Caso clinico di Giulia, una ragazza guarita da un doc omosessuale.
Questo è un caso clinico di una ragazza di 25 anni, sofferente di attacchi di panico e un disturbo ossessivo compulsivo di tipo sessuale, trattata e guarita con la psicoterapia.
Questo report illustra come si è giunti alla guarigione.
Questa ragazza si chiama Giulia, all’epoca aveva 24 anni.
La prima cosa che colpisce in questo caso è rilevare che, spesso un problema di disturbo di panico può transitare a disturbo ossessivo-compulsivo.
Storia personale
In quel periodo Giulia aveva passato un periodo molto stressante dovuto agli studi. Nello stesso tempo soffriva di attacchi di panico, e successivamente anche di un disturbo ossessivo: la paura di essere lesbica. Siccome stava male Giulia si confidò con i genitori e questi le consigliarono delle sedute di psicoterapia. Questo trattamento, dopo un anno e mezzo di sedute, l’aiutò a scoprire cose importanti per la soluzione del caso.
Giulia riferisce che una sera Lei e il suo ragazzo erano andati a cena da amici dei suoi genitori. Lei era abbastanza restia ad andarci, perché sapeva che il marito della coppia di questi amici soffriva di importanti disagi psichici.
Osservando sottecchi si accorse che quell’uomo era in condizione di crescente agitazione. Infatti dopo poco tempo l’uomo abbandonò la cena e tornò in camera sua in fretta e furia.
Anche a Giulia la serata non fu gioviale,infatti si sentiva turbata. Il panico tornò a farle visita quella notte stessa e da allora fu l’ inizio di un lunghissimo calvario.
Quella serata rappresentò per lei la classica goccia che fa traboccare il vaso.
Nei giorni successivi osservando il suo profilo Facebook cominciò a notare che non conteneva figure maschili, ma soltanto immagini di trucchi, vestiti, bambini e attrici.
Da questa constatazione cominciò a pensare:
“Se non ci sono maschi nel mio profilo e non ho messo ‘like’ sulle pagine dove ci sono immagini di uomini attraenti, vuol dire che il corpo maschile non mi piace? Quindi mi piacciono le donne?!”.
Questo sospetto fu per lei l’ inizio di un disturbo ossessivo compulsivo. Da quel momento cadde in un circolo contorto, un loop impossibile da uscire, causa di dubbi e ansie elevate.
Riferisce che : “ Come mi alzavo la mattina e quando aprivo gli occhi immediatamente spuntava il pensiero: “Sono lesbica. Sono lesbica”.
Cominciò ad evitare i social. Iniziò a ripensare alle esperienze passate, per andare a cercare nei ricordi se c’era stato qualche sua attrazione verso le donne.
E nonostante tutte le verifiche cui era sottoposta, costretta dal doc, non riusciva a trovare nessuna prova definitiva del contrario, che non era lesbica.
Giulia era costretta a fare compulsioni, a fare verifiche ed esami per vedere se lei era realmente attratta dalle donne. Questo doveva dimostrare a se stessa e al doc che lei non era attratta dalle donne.
Ma nonostante tutti gli sforzi non riusciva a trovare la prova definitiva del contrario, ossia dimostrare al Doc che lei era eterosessuale.
Faceva non solo verifiche nella vita reale, ma il dubbio era indirizzato anche al suo inconscio: la paura di una presunta omosessualità inconscia.
Questa eventualità e il suo timore richiedeva controllo continuo, altrimenti sarebbe venuto fuori quando meno se l’ aspettava. La paura di non avere il controllo, o di perdere il controllo e fare azioni inaccettabili le provocavano molto ansia.
Siccome aveva frequentato il liceo femminile e all’università era stata sempre circondato da donne, pensava: Possibile che non mi sono mai accorta di essere attratta dalle donne? Le risposte negative non erano sufficienti a dare certezze e rassicurazioni.
Ma più ragionava e peggio era. Si rendeva conto che le compulsioni, sempre crescenti, anziché aiutare, rendevano più forte l’ossessione.
L’emotività percepita e la relativa energia che metteva per allontanare dubbi, pensieri e immagini, anziché far diminuire il doc lo rafforzavano ancora di più.
Non parliamo poi del tormento nel periodo estivo, allorquando si trovava ad osservare altre donne. I vestiti scollati, corti, oppure magliette o gonne corte e quant’altro, per una ragazza come Giulia era fonte di grande sofferenza.
Più il tempo passava e più aumentava il panico. Ad aggravare la situazione e creare ancora più apprensione erano le considerazioni del suo dialogo interiore:
-Se ho ammirata qualcuna, allora vuol dire che mi piace?
-Chissà che cosa penseranno di me i miei genitori se scoprono quello che mi passa per la mente?
– E se la mia famiglia non accetterà questa mia nuova identità sessuale? Dovrò abbandonarla? Andare via di casa?
-Dovrò rinunciare al mio ragazzo?
-Dovrò rinunciare ad una famiglia e ai figli?
– Ma si può diventare omosessuali a 24 anni, senza che prima non è mai successo nulla?
Giulia riferisce che ha sofferto tanti giorni per questo genere di pensieri. Il rimuginio la stancavano talmente tanto che già a metà mattina si sentiva completamente sfinita.
La svolta inattesa
La sofferenza era talmente tanta che Giulia parlò con i genitori e si decise di consultare uno psicoterapeuta.
Ma cosa venne fuori dalle sedute?
Come queste aiutarono Giulia a uscire da questo Inferno?
Primo elemento fondamentale della terapia: La storia personale.
-Carattere e personalità di Giulia: le sue insicurezze e gli episodi che hanno contribuito a rafforzare le sue incertezze.
-La revisione della sua storia passata ha portato alla luce la considerazione, per la prima volta, che lei non si poneva mai in evidenza, mai preteso qualcosa per se stessa.
La sua adolescenza era trascorso con il coro della chiesa.
Quando usciva andava al cinema o fare passeggiate in piazza.
Aveva conversazioni con molti ragazzi al telefono, ma i contatti e le relazioni sociali erano molto limitati.
Aveva avuto diversi corteggiatori, ma poche frequenze o incontri.
Lei era molto riservata, stava molto in casa, e le sue uscite con i ragazzi avvenivano solo a livello di immaginazione.
– Altro aspetto importante della personalità, Giulia era un adolescente assolutamente disciplinata,non ribelle, ascoltava e faceva tutto quello che le veniva detto dai genitori e insegnanti. La classica brava ragazza, insomma, che non si ribellava a nulla. in casa veniva trattata sempre come una bambina.
Non voleva deludere o contrariare i suoi genitori. Non aveva mai preteso e non riusciva mai ad esprimere o far valere ciò che pensava.
-Carattere dei genitori e stile educativo.
Il carattere di sua madre era forte e molto sicura di sé. Lo stile della sua famiglia era severo,con principi vecchi e conservatori. Una famiglia fortemente religiosa che ha sempre visto il sesso come peccato, disubbidienza e trasgressione.
Nel suo profondo Giulia sentiva un forte desiderio di ribellione, un desiderio di crescita e voglia di sganciarsi da questa sua famiglia così rigida.
Giulia, in terapia e nel suo processo di crescita, cominciò a rendersi conto che tante cose non andavano bene, le richieste erano esagerati e inaccettabili.
I rigidi tabù familiari non permettevano ad una ragazza di fare i viaggi da sola con il suo ragazzo.
Non poteva andare in località di villeggiatura.
Non poteva uscire da sola con il suo ragazzo. Nemmeno a pranzare da sola con lui.
Era impossibile ottenere il permesso dai genitori di andare a convivere con il suo ragazzo e tanto meno, passare una serata, o una nottata con il suo ragazzo.
Non poteva vestirsi con gli abiti corti come avrebbe voluto fare lei.
Fino all’età di 22-23 anni era costretta a rientrare presto e indotta telefonare se faceva tardi, oltre le ore ventitre.
Non poteva in alcun modo manifestare se stessa, tanto meno la sua sessualità e la sua femminilità.
Quel rifiuto e quel disgusto che provava nei sogni a sfondo omosessuale, aveva a che fare con la difficoltà di accettazione della sua prorompente femminilità, il rifiuto e la paura dei suoi desideri sessuali.
Con l’ aiuto della psicoterapia Giulia ha trovato due temi importantissimi per la soluzione del suo caso.
Il primo è quello di capire che il doc è una sorta di campanello di allarme. La nostra mente utilizza certi segnali per segnalarci motivazioni e conflittualità profonde,spesso espressione di dinamiche di opposizione del nostro desiderio di sgancio, accettazione di essere noi stessi, di distacco e crescita.
Come si vede dalla sua storia, Giulia aveva ricevuti schemi eccessivamente rigidi su molti aspetti della vita ,compresa la manifestazione della sua femminilità e della sua sessualità, che non gli permettevano di affermare se stessa.
ll Doc suggeriva: ‘se non vuoi acconsentire la tua femminilità allora sei lesbica’.
Invece lei era assolutamente etero, solo che non riusciva a sganciarsi dai suoi tabù.
La psicoterapia deve perseguire l’obiettivo di far prendere coscienza dei motivi di impedimento che sono causa di blocco a ciò che la persona vuole.
Nella cura del doc bisogna andare oltre al contenuto manifesto delle ossessioni e dei pensieri ossessivi.
Altro fattore importante è quello di realizzare e favorire l’evoluzione verso un grado di maturità maggiore della personalità adulta, sganciandosi dalle pretese genitoriali.
Il doc non è quella cosa negativa che tutti pensiamo di debellare a tutti i costi.
Il suo messaggio profondo è la nostra crescita, staccarsi da una mentalità di bravo ragazzo/a che cerca di accontentare tutto e tutti, rendersi conto delle nostre esigenze, ed evolvere verso la fase adulta con la capacità di saper conquistare il mondo da soli.
Quando il doc ci vede capaci, sicuri, maturi e distaccati dal mondo infantile, promuove il nostro passaggio nella fase adulta, non si preoccupa più di noi, molla la presa e ci lascia andare via.
Salve dottore, sono una ragazza di 19 anni, premetto che non è la prima volta che mi capita questa cosa quindi credo di soffrire anch’io di doc, la prima volta mi e capitato a 16 anni, dove mi e sorta la paura di poter fare del male ai miei genitori o a me stessa, anche con immagini che mi mettevano molta paura, poi si è ripresentato adesso dopo un periodo dove ho anche cambiato luogo di lavoro e sono un po’ stressata, tutto è partito uguale alla prima volta con la paura che potessi fare del male, poi mi capito un video di una ragazza che diventò uomo e da lì e tutto un inferno, incominciano pensieri strani come se anch’io potessi fare una cosa del genere, premetto che sono fidanzata ormai da 3 anni non ho mai voluto essere diversa da ciò che sono sono stata sempre molto femminile, forse un po’ insicura di me, però questa cosa mi sta facendo stare male davvero, secondo lei e doc? Perché si manifesta sempre così, paura di fare del male paura dell’ omosessualita tutte ossessioni.
Risposta già inviata a Ross.
Salve dottore,
Sono una ragazza e ho 25 anni. Da 3 anni e mezzo sono fidanzata col mio ragazzo. Tutto andava bene tra di noi. Eravamo complementari in tutto. È stata la mia prima relazione e per me è stato davvero come trovare il principe azzurro per come lui era con me e per com’era la nostra relazione. Tutto andava bene tra noi fin quando nell’ultimo periodo l’ho visto sempre più strano. Mangiava poco, sembrava sempre pensieroso…e poi dopo un po’ ha vuotato il sacco. Mi ha tradita con un uomo. Lui è pentitissimo di quello che ha fatto e vuole assolutamente recuperare il rapporto con me e tornare insieme. Ha detto inoltre che nutriva questo dubbio da un po’ e per fugare ogni dubbio ha fatto quello che ha fatto. Da questa esperienza ha capito che vuole stare con me, ma è troppo da digerire per me…Io ovviamente di questo dubbio non ne sapevo nulla né l’avrei mai potuto immaginare. Io sono molto confusa, mi trovo davanti ad una persona che non mi sembra di conoscere più. Non so se perdonarlo per quello che ha fatto, non so se tornerò mai a essere felice come prima e a vederlo come prima. Comunque a Lei dottore volevo chiedere se secondo la sua opinione il mio ragazzo soffre di DOC e volevo inoltre chiederle come potrei supportarlo in tutto ciò. Al momento gli ho chiesto tempo e non lo sto sentendo più. Ma sto facendo bene? Dovrebbe essere aiutato secondo Lei?
Mi scusi per il messaggio lungo e la ringrazio in anticipo per quanto potrà rispondermi.
Salve Alice, non so cosa risponderti. Il tuo ragazzo ha fatto una esperienza omosessuale, te l’ ha confessato e tu ora sei sconvolta
per questo tradimento. Lui aveva il dubbio di essere attratto da persone dello stesso sesso. Aveva questo dubbio, e si è tolto questo sfizio.
Ma perchè te l’ ha confessato? Non poteva risolvere da solo questi dubbi sulla sua identità?
Ora tu sei turbata e sconcertata. Hai ragione. Infatti hai scritto:” è troppo da digerire per me… Io sono molto confusa, mi trovo davanti ad una persona che non mi sembra di conoscere più. Non so se perdonarlo per quello che ha fatto, non so se tornerò mai a essere felice come prima e a vederlo come prima“.
Alice, non è possibile dire se il tuo ragazzo soffre di questo tipo di Doc. Tu hai sentito il bisogno di allontanarti un po’.
Aspetta, vedi come si comporta, vedi se ti cerca. Può darsi che lui ha ragione: ha avuto solo bisogno di fare quella esperienza.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore, sono Giulia e ho 23 e sono fidanzata con un ragazzo da quasi due anni.
Premetto che sono stata innamoratissima di lui, lavoravamo insieme e per un periodo ho sofferto di un fortissimo stress perché avevo troppe responsabilità.
Una sera stavamo a cena con una coppia di amici e mentre mangiavamo ho pensato:” che belle mani e bella bocca ha la mia amica” .
Da lì è iniziato L’INFERNO, da quel preciso momento sono andata in bagno e ho avuto una crisi di panico totale! Da quel momento sono iniziati tutti i pensieri intrusivi!
Premetto che io sono sempre e solo stata innamorata di maschi, ho avuto delle belle cotte, poi sono legata tantissimo ai valori e il mio più grande sogno è sposarmi e avere dei bimbi!
Premetto che quando avevo 14 anni avevo già avuto il Doc omosessuale, sono stata malissimo ma poi è passato da solo perché mi ero fissata di non pensarci più! Ora però sono più grande ed è diventato più forte!
Ho paura di avere una omosessualità inconscia ma io non la voglio assolutamente, voglio tornare ad essere la Giulia di prima!
Ora ho anche un calo del desiderio con il mio ragazzo e mi sento incolpa, mi sento sbagliata e mi spavento!
Poi mi vengono tutti flash del passato, perché è capitato che guardassi un porno lesbo e mi ero eccitata, ma non mettevo assolutamente in dubbio la mia eterosessualità, ora se ci ripenso entro nel panico e penso:” se mi ero eccitata allora sono lesbica inconsciamente?”
So che sono tantissime le donne etero che guardano porno les o ma io mi spavento.
So che non devo dare peso al contenuto dei pensieri ma entrò nel panico e compulso di nuovo
Cosa posso fare ?
Salve Giulia, da quello che hai scritto si intuisce che hai una personalità ossessiva e quindi predisposta
a soffrire di disturbo ossessivo. Già in passato hai sofferto di Doc, quindi è meglio che decidi di curarlo.
Giulia, non esiste una omosessualità inconscia e non si è lesbiche inconsciamente.
Chi è veramente omosessuale accoglie con gioia quella scoperta. Chi soffre di Doc invece ne ha paura.
Non di cercare rassicurazioni guardando i video, omo o etero, non fare test e verifiche. Non aiutano e fanno stare ancora nel problema.
Invece devi staccarti, distrarti e non preoccuparti.
Giulia, se non riesci da sola chiedi un aiuto professionale.
Ti saluto. Dott. M. Di Nunzio.
Grazie mille dottore, è tanto difficile, ci sono momenti che riesco a controllarmi e altri che entrò nel panico!
Per quanto riguarda l’ansia da prestazione( perché quando lo faccio con il mio ragazzo mi arrivano tutte immagini e pensieri e intrusivi) cosa mi consiglia di fare?
Ho paura perché prima mi sentivo veramente appagata nel sesso con lui e ora lo vivo malissimo
Salve Giulia, non è esatto chiamare ‘ansia da prestazione’ quello che tu riporti.
Tu vuoi dire che subisci certe immagini inaccettabili e pensieri intrusivi e non sai come fermarle.
Sono talmente invadenti che disturbano anche nei momenti di intimità col tuo ragazzo, vero?
Purtroppo il Doc si comporta così, vuole attirare l’ attenzione e si comporta in questa maniera.
Bisogna scoprire qual’ è la sua funzione e il suo messaggio. Di sicuro non è quello della tua identità sessuale.
Può darsi vuole dirti che hai un carattere insicuro e non si può fidare di te. Una delle conseguenze che teme sono
queste immagini.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Più che altro mi sento come se avessi paura di farlo con lui perché da una parte mi possono arrivare i pensieri intrusivi, e dall’altra perché essendo molto triste per tutto questo quando il rapporto finisce non mi sento appagata o leggera come prima di avere il doc.
È cose se avessi paura di non provare più quelle sensazioni belle , infatti poi mi intristisco, entrò in tilt perché ci penso tutto il tempo e mi deprimo di più.
Non riesce a entrarmi in testa che è normale in questo caso sentirmi triste
Vedi risposta precedente. Un saluto.
Buonasera dottore, sono sempre Marco, volevo dirle che ultimamente sembra di stare meglio, è come se non mi disturbasse più il possibile problema di essere omosessuale (nonostante sono etero) è un buon segno per uscirne? grazie in anticpio
Salve Marco. Molto bene. Questo è il modo per affrontare il Doc: conviverci e non avere paura della sua presenza.
Questo è un buon segno per uscirne. Complimenti.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore, sono Martina.
Ho iniziato ad avere delle ossessioni circa 5 mesi fa, prima avevo paura che potessi farmi del male, poi se amo o no il mio ragazzo , ora quello da lesbica.
Sto provando anche a prendere coraggio ed non farmi prendere dalla paura, andando in palestra per svagarmi .
So che questi pensieri non sono la realtà, non so come comportarmi di fronte al problema, vorrei uscire da questo loop.
La ringrazio in anticipo
Salve Martina, riferisci che sei sofferente di diverse ossessioni (auto-aggressive, relazionali e omosessuale).
Dici che tutto è iniziato 5 mesi fa. Come mai? Hai avuto episodi di stress? E’ successo qualcosa?
Prima hai sofferto di qualche cosa di identico?
Personalmente penso che tutti questi Doc non sono venuti tutti da 5 mesi a questa parte.
Probabilmente hai una certa personalità di tipo ‘ossessiva’.
Fai bene a distrarti con la palestra, sport, danza e qualsiasi altra che possa distrarre il tuo pensiero.
Non si vincono le ossessioni facendo una lotta frontale con loro.
Martina, perchè non prendi in considerazione una terapia?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera dottore, mi scuso in anticipo per questa e-mail e non so se potrà rispondermi, ho letto alcuni commenti sul fatto del Doc. Eccoci qua, sono un ragazzo di 19 anni e sono sempre stato etero al 100%, un giorno poco tempo fa dal nulla mi sono svegliato con questo problema in testa, e se fossi omosessuale? Ho questo tormento in testa, al solo pensiero di avere un rapporto con una persona del mio stesso sesso mi vengono i brividi e la faccia schifata( ripeto sono sempre stato etero) a volta sembra eccitarmi quello che non mi è mai eccitato. Può rassicurarmi che si tratta di un Doc? Mi sono messo in testa l’obbiettivo di sconfiggerlo perché non ne posso più. Grazie mille e scusi tanto per il disturbo.
Salve Marco, nessun disturbo. Questa tua paura è quella che hanno tanti ragazzi. Non sei il solo.
Non posso darti alcuna rassicurazione solo da queste poche righe che hai scritto.
Tante volte il Doc fa il suo esordio in questo modo, come è successo a te.
Ti consiglio di non fare una battaglia frontale. Funziona meglio il disinteresse, la distrazione, il menefreghismo e
se vuoi, una psicoterapia.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Dottore buonasera, premetto iniziando con il dire che io ho ancora eccitazione verso le femmine e non verso i maschi, e ne sono convinto che mi piacciono le femmine, ho solo queste brutte immagini e domande in testa che mi rendono diverso da prima e mi fanno venire i dubbi riguardo appunto il piacere verso le donne o no. In 19 anni di vita non ho avuto neanche un dubbio sulla mia omosessualità e ne sono ancora convinto nonostante il Doc. Voglio solo che questi pensieri negativi vadano via dalla mia testa e ritorni tutto alla normalità. Grazie mille in anticipo.
Marco, questi pensieri, convinzioni e immagini non vanno via da sole. C’è uno schema mentale profondo, un motivo particolare
che usa questi sintomi perchè si è attivata una paura. Le tue parole e convinzioni non riescono a modificare quello schema, perchè
non arriva fino al sistema limbico cerebrale, sede della memoria emotiva. Può darsi che andrà via da solo, ma chissà
quanto ci vorrà. E’ meglio una psicoterapia.
Ti saluto
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore dono un ragazzo etero di 26 anni ho sempre avuto relazioni etero qualcuna con ansia da prestazione visto il mio carattere gia ansioso! Ho sempre fatto palestra calcetto e mai avuto attrazioni ne niente che potesse legarmi all omosessualità! Ultimamente le cose andavano bene e la mia ansia da prestazione era alleviata !un mese Abbiamo fatto una cazzata tra amici e ho ricevuto un fellatio da un amico gay! Da allora in me come se si fosse stabilita la paura di essere gay ,e nonostante essendo la prima volta in vita mia e non mi è piaciuto e non lo rifarei mai più questa cosa mi ha rimasto un po scosso! la prima settimana facevo test e prove guardano persone del mio stesso sesso poi leggendo il suo articolo ho iniziato a non farmi tutte ste pippe mentali e accettare questi pensieri! La mia domanda è normale avere avuto un abbassamento della libido verso le donne all improvviso? È possibile in psicoterapia superare questo momento? La mia domanda è ritornerà la mia libido?
Marco, ti ho risposto.
Salve dottore , sono un ragazzo etero che ha sempre avuti rapporti etero ma in qualche occasione e più ho sofferto d ansia da prestazione ma le cose stavano migliorando e qualche mese fa facendo una cazzata tra amici ho ricevuto un fellatio da un amico gay! Dopo quell episodio ho paura di essere gay la mia libido per le donne è scesa tutta di un colpo ! La prima settimana piu che facevo prove per testare la mia etero sessualità mo dopo un po ho smesso! Premetto che quell episodio anche essendo una cazzata tra amici e la prima volta in vita mia mi ha scosso un bel po perchè non mi è piaciuto e non lo rifarei mai piu!
La mia domanda sorge è normale che la mia libido sia scesa tutta un colpo? Come se non provassi più attrazione per le donne?
È possibile tramite psicoterpia passare questo brutto momento?
Il mio desiderio sessuale ritornerà?
Salve Marco, la tua è stata un’ esperienza erotica e basta. Il problema è che poi gli hai dato molta importanza.
E’ sorta una paura che ti costringe a fare controlli, per verificare la tua etero sessualità.
Tutto questo crea molta ansia e questa ansia influisce negativamente sulla libido e sul desiderio sessuale.
Ormai hai creato un condizionamento negativo. Una specie di fobia.
Le rassicurazioni non ti aiutano. La psicoterapia della coerenza può aiutarti a cancellare questa memoria emotiva (scusa,
ma così si chiama in termine tecnico). Poi starai bene.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore , grazie mille per la risposta ! La seguo da poco ma il suo modo di lavorare è molto professionale con esperienza e obiettivi chiari! Quindi è facilmente superabile come cosa ? E per quanto riguarda l ansia da prestazione? Come risolverla? A breve avró seduta terapeutica!
Salve Marco, visto che stai per iniziare le sedute di psicoterapia, queste domande “Quindi è facilmente superabile come cosa ?
E per quanto riguarda l ansia da prestazione? Come risolverla?…” potrai chiederlo al tuo terapeuta.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore , ho iniziato psicoterapia e volevo chiederle una cosa , è normale che dopo quest episodio è come se avessi anche paura di dare la mano o abbracciare un amico come facevo prima? Mi fa paura anche guardare qualche uomo !
Domenico, perchè non lo chiedi al tuo terapeuta?
Ti saluto
Dott. M. Di Nunzio
Salve, mi chiamo Paolo e ho 20 anni. Da un po periodo di tempo credo di soffrire di doc omosessuale e con tutta la sincerità di questo mondo non posso più, sto soffrendo in una maniera allucinante. Pur essendo fidanzato da 2 anni mi trovo in questa situazione. Tutto è cominciato quando ho contratto il covid 19 e in tutto onestà in quel periodo mi segavo anche 7 volte al giorno e da quando sono guarito mi è venuta questa cosa. Mi faccio pensieri che non ho mai fatto prima, penso se mi possano piacere i maschi, mi immagino me stesso facendo dei rapporti con altri maschi, quando mi trovo in compagnia di altre persone del mio sesso ho paura di compiere gesti che non vorrei fare. Tutti questi problemi si stanno dando tanta sofferenza. La cosa che mi fa pensare sempre di più è che quando guardo delle persone del mio stesso sesso mi vengono forti dolori alla pancia, più precisamente alla bocca dello stomaco. Anche quando sono con la mia ragazza ho questo dolori. Sto impazzendo la prego mi aiuti. Non voglio diventare gay, sono arrivato anche al punto di non guardare più film perché ho paura se mi possano venire strani pensieri. Un’altra cosa che ho notato è che ho avuto anche un calo del desiderio con la mia ragazza e anche come se le donne non mi attraessero più. La prego mi aiuti. Avrei una domanda: si può diventare gay? C’è una cura per questo doc se ne soffro?
Salve Paolo,
quello che hai scritto fa capire che fai molti test e verifiche. La paura di essere Gay non si risolve
in questa maniera (guardando gli altri, immaginarsi di avere rapporti con altri uomini per vedere se si prova repulsione, ecc.).
Vivi questa situazione con molta ansia, per questo ne risente la tua libido e hai un calo di desiderio.
La cura è quella di trovare un aiuto in un terapeuta che sa curare questo genere di problemi.
Un saluto
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, ho 16 anni , premetto che sono sempre stata attratto solo da ragazze e non ho mai avuto dubbi sulla mia eterosessualità . Recentemente (circa un paio di settimane fa) ho avuto il covid e sono stato chiuso in casa, ed in questo periodo da un giorno all’altro senza nessun apparente motivo ho iniziato ad aver faticato ad avere un erezione completa nonostante fossi abituato a masturbarmi abbastanza frequentemente (circa 1-2 volte al giorno). All’inizio non mi sono preoccupato molto, però dopo un po di giorni che andava avanti la cosa ho iniziato a pensare di essere gay, tormentandomi tutto il giorno e avendo una forte paura di esserlo, e la cosa non mi piaceva per niente. Insieme a questo pensiero ha iniziato improvvisamente anche ad abbassarsi l’attrazione verso le ragazze tutto all’improvviso. Vorrei sapere se sono veramente gay o si tratta solamente di un doc? perché veramente non ce la faccio più a passare le giornate con l’angoscia.
Matteo, non hai nè l’uno e nè l’ altro, non sei gay e non hai un abbassamento della libido.
A 16 anni la definizione dell’ identità sessuale è lontana.
A questa età possono passare pensieri di tutti i tipi, l’ importante è non fissarsi su di loro.
Non preoccuparsi eccessivamente altrimenti il Doc ci acciuffa e ci spinge in un loop, da cui è molto difficile uscire.
Va bene?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve, sono una ragazza di 20 anni e da circa un mese credo di soffrire di Doc.. tutto è iniziato in quarantena, quando a causa di un periodo di malattia mi sono ritrovata ad interrogarmi sulla mia sessualità. Sono felicemente fidanzata con un ragazzo da un anno, ma la mia mente continua a tormentarmi con questi pensieri: “e se fossi lesbica?”.. nella mia mente sono riaffiorate immagini di quando da piccola è capitato una volta di cercare foto di donne nude, ma sinceramente ho un ricordo sfocato di questo episodio, sono sempre stata innamorata di ragazzi, sin da quando era piccola,e la mia infanzia è stata assolutamente felice, ma la mia mente non mi fa tregua, perché mi capita di vedere immagini di donne ( sui social, mai nella vita reale) e di sentire una strana “pulsazione”. In questi 20 anni non mi sono mai ritrovata ad avere questi pensieri, non ho mai pensato di poter essere lesbica, perché è un’qualcosa che non mi appartiene, ma la mia mente non continua a darmi tregua. Sono disperata
Salve Laura, un pensiero Doc viene spesso dopo un periodo di stress.
Un pensiero Doc è qualcosa che va contro la nostra natura. Di solito colpisce le cose a cui teniamo di più.
Un certo pensiero Doc è continuo, pressante, preoccupante al punto da sembrare vero, come se ci fosse qualcosa di vero nella nostra psiche.
Invece non siamo noi, ma ‘una parte’ che ha spodestato dal luogo di comando (la coscienza) il nostro vero Sè e si è insediata.
Sembra vero il suo contenuto perchè siamo mescolati e fusi con quella credenza. Sembra vero perchè non c’è una contro parte
sicura, che controbatte a quel pensiero che noi sappiamo che non è vero.
Come fare? Dare maggiore credito al nostro Sè, alla vera Laura, con sicurezza e senza tentennamenti.
Va bene? Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Buonasera Dottore, sono Gabriele, un normalissimo ragazzo di 21 anni.
Più di una settimana fa un membro della mia famiglia mi ha fatto una battuta dicendo che assomiglio a un omosessuale, ecco da lì ho iniziato a avere pensieri su questa cosa.
Io ho provato attrazione da sempre per le ragazze del sesso opposto al mio, fin dalle elementari ho sempre avuto relazioni, a 15 anni ho perso la mia verginità è da lì in poi le mie relazioni hanno sempre avuto rapporti sessuali.
Non ho mai avuto pensieri su persone del mio stesso sesso.
Ora mi preoccupo perché non so come mai mi vengono certoi dubbi, io non voglio diventare omosessuale..
Potrebbe consigliarmi qualcosa?
Grazie buona serata.
Caro Gabriele, un dubbio spesso ha inizio in quella maniera. A volte un commento detto da qualcuno in modo incurante,
può buttare un carattere sensibile nella disperazione. Probabilmente hai un carattere insicuro, forse hai passato un periodo di stress, oppure
esperienze educative negative o episodi di bullismo.
Se tutto questo non è avvenuto, la tua è falsa convinzione che andrà via se non gli dai tanta importanza.
Se non va via, fai un incontro con un terapeuta. Ok ?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve Sono Matteo,ho 18 anni e da circa due mesi soffro di doc omosex premetto che ho avuto una scarso approccio con le donne ma ne sono sempre statto attratto sin da piccolo. Tutto è cominciato quando ho conosciuto una ragazza e l’ho allontanata perché non provavo niente ,i miei amici hanno cominciato a dire sei gay etc etc ovviamente scherzando ma da li è successo il boom. Ora quando vedo persone del mio stesso sesso che siano in tv nel telefono o in realta mi vengono immagini di me che ho rapporti con loro o che sono nudi sto male,piango e non dormo..
Matteo , è molto frequente avere certe insicurezze alla tua età.
Non devi dare importanza a quei pensieri. Non devi combatterli, altrimenti essi ti attaccano ancora di più.
Lo stanno già facendo, infatti ti fanno vedere immagini di nudi e rapporti omo.
Devi distrarti e non preoccuparti. Non ce la fai? Chiedi un aiuto. Ok ?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve Dottore, purtroppo non riuscirò ad essere riassuntivo come avrei voluto. In tutta la mia vita non ho mai provato attrazione per un uomo nella vita reale. Ho visto tanti corpi nudi di ogni tipo (calcio e palestre) e non ho mai provato niente, neanche quando in doccia a calcio i nostri corpi erano a distanza millimetrica. Io comunque sono un ragazzo che adora essere desiderato ma purtroppo insicuro, così tanto da non essere mai riuscito ad instaurare con una ragazza qualcosa che va oltre l’amicizia. Infatti sono vergine e non mi sono mai fidanzato con una ragazza. Questo mi ha portato a guardare tantissimi porno e a finire nella masturbazione compulsiva. Mi sono masturbato così tanto sulle ragazze che poi mi è venuto a noia perché nella vita reale era come se loro non provassero niente per me, come se io non fossi fatto per amare le ragazze. Mai una volta che ci abbiano provato con me o fatto degli apprezzamenti, nonostante secondo i miei amici sia un bel ragazzo. Alcune mi hanno scambiato pure per gay… Alla fine sono passato a guardare porno di ragazze trans molto femminili e molto dotate, e ho notato che mi attraggono, perché il pene che vedo in loro lo confronto al mio e lo associo alla voglia di dominarmi. Ho iniziato ad avere anche complessi legati al mio sedere, dal momento che per natura è anche più grosso e sporgente di quello delle donne e ho notato che i maschi lo apprezzavano tanto… un maschio (gay represso) a calcio mi palpava costantemente e gli si rizzava mentre ero accanto a lui, io ho sempre provato disgusto e lo allontanavo, però sotto sotto ero contento del fatto che finalmente una persona (anche se ovviamente era quella del sesso sbagliato) mi avesse desiderato dal punto di vista sessuale. Da lì però son rimasto scontento del fatto che proprio una persona per cui non ho mai provato niente mi debba aver fatto la cosa che desidero di più, ovvero essere apprezzato per il mio corpo, provocare piacere agli altri alla vista del mio corpo. Già da tempo però mi ero auto convinto che le donne non facessero per me. Perché anche nelle chat in anonimo su Telegram dove si può scambiare foto, dalle donne il mio fisico non veniva quasi mai apprezzato ed erano molto acide… invece i maschi rimanevano estasiati dal mio corpo, mentre io non provavo veramente qualcosa per il loro, e quindi mentre mi esibivo con loro, andavo a vedermi un porno di una trans femminile che sodomizzava un uomo (mi rivedevo in lui). Dopo ogni eiaculata su quei video mi ricordo che andavo a fare test sull’ orientamento sessuale, testimonianze e cazzate varie perché dopo un po’ ho iniziato a preferire il pene di una transessuale alla vagina (tutt’ora lo penso, dal momento che sono stato condizionato parecchio dai porno trans). Attenzione però… i porno gay non mi hanno mai fatto eccitare, solo quelli in cui si vede solo il pene (senza il fisico) e un maschio con un sedere come il mio o più grosso, così che possa immedesimarmi in lui. Questo pensiero lì per lì mi fa eccitare ma poi in compenso inizio a perdere tempo a cercare storie come la mia, anche se so che nella vita reale non lo farei, perché sono solo disilluso dai rapporti con le ragazze, ancor prima di averne avuto uno. Non sopporterei se qualcuno mi desse dell’ omosessuale o bisessuale latente, dal momento che per quanto rispetti i gay o i bisessuali, non mi ci rivedo, dal momento che tutti i miei problemi sono nati dal mio amore non corrisposto per le donne… Infine credo che questi pensieri ossessivo compulsivi mi abbiano portato a oggettificare le ragazze transessuali, a cercare, immaginare e associare la femminilità anche dove non c’è (questo ovviamente solo virtualmente, nella realtà non provo nulla) pur di testarmi e a considerarmi sessualmente passivo, (non mi piace in generale dominare e sono un ragazzo introverso, riservato e un po’ timido, ma non troppo).
In pubblico continuo sempre a guardare le ragazze, ma mi arrabbio tantissimo per il fatto che mi sento come se non riuscirò mai ad andare a letto o comunque conoscere quelle belle ragazze che noto… Per questo torno a casa e mi ammazzo di seghe su ragazze si, ma ragazze che hanno tra le loro gambe qualcosa di lungo che mi tenti e mi parli dicendo: “tu non sei fatto per la vagina o per le donne normali, ma solo per stare con noi trans ( tendenzialmente versatili ma più attive)”.
Mi aiuti per favore… sto soffrendo per questa situazione… mi sento etero ma sento un mostro dentro di me che mi vuole convincere con la forza che sono bisessuale , anche se non mi sento di esserlo…
Secondo Lei cosa dovrei fare?
Voglio tornare ad avere la sicurezza e la grinta per tornare a credere di essere in grado di amare le ragazze e riuscire a farmi notare da quelle che mi piacciono
Caro Leonardo, come ho più volte pregato, non sono graditi messaggi molto lunghi.
Sei alla ricerca della tua identità sessuale.
Sei anche molto insicuro. Stai cercando conferme del tuo aspetto fisico dagli altri, in modo particolare dalle ragazze.
Le conferme non dobbiamo cercarle dagli altri, ma avere fiducia in noi stessi. Le ragazze non ti danno conferma. Non sono tenute a farle.
Non avendo segni di approvazione cerchi strade più brevi: la masturbazione compulsiva, visione di video porno e strade facili con i trans.
Perchè non impari a come si fa a corteggiare le ragazze? Solo dopo puoi trarre le conclusioni su cosa ti piace di più.
Dott. M. Di Nunzio
Salve sono un ragazzo di 25 anni ho perso la verginità a 22 anni con una ragazza di cui mi innamorai dopo tanti problemi di timidezza e paure (scappavo dalle relazioni). Dopo di che ho avuto un altra ragazza e un paio di rapporti con altre due ragazze, di queste ultime non ero innamorato ed i rapporti non sono andati molto bene perché non erano molto il mio tipo ideale. Sono sempre stato attratto dalle donne e ancora lo sono tuttavia da qualche giorno a questa parte mi si è instillato un pensiero che non mi piace dove mi chiedo se potrei essere attratto anche dagli uomini, tant’è che cerco di capirlo ogni volte che ho a che fare con un uomo sia digitalmente che dal vivo cerco di immaginare e osservare per capire se sono attratto da lui. Questa cosa mi da noia perché non la capisco ed è diventato un pensiero fisso che mi fa vivere male.
Premetto che ho sempre avuto alcune “perversioni” sessuali ovvero sono sempre stato attratto dai piedi delle ragazze fin da piccolo e in passato guardavo porno lesbo ora non più poi altre cose non andrò nel dettaglio…
non ho mai fatto uso di porno gay ( uomini ) e l’idea non mi eccita mi fa paura e mi mette ansia.
È da circa un anno che mi sono lasciato e non sono riuscito a trovare una donna che mi piacesse davvero con cui stare davvero sono uscito con tante donne ma nessuna mi attirava a livello emotivo. E in questo ultimo periodo sono un po’ stressato per alcuni eventi e investimenti che ho fatto che non sono andati a buon fine, ora ci si è messo anche questo pensiero che mi fa analizzate continuamente situazioni della mia vita per capirmi.
Ci tengo a precisare che nella mia seconda relazione ho vissuto un problema di ansia che mi faceva stare male, io lo ho identificato come ansia da relazione e feci una terapia dallo psicologo che mi aiutò un po’ anche se poi chiusi il rapporto per questa ansia …
In pratica l’idea di stare con quella persona mi metteva ansia, e quando ci stavo continuavo a pormi domande su quanto mi piacesse. A livello sessuale ci trovavamo molto bene e mi piaceva molto…
Sono alcuni giorni che torno a casa da lavoro e non ho la forza di fare niente perché ogni cosa che faccio mi fa pensare a questo mio dubbio è penso continuamente ed analizzo questa cosa ovvero, se sono attratto o no da persone de mio stesso sesso. Ma l’idea al momento di avere rapporti con un uomo mi schifa abbastanza e vorresti solo tornare a vivere come prima. Quindi mi chiedo è possibile che sia un DOC? Inoltre mi chiedo se sia possibile che cambi l’orientamento sessuale nella vita mi sembra abbastanza assurda come cosa, e forse sto semplicemente impazzendo.
La ringrazio Dottore
Salve Tommaso, rispondo subito.
Non si può fare una diagnosi di disturbo ossessivo solo da quello che hai scritto.
Bisogna vedere se in passato hai avuto problemi ossessivi di qualche tipo, la storia personale
e se hai un certo tipo di personalità (personalità ossessiva).
L’ orientamento si fissa intorno ai 22-23 anni. Non si cambia orientamento nel corso della vita.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Salve dottore, mi chiamo Fabio e sono un ragazzo di 18 anni, è da circa tre mesi che credo di soffrire di doc omosessuale.. ho continuamente il terrore di poter essere gay, anzi a dir la verità fino a poco tempo fa, ora mi trovo in una fase in cui preferirei esserlo veramente che soffrire per non poterlo dimostrare, mi sento esausto è stanco di pensare.. eppure non posso farne a meno. Tutto è nato quando ad una festa una ragazza carina ci provava con me ma io continuavo ad evitarla, una volta tornato dalla festa ho cominciato a pensare e ripensare al perché l’avessi evitata.. domande del tipo “ma se l’ho evitata sono gay? “ e all’aumentare dei pensieri si è abbassato il desiderio di avere rapporti con le ragazze, non so se è una questione mentale o meno. In più quando ero piccolo, circa 10 anni,ho provato una passeggera attrazione per un mio amico ( non credo che sia un segnale dato che poco dopo ho “scoperto” le femmine e sono andate ad occupare i primi piani dei miei desideri ). Spero in una sua risposta il prima possibile
Salve Fabio, sono abbastanza frequenti i messaggi, riguardante il Doc omosessuale, provenienti da ragazzi e ragazze della tua età.
E’ un problema diffuso, che preoccupa non poco. Come rispondo sempre, nell’ età adolescenziale l’identità sessuale definitiva non esiste ancora,
quindi non bisogna preoccuparsi per questo. Nel tuo caso, Fabio, ci sono stati due episodi che hanno immesso dentro questa preoccupazione.
Il primo episodio è quello dei 10 anni. Il secondo è quello della festa, dove tu non hai risposto al ‘corteggiamento’ di quella ragazza carina.
Questi non significano nulla. Il problema è che ti sei lasciato accalappiare da un pensiero che la mente ti ha mandato e che tu hai creduto.
Tutto quì. Ora si è installato un dubbio che si radicato dentro di te. Cosa fare?
Bisogna uscire da quel loop in cui sei caduto. Acquistare fiducia e non rispondere più a quel tarlo mentale.
Provaci.E’ difficile? Continua a leggere i miei articoli.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Sono di nuovo Nausicaa, mi è stato diagnosticato un disturbo d’ansia riguardo l’omosessualità. La mia mente però continua a dire che sono gay e che devo esserlo. Sto cadendo nello sconforto… anche se provo ad accettarlo l’eventualità la mia mente continua lo stesso a dirmi che sono gay. Come posso uscire da questo?
Continuo a leggere vari articoli, guardo video ed è come se in realtà dovessi accettare di essere gay quando in realtà non lo sono. O lo sono?… non lo so più.
Ho continue crisi di pianto. Mi sento una bugiarda con il mio compagno. Un traditrice. Mi sento falsa, come se lui fosse una copertura della mia omosessualità. Ma io gay non lo sono. Non so più che cosa fare. Nel mente che scrivi la testa continua a dirmi che sono gay e io a sto punto ci sto davvero credendo. La prego mi dia un consiglio, una mano. Io sto crollando. Piango e basta. I pensieri sono sempre quelli e mi dicono di fare coming out e di dire al mondo che sono gay, ma io non lo voglio essere. Cosa faccio?… Lo psicologo mi ha detto che questo è un disturbo d’ansia molto grande, ma mi ha detto che il problema non è questo ma è tutt’altro. Perché allora la mia mente so attacca a sto tema dell’omosessualità?…
Mi scusi se è una continua ripetizione, ma sono nel panico.
Mi scusi se la importano di nuovo
Nausicaa, leggi la risposta al tuo messaggio precedente.
Ha ragione. Ero in crisi totale… mi scuso per il messaggio.
Grazie ancora.
Salve dottore, la scrivo per avere un suo parere riguardo la mia situazione attuale.
Mi chiamo Sabrina e ho 26 anni, Durante il periodo di luglio e agosto ho avuto attacchi di panico e ansia dovuti a forte stress perché non riuscivo a trovare un lavoro nonostante la laurea e mi sentivo sempre inferiore agli altri. In questi due mesi non mangiavo, non dormivo e avevo parecchi pensieri intrusivi tipo la paura di fare del male ai miei nipoti, paura di me stessa e di cio che potevo fare.. così mi sono rivolta ad una psichiatra che mi ha diagnosticato sindrome ansioso depressiva e mi ha prescritto Paroxetina e olanzapina. Molti dei disturbi sono spariti ma adesso mi è rimasta la paura di essere lesbica. Premetto che sono fidanzata da sei anni con un ragazzo meraviglioso e ho sempre avuto paura di perderlo.. ho sempre avuto esperienze eterosessuali, anche da bambina sono sempre stata attratta esclusivamente dai maschi. Adesso ho paura di tutto, paura che possa essere innamorata della mia migliore amica, paura che possa conoscere una ragazza ed innamorarmene, ho paura di nn amare piu il mio ragazzo per questo motivo e sono sempre in ansia ed angoscia perché ho sempre desiderato una vita col mio uomo e dei figli, so che i miei pensieri non corrispondono alla realtà ma non riesco a liberarmi da questo peso. Non sono omofoba assolutamente ma io non voglio essere lesbica vorrei ritrovare la serenità che avevo mesi e mesi fa. Sono in cura da uno psicoterapeuta che mi ha detto che non sono lesbica ma che il mio è solo disturbo e mi ha detto di nn dare peso a questo pensieri perché se ne andranno ma purtroppo sono sempre con me nn mi abbandonano mai anche quando cerco di distrarmi .. non so più chi sono e questo mi spaventa tantissimo..
Lei cosa pensa a riguardo? Ha consigli da darmi??
Salve Sabrina, capisco la tua ansia. Stai soffrendo di un Doc.
Anche se si è manifestato in diverse modalità è sempre lo stesso Doc. La base e le radici sono sempre le stesse.
Sabrina, le rassicurazioni servono a poco. Tu ora sei come una barca in balia di una tempesta, con il mare e il vento agitato.
Bisogna andare a calmare la tempesta. Questo è compito del farmaco e psicoterapia.
Non credere al contenuto manifesto delle ossessioni. Non ti scoraggiare.
Un saluto.
Dott. Mario Di Nunzio
Buongiorno, Dr. Dinunzio, volevo una sua opinione riguardo a quello che mi sta succedendo in questi giorni.
Penso si avere il cosiddetto doc omosex, anzi spero vivamente di averlo; so che data così è una cosa brutta, ma è l’unica cosa che adesso riesce a farmi stare calma.
Ho una relazione meravigliosa con un ragazzo da 5 anni; ci siamo conosciuti alle superiori e da quel momento non ci siamo mai separati e non voglio che succeda.
Per raccontare meglio cosa mi sta succedendo vorrei prima dirle chi sono e un po’ della mia storia, in modo da potermi inquadrare un po’.
Io sono una ragazza di 24 anni e ho sono sempre stata attratta dai ragazzi fin da quando ero bambina. Io sono sempre stata un persona solare e attiva che parlava con tutti, ma dalle elementari è stato tutto più complicato. Io avendo una sorella gemella passavo la maggio parte del tempo con lei anche durante la ricreazione; io e lei siamo come il giorno e la notte. Lei era ammirata da tutti per la simpatia e la bellezza mentre io ero emarginata, anche se cercavo di farmi avanti.
Non avevo amiche, se non lei…
Mi ero presa una cotta per il mio vicino di casa, e da lui ho ricevuto il primo bacio, ma il suo fine era quello di avvicinarsi a mia sorella…
Io non ero così bella e snella come lei, ero tutto il contrario e per questo c’è stato un periodo di bullismo, che è avvenuto fino alle superiori. Alle medie avevano preso di mira mia sorella e io volevo proteggerla a tutti i costi, subito gli insulti e qualche schiaffo al posto suo, non volevo che soffrisse… piuttosto che vederla piangere preferivo essere io quella a soffrire… alle superiori è continuato per il primo anno..
A differenza di mia sorella non ho avuto tanti fidanzatini, perché tutti mi vedevano come quella simpatica, tutti volevano mia sorella e io mi deprimevo.
A differenza sua nei weekend non uscivo mai, stavo a casa a leggere o guardare film… anche i mie genitori dicevano di uscire e socializzare, ma io niente… stavo a casa.
Ho avuto il pensiero di essere lesbica il primo anno di superiori perché non avevo mai fatto l’amore con un uomo a differenza delle mie conoscenze e da lì mi è sorto il dubbio, ma poi mi è andato via. Ho incontrato il mio compagno il 3*anno di superiori ed è stato per me amore a prima vista.
Io non avevo mai visto e conosciuto un uomo così… era il mio sogno nel casetto; troppo chiusa e timida per andarci a parlare…
Ci siamo scritti grazie a Facebook e ci siamo scambiati i numeri e da lì abbiamo iniziato anche a vederci fisicamente.
Nella mia testa mi chiedevo se fosse il ragazzo giusto per me; io non sono una ragazza pretenziosa, ma avevo paura di aprirmi troppi e come al solito essere respinta.
Lui ha visto quanto ero chiusa, diceva che avevo una corazza talmente tanto spessa intorno a me che faceva fatica a vedermi per quella che ero…
Io non volevo essere ferita di nuovo ed essere di nuovo scelta come opzione, avevo paura che conoscendomi e poi vedendo mia sorella… avrebbe preferito lei a me.
Non successe e adesso sto con lui da ben 5 anni e sono felicissima perché so che lo amo moltissimo.
Scrivendo questo mi sono u po’ calmata, ma è da giorni che un pensiero continua ad assillarmi, un pensiero che si era già sviluppato precedentemente, ma poi era sfumato.
Il pensiero è rotto in seguito ad una dichiarazione di una ragazza che ho ricevuto in palestra.
Lei è omosessuale e si è dichiarata. In primis mi sentivo lusingata e l’ho ringraziata ed era finita lì, ma adesso la mia mente continua ogni giorno a pensare queste frasi e non mi lascia dormire: ” in realtà tu devi stare con lei, tu non sei eterosessuale, sei lesbica e l’hai sempre nascosto a te stessa, lascia il tuo ragazzo e metterti con lei, lascialo, sei omosessuale,etc…”
A causa di ciò continuo a pensare al volto di questa ragazza e non la conosco neanche e non voglio neanche minimamente conoscerla.
Non la voglio nella mi vita, non voglio innamorarmi di lei, non voglio.
Io dopo quel giorno guardo varie foto o video omosessuali per vedere come reagisce il mio corpo, cerco continuamente informazioni su quello che mi sta accadendo, vado su forum per leggere qualche storia un po’ simile alla mia per vedere se qualcuno sa cosa fare.
Continuo ad avere ansia, piango, crisi, non dormo bene ( mai dormito bene in tutti questi anni, sempre preso la valeriana per potermi aiutare).
Poi ci sono dei momenti in cui l’ansia sparisce e mi fa star male perché da un parte mi sembra che la mia mente abbia accettato la cosa di essere lesbica, ma io non lo voglio minimamente. Voglio continuare ad essere etero e vivere la mia relazione con il mio compagno e basta. Voglio che tutti quei pensieri spariscano e che mi lascino in pace.
Non la voglio nella mia vita.
Io non ho mai voluto avere una donna al mio fianco, mai e poi mai.
Io nono sono contro l’omosessualità, io ho amiche e amici omosex, ma io non voglio farne parte.
Voglio continuare ad essere etero.
Adesso mi trovo in una situazione dove l’ansia non c’è, come se la mia mente avesse accettato questo. Ma io non voglio essere lesbica voglio rimanere etero punto e basta.
So che si può provare eccitazione quando si guarda una donna nuda o altro, ma io non lo voglio.
Non so cosa fare… per favore mi dica che sono etero e che soffro di doc omosex per favore…
Cara Nau (ti chiami così?),
il tuo messaggio è pieno di sofferenza. Hai raccontato la tua storia e le tue difficoltà. Capisco quello che stai passando.
Hai sofferto per il tuo continuo confronto con tua sorella gemella. Ti sei sentita come ‘il brutto anatraccolo?’
Tutto questo ti ha causato bassa auto stima, gelosia e insicurezze.
Non bisogna fare confronti. Vivi la tua vita senza confrontarti con nessuna. Accettati e scopri i tuoi punti forti.
Comunque hai il tuo ragazzo da 5 anni. Potresti essere serena, ma la tua ansia ti fa stare tesa, al punto che anche il tuo ragazzo se ne è accorto.
Ora invece hai un altro problema: la paura dell’ omosessualità.
Questa è solo paura. Chi è omosessuale realmente, è felice di scoprirsi tale. Chi ha il Doc omosessuale non l’ accetta e fa del tutto per
mandare via certi pensieri.
In questa tua battaglia, con le verifiche (Video)e la ricerca di rassicurazioni non fai altro che far aumentare
il tuo problema. Non ci si libera in questo modo da un Doc. Continuando a combatterlo ti blocchi come presa in una rete.
Sei vittima di un automatismo. E’ quello che ho descritto nei mei articoli.
A te è successo che una ragazza ti ha detto di essere attratta da te. Questo ha fatto scattare un pensiero del tipo: ” E se…?”
Tu invece di mandare via quei pensieri hai cominciato ad avere paura, hai iniziato a preoccuparti, hai iniziato a fare verifiche, ecc.
Ora per liberarti devi ri-programmare la tua mente. Di fronte a quel pensiero non devi mostrare più paura e ansia.
In questo modo la tua mente non cerca più di difenderti inviandoti certi pensieri.
E’ difficile? Provaci. Se non ci riesci cerca aiuto. Va bene?
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
La ringrazio per la risposta, ci proverò davvero.
Il mio nome è Nausicaa, non mi sono accorta di aver solo scritto Nau.
Ho letto qualche suo articolo e mi sento già più tranquilla, ma penso che ini6un percorso di psicoterapia.
La ringrazio ancora per il suo tempo e la sua preventiva risposta.
Saggia decisione, Nausicaa.
Grazie per l’ apprezzamento
Sono di nuovo Nausicaa, mi è stato diagnosticato un disturbo d’ansia riguardo l’omosessualità. La mia mente però continua a dire che sono gay e che devo esserlo. Sto cadendo nello sconforto… anche se provo ad accettarlo l’eventualità la mia mente continua lo stesso a dirmi che sono gay. Come posso uscire da questo?
Continuo a leggere vari articoli, guardo video ed è come se in realtà dovessi accettare di essere gay quando in realtà non lo sono. O lo sono?… non lo so più.
Ho continue crisi di pianto. Mi sento una bugiarda con il mio compagno. Un traditrice. Mi sento falsa, come se lui fosse una copertura della mia omosessualità. Ma io gay non lo sono. Non so più che cosa fare. Nel mente che scrivi la testa continua a dirmi che sono gay e io a sto punto ci sto davvero credendo. La prego mi dia un consiglio, una mano. Io sto crollando. Piango e basta. I pensieri sono sempre quelli e mi dicono di fare coming out e di dire al mondo che sono gay, ma io non lo voglio essere. Cosa faccio?… Lo psicologo mi ha detto che questo è un disturbo d’ansia molto grande, ma mi ha detto che il problema non è questo ma è tutt’altro. Perché allora la mia mente so attacca a sto tema dell’omosessualità?…
Mi scusi se è una continua ripetizione, ma sono nel panico.
Ciao Nausicaa, lo so che stai soffrendo molto. Il Doc si comporta come una bestia: ci accusa per delle cose
che noi non siamo assolutamente. Noi siamo sicuri che non siamo in quella maniera, ma il doc si comporta
come un feroce inquisitore. Ci accusa e ci dice: “dimostrami che non è vero!”. Poi non ascolta le nostre risposte.
Cosa fare? Lo so che è più facile dire che farlo, ma bisogna provarci: ‘Non ascoltarlo!’ Distraiti, fai tante cose.
Per abolirlo bisogna applicare delle tecniche usate per la cura dei traumi e disturbo post traumatico da stress.
Si tratta di far calmare alcune zone del cervello emotivo. Questo si realizza con particolari movimenti già ampiamenti sperimentati.
Ne parlerò in un mio prossimo articolo. Intanto cerca di non credere al Doc. Ok?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
I
Slave dottore, sono una ragazza che da poco ha compiuto diciotto anni e da circa massimo un mesetto credo di soffrire di doc omosex. mi sono documentata su alcuni articoli e tutto coincide alla perfezione. ho effettivamente paura di essere lesbica e non riuscirei ad accettare questa cosa. però il mio cervello mi riporta a quando da piccola giocavo con le mie cugine e facendo i soliti giochi da bambine ci si baciava in bocca. sono uscita da poco tempo da un pensiero che mi faceva stare male, che adesso sembra risolto perché l’evidenza non può negarsi e dato il mio vissuto è tutto più che giusto. adesso è apparso il doc omosex. ho amiche lesbiche, ho sempre sostenuto la comunità lgbtq perché appunto non sono omofoba e supporto chiunque voglia amarsi in qualsiasi modo perché l’amore è amore. ma io, di esserne lesbica o bisex, non voglio proprio saperne. penso che il mio cervello stia effettivamente cercando di sabotarmi, facendomi porre domande come quelle citate sopra da altri utenti, o addirittura facendomi provare “eccitazione” per altre donne, nonostante prima nemmeno le notassi. è una vera e propria repulsione. adesso mi rendo conto che prima stavo bene ed ero serena nonostante alcuni problemi, ma preferirei tornare mille volte alla me di prima. quando mi soffermo a pensarci avverto subito un forte senso di ansia alla bocca dello stomaco e cambio umore, mi dico che sono “malata” e che questa vita non fa per me. come ha detto lei, chi soffre di doc omosex e ne ha paura non è omosessuale perché questi ultimi accettano la propria sessualità. io cosa dovrei fare? quando penso di essere lesbica devo dire “si si è proprio così”, e poi ridere? non trovo soluzioni e non posso proprio andare da uno psicoterapeuta. ne ho passate molte sin da quando ero bambina e questo per me è soltanto qualcosa che passerà, non so ancora quando però.. penso sia anche la questione covid dato che sono stressatissima dalla scuola facendo le video lezioni e il fatto di non poter uscire di casa. davvero spero passi il prima possibile, attendo una sua risposta che possa farmi stare meglio. la ringrazio in anticipo.
Salve Mary, comprendo quando stai soffrendo per questo Doc che ti sta assillando!
Devo darti alcuni consigli.
1°- Tu stai facendo una battaglia frontale con il Doc. Cerchi disperatamente una risposta. Cerchi in tutte le maniere di non pensarci e
allontanare certi pensieri. Stai cercando ossessivamente di convincerti che non sei lesbica. Ti dici che sei malata. Fai test e verifiche,
per vedere se provi eccitazione.
Tutto questo non ti aiuta e non serve a nulla. Il motivo è che ognuna di queste domande ti causa ansia e agitazione e questo va ad alimentare
il meccanismo, anzichè farlo diminuire.
Poi devi tener conto è che a 18 anni non ancora si definisce la identità sessuale.
Inoltre i giochi che si fanno da piccoli non hanno alcun significato sulla futura identità sessuale.
Cosa fare?
Calmarti. Distrarti. Non impaurirsi per le immagini e pensieri del Doc.
Non è facile? Chiedi un aiuto specialistico, anche on line.
Va bene? Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio