Come Vincere l’Ansia, il Panico e il DOC con la Psicoterapia delle Parti-IFS
Per Vincere l’Ansia, il Panico, il DOC e la depressione, la Psicoterapia delle Parti-IFS è senz’altro un modo nuovo, potente ed efficace.
E’ diversa dalle altre forme di Psicoterapia.
La terapia I.F.S. (Internal Family Systems Therapy), si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo, ma nonostante il nome, è principalmente una forma di terapia individuale.
Questo articolo informa sui concetti principali e il modo pratico di come essa lavora.
Dal punto di vista IFS, la nostra psiche è composta da parti diverse, tante sub-personalità. Si può pensare pensare a loro come un rilevante numero di persone dentro di noi. Una tribù interiore di persone, con interessi e scopi diversi. Ogni parte ha la propria prospettiva, sentimenti, ricordi, obiettivi e motivazioni.
Ad esempio, una parte vuole perdere peso e un’altra parte, invece, vuole mangiare quello che gli pare.
Abbiamo parti come il critico interiore, il bambino abbandonato, il compiacente, la parte arrabbiata, la parte ansiosa o una parte depressa.
Le parti sono come tante persone all’interno di noi stessi. Possono essere molto severe nei nostri confronti. Ad esempio, una parte è severa e critica.. Giudica su tutto quello che facciamo. Critica su quello diciamo e come ci esprimiamo. Ci critica sul nostro aspetto, su come ci comportiamo, ecc. Questo loro comportamento ci fa sentire timidi e insicuri.
Ci può essere una voce che può incolpare, come in passato hanno fatto i nostri genitori, l’ambiente.
Un’altra parte può far sentire triste, senza speranza, impotente. Ci può essere un’altra parte ancora che costringe a fare le cose che non si dovrebbe fare. Queste sono sempre parti di noi stessi. Ma sono tante e diverse.
È importante identificare le parti che che possono rappresentare sintomi dolorosi, che appaiono travolgenti e intimidatori.
Con la terapia I.F.S. non si contrasta quelle parti, anche se hanno comportamenti che non ci piacciono. Si comunica e si osserva l’ intento positivo.
Il concetto fondamentale di questa terapia è che le parti hanno una funzione difensiva e protettiva.
Le parti sono sistemi mentali discreti e autonomi.
L’osservazione di noi stessi ci permette di vedere alcune parti che gestiscono la nostra vita, che distraggono da polemiche e dolore. Altre ancora non si fidano di noi, ci considerano inesperti, poco capaci, o a rischio. Le parti sono come dei genitori: vogliono continuare ancora a proteggerci. Purtroppo lo fanno in modo infantile e disfunzionale.
Ci sono essere anche parti distruttive.
Ma se aiutiamo quelle parti, queste potranno essere liberate da quei ruoli estremi.
Come un sistema familiare, dove i bambini vengono costretti a ruoli estremi che non vogliono, non sono adatti, nello stesso modo le parti vengono costrette a ruoli estremi. Comportamenti estremi che non cambieranno fino a quando il sistema, il nostro carattere, sarà meno vulnerabile. Per cui è inutile far pressione per cambiare, queste parti sono protettori ed hanno una funzione difensiva.
Un sistema di tre gruppi : I ruoli delle parti.
In risposta al pericolo, le parti dei sistemi umani possono assumere ruoli diversi.
Le Parti sono classificati in tre gruppi:
– Un primo gruppo tende ad essere altamente protettivo, interessato a controllare l’ambiente e le cose, in modo che tutto sia al sicuro. Questo è il gruppo Manager (Protettori).
– Un secondo gruppo lavora con i membri più sensibili del sistema.
Queste parti proteggono dai ricordi ed episodi dolorosi del passato come: stati di sofferenza, di vergogna, di violenze, di abusi, di abbandoni, di maltrattamenti, situazione di bullismo, eccetera.
Quando queste parti tornano in mente creano tanta sofferenza, perchè ferite o oltraggiate. Per la loro protezione e per evitare di farci provare sofferenze del passato, i manager ( i protettori) li allontanano e li nascondano.
Sono chiamati “esuli o esiliati”.
I protettori li allontanano dalla nostra coscienza per assicurare la loro protezione, la serenità e il bene dell’intero sistema.
I dolore del bambino interiore verrà isolato e tutelato dai protettori ( le parti).
Il terzo gruppo sono protettori particolari. Sono chiamati: ‘Vigili del Fuoco’.
Il loro intervento è impulsivo e immediato. Vigilano su comportamenti estremamente auto-distruttivi, come: atti di auto – lesionismo, tentativi di suicidio, ecc. Per distrarre possono ricorrere alle abbuffate di cibo, anoressie, problemi di alimentazione, abusi di alcool, droghe, ecc.
Costoro cercano di soffocare, anestetizzare o distrarre sentimento estremi ‘degli esuli’, reagendo con forza alla loro angoscia, automaticamente, senza preoccuparsi delle conseguenze e il rispetto dei Manager.
Queste parti hanno una funzione estremamente difensiva, perché sono le fiamme delle emozioni degli esiliati.
Le parti e i sistemi interni possono combattersi, entrare in competizione o allearsi. I sentimenti estremi del bambino interiore, il terrore, la vergogna, sentimenti di colpa o la paura, il ricordo dell’offesa dell’abuso di un esiliato verrà ampiamente difeso dalle parti.
I protettori temono legittimamente la liberazione di questi sentimenti e diventano estremi nei loro sforzi di sopprimere e limitare quelle emozioni difficili.
L’obiettivo della terapia IFS è quello di liberare le parti dal loro ruolo vincolante della difesa.
Ognuno di noi può avere un certo numero di parti o pezzi staccati, di sub personalità.
Molti eventi passati, o attuali, possono influenzare l’equilibrio e l’armonia della mente.
Le influenze più comuni includono atteggiamenti o interazioni di familiari ed esperienze traumatiche.
Se una persona è vissuto in un ambiente difficile, stressante o pericoloso , nasceranno in lui tante parti, sub personalità che si sono bloccate nel passato. Queste attivano parti altamente protettive.
L’ IFS istruisce che ognuno di noi ha un centro potente, il Sé, che è al di sopra dei nostri conflitti e problemi.
Il Sè è calmo, ha fiducia, è sicuro, è compassionevole, creativo, ha chiarezza e coraggio. Con la fiducia nel Sè, la persona ha le risorse necessarie .
Ma quando la nostra vita è problematica, conflittuale e patologica, il nostro ‘Sè‘, il nostro Io, viene facilmente oscurato dalle parti protettive e difensive. Queste parti estromettono il Sè dal timone della nave e prendono il controllo della nostra vita. A quel punto ci identifichiamo e ci sentiamo dominati dalle loro convinzioni di quanto è pericoloso il mondo e di quanto siamo deboli.
Secondo gli esperti della terapia IFS capire gli esuli, o il nostro bambino interiore, comprendere il ruolo dei protettori, può avere un effetto curativo su un’ampia varietà di condizioni mentali.
Il modello IFS afferma che tutti noi abbiamo le risorse interne di cui abbiamo bisogno. Il problema è che le parti sono vincolate da squilibri e oneri difensivi. Bisogna liberarle e armonizzare il sistema interno.
Il problema è che le parti estromettono la parte sana e creativa di noi ( il Sè) e prendono il posto comando. A quel punto si entra in stato di ‘fusione’ con le parti depresse, le parti ansiose, le parti che creano attacchi di panico o altre patologie. Allora si crede acriticamente alla sintomatologia che siamo fragili, inadeguati, insicuri ed estremamente ansiosi.
Ad esempio, la parte che provoca il panico, si allea con la parte ansiosa e quella della paura. A quel punto arrivano i sintomi e le sensazioni di estremo pericolo, che stiamo impazzendo, morendo o perdendo l’ equilibrio. Forti emozioni di paura e spavento vanno a spodestare il Sè ne prendono il posto comando e fanno entrare in stato di fusione .
Come guarire?
Prima di fidarsi e ridare il controllo al Sè della persona, quindi la liberazione dai sintomi e la guarigione, la maggior parte dei protettori vogliono essere ascoltati e compresi nella loro funzione di difesa.
Se ad esempio una persona è depressa, vuol dire che ha delle parti scoraggiate, parti con umore negativo e parti che non permettono di sperare nel futuro. Il loro intento protettivo è quello di scoraggiare, farci chiudere, diventare apatici, perdere speranza, allo scopo di evitare ulteriori delusioni, rifiuti e abbandoni.
Queste parti, o sub-personalità, vogliono essere ascoltate, non represse solo con farmaci o consigli vaghi.
Esempio di domande da porre in questi casi:
” Mi piacerebbe parlare con la parte che ha paura di… Posso avere il permesso?”
-” Cosa dice la parte che si sente in colpa?”
-” Cosa dice la parte che si sente arrabbiata?”
-” Cosa dice la parte che prova ansia? La parte che è insicura?”
-” Cosa dice la parte che prova ossessioni? Che ha dubbi? Che ha tanta esigenza di lavarsi? Che ha bisogno di controllare?”
Se si osserva bene con questo modo di fare domande, la terapia non reprime il sintomo, non lo combatte, ma gli riconosce la sua proprietà difensiva.
Questo perché quanto ci sentiamo feriti, abbandonati, insicuri o timidi si attivano le Parti ferite, abbandonate, insicure, timide. Chiedere a queste il motivo del sintomo, sicuramente ci dirà il motivo, ci informerà di cosa ha bisogno, e risalire al bambino interiore, protetto dalle parti.
Ad esempio, per rincuorare di fronte ad un attacco di panico, il terapeuta IFS dirà: ” Vedo che una parte spaventata ha preso il controllo. E’ la benvenuta in questa sede”. Si scopre che è bloccata in un posto spaventoso del passato e bisogna farla uscire da lì.
[ Alla parte emotiva] “Sarebbe molto d’aiuto se fossi disposto a separarti , solo per un po’, in modo da non essere sopraffatto“.
Di solito la parte accetta di separarsi e smette di travolgere.
Di fronte al panico, ai flashback, e ad altri comportamenti intensi chiediamo di parlare direttamente con la parte. Lo facciamo in maniera rispettosa della sua situazione, incoraggiando a lasciare che l’auto controllo possa tornare al Sè.
Ma come si entra in contatto con le parti?
La connessione inizia con il soggetto che si concentra internamente. Quando identifica una sensazione, un sentimento o un pensiero, viene guidato a concentrarsi su di esso e chiedere se la parte è disponibile a parlare direttamente con noi.
Esempio.
“Voglio parlare con la parte diffidente di… (nome del soggetto). Ci sei? “
[Dopo una pausa arriva un segno positivo]
” Cosa dici a… (Nome del soggetto)
Le parti rispondono con il primo pensiero che passa per la mente.
Risposta della parte: ” Le dico che non si deve fidare di nessuno! “
” Cosa fai a…(Nome del soggetto) “
” Cosa vedi quando guardi a… (nome del soggetto)”
“Come pensi che si sente (nome del soggetto) verso di te? “
” Cosa hai paura che accada se smettessi di fare questo a…(Nome del soggetto)”
” quanti anni ha… (Nome del soggetto) ? ” [Questa domanda è utile perché di solito per loro il Soggetto è sempre un bambino]
” quanti anni hai tu? “
” di cosa hai bisogno per fidarti di più? “
Ottenute queste informazioni (e altre se necessario) si può chiedere alla parte se vuole incontrare la parte sana del paziente (il Sè).
Se dice ‘no’ si continua a fare altre domande riguardanti il suo ruolo, le motivazioni, le paure della parte.
Insomma quello che normalmente pensiamo e un dialogo fra le parti. Queste sono come delle comunità interiori.
È molto utile differenziare queste voci e identificare le parti abituali che entrano in accesi dibattiti.
Ci può essere una voce molto critica nei confronti del soggetto. Può criticare l’aspetto fisico, l’insicurezza, eccetera.
Un’altra voce può incolpare i genitori e i loro problemi.
Una terza parte Può sentirsi triste, preoccupata, senza speranza e impotente.
Infine c’è una parte che ha preso il controllo e fa provare continuamente i sintomi su esposti.
Il protettore che mette in atto un sintomo è preoccupato per una situazione infantile. Crede che situazioni simili nella tua vita di oggi saranno altrettanto pericolose, dannose o dolorose come quelle che sono successe in passato.
Oppure può avere paura che tu possa fallire, di essere rifiutato o di provare un dolore che non puoi gestire. Questo è il motivo per cui la protezione è titubante a permettere a te di agire liberamente.
Le sue preoccupazioni provengono dal passato e potrebbero non essere rilevanti per la tua situazione attuale.
Solo che ora sei un adulto e puoi scegliere situazioni diverse o rispondere in modo diverso. Quindi il solito comportamento problematico del protettore non è necessario.
Hai più capacità. Hai anche molto più supporto interiore e capacità di gestire le situazioni. E se si verifica una situazione che pone un problema, sai essere in grado di capire come gestirle con successo.
Lui non sa che ora sei cresciuto. Questo protettore ti tratta ancora in maniera infantile. Sta cercando di proteggerti da qualcosa che probabilmente non accadrà, o almeno non così tragico da come lui si aspetta.
Cura del Bambino interiore
Altro aspetto importante della cura I.F.S. è la terapia del bambino/bambina interiore (esiliato/a).
Il nostro bambino interiore ha ancora le memorie dei traumi passati. Sono queste sofferenze a stimolare le forti difese dei protettori.
Ad esempio, se un soggetto, in passato, ha vissuto episodi di violenze, di bullismo, di sfottò o di abusi, quasi certamente ora, nel momento attuale, è una persona diffidente, insicura, timida o depressa. Quasi certamente ha un manipolo di ‘parti’ (protettori) che stimolano il suo critico interiore in maniera negativa, mediante auto critiche, parole negative e offensive, bassa auto stima, isolamento, paure e ansia sociale.
Il lavoro IFS con il bambino interiore sarà svolto con l’ ausilio della parte adulta che va a consolare la parte bambina. Ci sarà accoglimento, ascolto, terapia immaginativa per rivedere episodi del passato, parole di rimprovero agli abusatori, bulli o genitori, rituali di liberazione dei fardelli emotivi, ecc.
Solo dopo il trattamento del bambino interiore e la sua guarigione, i protettori saranno disposti a fidarsi e mollare le loro linee di difesa.
Identificare le parti, non rifiutarle e nè combatterle, ma comprendere il loro intento positivo e difensivo, aiuta a farle essere meno travolgenti e intimidatorie.
La terapia delle parti (I.F.S.) è potentemente curativa e profondamente rispettosa della nostra vita interiore.
Per Vincere l’Ansia, il Panico e il DOC la Psicoterapia delle Parti-IFS è senz’altro un modo nuovo, potente ed efficace. Con l’ IFS si comprende il nostro Critico Interiore. Si può guadagnare in autostima, sicurezza personale, curare la timidezza, la vergogna e fare conoscenza con il nostro ‘Campione Interiore’.
Bibliografia
-Richard Schwartz-Martha Sweezy- Internal Family System Therapy (2019)
-Frank Anderson-Richard Schwartz-Internal Family Systems Skills Training (2019)
-Tom Holmes- Il Gioco delle Parti. Guida illustrata al tuo mondo interiore- Feltrinelli (2015)
Jay Earley-Self-Therapy: A Step-By-Step Guide to Creating Wholeness and
Healing Your Inner Child Using IFS, A New, Cutting-Edge Psychotherapy, 2nd Edition 2012
La Terapia delle Parti o I.F.S. Prima parte
La Psicoterapia delle Parti- I.F.S. Parte 2
Alessio dice
Articolo molto confuso e spesso ripetitivo. Per chi cerca informazioni su questo tipo di terapia (come me), credo difficilmente capirà. Poi è molto criptica anche la sezione in cui spiega l’entrare in contatto con le parti, da quello che ha scritto sembra quasi una sorta di ipnosi del paziente, in un momento di incoscenza (come fa una parte a prendere il sopravvento sull’individuo e rispondere per lui?).
Dott. Mario Di Nunzio dice
Salve Alessio, scusa il ritardo della risposta. Grazie per l’interesse per questo articolo e per le tue critiche costruttive.
Hai scritto: “Articolo molto confuso e spesso ripetitivo. Per chi cerca informazioni su questo tipo di terapia (come me), credo difficilmente capirà.”
Ho provveduto ad un controllo ed una revisione dell’ articolo. Capisco che una terapia nuova (da noi nuova, non negli USA) è difficile da comprenderla.
-“ è molto criptica anche la sezione in cui spiega l’entrare in contatto con le parti”
La procedura per entrare in contatto con le parti è spiegata con esempi nell’ articolo. Forse non ci hai fatto caso.
-“da quello che ha scritto sembra quasi una sorta di ipnosi del paziente, in un momento di incoscenza…”
Non si tratta di ipnosi. Si è pienamente coscienti, ma in stato di ricezione, perchè le parti entrano in contatto con noi
non solo con le parole, ma con le sensazioni, emozioni ed altro. Tutto quello che arriva appartiene ad una parte.
Non sappiamo se è l’ ansia, ad esempio, ma lo si chiede. ” Chi sei?”, Qual’è il tuo compito, ruolo o funzione? Da cosa
mi stai proteggendo?” Tante volte queste parti assomigliano ai nostri genitori del passato.
Alessio, se vuoi saperne di più ci sono altri due articoli precedenti. Essi sono:
https://www.psicologodinunzio.com/la-terapia-delle-partirti-o-i-f-s/
https://www.psicologodinunzio.com/la-psicoterapia-delle-parti-o-i-f-s-2/
Un cordiale saluto.
Dott. M. Di Nunzio