Come nasce e si evolve nella mente un DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo).
Relazione finale di una psicoterapia del disturbo ossessivo risolta con successo.
Caso clinico. Il paziente è Oreste, 42 anni, impiegato. Arrivato in terapia per cercare sollievo al suo Disturbo Ossessivo di natura aggressiva.
Illustrazione del caso
Oreste è sposato e padre di due figli. Circa sei mesi dopo la nascita della sua bambina, Oreste ha cominciato a soffrire di idee fisse, immagini intrusive e ossessioni. Presentava paura di perdere il controllo e fare male alla bambina.
Oreste pativa terribilmente per quello che gli stava accadendo. Riteneva che le immagini del DOC sono inaccettabili, perché in netto contrasto con la sua natura di persona garbata, educata e responsabile. Certi pensieri sono inaccettabili, perché è orgoglioso di avere questa famiglia e questi figli. Questi timori erano così assurdi che faceva del tutto per contrastarli.
Oreste accetta la terapia e i consigli di non ingaggiare una lotta frontale col DOC. Praticamente non deve cercare di scacciare certi pensieri, ma anche accettare la loro presenza, non averne paura e lasciarseli scivolare addosso.
Purtroppo questo disturbo colpisce là dove teniamo di più. L’ansia che ne scaturisce fa immaginare le peggiori conseguenze.
Un modo per alleviare la sofferenza del DOC è quello di rendersi conto che a tutte le persone passano per la mente pensieri cattivi e inaccettabili. L’ unica differenza è che le persone normali (senza DOC) quando hanno certi pensieri così assurdi se li lasciano scivolare fuori in maniera innocua, senza preoccuparsene.
Storia Personale
Oreste anche in passato aveva sofferto di immagini e pensieri ossessivi:
alla nascita del primo figlio fu tormentato da pensieri e paura perdere il controllo dell’ auto, di sbandare o sterzare contro le auto che procedevano in senso inverso.
Da giovane aveva sofferto di paura e fissazione di essere un omosessuale.
Durante l’ infanzia e l’ adolescenza, per parecchi anni fu oggetto di derisione, scherzi e bullismo da parte di ragazzi più grandi che approfittavano del suo carattere timido e impacciato.
La rigida educazione ricevuta dalla famiglia, in modo particolare dal padre, aveva complicato il normale percorso di crescita e autonomia.
Ora assisteremo ad una delle fasi più importanti della terapia. In questa seduta è stata possibile comprendere come si forma e come nasce un Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC).
Il paziente ci mostra un diario in cui riporta il suo problema di crescita e svincolo dalla famiglia d’origine.
Oreste:«Voglio narrare del passato, del mio passato: “La paura dell’autonomia”.
Il normale processo di pensare con la mia testa, rendermi autonomo e prendere iniziative veniva interamente contrastato.
Non sono stato incoraggiato, ma ostacolato, punito e scoraggiato da mio padre, che sempre mi ha considerato un bambino, o una persona incapace e insicura.
Ricordo con dispiacere le sue prese in giro, ogni volta che dicevo qualcosa; i suoi sfottò, le beffe e le le sue battute (Svegliati! Non comportarti come un frocio, come tuo zio!). Mio zio era una persona schernito da tutti, perché aveva comportamenti effeminati.
Quelle situazioni hanno piantato in me la convinzione che non dovevo mostrarmi debole. Non potevo prendere nemmeno iniziative, perché in qualsiasi modo mi comportavo mi beccavo sempre beffe e prese in giro.
Man mano mi rendevo conto e mi convincevo che anche una mia intraprendenza era considerata una ribellione nei suoi confronti. Ormai, in me c’era una specie di comando interno : ‘ogni iniziativa è vietata. I grandi si possono incazzare se agisco in maniera autonoma, se faccio di testa mia e la prendono come un’ opposizione nei loro confronti’.
Man mano che crescevo non sopportavo più questa situazione di obbedienza assoluta, senza poter fiatare o replicare. Dentro di me covavo tanta rabbia e impotenza.
Se provavo ad avere iniziative, se ero me stesso, se ero autonomo, se pensavo di testa mia, se non chiedevo più consigli o autorizzazioni, cominciavo a provare angoscia: sentivo come se loro potevano percepire i sentimenti negativi che covavo. Avevo tanta angoscia perché quel rifiuto mi sembrava che poteva significare desiderio di eliminazione. Era una cosa bruttissima, inaccettabile».
Per un bambino, secondo il linguaggio inconscio, avere sentimenti di eliminazione, può arrivare a significare desiderare di ‘togliere di mezzo’ quella situazione e quelle persone.
«Questa forse era l’ angoscia che vivevo: non sopportare più i rimproveri che ero un pappa molla, le strigliate e le prese in giro. Covavo rabbia, impotenza e rifiuto. Mi vergognavo e mi sentivo colpevole.
Era una cosa cattiva tentare di disubbidire, meglio assecondare. Se mi opponevo avevo angoscia, perchè mi sentivo solo e avevo paura di far male se ero solo, senza la protezione di un adulto’ ».
Man mano che Oreste cresceva viveva un conflitto: necessità di far vedere che non era un debole o un insicuro, contro la convinzione profonda della negatività di essere sicuro di sé, perché se diventava autonomo, se non chiedeva continuamente consigli sul da farsi, era come se desiderava fare a meno di lui. Il conflitto provocava un blocco sulle sue azioni, sul suo comportamento e, quindi, timidezza.
«Mi sembrava che non ascoltarlo, metterlo da parte, avere desiderio di essere libero, fare a meno di lui, acquistava significato negativo di metterlo da parte. Se facevo così subivo le conseguenze e i suoi ricatti.
Soffrivo e mi chiedevo: -Perchè mi devo sentire colpevole e vergognare di me stesso che non tollero le prese in giro?
Quello che voglio è che mi incoraggi in quello che faccio, o per lo meno non dica nulla e non mi canzoni sempre! Perchè mi sfotte per ogni cosa che dico? Ormai non so più come fare, cosa dire o come comportarmi! E’ meglio quando lui non c’è !!»
Terapeuta: “Oreste, ma volevi sopprimerlo? Eliminarlo?”
Oreste: «Non voglio intendere questo. Ma era una vita impossibile: sempre, anche nel corso degli anni successivi, appena dicevo qualcosa mi sfotteva. Se mi scopriva timido e taciturno mi rimproverava e mi faceva pesare la mia timidezza. Ero arrivato a odiare la mia insicurezza, ad osservarmi in tutto quello che facevo per dimostrargli che non ero ansioso, che non ero timido o insicuro.
Io avevo paura della mia ansia, ero ansioso della mia insicurezza e avevo paura di dimostrare paura».
«Ora sono un adulto ed ho una famiglia. Sono cresciuto psicologicamente Ma nonostante la psicoterapia che ho fatto e che mi ha aiutato ad acquistare più fiducia in me stesso, il rapporto con lui è molto migliorato, però c’è il genitore interno, il Super Io, che sta sempre lì ad osservarmi e a criticarmi.
Il genitore reale è tutt’ altra cosa. Ora i rapporti sono migliorati. Ho bisogno di lui, della sua esperienza, della sua presenza e affetto. Tuttora ammiro il suo modo di rapportarsi con gli altri e imparo da Lui come ci si comporta in certe circostanze.
Mi piacerebbe avere una sua rassicurazione, che non sto facendo male quando agisco di testa mia, quando sono una persona autonoma, che mi dicesse che sto facendo bene qualche volta; che non è arrabbiato se non l’ ascolto più, che non voglio più prendere sempre consigli; che non mi faccia pesare più che sono andato via di casa e che voglio bene a mia moglie (che non la pensa come mio padre ed è spesso in disaccordo con lui).
I sentimenti che provo è di fastidio, di risentimento. Però mi farebbe bene sapere che lui non è incazzato, che veda i miei risultati e che sto facendo bene. Non devo sentirmi colpevole se ho preso il volo e sono andato via di casa.
Sa una cosa dottore? Ho fatto gli esercizi di visualizzazione che mi ha consigliato. Ho immaginato mio padre che mi diceva: “ Di che ti preoccupi? Stai andando bene. Non ti manca niente!”
In seguito a queste visualizzazioni sono immediatamente scomparse le ossessioni!
E’ come se avessi pigiato un tasto. Non ho più immagini ossessive!
Ora quando sto vicino alla bambina e qualche volta sento un po’ di ansia, è sufficiente che penso a mio padre che mi dice: “A te non manca nulla. Va bene come sei. Sono contento di te!”, allora mi passa l’ansia e quelle brutte immagini».
Oreste ora sta bene. Le sedute si sono diradate. Ci sentiamo di tanto in tanto.
Mi ha chiamato la scorsa settimana per un fatto nuovo, una ricaduta.
Ecco quanto mi ha detto: “Ieri stavo a casa, ero da solo, col cane. Ad un tratto ho realizzato che stavo da solo e mi è passato un pensiero terribile: di far male al cane.
Premetto che sono un animalista, che mi piacciono gli animali. Il mio cane è parte di me. Gli voglio un bene dell’ anima.
Mi sono spaventato. E’ tornata qualche brutta immagine, ma l’ ho eliminata con l’ immagine di mio padre che ho raccontato prima. Ero deluso di questa ricaduta,poi ho ripreso i procedimenti fatti con Lei in terapia ed ho cercato di capire il mio problema ossessivo.
Prima riflessione: ‘ Stavo da solo… Far male al mio cane… Che significa?
Dottore, forse significa che se sto solo posso far male a me stesso? Come quando da piccolo avevo paura di restare da solo allorquando mi trovavo senza una figura protettiva, e temevo di farmi male? Far male al mio cane è come far male a me stesso. … Se sto solo, senza una figura protettiva a fianco, posso ‘far male (agli altri)’ o mi posso far male. Questo è il passato che ritorna ?»
Considerazioni
L’insicurezza e la timidezza di Oreste è facilmente comprensibile. Deriva dalla mancanza di incoraggiamenti, dai continui sfottò e prese in giro che impedivano l’ autostima, auto- accettazione e la conquista di una personalità autonoma e sicura.
Il senso di insicurezza agevolano la nascita di dubbi e incertezze. Nelle emozioni di Oreste c’era sconforto, rabbia e risentimento. La fragilità del carattere gli faceva temere paura di perdere il controllo..
La paura dell’ omosessualità sofferta in età giovanile derivava dalla obbligatorietà di dimostrare sicurezza, perchè suo padre considerava negativamente chi era debole, insicuro ed effeminato.
Per Oreste scoprirsi gay alimentava il rischio di poter deludere gli altri. Non poteva permettersi di essere considerato diverso, fragile, debole, poco virile, una ‘checca o un ricchione’, come spesso lo apostrofava suo padre.
Questo può essere il motivo della fobia e DOC omosessuale.
Per questo disturbo, sofferto da 18 a 20 anni, Oreste aveva pensato seriamente al suicidio. La fortuna fu che scrisse una lettera ad uno psicologo. Questo professionista lo prese in cura gratuitamente e dopo un po’ di incontri cominciò a stare meglio.
Oreste mi riferisce di essere guarito dalla paura e dall’ ossessione dell’ omosessualità, dopo una domanda dello specialista: “Quanti rapporti omosessuali hai avuto?”
Oreste: “Nessuno. A me piacciono le donne!!”- Con quelle frasi, dal carisma e dall’espressione rassicurante dello specialista si sentì fortemente confortato e non ebbe più dubbi sulla sua identità sessuale.
Il secondo episodio di sofferenza di Disturbo Ossessivo è avvenuto al momento della nascita del primo figlio.
Il disturbo si era manifestato sotto forma di ansie e paura di perdere il controllo. Il timore era di essere preso da un impulso improvviso, di perdere il controllo dell’ auto, e sterzare contro le macchine che sopravvenivano di fronte.
Aveva paura dei ponti per timore di impulsi improvvisi e buttarsi nel vuoto; paura dei viadotti e viaggi in autostrada.
Non ne ha sofferto molto, perche queste fobie potevano essere scansate, evitando di viaggiare sui ponti o in autostrada.
Questa è la differenza fra le fobie e le ossessioni: la fobia puoi evitarla, invece il DOC non puoi fuggirlo perché sei convinto che il pericolo è dentro di te.
Il DOC vero e proprio di Oreste è sorto in seguito ad un episodio avvenuto sei mesi dopo la nascita della bambina.
Si trovava da solo in casa. D’un tratto gli passò per la mente la paura che poteva perdere il controllo e colpirla con un pugno.
La sua convinzione era che lui stesso era un pericolo per la bambina; la sua mente si difendeva con l’aumento dell’attenzione, per paura di mollare il controllo.
Domanda
Con tali presupposti ci sono motivi per accendere un disturbo ossessivo in un uomo di 42 anni? Quale possono essere le cause e l’ origine ?
Possono essere i seguenti:
1) La negazione inconscia della crescita e dell’ autonomia.
L’autonomia si acquista quando si cresce e si diventa adulti. Il distacco avviene col lavoro, il matrimonio e la nascita dei figli.
Oreste ha sofferto il distacco. Si sentiva colpevole e insicuro di questo passaggio. A causa dell’educazione rigida ricevuta c’era la convinzione di incapacità, dubbi e paura di non essere capace, ‘paura di far male’ il suo compito di genitore, senso di colpa per l’abbandono dei consigli paterni.
La nascita dei figli segna la sua accettazione e fuga verso l’ autonomia, ritenuta poco gradita da suo padre.
Gli esercizi di visualizzazione hanno creato il consenso paterno e reso possibile lo smantellamento del DOC.
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Paura e Ossessione di essere Omosessuale
Alessandro dice
Salve ci sono giorni che ho paura di avvicinarmi ai bambini o alle donne, immaginando di essere blasfemo. Ma poi mi passa e non ci penso più. Perché succede?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alessandro, hai scritto pochissimo. Con poche righe non è possibile dare una risposta.
Perchè quella paura di avvicinarti ai bambini e alle donne? Per una fobia? Per un Doc aggressivo?
Per paura della pedofilia? Ma perchè ti senti blasfemo?
Per fortuna ti passa, torni alla vita normale e non ci pensi più. Perchè succede?
Nella mente di tutti passano brutti e cattivi pensieri. Segue un normale turbamento per quello che è passato nella mente. Ma non se gli si dà
importanza e non si pensa più. La cosa finisce lì.
Questo è quello che capita ai No-Dockers.
Chi invece ha un personalità ossessiva comincia a preoccuparsi, a pensare ossessivamente ed è a questo punto che si viene accalappiati
dal DOC. A quel punto si entra in un loop, un circolo senza fine, e non se ne esce più.
Il mio consiglio, quando ti capita ancora di avere certi pensieri, è scappare via. distrarsi e non vergognarsi di avere avuto quei pensieri.
OK? Va bene?
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Michela dice
Leggendo questa storia ho pianto tanto , la storia descrive me ! Solo che io sona una donna e madre ! Nel momento in cui sono rimasta incinta ( voluto , vitro etc) è iniziato L incubo ! Antidepressivi , terapia , passati più di 3 anni ogni tanto ci ricasco e sono convinta che è una malattia psichiatrica irreversibile come mia mamma che a 59 anni soffre di demenza ! Ne ho sentito parlare molto bene di ozono terapia ! Un abbraccio a tutti voi ! Non siete soli !
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Michela,capisco cosa stai provando. Ma hai detto poco: se hai ancora pensieri brutti e qual’è la tua paura più grande.
Quello che sgorgo in ciò che scrivi è tanta insicurezza e mancanza di una figura forte a cui fare riferimento.
Certi momenti della vita si ha bisogno di un aiuto, sia familiare che professionale.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Domiziana dice
Gentile Dottore,
sono Domiziana e ho 27 anni. Da due anni credo di soffrire di disturbo aggressivo. Quando litigo con i miei genitori e i miei fratelli e provo rabbia e rancore, immagino scene e parole violente (ad esempio: la uccido ! e l’immagine di me che accoltella, strangola mio padre o mia sorella… succede anche quando vedo un coltello o un qualcosa di pericoloso). La cosa peggiore è che subito sto male, inizio ad avere la tachicardia perché credo davvero ci sia la volontà di farlo. I giorni successivi rimugino sempre perché credo che la rabbia accumulata per varie questioni (cose non dette, ad esempio) possa portare a questo. Quando succede sto malissimo e non riesco a fare tutto normalmente. Quando ero piccola avevo anche questo tipo di pensieri anche perché (penso) ero insicura, mammona, paurosa e intollerante. Come faccio a tranquillizzarmi ? Ho molta paura
Lara dice
Salve. Vorrei chiedere un consiglio. Sin da piccola ho avuto pensieri di carattere ossessivo ma assai saltuari e controllabili. Da qualche anno, a causa di una serie di cambiamenti molto forti nella mia vita, mi si è ripresentata una forma molto fastidiosa di doc. Nonostante la paura mi immobilizzasse letteralmente, sono riuscita a superare tutti questi passi difficili e ho acquistato una certa autonomia e sicurezza personale, ma l’ansia è rimasta a farmi compagnia. Alcuni periodi ho pensieri mllto brutti sulla possibilitá di poter fare male a qualcuno o qualcosa di moralmente inaccettabile. A questi periodi se ne alternano altri in cui ad esempio se sono a casa coi miei, non voglio toccar nulla di ciò che toccano loro… E vorrei lavarmi continuamente le mani. Alle volte ho paura di essere gravemente ammalata o che io a poco a poco stia peggiorando e che finirò per impazzire o diventare invalida. La differenza da prima sta nel fatto che ho voglia per la maggior parte del tempo di far cose, viaggiare, uscire, vedere gente e alle volte capitano giorni e giorni in cui di questi pensieri proprio me ne frego. Anzi alle volte mi pare di stare proprio bene. Sono stata da uno psicologo x qualche tempo e conosco le “azioni” da mettere in pratica per star meglio ma nn è sempre facile riuscire a sopportare la paura e l’ansia senza rispondere alle domande e senza compulsare. Alcuni giorni i pensieri sono persistenti. Io cerco di accettarli ma è dura. Lei dice che i sintomi che ho sono gravi? Potrebbe essere una fase della mia vita (sto cosí da 5-6 anni circa)? Ho sempre fatto molta resistenza ai cambiamenti e alla crescita personale. Ho 34 anni. Lei dice che a poco a poco possono andar via da soli? Svolgo una vita normale. Ho molti amici, esco, vivo sola. Ho diversi hobby ma anche molte paure…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Lara, scusa per il ritardo della risposta. Siamo in periodo di ferie. E’ difficile essere puntuali nelle risposte.
In quello che hai scritto si nota ansia, paura di perdere il controllo, DOC aggressivo (paura di far male), compulsioni per abbassare
il livello dell’ ansia e panico.
Non c’è pericolo di commettere cose brutte, ma quando l’ ansia è elevata, la nostra immaginazione ci fa pensare a cose irrazionali e inaudite.
Lara, fai bene a distrarti. Però occorre qualcosa di più: un trattamento terapeutico con un terapeuta esperto (anche a distanza)
Lo scopo è quello di far abbassare l’ ansia e far diminuire gli automatismi.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Stefania dice
Salve dottore, e da qualche giorno che mi vengono in mente brutto pensieri paura di fare del male alle bimbe o altre persone care così forte che quando mi succede entro nel panico più totale come se davvero mi venisse da farlo e mi crea un nervosismo interiore brutto e sto male per ore. Tutto è nato qualche mese fa quando diventa ipocondriaca per paura di avere una brutta malattia ho fatto mille controlli che poi sono risultati vani perché non avevo nulla. Solo che nel frattempo ho sofferto di attacchi di panico poi ansia qualche stato depressivo che ho cercato di superare è poi infine questi attacchi di paura di impazzire e fare cose involontarie…prima di tutto questo era tutto bello una bella famiglia 3 bimbe e un marito eccezionale…perché mi succede questo? Riuscirò a sconfiggere senza psicofarmaci ? E la mia paura p3ggiore
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Stefania, lieto di conoscerti.
Capisco la tua sofferenza che provi di fronte a certi pensieri. Questa forma di disturbo ossessivo (DOC) è una delle sintomatologie più brutte.
Purtroppo il DOC colpisce proprio là dove teniamo di più. Però sono solo pensieri, Stefania. Rassicurati.
Visto altri sintomi che riferisci, tutto quello che ti è successo è la conclusione di una specie di scivolamento verso questa forma di ossessione.
Succede come quella persona che si trova a salire una parete di una buca fangosa ed estremamente scivolosa.Non trovando solidi appigli, scivola in fondo senza
avere la capacità di potersi fermare. Infatti dalla paura ipocondriaca, hai avuto attacchi di paura, panico,
poi l’ ansia ti ha resa sempre più fragile e insicura ed ora sei scivolata in un DOC.
Cosa fare? Innanzitutto i pensieri che hai è solo frutto di attivazione dell’ ansia. Questa ha attivato il sistema di emergenza. Questa super attivazione
dell’ ansia è svolta da una struttura cerebrale chiamata Sistema Nervoso Autonomo. Si crea Panico, con tutti i suoi automatismi.
Il pensiero DOC è un automatismo. Si crea automaticamente pensiero di enorme pericolo, immagini delle peggiori conseguenze e paura di perdere il controllo.
Nel tuo caso il pericolo più grave è quello di far male.
Cosa fare? Come prima operazione bisogna abbassare la temperatura di questa specie di caldaia in ebollizione, sottraendo carburante all’ ansia.
Vanno bene esercizi di respirazione, esercizi di mindfulness, compreso l’ aiuto farmacologico.
Lavoro successivo.Lavoro sulla storia personale, allo scopo di ri-guadagnare fiducia, senso di sicurezza, accettazione della crescita e autonomia personale.
Va bene, Stefania?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
ramona dice
Buonasera dottore sono ramona ho 35 anni e da 12 anni soffro di ansia,ossessioni,paure,sensi di colpa etcetc…io mi sono documentata ho sempre letto del doc ma piuttosto che darmi un autodiagnosi vorrei tanto avere un consiglio da una persona esperta come lei….all eta di 20 anni sono stata lasciata dal mio primo ragazzo per me fu come un fulmine a ciel sereno dopo un pò ditempo non riuscivo piu a fidarmi di nessuno soprattutto dei ragazzi….dopo circa 3 anni mi rifidanzai ma dopo circa 8 mesi ricordo che era seduta su un altalena e venni avvolta da brividi lungo le spalle,dolori allo stomaco respiro corto…cosi è iniziata la mia relazione con l ansia o meglio sul mio presunto ”doc”ho frequentato un centro neurologico della mia zona ma non ho risolto nulla nella mia testa per liberarmene dovevo lasciare la persona con cui stavo all epoca e cosi feci,iniziai a stare un po meglio (anche se ci ho messo altri 5 anni prima di lasciarlo)dopo di che ho sempre pensato che il problema era lui a provocarmi queste mie paure e insicurezze ma con il passare degli anni mi sono resa conto che non è cosi,crescendo e analizzando meglio la mia situazione i miei dubbi nelle relazioni ci sono sempre,adesso ho un ragazzo fantastico vicino che amo da morire ho sempre vissuto con lui un rapporto simbiotico e negli ultimi due anni ho continuamente dubbi non sulla nostra storia ma sugli altri ragazzi che incontro nel giornaliero…mi spiego meglio una volta ho conosciuto un programmatore ci ho parlato 5 minuti e subito ho iniziato apensare che mi piacesse che stavo facendo del male al mio ragazzo che magari questa persona poteva portarmi via da lui dubbi dubbi sempre dubbi,poi dopo un pò ne vedo un altro e ripenso la stessa cosa, ma in due anni non solo questo le paure mi sono venute anche nei confronti di vari tipi di persone sempre però inerente al mio ragazzo come se il resto del mondo vuole portarmelo via,,,,allora cosa faccio per calmarmi pulisco metto tutto in ordine…tutti gli oggetti sono predisposti in un ordine preciso,non riesco a dormire tranquilla se so che ho lasciato dei vestiti sulla sedia e non appesi,io non voglio continuare ad assillare anche lei ma non so piu cosa fare non vivo più, la scongiuro mi dica se io posso uscire da tutto questo sono stremata mi scusi
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Ramona, ho letto con attenzione questa lunga email. Mi dispiace di tutte queste insicurezze che l’assillano.
Certo, non è facile vivere liberamente un rapporto affettivo in questa maniera.
Sembra un DOC relazionale. Infatti ha dubbi, insicurezze e rituali per calmare l’ansia. Bisogna approfondire ancora.
Ha fatto qualcosa, ha consultato qualcuno per questo Suo problema?
Si può uscire. Ma deve fare qualcosa.In questo modo non riesce a godersi nessun rapporto affettivo.
Se non ce la fa da sola, prenda in considerazione un aiuto specialistico.
Mi faccia sapere.
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Ramona, scusa il ritardo della risposta.
Dici che soffri di questo disturbo da parecchi anni. Da 12 anni hai ossessioni, ansie e sensi di colpa?
Il motivo principale sembra un DOC relazionale. Per calmare l’ ansia c’è una compulsione dell’ ordine e controllo, vero?
Alla base di tutto ci sono dubbi, insicurezze,indecisioni e paura di sbagliare. Insomma una personalità ossessiva.
Ramona, il disturbo non va via da solo, senza un aiuto specialistico. Hai già fatto qualcosa?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ramona dice
Ho cercato un aiuto poi quando ho visto che mi sentivo meglio ho continuato la mia vita in modo del tutto normale anche se continuo ad avere una mania Dell ordine e della pulizia… Il doc è sempre lì in agguato appena vede che passo periodi stressanti riappare con delle nuove ossessioni… Sono 6/7 giorni che l ansia si è calmata ma ho sempre paura di sentirmi di nuovo angosciata e dubbiosa… Di sicuro cercherò l aiuto di uno specialista peccato che lei sia così distante altrimenti potevo venire da lei perché come persona sento davvero che sia un ottimo terapeuta 🙂 vi aggiorno sui miei progressi grazie mille dottore questo blog è stato davvero una speranza non solo per me ma penso anche per tutte queste persone che vogliono sconfiggere questo mostro… Io lo chiamo “il cancro Dell anima” a presto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Grazie dei complimenti, Ramona. Il DOC è veramente una sofferenza. Fare qualcosa per venirne a capo
è veramente una ottima cosa.
Lei dove abita, Ramona? La distanza ormai non più un problema. L’importante è che si è motivati ad affrontare
questo mostro, per tutto il tempo necessario alla terapia. Senza scoraggiarsi e senza volere tutto e subito.
L’importante è anche la scelta di un terapeuta esperto nella cura del disturbo ossessivo.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Ramona dice
Buonasera dottore io sono di Napoli 🙂
Antonio dice
scusi mi sono dimenticato di scrivere un particolare..durante questo periodo ci sono giorni che il pensiero non mi assilla più di tanto..però l’ ansia non va via comunque..molte volte sembra un meccanismo della mente stessa che mi dice di mettere in atto compulsioni mentali per avere rassicurazioni e ridurre o scacciare il pensiero ossessivo,però magari sto bene per mezza giornata ma la sera stessa mi ritorna.. io penso che se non avessi l’ ansia il pensiero intrusivo non mi farebbe male più di tanto..mi consiglia di prendere rimedi anche naturali contro l’ ansia stessa?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Antonio, il suo problema va e viene. Sembra che riesce a conviverci abbastanza bene. Può continuare così.
Se vuole metterci mano con una psicoterapia, La informo che non si risolve con una sola seduta. Un DOC è molto resistente.
Spesso si generalizza anche in settori diversi della vita. Alla base di un disturbo ossessivo c’è una storia personale da rivedere e modificare.
Soprattutto bisogna lavorare sull’ insicurezza e i dubbi profondi. Questi creano l’ansia.Per il resto possiamo imparare a convivere con certi stupidi pensieri,
senza sentirci colpevoli di averli.
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio
Leila dice
Io credo di avere bisogno di curare questo Doc, perché ne sono sicura che sia Doc.. lo capisco perché quando io non ci penso non ho alcun problema, sono libera e vivo tranquillamente, quando arriva il Doc, inizio ad avere paura di poter ‘DIVENTARE’ lesbica o bisessuale.. sempre con questa cosa che potrei ‘Diventarlo’.. Non posso vivere serenamente così.. Lei che ne pensa? Cosa mi consiglia?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Leila, se lo ritiene opportuno, approfondisca la conoscenza di questo problema. Si rivolga ad uno specialista esperto.
Con le incertezze si può convivere, ma non si può vivere se queste sono paure.
La saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Francesca dice
Buona sera.
Sono Francesca ed ho 23 anni, mi sono imbattuta nel suo articolo perché il mio ragazzo soffre di DOC e sto cercando di documentarmi il più possibile.
Lui ha ansie su di noi come coppia, a volte pensa addirittura di non essere innamorato, pensa che io possa tradirlo o pensa che io voglia tenerlo legato a me o che io voglia metterlo in gabbia.
Sua madre, come se non bastasse, anziché cercare di calmare queste sue paure, gliele aumenta dicendogli che io non sono la ragazza per lui, che lui merita di meglio e che io ho un carattere troppo forte per poter stare con lui.
Il mio ragazzo quando non siamo insieme so fa uno schema mentale di come io possa passare la mia giornata, calcolando tutti i miei orari e le mie abitudini.. Posso considerarla un “rituale”? Anche il fatto che quando gli viene ansia su di me, cerca di calmarla andando a vedere più volte il mio telefono e controllando e ricontrollando tutte le mie chat ecc..
Ha anche il vizio di cancellare tutte le ricerche che fa sul suo cellulare, le chat e se capita anche le mie ricerche su Facebook o Google.
Adesso sono quasi due giorni che non parliamo perché io sto aspettando una conferma da parte sua, dato che in questo periodo gli ho sempre dato certezze e dimostrazioni.
Cosa posso fare per aiutarlo oltre a consigliare di fare sedute con uno specialista e valutare il farmaco che prende adesso?
Non vorrei lasciarlo, ma a volte mi sembra tutto inutile, mi sento sempre giudicata ed ho paura di non essere adatta a lui.
Dovrei lasciarlo stare e continuare la mia vita in modo tranquillo e sereno o dovrei parlarci e stargli vicino?
Grazie se risponderà.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesca,
dovrebbe essere il suo ragazzo a richiedere aiuto. Non si può fare nulla se la persona interessata non richiede direttamente aiuto
e se non si impegna a seguire le prescrizioni.
Francesca, in base a quello che scrive sul suo ragazzo, potrebbe (?) essere un DOC relazionale, ma bisogna approfondire per vedere
il tipo di personalità.
Bisogna approfondire il caso.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Leila dice
Salve dottore. Volevo parlargli della mia esperienza.. Circa 2 anni fa, iniziò tutto.. Sono una ragazza a cui sono sempre piaciuti i ragazzi.. mi piaceva questo ragazzo, ma dopo un po ho iniziato a pensare che potevo essere lesbica, e da lì, non ho più visto i ragazzi allo stesso modo, reprimevo quello che provavo, credendo di esserlo.. poi i sintomi sono passati, ed è ritornato tutto alla normalità., dopo mesi è ricomparso di nuovo, però ero sicura che i ragazzi mi piacessero, ma stavolta pensavo di poter essere bisessuale.. e cercavo di accettare tutto ciò, pensavo ‘NON FA NULLA ANCHE SE LO SEI’ e quindi mi sono autoconvinta di essere bisessuale, ho fatto anche coming out, ma ancora mi girava in testa il fatto che non provavo niente al fatto che dovessi baciare una donna, ero anche decisa ad avere qualche relazione con una ragazza.. anche perché guardavo dei video, in cui, certe ragazze avevano raccontato di essersi ‘SCOPERTE’ lesbiche a 25 anni, e così via.. e quindi ero più che convinta che dovevo provare attrazione per una ragazza così da togliermi questo peso.. ma non succedeva, e questo mi creava forte rabbia, perché io volevo ‘DIVENTARE’ bisessuale, ma non ci riuscivo.. e poi dopo qualche mesetto mi sono detta ‘Basta con queste cose, stai reprimendo il fatto che ti piacciano i ragazzi’ però continuavo ad avere la paura che fidanAndomi con un uomo, mi sarei ‘SCOPERTA’ lesbica. Poi ho letto un post dove si parlava ‘Sconfiggere il Doc’ che mi ha aiutata molto, perché diceva, che il fatto che io accettavo il fatto che potevo diventarlo, alimentava di più il Doc, e da lì non ho avuto più dubbi.. ma adesso è ritornato e non so proprio come comportarmi, non voglio avere a che fare con ragazze per paura che il mio orientamento sessuale cambi.. Cosa ne pensa lei? Per lei è possibile ‘Diventarlo’? Grazie mille
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Leila, scusi il ritardo della risposta.
Non so la sua età, sembra che si stia barcamenando ancora con l’ identità di genere.
Non si capisce come mai nel suo passato ha accettato anche un rapporto lesbico,al punto che ‘… dovevo provare attrazione per una ragazza così da togliermi questo peso’
Doveva diventare bisessuale? E chi la obbliga?
Insomma, Leila sente un sacco di dubbi e incertezze e non sa come comportarsi.
Il DOC è la malattia del dubbio. Cerca risposte, ma non le trova, perchè al DOC non va bene alcuna risposta.
Lo scopo della terapia è quello di aiutare a trovare la propria strada, accettando quella che non ci fa paura.
Mi faccia sapere.
Cordialmente. Dott. M. Di Nunzio
Antonio dice
Dottore grazie per avermi risposto risposto, sono stato dalla psicologa mi ha dato conferma che ho il doc ma non mi ha dato nessuna terapia da fare.. e sinceramente non lo vista tanto esperta nel settore del doc cosa mi consigliate di fare grazie ancora
Dott. Mario Di Nunzio dice
Antonio, se trova un terapeuta nella sua zona va bene, altrimenti mi contatti telefonicamente.
Dott. M. Di Nunzio
Antonio dice
Salve dottore ho 26 anni e sono due mesi che sto passando quest’ inferno ho paura di essere omosessuale.. si o fidanzato da 8 anni e tra due anni dovrei sposarmi… Ho mio fratello che è gay non mi ha mai dato fastidio ma di tanto in tanto ci pensavo… Ho sempre avuto rapporti con donne e continuo ad averli sempre ma ho sempre questo dubbio nella mia testa… La solita domanda sono gay perché ho guardato quel ragazzo…. E cominciano pensieri intrusivi tutto questo è iniziato in un forte periodo di stress molto lavoro poco sonno e ho iniziato ad avere un piccolo calo di desiderio sessuale e e allo stesso tempo mi monitorato il pene per poi non a ere erezione a letto ed è lì che è scoppiata la bomba contatti questi dubbi…. io sto male oggi vado da un psicoterapeuta.. che cosa ho??? Non mi capisco piu
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Antonio, il DOC di questo tipo è abbastanza diffuso. Ha quasi sempre lo stesso inizio:normali relazioni
con persone dell’ altro sesso, poi un periodo di stress e si insinua il dubbio. Da quel momento comincia il tormento
delle continue verifiche. Si comincia a monitorare il desiderio sessuale, grado di eccitazione, direzione dell’ eccitazione e conclusioni affrettate e sballate.
Sicuramente trarrà beneficio dalla psicoterapia con un terapeuta esperto in questo settore.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Emilia dice
Dottore , sono di Taormina. Ed ho 24 anni. Perché dice delucidazione ? La ringrazio
Dott. Mario Di Nunzio dice
Emilia, il termine ‘delucidazione’ forse non era proprio esatto. Forse era meglio ‘rassicurazione’.
Giulia dice
Buongiorno, mi chiamo Giulia ho 29 anni e da 3 mesi ho iniziato ad avere un tracollo mentale che mai avrei immaginato . Tutto è iniziato un girono a lavoro , dove mentre parlavo con una ragazza ( che avevo già visto) ho provato delle sensazioni positive. Da lì hanno avuto inizio i miei tormenti . La mia situazione è diventata invalidante , mi sono chiusa in me stessa,ho smesso di uscire con le mie amiche , la mia attività sessuale con il mio fidanzato è quasi al limite ( cosa che prima amavo fare è tutt ‘ora mi manca) . Ho iniziato a provare dei sensi di colpa mai avuti , l’idea di aver provato qualcosa di positivo per una donna mi ha scandalizzato e ho iniziato a pensare che potessero piacermi le donne. Da lì pensieri su pensieri , mancanza di respiro , attacchi di panico fino a pensare diverse volte al suicidio . L’idea mi fa rabbrividire. Inoltre da lì ho iniziato ad avere pensieri sessuali aggressivi. Gli ultimi due anni sono stati terribili , ho avuto una relazione violenta con il mio ex , sono stata licenziata dal lavoro che amavano e mi sono sentita morta. Ho avuto problemi economici e grossi problemi di cibo, tanto da svegliarmi la notte sonnambula . Ho trovato un nuovo lavoro che mi ha portato ad avere crisi d’ansia a tal punto da vomitare e pingere , ho provato a dirlo Ai miei genitori , ma Loro dicevamo che non dovevo mollare . Come da sempre del resto . Non mi sono mai concessa il lusso di non pensare . Ogni volta che ero a casa ammalata i sensi di colpa mi affliggevano , pensavo di fare una cosa sbagliata . La mia vita è stata un’ansia continua. Per non parlare delle relazioni con i miei fidanzati . L’ossessione di essere lasciata e tradita perché inferiore alle altre non mi faceva dormire la notte, mi sono sempre sentita brutta e grassa . Ora quetso tarlo che macina nella mia testa mi sta facendo portare ad una vita che nn voglio. Non voglio perdere il mio ragazzo è l’idea di provare a stare con hm una donna mi uccide dentro. Ho chiesto aiuto ad uno psicologo . Non voglio morire e non voglio essere lesbica . Aiuto
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Giulia, aggiungo un commento.
Giulia, non dare tanta importanza al contenuto del tuo Doc. Quella è solo paura.
Certi pensieri inaccettabili passano nella mente di tutti. Quando stiamo bene non diamo importanza a certi pensieri, ci lasciano un po’ di turbamento ma poi torniamo a pensare ad altro.
Così bisogna fare. Se ingaggiamo una lotta frontale, il Doc vince sempre. Devi imparare a non impressionarti, a non credere a loro. So che non ti è facile, ma con l’ aiuto della terapia si può uscire fuori
Emilia dice
Salve dottore, la ringrazio. Io dalla psicologa ci sono stata , mi è stata fatta diagnosi di doc e questo in parte mi ha aiutata. Sono stata anni serena ed oggi invece è ritornato. Quando lei dice le persone che hanno queste ossessioni -quelle che non hanno ricevuto violenze-abusi ect- sono persone buone, forse quell’articolo si riferiva a questo. Forse dietro a queste ossessioni c’è sempre una storia diversa ,una persona diversa. La mia paura è che anche le mie non siano solo ossessioni e questo mi fa vivere male ..perché mi trovo sempre in conflitto con me stessa, forse proprio questo significa disturbo ossessivo aggressivo? Grazie
Dott. Mario Di Nunzio dice
Bisognerebbe approfondire, Emilia. Qualche colloquio di delucidazione Le potrebbe dare serenità.
Emilia, mi dà qualche suo dato? Servono per una mia statistica: La sua età e
località di residenza. Grazie.
Dott. M. Di Nunzio
Emilia dice
Salve dottore. Inanzittutto la ringrazio per i suoi articoli , e soprattutto grazie anche a chi racconta là propria storia in poche righe ,perché ci si fa coraggio ed alcuni giorni -come oggi- serve proprio. Quello che però vorrei chiedervi e che dopo anni ancora non sono riuscita a capire è che ;tempo fa , in un articolo su internet veniva spiegato che dietro a pensieri ossessivi aggressivi si nascondono rancori, rabbia repressa , sentimenti negativi ect ect. Io so per certo di aver portato e di portare rancore verso i miei genitori , ma mai pensando a quei rancori ho pensato di poterli fare del male. Però quando si uniscono pensieri aggressivi a dei rancori la paura non è poca , ricordo che quando lessi quell’articolo scoppiai in un mare di lacrime ..ho avuto paura ,tanta. Oggi sono più razionale e riesco ad aver meno paure di cose che invece sono “irrazionali”. Ma è sempre come quando “mi fa male la testa” e allora colleghi a quel mal di testa la freddezza,lo stress la cervicale ect. Inizialmente così era per me, ho voluto a tutti costi cercare il motivo di quei pensieri, incubi , e di quel peso che ancora oggi mi porto. E oggi so per certo che forse l’unica persona che non perdonerò mai e me stessa e in modo particolare non perdonerò mai la mia ansia , perché mi ha fatto vivere un vero incubo all’inizio di quei pensieri. Mi scuso per essermi dilungata troppo. Grazie in anticipo per leggermi .. Emilia
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Emilia, grazie per avere scritto.
Non so dove ha trovato quell’ articolo che diceva che dietro alle ossessioni aggressive ci sono rancori,
rabbia repressa e sentimenti negativi. Questo non è vero. Si chiamano ossessioni aggressive
non perchè vogliono aggredire, tutt’altro. La paura è questa, ma non ci sono questi desideri.
Le persone con queste ossessioni, quelle che non hanno avuto un’ infanzia di abusi,violenze e abbandoni, sono persone buone
che temono proprio di ‘far male’. Il meccanismo dell’ansia e la paura fanno vedere la cosa peggiore che può accadere.
Emilia, visto che questo DOC l’ha da parecchio tempo, perchè non fa qualche seduta?
Mi faccia sapere.
Dott. M. Di Nunzio
Ramona dice
Salve, sono 4 mesi che ho dei brutti pensieri in testa. riguarda mia mamma e la paura di poter fare lei del male e mi vengono in mente anche vecchie litigate che ho fatto con lei. Con lei ho un buon rapporto ma dietro mi sono portata dei rancori .. ovvero: quando ero piccola mi sono sentita spesso messa da parte rispetto a mia sorella più grande. Questa è l unica cosa che le rimprovero. Ed ho paura che penso queste cose perché la odio (anche se non credo di odiarla) Ho tanta paura cosa ne pensa?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Ramona, benvenuta in questo blog. Capisco quello che sta provando.
Certi pensieri sono completamente illogici, completamente lontani dalla nostra natura. Per questo fanno soffrire.
Pensieri senza senso, non giustificabili. Semplici litigate come succede in ogni famiglia. Vero?
Il vero responsabile è l’ansia che ingigantisce fino all’ estremo un normale senso di ribellione.
Ma sono solo pensieri. Il fatto di avere certi pensieri non porta a fatti. Sono solo segnali dell’ansia e dell’ insicurezza che reclamano
qualche trattamento.
Un cordiale saluto-
Dott. M. Di Nunzio
Morena dice
Salve dottore. Sono pensieri che mi danno fastidio è che mi tormentano la giornata , proprio perché non li sento miei. Li combatto , e fino a mesi fa io non avevo questi pensieri ..mi sono venuti in mente improvvisamente e mi infastidiscono ..mi sale l’ansia quando ho determinati pensieri , e non riesco ad essere serena. Non mi farebbe paura pensare che mia mamma sia cattiva ect ect ..mi da fastidio il fatto che io non penso questo di lei e la mia testa me lo fa pensare ..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Morena, mi scusi il ritardo della risposta.
Non combatta quei pensieri, li lasci scorrere senza apporre resistenza.
Non si preoccupi del giudizio e non si senta colpevole. Sono solo pensieri, non fatti.
Il diavoletto della mente la sta disturbando con pensieri intrusivi, che sono contro
la sua volontà.
Riesce a lasciarli scorrere disinteressandosi di loro?
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Morena dice
Dottore , salve , la mia situazione è simile ma direi anche “diversa”. Nel senso , sono mesi che penso cose brutte su mia madre , del tipo : sei cattiva, non ti voglio bene , non ti sopporto ect ect ect. Sono pensieri che NON sento miei , perché mai ho pensato che mia madre fosse cattiva e SO di volerle un bene immenso, quell che non capisco è perché questi pensieri continuano a torcermi l’anima. Non mi rivedo tanto nel doc aggressivo, quanto in quello da relazione , si può avere il doc da relazione con la mamma? Il problema è che delle volte mi dico : “ok penso che sia cattiva ,ora che vuoi”?!?!? Ma nemmeno in questo modo mi passa il continuo rimarginare perché io DEVO pensare che mia mamma sia cattiva quando invece non lo penso, si ..l’ho pensato nella mia adolescenza,un po’ come tutti ..ma ora no. Cosa ne pensate? Morena
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Morena, perchè cercare un Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) in tutto?
Non possono essere giudizi derivanti da una normale relazione? Sono ossessioni?
Pensieri intrusivi? Sono continuamente presenti nella mente? Pensi di non avere controllo su di essi?
Hai dubbi e incertezze sul tipo di relazione? Bisogna approfondire un po’ la vostra relazione, il tipo di educazione ricevuta, vostre personalità
e l’ambiente di vita.
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Anastasia dice
Salve dottore! Quanti commenti leggo, è un po’ mi fa sentire meno “anormale” . Sono mesi che soffro di maledette ossessioni, mi svegliai una mattina con la paura di odiare i miei genitori, di volere il loro male e di fare loro del male. Quella mattina mi sono sentita come se il mondo mi fosse caduto addosso, una sensazione che mi fa male persino ricordare. Un mio grande errore è stato collegare a queste paure/sensazioni litigi passati con loro, discussioni , e le volte in cui sono stata arrabbiata (come penso tutti i ragazzi nell’adolescenza) ma oggi ho 23 anni e con loro ho un buon rapporto, sono molto legata a loro , cioè ne avevo la certezza Fino a mesi fa. Oggi non ho nessuna certezza, solo tanta paura. Però posso anche dire “grazie” a questo mostro , perchè per alcuni giorni la mia ossessione si spostava sulla paura di essere lesbica, di non amare il mio ragazzo ect ect , e da lì ho capito che fosse solo ansia. Anche se quei pensieri su i miei genitori mi fanno più paura , e quell ossessione la sento sempre più forte , non mi preoccupa molto se diventassi lesbica ..forse perciò l’ossessione più di tanto non si dilunga , ma mi fa paura pensare che potrei odiarli ,farli del male ect. E potete insegnarmelo che ..l’ossessivo cade spesso nella “trappola” che non sia solo ossessione. Volevo anche dirvi : è normale che io abbia collegato eventi passati a queste paure?!?! Cioè perché io sono andata a scavare nelle cose passate ,come se volessi dare un “motivo” a queste paure , Mi spiego, e stesso l’ossessione che porta a fare ciò? La ringrazio in anticipo per la risposta! Anastasia.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Anastasia, che sofferenza queste ossessioni!
Vedo che passa da una sofferenza, da una insicurezzae da una ossessione ad un’ altra.
Però se si guarda bene alla base di tutte, ci sono alcuni elementi in comune: l’ ansia e l’ insicurezza.
Non dobbiamo soffermarci sul sintomo, come nel suo caso è qualcosa che cambia, si modifica, cambia volto.Perciò non
dobbiamo nemmeno dare credibilità alla sintomatologia. Non ha senso il pensare che siccome ho litigato con i miei genitori, ora li odio e
vorrei fare loro del male. Non ha senso, in tutte le famiglie si hanno discussioni. Deve preoccuparci l’ ansia.
Questa emozione, se arriva a livelli elevati, tende a farci vedere sempre il peggio di quello che potrebbe succedere se… litigo con i miei,se
guardo persone del mio stesso sesso, oppure se non amo abbastanza il mio ragazzo. Cosa fare? Valutare il proprio grado di disagio.
Se si sta molto male,il consiglio è di rivolgersi ad un terapeuta.
Reby dice
Salve, all’età di 13-14 anni ho baciato quasi con la lingua una donna, mai ho pensato di esserne innamorata è mai ho pensato che potesse piacermi ,lho fatto quasi per moda , oggi ho troppa paura ..sono fidanzata felicemente da 4 anni con l uomo che ritengo sia l’uomo della mia vita, ma un giorno , mi sono chiesta e se fossi lesbica? Ho troppo paura , e quell aneddoto mi fa pensare che sia proprio così ..! Mi fa schifo ciò che ho fatto , e questo mi ha fatto perdere un po’ di autostima che avevo di me stessa .. oggi ho 21 anni, ho sofferto anche di pensieri aggressivi verso me stessa, ma ho paura che questa volta non sia solo doc ..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Reby,chiedo scusa del ritardo della risposta.
Il suo è un classico DOC. Le persone predisposte attraversano una situazione di stress, oppure
sulla base di un’ altra ossessione, il problema si generalizza, prende spunto da una situazione lontana
(‘a 13-14 anni ho baciato , ecc. ecc.) e si installa un dubbio o una convinzione.
E’ veramente strano il disturbo ossessivo: immette dei dubbi, nonostante non abbiamo alcun interesse ad
avere interessi omosessuali. Purtroppo quando lo stress è notevole finiamo veramente di credere:
‘e se fosse vero?’ In questo modo entriamo in un calvario in cui i dubbi e le incertezze la fanno da padrone ci convincono di cose non vere. Come nel caso di Reby che ha una relazione da tempo con un ragazzo. Che sta molto bene con il suo uomo e non è interessata a relazioni omosex.
Come fare? Reby, visto che già soffriva di un disturbo ossessivo, la cosa migliore è un incontro
con un terapeuta esperto nella cura dei disturbi ossessivi. Questi problemi possono avere radici lontane.
Può andare via da solo, col tempo (anni), ma può ancora allargarsi in altri settori.
Dove abita lei, Reby?
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Siria dice
Salve dottore ,anche io vittima di doc ! Aggressivo,omosossuele , ancora non ne sono uscita ! Ma cosa c’è dietro al doc?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Siria, dietro al DOC c’è tanta ansia. Questa genera paura e insicurezza. Tutta questa emotività fa aumentare la turbolenza emotiva e sviluppo di
Fobie che creano dubbi, intolleranza all’ incertezza e desiderio di sicurezze al 100%, senza misure intermedie.
L’abbassamento del livello dell’ emotività entro limiti di tolleranza, permette recupero e accettazione di pensieri cattivi che hanno tutte le persone.
Concetti difficili? Legga i miei articoli.
Francesco dice
Grazie dottore , quella domanda in particolare la faccio perché ho paura di diventare schizofrenico ! Tempo fa , avevo paura che i miei fratelli se uscivano e bevevano un bicchiere di troppo potevano uccidermi al loro rientro! Non era niente che mi faceva stare male, nel senso, subito percepivo l’assurdita e dormivo sereno ,però ho paura che sia l’inizio di un disturbo schizofrenico ! È il fatto che il doc sia un disturbo psico mi fa preoccupare ..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Francesco, il fatto che un DOC è un disturbo psichico non significa nulla.
La paura di impazzire è uno dei sintomi di chi soffre di panico, ma nessuno di loro impazzisce.
Stanno male per i sintomi, ma si rimane nell’ ambito nevrotico.
Francesco, perchè non fa un consulto psicologico? Serve a togliere certi dubbi e riacquistare la fiducia.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Francesco dice
Dottore, soffro anche io di ossessioni aggressive! In fasi alterne , per fortuna, nel senso ci sono giorni in cui sono privo di questi pensieri e altri giorni in cui invece ho la testa piena di atti violenti e pensieri osceni! Riesco comunque a distinguerli e a “capirli” anche se non è semplice .. la mia domanda è un altra, ovvero , il disturbo ossessivo rientra nei disturbi psichici ?!?! E soprattutto , alla base di questo pensiero presubilmente cosa c’è?! La ringrazio dottore. Francesco
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Francesco, lieto di conoscerla.
Il fatto che ha una frequenza alterna dei pensieri ossessivi non è da prendere con leggerezza. Possono arrivare
degli eventi stressanti e provocare un disturbo ossessivo più difficile.
E’ meglio chiedere aiuto.
1.a domanda) Il disturbo ossessivo rientra pienamente nei disturbi psichici. Perchè fa questa domanda? Ha qualche
timore particolare a questo proposito?
2.a domanda) Alla base di questi pensieri c’è una personalità insicura, una storia di vita un po’ difficile, una personalità
cosiddetta ‘ossessiva’, con intolleranza ai dubbi, alle incertezze, tratti di perfezionismo, ansie, fobie, ecc.
Però si guarire. Il percorso è un po’ faticoso, ma con l’aiuto di un esperto si può scivolare via da un DOC.
ai dubbi
Martina dice
Dottore grazie della risposta! Ho dubbi che sia doc perché delle volte sembra tutto così vero e reale. Io con mia madre non ho un buon rapporto, litighiamo spesso , ma So di amarla e mai ho pensato di poterle far del male ! È brutto perché credi che qualcosa in te ti stia cambiando e rendendo un mostro ..è proprio vero poi ..ho dubbi su tutto anche su me stessa
Dott. Mario Di Nunzio dice
Martina, certo che ama Sua madre! Anche se si litiga, non vuol dire niente. I pensieri del DOC non hanno nulla a che fare
con le divergenze. Il DOC deriva da insicurezze profonde di personalità, dubbi, storia personale, ambiente di vita e stress
di vita attuale. I pensieri non sono azioni, sono solo pensieri. Una psicoterapia serve a riprendere il controllo della propria vita,
a desensibilizzare traumi passati e a vincere le insicurezze.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Martina dice
Salve , credo di essere una tra le vittime del doc,in quanto un giorno litigando con mia madre ho avuto paura di ucciderla, da quel giorno per tutto il giorno ho in mente la frase “voglio uccidere mia mamma per quella litigata ” è un vero inferno !!! Io SO di non volerle far del male ..ma il mio “sapere” non mi basta, perché ci sono giorni in cui sono convinta che io voglia farlo, l’ansia è ovviamente alle stelle ..non so che fare!! Credo pure che il mio non sia DOC ..
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Martina,lieto di conoscerla,
Capisco cosa sta provando. Certi pensieri fanno sentire la paura di perdere il controllo, vero?
Ma i pensieri sono solo pensieri, non portano ad alcuna azione. Però finiamo di crederci e allora ci sentiamo come
persone cattive. Come mai crede che non è un DOC?
Martina, non bisogna credere letteralmente al contenuto di una ossessione, ma bisogna ‘leggere fra le riga’, guardare il significato.
La mente per qualche motivo ha bisogno di tenere desta l’ attenzione, allora prende un motivo a cui teniamo di più. Nel suo caso
è sua madre. Quello che conta è ‘non posso accettare di perdere il controllo’, oppure ‘non posso accettare di essere
ansiosa, insicura, dubbiosa,’ ecc.
Mi faccia sapere.
Dott. M. Di Nunzio
Kekka dice
Dottore,buonasera, io credo di essere tra quelli che soffrono di questo disturbo, ma non ne sono poi così sicura! ho pensieri brutti verso la mia famiglia , ad esempio ho pensieri del tipo “mamma sei cattiva” “papà perché non muori” ect ect ! Non sapete come ci sto male ogni giorno a combattere questi pensieri , ogni giorno devo dimostrare a quel lato di me che invece mia mamma è brava .. e faccio questo da due anni ormai , posso dire che soffro di questo disturbo o non c entra niente ? Delle volte mi dico “ma ti pare che chi crede che la mamma sia cattiva si fa mille pianti e paranoie come te” la risposta è No, ma comunque mi chiedo perché io pensi a queste cose! Voglio anche aggiungere che nella mia mente ho sempre il “bisogno” di pensare che i miei genitori siano i migliori al mondo , se vedo che ad esempio i genitori del mio ragazzo fanno qualche attenzione a lui è come la volessi anche io perché poi ho paura di pensare che “i miei genitori questo non lo fanno” (ma anche il medesimo è un pensiero che mi infastidisce) è come se volessi giustificare qualsiasi comportamento per paura di pensare che loro siano sbagliati .. bah !!! Cosa ne pensa ?! Alla fine di questo che vi scritto preciso che amo immensamente la mia famiglia .. forse è proprio quest’ultimo il problema
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Kekka,
ho poche informazioni sul Suo problema per poter fare una diagnosi precisa.
Si vede che c’è parecchia insicurezza, dubbi sui suoi rapporti affettivi e necessità che
le cose vadano in un certo modo. Esistono alcuni presupposti che possa essere un DOC,
ma bisognerebbe approfondire.
Sono sicuro che Lei ama la sua famiglia. Le paure sono solo pensieri, incertezze e dubbi.
Cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Ele dice
Grazie dottore , e normale pensare anche che “ti sei solo autoconvinta ma non l’hai mai voluta bene ” e allora mi chiedo , sono cose che io forse ho sempre pensato e non mi facevano paura perchè? Perché non ero in stato di ansia e forse ora mi fa paura solo perché sono ansiosa ..quindi la verità qual’è?!?! Che io non le voglio bene e mi fa paura solo perché sono in questo momento in ansia?!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ele, il significato di un pensiero ossessivo è diverso dal suo contenuto.
Non si preoccupi del contenuto ( nel suo caso: ‘voglio bene o non voglio bene?’
C’è stato una allargamento, generalizzazione, del suo significato originale.
Il significato può essere: sono ansiosa se non sono perfetta, se ho dubbi sulla mia relazione
con genitori, amici, ragazzo, ecc. Insomma un disturbo ossessivo di Relazione.
Quanti anni ha, Ele? Dove abita?
Ele dice
Salve dottore , leggere questo articolo mi ha rincuorato perché ho visto che ci sono molto persone nella mia situazione. Anche se penso che la mia situazione sia diversa, un giorno mi svegliai con la sensazione di non voler bene nessuno. Un incubo ,proprio io che mi ritengo affettuosa e che subito lego con le persone. Quella paura a lungo andare mi è rimasta su mia madre , ho perennemente la sensazione/paura di non volerle bene ..mi rassicuro dicendomi sempre “la vuoi bene invece” ma quei pensieri sembrano essere più forti ..la mia mente è come se mi desse anche motivi per non volerle bene ..ma io la amo,nonostante tutto! Non so che fare , non so se c entra qualcosa con questo disturbo …
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Ele, grazie per il suo interesse a questo sito. E’ proprio vero quello che dice: ci sono veramente tante persone ad avere
pensieri poco piacevoli nella mente. La verità è che a tutti passano certi pensieri in mente, solo che non diamo eccessiva importanza.
Questi pensieri diventano fissi e ossessivi allorquando cominciamo a crederci; in quel momento ci spaventiamo, ne abbiamo paura e
facciamo del tutto per liberarcene. Quando il dubbio entra nella mente non esce più, allora si cercano sicurezze assolute e
perfezionismi impossibili da ottenere.
A questo punto Lei, Ele, mi chiederà: “Cosa devo fare? Come riacquistare la libertà e la serenità?”
Se i pensieri non sono eccessivi, ci conviviamo, tanto è falso allarme. Se sono continuamente presenti e influenzano
in maniera eccessiva la vita, la cosa giusta è chiedere aiuto ad un esperto psicologo, anche via Skype.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Enzio dice
Salve dottore, soffro di pensieri aggressivi da un anno ormai , ad oggi non sono “loro” che mi preoccupano ,ma la mia paura di essere diventato depresso.. ho paura che questo “loop” mentale mi abbia fatto entrare in una voragine di ansia/depressione di cui non sono convinto che ne uscirò !! I pensieri aggressivi vengono per colpa della depressione ? O sono i pensieri aggressivi e quindi l’ansia che ti fanno cadere in depressione ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Enzio,grazie per aver scritto. Ha fatto qualcosa per questi pensieri? Prende farmaci o ha fatto qualche visita psicologica?
Purtroppo quando si scivola nelle grinfie dei pensieri ossessivi, si prova un senso di impotenza perchè la situazione diventa
difficile. La difficoltà a fermare i pensieri fa vivere sensazione di perdita di controllo. Si diventa scoraggiati e depressi.
I pensieri ossessivi di qualsiasi tipo passano per la mente (aggressivi, di pulizia, di controllo, di tipo sessuale, sulla nostra relazione sentimentale), colpiscono dove teniamo di più.Questo non significa che noi vogliamo che accada quello che ci fa vedere la nostra immaginazione.
Quella è la paura. Questo disturbo vuole segnalarci la sensazione di una certa fragilità caratteriale, insicurezze e necessità di acquistare
risorse e capacità personali.
Mi faccia sapere.
Dott. M. Di Nunzio
Imma dice
Sapete dottore, ho tanta paura! Perché leggendo su internet ho letto che tante persone si sono vendicate perché hanno covato rancore per tanto tempo ..io non voglio vendicarmi , ma vivo di ansie e paure
Dott. Mario Di Nunzio dice
Imma. mi dovrebbe descrivere l’ accaduto. Mi scriva in privato al mio indirizzo di posta elettronica.
Cordialmente
Dott. M. Di Nunzio
Imma dice
Salve dottore, mi sono catapultata a leggere questo articolo perché seppur non ho pensieri altamente aggressivi mi sento ossessionata da ricordi passati. Un rancore può essere un pensiero ossessivo? E io mi ripeto continuamente “‘no è impossibile non ce l ho con …. per quel fatto” il sentirmi ossessionata non mi fa vivere comunque bene ..cosa ne pensa ? imma.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Imma, grazie per il suo interesse.
Il rancore non è proprio un disturbo ossessivo, ma il continuo rimuginare senza riuscire a staccare diventa come una specie
di ossessione. Imma, in questi casi occorre valutare bene i fatti accaduti e attraverso delle procedure di EMDR e visualizzazioni si
può cercare di annullare quei ricordi.
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Mattia dice
Salve dottore , ho 22 anni e , vivo da mesi con delle frasi nella testa assurde e che mi angosciano !! Qualsiasi cosa , come tipo stamattina che non volevo andare a lavoro mia mamma mi dice “dai vai ,oggi riposi” mi vengono in mente dei pensieri come del tipo “se tu fossi morta io a lavoro nn ero andato” quasi come a voler/desiderare la morte di mia madre , ed è una cosa che mi fa paura solo a pensare ma non capisco perché abbia tutti questi pensieri brutti , che non mi lasciano in pace e mi fanno vivere in maniera triste. Questi pensieri di morte un periodo li avevo su di me, se ad esempio mi compravo una maglia dovevo metterla subito perché poi pensavo “e se muoio e non posso più metterla” però , quelli su mia madre mi lasciano senza fiato cosa potrei fare ? È un odio verso mia madre ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Mattia, tante persone hanno pensieri brutti e inaccettabili nella mente. Quando si sta bene, non si è
stressati e con una buona fiducia in noi stessi, questi pensieri passano nella mente senza toccarci. Ci lasciano un po’ turbati, ma
si dimentica subito e si continua nella vita. In altri momenti in cui siamo più fragili, passano pensieri negativi e finiamo per crederci.
Allora inizia il problema. In quel momento inizia la sofferenza e inizia una inutile lotta contro questi pensieri.
Mattia, non bisogna lasciarsi accalappiare da queste accuse. Come fare? Accettarli e cercare di distrarsi.
So che è difficile. Se non si riesce da soli il modo più sicuro è fare qualche colloquio con un terapeuta specialista,anche con Skype.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Clelia dice
Dottore , ho chiesto aiuto , il mio psicologo mi ha detto di vederci ogni 15 giorni, non le sembra poco? Avevo letto in giro che per questi problemi bisogna vedere lo psicologo ogni settimana . Cosa ne pensa? Mi faccia sapere , la ringrazio di cuore
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Clelia,
per problemi di DOC (Disturbo Ossessivo Compulsivo)la frequenza normale è una volta alla settimana. Se c’è disagio e sofferenza si fanno
anche due incontri settimanali. Ci sono anche trattamenti full immersion, quando il disagio è molto elevato al punto tale
da essere molto invalidante (si pensi a persone con elevate compulsioni, tipo lavaggi, condotte di ipercontrollo, ecc.)
Clelia, una seduta ogni 15 giorni è solo acqua fresca, non serve.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Clelia dice
Salve dottore , sono una donna di 24 anni , e da un anno anche io mi sono imbattuta in questi orribili pensieri . In fasi alterne peró, perché passo anche giorni in cui mi sento serena. Il mio problema è che ho paura che tutto ciò che penso sono io a pensarlo. Ho sempre il dubbio che non sia doc ma che sia io e che quindi io abbia paura di me e di ciò che penso ma anche di ciò che ho pensato in passato. Sento che questi pensieri si identificano con la mia persona, e delle volte sento addirittura di non averne paura ..e quando poi mi sale la paura mi dico pure : “cavolo non ho avuto nemmeno paura allora mi sto trasformando” le mie ossessioni sono principalmente “e se la uccido?” Questa parola la tengo nella testa tutto il giorno. Pure se chiedo ” mi dai una gomma ” e qualcuno mi dice non ce l ho nella mia testa parte il pensiero ” oddio e se ora la uccido?”. Cosa ne pensa ? Avevo contattato un psicologo all’inizio di questi pensieri e mi fu detto che era solo stress , mah .. può lo stress far questo? Attendo risposte , Clelia Dell’aversa
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Clelia,
da quando ho scritto questo articolo mi scrivono tante persone sofferenti di
pensieri ossessivi aggressivi. Non è sola, Clelia, ad avere questi brutti pensieri.
Le ossessioni sono delle forme di difese della mente che ci colpiscono allorquando
si pensa di non avere controllo e capacità per fronteggiare un pericolo.
A differenza delle fobie che sono più circoscritte ad uno specifico luogo,situazione o persona,
le ossessioni si creano quando sentiamo che il pericolo è sentito dentro di noi,
che noi siamo un pericolo. Per questo i pensieri ossessivi sono continui e senza tregua, perchè dobbiamo tenere desta l’ attenzione. Il problema è che noi non siamo un pericolo. Chissà quante volte sono passati
per la mente pensieri brutti. Però stavamo bene, non eravamo in una situazione difficile e stressante,
la mente non si è spaventata e abbiamo lasciato correre.
Clelia, lo stress, momenti di transizione della vita, perdite, grossi cambiamenti, in persone predisposte
può essere causa di ansie, insicurezze, fobie o altri disturbi.
Se il disturbo che senti permane ed è fonte di sofferenza è bene fare dei colloqui con un
terapeuta esperto in questa patologia.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Sel dice
La ringrazio dottore, sono una ragazza di 19 anni. Le volevo anche chiedere se , questi pensieri aggressivi è normale averne soprattutto dopo una stupida litigata , però se dico tipo “mamma non ti sopporto” questo pensiero non mi diventa ossessivo, quelli sopra elencati si è mi danno un fastidio tremendo
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sel. Questi pensieri possono arrivare quando siamo turbati e quando c’è insicurezza,
perchè il terreno emotivo non è solido.
Sel, vista la sua giovane età farebbe bene a are qualche colloquio, soprattutto per migliorare
la sua autostima e sconfiggere l’ insicurezza.
Dove abita Lei?
Cordialmente
Dott. M. Di Nunzio
Gina dice
Ho paura
Dott. Mario Di Nunzio dice
Tranquilla, Gina.
Era solo un esempio.
Dott. M. Di Nunzio
Sel dice
Dottore, buonasera, anche io soffro di pensieri aggressivi , ma di genere diverso. Nel senso , mentre sono vicino a mia madre che l’abbraccio la mia mente mi fa pensare che la odio , ogni cosa che mi succede la mia mente mi fa pensare “è colpa tua mamma” delle volte ho pure pensato “e se un giorno ti ammazzo per non farmi venire più questi pensieri” è tutto troppo brutto. Questi pensieri mi fanno salire l’ansia perché io mi trovo bene con lei ,e sento che questi pensieri vogliano distruggere il mio rapporto con lei ..più non voglio pensarli più li penso ..delle volte ho paura di pensare proprio per evitare di pensare cose brutte su di lei
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Sel, piacere di conoscerla.
Il nome Sel non mi fa capire se Lei è una donna o un uomo. Sarebbe utile anche conoscere l’ età e
la residenza.
Sel, sono tante le persone che soffrono di pensieri aggressivi. A tutti capita di avere pensieri cattivi di tanto in tanto.
Sono pensieri che vengono nei momenti meno opportuni e, soprattutto, verso le persone che amiamo di più. Lasciano turbati, ma se non ci facciamo più caso perchè non ci abbiamo creduti, non ci siamo valutati negativamente e non gli abbiamo dati più importanza non fanno alcun danno.
E’ come quella persona che si affaccia su un pozzo profondo, un abisso, ma subito si tira indietro, senza cominciare a pensare ‘quanto sarebbe catastrofico se scivolo, se non sto attento, ecc.
Sel, probabilmente, Lei è stata avvicinata/o dal pozzo e non ha avuto la forza di scappare in tempo. Si è subito spaventata/o
dei pensieri cattivi, ha cominciato a farsene una colpa, a iniziato a darsi cattivi giudizi, ecc.
Sel, i DOC sono sofferenze. Da soli è difficile venirne fuori. Se si accorge che soffre troppo cerchi un aiuto con un terapeuta professionista nella cura del disturbo ossessivo.
Mi faccia sapere.
Cordialmente
Dott. M. Di Nunzio
Gina dice
Dottore, grazie , grazie di cuore! So che le rassicurazioni sono acqua per queste mie ossessioni , ma io la ringrazio per la disponibilità. Sapete, amo incondizionatamente mia madre, e l’ho amata anche quando ho pensato che lei con me abbia sbagliato , oggi che mi ritornano in mente i suoi sbagli e contemporaneamente ci sono questi pensieri e immagini violente di io che la faccio del male mi fa sentire non solo in colpa ma una persona cattiva, crudele. Ho paura che un giorno , stando ad ascoltare i miei pensieri io voglia “vendicarmi” di quell’aneddoto , e ciò mi fa paura troppa. Mi fa paura perché i pensieri ne sono tanti, perché nella loro cattiveria mi fanno credere che io non le faccio del male solo perché me ne vergogno ma in realtà lo voglio. E allora vivi così .. ed è dura! E mi dico spesso che piuttosto mi uccido io.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gina,
sono contento di essere stato un po’ d’aiuto. Gina, non è vero che le rassicurazioni ‘sono acqua’, nel senso che servono poco.
Il DOC ci fa soffrire perchè vive sopra le nostre insicurezze. Tanto più siamo insicuri, tanto più si rafforza l’ ossessione.
Il DOC è una difesa della mente. Scatta quando pensiamo di non avere molte risorse per fronteggiare un pericolo. E come se dicesse:’Fai qualcosa!
Ecco quello che succede se sei insicura, se sei cattiva, se non hai abbastanza controllo, ecc. ecc.
Non c’è pericolo di atti cattivi ( dal momento che ne soffri di questi pensieri), però per evitare sofferenze inutili il DOC invita a fare una bella psicoterapia con un terapeuta specializzato nella cura del D.O.C.
Si può provare anche via SKYPE.
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Gina dice
Vengo da un periodo particolare. Mi sono ritrovata all’improvviso a soffrire d’ansia, ma come un po’ tutti non pensavo fosse ansia e quindi qualsiasi dolore ,come una forte tachicardia o dolore al petto pensavo fosse un infarto. E quando i miei genitori mi dicevano è solo ansia io mi arrabbiavo perché ero certa fosse qualcosa di grave. Poi la TV non aiuta , così come nemmeno internet ,e girando su internet mi sono catapultata in storie tremende , tipo quello di un ragazzo che per odio ha ucciso , e mi sono non medesimata , ma mi sono chiesta come si fa? E quindi una mattina mi sono svegliata con paura di odiare mia madre , di avercela con lei per un evento ormai passato , di poterle fare del male. La mia paura è che delle volte sento di provare rabbia per questi pensieri ma la mia mente mi fa pensare che provo rabbia per mamma. Sono di Capua io dottore!
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gina,
di solito un disturbo ossessivo (DOC) inizia in questo modo: all’ improvviso
e senza una causa o motivo apparente. Si sentono certe notizie
o passa un cosa per la testa e se non abbiamo la forza di scacciarle
pensando che la cosa non ci riguarda, cominciamo a preoccuparci.
A quel punto inizia un DOC. La mente deve difendersi da un pericolo che sente dentro,
per cui comincia a pensarci continuamente. Il pensiero diventa ossessivo, insistente e
incontrollabile.
Gina, per vincere su questo problema non devi ingaggiare una lotta con questi pensieri.
Finchè ti preoccupi loro vincono. Non credere a quelle idee di far male. Sono pensieri fasulli.
Un saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Gina dice
Ho 23 anni dottore , e il fatto che questi pensieri si appoggiano a quel trascorso è normale? Ho paura di avercela con mia madre , e che io voglia fare davvero una cosa simile .. non sto vivendo più
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gina,
stia tranquilla, sono pensieri e basta. Questo diavoletto,questi pensieri
prendono di mira le cose a cui teniamo di più.
Com’è questo periodo della sua vita? E’ un momento difficile?
Gina, di dov’è Lei?
Un DOC non va via con una semplice rassicurazione. Se vede che ne sta soffrendo molto
può chiamarmi o venire per qualche seduta.
Un cordiale saluto.
Dott. M.Di Nunzio
Gina dice
Salve dottore!! Ho paura di uccidere mia madre! Ho troppo paura perché sembra io voglio a davvero farlo .. la cosa che mi preoccupa è che quei pensieri si attaccano a dei “sbagli” (X modo di dire) che mia madre ha fatto con me quando ero piccola ovvero: in un momento di bisogno di mia sorella lei le è stata più vicina e per non farla stare giù la portava a fare più spesso rispetto a come portava me a fare shopping! Sebbene a me oggi non importa più e mi sembra ridicolo anche che questa cosa mi sia ritornata in mente , io da piccola ci stavo davvero male , e ho paura che provi ad oggi rancore anche se io non vorrei provarne !! Perché mi viene in mente quando io piangevo perché rimanevo male e magari volevo anche io quella cosa che lei aveva comprato a mia sorella e subito dopo arrivano le ossessioni aggressive!!! Io non voglio far del male a mia madre ma queste ossessioni mi mandano in confusione, sono un pericolo ?
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Gina, capisco cosa sta provando.
Sono pensieri cattivi del disturbo ossessivo. Sono pensieri amplificati dall’ ansia, che fa vedere sempre
le conseguenze peggiori. Si prova ansia perchè vediamo il pericolo dentro di noi.
L’ansia che si prova è perchè si teme di perdere il controllo.
Probabilmente sta passando un periodo di stress o momenti di transizione a nuove fasi della vita.
In questi momenti ci sentiamo più fragili e insicuri.
Questi pensieri ci spaventano ma sono comuni a tante persone.
Non posso aggiungere altri consigli perchè non conosco la sua storia di vita e nè la sua età.
Mi faccia sapere.
Cordialmente. Dott. M. Di Nunzio