Dubbi e incertezze nel D.O.C.
“Ma ho spento il gas?”
A molti di voi sarà capitato un dubbio e di chiedersi “avrò chiuso la macchina? “, “avrò spento il gas?”
Praticamente avete provato una sensazione di un dubbio, un’ incertezza, una condizione mentale per la quale si cessa di credere ad una certezza.
Nella vita quotidiana pensare e ripensare alle cose e, in particolare, alle scelte da adottare, è un problema abbastanza frequente, ma anche fonte di ansia e insicurezza sulle cose da farsi. Il dubbio è una cosa normale, che capita a tutti. Nella normalità, quando si devono fare delle scelte si cerca di prendere la decisione migliore, abbandonando le altre possibilità forse solo con qualche esitazione e un breve ripensare.
Il dubbio patologico è qualcosa di molto diverso.
La patologia mentale vera e propria che affiora da un dubbio è il picco estremo di una difficoltà ben più estesa.
I dubbi e le incertezze nel disturbo ossessivo sono caratterizzati dalla presenza di domande alle quali la persona cerca di dare una risposta, senza però riuscire a trovare una certezza.
In molti casi il dubbio patologico è così invalidante che la persona rimane ore ed ore nel proprio labirinto di domande e risposte, pensando più volte sempre alla stessa cosa.
Ecco come funziona il dubbio patologico.
Un esempio potrebbe essere il seguente: la persona di fronte ad un problema mentale potrebbe domandarsi: “forse sto impazzendo?” e rispondere, “no, non è possibile”. A quel punto potrebbe insinuarsi il dubbio: “e se invece fosse vero?”.
Praticamente ogni qual volta si tenta di trovare una risposta, a questa si aggiunge il dubbio che fa sorgere a sua volta un’altra domanda (‘ forse è meglio l’altra? ‘) e poi ancora un’altra risposta e un altro dubbio, un’altra domanda, un’altra risposta etc.. generando così un circolo vizioso”infinito.
Il disturbo ossessivo è la malattia del dubbio.
Nel DOC (disturbo ossessivo-compulsivo) il dubbio ha una funzione importante: serve come una difesa, a mantenere la struttura.
Facciamo degli esempi.
Nel DOC aggressivo, per evitare dubbi, incertezze e insicurezze, la mente ricerca notizie SICURE sull’assenza di pericolo.
Un soggetto che teme di far male ad altri, le sue immagini, la sua televisione mentale gli propina immagini atroci di tutto quello che potrà succedere in caso di
perdita di controllo.
Questa persona ha continuamente queste immagini, voci, convinzioni e sensazioni fuori da ogni controllo e completamente in balia di esse, senza alcun potere di intervento o di controllo.
In queste condizioni il soggetto si sente sguarnito e senza aiuto. L’ unica cosa che può fare è tenere desta l’attenzione per evitare che esploda improvvisamente l’azione aggressiva.
L’ansia, le incertezze, le insicurezze mantengono viva l’attenzione e lo stato di allarme.Il dubbio mantiene elevato lo stato d’allarme e ne impedisce la mitigazione.
La direttiva, le paure, le prescrizioni e il dialogo interno di questi momenti si reggono su un condizionale, due paroline: “ E se…?”:
–“E se non è vero che sono una brava persona, ma nel mio profondo c’è un istinto che vuole realmente far male?”,
“ E se mollo il controllo, tocco qualcosa e mi becco una contaminazione?” ,
“ E se mi rilasso, dico una cavolata e mi faccio scoprire stupido, impreparato, fragile,incapace, timido e insicuro?”,
“E se mollo il controllo e vengono fuori tendenze o impulsi omosessuali? Impulsi pedofili? Attrazioni sessuali proibite?”
“E se scopro che questa persona non è il mio partner ideale? Se scopro che non mi ama o non l’amo abbastanza?”…
…e così via, verso tutti i dubbi possibili.
Il motivo della resistenza del dubbio è che si teme l’ esito finale: un pericolo, una conseguenza terribile e inaccettabile.
L’ossessione è una fobia estesa e generalizzata, dove il pericolo anziché esterno, è interno, dentro noi stessi.
Il dubbio è una forma di ansia. Un accertamento. Un iper controllo. Un sistema di difesa in un territorio che risulta incontrollabile.
La sua finalità è quella di evitare la perdita totale di padronanza. Serve a mantenere desto lo stato di allarme e a ristabilire il controllo. Attraverso il meccanismo del dubbio si cerca di evitare le peggiori conseguenze.
Quanto più la minaccia è grave e incontrollabile, dove l’incertezza permane a lungo anche di fronte ad evidenze dei fatti e controlli ripetuti, si ricerca una sicurezza totale e un iper controllo assoluto.
Non è il dubbio che richiede il 100% di sicurezza, ma la percezione della gravità della minaccia, le convinzioni disfunzionali e la bassa autostima.
Finora il dubbio, con i rituali e le compulsioni che continuavano imperterriti e irremovibili, erano considerati un problema da combattere, da contrastare ed eliminare.
Cosa fare per allentare il dubbio e i controlli ripetuti?
Non certo eliminandoli, non ci si riesce perché è un meccanismo di difesa.
Come si può disinnescare il dubbio?
Bisogna considerare e argomentare sul grado di minaccia percepita. Ricercare informazioni che fanno diminuire il senso di pericolo.
Bisogna lavorare sull’opinione di sicurezza personale, sull’auto-accettazione, autostima. E’ buona norma ristabilire convinzioni sulle abilità possedute e da apprendere, sulla capacità di accettare livelli di insicurezze.
Lo scopo terapeutico ultimo è quello di sbloccare livelli di energia bloccata e ristabilire flussi positivi di fiducia e competenze, che vanno a modificare convinzioni di insicurezza personale acquisita durante i primi anni di vita (infanzia e adolescenza).
Un buon lavoro sul dubbio, come già esposto, sottrae carburante all’ansia e alle insicurezze che alimentano le ossessioni e la paura di perdere il controllo.
Valentina dice
Salve, sono Valentina ho 32 anni,
volevo chiedere dei consigli per quanto riguarda il problema D.O.C. di un mio amico. Premetto che siamo amici da tre anni. Non siamo mai stati insieme. All’inizio ,quando ci siamo conosciuti c’è stato un bacio. Ma poi mi ha confessato che soffre di questo disturbo, prende degli psicofarmaci regolarmente, di conseguenza non se la sentiva di intraprendere una relazione seria e non lo abbiamo fatto. Siamo rimasti comunque amici. Di recente però mi ha confessato un’altra parte (più profonda dei suoi pensieri) mi ha spaventato un pò, non so come comportarmi, sto cercando di comportarmi come sempre, anche se dopo la sua confessione l’altro giorno, avrei voluto scappare. Come posso fare? avete dei consigli? So che la decisione dipende da me, ma vorrei saperne di più.
Dott. Mario Di Nunzio dice
La risposta è sull’ altro messaggio.
Valentina dice
Buongiorno, di recente mi è capitato che un mio amico mi ha confidato di soffrire di D.O.C. e l’ho accettato. Usciamo ogni tanto, andiamo al cinema e facciamo passeggiate. Siamo amici, ma quando mi ha confidato poi i suoi pensieri ossessivi in un secondo momento, mi sono spaventata molto. Sono rivolti alla sua famiglia, ovvero ha paura di perdere il controllo e fargli del male. Cose è consigliabile fare in questi casi?… non vorrei abbandonarlo…mi viene voglia di scappare lontano da lui! Gli ho consigliato di fare molta palestra e sport per “aggiustare” almeno per iniziare , la sua patologia! Credo che insisterò molto su praticere attività sportive e lo inviterò ad uscite di gruppo (che mi ha detto per lui essere positive in quanto finalmente mette in pausa il cervello da questo disturbo). Posso frequentarlo normalmente? Ho paura che un giorno voglia fare del male anche a me nonostante io gli voglia bene.
Valeria
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Valentina ( o Valeria?), rispondo a questo messaggio , anche se ne hai mandati due uguali.
Si vede che sei interessata a questo giovane e cerchi in tutti i modi di aiutarlo.
Da quello che tu riferisci questo ragazzo soffre di Disturbo ossessivo compulsivo. Anche se è molto preoccupato per
questi pensieri continui, intrusivi e dal loro contenuto, questo problema è più una sua sofferenza che un problema per gli altri.
Il Doc crea ansia, ma non è pericoloso, quindi puoi stare senza problemi con lui. Il problema è un altro: tu non puoi aiutarlo.
Lui da solo non può liberarsi da quel tormento. Il Doc non si vince cercando di non pensare a quei pensieri, a bloccarli o suggerire
di non pensarci, perche ogni battaglia frontale lo rende ancora più forte. Tu puoi solo consigliare il tuo ragazzo di intraprendere
una terapia. Questa l’ aiuterà a vincere sul Doc. Va bene?
Un cordiale saluto
Dott. M. Di Nunzio
Fiorenza dice
Salve Dottore, trovo sollievo nell’aver letto e ascoltato i suoi articoli. Gentilmente può rispondere a quanto mi sta succedendo? Sono disoccupata da due anni, ho avuto molto stress e ansia, cerco di reagire, fare cose utili, ma purtroppo quest’anno ho iniziato a mettermi diversi dubbi in testa, quello che mi succede è che mi metto in dubbio di aver fatto qualcosa di grave ( come tradire il mio ragazzo, o aver abusato di un bambino) dopo aver ad esempio trascorso un pomeriggio bello, ad esempio so magari di aver curato una neonata, ricordando di essere stata premurosa attenta e felice e una volta uscita mi Sono chiesta” non è che ho abusato di lei?” Non ho mai avuto nessun stimolo pedofilo ma ho avuto il pensiero se potevo essere pericolosa. mi sono immaginata proprio una immagine e dubito che sia un ricordo e inizio a mettere tutto in dubbio e ovviamente non posso cercare prove, comincio a pensare alla mia memoria . Perché si scatenano queste domande dopo? Come se non avessi coscienza di me stessa.Grazie mille
Cordiali saluti
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ci siamo già sentiti, vero?
Eleonora dice
Salve Dottore , ho cercato su internet il disturbo argomentato , che credo mi stia torturando da circa 3 mesi.
Tutto è partito da una chat whatsapp che ho trovato sul cellulare del mio compagno , che appena aperta , ci ho trovato solo un messaggio cancellato da parte di lei . È da lì sono iniziati tutti i miei dubbi , nonostante lui mi avesse dato tutta la sua disponibilità a sciogliere questo dubbio , dandomi il telefono e telefonando a questa tizia , procurandomi tabulati e tanto altro , io delle volte oltre a sentirmi una pazza patologica , mi sento di avere tutte le ragioni e questo pensiero assillante nella mia mente spegne tutte le mie energie e le prosciuga . No riesco nè più a studiare nè lavorare . Credo di avere bisogno di qualche aiuto .
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Eleonora, come mai questa difficoltà a lasciarti andare alla fiducia?
Sei torturata da dubbi e insicurezze, e nonostante ampie rassicurazioni non riesci a credere.
Questo è più un tuo problema, non è vero?
Questa è una ‘Parte’ biricchina di te che sta continuamente ad attaccare. Lavora insieme ad altre ‘parti’, come l’ansia, la paura dell’ abbandono, ecc.
Prova a chiederti: ” Cosa succederebbe se mi lasciassi andare?”.
Ti farebbe capire se hai bisogno o no di un aiuto terapeutico.
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Katia dice
Salve Dottore,
Lei riesce a vedere del buono anche nei mostri peggiori. Sono una ragazza di 21 anni e da circa due settimane ho immagini violente nella mia testa che mi causano malessere e angoscia. Fino a poco fa pensavo di essere una persona decente, incapace di fare del male. Questi pensieri si sono presentati all’improvviso dopo aver letto che le persone timide e frustrate possono diventare o sono degli assassini. Sono sempre stata timida e insoddisfatta di me stessa, ho avuto le mie fissazioni estetiche e religiose, ma non ho mai pensato di poter fare del male a qualcuno. Ho paura di essere un pericolo per la mia famiglia ma anche per le persone che non conosco. Molte volte mi capita che questi pensieri non mi creino ansia e questo mi fa dubitare ancora di più di me stessa. Ho paura di non pensare davvero che azioni del genere siano sbagliate. Non mi conosce e quindi so che non potrebbe dirmi nulla con certezza ma Lei pensa che una persona possa avere questo cambio di personalità così repentino? Che davvero io sia una potenziale minaccia per le persone? La saluto cordialmente.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Katia, mi dispiace per quello che stai passando.
Ho letto quanto hai scritto, ma ci sono molte cose non vere.
Hai scritto che fino a poco fa eri una persona buona, incapace di fare del male. Ora pensi di non esserlo più per via di quei brutti pensieri.
Ma sei sempre una brava persona. Quelli sono solo brutti pensieri che derivano da un meccanismo mentale errato.
Non devi credere al contenuto dei pensieri.
Hai scritto una cosa del tutto errata ” Questi pensieri si sono presentati all’improvviso dopo aver letto che le persone timide e
frustrate possono diventare o sono degli assassini”
Chi l’ ha detto? Quanto mai? Non c’è nessun cambiamento pericoloso repentino nel tuo comportamento. Sei stata solo acciuffata dalle grinfie
del Doc. I dockers con queste ossessioni temono di essere una minaccia, ma in realtà è solo una loro grande sofferenza.
Il mio consiglio è di ricorrere ad un aiuto di un esperto terapeuta, che sa come aiutarti e non ti trasmette paure inesistenti.
Va bene, Katia?
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Katia dice
Salve Dottore,
La ringrazio per la risposta e per le sue parole. Ho pensato di andare da uno specialista ma purtroppo la mia famiglia non sta vivendo bel periodo dal punto di vista economico. Vedrò come organizzarmi … se non le reco troppo disturbo vorrei chiederLe ancora una cosa. Prima di adesso non avevo mai avuto pensieri del genere, anzi mi preoccupavo che la mia famiglia potesse essere in pericolo e provavo sempre una forte tristezza. Da quando ho questi pensieri mi sembra di essere apatica, incapace di provare emozioni e questo mi spaventa. Guardo le persone e mi sembra di non provare nulla ed è orrendo. Cosa mi succede? Ho perso l’empatia? E se questo potesse farmi fare cose brutte? La ringrazio in anticipo.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Ciao Katia. E’ un peccato che non puoi cercare un aiuto con la sofferenza del Doc.
Rispondo subito alla tua domanda: “Da quando ho questi pensieri mi sembra di essere apatica, incapace di provare emozioni e questo mi spaventa. Guardo le persone e mi sembra di non provare nulla ed è orrendo. Cosa mi succede? Ho perso l’empatia? E se questo potesse farmi fare cose brutte?”
Non devi avere timori. Con certi pensieri pensi che c’è bisogno di tranquillità e stabilità, altrimenti scatta la paura di perdere il controllo.
Le emozioni creano turbamento, di converso l’instabilità delle emozioni ti fanno preferire la razionalità.
Quando starai meglio ritroverai la tua emotività.
Ti saluto.
Dott. M. Di Nunzio
Teresa dice
Salve, intanto complimenti davvero per la bella disamina. Personalmente mi sono ritrovata in un momento di grande confusione a seguito di uno spostamento per motivi di lavoro. Nella nuova città in cui vivevo mi sono sentita piccola e incapace di decidere qualunque cosa. Poi un’amica mi ha consigliato Cerato di Guna e io pur scettica sui fiori di Bach l’ho ascoltata. Ad oggi mi sono dovuta ricredere su tante cose, perfino sul fatto che non sarei mai riuscita a star bene a Milano.
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Teresa, grazie per l’ apprezzamento del mio articolo.
La tua amica ti ha dato un bel consiglio, in un momento che ne avevi proprio bisogno.
I fiori di Bach sono di grande aiuto, per diversi stati di malessere della mente. Poi non sono farmaci, non creano dipendenza e
non hanno effetti collaterali.
Sono da provare.
Un cordiale saluto,
Dott. M. Di Nunzio
Carla dice
Buonasera, prima di tutto vorrei ringraziarla per i suoi articoli… Aiutano molto! Poi vorrei confrontare i miei dubbi: da brava doker (ho 36 anni e ossessioni da sempre) , ho seguito tanti anni la terapia cognitivo comportamentale, mi ha aiutato, ma ora ho una ricaduta… penso sempre che i miei pensieri siano diversi da quelli degli altri dockers, che i miei siano più gravi…. Il tema delle ossessioni è cambiato molte volte (religioso, ordine, omosex, pedofilo…) ma ora non ho più immagini intrusive, solo domande del tipo : “ma sei sicura che non commetti abusi su bambini /ragazzini solo perché non vuoi essere giudicata? Se la gente non ti giudicasse, agiresti?” Quindi metto in dubbio anche la mia moralità, è come se una voce nella testa mi dicesse “e vabbè, la pedofilia che sarà mai!!!!” e più mi chiedo se per me è una cosa sbagliata, più dubbi mi assalgono!!!! Addirittura ora metto in discussione anche la gravità di questi atti!!!!ma perché? Solo io mi faccio queste domande? Gli altri dockers almeno sono sicuri che l’oggetto delle ossessioni è una cosa deprorevole… Sono mamma, non voglio avere questi dubbi… mi fa soffrire tantissimo….Io voglio almeno essere sicura che una cosa del genere sia fortemente distante dal mio essere! Mi sono anche detta che forse è per spirito di sopravvivenza…. Se credo di essere un mostro e sminuisco (inconsciamente) quello per cui sono un mostro, probabilmente mi assolvo….il mio terapeuta non è affatto preoccupato, ma io metto in dubbio anche la scienza…. Più passa il tempo e più i pensieri si complicano…
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Carla, grazie per l’ apprezzamento dei miei articoli.
Tutti quei problemi che hai passato, e che soffri ancora, hanno tutti la stessa faccia: disturbo ossessivo. Prima erano immagini e pensieri, ora sono dubbi e insicurezze.
Perchè dici che sei un mostro? Quando si ha una personalità ossessiva e con le pretese di risolvere dubbi e insicurezze,
il Doc va a colpire proprio là dove teniamo di più, quindi anche con pensieri aggressivi.
Carla, leggi il mio ultimo articolo, sull’effetto Butterfly, poi capirai perchè i pensieri si aggravano in quel modo.
E’ il meccanismo mentale del loop che fa considerare grave la situazione, non perchè siamo noi a volerlo.
Ti saluto cordialmente.
Dott. M. Di Nunzio
Ernesta dice
Salve dottore , ho sofferto per diversi mesi di ossessione di tipo aggressivo !! Una mattina mi sono svegliata e le avevo sempre meno fino ad oggi che non ne soffro proprio più! Anzi quando mi vengono quei pensieri li tratto come i 17917190 pensieri che mi vengono al giorno. Però la mia domanda è perché si soffre di questo disturbo? Sono convinta che quel periodo era un periodo molto stressante, vivevo una vita ansiosa e non riuscivo ad accettare di non amare più il mio ragazzo con la quale ero fidanzata da 5 anni. Infatti oggi che l ho lasciato mi sento serena e tranquilla …
Dott. Mario Di Nunzio dice
Buongiorno Ernesta, questa sì che è una bella notizia: tornare liberi dalle ossessioni! Un bel successo
sulle ossessioni aggressive: man mano sono andate via. Questo succede quando si cresce e si accetta
l’autonomia. Riguardo all’altra ossessione, quella relazionale, Lei ha tagliato la testa al toro: ha cambiato ragazzo!
Scherzo, naturalmente. Non si esce così da un DOC. L’avvenuta crescita ha fatto Forse rivedere la relazione col suo ragazzo.
Riguardo alla Sua domanda: perchè si soffre di ossessioni. Uno dei motivi è la paura di crescere e diventare autonomi.
L’altro motivo è che il disturbo ossessivo è una difesa. A differenza della fobia che combatte e si difende da un pericolo esterno,
le ossessioni combattono e si difendono da un nemico interno. Quando sentiamo la minaccia proveniente dall’ interno di noi stessi, come nel suo
caso, la mente si difende con le ossessioni.
Spero di averle dato la risposta che cercava. Complimenti, ancora.
Ernesta mi dice, per favore,la sua età e luogo di residenza.Servono per fini statistici. Grazie.
Un saluto cordiale.
Dott. M. Di Nunzio