Pensieri cattivi nel Disturbo Ossessivo e nella Depressione Post-Partum
Questo articolo vuol far conoscere i pensieri cattivi di cui sono vittime donne e uomini che soffrono di disturbo ossessivo.
La depressione post partum (DPP), o depressione puerperale, è un disturbo che colpisce, con diversi livelli di gravità, dall’8 al 12% delle neo-mamme ed esordisce generalmente tra la 6ª e la 12ª settimana dopo la nascita del figlio.
La donna con depressione puerperale si sente triste senza motivo, irritabile, preoccupata e facile al pianto.
Spesso ha timore di non essere all’altezza, di non farcela, di ‘ fare male’ i doveri e il ruolo di mamma. La paura di inadeguatezza e di fare male può trasformarsi, in alcune, per effetto di generalizzazione del termine ‘far male’ in paura di ‘far male’, colpire o danneggiare.
Questo articolo vuole informare e rassicurare le donne che soffrono di disturbo ossessivo.
Spiego la varietà dei cattivi pensieri che possono colpire le mamme in questa delicata fase della vita o in altri momenti della crescita dei figli.
Generalmente si dà per scontato che una neo-mamma debba essere felice in ogni istante.
Si tratta di un falso mito. La paura di essere considerate delle madri inadeguate o con particolari pensieri può portare le donne a gravi situazioni di stress, senso di colpevolezza e ad essere poco incline a cercare aiuto.
La Depressione Post Partum (D.P.P.) rappresenta un problema di salute pubblica di notevole importanza, se si considerano la sofferenza soggettiva della donna e dei suoi familiari, nonché le limitazioni al suo funzionamento personale in tema di cure materne.
In Italia si può stimare che su 576.659 nascite all’anno almeno 46.000 donne possono soffrire di Depressione Post Partum (dati ISTAT 2008).
Il disturbo interferisce con le abilità della donna nell’instaurare uno scambio madre-bambino, sul piano affettivo ed emotivo.
Il 67% delle madri depresse riferiscono, infatti, difficoltà di interazione e attaccamento. L’interscambio è essenziale per una relazione madre-bambino efficace.
L’ impossibilità di scambio affettivo possono essere dovuti anche ad una paura di far male, che assalgono le madri quando tengono in braccio il loro bambino. Questi pensieri sono abbastanza frequenti nelle depressioni post-partum.
La Dottoressa Katherine Wisner, dell’ Università Case Western Reserve di Cleveland, psichiatra specializzata nel trattare i disturbi dell’umore delle donne sofferenti di “depressione post-partum”, ha eseguito uno studio scientifico, per valutare quanto sono diffuse e quanto sono comuni pensieri intrusivi e immagini ossessive tra le donne che hanno sofferto e soffrono di depressione post-partum.
Per la delicatezza dell’ argomento, l’ inchiesta è stata realizzata con la somministrazione di un questionario anonimo e fatto in modo che le donne in questione si sarebbero sentite più incoraggiate ad ammettere di avere ora o di aver sofferto di certi pensieri.
Nel questionario vengono elencate le maggiori ossessioni aggressive e sessuali.
La ricerca ha dimostrato che i pensieri intrusivi che hanno come oggetto il far del male ai bambini è molto più comune tra le donne che soffrono di depressione post-partum di quanto si possa immaginare.
A queste donne quando è stato chiesto loro, con delicatezza e fornendo il massimo supporto, se avessero mai avuto tali pensieri: molte donne con depressione post-partum, hanno ammesso di avere avuto, a volte, ossessioni di far del male al loro bambino.
Molte di queste donne si vergognano talmente tanto, si sentono talmente in colpa per simili pensieri da rifiutare di confidarsi con il proprio marito, con i medici, psichiatri e psicologi.
La Dott.ssa ha cercato di appurare se i loro pensieri intrusivi erano impulsi reali di far del male al loro bambino o semplicemente paura e terrore che ciò possa accadere.
Ad esempio, una donna era terrorizzata dal fatto che, mentre pelava i pomodori con accanto il suo bambino, potesse in qualche modo perdere il controllo delle sue azioni e accoltellare il bimbo; un’altra, invece, era terrorizzata dal fatto di poter avere una “perdita di coscienza” di avvelenare la sua bambina o di potere averlo fatto.
Le donne coinvolte nella sua ricerca hanno risposto che loro non hanno assolutamente avvertito l’impulso all’ azione di far del male al bambino, ma piuttosto hanno avvertito la paura di poter potenzialmente perdere il controllo e quindi fare del male.
Ma come può succedere che d’un tratto nella mente di una madre devota, che ha atteso con ansia l’ arrivo della sua creatura, possano arrivare certi pensieri?
Come avere la certezza che questi pensieri sono semplicemente delle ossessioni irrazionali anziché dei veri e propri istinti omicidi ?
Il fenomeno è stato esaminato dal Dott. Lee Baer, psichiatra americano, esperto del disturbo ossessivo-compulsivo e autore del libro: “ The Imp of the Mind (il folletto della mente).
La risposta a queste domande cruciali sta nella comprensione che dietro questi terribili pensieri si nasconde solo ed unicamente un evento mentale qualificato come “Spirito di Perversità”.
Esiste in ognuno di noi un folletto cattivo, chiamato ‘spirito di perversità‘ responsabile di pensieri e immagini cattive di far male o fare cose ignobili, scellerate o biasimevoli.
Sono solo pensieri, momentanei, solo pensieri insolenti, che nonostante il forte disagio, normalmente vengono immediatamente allontanati dalla nostra mente.
A volte, però, questi pensieri possano trasformarsi in ossessioni, fonte di ansia e disagio così’ come avviene in alcune donne sofferenti di depressione post-partum.
Questo articolo vuole informare e rassicurare le donne che soffrono di tale disturbo.
Lo spirito di perversità è un folletto che attraversa la mente lasciandoci sgomenti. Un’immagine, un’idea, una paurosa idea, un’idea che ci agghiaccia il midollo delle ossa.
Lo ‘spirito di perversità’ causa un’immagine, un pensiero pazzo di far male o farci male.
Può succedere a chiunque, anche ad una madre che ha appena partorito un bambino: all’improvviso ha pensieri di colpire il suo bambino.
Può succedere ad un padre che, improvvisamente, è assalito da un pensiero di molestare sua figlia. Può succedere di essere attraversato da un pensiero di poter far male alla sua neonata.
Lo ‘spirito di perversità‘ può infastidire uomini e donne.
Succede che, improvvisamente, arrivano pensieri di sterzare la loro automobile contro un pedone innocente o di sterzare violentemente contro una macchina che incrociano a forte velocità, o pensieri cattivi di spingere un pendolare sotto un treno in arrivo.
Questi pensieri orribili che arrivano all’
improvviso, contro la nostra volontà, in maniera intrusiva nella nostra mente, è opera dello spirito di perversità ed esiste in ogni persona.
Le persone normali che si trovano a sperimentare il folletto della perversità sono scioccate, turbate, impressionate, colpevoli e depressi per quanto è passato nella loro mente, ma fortunatamente i loro cattivi pensieri rimarranno quasi certamente solo estranei cattivi pensieri.
Quando questo accade, a molti arriva il vago sospetto che in profondità, sotto sotto, in ciascuno di noi c’è un’altra persona, con un lato molto più cupo ed oscuro di quello rassicurante e civile che siamo soliti mostrare, e interpretano questi stessi pensieri come il segnale del risveglio di una parte “diabolica e perversa”.
La ricerca e l’esperienza hanno insegnato che la stragrande maggioranza delle persone con questi pensieri non sono pericolose per gli altri, ma è il loro personale spirito di perversità che ha deciso di tormentare questa gente proprio sul punto in cui sono maggiormente sensibili e vulnerabile.
Ogni essere umano saltuariamente prova questo “Spirito di Perversità”!
Ma esattamente chi è questo “spirito”?
E’ nient’altro che un’idea, una paurosa idea, un’idea che ci agghiaccia il midollo delle ossa, un gusto per il macabro, per le cose altamente emotive, proibite e blasfeme.
Ma serve a qualcosa?
E’ una difesa. Siccome implica la più spaventevole e odiosa tra le più odiose e spaventevoli immagini di morte e agonia che mai si siano presentate alla nostra immaginazione, e siccome la ragione ci distoglie con violenza dall’orlo dell’abisso, ci tiene desta l’ attenzione e ci fa allontanare dal precipizio.
Il funzionamento è il seguente: “ Ecco quello che ti può succedere se… pensi di non essere perfetta, se sei insicuro, se non hai la certezza al 100 %, …”.
Un messaggio. Un avvertimento.
Al di fuori di questo non c’è alcun principio intellegibile.
Per molte persone questi occasionali “brutti pensieri” non sono null’altro che seccature momentanee.
Ma per alcune persone che vengono in cura, non sono così fortunate.
I loro “cattivi pensieri” possono vertere su tematiche di violenza, pensieri sessuali o blasfeme e possono bombardarli praticamente ogni momento.
Questi cattivi pensieri – chiamate vere e proprie ossessioni, se manifestate in forma grave, possono compromettere quanto di più caro le persone hanno nella vita.
Alcune persone hanno paura di avere figli o stare insieme a loro, altri non riescono ad avere delle normali relazioni, altri ancora sono così paralizzati da non riuscire neppure a portare avanti quelle che sono le normali attività, i normali impegni quotidiani- durante gli adempimenti delle cure materne, di stare in casa da soli, o di uscire fuori di casa – sempre a causa di questi cattivi pensieri.
Molti evitano di avere dei bambini intorno, altri devono tenersi alla larga da programmi televisivi, film, libri, riviste e giornali che trattano temi inerenti episodi di violenza o di tipo sessuale, per timore di essere nuovamente bombardati da pensieri di far male.
Alcuni non riescono a frequentare nessuno a causa di essi, arrivano addirittura a pensare al divorzio o pensare al suicidio.
Questo genere di pensiero intrusivo non è solo comune a tutti gli esseri viventi nella nostra epoca, ma ha sempre fatto parte della condizione dell’uomo.
Innumerevoli pazienti che soffrono di pensieri intrusivi e che non
sono mai riusciti a confidarsi con nessuno, si sono sentiti sollevati dal fatto di non essere soli e di sapere che molte altre persone soffrono del loro stesso e identico problema.
Come lo spiritello seleziona i suoi pensieri?
Il folletto della perversità cercherà di tormentarti con pensieri relativi a qualsiasi cosa tu consideri la più inappropriata o orribile cosa che tu possa fare.
A conferma di questo punto, tutti i pazienti hanno detto che i loro cattivi pensieri erano perfettamente rivolti su affetti, persone o situazioni a cui tenevano di più.
Il diavoletto interno mostrava l’azione la più inappropriata, orribile e vergognosa che essi potessero fare o pensare. Ecco alcuni esempi:
• L’uomo che pensava di aver ucciso qualcuno con la macchina,
• La donna che temeva di poter gettare il nipotino da un ponte,
• La neo mamma che temeva di voler avvelenare il suo bambino,
• L’insegnante che temeva che avrebbe ucciso i suoi studenti,
• Il dottore che era terrorizzato dal poter mutilare i bambini col bisturi,
• Il prete che era angosciato dal fissarsi sulle parti intime delle donne,
• La donna tormentata dall’idea di avere rapporti sessuali lesbici con la sorella,
• un ragazzo che non poteva guardare altri ragazzi per timore dell’ omosessualità.
Come ho detto, molte persone sono vittime del folletto della perversità.
Le conclusioni a cui è giunta la Dtt.ssa Wisner hanno consentito di avanzare una stima parziale di quali possano essere questi pensieri intrusivi.
Usando come stima approssimativa il 10%, che riguarda la depressione post-partum, e stabilendo che metà di queste donne hanno ossessioni di natura violenta e aggressiva, possiamo stimare che probabilmente il 5% delle neo mamme soffrono di pensieri ossessivi.
Perciò, negli Stati Uniti, dove all’incirca nascono ogni anno 4 milioni di bambini, 200.000 neo mamme possono sviluppare il disturbo (ossessioni di far male al proprio bambino).
Ma di certo questa stima non tiene conto delle donne che ugualmente sono afflitte da simili ossessioni ma che non soffrono di depressione post-partum.
A ciò però dobbiamo aggiungere una considerazione, e cioè il fatto che alcune donne che soffrono di simili ossessioni non si confidano con i loro mariti o con i dottori, e preferiscono soffrire in silenzio.
Personalmente ho constatato che alcune donne sono molto restìe a confidarsi con qualcuno, anche se si tratta dei loro mariti.
Come si può fare simili confessioni?!
Spesso non lo riferiscono neppure ai medici o agli psicologi. Saprebbero capirle? Spesso anche costoro non conoscono le ossessioni.
Non lo possono dire per paura di essere considerate “pazze”. Spessissimo poi non ne parlano neppure con noi, psicoterapeuti esperti, direttamente, ma aspettano che siamo noi ad introdurre l’argomento.
Chiedono spesso: “Ho queste ossessioni perché sono una cattiva madre?”,
“Questo significa che non ho mai desiderato avere il mio bambino?”,
“Ho qualche problema irrisolto legato all’infanzia che mi rende predisposta a far del male al mio bambino?”,
“Se ne parlo con qualcuno, mi porteranno via mio figlio?”.
La Dott.ssa Wisner dice di alcune donne che sono diventate ancora più depresse per il fatto di aver male interpretato queste ossessioni.
Errate interpretazioni di questo tipo possono davvero peggiorare la depressione post-partum, e rendono queste donne sempre più predisposte a soffrire di ossessioni ed evitamento nei confronti dei loro bambini.
Ora affronteremo la questione cruciale del come possiamo essere certi che i cattivi pensieri di cui soffriamo sono, in realtà, delle semplici paure irrazionali dettate dal nostro Spiritello di Perversità.
Fortunatamente, come avrete modo di vedere, ci sono due punti importanti che può rassicurare:
– il fatto che voi proviate del disgusto e dell’agitazione verso certi pensieri e
– il fatto che voi non li avete mai messi in pratica.
In passato sicuramente ci sono stati pensieri suggeriti dal folletto della perversità. Vi ha impauriti, scocciati, ma non li avete messi in pratica.
La paura e il disgusto sono segnali certi e sicuri, che testimoniano che voi non potreste mai metterli in pratica.
Come psicoterapeuta io sono eticamente obbligato ad adottare provvedimenti in caso scopro che qualcuno è un pericolo per sé e per gli altri.
La domanda che avrò sentito un miliardo di volte è la seguente “Come posso essere assolutamente sicura che io non mi comporterò come quelle donne che si sentono in TV?”
Sebbene la totalità dei bambini non sono mai stati uccisi dai loro genitori, e pertanto i pensieri intrusivi di far loro del male facilmente possono essere etichettati come ridicoli, purtroppo è vero che viviamo in un mondo in cui spesso vengono compiuti omicidi ai danni di bambini indifesi e molto spesso ciò accade per mano degli stessi genitori.
Ma l’evidenza suggerisce che mai e poi mai genitori normali mettono in atto il contenuto di questi pensieri.
Senza alcuna eccezione, la paura è forte e quest’ultimi non riescono mai a convincersi del fatto che non metteranno mai in pratica ciò che li tormenta, perché sono convinti di poter perdere in controllo e aggredire qualcuno.
La verità è che col D. O. C. si tende a vedere le cose o bianche o nere, o zero o cento, senza mezze misure, vede le cose in termini meramente perfezionistici, e ancora a causa del loro eccessivo senso di responsabilità e di ultra-coscienziosità troppo rigide e severi con se stessi.
Questi genitori insistono, a tutti i costi, di poter trovare, in qualunque maniera, il modo di essere sicuri al 100% che non arriveranno mai a commettere certi crimini e mai possono arrivare a perdere il controllo e mettere in atto i loro pensieri.
Molte temono i farmaci, la terapia o l’esposizione in quanto sentendosi molto meno ansiosi temono di diventare sul serio una persona pericolosa, ora che non hanno più i freni dell’ansia.
La ricerca perenne di una certezza è per molti pazienti un qualcosa di molto dannoso, perché non si bloccano i pensieri ossessivi, in questo modo si alimentano.
Molti di queste persone con disturbo ossessivo sono ossessionate dal bisogno di avere l’assoluta certezza di essere sicuri di non poter mettere in pratica il contenuto delle loro ossessioni, e sono angosciate dall’esistenza di quella minima possibilità.
Costoro non riescono ad accettare la presenza del minimo dubbio al riguardo.
Ma questa è sempre una battaglia persa, dal momento che noi non possiamo essere sicuri al 100% di nulla.
Il dubbio non fa altro che aumentare l’ ansia e la preoccupazione, perché fa pensare a qualche reale motivazione nascosta!
Alla loro domanda “Come essere sicuri che si tratti solo di pensieri?”
La mia risposta è chiara e semplice:
“Chi soffre di doc si sente profondamente in colpa riguardo ai propri pensieri: pertanto anche la presenza di sensi di colpa è una lampadina, un segnale del fatto che costoro non rappresentano nè rappresenteranno mai un reale pericolo per nessuno e che, di conseguenza, non metteranno mai in pratica il contenuto delle loro ossessioni”.
Ma io so che non è sufficiente come rassicurazione.
Il “disturbo ossessivo-compulsivo” è”la malattia del dubbio”, per questo motivo il loop, la ripetizione, dei miei pazienti è causato da una ricerca spasmodica e senza fine, di rassicurazione e dal dover sempre e in continuazioni essere certi al 100%di qualsiasi cosa.
D’altra parte, una piccolissima percentuale di persone sono da tenere sotto osservazione.
Sono quelle che hanno subìto danni in passato, quelli con un’infanzia infelice fatta di rifiuti, abbandoni, di violenza e pieni di rancore e rabbia accumulata e repressa. Odio verso tutto e tutti.
Personalità psicopatiche e sociopatiche con disinteresse e anaffettività verso gli altri: persone, animali, cose e istituzioni. Alcune personalità psicotiche.
Perciò è mio compito e dovere spiegare e individuare quali sono i segnali e gli indizi allarmanti che fanno ritenere che alcuni pazienti sono sul serio pericolosi.
Per concludere. I miei pazienti D.O.C. spesso mi confessano di essere assillati dall’idea di far del male ai propri figli o alla propria consorte, io non credo assolutamente che essi possano davvero farlo e che rappresentino, di conseguenza, una minaccia.
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Giulia dice
Salve Dottore,
Da agosto 2020 mentre camminavo in auto al rientro dal lavoro, mi è venuto in mente : e se adesso mi uccidessi. Da quel momento terrorizzata dal solo pensiero fatto è iniziato il mio calvario. Dopo qualche settimana scopri di essere incinta e dopo due giorni dalla scoperta ebbi un attacco di panico mentre ero sola a casa.
Ho passato tutta la gravidanza pensando di voler fare del male alla mia pancia, ma fortunatamente non ho mai fatto nulla.
Mia figlia è venuta al mondo! Adesso ha un anno ed è una bambina solare e allegra… anche se io ogni giorno penso di averle trasmesso qualcosa dei mie disturbi mentre era in pancia, è vivo ogni gg con la paura che qualcuno mi dica ecco ha dei problemi anche lei a causa tua.
Ad ogni modo da quando ho iniziato ad avere questi disturbi sono stata in cura prima con due psicologhe e poi adesso da più di un anno con una psicoterapeuta e quest ultima mi ha aiutato tanto, vivo ogni gg pregando di non diventare una mamma assassina perché ogni gg penso cose brutte su mia figlia qualsiasi cosa vedo in casa di pericoloso, mi fa pensare posso usarlo per fare del male a mia figlia oppure con quel oggetto potrei far e una determinata azione. Io sono esausta nonostante le mie varie sedute non riesco a porre fine si miei pensieri, che non voglio!
Prima ero una ragazza solare e determinata adesso ho di tutto paura. Se penso a delle cose che prima affrontavo ad occhi chiusi adesso vado nel panico al solo pensiero di poter fare quelle cose. Ogni volta che ho un pensiero mi agito ho paura di perdere il controllo e che possa diventare realtà. Quando succede faccio gli esercizi della mia dottoressa oppure meditazione e quasi sempre riesco a calmarmi ma a volte non funziona e vado nel panico soprattutto quando sono sola a casa con la mia bambina perchè penso se dovessi fare qualcosa di brutto non c’è nessuno che mi può fermare o anche iniziato a farmi un mio progetto su come salvare mia figlia se mai dovesse accadere portandola dai vicini o altro ma tutto questo mi fa stare male non voglio essere così, voglio tornare come ero prima e dare a mi figlia la mamma che merita.
Continuò a cercare rassicurazioni da tutti, ma alla fine no ne trovo.
Tutta la mia famiglia e al corrente dei miei pensieri perché ho ritenuto giusto che lo sapessero per aiutarmi.
Ma tutti mi dicono sei normale stai tranquilla, guarda a come ti prendi cura di tua figlia! Ma a me non basta sentirmi dire queste cose, non voglio più i pensieri e prego ogni gg affinché se ne vadano.
Lei ha scritto che molte evitano i fatti di cronaca nera be faccio anche quello per paura di stimolare i miei pensieri evito tutto ciò che potrebbe farmeli venire. Secondo lei ne posso uscire? Sono pazza? Potrei fare del male… la mia dottoressa dice che tutto dipende dalla mia mancanza di fiducia in me stessa e dal rapporto con mia madre nella mia fase adolescenziale.. ma è come se io avessi alzato un muro e non volessi darle ascolto anche se dentro so che quello che mi dice è vero…ma penso ci sarà dell altro se fino a 30 anni non ho mai avuto questi pensieri…
Giulia dice
Soffro disperatamente ogni giorno sperando che mi succeda a me qualcosa di brutto, cosi la mia bimba sarà al sicuro ed io smetterò di patire ogni gg questo calvario!
Una persona e tanto più una mamma,non dovrebbe pensare queste cose.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Giulia, leggi la risposta che ti ho scritto. Fammi sapere.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulia, rispondo con piacere alla tua lunga lettera.
Soffri di un disturbo ossessivo compulsivo. Il Doc va ad interessare alle cose che noi teniamo di più.
Il Doc è fatto in questa maniera, deve catturare la nostra attenzione, perchè c’è una minaccia.
Non ti deve preoccupare il sintomo, con i suoi i pensieri o le immagini, questo non è un atto di accusa verso di te.
Tu devi considerare il sintomo come una informazione, una difesa.
E’ vero quello che ti ha detto la mia collega, che sei una donna insicura. Tu ti senti insicura e il Doc lo adopera
per metterti questa ansia. La terapia della coerenza aiuta nel far capire i pazienti che c’è uno schema nel tuo interno,
che ha bisogno di quel sintomo . Questo schema nel tuo caso forse vuole significare che in passato hai avuto una storia personale,
o delle vicende, che ti hanno creato insicurezza. Da questa è nata la paura che una distrazione ti può portare a commettere
qualcosa di grave. L’ ansia fa vedere il peggio del peggio.
Giulia, da quanto ti ho detto ti chiedo ti stare più tranquilla. Riprendi la terapia, non perchè sei pericolosa,
perchè il Doc non smette con le rassicurazioni. Occorre una terapia potente come quella che ti ho citato, per cancellare il
il condizionamento e l’ associazione dell’ ansia con le tue paure.
Va bene Un cordiale saluto.
Dott. Mario Di Nunzio
Giulia dice
Grazie mille Dottore per la sua risposta.
La terapia io non L ho mai lasciata. La mia dottoressa ha deciso solamente che era il momento di passare da una seduta a settimana ad una ogni 15 gg.
Ma da quando lo abbiamo fatto sto peggio. Ora non so che tipo di terapia la mia dottoressa stia adottando, ma ultimamente mi sento come in una fase di stallo, non faccio più passi avanti.
La mia dottoressa è molto dura e a volte non riesco a credere che tutti i miei disturbi possano venire dalla mia infanzia come lei mi dice sempre, perché dico: fino a 30 anni ero una ragazza solare, forte come si può cambiare così se sono una persona normale e questo mi manda in tilt. Lei mi dice che verbalizzo ma interiormente non li accetto.
Sono disperata non vivo più così… è possibile che debba cambiare approccio terapeutico?
Comunque la ringrazio di aver risposto, ho aspettato con ansia di avere un suo parere, le sue parole sono state molto importanti per me.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Non ti preoccupare, Giulia.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Francesca dice
Salve dottore, sono mamma di un bimbo di 5 mesi che è tutta la mia vita, vivo solo per lui, solo che da quanto sono partorita mi vengono in mente frasi di malaugurio su di lui orribili anche pregando a volte penso” e se nomino DIO e dopo questa orribile frase”? Ed ecco che non posso fare a meno di non pensarla, vorrei morire ho paura che DIO possa punirmi e far accadere davvero quello che penso, io morirei per mio figlio ma non riesco a fermare queste frasi orribili che penso, la prego mi dia una risposta vedi tutto buio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesca, grazie per avere scritto.
Posso immaginare le sofferenze che stai attraversando con questi brutti pensieri.
Questo tuo disturbo si chiama disturbo ossessivo compulsivo di tipo aggressivo. Ma stai calma, il termine ‘aggressivo’ è solo
per distinguerlo da altri tipi di Disturbo Ossessivo compulsivo (DOC). E’ abbastanza diffuso, specie con le neo-mamme, ma molte mamme non
lo riferiscono neppure, per paura di essere giudicate male. La paura è quella di perdere il controllo è arrecare un danno alla
propria creatura. Però è molto difficile mettere in atto quello che si teme, perchè ogni mamma non ha nessuna motivazione fare qualcosa di
male al proprio figlioletto. Quelle notizie che si sentono in televisione vengono fatte da persone profondamente disturbate, con
una brutta storia personale nel loro passato.
Questi pensieri avvengono perchè provengono non da te, Francesca, ma da una parte di te. Questa parte, sub-personalità, si chiama ‘Critico
interiore’, che insieme ad un’ altra parte ‘Ansia e paura’, non fa altro che ripeterti continuamente quelle brutte parole.
Perchè ti sta sempre a ripeterle? Tu, non devi considerare il loro contenuto, ma il contenuto nascosto. Praticamente queste parti
ti stanno dicendo: ‘Francesca, tu sei troppo insicura! Devi fare qualcosa per avere più fiducia in te stessa’
Comunque, Francesca, ti consiglio di intraprendere una psicoterapia. Non perchè sei pericolosa, ma perchè è veramente una sofferenza
avere certi pensieri.
Spero di averti un po’ rassicurata. Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Francesca Provenzano dice
Salve dottore, grazie per la sua risposta ma dopo tanti mesi sono ancora qua con i pensieri assurdi sempre peggio, ora anche mentre prego non ne posso più ho paura di essere punita, sono tanto religiosa
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesca, capisco la tua grande sofferenza.
Tu hai bisogno di fare psicoterapia per il tuo disturbo ossessivo.
Perchè non ti rivolgi ad un bravo terapeuta che ti può aiutare?
Non si tratta di una punizione, non devi sentirti in colpa. Non è colpa tua se hai quei brutti pensieri.
E’ soltanto un disturbo ossessivo compulsivo.
Ti saluto cordialmente.
Dott. Mario Di Nunzio
Cristina dice
Buonasera Francesca, sta succedendo anche a me l’ostessa cosa che a lei. La mia bimba ha 5 mesi. Non ho mai avuto pensieri del genere in vita mia e adesso che sono diventata mamma si. Ho parlato con mio compagno, con una psicologa ma ancora ho strada da fare. Sono sicura che non farei mai del male a lei e neanche lei. Prego tanto e sono fiduciosa che passa . Sono stata sempre mezzo si bambini, il mio sogno più grande era la maternità… Forza e coraggio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Cristina, capisco la sofferenza che stai passando..
Questi sono brutti pensieri, che per fortuna non verranno mai messi in pratica.
Quelle pochissime persone che lo fanno sono criminali senza alcuna preoccupazione, sofferenza o sensi di colpa.
La sofferenza è tanta per una neo-mamma. L’ aiuto professionale è solo per far spegnere questi brutti pensieri.
Il terapeuta deve essere molto bravo a trattare certi argomenti. Non occorre andare lontano nella storia personale.
Il Doc è un automatismo che si regge su uno schema che ha bisogno del sintomo. Con la terapia della Coerenza, si Trova questo schema,
lo si porta in consapevolezza e lo si modifica con esercizi di Giustapposizione.
Va bene anche la Psicoterapia delle Parti.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Daniela dice
Dott…. io ho due bimbi di 4 e 2 anni ,quindi nn ho partorito da poco,ma è da più di una settimana che ho questi pensiero orribili di fare del male ai miei figli…. questo mi fa star male nn riesco a gioire piu di nulla ,sto male io amo i miei figli sono la mia vita…. cosa devo fare mi sento un mostro!ho paura di fargli del male. .. cosa posso fare?Nn posso dirlo a mio marito mi prenderebbe x pazza ?
daniela dice
Mi vengono istinti… orribili… ho paura x i miei figli ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Daniela, immagino la tua sofferenza di fronte a certi pensierie vengo a rassicurarti.
Certi brutti pensieri passano nella mente di tante persone, di tante mamme e tanti papà. Pensieri brutti,di ogni specie, da non poter riferire,
passano nella mente di tutti. Quando stiamo bene e non stiamo attraversando periodi di stress,questi brutti pensieri vengono allontanati
facilmente dalla mente. Questi pensieri, anche inaccettabili, sono semplici contenuti mentali che non ci riguardano.
Le persone non si ammalano perchè riescono a vedere questi pensieri nella giusta prospettiva: semplici contenuti mentali. Li lasciano scivolare via,
non credono ad essi e rimangono indifferenti. Quando cominciamo a pensare che certi pensieri non ci devono neanche passare per la mente, che
dobbiamo vergognarci, che siamo un pericolo; quando pensiamo che per il solo fatto di avere avuti certi brutti pensieri siamo una specie
di criminali, che c’è paura di perdere il controllo, ecc. ecc. Allora diventiamo vittima delle ossessioni. A quel punto mettiamo in atto tutta una serie di
strategie di evitamento, di scarsa fiducia in noi stessi e sforzi di allontanare dalla mente certi pensieri, che anzichè aiutarci rafforzano la fissazione.
Daniela, stai tranquilla. Una ossessione a volte viene ad aiutarci proprio perchè teniamo molto alle nostre creature. Ma anzichè darci una mano, l’ ossessione ci mette addosso tanta paura inutile. E’ come se dicesse: ” Stai attenta..Stai attenta…stai attenta che…”, attenta di che?
Va bene? Ti ho rassicurata un po’? Non sei un pericolo. Forse sei solo insicura, ansiosa, stressata e predisposta al disturbo ossessivo.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Daniela dice
Grazie dottore x avermi risposto! Se quando ho letto il vostro articolo sto molto meglio…. xké so che nn sono pazza? anche se sono stata quasi due settimane uno schifo a piangere da sola… e depressa,come ha suggerito sto cercando di ignorare i pensieri… diciamo che ci riesco abbastanza bene ,solo a volte mi sento depressa e mi viene una pesantezza in petto ,mi sento un po male ,ma con un po di camomilla mi riprendo .secondo lei se faccio un po di meditazione ,mi farà bene? Mi stia bene ?cordiali saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Daniela,la meditazione, la mindfulness e la distrazione vanno molto bene. Però se ti accorgi che
questi pensieri diventano assillanti è meglio ricorrere ad un aiuto esterno.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Stefania Saulle dice
Io non so come ringraziarla dottore. Mi sono imbattuta nel suo articolo e l’ho divorato. Sono mamma di un bimbo di 5 mesi desiderato oltre l’immaginabile e questi pensieri, nonostante abbia aderito al sostegno psicologico alla maternità ed andando agli appuntamenti ogni 15 giorni, mi aggrediscono all ‘improvviso cone rasoiate. Pensieri che mi fanno stare malissimo al punto che non ero riuscita nemmeno a confessarli alla terapeuta. Sapere che non sono la sola e soprattutto che’ sono solo pensieri’ mi ha fatto tirare un enorme sospiro di sollievo dottore. Alla prossima seduta racconterò alla terapeuta questi pensieri con dovizia di particolari. Grazie. Grazie infinite
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Stefania, sono molto contento dell’ aiuto che hai trovato nel mio articolo.
Qualche giorno fa c’è stata la pubblicazione di un altro articolo sulla depressione post partum.
In questo articolo si spiega come riconoscerla e come si cura con la tecnica EMDR.
Stefania, ho l’ impressione che il tuo problema è un Doc aggressivo (non spaventarti, si chiama così!).
Mi sembra strano che la tua terapeuta, con un disturbo ossessivo, ti fa fare una seduta ogni 15 giorni.
Il disturbo ossessivo necessita almeno una seduta a settimana, specie con uno stato di sofferenza come il tuo.
Stefania, comprendo il tuo disagio. Il disturbo ossessivo di questo tipo è frequente. Molte mamme hanno pensieri di non
saper svolgere bene il loro compito e hanno ‘paura di far male’. Però è solo paura.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Domiziana dice
Gentile Dottore,
sono Domiziana e ho 27 anni. Da due anni credo di soffrire di disturbo ossessivo aggressivo. Quando litigo e provo rabbia e rancore verso i miei familiari, mi vengono in mente immagini e parole tremende (io che dico: ti uccido ! e l’immagine di me che accoltella, strangola ecc… se nelle vicinanze c’è un coltello e lo guardo, immagino scene terribili !). Questo mi fa stare male perché subito inizio ad avere la tachicardia e a rimuginare su quello che ho pensato per giorni e giorni. Quest’ansia mi fa vivere male perché credo che c’è davvero la volontà di farlo. Ho i sensi di colpa e molta paura. Quando ero piccola, immaginavo spesso scene violente e andavo in ansia. Ero molto paurosa e insicura. Come faccio a essere sicura di non essere psicopatica e che sia doc ? E anche se fosse un disturbo aggressivo, come faccio a sapere che non farò mai del male ai miei o ai miei fratelli ? Credo di avere questi pensieri per via della rabbia accumulata per vari motivi. Ho molta paura
silvia dice
Grazie dottore. Mi sento molto meglio dopo aver letto il suo articolo e le testimonianze tanto simili alla mia storia. Corro a dare un bacio di puro amore alla mia bimba. Grazie ancora. Silvia
Dott. Mario Di Nunzio dice
Stia tranquilla Silvia. Il Suo disturbo è molto più comune di quanto si possa pensare. Legga anche altri articoli. Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Ilaria dice
Salve dottore sono una mamma di 29anni e ho un bimbo di un anno e mezzo.. Da quando il mio bimbo ha 5mesi soffro di sindrome di doc.. Sto anche seguendo un corso di meditazione mind.. Ma. Con scarsi risultati.. Improvvisamente mi vengono questi brutti pensieri di poter far del. Male al. Mio bambino di soffocarlo o di potergli fargli del. Male con i coltelli.. Ho paura che non sono solo pensieri al volte mi domando ma lo amo davvero.. Lui è la mia vita..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Ilaria, scusa per il ritardo della risposta.
Ho letto il tuo messaggio e capisco la sofferenza che provi.
Ilaria, il tuo è un doc, fra i più brutti e cattivi, capaci di provocare paura e grande sofferenza.
Ne sono colpiti più le donne, ma anche i papà non ne sono esenti. Non sei la sola, sono tante persone a soffrirne.
Provoca tanta ansia per via delle brutte immagini che crea. Purtroppo il doc colpisce proprio nelle cose e persone che teniamo di più.
Ma non ti preoccupare, sono solo pensieri e immagini. E’ come una televisione che ci profila sempre brutti film.
Certo che ami tuo figlio! E’ proprio il grande amore che ci fa temere ‘di far male’, di far male, nel senso di non fare bene le cose.
Sono solo pensieri, da non dare troppo peso e importanza, anche se ti assillano e ti fanno pensare che devi fare qualcosa per allontanarli.
Meno si crede, meno si dà retta e più si vince nel disturbo ossessivo.
Se non ce la fai da sola, cerca un terapeuta esperto nella cura del doc.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Alex dice
Caro dottore, sono un ragazzo di 14 anni (quasi 15 per l’esaltezza). Da un po’ di giorni ho immagini frequenti di me che faccio del male alla gente che voglio bene, e ho paura di farlo veramente. Adesso la maggior parte di queste paure se ne andata, ma ho immagini frequenti di me che uccido brutalmente qualcuno (fare a pezzi qualcuno con una motosega ecc). Io ho paura di essere uno psicopatico, vorrei sapere da lei se questo disturbo fosse soltanto doc. Cordiali saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alex. non ti preoccupare per certe immagini. A tutti passano nella mente immagini, pensieri brutti e inaccettabili, però non dando loro importanza
questi pensieri vanno via. Se cominci a preoccupare, a meravigliarti di quel tipo di pensieri, a non volerli e a sforzarti di non pensarci, quelli diventano
sempre più forti e presenti. Va bene?
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Camilla dice
Buongiorno, sono una donna di 36 soffro di doc ed ho seguito una psicoterapia che mi è servita molto a gestire questi momenti che si sono ripetuti più volte soprattutto nei momenti ci cambiamenti positivi nella mia vita… ora 3 mesi fa sono diventa mamma dopo anni di tentativi. Ed ecco la paura di non riuscire a voler bene alla mia piccolina… io so di amarla ma come penso a questa cosa mi viene un ansia paurosa!!! E tutti gli esercizi imparati per affrontare l’ansia questa volta non funzionano…. è forse vero che più la situazione è importante è più l’ansia è acuta???
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Camilla, rispondo con qualche giorno di ritardo.
Purtroppo capitano delle ricadute e queste ricadute possono scoraggiarci e spaventarci. Molte persone hanno qualche ricaduta dopo avvenimenti importanti della vita.
Con la nascita della sua bambina il folletto della perversità è tornato a darle insicurezza. Stia tranquilla, è solo un allarme ingiustificato.
Il problema è che noi non vorremmo avere certi pensieri. Sono cose assurde, completamente contrarie a quelle che noi siamo.
Camilla, non c’è alcun pericolo. Però capisco che non è facile scacciare dalla mente certi pensieri. Deve imparare a non combatterli, a non contrastarli.
Se vuole maggiori delucidazioni, aspetti un po’, fra poco esce un nuovo articolo proprio su questo argomento: le ossessioni e la paura di far male,
Altrimenti mi faccia un colpo di telefono.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
FENICE dice
Io soffro molto.’In questo periodo.Sono separata ed ho una relazione con un uomo da un paio di anni.Gli incontri si sono sempre svolti a casa di Lui.Ultimamente,per svariati motivi,mi trovo a dover invece passare gli interi finesettimana con i suoi famigliari.Sono persone pesanti di quelle che non hanno una vita propria e quindi si alimentano di quella altrui. La tensione fra me e il mio partner ha quasi portato alla rottura.Adesso vivo nel terrore di perdere il controllo della pazienza perennemente minata pertanto oltre a passare dei fine settimana orrendi sempre in preda dell’ansia..Comincio a stare male anche prima e dopo quando sono da sola a casa mia.Sto molto molto male.Se mi potete dare un consiglio non so come ringraziare. Fenice.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Fenice,
è difficile darle dei consigli solo sulla base di quello che ha scritto.
Bisognerebbe approfondire la sua conoscenza e le sue problematiche.
Un cordiale saluto.
ERSILIA dice
Lei dott,ha spiegato in modo eccellente il doc.Io ne soffro ma i farmaci non funzionano.Mi creda,odio quegli spiritelli malefici che si introducono nella mia testa,dicendomi cose cattive da fare che io non farei mai.La mia vita è un continuo combattimento contro di loro,mi dica come mandarli via.
Dott. Mario Di Nunzio dice
salve Ersilia,
capisco bene il suo problema e la comprendo. Questi tipi di DOC sono proprio brutti.
Ha provato a contattare qualche terapeuta esperto in questi tipi di DOC?
Mi faccia sapere. Se vuole mi può scrivere anche al mio indirizzo email.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Sonia dice
Gentile dottore, mi sono imbattuta in questa pagina un pò per caso e un pò perchè cerco delle risposte. mi ritrovo in pieno in tutto quello che leggo, rispetto ai pensieri intrusivi: ho partorito tre anni fa e da allora che convivo con queste paure. Vorrei capire però meglio cosa si intende per “impulsi reali” o “impulso all’azione”: cioè a me capita di avere quei pensieri orribili come anche una tentazione a commetterli… ed anche questa tentazione che mi fa una enorme paura…. oppure mi capita di avere immagini… oppure di pensare frasi del tipo “dai fallo”….. dottore mi creda è un inferno….. Eppure ci metto tanta razionalità cerco di ragionarci su e dire ma come è possibile non mi era mai successo prima di avere un minimo pensiero nei confronti di nessuno e adesso mi capita nei confronti proprio di mia figlia! oppure anche verso me stessa e a volte verso altri….. Io non faccio fatica ad interagire con mia figlia, lo faccio volentieri giochiamo insieme, usciamo me la sbaciucchio tutta….. poi vedo in tv che proiettano immagini di affettusità tra mamme che hanno commesso crimini nei confronti dei figli (come di recente la storia di loris) e mi sento crollare il mondo addosso e le rifletto su me stessa.
Nemmeno il mio passato molto faticoso fatto di lutti (una persona a me cara ha sofferto per tanti anni di depressione e poi.. si è tolto la vita), mi ha aveva mai fatto perdere la mia stabilità! Insomma vorrei trovare dentro me stessa la soluzione a questo problema. Quando sto bene senza pensieri… io sto bene con me stessa davvero e sono felice, ho una bambina splendida… Però ci sono periodi in cui mi logoro. Devo dire che i suoi articoli mi aiutano molto e li rileggo volentieri. Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sonia, grazie per gli apprezzamenti ai miei articoli.Continua seguirli, spero che servono a rassicurarti.
Sonia, mi dispiace di quello che stai passando. E’ veramente terribile questo ‘spiritello della perversità’, vero?
Ci colpisce là dove siamo più sensibili e ci angoscia.Poi ci si mette anche la cronaca giornalistica a dare certe notizie…
Come avrai letto nell’ articolo,molte mamme e molti papà sono colpiti da questi dubbi e brutti pensieri.
Il dubbio ossessivo prende là dove teniamo di più. Ma sono dubbi, non certezze. Non vorremmo averli perchè
ci scombussolano. Sono pensieri brutti, ma possiamo rilassarci, sono solo pensieri.
Sonia, sarebbe opportuno fare una terapia,non per qualche cosa, ma per liberarti da queste ossessioni.
Ti ripeto, non c’è alcun pericolo per il timore di far male agli altri.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Giovanna dice
Forza, io ho settant’anni elfi ho ancora! Il primo quando avevo 10 anni, poi nulla. Ritornato o quando avevo partorito mia figlia ed aspettavo mio figlio. Terapie ecc. Dopo vent’anni sono ritornati! A volte mi sfacelo la testa per darmi una spiegazione, e i entro di tutto per non pensare, esausta, scoraggiata vado avanti, ma quando torna la serenità sono la persona più creativa e empatia che esiste. Ci si sente in questi periodi, la fede è il mio sostegno!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Giovanna,
la capisco perfettamente, quando dice che sta bene senza quel problema.
Ma sono solo brutti pensieri. E’ come quando ci avviciniamo ad un baratro e ci mettiamo a pensare le cose brutte
in caso di caduta. La mente ci vuole difendere per farci allontanare, ma il problema di fondo è che noi non abbiamo nessuna intenzione di farci male o di far male. Ma una personalità insicura non si fida e vuole certezze assolute.
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio