapevo che lui me lo fece per ripicca, per non farla lunga capii che avevo sbagliato e feci pace, da lì un amore da favola come ho sempre desiderato, rimasi incinta e la mia storia è convivenza andava a gonfie e vele, anche se qualche problema c’è sempre stato perché io litigavo con la famiglia etc, però un amore così grande che copriva ogni forma di disagio, avevo un altro sogno da realizzare con lui quello di sposarmi, e per problemi economici mio padre non poteva sposarmi e per 2 3 volete ho dovuto rimandare il mio desideratissimo matrimonio.
Dopodiché grazie a Dio riuscì ad organizzare il matrimonio, una felicità assurda sembrava una favola, ma due mesi prima all’improvviso nn mi sentiii bene fisicamente, mio marito si ritira e io da sopra al balcone guardavo come lui parcheggiava la macchina, all’improvviso un pensiero nella mia mente dice “ non è che il problema è lui?”da lì dottore una depressione acuta, pensieri e ossessioni che invalidavano la mia vita, andai da una psichiatra che mi prescrisse una cura che ancora oggi assumo, sono andata da una psicologa dell’asl ma forse non ha capito il mio problema è ho rinunciato pke voleva che io lasciassi mio marito, ma io dottore non voglio questo , perché quando mi capita che questi pensieri mi danno un po’ di tregua io sto bene con mio marito, non voglio questo voglio solo riprovare a stare come prima senza questo orribili minacce e pensieri . Grazie mille dottore
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Rosa, grazie di avere scritto.
La tua lettera colpisce perchè dal modo come descrivi la tua relazione, passi da parole bellissime e piene di certezze
a momenti di grande insicurezza e dubbi, che mette in discussione tutto quello che hai vissuto.
Purtroppo il Doc è capace di fare certe cose.
Ma il Doc non è Rosa come totalità. Il Doc è solo una ‘parte, una sub-personalità. Ti attacca perchè ci sono altre parti
collegate (una parte ‘dubbi’-, Una parte ‘paura’ , una parte ‘insicurezza’, ecc.).
Nel Doc c’è una ‘parte’ che attacca la persona e ripete continuamente :” Tu sei così! Tu sei così….”.
Questo succede perchè non c’è una controparte forte e sicura che gli risponde a tono e la manda a diavolo.
C’è una controparte debole, insicura, come una bambina, che subisce e finisce per crederci.
Il messaggio di quella ‘parte’ che attacca è il seguente: ‘ Fai qualcosa perchè sei troppo insicura !’
Come fare ?
Non devi lasciare nessuno, ma curare quelle ‘parti’.
C’è una terapia che si chiama I.F.S. ( Internal Family System) che spegne quella parte che attacca e cura
le debolezze e insicurezze del passato.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Rebecca dice
Salve dottore. Ho 18 anni e sto assieme al mio ragazzo che ha 21 anni da 8 mesi. Ho avuto delle piccole relazioni prima, ma lui è l’unico di cui mi sono mai realmente innamorata. Relazione felice per entrambi e orientata verso il futuro (non ostante siamo abbastanza piccoli), abbiamo un buon dialogo, anche dal punto di vista dell’intimità va sempre tutto a gonfie vele. Fino al 5º mese siamo stati benissimo , poi, dopo i primi due o tre litigi( superati e chiariti) ho iniziato ad avere costanti pensieri ossessivi. “Se mi stesse tradendo con quell’amica? ““Se ha fatto questa cosa vuol dire che non mi ama più” oppure anche “ e se un giorno io non lo amassi più?” e così via dicendo. All’inizio non mi preoccupavano ma adesso la situazione mi sta veramente provocando un dolore atroce. Ho questi pensieri tutto il giorno, non riesco a concentrarmi bene sullo studio, non riesco a vedermi un film essendo concentrata solo su quello. Tutto questo perché questi pensieri sono contrastanti rispetto al grande amore che provo nei suoi confronti, e quindi vado in confusione perché non capisco perché mi vengano in mente. Leggendo il suo articolo mi sono sentita un po’ rincuorata perché ho capito che posso uscirne , ma anche impaurita perché la parola “disturbo” mi ha spaventata un sacco e non so nemmeno se io ne sia affetta a livello patologico. L’unica cosa che voglio in questo momento è tornare a godermi la mia relazione e a vivere la mia vita indipendentemente dal fatto che io sia fidanzata , come facevo un paio di mesi fa, quando appena pensavo a una cosa brutta ero capace a cacciarla via. Sto provando da un po’ di giorni le tecniche elencate da lei, che per un po’ funzionano ma poi ci sono dei momenti in cui mi crolla tutto addosso. Ho paura perché sono relativamente “piccola” avendo 18 anni, dovrei essere più spensierata e pensare ad altro piuttosto che impiegare tempo a preoccuparmi per cose inutili come questi pensieri, e io ci provo a staccare da tutto questo ma appena me ne viene in mente uno sento di aver fatto un passo indietro. Secondo lei sono già nel cosiddetto loop? Cosa posso fare? Secondo lei potrò tornare come prima? Al solo pensiero che io possa rimanere così per sempre sto malissimo. La ringrazio in anticipo.
Lily dice
Buongiorno dottore,
Sono una ragazza di 23 anni.
Vorrei raccontare brevemente la mia situazione, perchè è da settembre che sto male e non riesco a uscirne e parlarne di persona mi spaventa, non riesco ad aprirmi e non ho le disponibilità al momento per pagare uno psicologo..ma vorrei solo avere qualche risposta gentilmente, sono esausta ..
Premetto con il dire che sono una ragazza che soffre di ansia da sempre e ora come ora faccio davvero molta fatica a gestirla, sono anche insicura come ragazza e l’autostima che ho in me non è altissima e mi ritrovo in un periodo in cui non so più cosa vorrò fare da grande, mi sembra di sbagliare sempre decisioni, di dover rendere felici i miei e non me. Detto ciò, quasi 7 mesi fa mi sono fidanzata con un ragazzo di 10 anni più grande di me, siamo amici da 2 anni e in questi anni mi è stato vicino da quando ho rotto con il mio ex (persona che non mi dava certezze, che si faceva rincorrere. inoltre mi sono resa conto che vivevo un’ossessione e non una vera e propria relazione equilibrata, spesso mettevo da parte me stessa per poter vedere lui 15 minuti e credo mi abbia anche manipolata molto mentalmente). Il mio attuale ragazzo, inizialmente, non mi attirava esteticamente (non c’era un sentimento) ma avevamo un forte legame mentale; in seguito al primo lockdown qualcosa è cambiato e abbiamo iniziato a uscire.
A settembre ho trascorso a casa sua 1 settimana e negli ultimi giorni sentivo la necessità di tornare a casa, da lì si sono innescati una serie di pensieri senza uscita sul fatto che, se volevo tornare a casa, allora era perchè mi ero stancata di lui.
Questi dubbi sono passati a domande come “forse è perchè esteticamente non ti piace?” (quando in realtà ho voglia di baciarlo, di abbracciarlo, di stare con lui ecc), ma questo dubbio è ricorrente adesso nella mia mente e a volte mi fa stare davvero male; me lo domando perchè ho sempre pensato che l’amore fosse un colpo di fulmine, invece con lui è nato lentamente e mi chiedo quindi se possa cambiare qualcosa anche a livello estetico quando ci innamoriamo o se in realtà io mi stia illudendo (e solo pensarlo e scriverlo mi fa venire un nodo allo stomaco, come se non volessi nemmeno pensare ad una cosa del genere).
Inoltre mi chiedo anche cosa significhi amare; ho paura di non amarlo abbastanza, nel profondo sento che l’idea di perderlo mi spaventa, ma non perchè rimarrei sola, ma perchè non voglio perdere un ragazzo che sento essere profondamente connesso con me, con i miei stessi valori e con cui mi sento me stessa finalmente. Ho un tale legame con lui, così profondo e così bello, mai avuto con nessuno e ho davvero paura di perderlo.
Ho scritto ad una psicologa che mi ha detto che questi dubbi in realtà sono paure, legate al fatto che non essendo abituata all’essere amata davvero e a vivere una storia sana, le mie insicurezze mi portano a scappare, ad evitare una situazione in cui per una volta sono serena e tranquilla e senza ansie, solo per paura; ma mi piacerebbe avere anche un altro parere e capire se effettivamente potrebbe trattarsi di pensieri intrusivi e non veritieri. A volte questi dubbi mi sembrano talmente reali che mi spaventano, come se la mia testa volesse farmi chiudere con l’unico ragazzo che davvero vedo nel mio futuro.
Appena lo saluto mi manca, ma a volte quando sono con lui mi tornano i dubbi sul lato estetico e passo minuti a guardare ogni minimo difetto in viso, invece se non ci penso, con lui sto bene. delle volte capisco che in realtà mi piace davvero, che lo vedo bello che mi attrae, poi mi torna il senso di colpa per aver pensato a quei dubbi e sto di nuovo male.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio, ma vorrei avere un consiglio e capire se siano solo sintomi ossessivi e che quindi il mio sentimento non debba essere messo in dubbio? mi aiuterebbe a tranquillizzarmi una gentile risposta….
L’idea di perderlo mi distrugge davvero, sono arrivata a non mangiare, ad avere mal di testa costanti e a sentirmi stanchissima… e la sessione in università non aiuta per niente…mi sento persa, come se lottassi costantemente con la mia testa e le dicessi di smetterla, vorrei tornare a stare bene come prima, con lui.
Ho trascorso gli ultimi giorni senza dubbi ed ero al settimo cielo, sentivo di voler stare solo con lui per sempre ma poi quando sono da sola torno a fissarmi sulle domande come “ti piace davvero esteticamente?” “Ti stai convincendo di amarlo o lo ami?” E mi sento stanca, esausta, perché non vorrei avere questi pensieri, vorrei solo vivere serenamente con lui e senza nessun altro ma mon capisco perché sistematicamente mi tornano questi dubbi.
La prego riuscirebbe a darmi qualche consiglio?
Ho paura di perderlo, so nel profondo che non voglio nessun’altra accanto e so di provare qualcosa di molto forte per lui e non voglio più avere questi pensieri, mi distruggono; non voglio averli, mi rendo come che sono partiti da una situazione di “stanchezza” a settembre e ora si sono spostati su questo aspetto estetico, ma in realtà se poi cerco di capire quale magari possa essere l’aspetto estetico che vorrei cambiare, in realtà non cambierei nulla. Lui ha qualche dente storto, ma in fin dei conti non mi dà fastidio questo unico difetto fisico, eppure è come se nella mia testa io cercassi di trovare a tutti i costi qualche difetto o qualcosa che non vada, ingigantendo un aspetto che in realtà non esiste, quando in realtà per una volta va tutto bene… è come se cercassi di sabotare questa storia che sento essere ciò che voglio. Mi sono convinta che se da un lato non mi piace esteticamente (cosa che poi faccio decadere quando in un altro momento invece mi piace se lo guardo spontaneamente) allora significa che non lo amo…. sono a pezzi
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Lily, come più volte pregato voi tutti di evitare lunghi messaggi. La mancanza di tempo non mi permette di leggerli.
Evitate di fare un diario, possibilmente solo una domanda non lunga. Grazie.
Dott. M. Di Nunzio
Laura dice
Buongiorno,
facendo psicoterapia ho scoperto di soffrire di questa forma di doc.
Alterno periodi felici in cui sto davvero bene col mio ragazzo, a periodi invece pieni di ansie e paure sulla relazione (mi chiedo ad esempio se sono davvero felice con lui, se è giusto starci insieme nonostante questi dubbi, se mi piacciono altre persone fra cui un amico in comune, se val la pena di continuare anche se a volte percepisco tanta pesantezza).
È proprio fastidioso e opprimente soffrire di questo disturbo, ho avuto un episodio particolarmente intenso durante le vacanze di Natale e ora purtroppo ne sto vivendo un altro.
La chiave è impegnarsi a non darci importanza?
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Laura, ho dato la risposta.
Comunque voglio rassicurarti. Purtroppo quando lo stress è elevato possiamo soffrire anche di più di una forma di Doc.
Ma il contenuto non conta. Il messaggio è di rafforzare il carattere e vincere le insicurezze.
Un saluto.
roberto dice
Buon giorno, sto con una donna da 1 anno e mezzo ho 43 anni, viviamo una relazione a distanza, quando non sono con lei sono ansionso, temo di non essere abbastanza per lei, controllo se è online su FB e whatsapp e temo che chatti con altri, mando sempre il buongiorno io la mattina, e ogni mattina aspetto sempre un po’ nella speranza sia lei per prima che me lo mandi, ma ciò si verifica forse con la frequenza di una volta ogni 2 mesi… e comunque prima di rispondermi si fa sempre la sua oretta su FB, dice di pensarmi o che gli manco, non lo nasconde che non è sempre così, specie quando è occupata, ma quando è così non lo dimostra mai; io ho provato a parlarle di come mi sento, ma appena noto una insofferenza lascio perdere; certe volte anche quando dormiamo insieme quando ci mettiamo a “dormire” io mi metto a piangere in silenzio, sono molto stanco e vorrei qualche sua assicurazione… E’ doc questo?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Roberto, hai scritto sull’ articolo: ‘Come difendersi dal disturbo ossessivo compulsivo da relazione’, ma non è quello adatto.
Il tuo non è un Disturbo ossessivo.
Nel tuo messaggio si nota molta insicurezza e bisogno di rassicurazioni. Sei una persona timida e riservata.
Credo che soffri anche di depressione, visto la tua tendenza al pianto.
Perchè non cerchi un aiuto esterno?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Angela dice
sto da piú di tre anni con un ragazzo che da più di un anno si é dovuto trasferire a Torino per lavoro (io sono di Napoli). é un ragazzo davvero eccezionale, mi ha fatto provare tante emozioni, tanto amore e passione come non mi era mai successo prima. anche noi abbiamo avuto i nostri momenti bui, ma sempre affrontati a testa alta. la sua partenza è stata improvvisa, non era stato pianificato nulla e quindi non ho avuto modo di accettare la cosa immediatamente, anche perché facevo tutto con lui, era diventato la mia bellissima quotidianitá. per via del covid non sono potuta andarlo a trovare nel mese di marzo, quindi, dopo il periodo di Capodanno in cui lui era tornato qui, non ci siamo piu visti per mesi. quando finalmente si è realizzato il mio sogno di andarlo a trovare per due settimane credevo di essere la donna piu felice del mondo, ma la seconda settimana è stata un vero e proprio incubo. non è colpa sua, assolutamente, anzi, per quanto poteva mi é stato vicino, ma comunque sono stata davvero molto male, con un continuo mal di testa, nausea e un pianto continuo. pensavo che tutto ció fosse la conseguenza di una cattiva digestione, ma si è dilungata per l’intera permanenza restante. sono stata davvero male lì ma anche qui non è cambiata la situazione. ho sofferto di attacchi di panico, ansia con diversi sintomi, come se stessi per morire da un momento all’altro. da quando sono andato a trovarlo non l’ho più visto per altri 4 mesi e sono stata sommersa da dubbi e preoccupazioni, se la causa fossi io o i miei sentimenti per lui, ma ho cercato di non pensarci e aspettare di rivederlo, sperando che la situazione migliorasse con di nuovo lui al mio fianco, ma non è stato cosi. anche avendolo vicino non sono migliorata, molto spesso piangevo anche con lui, provavo ansia e sono arrivata al punto di chiedergli una pausa prima che ripartisse, ma sono stata cosi male che dopo 2 ore l’ho richiamato per rivederci il giorno seguente prima della sua partenza. penso di soffrire di Doc, sto creando paure che non esistono, perché continuo a ripetermi che questo periodo passerá e che questi dubbi sono infondati. non so se mo sto facendo prendere dal fatto che siamo una relazione a distanza, ma non era mai stato un problema prima anzi, ci aveva resi ancora più forti. oggi penso continuamente e ossessivamente a questa situazione, ho paura di non essere onesta con me e con lui ma io lo voglio parte della mia vita. sto provando un senso di apatia che mi sta accompagnando da mesi dall’incidente di stomaco di Torino. è anche vero che in casa sono successe davvero tante cose orribili, ma mi sono sempre ancorata a lui, ma ora è come se non avessi più niente. mi sento stanca di questa situazione, ho una brutta sensazione ogni giorno, sperando che mi passi il giorno seguente ma non succede. ecco perché credo che sia un doc relazionale, perchè non è successo nulla di brutto nella nostra relazione e quindi vado continuamente alla ricerca di risposte del perchè stia vivendo questa situazione di disagio con lui. io non voglio perderlo, è l’unica cosa di cui sono sicura, ma vorrei cercare di capire perché abbia dei dubbi sui miei sentimenti, che desidererei con tutta l’anima sparissero.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Angela, non è una bella situazione la tua. Ovunque sei, da sola o con il tuo ragazzo, provi tanto disagio.
Ma c’è anche tanta insicurezza in te, forse creata dalla situazione “… è anche vero che in casa sono successe
davvero tante cose orribili…”. Tutto questo crea un forte turbamento dell’ emotività, responsabile del disagio.
Ti aggrappi al tuo ragazzo, ma la tua mente ti dice: ‘Non puoi appoggiarti agli altri. Devi farcela da sola!’
Ma tu non ce la fai e chiedi soccorso. Ma non ti arriva l’aiuto che tu desideri.
Angela, tu scrivi:”mi sento stanca di questa situazione, ho una brutta sensazione ogni giorno, sperando che mi passi
il giorno seguente ma non succede”
Non serve cercare risposte, non le troverai. Ti occorre un bell’ aiuto esterno, di tipo professionale. Ti aiuterà
a calmare le acque del tuo mare tempestoso.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Salve dottore le scrissi qualche tempo fa. Ora dopo mesi che stavo meglio sono rinciampata di nuovo. Logicamente oggi impatta di meno il mio doc da relazione diciamo che riesco a vederlo come doc ma ho sempre quella paura e quella ansia che possa essere vero. Sto facendo psicoterapia da un anno e già che I tempi da una ricaduta ed un altra si sono allungati credo sia positivo. Quando sto bene non mi pongo queste domande. Questa continua ricerca che io ami il mio compagno. Però è dura. La paura poi prende il sopravvento. Tutto stavolta è partito da una cena, dove il mio cervello ha iniziato a dire che mi stavo annoiando che non trovavo interesse in qhello che diceva il partner e da lì…. La condanna allora forse non lo amo. Ho fiducia nella mia terapista che mi sostiene. Io vengo da anni di doc anche sulle malattie e in maniera blanda su altre cose ma sulla relazione sembra che mi faccia più male. Lei mi dice che cmq per anni ho funzionato in un certo modo e che quindi è normale ricadere in quei trigger che io li catalogo come allarmi…. Impaoare a modificare il modo di ragionare su alcune cose è difficile. Grazie per l ascolto.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Grazie a te, Martina, per avere scritto.
Stai tranquilla. Stai facendo terapia e sei seguita. Le ricadute sono inevitabili, ma non ti devono preoccupare.
Continua a seguire il mio blog. Fra poco ci saranno interessanti articoli, su un modo nuovo e potente per capire il Doc,
la sua funzione nella mente e come fare per affrontarlo.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Laura dice
Buongiorno,
facendo psicoterapia ho scoperto di soffrire di questa forma di doc.
Alterno periodi felici in cui sto davvero bene col mio ragazzo, a periodi invece pieni di ansie e paure sulla relazione (mi chiedo ad esempio se sono davvero felice con lui, se è giusto starci insieme nonostante questi dubbi, se mi piacciono altre persone fra cui un amico in comune, se val la pena di continuare anche se a volte percepisco tanta pesantezza).
È proprio fastidioso e opprimente soffrire di questo disturbo, ho avuto un episodio particolarmente intenso durante le vacanze di Natale e ora purtroppo ne sto vivendo un altro.
La chiave è impegnarsi a non darci importanza?
Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buonasera Laura, stai vivendo alti e bassi dell’ umore per via del Doc che ti fa soffrire.
Il disturbo ossessivo relazionale mette in dubbio il rapporto affettivo, i sentimenti verso il tuo ragazzo e
e varie forme di dubbi e insicurezze. L’ attacco della ‘parte’Doc è continuo e martellante verso un’ altra ‘parte’ di te stessa.
La parte Doc è istigata dalla parte paura-ansia. Purtroppo la controparte ha poca forza per controbattere perchè insicura.
La chiave è quella di non dare importanza, ma ce la fai?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sary dice
Sono fidanzata due anni con un ragazzo splendido, lo amo molto ma è da un po’ di giorni che svegliandomi al
Mattino, o guardando la tv o sentendo canzoni mi viene in mente per qualche secondo il nome del mio ex del 2016, persona da cancellare che mi ha fatto soffrire abbastanza e che ha praticato anche stalking su di me..
Non ci tornerei mai nella vita anzi lo cancellerei dalla mia
Mente se fosse possibile.
Ora mi chiedo tanti perché.
Perché mi viene in mente lui dopo tanti Anni se sono felicemente fidanzata?
Mi sento in colpa verso il mio lui, e se penso che potrei perderlo mi viene l’ansia.
Grazie mille ??
Dott. Mario Di Nunzio dice
Cara Sara, il Doc va a colpire le cose a cui teniamo di più. Come hai potuto leggere nel mio articolo, agisce in questo modo,
fa parte del suo automatismo. Nel tuo caso, lo fa perchè ti ha inviato un pensiero riguardo il tuo ex, tu hai risposto in maniera non serena,
ma con un certa preoccupazione e turbamento, ed ora sta continuando ad inviarti quei pensieri, fin quando non vede in te serenità.
E’ inutile chiedersi tanti perchè, è meglio non rispondere al Doc. Non c’è bisogno che tu ti senta in colpa, non è colpa tua.
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sary dice
Salve Dottore, grazie per la risposta, ho letto solo ora.
Ho constatato che questi pensieri giungono quando ho un po’ di stress o c’è qualcosa che non va.
C’è un metodo, anche solo delle frasi da ripetere quando si presentano questi pensieri per scacciarli?
Grazie mille ??
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sara, hai ragione, questi pensieri vengono a chi ha una certa personalità (ossessiva) e
quando hai stress o c’è qualcosa che non va. Purtroppo non esistono frasi o formule magiche.
Certi pensieri una volta entrati nella mente non si riesce a scacciarli.
Ti saluto
Dott. M. Di Nunzio
Matteo dice
Buonasera, sono Matteo, ho 40 anni e convivo da 2 anni con una ragazza di 28 anni.
Durante la nostra relazione ci sono stati dei momenti dove lei lamentava di non essere probabilmente la persona giusta per lei perchè a suo giudizio io sarei più preso dalla nostra relazione e potrei colmare tutte le sue esigenze principalmente di natura sessuale. Io da, parte mia, ho sempre dimostrato il contrario, anzi sono sempre stato innamoratissimo di lei. 20 giorni fa in varie occasioni mi ha fatto credere dell’esistenza di un’ammiratore con cui le è passato di mente di cedere in quanto io non colmo queste lacune e per questo mi ha espresso la sua necessità di capire se sono io la persona giusta al 100%. Io dopo questo ho iniziato in tutti i modi a dimostrarle il mio amore, con sorprese, tempo passato insieme in attivita etc. Voglio sottolineare che durante questo periodo mi ha sempre dimostrato il suo amore e il suo affetto, ma allo stesso tempo sempre sottolineato che doveva essere sicura al 100% di quello che provava per me e per quello mi ha chiesto una brevissima pausa di 3 giorni dove lei sarebbe andata a casa dei suoi genitori. Per tutto il periodo prima della pausa io ero convinto che mi avrebbe lasciato, ansia, angoscia e disperazione hanno preso il soppravvento fino a che proprio durante i 3 giorni di pausa la dove non ci dovevamo sentire, ha iniziato a cercarmi continuamente. Ovviamente mi ha fatto piacere, anzi mi ha tranquillizzato, ma non appena l’ho raggiunta per le feste dai suoi genitori mi sono accorto che la notte non riusciva a dormire, in più ho notato un’aumento eccessivo dei messaggi sul cellulare. Questo mi ha attivato ancora ansia per paura di essere lasciato per questo ammiratore.
All’ennesima richiesta di conferma di amore da parte sua, ricevuta insiema al solito voler essere sicura al 100%, a me è entrato nel cervello il pensiero che effettivamete io non sono in grado di colmare tutte le sue necessità in quanto non sono più innamorato e quindi non potrò farla felice. Da quel momento il terrore e l’angoscia è entrata nella mia mente. Ansia, attacchi di panico, tachicardie che mi hanno portato ad essere sicuro in meno di 10min di non voler più star con lei in quanto probabilemente non più innamorato. Il mio cervello non ha smesso di funzionare, pensieri e pensieri, ansia ansia e angoscia Sono ormai 5 giorni che mi dispero in quanto provo un’affetto infinito nei suoi confronti, ma mi sala l’ansia perchè sono convinto di non amarla più e per questo la voglio lasciarla. Da un secondo all’altro ho smesso di essere innamorato. Come è possibile.??? Penso constantemente a lei e a quanto io la ami, ma qualcosa mi blocca. Cosa posso fare.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Matteo, mi scuso del ritardo della risposta.
Ti dico subito che questo non è un Doc, ma le tue ansie sono reali.
Sei innamorato della tua donna, ma lei non fa altro che darti ansie e insicurezze.
Come nel tuo caso, Matteo, quando siamo in stato di alta eccitazione, di alta emozione, questo ci fa sentire in stato di minaccia,
in stato di emergenza. In queste situazioni la nostra mente ritiene che è meglio credere realmente ai nostri dubbi.
Il dubbio ora ti fa pensare se sei o meno realmente innamorato di lei. Inoltre ti ha fatto scattare la paura dell’ abbandono.
Cosa fare? Devi rilassare la tua mente e uscire da questo stato di stress. Devi aspettare. Non chiamarla. Fatti desiderare.
Un po’ di tattica da seduttore non fa male.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Simona dice
Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e ho avuto 3 relazioni importanti .
Da circa un annetto mi sto frequentando con un ragazzo super bravo, mi dimostra ogni giorno quanto valgo per lui con semplici gesti, però io sono sempre lì con la testa sarà quello giusto ? Mi piace abbastanza ? Tutto così … vorrei capire se si tratta di doc ! E tutte le volte sono mega stressata e in più ho molta confusione in testa .
Saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Simona, grazie per avere scritto.
Vuoi sapere se è un Doc le insicurezze che stai vivendo nel rapporto col tuo ragazzo?
La mia risposta è se questo non è mai successo con le altre relazioni, se in passato non hai sofferto di qualche altra forma di doc, allora
è semplicemente insicurezza verso questa tua relazione. Forse non sei sufficientemente innamorata?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
SILVANA dice
Salve sono una donna di 41 anni, ho una relazione da 8 mesi. I primi 4 mesi sono stati bellissimi, ma dopo una parlata del mio compagno che non mi è piaciuta ho iniziato ad avere dei pensieri che lui non fosse quello giusto per me e sono entrata in panico. Ho pensato di non amarlo abbastanza, quando in realtà io lo amo, voglio stare con lui, ecc ma ho questi pensieri che mi assillano. Quando non penso a queste cose, sto benissimo, sono tranquilla e sicura dei miei sentimenti per lui. Ho avuto una storia importante prima di lui, di 14 anni, e dopo essere stata lasciata ho sofferto molto. Vorrei capire se soffro di D.o.c da relazione o se ho paura di amare dinuovo. Grazie.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buonasera Silvana, grazie per avere scritto.
Affettivamente sta passando un momento non positivo, vero?
La Sua storia precedente l’ha segnata non poco, ora ha paura di fidarsi e lasciarsi andare.
Infatti prova insicurezza a tal punto che è stata sufficiente una parlata non felice del suo compagno per
farla entrare in panico.
Silvana, riguardo alla sua domanda:“Vorrei capire se soffro di D.o.c da relazione o se ho paura di amare di nuovo” ,
è necessario approfondire, ma non penso si tratti di Doc.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
SILVANA AZARA dice
Grazie dottore per la sua risposta. Si è un periodo affettivamente non positivo, va a giorni ecco. E mi accorgo che ho bisogno di essere più sicura. Cercherò di approfondire con l’aiuto di un professionista. Grazie mille.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buonasera silvana, segua il consiglio. Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Chiara dice
Salve, sono una ragazza di 21 anni. Sto insieme al mio ragazzo da più di 3 anni con una pausa in mezzo voluta da lui di 9 mesi. Io mi sono trasferita per l’università e lui dopo un po’ inaspettatamente ha deciso di rompere con me. Non ci siamo sentiti per mesi finché lui non è tornato e dopo un po’ io ho capito che provavo ancora dei sentimenti per lui e ci siamo rimessi assieme. Penso di soffrire di un doc relazionale dovuto al fatto che ci siamo mollati senza preavvisi e litigate precedenti (proprio una decisione che non mi aspettavo). Ora ricerco in ogni suo comportamento dei segnali del fatto che lui mi voglia mollare, come a prepararmi a un’altra eventuale catastrofe. Lui in realtà non fa niente di strano ma io interpreto tutto (il minimo variare di tono, la mancanza di cuori su whatsapp, il fatto che non mi chieda mai troppo spesso prima lui di uscire … tutte cavolate insomma) come segnali del fatto che voglia lasciarmi di nuovo. Quando ho queste sensazioni piango e sto davvero male! Mi rendo conto forse che è davvero tutto un giochetto della mia testa e vorrei risolverlo. Grazie e scusate, sono stata prolissa!
Chiara
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Chiara, scusa del ritardo.
Tranquilla,non sei stata prolissa.
Chiara, questo non è un Doc. La tua ansia di essere lasciata di nuovo è una paura reale. E’ normale che si reagisce in questa maniera.
Purtroppo al tuo ragazzo hai lasciato fare quello che ha voluto: hai accettato una pausa di 9 mesi ed è tornato quando ha desiderato
Poi hai scritto:” Ci siamo mollati senza preavvisi e litigate precedenti…”, (ma perchè occorrono preavvisi?)
Questo comportamento non è accettabile. Tu non devo accettarlo. Hai visto che ti ha causato tanta insicurezza?
Dovresti avere più stima di te, meno paura e pretendere più rispetto.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ferdinando dice
Salve dottor e sono un ragazzo di 21 che vive una relazione con la propria ragazza da quasi 2 anni in relazione andata sempre alla grande . Causa pandemia sono cresciute le mie ansie ed avuto un doc omosessuale fortunatamente passato grazie anche all’aiuto della mia ragazza . Ma è da una settimana che ho dei pensieri strani nutro una forte ansia di non amarla oppure di doverla lasciare anche seno sempre stato convinto di amarla alla follia non ho mai avuto dubbi su di lei questa cosa mi mette un ansia incredibile. Non voglio lasciarla vorrei solo capire il perché di questo stato d’ansia nei suoi confronti . Ogni volta che la vedo ho come un ansia inospita mai avuta
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ferdinando, tu dici che già qualche tempo fa hai sofferto di un Doc omosessuale, Vero?
Può darsi che questa è una ricaduta, anche se ora sta colpendo la tua relazione affettiva.
Come hai fatto a superare il primo? Ora metti in atto le stesse strategie.
Se non funziona una buona idea è quella di rivolgersi ad un aiuto esterno.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Erika dice
Salve mi scusi mi sono dimenticata di specificare appunto il disturbo , intendevo nel commento precedente il doc da relazione.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ok. Doc da relazione. La risposta era per questo disturbo.
Dott. Di Nunzio
Erika dice
Salve.
Sono una ragazza di 18 anni e sono fidanzata da 1 anno e 5mesi con un ragazzo di 21anni ; personalmente mi ha aperto molto gli occhi con questo studio poiché penso di essere una vittima del “Doc”.
Posso confermare quanto sia stressante e quanto possa rattristare questo disturbo e quanto riesca a far sembrare tutte le mie paure reali, cosa che in realtà non sono.
In questo periodo ho di nuovo questo problema ed è la seconda volta che mi capita ma ancora non sono riuscita veramente a capire perché ..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Erika, grazie per avere scritto.
Veramente non ho capito di che genere di problema stai soffrendo.
Hai parlato che sei vittima di un Doc, ma non hai specificato nulla.
Riguardo al disturbo ossessivo, hai ragione. Il Doc è stressante e fa diventare reali problemi e dubbi che non hanno motivo di esistere.
Erika, col Doc c’è poco da capire perchè è il suo automatismo che funziona così. La migliore cosa è quella di non cercare risposte, non analizzare,
non trasmettere paure e ansie, altrimenti te ne arriveranno ancora di più.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Chiara dice
Buongiorno,
Sono una ragazza di 26 anni, da circa un anno ho una relazione con un ragazzo che rispetto e mi piace molto. Tuttavia in certi periodi capita che inizi a chiedermi se mi piace davvero, se provo lo stesso sentimento che prova lui (questo perché sono anche una persona che dimostra poco mentre lui dimostra anche troppo). In realtà il mio ex ragazzo (con cui ho avuto una relazione di 5 anni) soffriva di doc da relazione, quindi non appena ho intravisto in me tutti questi dubbi, si è fatta sempre più forte la vocina nella mia testa che forse si trattava proprio dello stesso problema. Ho provato forte emozioni per il mio partner attuali, ma da questo inverno, si alternano momenti in cui mi sembra non mi piaccia abbastanza. É possibile si tratti di doc? Quali sono i segnali per capirlo?
La ringrazio.
Chiara
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Chiara, hai dubbi sulla tua relazione, vero? Vuoi sapere i segnali se è, o meno,un Doc?
Devi chiederti: “se non avessi tutti questi dubbi, Lui andrebbe bene per me?”
Spero che le risposte possano aiutarti.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Claudia dice
Salve, sono una ragazza di 27 anni,fidanzata da 11 anni con un ragazzo speciale.
Ho sofferto e soffri di forti ansie.
Il primo episodio si verificò 6 anni fa a seguito di un divorzio verificatosi in famiglia; tutto iniziò da una domanda che mi posi sulla mia relazione “e se questo succedesse anche a noi?” da qui poi fu un calvario fatto di domande su domande e ansie. Dopo un periodo di tregua dalle mie ansie, di nuovo si ripeté la cosa, questa volta dopo che una mia cara amica si lasciò con il suo fidanzato. Il tutto sta volta inzió dalla domanda “lo amo davvero?” poi da lì l’ennesimo calvario fatto di domande e prove.
Fui seguita da una psicologa in questi due momenti che mi aiutò a placare in qualche modo le mie ansie ma onestamente non sono riuscita a risolvere perché non sono riuscita a capire il mio problema, mi diceva di avere una personalità ossessiva, di avere paura dell’abbandono e di essere perfezionista.
Adesso scrivo perché mi sento di nuovo un po’ in ansia, questa volta la mia ansia è partita da un pensiero alla vista di un ragazzo “che carino”. Ora riesco, rispetto alle altre volte, ad avere meno ansia ma non sto benissimo. Ho molta paura adesso perché vorrei riuscire a risolvere questo problema anche perché mi sposo e vorrei vivere una vita serena libera da queste ansie che non mi permettono nemmeno di dormire bene e onestamente non vorrei per l’ennesima volta coinvolgere in questo il mio fidanzato che sempre mi è stato vicino. Cosa ne pensa? Io lo amo, voglio vivere con lui e sposarlo. Perché ho questi momenti? Che posso fare per risolvere questo mio problema? Spero possa aiutarmi. Adesso economicamente per me è impossibile farmi seguire da qualcuno e onestamente sarebbe per me un fallimento essendo recidiva.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Claudia, non devi preoccuparti in questo modo verso il tuo ragazzo e il prossimo matrimonio.
Hai attraversato momenti di forte stress, questo ti ha immesso dentro il timore “e se questo succedesse anche a noi?”
Perchè dovrebbe succedere a voi? Ne parli come se la cosa è fuori dal vostro controllo.
Hai scritto :”Adesso scrivo perché mi sento di nuovo un po’ in ansia, questa volta la mia ansia è partita
da un pensiero alla vista di un ragazzo “che carino”.
Questo avviene perchè la tua mente ( il tuo Doc) ha paura della tua insicurezza, per questo ti tartassa di dubbi. La smetterà
quando troverà una Claudia più forte e sicura di sè, che va a rassicurare quella ‘parte’ insicura.
L’aiuto definitivo si può avere con un lavoro terapeutico (Psicoterapia delle Parti), quando potrai farlo.
Per ora convivi con questi pensieri senza averne paura. Il Doc ti manda un doppio messaggio: oltre ai dubbi, il secondo messaggio
è che sei una ragazza insicura. Hai bisogno di lavorare e risanare anche le parti del tuo passato che ti creano queste insicurezze.
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio