Vivere meglio giorno per giorno
Riuscire nella vita non è frutto del caso
ma il risultato di un impegno continuo
Dott.Ari Kiev
Nella mia lunga pratica di psicologo, ho scoperto che aiutare la gente a individuare delle mete professionali è il sistema più efficace per aiutarla a risolvere i suoi problemi e vivere meglio giorno per giorno.
Studiando la vita degli individui che hanno saputo far fronte alle avversità, ho notato che costoro si erano proposti obiettivi precisi e avevano cercato con tutte le forze di raggiungerli.
Dal momento in cui avevano deciso di concentrare le loro energie su un obiettivo specifico, avevano cominciato a superare le difficoltà più ardue.
Lo scrittore inglese Edward Boulwer-Litton ha scritto: ” l’uomo che nella vita ha più successo dei suoi simili è colui che sa individuare presto e con chiarezza la propria meta e ne fa l’oggetto costante delle sue energie. Il genio stesso non è che ha una forte capacità di osservazione, unita fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restare fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio.”
Il segreto per riuscire nella vita è prefiggersi un obiettivo. E il passo essenziale per il suo conseguimento è riuscire prima ad individuarlo.
Sono certo che tutti voi disponete almeno mezz’ora al giorno in cui passare mentalmente in rassegna un elenco di possibili obiettivi. Fatelo per un mese di seguito. Alla fine, scegliete fra i possibili obiettivi cui avete pensato quello che vi sembra più importante, e segnatelo su un cartoncino che vi porterete sempre dietro.
Pensate all’obiettivo prescelto ogni giorno. Provate a figurarvi con la mente le ripercussioni concrete della meta prefissata, come se l’aveste già conseguita.
Non abbiate paura dell’insuccesso. Come scrisse Erodoto:” E’ meglio, mossi da nobile audacia, correre il rischio di cadere preda della metà dei mali che temiamo possono colpirci, piuttosto che restare in uno stato di pavida inerzia per timore di ciò che potrebbe succedere.”
I modi per verificare i talenti o la forza di cui disponete sono diversi, dai test psicologici all’analisi dei desideri subconsci rivelati dai sogni. Non esiste un metodo valido per tutti. Potreste cominciare, per esempio, con il ritagliare e attaccare al muro articoli di giornale che vi interessano.
Dopo 30 giorni, cercate di scoprire se non vi sia una costante che possa indicare qualche interesse profondo o un’inclinazione naturale. Fate attenzione ai minimi indizi rivelatori di qualche vostra dote o talento particolare, per quanto sciocchi o irrilevanti possono sembrarvi.
Questo esercizio dovrebbe aiutarvi ad acquistare una certa consapevolezza delle vostre qualità potenziali. Quando ne scoprite una, pensate a cinque possibili modi di valorizzarla. Annotate anche questi su un foglietto e consultatelo di tanto in tanto per rinfrescarvi la memoria.
Concentratevi su un solo obiettivo alla volta. Allo stesso modo di un servomeccanismo, il cervello, quanto è programmato su un determinato obiettivo, chiamerà in gioco quei processi mentali che porteranno al successo i vostri sforzi. Agirete in conformità delle vostre aspettative, determinando così l’effettivo realizzarsi dell’evento sperato.
Se avrete la ferma convinzione di riuscire a conseguire la meta proposta, continuerete a dedicarvi a essa finché non l’abbiate raggiunta.
Nel frattempo, Non dimenticatevi mai dell’obiettivo che vi eravate proposto, come secondo nella lista, dal momento che la soddisfazione maggiore ci viene dal perseguimento di una meta, più che dall’averla raggiunta.
Soprattutto, non abbiate fretta di conseguire l’obiettivo. Può succedere che all’inizio possiate dedicare solo un’ora al giorno all’attività che vi sta più a cuore. Ma anche un’ora al giorno significa pur sempre 7 ore alla settimana, 3.650 ore in 10 anni. E si possono fare molte cose in questo arco di tempo: seguire un corso, scrivere un libro, dipingere un ritratto.
I cinque nemici della pace.
Potrete risolvere le difficoltà più complesse e insormontabili con tanta più rapidità nella misura in cui riuscirete a scomporre nelle loro componenti elementari. La convinzione di non riuscire a fare qualcosa non è che la razionalizzazione della vostra scarsa disponibilità a rischiare.
Secondo Il critico musicale inglese Ernest Newmann:” Il grande compositore non si mette al lavoro perché gli è venuta l’ispirazione, ma gli viene l’ispirazione perché è al lavoro. Beethoven, Wagner, Bach, Mozart si applicavano giorno dopo giorno all’opera che avevano per le mani, dedicandole lo stesso tempo che un contabile dedica ogni giorno alle sue cifre. Non stavano lì ad aspettare che l’ispirazione gli piovesse dal cielo.” La travolgente coscienza di uno scopo guidava questi e altri compositori, mettendoli in grado di superare i maggiori ostacoli. E l’attività stessa che genera lo stimolo per ulteriori attività.
Imparate a riconoscere gli stati d’animo da cui hanno origine i cinque grandi nemici della vostra tranquillità di spirito: L’avarizia, l’ambizione, l’invidia, l’ira e l’orgoglio. Disse il Petrarca:” Se si riuscisse a mettere al bando questi nemici, godremmo senza dubbio di una pace perpetua.”
L’avarizia nasce dalla convinzione che certe cose ci sono necessarie mentre probabilmente non lo sono, ed dal timore che ci venga tolto ciò da cui dipende il nostro sostentamento.
L’ambizione è generata dalla scontentezza verso noi stessi e verso il nostro lavoro. Prefiggersi delle mete e desiderare di conseguirle è un’ottima cosa. Ma un eccesso di ambizione potrebbe indurvi a prefiggervi degli obiettivi inaccessibili. Non cercate di fare il passo più lungo della gamba. Concentratevi sullo sforzo, non sui risultati.
L’invidia deriva dal confronto irrazionale fra quanto hanno raggiunto altre persone e quanto avete raggiunto voi. Non è la mancanza delle qualità che possiedono gli altri a causare il vostro insuccesso, bensì l’incapacità di valorizzare a dovere le qualità che possedete.
L’ira può sopraffarvi e distruggere in voi l’incentivo ad agire. Tutte le volte che vi lasciate vincere dalla collera riflettete su come sono andate le cose. Perché la cosa dovrebbe darvi tanto fastidio? Qualcuno vi ha trascurato o criticato? Dovete per forza dipendere dalle opinioni altrui? Non sarete stati voi stessi a permettere che altre persone vi imponessero le loro aspettative o controllassero il vostro atteggiamento?
L’orgoglio nasce dal bisogno di far colpo su voi stessi e sugli altri esibendo qualità che non possedete. L’individuo maturo riconosce i suoi limiti, agisce con umiltà, e accetta serenamente le inevitabile differenze fra sé e i suoi simili.
La misura in cui ammetterete i vostri limiti, vedrete dileguarsi la vostra frustrazione.
Come difendersi dalle insicurezza
Si conquista la fiducia in se stessi con una duplice strategia: orientandosi in modo costruttivo verso una o più mete e riducendo al minimo certi “modelli di dipendenza” inutili e inibitori. Quando, per farci accettare da qualcuno, ci sforziamo di corrispondere alle sue aspettative, agiamo secondo moduli obbligati che limitano la nostra capacità di esprimere con pienezza il nostro io. Questo è il senso del termine “dipendenza”.
Molti si sviluppano una ipersensibilità alle manifestazioni di critica, ostilità o rifiuto da parte di altre persone, anche se tali manifestazioni (spesso inconsce) non vengono espresse a voce. Se vi accorgete di essere troppo suscettibili a offese reali o immaginarie, non fate delle vostre impressioni motivo di discussione con la gente. Accusare gli altri di sentimenti ambigui o di mancanza di interessi nei vostri confronti può causarvi un senso di frustrazione, generare tensione, e provocare nell’altro proprio quell’atteggiamento che vi era parso di notare. Evitate ogni tentazione di rispondere alle battute sarcastiche o alle allusioni. Riconoscete che ognuno ha il diritto di pensarla come vuole è troncate la discussione. Saper conservare una posizione serena e controllata è un modo per ottenere, alla lunga, reazione positive da parte degli altri.
Riflettete sugli atteggiamenti che assumete nei confronti dei vostri simili. Ciò che pensano di voi vi preoccupa in modo eccessivo? Il vostro perfezionismo non maschera per caso un senso di inferiorità? Temete le critiche? Se vi riconoscete in queste forme di comportamento, dovreste farne l’inventario e individuare degli obiettivi che siano più congeniali ai vostri interessi, e alle vostre esigenze e capacità.
Domandatevi: “Quali fattori, nella mia vita, consumano le mie energie? Sino a che punto sto trascurando le mie esigenze più vere?” Siete noto come un tipo “dalle spalle robuste”, pronto ad assumervi ogni genere di fardello? Siete troppo disponibile, di modo che amici, parenti e altre persone non hanno alcuna esitazione ad approfittare del vostro tempo? La gratificazione che può derivarvi accettando il loro comportamento deve essere valutata in rapporto al prezzo eccessivo che pagate rinunciando a una libera scelta.
Non createvi dei problemi se dovrete dir di no a delle richieste che giudicate troppo gravose per voi. Per i parenti e gli amici sarà meglio, alla lunga, aver coscienza che quello che fate per loro lo fate di vostra spontanea volontà e non perché non avete trovato il coraggio di rifiutare.
Il sapere di stare soli con voi stessi a crescerà in voi la fiducia nella capacità di conseguire gli obiettivi prescelti. Vi darà anche la forza di resistere alle frustrazioni e alle incertezze. Imparate ad ascoltare i vostri pensieri. Vi aiuteranno a sapere di più sul vostro “io” nascosto e sulle mete che sognate di raggiungere. Passate un po’ di tempo da soli ogni giorno, così da familiarizzarvi con i vostri pensieri. Potete farlo mentre passeggiate all’aperto o vi rilassate a casa, mentre siete in chiesa o addirittura in biblioteca. La solitudine vi offrirà l’opportunità di sentirvi a vostro agio in compagnia dei vostri pensieri e sentimenti, e quindi di valutare le strategie migliori per il conseguimento dei vostri obiettivi.
La ricompensa dell’altruismo
Confucio ha scritto: “Colui che desidera assicurare il bene di altri si è già assicurato il proprio.” C’è un rapporto diretto fra la disponibilità ai bisogni altrui e il successo nella vita.
A chi potremmo essere utili? E in che modo? Studiate le persone che vi circondano, familiare, amici, colleghi, clienti, o altre persone che incontrate nella vita di tutti i giorni. Sarete ricompensati nella misura in cui contribuirete al loro benessere.
Se volete che gli altri vi rispettino, dovete mostrare rispetto per loro. A tal fine, potrebbe interessarvi Sperimentare il metodo seguente.
Per un mese avvicinatevi a tutti quelli che incontrate come se ognuno di loro fosse la persona più importante del mondo. Tutti noi abbiamo bisogno di sentire che contiamo qualcosa per qualcuno: daremo invariabilmente il nostro amore, rispetto e attenzione alla persona che soddisfa questo bisogno. Ricordatevi che c’è qualcosa da imparare da tutti. Ognuno di noi ha una storia da raccontare è un’ottica insostituibile. Il modo migliore per cercare di capire il mondo e vederlo dal maggior numero possibile di angolazione.
Accendete il vostro fuoco.
Una delle più spiccate caratteristiche del genio e il potere di alimentarsi da solo. Coloro che conseguono grandi mete hanno nella vita uno scopo unificatore ed esprimono se stessi in qualsiasi modo sia necessario per il conseguimento di tale scopo. Chiamatela da semplicità, umiltà o autosufficienza. Qualcuno potrebbe credere che uno Stravinsky, un Einstein o un Picasso si sia conquistato, in forza del suo genio, il diritto all’eccentricità, all’idiosincrasia, alla caparbietà. Io sostengo al contrario che è stata la decisione di diventare padroni del proprio destino che ha dato loro il coraggio di tentare nuove vie.
La volontà di pensare l’impensabile richiede il coraggio di restare in solitudine, di correre il rischio del ridicolo. Non tutti possono essere dei Picasso, ma ognuno ha la capacità di distinguersi consapevolmente dall’ambiente che lo circonda. Come ha detto Swift: ” Si accusano tanto gli uomini di ignorare le loro debolezze, tuttavia pochi forse sono consapevoli della loro forza. Avviene per gli uomini come per i terreni, ove talvolta si cela un filone d’oro di cui il proprietario non conosce l’esistenza.” Il tempo che sprecate a pensare ai vostri limiti potrebbe essere impiegato nella ricerca di quel filone d’oro nella vostra attività o in voi stessi.
Accendete il vostro fuoco. Perseguite gli obiettivi che vi siete prefissi senza temere gli insuccesso, le critiche o la disapprovazione. Ciò porterà in superficie quella straordinaria combinazione di fattori che giacciono sepolti sotto il vostro Ego sociale. L’attività mentale è parte di voi non meno del battito del vostro cuore o del ritmo con cui respirate. Troverete la pace dello spirito quando prenderete le vostre decisioni e agirete secondo i dettami della vostra natura e dei vostri obiettivi.